Articolo Informatore Agrario sul convegno agricoltura biologica
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Articolo Informatore Agrario sul convegno agricoltura biologica
● CONVEGNO A ROMA ORGANIZZATO DA CREA E MIPAAF Obiettivi condivisi per la ricerca nel bio L’agricoltura biologica ormai non è più una piccola nicchia: ricerca e innovazione devono tener conto dei nuovi obiettivi di sviluppo di Gian Paolo Sancassani I l ruolo strategico del biologico oggi si gioca su due livelli: da un lato la capacità di aumentare il reddito dell’impresa, soprattutto nei contesti di agricoltura marginale, grazie alla maggiore remunerazione del prodotto, e dall’altro il generare effetti positivi in termini di salute del consumatore e salvaguardia dell’ambiente. Con queste parole del viceministro alle politiche agricole Andrea Olivero si è aperto il convegno «La Ricerca per l’agricoltura biologica e biodinamica: una visione d’insieme» organizzato da Crea e Mipaaf e tenutosi a Roma il 20 e 21 gennaio scorsi. Durante il suo intervento Olivero ha evidenziato come le armi vincenti siano ancora una volta la ricerca e l’innovazione e il mondo del biologico deve partecipare appieno a questi processi, ponendo la massima attenzione al soddisfacimento dei bisogni. Vanno quindi attivati, anche nel biologico, virtuosi partenariati, confronti 58 L’Informatore Agrario • 7/2016 © 2016 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. con la base produttiva e con tutti gli attori del mercato, con l’obiettivo di individuare temi e modalità di approccio che possano poi essere vincenti. Uscito ormai dalla nicchia – ha concluso Olivero – il biologico si deve muovere in una logica di scambio e confronto, con l’obiettivo di assumere un ruolo di leadership, preparandosi a essere punta di diamante dell’intera agricoltura italiana, individuando e proponendo soluzioni vere e avanzate all’intero settore. Verso un biologico 3.0 In pochissimi anni – ha spiegato Gerold Rahmann, presidente di Isofar (International society of organic agricolture research), si è passati dal biologico dei pionieri (biologico 1.0), a quello odierno della regolamentazione, del business e del mercato (biologico 2.0), a quello degli anni a venire dell’agro-ecologia e dell’intensificazione sostenibile (biologico 3.0). Essendosi ormai accorciate le distanze tra biologico e EVENTI CONVEGNI integrato avanzato, lo stesso biologico dovrà porsi nuovi obiettivi di avanzamento, oggi identificabili, appunto, nell’agro-ecologia e nell’interazione con il sistema sociale. Puntuali sollecitazioni in questa direzione sono venute anche dalle relazioni di Stefano Bisoffi e Stefano Canali del Crea, e dagli interventi dei rappresentanti del Mipaaf Giacomo Mocciaro e Paolo Amassari che, nell’illustrare tutte le occasioni di finanziamento oggi disponibili, hanno sottolineato come il biologico si potrà proporre non solo su progetti dedicati, bensì anche su tutte le opportunità di ricerca orientate alla sostenibilità, ampliando così molto le proprie opportunità per attingere ai fondi nazionali e comunitari. Inoltre, tutti i relatori hanno rilevato ormai sia necessario trovare adeguate forme di partecipazione e opportune tecniche di gestione dei progetti che affrontino tematiche non esclusivamente di carattere tecnico, ma che prendano in considerazione tutta la fi liera, dalla produzione alla trasformazione e vendita, determinanti e inderogabili per il successo del sistema. I lavori sono proseguiti con l’illustrazione di 14 progetti, scelti tra i molti già operativi, dando così la possibilità a tutti i convenuti di conoscere meglio le problematiche proposte fino a questo momento dalla ricerca e di comprendere quali sinergie operative possano essere intraprese con altre strutture scientifiche operanti in Italia, quali università, altri enti o istituti di ricerca o sperimentazione, ma sicuramente non trascurando rapporti importanti con analoghe strutture in ambito UE. I progetti del comparto biologico pre- sentati e in corso di attuazione spaziano dall’ortofrutticolo, all’acquacoltura, al settore zootecnico. Ragionare sul futuro A seguire si è svolta una tavola rotonda con i rappresentanti degli organismi di rappresentanza del biologico e del biodinamico e a chiudere le conclusioni di Bisoffi, di cui riportiamo i punti essenziali, da ponderare e valutare in una diversa prospettiva operativa del «biologico nazionale». ● L’agricoltura biologica non è più una nicchia e quindi dobbiamo affrontarla di conseguenza. ● Va riconosciuto al Ministero dell’agricoltura il sostegno alla ricerca e in particolare al settore del biologico, ma una ricerca maggiormente collegata al mondo operativo con ricercatori dispo- nibili a lavorare anche con gli «stivali ai piedi» in attività di campo. ● Si è garantito in questi anni uno stretto collegamento tra la parte della ricerca e lo sviluppo delle normative specifiche. ● I gruppi di ricerca sono coesi e ben inseriti a livello nazionale, ma bisogna allargare le reti di ricerca e conoscenza. ● Agro-ecologia: è la nuova frontiera su cui dobbiamo mantenere costantemente il focus, ma è una disciplina complessa basata più sulle interazioni che sugli effetti diretti. ● Sarà necessario cavalcare tutte le nuove tecnologie, ad esempio l’agricoltura di precisione e il digitale, che possono migliorare significativamente anche la qualità del biologico. ● Conoscenza: sarà necessario valutare e validare la conoscenza pratica, raggiunta in campo direttamente dai produttori. ● Si dovrà svolgere ricerca anche nell’innovazione sociale: cooperazione, organizzazione, mercato, nuove forme di business. In sintesi, mantenere la specificità ma lavorare in una rete allargata, che superi i muri e i confini troppo spesso ancora presenti, per aprire una pista di dialogo e di crescita con l’intero settore agricolo. L’occasione che viene offerta dal Piano nazionale strategico per l’agricoltura biologica, l’approccio partecipato e la governance condivisa, per l’individuazione delle priorità per la ricerca e per la conseguente gestione dei fondi, costituisce senz’altro un punto di svolta e una opportunità importante che deve essere colta e messa a frutto con decisione. Gian Paolo Sancassani 7/2016 • L’Informatore Agrario © 2016 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. 59 www.informatoreagrario.it Edizioni L’Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. 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