By Nital - Nikon Club

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By Nital - Nikon Club
L’evoluzione TTL Flash
Il TTL con la pellicola
Il “tradizionale” sistema TTL utilizzato sulle fotocamere a pellicola legge
“real time” la luce riflessa dal piano focale e quindi dalla pellicola vera e
propria. Il percorso della luce “parte” dalla parabola flash, riflette sul soggetto, torna indietro verso l’obiettivo, oltrepassa lenti e diaframma, colpisce la pellicola e quindi “finalmente” colpisce il sensore TTL preposto alla
misurazione e posizionato in basso al box specchio sotto lo specchio reflex appunto. Ad esposizione ritenuta corretta, il sensore comunica al flash
di interrompere l’illuminazione in “live”. Con questo tradizionale sistema
funzionale su pellicola, l’unico “problema” che poteva nascere era dato
dall’incapacità di qualche fotocamera nel riconoscere preventivamente la
composizione inquadrata tra bianco, nero, colorata, in controluce o addirittura costituita da uno specchio o superfici riflettenti. L’evoluzione TTL di
Nikon ha raggiunto su pellicola risultati impareggiabili introducendo prima
il Color Matrix per il riconoscimento colorimetrico della scena illuminata
poi evolutosi in Color Matrix 3D integrando una nuova “intelligenza” di
valutazione tridimensionale legata alla distanza del soggetto.
Sensore D-TTL posizionato nella parte bassa del box
specchio D1 affiancato ai sensori AF. Nel componente
rappresentato ed ingrandito per la visione stampata sono
state rimosse le microlenti preposte
alla focalizzazione della luce flash ricevuta.
Il sensore misura circa 8x4 mm.
La D70 non dispone di sensore D-TTL
perchè opera in iTTL con misurazione
fatta dal CCD d’esposizione
posto nel mirino.
Le variabili TTL introdotte dal sensore
Con la sostituzione del sensore rispetto alla pellicola sul piano focale,
sono cambiati molti aspetti fisici legati alla maggior riflessione del sensore
(si comporta quasi come uno specchio), alla dimensione ed alla tipologia
del sensore d’immagine, allo spessore ed il tipo del filtro al niobato di litio che taglia l’infrarosso ma anche alla variazione d’incidenza della luce
riflessa che il sensore capta e riflette in forma sostanzialmente diversa
dalla pellicola con forti differenze tra centro e bordi. La riflessione di un
sensore cambia anche notevolmente in base alla cromia della scena.
Con un sensore RGBG con matrice Bayer come quello della D70 per
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RIPRESA FOTOGRAFICA
esempio, la riflessione con luce bianca sarà indicativamente al 50% sul
verde, 25% sul rosso e 25% sul blu. Le variabili sopra solo accennate
hanno reso incompatibile il “tradizionale” metodo di misurazione TTL costringendo i produttori a studiare nuove dedicate e funzionali tecnologie
di misurazione TTL flash basate su pre-lampi di misurazione, pensando
al più elevato possibile supporto e prevedendo nel contempo anche le
inevitabili ma comprensibili future evoluzioni delle fotocamere. Nel primo
sistema di misurazione flash D-TTL proposto, la misurazione viene fatta
dopo il ribaltamento dello specchio, dopo la chiusura del diaframma ma
prima dell’otturazione d’esposizione con l’emissione di pre-lampi flash
che seguono il percorso soggetto/obiettivo. I pre-lampi riflettono quindi
sull’otturatore ancora chiuso con apposite tendine grigie per finire sul
“classico” sensore TTL. Dopo l’analisi del sensore TTL avviene l’apertura
dell’otturatore e l’esposizione flash con il valore preventivamente misurato e calcolato. In pratica un “tradizionale” sistema misurato sul piano
focale ma con qualche variabile sull’analisi preventiva confrontata con un
database di situazioni e permessa dai pre-lampi introdotti. Nel sistema di
misurazione iTTL invece, la misurazione viene fatta nel mirino dal sensore
CCD che si occupa anche della misurazione luce ambiente. In iTTL la misurazione avviene dunque con lo specchio reflex ancora abbassato per
lasciare libero il percorso reflex e conseguente lettura dei pre-lampi dal
sensore d’esposizione posto nel mirino. Le fotocamere che supportano
il D-TTL sono riconoscibili dalle tendine grigie dell’otturatore visibili sollevando lo specchio reflex con otturatore ancora chiuso. Le D100, D1H e
D1X operano esclusivamente in D-TTL, la D70 in solo iTTL e le D2H e D2X
sia in D-TTL che iTTL. I Flash “tradizionali” che non supportano il D-TTL
per D100 o serie D1 o iTTL per D70 e serie D2, non si potranno impiegare
in automatismo TTL perché non predisposti per la necessaria emissione
dei pre-lampi di misurazione. I flash non predisposti per il TTL “digitale”
potranno essere impiegati in automatismo con lettura dalla cellula flash
oppure con potenze manuali.
Controllo del flash
Controllo del flash i-TTL
avanzato mediante
il monitoraggio
dell’esposizione
con i pre-lampi flash
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fotografia digitale
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Il sistema flash iTTL di Nikon
L’i-TTL è un nuovo sistema esclusivo di Nikon per la misurazione delle
esposizioni con flash. Due lampi di intensità relativamente forte, chiamati
pre-lampi di monitoraggio, vengono diretti sul soggetto prima dell’esposizione e vengono per la prima volta misurati dal sensore da 1005 pixel
invece che da un sensore flash separato, come avveniva tradizionalmente
nelle altre fotocamere a pellicola. Questo sistema offre inoltre effetti di
illuminazione unici anche in presenza di forte luce ambiente, bilanciando
discretamente le ombre con le alte luci in Fill-Flash bilanciato. Il sistema
i-TTL garantisce foto con esposizione ottimale e di qualità professionale
alla luce del sole o sulla neve, automaticamente.
Il completo controllo flash Nikon
Con l’arrivo della nuova generazione di reflex digitali D2H, D2X e D70
Nikon ha introdotto, tra le varie numerose innovazioni, il nuovo sistema
di Flash denominato CLS “Creative Lighting System”. Il supporto TTL
digitale iTTL è offerto in abbinata ai nuovi dedicati flash SB-600 per l’impiego di illimitati punti luce costituiti da rispettivi SB-600 pilotati senza
cavi, oppure SB-800 per aggiungere anche una differenziazione d’esposizione volontaria regolabile su tre distinti canali di controllo.
Questo innovativo sistema, oltre ad avvalersi di un evoluto metodo per il
controllo TTL dell’esposizione flash iTTL che ha oggi raggiunto la piena
maturità garantendo costanza di corretta esposizione, offre la possibilità
di lavorare in modo veloce e razionale con più flash contemporaneamente, per ottenere effetti di illuminazione estremamente creativi.
In passato, per fotografare con
diversi flash, occorrevano attrezzature pesanti e costose ed il fotografo era costretto a complicati
calcoli e soprattutto a lunghe fasi
di allestimento del set di ripresa.
Oggi con il digitale, ed in particolare
con il nuovo sistema CLS di Nikon,
tutto è molto semplificato e questa
tecnica diventa una reale possibilità
operativa che offre grandi vantaggi,
sia in termini qualitativi sia in termini
Illuminazione senza cavi “advanced”
A, B, C unità remote; M unità master
di velocità e praticità.
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RIPRESA FOTOGRAFICA
I principi dell’illuminazione con l’utilizzo di vari punti luce rimangono
quelli che si applicano normalmente in sala di posa con qualunque tipo
di fonte luminosa e sono quindi limitati solo dalla fantasia del fotografo;
attraverso l’utilizzo di diversi SB-800, questa tecnica può essere portata
ed utilizzata comodamente anche lontano dallo studio, grazie alla compattezza dei flash stessi: un’intera sala di posa potrà essere contenuta
nel nostro bagaglio a mano!
Prima dell’avvento del digitale, allestire uno schema di luce complesso
attraverso l’uso di lampeggiatori compatti era complicato dall’imprevedibilità del risultato; l’assenza di una luce pilota ha sempre costituito un
limite superabile solo con una solida esperienza o con un dispendioso
uso di Polaroid. Oggi, grazie al monitor sulla fotocamera, è possibile avere un riscontro immediato degli effetti di luce e del risultato globale, con
l’indiscutibile vantaggio di verificare l’esposizione sullo scatto definitivo
e non più solo su uno di prova. Il sistema Nikon offre anche la funzione
“modelling flash” che di fatto consente l’emissione di continui pre-lampi
utilizzabili come “lampi flash pilota” in fase di composizione per valutare
preventivamente, prima della ripresa, ombre e riflessi ricercati.
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