Storia della vespa - Conferenza Per l`Ingegneria

Transcript

Storia della vespa - Conferenza Per l`Ingegneria
STORIA DELLA VESPA
anno
Immagine
nome
Descrizione
Il modello 98 è il più significativo di tutta la produzione
1946
V98
Vespa, dato che si tratta del primo ad essere
commercializzato
1948
125 I°serie
Elementi Caratteristici
Scocca portante, motore laterale, trasmissione
finale diretta e ruote intercambiabili. Se la 98 riscontra un successo solo discreto nelle
Sospensioni con molla elicoidale su entrambe le
vendite, con la Vespa 125 del 1948 si può invece
ruote, accelerazione più brillante a una velocità
parlare di un vero e proprio boom. Il pubbilco non è più
massima che passa dai 60 ai 70 Km/h, compare il
diffidente come alla presentazione del 1946 e inoltre la
gancio appendi-borse sotto alla sella, per la prima
125 si dimostra decisamente evoluta rispetto al
volta il rubinetto della benzina è provvisto della
modello precedente.
posizione della "riserva".
Dati Tecnici
n° di esemplari prodotti Potenza [cv] Rapporti Cambio Diametro cerchi ["] Velocità [Km/h]
17.179
3,2
3
8
60
104.000
n.d.
3
8
70
310.000
n.d.
3
8
70
n.d.
5
3
8
65
300
8,8
3
8/10
95
132.000
5,4
3
8
70
126.000
8
4
10
100
270.000
1,5
3
9
45
8.800
7,5
4
9
90
122.000
n.d.
3 4
8
n.d.
17.100
6
4
10
70
La 125 migliora costantemente, La manovrabilità del
1950
125 V30T
cambio migliora decisamente e la guida diventa più
Viene eliminata la soluzione che prevede le
piacevole. Al comfort più elevato contribuisce poi la
bacchette rigide (con i loro problemi di giochi) per
presenza di un'ammortizzatore che affianca la molla
adottare un comando per mezzo di cavi Bowden. elicoidale nella sospensione anteriore garantendo così
Il fanalino posteriore da circolare diventa
una migliore tenuta di strada. Si riduce anche il già
rettangolare. Cambia anche la sella, che viene
contenuto livello di vibrazioni grazie a nuovi supporti
dotata di imbottitura con gommapiuma.
elastici al manubrio.
La serie Sport è caratterizzata da numerosi particolari
che le conferiscono un aspetto particolarmente
grintoso. L'elemento che più la caratterizza è il
serbatoio maggiorato posto dietro la sella. I primi
1951
125 Sport
Lo sportello del carburatore è bombato, la marmitta
modelli hanno semplicemente una sagoma
è modificata internamente pur mantenendo
rettangolare, che poi viene via via arrontondata fino ad
l'aspetto uguale al modello di serie, la ruota di
avere una forma più aerodinamica. Rispetto ai modelli
scorta è posizionata al cantro della pedana.
di serie, la Sport presenta anche una linea più
affusolata: il manubrio è più stretto, lo scudo più
aerodinamico, la pedana è rialzata. Il modello Sei Giorni è in assoluto uno dei più
significativi dell'intera produzione Vespa.
Ricercatissimo dai collezionisti, rappresenta un caso
1952
125 Sport (6 giorni)
particolare, dato che è stato prodotto in un numero
limitato di esemplari, circa 300, destinati alle gare di
regolarità. La gara più impegnativa di quegli anni è
appunto la "Sei Giorni Internazionale", e la Piaggio
decide di costruire una Vespa appositamente per
questa competizione.
La Piaggio introduce questo modello per incrementare
leggermente le prestazioni, ma soprattutto per
consentire agli utenti della 150 la possibilità di
1954
150 I° serie
percorrere le autostrade. La 150 riscuote un grande
successo di pubblico, e tale cilindrata si ripeterà con
svariate serie da allora in poi, affiancando le versioni
con motore da 125 cc
Il motore viene decisamente potenziato e consente
di passare dai 65 Km/h della versione classica ai 95
Km/h di quella da corsa. Il carburatore, un
Dell'Orto SS 23P, viene costruito appositamente per
la Sei Giorni. Altri interventi riguardano l'anticipo
(comandato dal manubrio con un manettino), la
frizione (irrobustita), il tubo di scarico (a
espansione), la fusione del carter.
Al contrario della 125, che nasce con il fanale sul
parafango e solo successivamente lo monta al
manubrio, la 150 è dotata di fanale alto fin
dall'inizio della produzione, Il contachilometri è di
serie, i tamburi dei freni sono alettati, cambia
anche il profilo dei listelli di gomma sulla pedana.
La versione GS è una delle più importanti nella
produzione Vespa e una tra le più ricercate dai
collezionisti. Il motivo risiede nelle sue caratteristiche
tecniche ed estetiche che la rendono particolarmente
affascinante. Innanzitutto la linea risulta decisamente
1955
150 GS
ricca di personalità con i cofani particolarmente alti e
voluminosi, una conseguenza del nuovo propulsore
impiegato, che ha il carburatore montato direttamente
La potenza passa dai 5.4 Cv a ben 8 raggiungendo
la fatidica cifra dei 100 Km/h, frizione con
parastrappi più robusto, freni maggiorati,
serbatorio passa a 12 litri.
sopra al cilindro. La "GS" risquote un immediato
successo e diventa ben presto il modello sognato fa
tutti i vespisti. Offerta in diverse versioni, la prima Vespa 50 riscuote
1965
50 N
un immediato successo soprattutto presso i
La sospensione anteriore presenta un unico
giovanissimi. La cilindrata e la potenza di soli 1.5 Cv le
ammortizzatore con molla incorporata. Le ruote
aprono il mercato dei quattordicenni, che la possono
sono da 9", e la scritta sullo scudo è di colore blu.
guidare senza targa e senza patente.
Se la Vespa sportiva degli anni '50 era ovviamente la Sei
Giorni, la Super Sprint è la sua erede degli anni '60.
1965
90 SS Piccolissima, compattissima e con prestazioni elevate,
Super Sprint
si differenzia nettamente dalle consorelle in catalogo. Si
presenta con una linea che lascia pochi dubbi sulla sua
destinazione sportiva.
La marmitta è di forma allungata e cromata, e la
tonalità di scarico ne risulta particolarmente
argentina e sibilante, la scocca è tagliata per
renderla particolarmente filante, basta guardare il
profilo dello scudo e del parafango anteriore.
Il manubrio è ancora scomponibile in due semigusci,
come nella serie precedente. Per adeguarsi al nuovo
Codice della Strada questa 125 è dotata di luce di stop
1960
125 VBN
e, di conseguenza, viene potenziato l'impianto elettrico.
Ma la modifica più importante è data dal nuovo
propulsore, che utilizza il sistema di ammissione a
disco rotante, con la possibilità di alimentazione con
Il carburatore è alloggiato sul carter anzichè sul
cilindro. La ridotta percentuale d'olio deriva dal
fatto che con il nuovo condotto di ammissione la
miscela investe l'imbiellaggio direttamente,
lubrificando così i cuscinetti della biella.
miscela al 2 anzichè al 5%. L'accesso al motore avviene tramite uno sportellino
La 125 che nasce nel 1965 si basa sulla scocca di
1965
125 Nuova
piccole dimensioni inizialmente concepita per la 50. Si
tratta di un modello interessante, che però non riscuote
molto successo per via delle scarse prestazioni.
laterale. Nuovo anche il propulsore, che per la
prima volta ha il cilindro inclinato di 45° anzichè
essere orizzontale. Le ruote sono da 10" per la
prima volta su una 125. La sella è monoposto
oppure biposto. La sospensione anteriore presenta
l'ammortizzatore coassiale con la molla. La linea si presenta decisamente più moderna, con
un parafango anteriore più slanciato e una serie di
1962
150 GL
Con la sigla GL (Gran Lusso) questa 150 si rivolge agli
fregi cromati per evidenziare una maggior
appassionati più esigenti.
ricercatezza nelle finiture. Il manubrio ha forma
79.000
8
4
10
90
35.700
9,5
4
10
105
26.500
10
4
10
105
880.000
1,5
3
9
45
753.000
1,5
3/4
8/10
45
260.000
6
3
9
85
220.000
7,7
4
10
95
42.000
12,3
4
10
116
700.000
8,2/8,7
4
10
90/95
340.000
8,2 8,8
4
10
90/95
680.000
1,5
3
9
45
rettangolare. Il faro è trapezoidale e ha una cornice
cromata.
Velocità massima di 105 Km/h e risulta il più
1964
In sostituzione della GS 160, che non era stata
180 SS particolarmente apprezzata, la Piaggio propone il
Super Sport
modello 180, decisamente più performante. veloce tra gli scooter di quegli anni, la linea è più
squadrata e moderna, i cofani laterali e il parafango
anteriore sono più spigolosi e presentano fregi
lineari in alluminio.
Sul piano estetico, invece, la nuova 180 è dotata di
La 180 Rally sostituisce il precedente modello SS e
viene migliorata sia nel motore che nella carrozzeria. Il
1968
180 Rally
propulsore risulta completamente diverso e aggiornato,
dato che impiega l'aspirazione a valvola rotante anzichè
la luce sul cilindro.
un faro tondo di grandi dimensioni e di una sella
allungata e più comoda. Il tachimetro ha la scala
con fondo nero, il bauletto è posto dietro allo
scudo ed è di nuovo design. I cofani laterali hanno
una linea più moderna, priva di modanature, e
completata dalle guarnizioni nere alla giunzione
con la scocca. La versione "R" della Vespa 50 rappresenta il modello
più economico della serie; Questa 50 è particolarmente
apprezzata dal pubblico dei quattordicenni. In questi
anni è fortissimo il desiderio del motorino da parte dei
1969
50 R
Ruote da 9" con i tamburi dei freni autoventilati e
giovanissimi e questo modello soddisfa appieno la
per il copri sterzo verniciato in tinta con la
voglia di libertà, con un mezzo leggero che viene
carrozzeria. La scritta sullo scudo è diagonale. La
proposto con un eccellente rapporto qualità-prezzo.
sella è dotata di gancio, il cambio è a 3 velocità.
Le prestazioni sono contenute, in conformità con
quanto prescritto dalla normativa in vigore, ma resta il
grande fascino di questa serie della Vespa.
E' riconoscibile soprattutto per il copristerzo, con
una carenatura in tinta contrastante con quella
1969
50 Special
La versione Special è il modello 50 con le finiture più
accurate.
della carrozzeria. Le scritte sulla faccia esterna
dello scudo sono diagonali. Il cambio è a 4 anzichè
3 velocità, e grazie anche alle ruote da 10", la
Special risulta nettamente migliorata nel
comportamento su strada.
La Vespa Primavera rappresenta un grandissimo
1967
125 Primavera
successo sul mercato. Negli anni in cui viene prodotta
Rispetto alla contemporanea 125 GTR, a parità di
diviene il sogno di tantissimi sedicenni, affascinati dalla
cilindrata, vanta una scocca di minori dimensioni e
sua linea pulita e dalle notevoli prestazioni. Rimane in
una linea più moderna. Rispetto alla Nuova 125
listino praticamente immutata per ben 15 anni, a
dalla quale è derivata, si riconosce per il gancio
dimostrazione della validità del progetto. Piace ai
davanti alla sella. Ma la grande differenza sta nel
ragazzi che ne apprezzano la grande maneggevolezza
nuovo propulsore più potente, che consente un
e lo scatto in partenza. Piace moltissimo anche alle
incremento di 10 Km/h e un'accelerazione assai più
ragazze, le quali gradiscono in particolar modo le sue
brillante. dimensioni contenute, e la grande eleganza della linea.
Il faro è tondo con diametro da 130 mm ed è
1969
150 Sprint
La Sprint Veloce è in pratica una versione di maggiore
dotato di una ghiera cromata. Il manubrio ha al
cilindrata rispetto alla 125 GTR, e di quest'ultima
centro il nuovo marchio Piaggio blu esagonale. Il
conserva il medesimo aspetto stilistico.
fanalino posteriore dispone di un coperchio
verniciato in tinta con la carrozzeria.
Nei cataloghi ad uso del pubblico sono sottolineate
La 200 Rally è la Vespa di maggior cilindrata prodotta
fino a quel momento. Evoluzione della Rally 180, in
1972
200 Rally
questo caso viene dotata di accensione elettronica. Si
distingue esteticamente per le strisce bianche sulle
fiancate, una grafica sportiva che ben si addice alla
nuova Rally
le ottime prestazioni: velocità massima 110 Km/h,
chilometro da fermo in 42 secondi e velocità di
uscita 100 Km/h. La prima serie ha il pulsante per
lo spegnimento del contatto posto sotto il gancio e
la scritta anteriore vecchio stile. La seconda serie si
contraddistingue nei confronti della prima per la
presenza della chiave di contatto posta sopra il faro
e la scritta anteriore nuovo stile.
La Vespa PX riscuote un tale successo da rimanere in
produzione ininterrottamente a partire dalla sua
1978
125-­‐150 PX
La linea risulta modificata soprattutto nel
presentazione, nel 1978, per proseguire poi nel terzo
parafango, nel manubrio e nei cofani, tutti
millennio. Denominata "NUOVA LINEA", conquista fin
particolari che assumono un taglio più moderno.
dall'inizio una larga fascia di mercato grazie alla sua
Ma sono nuovi anche il copristerzo, il fanale
rinnovata veste estetica. Realizzare una nuova Vespa
posteriore e la sella. La strumentazione è circolare,
125/150/200 con una linea più moderna rispetto alla
e di grandi dimensioni. Il bauletto dietro lo scudo è
serie precedente è un compito difficilissimo. Estetica sì
più squadrato e lo sportello ha superficie piana. Per
da rinnovare, ma senza perdere il contatto con la storia
la prima volta è possibile montare (optional) gli
e l'evoluzione dei modelli del passato: il risultato è un
indicatori di direzione.
successo che va oltre ogni aspettativa.
Le levette di sgancio dei cofani sono poste sotto la
sella (per evitare furti), aumenta il diametro del
1981
125-­‐150 PX-­‐E
E' la seconda serie della PX la cui innovazione principale
perno ruota, che passa da 19 a 22 mm. Per l'ultima
è l'introduzione dell'accensione elettronica. Il successo
volta il rubinetto del carburatore conserva la storica
della serie è eccezionale e meritato.
posizione della riserva, poichè dal modello
successivo verrà introdotta la strumentazione in cui
figura l'indicatore del livello. La Vespa 50 per gli anni Ottanta si presenta con la serie
PK. Rispetto ai precedenti modelli 50, la PK si distingue
per la nuova scocca, caratterizzata da linee spigolose.
1982
50 PK La posizione di guida è più confortevole con maggiori
distanze tra manubrio, sella e pedana. I punti di
saldatura non sono più in vista grazie ai bordi ruotati
all'interno dei gusci scocca e del parafango.
La parte centrale della pedana reca una larga
striscia di gomma antisdrucciolo. Il manubrio, in
lega leggera, presenta il corpo centrale amovibile
per un facile accesso ai componenti interni. Il
guscio lato motore presenta uno sportellino
incernierato, completamente liscio e senza feritoie. Le modifiche estetiche riguardano essenzialmente il
parafango anteriore più profilato, il frontale con la
1985
125 PX-­‐T5
La T5 rappresenta la versione sportiva della PX 125: la
griglia nera più appuntita, il faro rettangolare, il
sigla sta per "5 travasi". E' denominata "Pole Position",
manubrio con un piccolo parabrezza e l'ampia
nome che si riferisce al trofeo Piaggio, grazie al quale
strumentazione (per la prima volta una Vespa ha il
viene assegnata una Vespa ai piloti più veloci nelle
contagiri digitale a cristalli liquidi). Rispetto alla PX,
qualificazioni in Formula 1: per la cronaca, Nelson
la corsa e l'alesaggio sono differenti, con una corsa
Piquet se ne portò a casa ben nove. più corta. l'alettatura è più estesa, il carburatore
41.000
11
4
10
108
6.000
1,5
3
9
45
40.000
9
4
10
92
n.d.
8,3
4
10
90
4
10
90
maggiorato e l'albero motore rinforzato. La potenza
massima sale da 8 a 11 Cv.
Esistono diverse versioni in merito alla storia di questo
modello. Pare che la Piaggio avesse prodotto, solo nel
1991, 6.000 Vespa 50 Special Revival da importare per
il mercato cinese, ma che queste fossero rimaste a
1991
Special Revival
lungo chiuse in un container nel porto di Shangai a
prendere ruggine. Ne furono salvate soltanto la metà,
che furono riportate in Italia, restaurate, e vendute
come "rarità" con tanto di targhetta metallica riportante
il numero dell'esemplare incollata dietro lo scudo.
Il coprivolano è nero, e sullo stile di quello della
Vespa PK; neri sono anche il cavalletto e il tettuccio
del fanalino posteriore. Il contachilometri ha scala
di 80 Km/h, il fregio sul parafango scompare; sullo
scudo compare la scritta "Vespa", mentre sul retro,
tra sella e fanalino, è presente la scritta "Special". A
differenza dalla Special degli anni Settanta, il
nasello sullo scudo non è più in plastica, ma torna
ad essere in lamiera come sulle più vecchie 50 N, L,
R. Il cambio è a 3 velocità.
Il progetto prevede inizialmente di chiamare la nuova
1992
125-­‐150 COSA
nata con il nome di "Vespa R" (per Rinnovata). Viene
La strumentazione si rivela particolarmente dotata
invece deciso di mettere in produzione questo nuovo
(comprende anche il contagiri), il motore è più
modello cambiando addirittura il nome in "Cosa", per
potente, il braccio oscillante posteriore è
staccarsi dall'immagine precedente della Vespa.
irrobustito. Per quanto riguarda la ciclistica va
Purtroppo, non solo a causa di un'estetica infelice ma
segnalato il maggiore spazio a disposizione per le
soprattutto per aver rinnegato il nome così glorioso, la
gambe e la possibilità di mettere il casco in un vano
Cosa si rivela ben presto un insuccesso, soprattutto per
sotto sella. le modifiche introdotte nel progetto. In questi anni la PX continua la sua carriera
La serie Classic, prodotta per festeggiare il 50°
anniversario della nascita della Vespa, è caratterizzata
1993
125 PX Classic
dalla colorazione gialla e dalla sella marrone. Questa
serie identifica l'ultima serie di PX con il freno anteriore
a tamburo, identica cioè al modello di 15 anni prima.
Per molti vespisti, questa è l'ultima "vera" PX. mantenendo un pubblico di appassionati che ne
apprezzano la linea ancora attuale. Inoltre c'è il
cambio a manopola, irrinunciabile per tanti
vespisti. Gli interventi stilistici sono solo di
dettaglio e la colorazione nera delle parti in gomma
appesantisce rispetto alla serie precedente.
Il freno anteriore viene sostituito con uno a disco;
questo implica l'introduzione del relativo serbatoio
A vent'anni dalla sua presentazione la PX viene
profondamente aggiornata: è l'inizio di una nuova
generazione. In realtà questo PX conquista un nuovo
1997
125-­‐150 PX Disco
tipo di pubblico: sono diversi infatti gli utenti che
ammirano la linea classica, simile a quella del passato,
ora abbinata ad una versione aggiornata tecnicamente
e soprattutto più sicura su strada proprio grazie al
freno anteriore a disco.
del liquido, che viene posizionato sul manubrio
accanto alla leva del freno. Nuova è anche la
sospensione anteriore, ora a molla
scoperta. Esteticamente la nuova PX si
contraddistingue soprattutto per la sella
circa 8,3
800.000
arrotondata, ma anche per il bordino allo scudo in
plastica cromata e il fregio cromato sul parafango.
La scritta Vespa è in corsivo, riportata su scudo e
cofani; il copriventola è grigio metallizzato. Modelli Speciali
1957
150 T.A.P. (TRUPPE AERO PARACADUTATE)
L’esercito francese disponeva di alcuni modelli Vespa
In dotazione alla Legione Straniera e al corpo dei
realizzati specificamente per trasportare armi e
Paracadutisti, la Vespa T.A.P. poteva essere
bazooka, e altri per essere lanciati insieme con i
paracadutata ed era dotata di un cannone da
paracadutisti. Lo stesso esercito italiano nel 1963
75mm, 6 munizioni, 2 taniche per il carburante ed
richiese a Piaggio uno scooter paracadutabile.
un piccolo carrello. Foto © Archivio Piaggio
n.d
9
4
10
-­‐
n.d.
12/14
3 +R
-­‐
85/90
n.d.
8
4
10
-­‐
Nel momento di massimo successo della Vespa, Piaggio
1959
400
decide di entrare nel mondo delle quattro ruote, ancora
con l'obiettivo di produrre un mezzo economico, a
larga diffusione. Il carrozzino della Vespa Side-Car fu ed è tutt’ora
apprezzato per la sua conformazione aerodinamica
1960
150 VS3 SIDECAR
Raro esempio di sidecar costruito direttamente dalla
Piaggio.
ed allo stesso tempo elegante, costruito in lamiera
d’acciaio,collegato alla Vespa con un unico tubo.
Tale modello prevedeva anche la sostituzione dei
rapporti del cambio, accorciato per facilitare il
superamento di notevoli pendenze.

Documenti analoghi

180 Rally - Vespa Club San Vincenzo

180 Rally - Vespa Club San Vincenzo “VESPA 180 Rally – VSD1T 1968/1973 Numero di esemplari prodotti: 26.495 “La 180 Rally sostituisce il precedente modello SS e viene migliorata sia nel motore che nella carrozzeria. Il propulsore ris...

Dettagli

Cronologia di una leggenda, Il Cinquantino!!!

Cronologia di una leggenda, Il Cinquantino!!! bauletto posto tra la sella e lo sterzo che chiude il vano centrale della scocca. La 90 SS ha il manubrio stretto,il parafango appuntito e la ruota di scorta tra le gambe del guidatore,le cui coppe...

Dettagli