Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Università degli Studi di Milano-Bicocca
Studiare all’università • Nuovo ruolo: studente universitario • Obiettivo: studiare in modo efficace (raggiungere obiettivi) ed efficiente (rapporto costi/benefici) ◦ Cosa vuole dire studiare? ◦ Quali sono le differenze nell’attività di studio a livello di scuola superiore e a livello universitario? ◦ Ci sono aspetti legati all’attività di studio che vi spaventano? Scuola superiore / Università un esempio pratico • Il mio professore, al termine di una lezione di storia sulla prima unità del corso, chiese se avevamo domande. Dovevamo studiare gli argomenti in diversi capitoli su tre libri differenti e avevamo oltre 40 pagine di appunti. • Mi venne in mente di chiedergli: “quali sono secondo lei le cose più rilevanti che dobbiamo tenere a mente in vista dell’esame?”. Mi guardò, sorrise, e rispose: “sta a voi stabilirlo!” Cosa può dirci questo esempio? Scuola superiore / Università Scuola superiore • Gli insegnanti guidano gli studenti spiegando cosa studiare, quando e in che modo apprendere un dato contenuto • Gli insegnanti monitorano il livello di apprendimento degli studenti con frequenti prove su porzioni ridotte del programma • Gli insegnanti dedicano tempo specifico per motivare gli studenti Università Gli studenti devono essere autonomi nel capire cosa studiare, quando e in che modo apprendere un dato contenuto Gli studenti devono monitorare il livello di apprendimento in itinere e vengono spesso valutati dal docente solo al termine del corso Gli studenti devono essere in grado di mantenere un’adeguata motivazione in modo autonomo Quindi… Scuola dell’obbligo e Scuola superiore Eteroregolazione Università Autoregolazione Adeguare il proprio metodo di studio alle richieste dell’ambiente universitario. Quadro teorico Aspetti cognitivi e metacognitivi progettare, definire obiettivi, monitorare, valutare il processo di apprendimento Apprendimento autoregolato (Boekaerts, Pintrich, e Zeidner, 2000; Boekaerts e Corno, 2005) (Albanese, 2003; De Beni, Moè e Cornoldi, 2003) Aspetti comportamentali selezionare, strutturare, organizzare tempi e spazi di studio (De Beni, Moè e Cornoldi, 2003) Aspetti affettivo-motivazionali percezione di autoefficacia, motivazioni intrinseche/estrinseche, attribuzione delle cause di successo/insuccesso (Elliott e McGregor, 2001; Pintrich, 1999; Bandura, 1989; Mega, Moè, Pazzaglia, Rizzato e De Beni, 2007; Pekrun, Goetz, Titz e Perry, 2002)