Il Cai custode dei sentieri: al lavoro su 600 chilometri
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Il Cai custode dei sentieri: al lavoro su 600 chilometri
22 Pavullo ❖ Serramazzoni ❖ Appennino GAZZETTA DOMENICA 25 AGOSTO 2013 Il Cai custode dei sentieri: al lavoro su 600 chilometri Nel Modenese un “patrimonio” che ha bisogno di continua manutenzione Il presidente: «Tutto sulle spalle dei volontari e con questa crisi non ci sono fondi» Proseguono le iniziative per i 150 anni Paolo Borciani Le iniziative per celebrare i 150 anni del Club Alpino Italiano si concluderanno il prossimo 23 ottobre, con la chiusura ufficiale della festa di due giorni a Torino. La sezione di Modena ha partecipato con uscite sull’Appennino, dal tema “Centocinquanta Cime”. Sarà sempre Modena a diventare protagonista, dal 31 ottobre al 3 novembre, ospitando una mostra fotografica all’interno della Fiera Ski Pass, appuntamento giunto alla ventesima edizione. Il tema degli scatti sarà, ovviamente, il centocinquantesimo compleanno del Club. Paolo Borciani, emiliano e consigliere del direttivo nazionale, spiega che l’appuntamento sarà presente «con ogni probabilità» e che «sono già stati avviati i contatti per l’allestimento dei pannelli fotografici». Intanto, i percorsi gestiti dal Club sono già stati inseriti in rete. Nella pagina internet della Regione, compare un link apposito chiamato “Sentieri Web”. All’interno è disponibile una cartina dell’Emilia Romagna che presenta in rosso tutti i tratti escursionistici all’interno dell’Alta Via dei Parchi, che rientrano nelle opere di manutenzione dell’organismo che quest’anno spegne le 150 candeline. ©RIPRODUZIONERISERVATA Quasi seicento chilometri, «accuditi» uno a uno dal lavoro costante di una quindicina di volontari. Sono i numeri dei sentieri escursionistici nel territorio modenese (598 per l’esattezza), la stragrande maggioranza in Appennino. Ad occuparsi della manutenzione è la sezione modenese del Club Alpino Italiano, che quest’anno festeggia il centocinquantesimo compleanno. «Nei tempi d’oro, eravamo almeno una sessantina – racconta Giuliano Cavazzuti, presidente del Cai Modena – adesso c’è meno spirito di servizio. È tutto sulle spalle dei volontari, nel 2012 la Regione non ci ha dato una mano. Purtroppo abbiamo personale scarso rispetto al numero dei sentieri». «Ci occupiamo della manutenzione dei sentieri biancorossi – spiega Paolo Borciani, membro del consiglio direttivo nazionale del club – nati nel 1956 su indicazione di un socio. C’è la manutenzione ordinaria della segnaletica, che compiamo ogni due anni, in cui sostituiamo quella caduta. Le operazioni non hanno sussidi, visto il momento di crisi; ci occupiamo anche dei parchi nazionali, ce ne sono due in Emilia Romagna. L’anno scorso non abbiamo ricevuto nessun sostegno dalla Regione». «La regola dei due anni – aggiunge Cavazzuti – in realtà va “rivisitata”, perché la natura opera in modo diverso. Ci sono situazioni molto differenti nell’Alto Appennino: dai 600 ai 1600 metri di altitudine è tutto faggio e castagno e attuiamo interventi di diboscamento. I segnali nel bosco sono più riparati e quindi, in generale, c’è meno bisogno di manutenzione. Nei crinali, agenti quali il vento, il sole, oltre alle escursioni termiche, bruciano i colori e i segnali. Così è molto pericoloso, è più facile perdersi, quando c’è la nebbia non ce n’è per nessuno. Ecco che lì servono di norma interventi più frequenti. Vi sono poi sentieri più praticati, come quello del Lago Santo e della Capanna Tassoni, in cui gli interventi servono forse meno frequentemente e sono più “evidenti” rispetto ad altri in Uno dei volontari del Cai mentre ridipinge la segnaletica e a destra due giovani soci durante un intervento di manutenzione la curiosità Protagonisti anche su Topolino Il compleanno è già divenuto fumetto. Topolino ha dedicato al Club Alpino Italiano la copertina del numero 3013, l’ultimo in edicola. In più, vi è una storia con il celebre investigatore creato da Walt Disney e il suo amico Pippo si recano sull’unica montagna mai conquistata dell’Himalaya. La penna è di Roberto Gagnor, i disegni sono del maestro Giorgio Cavazzano. All’interno del giornalino, ci sono sei intere pagine dedicate proprio al Cai e alle iniziative organizzate a livello giovanile, interviste, consigli per muoversi in montagna e anche un test per calcolare il proprio “QA”, vale a dire il proprio “Quoziente Alpinistico”. Lavoro di squadra per risistemare i paletti che erano stati divelti e ripristinare il sentiero zone meno frequentate, in cui serve più manutenzione, ma quelli interventi sono sconosciuti». Lo scorso anno, è stata realizzata “L’Alta Via dei Parchi”, un percorso che racchiude cinquecento chilometri di sentiero, “autografati” con un logo dalla Regione. «Non ne sono stati fatti di nuovi – dichiara il presidente modenese – ma s’è intervenuto sull’esistente. Noi abbiamo fornito un’opera di tutoraggio ai lavori portati avanti dalla Forestale, specialmente nell’area “00”, che collega l’Emilia-Romagna alla Toscana». «Alcuni anni fa – afferma ancora Cavazzuti – abbiamo chiesto di partecipare alle attività della Protezione Civile per il ritrovamento dei disper- si sulle nostre montagne. Poi alla fine hanno delegato il soccorso alpino: sono specializzati e per loro è più facile operare sul territorio in caso d’emergenza». Gli iscritti alla sezione Cai di Modena sono 1250; vi sono poi le sezioni di Sassuolo, Carpi e Castelfranco, «che però non si occupano di sentieristica». «Come nasce la mia pas- sione? – conclude il presidente della sezione modenese – Ero un giovane con tanti interessi come le uscite con gli amici e la discoteca. Poi mi è venuta una forte passione per la montagna. Dal 1980 faccio parte del Cai e dal 1986 mi occupo dei sentieri». Gabriele Farina ©RIPRODUZIONERISERVATA Pavullo ❖ Serramazzoni ❖ Appennino DOMENICA 25 AGOSTO 2013 GAZZETTA «Il bilancio è passato Ora pensiamo a frane viabilità ed energia» montese I carabinieri nel Modenese: libro di De Masi ◗ MONTESE Lama Mocogno. Il nuovo sindaco Fabio Ballotti fa il punto «Le priorità? Gli interventi di messa in sicurezza del crinale» ◗ LAMA MOCOGNO Bilancio approvato, in cantiere un impianto di riscaldamento a biomasse, interventi sulla viabilità e un piano per le frane: sono le tappe su cui si è speso il neo-sindaco di Lama Mocogno, Fabio Ballotti, 31 anni, che ha preso il posto di Luciana Serri, entrata in consiglio regionale. «A fine aprile avevamo già approvato il bilancio di previsione - spiega Ballotti - Abbiamo mantenuto alcune linee guida dell’amministrazione, come le energie rinnovabili, che già avevano portato buoni frutti». Misure future? «Un impianto di riscaldamento a biomassa tra il municipio e la piazza. Vi saranno poi gli interventi per le strade, un piano delle frane. L’intervento prenderà in considerazione le segnalazioni che hanno determinati requisiti di gravità». Poi attenzione alla località Borra. «La situazione era abbastanza drammatica. Stiamo Il sindaco Fabio Ballotti parlando di una frana quiescente, un fenomeno non risolto, ma dormiente. L’amministrazione si è subito mossa per la mettere in sicurezza le abitazioni ed evacuare le persone. Abbiamo predisposto un sistema elettronico e fatto delle perforazioni per installare strumenti di monitoraggio. Ne faremo altri. Vi sono già sta- ti interventi per arginare l’acqua: sono intervenuti entrambi i consorzi di bonifica, l’amministrazione comunale e i privati. Attendiamo Anas per la Statale 12. Abbiamo provveduto a dare aiuto alle persone, offrendo aiuti con gli affitti. Ci muoviamo a tutti livelli per istituire un fondo modenese, attendiamo dal governo un sussidio». Ballotti non si dimentica poi della stagione estiva. «Il calendario è stato ed è ricco di eventi, grazie anche ad Artinscena. Nonostante un budget limitato, cerchiamo di coinvolgere le persone. L’omaggio al nostro Barbieri, che per tanti anni ha diretto la banda di Lama Mocogno, è stato un successo nel teatro». Quali sono le prospettive future? «Mi dedico al mio ruolo, faccio del mio meglio con tutta la squadra». Poi parla di sè e del motivo per cui è entrato in politica. «Ho deciso di mettermi a disposizione, credo sia questo il senso di fare politica 23 Il municipio di Lama Mocogno in un piccolo paese. Ho un’esperienza limitata, 31 anni e due legislature, la prima come consigliere, poi come vicesindaco e assessore». Ballotti si è diplomato all’istituto tecnico, ha lavorato in società private nel settore metalmeccanico e del legno. «Ho scelto di dare il mio contributo alla vita del paese». Le prime sensazio- Droga e patenti, arresti e denunce ni da sindaco? «Serve notevole impegno, è veramente una grande responsabilità. In un momento come questo non è facile, ma essere amministratori locali è un valore aggiunto. Ho già avuto alcune soddisfazioni, rispondendo ai problemi delle persone». Gabriele Farina ©RIPRODUZIONERISERVATA A Montese giovedì prossimo, 29 agosto, nella serata alle ore 20.30, presso la biblioteca comunale, Danilo De Masi, vicepresidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Comitato di Modena, ex carabiniere e presidente provinciale Anc, presenterà il libro dal titolo “1814-2014: i carabinieri custodi della legge. La presenza dell' arma nella provincia di Modena dal 1859: caduti e decorati: monumenti ed opere dedicati ai carabinieri” (edizioni Il Fiorino). Si tratta di un volume che è la prosecuzione del precedente (dal titolo “C'è urgente bisogno di carabinieri”, che ha riscosso grande successo) , pubblicato ora nell'imminenza delle celebrazioni del duecentesimo anniversario della fondazione dell’Arma previste nel 2014. Nel volume, che è andata in stampa di recente, si narrano le vicende dell'Arma dei carabinieri, definita «custode e simbolo delle istituzioni», a partire dall'anno di fondazione, che è stato il 1814, fino alla promulgazione dello Statuto Albertino, poi alla Costituzione Repubblicana fino all'Unione europea. Giulia Manzini frassinoro Controlli a tappeto dei carabinieri. Fermati anche due irregolari e un ubriaco Con due trebbiatrici d’epoca sui campi di Roncosanto Un sabato, quello di ieri, che ha visto impegnati i carabinieri della Compagnia di Pavullo e di alcune stazioni appenniniche in maniera particolarmente intensa nell’azione di controllo del territorio e repressione dei reati. A Lama Mocogno è stato arrestato un 22enne residente a Modena ma che aveva affittato un bungalow nel campeggio del paese appenninico. I militari si erano già insospettiti alcuni giorni prima per alcune segnalazioni che erano giunte; lo hanno tenuto d’occhio e durante una perquisizione proprio nel bungalow che aveva a disposizione hanno trovato 24 grammi di marijuana. A Pavullo invece un Due pezzi da museo protagonisti della festa della trebbiatura a Roncosanto-La Rovina (in foto), località di Frassinoro. Una trebbiatrice Biagioni e una Leitner, degli anni '30, rimaste per decenni inutilizzate, sono state recuperate da Costante Stefani, agricoltore, che ha riunito molti Stefani e i discendenti. Tutti lì a trebbiare orzo, frumento e farro, poi a macinare al mulino ad acqua. La farina va a Sassuolo, Modena, Milano, Firenze, Bologna. (w.t.) ragazzo è stato sorpreso con cinque grammi di marijuana per uso personale ed è scattata la segnalazione alla Prefettura come assuntore. Sempre a Pavullo è stata anche fermata una ragazza, pregiudicata e re- sidente a Formigine, che era alla guida di una Lancia Y senza avere mai conseguito la patente. La donna è nota per precedenti per reati contro il patrimonio. Per lei è scattata dunque la denuncia per guida sen- za patente. Ancora nel capoluogo del Frignano i militari hanno fermato, condotto in caserma e fotosegnalato due nigeriani che sono risultati irregolari sul suolo italiani, privi di permesso di soggiorno. In territorio di Serramazzoni i carabinieri hanno fermato e conseguentemente denunciato un operaio residente a Maranello ma di origini inglesi che si aggirava per le strade del centro montano completamente ubriaco molestando i passanti e urlando. Per lui il reato contestato è stato quello di ubriachezza molesta. Proseguono serrati i controlli per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza. Grande successo per la processione di San Bartolomeo ◗ FIUMALBO I lumini lungo il percorso Grande successo anche quest’anno per l’edizione 2013 dei festeggiamenti del santo patrono San Bartolomeo a Fiumalbo. Le migliaia di partecipanti fin dal pomeriggio di venerdì hanno passeggiato per le vie del paese assistendo alle ultime opere di accensione dei lumini per lo scenario serale che ha visto il piccolo borgo appenninico totalmente privo di luce artificiale ma illuminato esclusivamente dai ceri posizionati per le viuzze e lungo il fiume. L'apice della celebrazione è stato raggiunto quando monsignor Verucchi arcivescovo emerito di Ravenna ha guida- to la processione accompagnato dai confratelli bianchi e rossi e delle addolorate lungo le stradine del paese passando sopra il ponte di San Rocco dal quale si poteva ammirare la suggestività del fiume. Successivamente lo spettacolo pirotecnico a cura dell'amministrazione comunale ha segnato la fine del primo giorno di festeggiamenti. L'eccellenza del servizio d'ordine organizzato dal corpo unico di polizia municipale coadiuvato dai volontari della protezione civile ha fatto si che la serata si svolgese nel migliore dei modi. Verso la mezzanotte tutti a casa in attesa della tradizionale fiera di sabato. Manuela Lenzini in breve montefiorino “In esilio con il duca” Mostra alla torre Una splendida veduta di Fiumalbo illuminato solo con ceri e candele ■■ Visitabile alla torre antica della Rocca la mostra “In esilio con il Duca”, dedicata alla vicenda della Brigata Estense. Quest'anno ricorre il 150˚ anniversario dello scioglimento della Brigata Estense, ovvero di quella parte dell'esercito del Ducato di Modena che, in occasione delle vicende che portarono all'unità d'Italia, scelse di seguire in esilio il sovrano Francesco V d'Austria-Este. Le iniziative proseguiranno il 31 agosto: alle 18 il gruppo di rievocazione storica Battaglione Estense propone un ballo dell'Ottocento.