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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO SICUREZZA ■■ OCCUPAZIONE / Con “Lavoro in Chiaro” oltre 10 milioni di euro a disposizione; 1.400 gli assunti ad oggi Dalla Regione, incentivi alle aziende che assumono e lotta al sommerso “P iù lavoro, più sicuro”, è questo uno dei principi ispiratori delle iniziative regionali, che l’assessore Zezza ha declinato attraverso i risultati concreti di “Lavoro in Chiaro”, un avviso del valore di 10 milioni di euro che “a cinque mesi dal suo avvio, ha reso possibile oltre 1.400 assunzioni. Di queste – ha spiegato l’assessore Zezza - circa 1.000 prevedono un contratto a tempo indeterminato: un risultato straordinario, considerate le difficoltà che ancora registrano le nostre imprese”. Effettivamente l’attivazione di un percorso virtuoso di incentivi in grado di sostenere le aziende che assumono può essere la migliore risposta al sommerso, che in tutte le statistiche sugli infortuni è la vera piaga del mercato del lavoro nazionale. Approfondendo i dati sui lavoratori assunti grazie a Lavoro in Chiaro, scopriamo che questo progetto ha coinvolto per il 60% uomini e per il 40% donne. La fascia d’età maschile maggiormente interessata è stata quella dai 25 ai 34 anni con 230 assunzioni, il 27% del totale. Tra le donne la concentrazione più significativa si avverte invece tra le lavoratrici tra i 35 e i 44 anni, con 170 neo-assunte che rappresentano il 33% del totale. Analizzando invece la distribuzione per province, emergono altri elementi caratterizzanti del mercato occupazionale del Lazio. Frosinone con oltre 520 assunzioni supera addirittura Roma, anche se con una prevalenza maschile superiore al 75%. A Latina, invece, i regolarizzati sono 150 lavoratori e 150 lavoratrici, a dimostrazione dell’incidenza dell’occupazione femminile nell’area pontina. Tra i 1.400 lavoratori emerge inoltre un basso tasso di scolarizzazione, il 50% è infatti in pos- sesso della licenza di scuola media, mentre solo il 3% è laureato. Tra le circa 500 aziende laziali che hanno presentato le domande per accedere ai benefici previsti, la quasi totalità rientra nelle categorie della micro e piccola impresa, mentre sono 22 complessivamente le medie e grandi imprese coinvolte. “La lotta al sommerso - commenta l’assessore Zezza - è infatti una delle priorità per creare buona occupazione, così come abbiamo previsto nel libro bianco Lazio2020, il nostro piano strategico per lo sviluppo del mercato del lavoro regionale”. ■■ sindacato / I Rappresentanti dei lavoratori nella sicurezza al centro del nuovo protocollo Enboa Formazione Rsl: corsi ed esercitazioni Cisal in prima linea per rafforzare il livello di sicurezza nelle aziende, Pmi in testa I l tema della sicurezza del lavoro trova da anni la Cisal in prima linea e l’attenzione del sindacato autonomo si è di recente rivolta alla tutela dei lavoratori impiegati nel mondo delle piccole e medie imprese, dove più complessa è l’attuazione della normativa vigente in materia e più difficili sono il controllo ed il monitoraggio sulla corretta applicazione delle stesse. “Da qualche mese – spiega il segretario generale della Cisal e componente del Cnel, Francesco Cavallaro – ha preso il via un progetto innovativo in tema di sicurezza sul lavoro che vede la nostra Confederazione tra i principali attori di un percorso teso a rafforzare in termini reali il livello di sicurezza nelle aziende, in particolare nella Pmi”. Il sindacato dopo avere costituito al proprio interno una commissione di esperti coordinata dal segretario confederale Fulvio De Gregorio, ha designato i propri rappresentanti nell’apposita Francesco Cavallaro, segretario generale Cisal commissione per la sicurezza sul lavoro costituita nell’Enboa, l’Ente Nazionale Bilaterale delle Organizzazioni autonome Cisal e Cnai, che ha il compito di coordinare e monitorare l’azione dei vari Enti regionali e territoriali. L’Enboa, attraverso il fattivo e prezioso contributo e la partecipazione dell’Aifos, aderente Cnai, ha elaborato un protocollo mirato alla formazione dei Rls (rappresentanti dei lavoratori nella sicurezza) in corsi modulari che non si svolgano soltanto in aula, ma anche in azienda attraverso vere e proprie esercitazioni. “È noto che la formazione dei rappresentanti dei lavoratori deve avvenire - continua Cavallaro - in collaborazione con gli organismi Prevenzione: gli enti e l’informazione L a sicurezza sul lavoro è uno dei temi caldi dell’attualità politica. Al clamore che giustamente suscitano gli incidenti, spesso non corrisponde un’adeguata informazione sulle politiche di prevenzione che i vari enti mettono in campo. Inoltre, analizzando gli strumenti a disposizione di Governo, Regioni ed enti locali, si scopre che le ricadute maggiori in termini di tutela del lavoro sicuro arrivano da iniziative a più ampio raggio. Ne abbiamo parlato con l’assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio Mariella Zezza, che è anche la coordinatrice del comitato regionale per le politiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro. paritetici, così come previsto dall’art. 37 del D. Lgs. 81/08, ma il rischio che si poteva correre era che tutto rimanesse sulla carta, non trovando concreta applicazione a livello territoriale, perché spesso la collaborazione è limitata ad un semplice in- Per la prima volta un ente bilaterale è soggetto attivo nel proporre i modelli formativi dei corsi per Rls vio del programma standard delle 32 ore di corso”. L’Enboa ha avanzato invece una proposta innovativa, sia nel metodo che nel merito. Per la prima volta un ente bilaterale è soggetto attivo nel proporre i modelli formativi dei corsi per Rls, mettendo a disposizione un nuovo ed innovativo modello di corso che attua la collaborazione con l’ente bilaterale avendone adottato il programma, facilitando e semplificando gli eventuali controlli. “Il progetto - conclude Cavallaro - prevede una formazione interattiva con momenti di formazione in azienda che consente di valorizzare l’esperienza dei lavoratori. Il protocollo è, in definitiva, uno strumento messo a disposizione di tutti gli enti che intendono svolgere formazione del Rls in collaborazione con l’Ente bilaterale, in quanto vi è la consapevolezza dell’importanza della bilateralità nella formazione per la salute e la sicurezza dei lavoratori”. Queste proposte che stanno già trovando puntuale applicazione sul territorio attraverso gli Enti bilaterali territoriali regionali istituiti dalla contrattazione Cnai Cisal, si affiancano all’attività che la Cisal stessa già svolge con il proprio Ente di formazione Ecoform che potrà essere parte attiva del progetto. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO sicurezza n Lavoro / L’Inail avverte: le malattie professionali sono in netto aumento Al centro sicurezza e salute dei lavoratori Alis è specializzata in servizi anche per la gestione del rischio amianto L e ultime rilevazioni Inail, riferite al 2009, parlano di 34.646 denunce per malattie professionali, il valore più alto degli ultimi 15 anni. Una realtà di cui si parla poco ma che rappresenta un vero e proprio elemento condizionante per la qualità della vita dei lavoratori. Nell’ambito del vasto mercato che ruota intorno alla sicurezza sul lavoro la società Alis Srl ha scelto di puntare proprio su questo. Uno sguardo speciale e attento alla salvaguardia delle condizioni di benessere e di salute dei lavoratori e una guida autorevole e competente a tutti i passi che il datore di lavoro deve compiere per non trovarsi mai fuori dalle regole. “Il nostro è un lavoro di nicchia - spiega Matteo Mazzali, direttore tecnico - siamo in pochi a Roma a dedicarci a un’analisi attenta di tutti i fattori di rischio per la salute, negli ambienti di lavoro e di vita. Si parla sempre, infatti, di infortuni mortali. NaturalCampionamento di materiale contenente amianto (eternit) Campionamento degli inquinanti chimici aerodispersi mente è necessaria una continua attenzione alle condizioni di sicurezza per preservare la vita dei lavoratori. Allo stesso tempo, però, è importante salvaguardare la loro salute. Su questo si legge poco sui giornali, perché l’argomento ‘non fa notizia’. Sono molti però i lavoratori che sviluppano malattie professionali, anche gravi (asbestosi, neoplasie da asbesto, ipoacusia, malattie osteoarticolari e pneumoconiosi) legate alla presenza di elementi inquinanti sul posto di lavoro. Così come è possibile sviluppare malattie se nel proprio ambiente di vita non sussistono condizioni adeguate a garantire salute e benessere”. La valutazione del rischio amianto, la ricerca degli inquinanti nell’aria e nelle acque, la misurazione dei campi elettromagnetici, delle radiazioni ottiche, del rumore e delle vibrazioni, il rilievo di gas radon, il microclima, l’illuminamento e l’impatto degli agenti perturbativi di natura biologica e fisica sull’uomo e sull’ambiente, rappresentano il ventaglio delle competenze di Alis. “Sono tutti fattori di pericolo per la salute che noi misuriamo valutandone la conformità alla legge nazionale e alle norme tecniche internazionali”. La particolarità di questa società, piccola ma molto attiva, sta nella sofisticata strumentazione di cui è dotata e nelle alte competenze, maturate in anni e anni di esperienza. “Per analizzare correttamente i dati sono necessari, oltre ad un’adeguata strumentazione, grande attenzione, esperienza e professionalità. Non basta, infatti, misurare le fibre/litro di amianto o i decibel del rumore. Bisogna saper dare alle misure la corretta interpretazione, spiegare cosa c’è dietro quel numero e saper guidare il datore di lavoro attraverso tutte le necessarie azioni da compiere per risolvere le criticità e ripristinare la situazione ottimale. Il dato, insomma, per quanto importante, è solo un punto di partenza. L’inizio di un percorso, spesso tortuoso, durante il quale non bisogna mai distogliere lo sguardo da una normativa complessa e mutevole. Ecco, Alis guida il suo cliente, passo dopo passo, nella costruzione di un sistema di gestione del rischio con- forme alla normativa vigente. “Non siamo ispettori ma consulenti. Non controlliamo ma affianchiamo”. La gestione del rischio amianto e di tutte le delicate tematiche e politiche che ruotano intorno a questo elemento rappresenta uno dei principali punti di forza di Alis. Forte di una robusta specializzazione in materia, la società è in grado di fornire tutta la gamma di servizi necessari per la verifica della presenza di amianto e per una sua completa gestione in tutte le fasi successive. Sia negli ambienti di lavoro sia negli ambienti di vita. Grazie alla sua serietà e professionalità, Alis si è guadagnata in tanti anni la fiducia di numerosi clienti, sia pubblici sia privati, che continuano a rinnovare la loro scelta. Alis, nata nel 2009 ma che in realtà ha alle spalle un progetto che dura da più di dieci anni, fornisce servizi e consulenza anche nei settori della qualità, della formazione in materia di sicurezza sul lavoro e delle politiche ambientali. Una piccola società, proiettata verso l’innovazione, con uno sguardo particolarmente attento all’ambiente, alla qualità della vita e alla salute delle persone, lavoratori e cittadini. Per maggiori informazioni visitare il sito www.gruppoalis.it INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO sicurezza n Servizi / Professionisti in sicurezza, qualità e ambiente Formare significa prevenire Dal 2011 il Gruppo Cmb è Centro di formazione eccellente T re settori d’azione per un Gruppo che negli anni ha saputo distinguersi per un team di professionisti altamente qualificati e per serietà d’approccio nei settori sicurezza, qualità e ambiente. Li riunisce il Gruppo Cmb, che opera attraverso le società: Cmb Consulting, formazione e gestione integrata di servizi per la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro; Cmb Healt&Safety, consulenza e servizi relativi al Decreto legislativo 81/08; Cmb Event Teamworks, vigilanza anticendio su strutture ed eventi complessi. Dal 2008 è associato all’Aifos, con la qualifica di Centro di Formazione Accreditato e dal 2011 è stato riconosciuto Centro di formazione eccellente e, tra le aziende associate, come sede della Scuola superiore di formazione dei formatori Aifos. “Abbiamo aderito all’associazione perché ne condividiamo gli aspetti etici, convinti che la formazione e la consulenza in tema di sicurezza abbia un importante risvolto sociale”, spiega l’amministratore delegato, Antonio Buccellato. “Essere responsabili della sicurezza nelle aziende e formare il personale non può significare solo adempiere formalmente ad obblighi di legge - prosegue delineando la filosofia del Gruppo - ma impegnarsi affinché sia trasmesso un patrimonio di conoscenze indispensabile per la prevenzione e la sicurezza dentro l’impresa e anche nella vita quotidia- na di ciascuno”. In ambito formativo Cmb Consulting è riconosciuta per il suo valore nelle materie legate all’antincendio e alla gestione delle emergenze, curando corsi che riguardano inoltre primo soccorso, psicologia delle emergenze, addetti elisuperfici e aviosuperfici, rischio elettrico, la formazione di datori di lavoro, dirigenti preposti e Rls, e quella per addetti ai carrelli elevatori. In un solo anno, dal 2009 al 2010, la qualità dei servizi erogati ha consentito di registrare un incremento del 45% quanto a corsi gestiti e del 60% nel numero di partecipanti. “Fondamentale per noi è la selezione del corpo docente - prosegue il manager - e l’applicazione di particolari modalità d’insegnamento, capaci di attirare l’attenzione e di coinvolgere anche gli adulti non più abituati a sedere sui banchi”. Chi esce dai corsi Cmb, dunque, ha davvero accresciuto le proprie conoscenze. Contemporaneamente, la società è di supporto all’impresa nella comprensione e nell’applicazione della normativa, fornendo la consulenza e la collaborazione di professionisti esperti che compongono il Comitato tecnico. Accanto ad esso operano il Coordinamento anticendio ed i Servizi tecnici e di laboratorio per da- re la possibilità di argomentare la valutazione dei rischi con supporti di tipo quantitativo. Per quanto riguarda la consulenza e i servizi in merito al Dlgs 81/08, Cmb Health & Safety ha creato un team di professionisti specializzati in una pluralità di settori, capaci quindi di un intervento mirato a seconda dell’attività svolta dall’azienda. “Serietà impone che non si possa essere tuttologi - sottolinea Buccellato - e il nostro sforzo è quello di una costante specializzazione”. Nell’assistenza si prevede una prima fase atta a fotografare lo stato dell’arte, con l’analisi delle procedure attuate e i rischi collegati allo svolgimento dell’attività aziendale. La seconda fase prevede la predisposizione del modello di organizzazio- ne, gestione e controllo in team, determinando compiti e responsabilità in materia di salute e sicurezza sul lavoro definiti formalmente a partire dal datore di lavoro e sino al singolo dipendente. Con Cmb Event Teamworks, poi, si è sistematizzata l’esperienza maturata sin dal 2001 nella vigilanza antincendio, nella gestione delle emergenze, con personale altamente specializzato ed esperto, in possesso dei titoli professionali richiesti. “In questo ambito, per fare solo qualche esempio, abbiamo operato per 6 anni per il nuovo Auditorium di Roma e stiamo gestendo il Policlinico Universitario di Tor Vergata”, conclude Buccellato. La società può occuparsi anche di gestire l’accoglienza e la sicurezza non armata. Esercitazione antincendio FUTURO E SICUREZZA: UNA SFIDA DELLE “PERSONE” DEL TERZO MILLENNIO “La promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro (PSL) favorisce la salute, riduce l’assenteismo, aumenta la motivazione e accresce la produttività.” Questo è il messaggio del progetto di promozione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro sostenuto dall’ Agenzia europea EU-OSHA, un attore chiave nella strategia comunitaria sulla salute e la sicurezza sul lavoro (2007-2012), che mira a ridurre gli incidenti sul lavoro di un quarto in seno all’UE e limitare le malattie professionali. In Italia l’INAIL, tramite il Dipartimento di Medicina del Lavoro (ex ISPESL), è l’ufficio nazionale di contatto per l’Italia del network ENWHP. L’Istituto quale referente nazionale del Network gestisce una banca dati di buone pratiche con esempi nazionali e comunitari da cui è possibile reperire sia i criteri di qualità per azioni e programmi di Promozione della salute nei luoghi di lavoro, sia i report dei modelli di buona pratica. Per incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’INAIL ha definito un piano di incentivi per progetti di investimento e formazione e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. L’incentivo costituito da un contributo in conto capitale nella misura dal 50% al 75% dei costi del progetto, promuove la diffusione di buoni pratiche su tutto il territorio nazionale. Con la delibera PRES – C.S. n.79 del 21 aprile 2010, l’INAIL ha inoltre aumentato dal 2011 lo sconto accumulabile sul premio assicurativo annuo alle aziende che dimostrano di aver adottato misure migliorative per le condizioni di igiene, salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Sempre più si sta diffondendo la consapevolezza della difficoltà di scindere tra lavoro e vita privata gli elementi critici che provocano disequilibri nel benessere delle persone. Inoltre, come viene sottolineato nella “Dichiarazione di Barcellona”, il mondo del lavoro e il modo in cui oggi la vita lavorativa è organizzata nelle nostre società sono il maggiore, e forse addirittura il più rilevante, singolo fattore sociale della salute. Il luogo di lavoro produce effetti rilevanti sulla salute delle famiglie e delle comunità in generale. Gerarda Di Filippo, rappresentante Legale di Alfa Ambiente Consulting, illustra di seguito come la società si inserisce in questo quadro complessivo. È evidente che chi si occupa di prevenzione dei rischi lavorativi e chi come Alfa Ambiente Consulting sente la responsabilità di sviluppare modelli di riferimento che supportino le aziende nelle loro scelte gestionali, deve avere ben presenti quali sono gli elementi critici che caratterizzano l’organizzazione del lavoro nel suo complesso. Tali elementi devono divenire oggetto di intervento sul piano dell’individuazione, valutazione e gestione dei rischi aziendali connessi al particolare settore e alle singole mansioni. Pertanto le figure aziendali responsabili per la salute e la sicurezza degli addetti, in primis il datore di lavoro, ma anche le figure che lo supportano nell’attuare il processo di valutazione dei rischi quali RSPP e MC, devono essere formati e continuamente aggiornati sulle responsabilità che competono loro. È tuttavia proprio in questo elemento culturale, che caratterizza molto bene il nostro Paese, uno dei maggiori limiti del nostro sistema di prevenzione. L’articolo 2 del decreto legislativo 81/2008 indica chiaramente la necessità di adottare “buone prassi e di gestire la tutela della salute e sicurezza nel lavoro nell’ottica del miglioramento continuo “eppure il mondo delle istituzioni e del lavoro non attribuiscono a questi aspetti il dovuto valore. Quindi, promuovere la salute negli ambienti di lavoro vuol dire promuovere e sostenere una migliore consapevolezza del valore delle persone impiegate in azienda e coinvolgere dipendenti e datori di lavoro in azioni per il benessere lavorativo ed il miglioramento organizzativo ed economico delle prestazioni dell’azienda; è necessario diffondere buone pratiche al lavoro e trasmettere stili di vita sani superando gli obblighi degli adempimenti cogenti. I campi di intervento che Alfa Ambiente Consulting propone risultano davvero molteplici, sia rispetto alle tematiche di salute sul lavoro e al bilanciamento tra vita privata e lavoro sia per le modalità formative e consulenziali di intervento. Pur richiamando di seguito il quadro di alcune possibili strategie di intervento, la proposta si Alfa Ambiente Consulting S.r.l. Società per lo Sviluppo Organizzativo, la Sicurezza e la Sostenibilità Ambientale Via Benedetto Croce 68 – 00142 Roma - Tel./Fax: +39 065410521 e-mail: [email protected] - www.alfambiente.it inquadra nell’idea di campagne tematiche da proporre alle aziende tenendo conto delle loro specifiche condizioni di lavoro e caratteristiche gestionali/relazionali per ottenere comportamenti “sani” e motivazione ad un maggior impegno. Alfa Ambiente Consulting vuole garantire un approccio a 360° sugli aspetti di sicurezza e promozione della salute all’interno della cultura aziendale favorendo accanto ad un adeguato sviluppo di competenze delle figure del servizio di prevenzione e protezione, il diffondersi e consolidarsi di una cultura del “lavoro sano” che orienti una maggiore produttività, diminuisca i costi (assenteismo, infortuni, malattie) e migliori l’immagine dell’azienda, oltre ad aiutare tutta la società, in generale, a ridurre l’onere a carico dei sistemi sanitari e di assistenza sociale. Nostro obiettivo è offrire strumenti formativi e di consulenza in accordo con una attività di ricerca rivolta a costruire sempre nuove metodologie di intervento e di confronto con le realtà italiane ed internazionali in ogni settore merceologico e ambito produttivo affinchè da uno studio continuo e da un desiderio di innovazione costante si costruisca il modello di riferimento per una società futura dove impegno, passione ed eticità comportamentale siano scopo e risultato congiunto delle “persone” del terzo millennio. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO sicurezza Serve una formazione esperienziale L’Aifos promuove nuove metodologie didattiche anche con esercitazioni e interventi I n Italia circa l’80% degli infortuni avviene a causa di errati comportamenti umani e solo il 20% sono da imputare a cause di natura tecnica. “Questo significa che la formazione è alla base di una seria politica della sicurezza sul lavoro e in questa direzione è profuso l’impegno dell’Aifos”, sottolinea il presidente Rocco Vitale. In Italia si fa molta formazione ma non sempre utile e soprattutto efficace. La formazione serve per cambiare i comportamenti e non deve essere intesa come un mero assolvimento della norma. “Una seria formazione - prosegue Vitale - rappresenta uno degli aspetti fondamentali per superare l’approccio meramente burocratico al tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro affinché sia favorito un approccio per obiettivi che implichi una maggiore attenzione ai profili sostanziali piuttosto che a quelli formali”. Infatti il Decreto 81/08, che ha sostituito e aggiornato il decreto 626, prevede ampio spazio alla formazione e alla collaborazione tra le parti sociali al fine di aumentare le tutele dei lavoratori. Tra qualche mese dovrebbe essere approvato in sede di Conferenza Stato Regioni un accordo sulla formazione dei lavoratori, i preposti e i datori di lavoro. Si tratta di uno degli atti derivanti dall’attuazione del D. Lgs. 81/08 che, ancora dopo due anni, non è ancora stato emanato. “Troppo lentamente vengono approvati i decreti attuativi, a volte - evidenzia Vitale - troppo minuziosi e scarsamente applicabili. Si discute spesso di formazione per le Pmi ma, forse, bisogna affrontare il problema delle aziende con meno di 5 dipendenti per i quali la sicurezza deve essere fatta sul serio in condizioni possibili. Una sicurezza con una formazione collegata ai settori e alle mansioni. Risulta difficile svolgere la medesima formazione per i dipendenti di un’azienda chimica di 500 dipendenti e la formazione del dipendente di una salumeria o del benzinaio”. Spesso sono le piccole aziende ad avere più lavoratori infortunati e l’esigenza della formazione resta quindi un fattore importante ma, probabilmente, devono essere attuate nuove metodologie formative che vanno dalla formazione in azienda all’uso dell’e-learning. “Una formazione a distanza - sottolinea il presidente di Aifos - che non sia, come quella in commercio, senza responsabilità scientifiche e culturali. Si basa su filmati, docenti, anche preparati, che annoiano i lavoratori e che si conclude con banali test che non possono chiamarsi di apprendimento”. “Serve - precisa Vitale - una maggiore chiarezza soprattutto nell’individuazione dei soggetti abilitati a svolgere la formazione”. Solo per una piccola categoria sono state dettate regole, “che sono però anche disattese, mentre per la stragrande maggioranza dei casi la formazione deve fare capo al datore di lavoro che, di fatto si rivolgerà a chi costa meno, senza nessun giudizio di merito e di metodo ma con il solo obiettivo di aver assolto all’obbligo di legge, mentre sostanzialmente tutto resta fermo e la formazione diventa un costo e non più un investimento”. Vi è poi un problema di fon- do che deve essere affrontato e che riguarda i lavoratori e la formazione. Quando si parla di lavoratori, spesso, ci si rivolge a persone adulte e la formazione deve tener conto di queste situazioni per le quali servono nuovi strumenti didattici e formativi nonché sviluppare una formazione esperienziale, con esercitazioni ed interventi in azienda e sul luogo di lavoro. “Si tratta di un argomento complesso che deve trovare spazio nei decreti attuativi con la giusta flessibilità e coerenza. An- drebbero responsabilizzati - prosegue Vitale - e più controllati i soggetti attuatori deputati alla realizzazione e all’organizzazione della formazione”. L’Aifos si inserisce in questo contesto e promuove studi, ricerche, modelli, programmi e materiali didattici che vengono utilizzati da aziende e formatori per svolgere la formazione attraverso l’uso di nuove metodologie didattiche, con regole condivise, e favorendo un continuo aggiornamento didattico, legislativo e organizzativo. Rocco Vitale, presidente Aifos Da 28 anni operiamo nel campo della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro SI.G.I. S.r.l. nasce sulla base dell’esperienza di professionisti della sicurezza nei luoghi di lavoro maturata sin dal 1983; opera dal 2002 al fianco di enti ed imprese spaziando in vari campi quali l’edilizia, la navigazione, il settore turistico, l’amministrazione pubblica, la gestione di servizi aeroportuali. Mission della società è la diffusione della cultura della sicurezza attraverso il miglioramento dell’organizzazione del lavoro, la consulenza normativa, l’organizzazione ed erogazione di corsi di formazione specifici per i diversi settori di attività dei propri clienti, l’assunzione della responsabilità del Servizio di prevenzione e protezione, l’identificazione e la valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori effettuando, ove necessario, le connesse misura- Sede legale ed operativa: Via G. Calenzuoli n. 3 - 00123 ROMA Tel 0630895220 fax 0630899406 www.sigitalia.org – e-mail [email protected] zioni strumentali. Nel 2005 i formatori della società sono inseriti nell’Albo Formatori dell’AiFOS, Associazione italiana Formatori della Sicurezza sul lavoro; SI.G.I. S.r.l. ne diventa Azienda Associata nel 2006. Nello stesso anno diviene socio effettivo dell’UNI, Ente nazionale Italiano di Unificazione. Nel 2008 la SI.G.I. S.r.l. diviene, Socio Sostenitore di ASS.I.R.C.CO. ”Associazione Italiana Recupero e Consolidamento Costruzioni”. Dal 2009 la SI.G.I. S.r.l. è Centro di Formazione di AiFOS soggetto formatore nazionale operante, ope legis in base all’art. 32, comma 2 del D.Lgs. 81/08. 2010: quale CFA di AiFOS aderisce a C.N.A.I Coordinamento Nazionale Associazioni Imprenditori, dal 24 al 27 marzo è presente a Ferrara, quale espositore, al Salone dall’Arte e del Restauro e dal 26 al 28 maggio è presente a Brescia, con un proprio Stand, ad Expo Sicuramente: Oggi la SI.G.I. S.r.l. si avvale, per svolgere i propri servizi, sia dell’opera di professionisti esterni che della propria esperienza attraverso l’impegno del direttore dei corsi del Centro di Formazione AiFOS, Anna Bussi e di Ettore Bussi, responsabile dell’area tecnica. Per operare nel centro-sud d’Italia la SI.G.I. è in sinergia con la GLOBAL SAFETY SYSTEM S.r.l. con sede nella città di Tramutola (PZ), società che avvalendosi di professionisti con consolidata esperienza nelle diverse discipline tecniche e scientifiche sviluppa i settori relativi all’igiene e alla sicurezza dei luoghi di lavoro, prevenzione incendi, tutela ambientale, igiene degli alimenti e qualità. I NOSTRI SERVIZI • Servizio di Prevenzione e Protezione: la SI.G.I. S.r.l. è in grado di ricoprire, con proprie professionalità in possesso dei requisiti richiesti dal D.lgs 81/08, l’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) per tutte le attività inserite nei 9 macrosettori ATECO • Gestione della Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro nell’ambito di un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL), secondo quanto previsto da UNI-INAIL/ISPESL • Consulenza mirata alla certificazione del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) secondo quanto previsto dalla norma OHSAS 18001/2007 e SA 8000. • Misurazioni e Valutazione dell’esposizione dei lavoratori dipendenti ai rischi derivanti dall’esposizione a rumore, a vibrazioni, ad agenti chimici e ad agenti biologici e controllo dei parametri microclimatici e delle polveri. • Legislazione: accesso gratuito alla nostra Banca Dati contenente oltre 700 documenti relativi alla Salute e Sicurezza sul Lavoro • Elaborazione di Piani di Coordinamento (PSC) e di Piani Operativi per la Sicurezza Fisica dei Lavoratori (POS). “CON LAVORO IN CHIARO PIÙ LAVORO, PIÙ SICURO“ Nel Lazio 1400 assunzioni in 5 mesi grazie all’avviso contro il sommerso Assessore Zezza, parliamo di sicurezza sul lavoro: quali sono le iniziative della Regione Lazio? A quasi un anno dall’insediamento della Giunta Polverini possiamo affermare che la sicurezza sul lavoro è stata una delle nostre priorità. Abbiamo puntato sulla prevenzione e sulla diffusione della cultura della sicurezza con vari strumenti. Più lavoro, più sicuro: la lotta al sommerso è infatti una delle priorità per creare buona occupazione come abbiamo previsto nel libro bianco Lazio2020, il nostro piano strategico per lo sviluppo del mercato del lavoro regionale. Proprio in questi giorni si è conclusa la prima parte di Lavoro in Chiaro, un avviso per contributi alle aziende per assumere lavoratori a “rischio”, con risultati al di sopra delle più rosee aspettative. Si tratta di un avviso pubblico per le imprese? Lavoro in Chiaro è un avviso del mio Assessorato con il quale abbiamo messo a disposizione delle 500 imprese che hanno beneficiato del contributo 10 milioni di euro per l’assunzione di lavoratrici e lavoratori svantaggiati, facili prede di assunzioni in nero. È stato presentato ad ottobre 2010 e, a cinque mesi dal suo avvio, ha reso possibile oltre 1.400 assunzioni. I contributi vengono dati alle imprese, ma sono i cittadini del Lazio a trovare lavoro. Quali tipologie di contratto sono previste? Delle oltre 1.400 assunzioni, circa 1.000 prevedono un contratto a tempo indeterminato, un risultato straordinario, considerate le difficoltà che ancora registrano le nostre imprese. Inoltre, quando parliamo di sicurezza sul lavoro, non dobbiamo mai dimenticare che una percentuale significativa degli incidenti sui luoghi di lavoro avviene proprio in presenza di lavoratori non regolari. Mariella Zezza, assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio In quanto Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio Lei coordina anche il Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Quali sono le principali attività del comitato? Il comitato coordina le attività di tutti i soggetti che operano in questo ambito nel territorio. Si occupa di vigilanza, mappatura situazioni a rischio, assistenza e informazione alle imprese e ai lavoratori, anche quelli di domani. Per il 2011 sono stati stanziati circa 5 milioni di euro che saranno utilizzati per un piano organico di interventi, condiviso con le parti sociali e gli operatori coinvolti. È bene specificare che si tratta di fondi aggiuntivi rispetto a quelli dell’assessorato, per i quali è stato istituito un apposito capitolo di bilancio nell’ultima finanziaria, con i quali sosteniamo invece la formazione degli addetti in alcuni settori particolarmente a rischio, a cominciare dall’edilizia. Di che cifre si tratta? Per il 2010 abbiamo investito per questo ambito formativo circa 550 mila euro, con un incremento di risorse del 10% rispetto all’anno precedente. Un segnale di attenzione che conferma gli obiettivi che ci siamo dati per il futuro. Quali saranno le iniziative future? Il prossimo progetto rientra proprio nella promozione della cultura della prevenzione. Abbiamo infatti attivato una convenzione con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro insieme ai quali andremo nelle scuole del Lazio ad illustrare gli articoli della nostra Costituzione dedicati al lavoro. Lo faremo supportati anche da un cartone animato realizzato per l’occasione. È importante far conoscere ai ragazzi quale deve essere il giusto approccio al mondo del lavoro. Per questo partiremo dalle scuole medie, coinvolgendo poi anche gli istituti superiori. Quanto è importante in questo contesto la collaborazione tra tutti gli Enti coinvolti? È fondamentale. In questi mesi abbiamo già siglato un protocollo d’intesa con l’Inail e l’Aifos per formare alla sicurezza 500 studenti e 30 docenti di 10 Istituti Tecnici in Provincia di Roma. Attraverso il comitato c’è un dialogo costante con le imprese, le organizzazioni sindacali, l’Inps, le Asl e tutti coloro che hanno responsabilità nel settore. In questa materia il confronto e la collaborazione istituzionale sono quanto mai irrinunciabili. Il prossimo progetto? Tra i tanti ne voglio citare uno. Gli uffici stanno per completare il lavoro di un’altra delibera che a breve sarà attiva e che riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro. Barriere non solo fisiche ma anche comunicative, a partire dalle difficoltà relative alla vista, all’udito o al linguaggio. Per le aziende che investiranno in questi progetti stiamo per mettere a disposizione circa 7 milioni di euro per favorire l’integrazione dei lavoratori svantaggiati. Solo così, con politiche di inclusione nel mercato del lavoro, potremo puntare all’ambizioso obiettivo di Europa 2020 che noi abbiamo declinato localmente: raggiungere nel prossimo decennio quota 68/69% di occupati. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO sicurezza n Ugl / Le malattie professionali sono in costante aumento Si muore meno. Ma c’è più preoccupazione I dati evidenziano il disagio psico-fisico dei lavoratori. Più esposte le donne D ai dati Inail sull’andamento degli infortuni nei luoghi di lavoro nel 2010, si evince una riduzione degli incidenti, compresi quelli mortali e incoraggiano le parti sociali e le imprese a impegnarsi maggiormente sul fronte della sicurezza. Secondo Ugl (Unione generale del Lavoro) è però bene non abbassare mai la guardia, soprattutto in alcuni settori, dove rimane alto il rischio di infortuni e di morti sul lavoro. “Se è vero che i dati confermano una tendenza in atto ormai da alcuni anni - afferma Cristina Ricci, segretario dell’Unione Regionale Lazio - è pur vero che possano risentire, come quelli degli anni immediatamente Paolo Varesi, segretario dell’Unione Regionale Roma Mariangela Benzi Amministratore unico Idee innovative e ricerca della sicurezza sul lavoro: parte da qui la battaglia della società della CISL Lazio. Formare per migliorare: spesso capita che la crescita di un allievo dipenda dalla qualità dei maestri che ha trovato sul suo cammino. Così è in tutti i settori della vita. Non sempre il migliore è chi ha più capacità. Spesso risulta essere vincente chi ha avuto le giuste indicazioni. Ecco perché è fondamentale, anche nel mondo del lavoro, la figura del formatore. Ellisse, società della CISL Lazio, sta investendo da tempo nella formazione di queste figure e dei lavoratori. Un’iniziativa fondamentale in grado di estendersi a macchia d’olio nel momento in cui il valore della qualifica dei formatori si ripercuote sulle conoscenze dei partecipanti ai corsi organizzati. Mariangela Benzi amministra da due anni la società che è stata fondata nel 1996. Uno dei criteri fondamentali che ha voluto sviluppare, in accordo con la CISL, è stato proprio questo: “Il ruolo strategico che ha la formazione ai fini della prevenzione e della tutela dei lavoratori è un aspetto fortemente rafforzato dal testo unico sulla sicurezza Cristina Ricci, segretario dell’Unione Regionale Lazio precedenti, della contingenza, laddove la crisi economica e finanziaria ha prodotto una contrazione degli occupati e delle ore lavorate complessive. Ciò vale in assoluto, ma anche per la nostra Regione che pure ha saputo reagire meglio di altre al difficile periodo che stiamo vivendo. Oltre a morti e infortunati sul lavoro - prosegue Ricci - dobbiamo anche preoccuparci delle malattie professionali che sono in costante aumento, come anche di altri aspetti che riguardano la salute nei luoghi di lavoro che, pur non traducendosi nell’immediato in malattie tabellate, possono portare a situazioni di grave disagio psichico, fisico o sociale per il lavoratore”. Tra le nuove malattie considerate rientra a pieno diritto il cosiddetto stress lavoro correlato: cioè l’esposizione prolungata a determinati fattori che può causare problemi di salute e ridurre l’efficienza sul lavoro. Al tema, la segreteria regionale e le segreterie territoriali di Roma, Frosinone, (d.lgs.81/2008 e s.i.e.m.). Non solo: nei prossimi anni diverranno sempre più pressanti le esigenze di conoscenza e controllo dei fattori psico-socioorganizzativi nell’insorgenza e nella gestione dei rischi per salute e sicurezza, oltre che di quelli normativi”. sulla qualità dei contenuti teorico-pratici erogati, che attengono strettamente alla docenza. Deve essere supportata da titoli di studio adeguati e abilitanti e prevedere conoscenze approfondite e settoriali della materia. Ma, soprattutto, richiede capacità didattiche, comunicative e familiarità con nuove metodologie formative interattive finalizzate all’efficacia degli interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro per soggetti adulti occupati. Fattori, questi, che attengono maggiormente al profilo del formatore”. Il passo finale, ma per certi versi “iniziale”, è l’emanazione dei criteri di qualificazione della figura del formatore? “Sotto il profilo legislativo su questo aspetto si registra un importante ritardo nelle tempistiche previste e la definizione dei requisiti di qualificazione è attesa da più di un anno e mezzo; tuttavia penso che tali criteri possano far registrare un salto di qualità notevole nella formazione offerta. A maggiore qualificazione dei “formatori-docenti” corrisponderà l’innalzamento del livello di efficacia formativa e del gradimento da parte dei discenti-lavoratori, l’accre- Qual’è il punto di partenza che la sua società si è posta per creare lavoratori preparati? “Innanzitutto una grande attenzione alla qualità della formazione a partire dalle competenze e dalle qualifiche. Queste sono peculiarità imprescindibili per tutte le figure aziendali della prevenzione nel caso in cui siano impegnate in azioni formative rivolte a soggetti del proprio contesto lavorativo. A maggior ragione coloro che svolgeranno per professione il ruolo di “formatori - docenti”, dovranno accrescere le loro competenze strategiche e trasversali oltre a quelle tecniche, teoriche e pratiche. La vostra attività, quindi, si sviluppa su una doppia via? “La formazione d’aula rivolta ad adulti su argomenti delicati come quelli relativi alle tematiche della prevenzione non può basarsi esclusivamente Latina, Rieti e Viterbo hanno dedicato un approfondimento. La ricerca si è svolta su un campione di circa 800 persone in età lavorativa, più uomini che donne, in maggioranza con una età media compresa fra 35 e 50 anni e un’anzianità lavorativa superiore ai dieci anni. Lo stress lavoro correlato è conosciuto (53,4%), ma non vi è grande consapevolezza dei rischi ad esso connessi. C’è però interesse da parte dei lavoratori che auspicano una maggiore informazione e chiedono più tutela della salute. Secondo gli intervistati, lo stress lavoro correlato è causato dal mancato coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni e nelle strategie aziendali e dall’ambiente di lavoro non idoneo e si manifesta attraverso un aumento della conflittualità con superiori e colleghi e con il nessun interesse per il lavoro svolto. “Per questo problema nelle aziende è stato fatto poco o nulla - commenta Paolo Varesi, segretario dell’Unione Territoriale di Roma -. Nelle aziende più virtuose si è proceduto alla riorganizzazione del lavoro e all’adozione di misure di welfare aziendale, come nidi, bonus o voucher. Serve dunque un salto di qualità sia a livello aziendale che istituzionale, con l’adozione di strumenti di conciliazione e di scimento della motivazione, dell’attenzione e della proattività in aula. Agendo sulla consapevolezza dei beneficiari su quali siano gli atteggiamenti e i comportamenti corretti ai fini della prevenzione, questo processo porterà certo buoni frutti anche sul piano della lotta agli infortuni e alle morti sul lavoro”. Quali le peculiarità di Ellisse in questo settore? “Ellisse in sinergia con professionisti in ambito metodologico, come Metawin srl, o con esperti della consulenza sistemica, opera sfruttando metodologie innovative focalizzate sulla persona e sugli obiettivi quali, ad esempio, l’“HBT - Hermeneutical Based Training” oppure le “costellazioni strutturali ad approccio sistemico centrate sulle soluzioni”. Quali le applicazioni e i risultati? “Tali metodologie, di notevole potenziale e applicabili a molteplici contesti in generale, sono particolarmente utili in relazione ad alcune importanti direttrici che Ellisse sostiene. Tra queste è rilevante un’attenzione specifica alla fascia dei lavoratori immigrati, che scontano il limite posto dai diversi modelli culturali welfare aziendale, con l’avvio di campagne di informazione e formazione e con un aumento dei controlli ispettivi. Tutto ciò anche considerando che la crisi economica e finanziaria ha portato con sé un’accentuazione dello stress lavoro correlato in azienda. La crisi, secondo il campione, avrebbe peraltro penalizzato maggiormente le donne con più di 50 anni di età, occupate come operaie, un dato di genere importante in un momento in cui da più parti si individua proprio nella partecipazione femminile al mondo del lavoro la chiave di volta per una più generale ripresa dell’economia”. Intanto il Lazio - se pure è messo meglio di altre regioni, come dimostrano i numeri sull’incidenza percentuale di incidenti - deve fare i conti con troppi lavoratori borderline: con le migliaia di vittime potenziali di caporalato. L’auspicio è che aziende, sindacati, istituzioni continuino a guardare ai numeri della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro con grande senso di responsabilità. Oggi sono gli stessi lavoratori che chiedono di partecipare e di essere coinvolti nella gestione aziendale anche sotto il profilo della garanzia della loro incolumità. Ugl è sempre pronta a fare la propria parte. rispetto alla percezione del rischio oltre che dalla lingua. Inoltre è per noi centrale il tema dello stress lavoro correlato, che ha come linee guida la qualità, la quantità e l’ambiente di lavoro nel quale si opera quotidianamente. Poiché i fattori stressogeni sono fortemente connessi ai processi, all’organizzazione del lavoro e alle sue modifiche oltre che alle persone, ai loro valori e relazioni, in tale ambito risulta essere una risorsa di intervento particolarmente efficace l’utilizzo di tecniche innovative nella formazione. Queste, infatti, favoriscono una reale diffusione della cultura della sicurezza e lo sviluppo di attitudini e atteggiamenti orientati alla prevenzione e alla riduzione dei rischi. Ciò è indispensabile per abbattere infortuni e decessi per cause di lavoro”. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO sicurezza n FONDITALIA / 117.500 lavoratori tutelati Piani di formazione su misura Dalla sua costituzione ha già raccolto 18.500 deleghe F ondItalia, ovvero Fondo Formazione Italia, è un “Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua”, struttura prevista dalla legge 388/2000. Opera finanziando la formazione continua delle imprese aderenti, che autorizzano l’Inps a girare al Fondo lo 0,30% dei contributi versati per ciascun dipendente (il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”). FondItalia è un organismo di natura associativa promosso da una confederazione datoriale e una sindacale, in base all’Accordo Interconfederale del 30 giugno 2008, riguardante tutti i settori economici, incluso quello agricolo. I promotori di FondItalia sono FederTerziario (Federazione Italiana del Terziario, dei Servizi, del Lavoro Autonomo e della Piccola Impresa Industriale, Commerciale ed Artigiana) e Ugl (Unione Generale del Lavoro). Più in dettaglio, FederTerziario è una Confederazione di Associazioni Datoriali che operano nel settore terziario dei servizi, delle libere professioni, delle piccole imprese commerciali, artigiane, industriali e agricole. Ugl è una organizzazione sindacale confederale tra le più rappresentative in Italia, che tutela i diritti di lavoratori e pensionati associati volontariamente. Promuove la costituzione di associazioni di autotutela e solidarietà, supportandole contro ogni forma di esclusione sociale. Riconosce il valore assoluto della persona, e la centralità della persona che lavora la cui valorizzazione deve sempre essere in primo piano: qualsiasi rivendicazione non è mai proposta come esclusivamente categoriale o economica, ma include necessariamente la valorizzazione di ogni lavoratore. Dalla sua costituzione, FondItalia ha già raccolto 18.500 deleghe di imprese per circa 117.500 lavoratori. A seguito dell’attivazione dello Sportello Imprese ha già approvato 7 macro-Piani per la formazione dei lavoratori di circa 12.000 imprese. Le fonti di finanziamento sono principalmente tre: il Conto Aziende per Piani pluriaziendali; il Conto Formativo per Piani monoaziendali, e il Fondo di Rotazione. Il Conto Aziende per Piani pluriaziendali è costituito dal 70% del gettito derivante dallo 0,30% versato dall’Inps, e viene messo a disposizione dei Proponenti (soggetti che promuovono l’adesione delle imprese a FondItalia) i quali gestiscono il Conto Aziende, i progetti formativi e i relativi finanziamenti ispirandosi a una equa rotazione tra le imprese. Il Conto Formativo Monoaziendale è dedicato alle imprese di dimensioni medio-grandi, cui viene messo a disposizione il 70% del gettito per piani formativi aziendali, non soggetto alla normativa di aiuti di stato, Francesco Franco, presidente Fonditalia senza competizione con altre aziende. Il Fondo di Rotazione deriva dai versamenti delle imprese che non aderiscono ai Conti: le risorse sono suddivise su base territoriale o settoriale e assegnate su base competitiva tramite Avvisi speciali territoriali, settoriali e tematici. Tra i punti di forza di FondItalia ci sono la rapidità dello Sportello Imprese che consente di presentare progetti con cadenza mensile assicurando Egidio Sangue, vice presidente Fonditalia tempi di finanziamento ridotti, l’agilità derivante dalla sottoscrizione immediata dell’Accordo di Concertazione (che, a differenza degli altri Fondi, viene definito esclusivamente con i referenti nazionali delle Parti Sociali), la flessibilità nell’accogliere le diverse esigenze formative delle Imprese (promozione sicurezza nei luoghi di lavoro obbligatoria per legge, formazione in presenza, a distanza, esperienziale e affiancamento, training on the job e coaching). FondItalia si avvale della collaborazione con FormaSicuro, Ente Paritetico Nazionale per la formazione professionale e la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dell’Industria e dell’Artigianato Edile, che assicura un servizio di assistenza ed informazione alle imprese ed ai lavoratori, rispondendo a tutte le domande in materia di formazione professionale e sicurezza sul lavoro. EBIT ROMA, LE PROPOSTE FORMATIVE IN AMBITO SICUREZZA L’ente bilaterale che rappresenta le imprese e i lavoratori del terziario, organizza corsi gratuiti per i rappresentanti alla sicurezza dei lavoratori,figura ormai obbligatoria anche per le aziende con meno di 15 dipendenti. L’importanza della cultura della prevenzione Il Decreto Legislativo 81/08 - il nuovo Testo unico che è andato a sostituire completamente il “famoso” D.Lgs. 626/94 e i precedenti altri provvedimenti in materia di tutela della sicurezza e salute durante il lavoro - prevede nuove regole anche per le piccole imprese con meno di 15 dipendenti, le quali sono tenute a dotarsi di un delegato alla sicurezza rappresentante dei lavoratori Rls. L’EBIT ROMA ha tra i suoi compiti principali quello di supportare le imprese e i lavoratori del commercio terziario attraverso lo strumento della formazione e sul tema specifico, organizza corsi gratuiti per conferire adeguate competenze ai lavoratori, ma anche per aiutare le stesse aziende, ad assolvere ai nuovi obblighi di legge. Le principali figure previste dal D. Lgs. 81/08 sono: R.S.P.P., (solo per le aziende con meno di 30 dipendenti può coincidere con il datore di lavoro), R.S.P.P. esterno, R.L.S., addetto prevenzione incendi, addetto primo soccorso. “Stiamo cercando di aiutare soprattutto le microimprese che devono assolvere a tutta una serie di nuovi obblighi”, spiega Silvana Morini, vicepresidente di Ebit Roma, ente bilaterale costituito dall’Unione di Roma - Confcommercio e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil di Roma e Lazio. “A proposito di sicurezza - riprende Morini - abbiamo predisposto un catalogo formativo con tutta una serie di corsi gratuiti, utili ai lavoratori ed alle aziende iscritte all’EBIT, per poter limitare i rischi e gli infortuni, ma soprattutto per costruire una vera cultura su la prevenzione. L’obbligo di identificare un delegato alla sicurezza rappresentante dei lavoratori,per le aziende sotto i 15 dipendenti, non prevede che lo stesso debba tassativamente essere interno all’azienda,ma si può eleggere il “Rappresentanta Territoriale” (RLST), una figura qualificata di cui l’impresa può avvalersi quale proprio interlocutore. “Si tratta, anche in questo caso, - specifica la vicepresidente - di un ulteriore servizio per le aziende, in quanto, attraverso l’Organismo Paritetico Provinciale sulla Sicurezza, istituito presso l’EBIT, i lavoratori possono individuare il loro delegato. Però non è solo un discorso di adempimenti, bensì di educazione e di cultura della prevenzione. Sempre in fatto di prevenzione,vorremmo riservare particolare attenzione alle donne dei settori che come EBIT rappresentiamo, essendo quelle più colpite da patologie,che colpiscono anche il sistema riproduttivo. Quale ente bilaterale ci sentiamo in dovere di promuovere questa cultura della salute e della sicurezza e la formazione è lo strumento giusto per ottenerlo”. E’ per questo che abbiamo predisposto un vero e proprio catalogo, disponibile sul sito www.ebitroma.it con una veduta globale dei corsi che inizieranno a partire dal mese di Aprile 2011, con calendario da definire al raggiungimento del numero minimo di 6 iscritti”. Tra questi, una serie di corsi (previsti dal D.Lgs. 81/08) come quello per addetti a carrelli elevatori (8 ore) o di Primo Soccorso (aziende gruppo B e C, 12 ore) o aggiornamenti Periodico per R.L.S. (8 ore) e Antincendio, sia per il Rischio Basso (4 ore) che Rischio Medio (8 ore), o HACCP per personale di categoria 2 (8 ore) e di categoria 3 (4 ore) sulla sicurezza degli alimenti e le misure preventive al riguardo; uno da 12 ore per lavoratori/neo assunti per acquisire competenze su tutela salute e sicurezza negli ambienti di lavoro ed un altro (Rspp, modulo a, da 28 ore), rivolto ai lavoratori delle aziende eletti o designati per lo svolgimento della funzione di Rspp e di Aspp. “Ma approfondiremo - conclude Morini - anche tematiche su recenti emanazioni legislative come stress da lavoro correlato”. A testimonianza che Ebit è sempre all’avanguardia sul piano formativo. EBiTROMA INFORMA CONFCOMMERCIO UNIONE DI ROMA FILCAM-CGIL FISASCAT-CISL UILTUCS-UIL Ebit Roma promuove la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro per le aziende e per i lavoratori del terziario, commercio e servizi... CONTATTACI!! ENTE BILATERALE TERZIARIO COMMERCIO E SERVIZI DI ROMA E PROVINCIA Piazza Mazzini, 27 - 00195 Roma (RM) | tel: 06/6833707 - 06/68193305 - 06/68218794 - fax: 05/68210405 | email: [email protected] INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO sicurezza n Università / Corsi ad hoc per la sicurezza nei cantieri Esperti e accademici, impegno comune La Sapienza di Roma: il Memotef in prima linea per una formazione mirata L a competizione delle imprese e dell’Italia passa per la “cultura della sicurezza”. Anche se i dati dell’Inail indicano 15.000 incidenti in meno su 775.000 complessivamente registrati nel 2010, con un calo degli infortuni nel settore delle costruzioni del 7,3%, il processo è lungo e richiede una presa in carico trasversale da parte di tutti gli operatori. Ne è consapevole il Dipartimento di Metodi e modelli per l’economia, il territorio e la finanza (Memotef) dell’Università Sapienza di Roma, da tempo impegnato in quest’area formativa. Il Dipartimento ha l’obiettivo di trasmettere ai partecipanti ai corsi che organizza un concetto fondamentale: la sicurezza sui posti di lavoro è un diritto inviolabile, contemplato dall’art. 2 della Costituzione. Memotef opera dunque in prima persona per la trasmissione della “cultura della sicurezza” alle nuove generazioni, attraverso i corsi di formazione e informazione organizzati nell’arco dell’anno accademico. è parte dei compiti dell’Università quello di essere il primo e principale interlocutore per la formazione dei professionisti (architetti, ingegneri, progettisti in generale), che devono acquisire esperienza e professionalità, riducendo quanto più possibile il rischio di errori di progettazione e gestione della sicurezza, soprattutto in luoghi ad alto rischio come i cantieri edili. Proprio la sicurezza in quest’ultimo ambito lavorativo è stata negli ultimi anni trattata con un approccio specifico, passando da una formazione per molti partecipanti a una formazione mirata, per gruppi di dimensione più ridotta, più vicina alla pratica professionale, grazie a iniziative come visite in cantieri edili o in fabbriche di produzione dei manufatti edilizi. A ciò si è aggiunto il supporto fornito dal legislatore attraverso le innovazioni introdotte dopo il 2008, che ha di molto migliorato il rapporto col mondo del lavoro attraGiorgio Alleva, direttore del Dipartimento di Metodi e modelli per l’economia, il territorio e la finanza dell’Università La Sapienza di Roma verso aspetti quali la riduzione dei partecipanti a un numero massimo prestabilito, l’introduzione di moduli formativi specifici per gli aspetti legislativi (a cura di esperti in materia legislativa), per gli aspetti pratici (valutazione dei rischi dei lavoratori in cantiere), e visite in cantiere con docenti ed esperti. Alla sicurezza sul posto di lavoro genericamente intesa e alla sicurezza in cantiere, Memotef dedica corsi ad hoc, in collaborazione con A-Sapiens, sigla che racchiude un gruppo di docenti ed esperti in materia di sicurezza (w3.uniroma1.it/asapiens). Il target dei corsi è costituito da studenti e neolaureati dell’ateneo romano, ma sono accolti anche i professionisti del territorio, ingegneri e architetti, oltre che addetti al settore di molte strutture pubbliche (Corte dei Conti, Astral, Centostazioni, Enac, …). I docenti si impegnano a far sì che questo composito uditorio possa impronta applicativa, dedicati a software tecnici, tra cui Autodesk, Envi, Esri ArcGIS, MatLab, R, Sas, TaLTaC2, Spss, Stata. Per alcuni corsi sono previste convenzioni con associazioni o enti. Da notare che con la Spatial Econometrics Association il Dipartimento organizza annualmente lo Spatial Econometrics Advanced Institute. Le aree di formazione comprendono l’analisi automatica dei testi, metodi statistici avanzati con software specialistico, la cartografia digitale e i sistemi informativi geografici, la grafica digitale in due e tre dimensioni. Notizie sui corsi organizzati dal Dipartimento sono a disposizione all’indirizzo http://www. memotef.uniroma1.it/corsi/ trarre dalle lezioni il massimo delle informazioni e delle nozioni: con gli anni si è andato costituendo un gruppo di lavoro efficiente e altamente specializzato. Esperti e accademici sono dediti a presentare le diverse problematiche relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e portano in dote una personale formazione continua. Non solo sicurezza, presso il Dipartimento Memotef: la particolare struttura di questa fucina di idee de La Sapienza prevede infatti anche competenze formative da spendere per un’utenza esterna, attraverso corsi di formazione intensivi - da tenersi presso le aule multimediali del Dipartimento e presso le aziende e gli enti - dalla forte PERCHE’ SCEGLIERE LA “CERTIFICAZIONE CEPAS”? Full Member CEPAS certifica le Persone, secondo la norma ISO/ IEC 17024 e opera anche nel campo della Formazione, qualificando e monitorando percorsi formativi, erogati da Enti di Formazione, riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Certificare significa che una determinata persona, valutata da una terza parte indipendente, secondo regole prestabilite, possiede i requisiti necessari e sufficienti per operare con competenza e professionalità in un determinato settore di attività. CEPAS è accreditato dal 1996 dall’Ente Nazionale di Accreditamento Italiano, ACCREDIA ed è presente a livello mondiale attraverso IPC (International Personnel Certification Association – www.ipcaweb.org), unica associazione che rappresenta tutti i più importanti Organismi di certificazione di persone. CEPAS annovera tra i suoi soci fondatori importanti Associazioni imprenditoriali e di persone quali CONFINDUSTRIA, SIT, ALPI, ANCIS, ANGQ. Sono soci effettivi AIPSA e UNAI mentre tra i soci di diritto vi sono il CEI, il CNR e l’ENEA e il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. è un Organismo di Certificazione del Personale, di parte terza, riconosciuto a livello nazionale e internazionale in ogni settore della certificazione, CEPAS si avvale di Valutatori delle competenze selezionati tra i massimi esperti a livello nazionale è garanzia per Committenti e Consumatori nella scelta di prestazioni professionali per la persona certificata, rappresenta la possibilità di porsi sul mercato con un riconoscimento delle proprie capacità differenziandosi da una concorrenza non qualificata e sempre più agguerrita. HANNO SCELTO CEPAS TELECOM ITALIA ENEL RAI FINMECCANICA ENI INAIL ECOGAS TRENITALIA MAIA Ag. SANITARIA Regione EMILIA ROMAGNA AiFOS SGS Italia BUREAU VERITAS ICMQ ANGQ Certificazione con Accreditamento di ACCREDIA (PRS N°031C) Auditor e Consulenti di SGQ Auditor di SGAmbientale Auditor di SGSafety ISMS Auditor CERMET IMQ DET NORSKE VERITAS ITALIA LLOYDS REGISTER CSAD Certificazione di Professionisti e Qualificazione di Corsi di Formazione nei settori: Qualità Safety Ambiente Security Vendite Sicurezza delle Informazioni Installazione Impianti metano e GPL Formazione sulla Sicurezza Qualità in Sanità Organizzazione Aziendale Sicurezza Alimentare HACCP Fotovoltaico Sistemi di Gestione Energia Manutenzione Antincendio I Registri dei Professionisti Certificati e dei Corsi Qualificati sono aggiornati su www.cepas.it Viale di Val Fiorita, 90 – 00144 Roma - Tel: 065915373 - Fax: 065915374 - E-mail: [email protected] - Web: www.cepas.it INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO SICUREZZA “Una scuola sicura” alla seconda edizione Intesa tra Inail, Regione Lazio e Aifos A Roma e Provincia è in pieno svolgimento il progetto “Scuola Sicura”, che coinvolge le classi IV e V di dieci Istituti e venti docenti per trasmettere e rendere patrimonio condiviso un concetto, e di conseguenza una pratica, basilare: pensare ed agire in sicurezza. Molto di più quindi che insegnare sicurezza. Piuttosto creare una capacità di comportamento e di atteggiamento preventivo da spendere nel futuro mondo lavorativo, ma che già oggi nella vita quotidiana farà evitare rischi inutili in qualsiasi ambiente, scuola compresa. A firmare il protocollo di intesa del progetto, giunto per l’anno scolastico 2010-2011 alla seconda edizione, sono stati l’Inail Direzione Regionale Lazio (primo finanziatore), la Regione Lazio e Aifos, l’Associa- zione Italiana Formatori Sicurezza, impegnata a far sì che la formazione cogente in ambito sicurezza non sia un atto puramente formale ma rappresenti l’occasione per accrescere conoscenza e coscienza. Il progetto, coordinato da un Comitato di Pilotaggio presieduto da Franco Papa, è stato realizzato con la fattiva collaborazione di Trend Solutions e Sediin, entrambi Centri di formazione Aifos Lazio. La nuova edizione ha rafforzato l’attività formativa rivolta agli insegnanti, i quali otterranno tra l’altro l’attestato di Preposto alla Sicurezza. “Sono i docenti, infatti, che potranno continuare a far maturare le informazioni acquisite, rafforzandole quotidianamente”, evidenzia il segretario generale Aifos, Francesco Naviglio. Il percorso formativo, oltre alle lezioni con i docenti Aifos, prevede attività esperienziali a scuola, guidati dai propri docenti, dove studenti e insegnanti diventano attori principali nel processo di maturazione e di cambiamento percettivo. Inoltre, lavori “creativi”, con cui tutti i ragazzi esprimeranno in diverse modalità espressive quanto appreso e recepito. “Dopo il Progetto Pilota della scorsa annualità e la realizzazione di questa seconda edizione, il progetto può dirsi uscito dalla fase sperimentale. Ci auguriamo di poterlo espandere a molte altre scuole”, conclude Naviglio. Sognare, progettare e realizzare nuovi sviluppi ed opportunità di crescita per i propri clienti in armonia ai valori aziendali e nel rispetto dell’uomo e del suo lavoro in sicurezza. LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO NON SONO UN OBBLIGO DI LEGGE, MA UN VALORE AZIENDALE RICONOSCIUTO E CONDIVISO Trend Solutions nasce dalla felice intuizione che ogni cliente, azienda o istituzione pubblica o privata, sia un “unicum” nel quale convergono ambiti di attività differenti, ma con un denominatore comune: il benessere aziendale. “Questo star bene in azienda – spiega il presidente Geremia Fusco – favorisce la creazione di un valore interno ed esterno, anche attraverso il controllo dell’efficienza dei processi.” Nell’ambito delle attività dell’area sicurezza, ambiente e sistemi di gestione, Trend si propone alle imprese ed istituzioni come interlocutore primario C non solo per ottemperare agli obblighi di legge, ma anche per favorire la nascita M di una vera e propria cultura della sicurezza. “In questo senso – prosegue Fusco – l’utilizzo della piattaforma Y web trendsolutions.it rappresenta un momento di conCM fronto permanente e circolazione delle idee, oltre che un centro di raccolta documentale”. L’offerta formativa MY va al di là degli aspetti puramente formali: “L’obiettivo CY è accrescere la consapevolezza della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro come un valore aziendale riconoCMY sciuto e condiviso. Lo strumento principale rimane l’atK tività formativa permanente, che fa crescere la cultura aziendale della sicurezza che, per come la pensiamo Ing. Fusco - Presidente noi – conclude Fusco – è principalmente un modo di essere. E’ questa molla che spinge Trend a favorire, all’interno di aziende o istituzioni, lo sviluppo di sistemi organici di gestione che, come riconosciuto dalla stessa norma, oltre a favorire il controllo sui processi aziendali, sono essi stessi portatori di cultura del cambiamento, oltre che di revisione degli stessi processi interni”. L’area sviluppo organizzativo e risorse umane di Trend accompagna le PMI nei cambiamenti organizzativi (ad esempio i passaggi generazionali) resi indispensabili dal mutamento degli scenari di mercato e della concorrenza. Lo stesso dicasi per le istituzione pubbliche che, nella generale revisione del ruolo della pubblica amministrazione, sono chiamate a rispondere delle proprie inefficienze e della gestione ottimale del capitale umano. T.R.En.D. SOLUTIONS S.r.l Capitale sociale: € 60.000,00 i.v. - C.F/P.IVA 10921551007 Viale Luigi Schiavonetti, 270-294 - Scala A-3° piano - 00173 Roma Tel. - Fax. +39 06 72633028/+ 39 06 72675644 [email protected] www.trendsolutions.it www.trendsolutions.eu Progetto trasparenza: risoluzione rapida dell’incidente stradale Sicurezza e Ambiente ha sviluppato e brevettato tecnologie avanzate S icurezza e Ambiente, leader nel campo del ripristino delle condizioni di sicurezza della circolazione post incidente, ha sviluppato e brevettato sistemi tecnologicamente avanzati applicati anche a motoveicoli polifunzionali atti alla rapidità dell’intervento operativo, e messa in sicurezza del cantiere con mezzi visivi, sistemi di lavaggio e aspirazione dei liquidi funzionali al veicolo. Il defibrillatore semiautomatico, la cassetta di pronto soccorso e la coperta termica ecc. completano l’efficienza del motoveicolo polifunzionale. Il nuovo impegno, qualificato come “Progetto trasparenza”, prevede che alla segnalazione del sinistro la Centrale operativa di “Sicurezza e Ambiente” attivi immediatamente un operatore che a bordo di un “motoveicolo polifunzionale”, appositamente attrezzato raggiunge il luogo dell’incidente in tempi rapidi e, in totale sicurezza propria e del traffico sopraggiungente, esegue la puntuale rilevazione di tutti i dati non sensibili relativi al sinistro, con redazione di un modulo digitalmente compilato, accompagnato da copiosa documentazione fotografica e in particolare Alla segnalazione del sinistro la Centrale operativa di “Sicurezza e Ambiente” attiva immediatamente un operatore che a bordo di un “motoveicolo polifunzionale” appositamente attrezzato raggiunge il luogo dell’incidente in tempi rapidi Quarto di Pagina il Sole24Ore CURVE.pdf 1 08/03/2011 16.00.28 sui danni riportati ai veicoli. Al riguardo, Sicurezza e Ambiente impegna attualmente sull’intero territorio nazionale circa 2.500 persone, con rapporto di franchising e che, a seguito dello sviluppo del citato progetto, prevede altre 2.000 nuove assunzioni di giovani operatori, aventi competenza a livello provinciale. LARGO AL TERZO POLO PER LA SICUREZZA PRIVATA Il presidente Franco Cecconi racconta la crescita di AISS Chiamatelo pure terzo polo della sicurezza privata: ha le caratteristiche, le capacità e le peculiarità per fregiarsi di questo titolo. L’AISS, Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria, sta lavorando alacremente per raggiungere quegli obiettivi indispensabili per garantire sostegno e aiuto alle aziende del settore. Dal portierato ai receptionist passando per le agenzie investigative, fino ad arrivare alla figura, appena coniata, del servizio di controllo. La sicurezza sussidiaria offrirà un importante sostegno alle forze dell’ordine senza mai sostituirsi ad esse, ma collaborando in maniera sempre più professionale. “Gli istituti di vigilanza erano già in possesso di un loro contratto”, specifica Franco Cecconi, presidente AISS. “Gli investigatori e la sicurezza sussidiaria non armata ne erano privi. Questo storico traguardo è un indice fondamentale di riconoscimento, professionalizzazione e crescita”. Quali sono state le tappe che hanno portato alla firma di questo contratto? “Innanzitutto è stato decisivo il riconoscimento della figura dell’operatore addetto al servizio di controllo, da parte del Ministro Maroni. Ciò è avvenuto attraverso il decreto 94/09 meglio conosciuto come pacchetto sicurezza. Successivamente abbiamo creato dei tavoli di lavoro che hanno visto protagonisti il sottoscritto e il segretario nazionale Luciano Fabbri per l’AISS, i consulenti Roberto Magnani ed Emanuele Ricci, il Segretario nazionale UGL Terziario, Giancarlo Bergamo, il Segretario nazionale UGL sicurezza civile Salvatore Licciardi, il Segretario nazionale aggiunto UGL sicurezza civile Enrico Doddi e Francesco Franco per Federterziario”. Il risultato? “E’ un contratto snello e flessibile, adeguato alle esigenze del settore, finalmente rispettoso delle necessità delle aziende e della dignità dei lavoratori in esse impiegati. In seguito è nato anche l’ENBISIT (Ente Nazionale Bilaterale Italiano Sicurezza Investigazioni e Tutela) che si occuperà anche della formazione per i vari livelli professionali contemplati all’interno del contratto”. Come si sviluppa il corso di formazione ? “Il ministero degli interni ha individuato alcune macroaree all’interno delle quali agire: dapprima quella giuridica, poi quella tecnica e infine quella psicologico-sociale. Ci siamo spesi anche sotto il profilo formativo, mettendo a disposizione elementi utili per la didattica. Grazie al nostro “know how” abbiamo potuto appro- fondire molteplici sfaccettature dell’area psicologico-sociale per insegnare a gestire quelle tecniche di intermediazione ed interposizione indispensabili nella prevenzione e mediazione dei comportamenti a rischio. Ciò senza dimenticare l’ acquisizione di elementi di primo soccorso e di antincendio, la capacità di riconoscere e gestire gli effetti dell’abuso di alcool o dell’uso di stupefacenti”. L’attività principale, comunque, in cosa consiste? “Il nostro è fondamentalmente un lavoro di prevenzione e di organizzazione nella logica della gestione dei flussi di pubblico, mantenendo un controllo capillare e costante del territorio assegnato per poter individuare quegli indizi di disagio che possono sfociare poi in comportamenti a rischio. La tempestività nel richiedere l’intervento della forza pubblica o dei servizi di emergenza sarà senza dubbio il principale punto di forza dei servizi di controllo che devono vigilare senza mai sostituirsi agli organi preposti”. Quali le prospettive per il futuro? “I servizi di portierato e di reception, i servizi investigativi, i servizi di controllo, sono tipologie lavorative in continua evoluzione e si stanno professionalizzando sempre più. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, in futuro dovremo batterci per inserire la figura professionale della Guardia del corpo, al momento fuori dall’alveo legislativo, ma imprescindibile in una panoramica europea”. Che valore ha questo contratto? “Regala al nostro mondo una dignità professionale che prima non aveva. Abbiamo dimostrato la caparbia volontà di ottenere un riconoscimento legale. Tra qualche mese ci incontreremo con i rappresentanti di UGL per la messa a punto del contratto (che per ora sembra funzionare perfettamente): forse siamo abbastanza preparati per meritare il ruolo di terzo polo della sicurezza privata”. UNA FIRMA IMPORTANTE CHE REGALA SODDISFAZIONI Il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti di agenzie di sicurezza sussidiaria non armata e degli istituti investigativi regala nuove certezze al settore Il tempo passa, le esigenze cambiano, le competenze crescono e le necessità di adeguarsi alle nuove modalità di vita diventano una vera e propria esigenza. In tutti gli ambiti della quotidianità, soprattutto in quello lavorativo, l’organizzazione, il controllo e la disciplina legislativa diventano elementi fondamentali per la crescita di una professione, per l’autentica manifestazione di un impegno serio e non di una semplice attività secondaria. Su questa via si è mossa UGL Terziario, impegnandosi attivamente per la sottoscrizione del primo contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti di agenzie di sicurezza sussidiaria non armata e degli istituti investigativi. I risultati non sono tardati ad arrivare grazie al lavoro capillare e all’impegno quotidiano di chi ha saputo trasformare quelli che comunemente sono chiamati “buttafuori” in veri e propri addetti al servizio di controllo. Un iter di sviluppo impegnativo ma necessario, un cammino che ha avuto già importanti momenti di soddisfazione, proprio come il 28 gennaio 2011, giorno della firma del contratto: “E’ un risultato importante”, testimonia il segretario nazionale di UGL Terziario, Giancarlo Bergamo che continua: “E’ stata una lunga trattativa che però ha portato i risultati sperati. Dopo un’ipotesi di accordo siamo arrivati alla conclusione di questo itinerario che permette anche ai lavoratori del settore (oltre 50.000), di essere tutelati a dovere”. Si tratta di un passo in avanti di notevole importanza. Perché? “E’ indubbiamente un passo in avanti perché richiama tutti gli aspetti fondamentali della riforma della contrattazione del 2009 e perché rende più esigibile la contrattazione di secondo livello che darà modo al sindacato di migliorare i diritti e le tutele al personale che lavora nel settore”. Quali i punti qualificanti? “Sicuramente è giusto porre l’accento sulla contrattazione di secondo livello sia aziendale sia territoriale. Credo che siano da ritenersi strategiche le soluzioni che andremo a individuare con tale contrattazione attraverso la quale ci saranno ulteriori possibilità per la tutela dei lavoratori sfruttando le prestazioni erogate con la bilateralità e individuate per fare fronte in maniera mirata alla crisi del settore”. In che modo? “Innanzitutto promuovendo un costo del lavoro in linea con le paghe del settore. Inoltre vogliamo in questo modo fare emergere tutto il lavoro sommerso, annientando quelle attività che per troppo tempo sono riuscite a sfuggire alle norme del contratto di lavoro”. Quali altri impegni sta prendendo l’UGL Terziario? “Abbiamo avuto le capacità e la forza di istituire un ente bilaterale insieme ad Aiss, indispensabile per la crescita e la professionalità di tutto il settore. Non è tutto: il nostro impegno è quello di formare e tenere sempre aggiornati gli addetti attraverso una corretta preparazione in materia di sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro oltre a corsi di primo soccorso”. Quanto è cambiata la figura degli addetti al servizio di controllo? “Intorno al nostro mondo gravitano tanti tipi di figure: noi le formiamo per assicurare professionalità a tutti coloro che necessitano di sicurezza in luoghi pubblici. E’ giusto ricordare che si tratta di un contratto che copre anche gli steward che lavorano negli stadi”. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO sicurezza Testo Unico: svolta e prospettive Tra i prossimi obiettivi, l’albo di qualificazione delle imprese D al Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro a oggi se ne è fatta di strada, e tanta. A esso il merito di fornire delle linee guida sostanziali che, con correzioni e integrazioni alle precedenti normative, sono state mirate a garantire in modo perentorio la salvaguardia della tutela dei lavoratori e la loro sicurezza, ma soprattutto una corretta informazione. Ruolo di eccellenza su tutti alla formazione, riconosciuta come la chiave di volta del sistema e come uno strumento imprescindibile sia per i datori di lavoro, i dirigenti e i preposti che per i lavoratori e i loro rappresentanti. Ancora, fra le novità si sono riscontrate una revisione delle sanzioni, la riscrittura delle disposizioni sulla sospensione delle attività imprenditoriali, la reintroduzione della possibilità di elaborare il Documento di valutazione dei rischi (Dvr) entro 90 giorni dalla data di inizio dell’attività lavorativa, già presente nel decreto legislativo 626/1994, e la possibilità, in alternativa alla apposizione della data certa sui Dvr, di attestare tale data con la firma contestuale del datore di lavoro, del Rspp, del Rls e del medico competente, dove nominato. In altri termini al Testo Unico si deve riconoscere una grande svolta. Parola d’ordine l’evoluzione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, attenta soprattutto alla realizzazione di un’efficace organizzazione della sicurezza nelle aziende e alla promozione dell’istituzione nelle stesse di un sistema di gestione della La cultura della sicurezza corre anche sul web F are prevenzione e diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro in modo immediato, concreto e innovativo: è con questo fine che nasce www.porreca.it. Ideato dall’ingegnere Gerardo Porreca è oggi uno strumento di lavoro, riferimento, indirizzo e aggiornamento per gli operatori del settore. A darne testimonianza il continuo riscontro di chi accede al sito, eloquente espressione di come il web possa essere mezzo efficace di cultura, diffusione e promulgazione in materia di sicurezza sul lavoro. Il sito www.porreca.it è collegato ai principali siti web in materia di sicurezza sul lavoro, con i quali collabora. È fonte di news, norme e prassi e aggiornamenti normativi. Offre un repertorio delle principali sentenze della Corte di cassazione in materia di sicurezza sul lavoro, una rubrica con la risposta ai principali e più ricorrenti quesiti sull’applicazione delle norme e sul ruolo e le responsabilità delle diverse figure interessate alla sicurezza sul lavoro, oltre a riportare delle utili linee guida e una rassegna dei principali articoli di stampa. Segnala infine corsi, convegni e seminari sulla materia e riporta interventi e approfondimenti personali su varie tematiche. sicurezza. Molte le linee dettate dunque e i traguardi raggiunti, ma la strada è ancora lunga e non certo facile. “Ci sono altri obiettivi importanti in materia di salute e sicurezza sul lavoro che oggi è auspicabile vengano raggiunti al più presto, alcuni dei quali del resto già previsti dallo stesso decreto legislativo 81/2008, che contiene il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro”. A parlare è l’ingegnere Gerardo Porreca, esperto in prevenzione e sicurezza sul lavoro. Dal 1975 ha diretto l’area tecnica dell’Ispettorato del lavoro di Bari. In questo ambito ha svolto attività di vigilanza nei luoghi di lavoro nel settore dell’edilizia e in quelli industriale, artigianale e commerciale, oltre che nella pubblica amministrazione. La sua attività è stata finalizzata alla verifica del rispetto delle norme in materia di lavoro in generale e di quelle in particolare sulla salute e sicurezza dei lavoratori. Insomma, un professionista che del suo lavoro ha fatto una vera missione, puntata a mettere al servizio dei lavoratori e degli operatori di sicurezza le proprie competenze. Così, continua a spiegare Porreca, tra i traguardi sostanziali ancora da raggiungere ecco una voce cardine: l’albo di qualificazione. “Un obiettivo da raggiungere quanto prima è l’istituzione di Per informazioni: http://mastersicurezza.uniroma1.it Gerardo Porreca cole e medie imprese e previa altresì una regolamentazione della certificazione e dell’asseverazione degli stessi sistemi di gestione della sicurezza”. Infine, un sistema di vigilanza pubblica. “Oggi è completamente assente. È necessario istituirlo, sia per il controllo della validità delle certificazioni e asseverazioni dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro sia per la stessa formazione degli operatori di sicurezza con provvedimenti interdittivi e sanzionatori nei confronti di quei soggetti formatori che non si attengono rigorosamente alle regole”, conclude l’esperto. Il tutto insomma alla volta di un’evoluzione rigorosa che porti, in concreto, a risultati e a un miglioramento ulteriore delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Sede: Roma Via Groenlandia n°31 Cap. 00144 Tel: 06203967 Fax: 0620396796 Web: www.sqaproject.it E-mail: [email protected] MASTER SICUREZZA Tre Master paralleli che formano rispettivamente l’esperto di sicurezza dei sistemi e delle reti, l’esperto nella gestione della sicurezza informatica; l’esperto in governance e audit dei sistemi informativi. È l’offerta ideata dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Roma “La Sapienza” che, grazie alla stretta relazione tra attività formativa e collaborazione con aziende e Pubbliche Amministrazioni, un collegamento molto raro nel contesto universitario, ha portato a definire tre figure professionali di estrema specializzazione. “Attualmente i professionisti che si occupano di sicurezza delle reti, di gestione della sicurezza o di governance dei sistemi informativi sono persone formate attraverso percorsi da autodidatta, quindi con competenze spesso incomplete, ma comunque molto ricercati”, spiega il professor Luigi V. Mancini, direttore del Master in “Governance e audit dei sistemi informativi” e membro del Comitato didattico-scientifico dei tre Master. Perciò, aggiunge, “i professionisti che si formano nei nostri percorsi sono molto richiesti e al servizio placement dei Master restano inevase le domande di molte aziende”. Le tre figure specializzate sono la risposta ai problemi legati alla “necessità di proteggere l’integrità, la riservatezza e la disponibilità dei dati e delle reti”, alla “riduzione dei costi di gestione”, alla “governance dell’IT business” e all’assenza di “percorsi di formazione integrati”, in grado di fornire un quadro d’insieme delle competenze. I Master sono a numero chiuso e, a fronte del gran numero di domande pervenute, da aprile a giugno presso la sede del Dipartimento di Informatica de “La Sapienza” (via Salaria, 113-Roma) si terranno i “colloqui di committenza”, primo momento di incontro-orientamento tra gli interessati ai tre Master: “Sicurezza dei sistemi e delle reti informatiche per l’impresa e la Pubblica amministrazione”; “Gestione della sicurezza informatica per l’impresa e la Pubblica amministrazione”; “Governance e audit dei sistemi informativi”. un albo di qualificazione delle imprese appaltatrici, subappaltatrici e dei lavoratori autonomi in materia di sicurezza sul lavoro al fine di agevolare i committenti nella scelta delle ditte alle quali affidare i lavori in appalto e che offrano la garanzia di un ottimo livello di sicurezza sul lavoro nella loro organizzazione”, dice l’ingegnere. Ma bisogna andare avanti pure sul tema della formazione, poiché non tutto è chiaro. “Serve una regolamentazione della formazione degli operatori della sicurezza - afferma Porreca - per la quale si riscontra oggi in Italia una notevole confusione e disuniformità da zona a zona, sia nelle modalità e nei contenuti sia nella qualificazione dei formatori, nonché la presenza di quella che possiamo definire una vera e propria ‘giungla’ della formazione”. In pratica, bisogna aggiustare la mira. Ma ci si deve muovere anche su altri piani. La gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl), ad esempio, tema cui l’ingegnere tiene molto. “È importante l’istituzione presso le imprese di un sistema di organizzazione e di gestione della sicurezza sul lavoro, esimente tra l’altro delle responsabilità degli enti e delle società in caso di infortuni sul lavoro gravi e mortali, previa però l’introduzione di procedure semplificate per le pic- S.Q.A. project e consulting S.r.l.: formazione ma non solo Viaggio all’interno di una società che offre interventi in materia salute e sicurezza sul lavoro a 360 gradi in attuazione a quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/2008, rivolti a Committenti pubblici e privati ed Imprese. Tecnici e professionisti specializzati in diversi settori tra i quali costruzione, progettazione, assistenza legale, contabilità, sistemi di gestione per la sicurezza (OHSAS 18001), la qualità (ISO 9001) e l’ambiente (ISO 14001): il mondo di “S.Q.A. project e consulting” si avvale di una serie di esperti nel settore che regalano sicurezza e affidabilità a tutti coloro che decidono di rivolgersi a un’azienda di consulenza in netta crescita. Non solo consulenza: servizi in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, sistemi di gestione aziendale per la qualità, sistemi ambientali e servizi tecnici di progettazione. Un’ offerta a tutto tondo in un ambito che richiede assistenza specializzata. È infatti ormai determinante, in questo settore, la sicurezza di tipo soggettivo, incentrata sulle competenze e sulla formazione continua del personale, dei professionisti, dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori, quali attori principali del processo di gestione della sicurezza aziendale. La S.Q.A. project e consulting, oggi centro di formazione AIFOS su Roma, organizza corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro attraverso docenti esperti e qualificati. L’amministratore del centro CFA S.Q.A. project & consulting, Andrea Nardiello, è un professionista impegnato in attività di consulenza, assistenza e coordinamento sicurezza in cantieri edili di notevole rilevanza tra i quali gli interventi di restauro e consolidamento della Domus Aurea, la realizzazione nel Comune di Roma del nuovo centro congressi Eur “La Nuvola dell’architetto Massimiliano Fuksas”, responsabile del servizio di prevenzione e protezione per gli interventi di restauro conservativo e recupero funzionale del “monumento a Vittorio Emmanuele II”. La sua esperienza, e quella dei professionisti da lui scelti, offre garanzie di una attività formativa di tipo pratico, effettuata da personale impegnato direttamente sul campo nella gestione della sicurezza e salute dei lavoratori a trecentosessanta gradi, per diffondere la cultura della salute e sicurezza nelle diverse realtà aziendali e sociali. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA OBIETTIVO sicurezza La cultura della sicurezza deve Impegno e professionalità per essere una responsabilità collettiva un sistema snello ed efficiente Federsicurezza: le azioni non possono essere lasciate alle singole imprese ma è necessario che coinvolgano l’intero sistema Italia Con Efei scendono in campo le nuove competenze F U edersicurezza, aderente a Confimprese Italia, è la Federazione nazionale delle aziende operanti nella sicurezza sui luoghi di lavoro, oggi guidata del neo presidente Marco Arturo Romano con un obiettivo su tutti: “Far crescere e sviluppare la cultura della sicurezza in ogni luogo di lavoro - sottolinea il presidente - e stimolare la formazione specifica, ricordando alle imprese che possono accedere ai fondi interprofessionali per questa finalità e a titolo gratuito”. La vera sicurezza si ottiene con un serio impegno volto a promuovere una cultura nazionale al riguardo, “attraverso azioni che non possono essere lasciate ai singoli o alle sole imprese - prosegue Romano - ma che coinvolgano tutto il sistema Italia. La verità è che c’è bisogno di un impegno diffuso, profondo e partecipato, perché c’è una responsabilità collettiva”, che deve agire nell’ottica della pre- Marco Arturo Romano, presidente Federsicurezza venzione attiva. Affiliata più importante di Federsicurezza è Tecnologia&Sicurezza, la prima società italiana specializzata in sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro in franchising. Fondata nel 2008 dall’ingegner Romano “è un vero e proprio punto di riferimento integrato per le aziende: per i corsi di formazione sulla sicurezza, per acquistare abiti da lavoro e i dispositivi di protezione individuale, per adempiere agli obblighi di certificazione, per le analisi ambientali, per la gestione dei rifiuti e per la medicina del lavoro”. L’impresa conta 5 agenzie dirette e 20 affiliate, con una diffusione che si fa sempre più capillare in tutto il territorio italiano, isole comprese. “Lo scopo della rete - afferma Romano - è quello di arrivare il più vicino possibile all’azienda, anche fisicamente, per comprenderne i problemi”. Quello di Tecnologia&Sicurezza è un sistema innovativo, basato sull’utilizzo di due piattaforme tecnologiche che consentono alle sedi periferiche di gestire tutte le attività di monitoraggio ed emissione di documenti in collegamento con la sede centrale, nonché di erogare i corsi di formazione previsti dalla normativa. terzo certificatore in quanione Sindacati Autolità della sicurezza Ohsas nomi Europei, Confe18001:2007, sia nella formaderazione Professionisti e zione dei tecnici per l’audit Aziende, Confimprese Itadi asseverazione sia sulla lia hanno sottoscritto una serie di Contratti collettivi presenza all’interno di un ct nazionali di lavoro che rinazionale del riesame. Tutta coprono la quasi totalità dei la procedura è stata deposimacrosettori Ateco, la clastata presso Ministero del lasificazione delle attività ecovoro, Inps e Inail. Non solo. nomiche adottata dall’Istat. Con l’accreditamento n° 675 Biblioteca del Cnel, presentazioQuesti traguardi sono il ne del progetto di “Asseverazione del 24/02/11, di fatto l’Efei è risultato della spiccata diCertificata” stato autorizzato a rilasciare namicità delle parti sociali crediti Ecm ottenendo il rima anche della elevata proconoscimento del ministero fessionalità delle figure dirigenziali che le guida- della Sanità quale provider per la realizzaziono. In questo contesto di grande fermento, nel ne, somministrazione, progettazione e rilascio settore edilizia, è l’Efei a fare la parte del leone. dei crediti Ecm sia tramite eventi residenziali, Già da tempo l’Ente bilaterale nazionale per la sia in modalità Fad. Un altro grande passo in formazione ha implementato un sistema online avanti per le imprese associate Efei, infine, è di verifica della veridicità degli attestati, il primo quello compiuto da Cassa Edile Autonoma Ecn: di questo genere, che facilita l’intervento degli un’unica tariffa nazionale di accantonamento (la organi di controllo e tutela per l’utente finale sui più bassa d’Italia), 110 sportelli provinciali, più requisiti degli attestati ricevuti. L’Efei si è infatti servizi al dipendente e all’impresa, formazione rivelato precursore in merito all’asseverazione gratuita e Dpi, borse di studio e assunzioni presdell’adozione e dell’efficace attuazione dei mo- so gli sportelli per i figli dei lavoratori delle aziendelli di organizzazione e gestione della sicurezza de che versano alla Cassa Edile. E con il “Fondo (artt. 30 e 51, comma 3 bis del D.Lgs. 106/2009), Lavoro”, il nuovo fondo interprofessionale, ecco andando oltre la norma e coinvolgendo un ente gli ingredienti di un successo che si rinnova. SICUREZZA E SVILUPPO: LA SCALATA DI ETEA Leader nazionale nel settore di competenza, è il riferimento per diverse mutinazionali del Vecchio Continente “Il concetto di sicurezza, in Italia, è troppo frazionato. Etea interviene in maniera completa”. Ferruccio Cerruti, l’amministrazione unico dell’azienda leader in un settore come quello della sicurezza in caso di incendi e esplosioni, ha le idee chiare e spiega con precisione, limiti e virtù di un’Italia che, per ora, fatica a fare sistema. Il campo in esame è, logicamente, territorio di nicchia. Nonostante questo, parlando di sicurezza sul lavoro in un mondo che riguarda incendi ed esplosioni, le conoscenze di base devono essere sempre ag- Sistema di spegnimento incendi ad acqua nebulizzata giornate e approfondite. L’esperienza di Etea, società di ingegneria fondata nel 1993 e specializzata nel settore della sicurezza industriale e civile con particolare attenzione a quella del personale, degli impianti industriali e delle strutture civili, valica i confini nazionali, raggiungendo realtà importanti a livello europeo e mondiale. Un processo di crescita costante, suggellato dalla “conquista” di clienti che hanno nomi di rilevanza internazionale: “Le principali multinazionali italiane, si affidano a alimentari, consulente qualificata FITA, accreditata noi. In più abbiamo la possibilità di lavorare con presso il CEPAS e auditors OSHAS 18001. Infine aziende di fama mondiale: essere i garanti per una i suoi tecnici sono considerati esperti antincendio casa francese come l’Oreal, sintetizza la validità del con accreditamento CFPA Europe. Uno slancio prodotto che offriamo”. Il concetto innovativo che verso il Vecchio Contenuto con un’ottica totalmenEtea propone è semplice ma rivoluzionario: affron- te innovativa: “Il nostro scopo è quello di portare tare il rischio esplosione in maniera congiunta a l’Italia al livello delle eccellenze europee nel camquello di incendio: per chi commissiona il lavo- po. Non è un caso che si stiano infittendo le colro si tratta di un indubbio vantaggio economico. laborazioni con Germania, Austria e Paesi Bassi, Inoltre garantisce una velocità burocratica senza vere e proprie nazioni-guida in questo momento”, precedenti: “Agire contemporaneamente su due continua Ferruccio Cerruti. Dalle parole dell’ampiani paralleli permetministratore unico te agli utenti di non dell’azienda si capisce essere costretti a conche per fare il salto di sultare professionisti qualità, spesso, serve diversi che, alla fine andare oltre la normadel lavoro, raggiuntiva tecnica, visto che gono risultati congrui il rapido sviluppo del ma difficili da sposare settore tende a rendere in maniera lineare. obsoleto ciò che, fino Oggi sono decuplicate a poco tempo prima, le professionalità nel poteva essere consinostro Paese ma noto derato innovativo: “Gli Simulazione Incendi: che stia crescendo esperti antincendio Fire Safety Engineering (FSE) una assoluta carenza sono tecnici d’ambiennell’applicazione di soluzioni pratiche e applica- te. Quelli di esplosivi, invece, sono “di processo”. bili”. Etea sicurezza va a colmare questo vuoto, Si tratta di componenti complementari: il nostro rendendo usufruibile ciò che per tanti concorrenti lavoro è completo. Vogliamo evitare il frazionaè aleatorio. A confermare la leadership dell’azien- mento dell’attività che coincide, poi, con la diffida nel mercato ci sono anche alcune nomine di coltà nell’individuare le responsabilità. Adottiamo prestigio quali la presenza come unici membri un modello vincente, in grado di eleggerci come italiani nell’ ESMG (European Safety Management un’eccellenza italiana nel settore di competenGroup). Non solo: Etea è competent people ATEX za”. Completezza del servizio significa analisi e per l’associazione nazionale italiana delle industrie valutazione del rischio incendio ed esplosione, � � � � � � � � � � � � � Scenario per simulazione esplosioni da polvere mediante Dust Explosion Simulation Code (DESC ©) nel settore. Infine stiamo rendendo attivi dei rapporti con alcune università italiane per studiare una piattaforma comune con modelli di simulazione combinati”. Know-how e ingegneria: da queste basi è partita la scalata di Etea sicurezza al mondo. Un processo in continua espansione che sta regalando soddisfazioni allo staff dirigenziale e tranquillità a tutte le aziende multinazionali che, fino a questo momento, si sono affidate ai suoi servigi. Incendio ed Esplosione: due rischi, una soluzione unica è una società di ingegneria fondata nel 1998 e specializzata nel settore della sicurezza civile ed industriale con particolare attenzione alla SICUREZZA DEL PERSONALE, alla SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ed alla SICUREZZA DEGLI EDIFICI CIVILI. I servizi di adozione di misure preventive o protettive, classificazione delle aree, training di formazione, stesura e gestione di piani di manutenzione preventiva e consulenza per realizzazioni nuove. Proprio per ciò che riguarda la formazione, Ferruccio Cerruti sottolinea: “Il 25 maggio organizzeremo a Milano il primo convegno ESMG d’Italia. Sarà un’occasione importante per parlare di approccio congiunto e delle nuove tecnologie da sfruttare. Inoltre stiamo cercando di creare un gruppo italiano che coinvolga privati e autorità per lo scambio di esperienze : Analisi e Valutazione del Rischio Incendio / Esplosione Classificazione delle aree pericolose Simulazione esplosioni ed incendi Consulenza per realizzazione nuovi impianti e adattamento impianti esistenti secondo Normative Europee ed Americane Ispezione termografica IR certificata di 2° livello Installazione impianti / collaudo / supporto tecnico Adozione misure preventive / protettive Sistemi controllo elettrostatico / ionizzazione / verifica messa a terra Sistemi antiesplosione Sistemi di rilevazione scintilla / calore / gas Sistemi speciali di rilevazione / estinzione incendio Stesura e gestione piani di manutenzione preventiva Training di formazione / informazione Via Monviso, 27 - 12037 - Saluzzo (CN) - ITALY Tel. +39 0175 41146 - Fax +39 0175 217556 www.eteasicurezza.it - [email protected] Da oltre dieci anni la Società di Ingegneria ETEA Sicurezza srl è attiva sul mercato Internazionale per offrire al settore industriale e civile un approccio altamente professionale nell’ambito della prevenzione e protezione contro il rischio di incendio, di esplosione e di innesco elettrostatico. Etea oggi è una delle poche Società a livello internazionale in grado di analizzare in modo integrato sia il pericolo incendio di processo e di ambiente che il pericolo di esplosione definendone il livello di rischio congiunto e ingegnerizzando il miglior sistema di prevenzione e protezione. In questi anni, grazie alle soluzioni innovative e di alta tecnologia proposte a clienti di primaria importanza anche a livello di Gruppo Multinazionale, Etea ha avuto uno sviluppo costante ed armonico riassumibile nei seguenti aspetti salienti: lo staff tecnico è quintuplicato, il fatturato è più che decuplicato e la dimensione aziendale ha assunto carattere Internazionale. Questo ultimo aspetto ha permesso di incrementare i rapporti professionali con le grandi Società Multinazionali, le strutture pubbliche più prestigiose e le Istituzioni di diversi paesi del mondo, offrendo la possibilità di aumentare lo standard di sicurezza antincendio e antiesplosione avvalendosi delle più moderne tecnologie. Oggi ETEA Sicurezza è presente in diverse aree del mondo quali Sudamerica (Brasile, Argentina, Cile, Ecuador, Uruguay, Paraguay, Bolivia), Canada, Egitto, Qatar, Emirati Arabi Uniti (UAE), Russia, Ucraina. In Europa la Società è presente in Spagna e Romania. Nel campo della ingegneria antincendio e antiesplosione, ETEA Sicurezza applica ormai con esperienza e successo l’approccio integrato all’analisi del rischio dei due eventi esotermici, permettendo di modellare lo scenario con gli strumenti tecnologicamente più avanzati; di comune impiego per i tecnici di ETEA è il cosiddetto ‘Approccio Prestazionale’, consistente nell’utilizzo di sofisticatissimi simulatori che permettono di utilizzare i parametri chimico fisici delle sostanze infiammabili per modellare vari scenari di esplosioni di miscele aria/gas, aria/polvere e di incendi di vario genere con propagazione termica e di fumo. Il risultato di questo approccio integrato, che oggi ha valore legale in sostituzione della classica applicazione degli standard tecnici, consiste in: • possibilità di determinare con buona precisione le distanze o aree di sicurezza • possibilità di definire il miglior ‘concetto di sicurezza’ consistente in misure di prevenzione e protezione • possibilità di verificare l’efficacia dei piani di emergenza • possibilità di dimostrare l’efficacia dei sistemi di protezione ingegnerizzati (antincendio e antiesplosione) Per il Cliente quanto sopra descritto si traduce in un livello di sicurezza incrementato con una sensibile riduzione dei costi di investimento rispetto a quanto si otterrebbe con l’approccio tradizionale.