Visti dagli altri

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Visti dagli altri
ilTributarista
ANNO XXVI - n. 4/2013
Periodico dell’Associazione Nazionale Tributaristi LAPET
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 2, DCB Taranto Transiti • ISSN: 2239-7965
Ferie... ma al lavoro
per nuovi traguardi
Primo Piano
L’uomo al centro
dell’economia
l’Associazione
Al lavoro il Consiglio dei
delegati regionali
CONDIVIDI IL NOSTRO SITO
Sommario
Editoriale………………………………………………………………………………………………………………………………… 02
Primo Piano:
L’uomo deve essere al centro dell’economia…………………………………………………………………………………………
La Lapet rilancia la necessità di una reale liberalizzazione dei servizi………………………………………………………
La Corte dei Conti boccia i principali strumenti antievasivi (spesometro e redditometro)………………………………
Iva: aumento da evitare. Imu: obbligo da eliminare………………………………………………………………………………
Torna la mediazione civile obbligatoria………………………………………………………………………………………………
03
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Cna professioni:
La Lapet nei coordinamenti regionali di Cna Professioni………………………………………………………………………… 09
La formazione:
Università Aperta 2013. Il tributarista piace ai giovani…………………………………………………………………………… 09
Abruzzo in scuola………………………………………………………………………………………………………………………………11
La Tutela del Tributarista:
Tributarista qualificato ai sensi della Legge 4/2013, lo attesta la Lapet……………………………………………………… 12
L’associazione:
Nuovo regolamento per l’aggiornamento professionale………………………………………………………………………… 13
Eletto il referente dei delegati regionali Lapet ……………………………………………………………………………………… 14
Istituzioni ed enti (Dall’Italia):
Cud telematico: anche l’Inail abilita i tributaristi Lapet…………………………………………………………………………… 14
Avvisi bonari Inps: il suggerimento della Lapet……………………………………………………………………………………… 15
Istituzioni ed enti (Dall’Europa):
L’Europa, un bene comune: tante le iniziative in occasione della Festa dell’Europa……………………………………… 16
Anche la Commissione europea ha messo in atto tutta una serie di politiche a favore delle imprese………………… 17
La Commissione accoglie con favore la decisione del Consiglio sulla portabilità delle pensioni……………………… 17
La Professione:
Snellire gli adempimenti dichiarativi. La Lapet scrive al Ministro dell’economia e finanze……………………………… 18
Tributaristi e Mediatori: un progetto ambizioso che partirà dalla Lombardia……………………………………………… 20
Convegni ed incontri:
Tutti i convegni degli ultimi mesi……………………………………………………………………………………………………… 21
Visti dagli altri:
La rassegna stampa degli ultimi mesi………………………………………………………………………………………………… 23
La bacheca:
Rinnovi di consigli direttivi……………………………………………………………………………………………………………… 42
Filo diretto:
Tesi di laurea ispirata alla Lapet ……………………………………………………………………………………………………… 43
Nuovi Iscritti…………………………………………………………………………………………………………………………… 44
Convenzioni:
System………………………………………………………………………………………………………………………………………… 44
La novità del mese:
Contabilità condominiale………………………………………………………………………………………………………………… 44
Finito di stampare il 20 Luglio 2013
ilT
ANNO XXVI - n.4/2013
Via Sergio I°, 32 00165 Roma
Tel. 06 6371274 - Fax 06 39638983
Web: www.iltributarista.it
In redazione:
Roberto Falcone, Antonio Amendola,
Marco Del Giudice, Giovanna
Restucci, Silvia Saccani, Elisabetta
Tinelli, Giuseppe Tricoli, Antonio
Tusa, Carlo Vannini
Hanno collaborato:
Alberto Bellantuoni, Francesco Barile,
Carla Delfino, Elena Ferraretto,
Ivan Giordano, Salvatore Gizzi
Ufficio Stampa: Lucia Basile
Impaginanazione e Grafica:
Nunnari Grafiche - Taranto
Stampa:
Stampa Sud - Mottola (Ta)
QUESTO PERIODICO
È ASSOCIATO ALL’ USPI
UNIONE STAMPA
PERIODICA ITALIANA
Editoriale
Editoriale
di Lucia Basile
2 ilTributarista
L
a Legge n.4/2013,
un punto di partenza per il raggiungimento di
nuovi traguardi.
E’ con questo spirito che,
ottenuto il grande riconoscimento, le nuove professioni,
ora organizzate, guidate da
chi, come la Lapet, ha creduto fermamente in questo progetto, si preparano a ripartire, dopo il meritato periodo
di riposo delle ferie estive,
ancora più cariche e pronte
per nuove battaglie, prima
fra tutte quella sulla previdenza. Un progetto per il
quale il presidente nazionale
Roberto Falcone si spende
ormai da anni, continua ad
essere una priorità da realizzare nel prossimo futuro.
I mesi appena passati sono
stati davvero sfavillanti, oseremmo addirittura definirli floridi. Infatti, mai come
quest’anno la Lapet ha registrato un boom straordinario
di iscritti. Un fenomeno che
dimostra quanto l’associazione non abbia rivali, grazie
alla sua politica rivolta a sostenere non solo la categoria,
ma ad andare incontro alle
esigenze dei suoi tributaristi: dalla quota di iscrizione,
comprendente
innumerevoli servizi, solo per citarne
uno, la polizza professionale
gratuita, all’aggiornamento
professionale, alle news quotidiane di approfondimento
fiscale e tanto altro ancora.
Per molti di voi che ci conoscono già è scontato ricordare quanto la Lapet tenga a
interagire con le istituzioni
su particolari e delicati argomenti inerenti l’attività professionale del tributarista,
vedi i tanti protocolli siglati
con l’Agenzia delle Entrate,
Inps, Inail... Non solo, quali
professionisti che lavorano
per e con la gente l’associazione è da sempre impegnata
anche sul fronte sociale. Soprattutto in questo particolare momento di recessione
economica in cui non si smette di registrare una profonda
caduta dei consumi, la Lapet
non smetterà di sostenere e
promuovere tutte quelle misure rivolte alla semplificazione, liberalizzazione, sburocratizzazione di un sistema
ancora fortemente vincolato
da lacci e lacciuoli che di
fatto incatenano l’economia
del nostro Paese. Di positivo
certamente c’è da registrare
la buona volontà del Legislatore ma, di fatto, gli interventi risultano essere ancora
molto deboli. Per questo,
ancora più accorato è il nostro appello a “fare”, e oggi,
con la consapevolezza che
non è più possibile aspettare, l’indirizzo della Lapet è a
“fare presto”. Il countdown è
iniziato… Speranzosi e come
sempre fiduciosi, il nostro
arrivederci a settembre… ed
intanto… buone vacanze a
tutti voi!!!
Primo Piano
Etica ed economia
Tutelare la centralità dell’uomo
Lungimirante la Lapet
di Roberto Falcone
Presidente Nazionale Lapet
L’
uomo deve essere al
centro dell’economia.
Giacché un buon sistema economico, per
funzionare, non ha bisogno di regole soffocanti, ma di una
cultura umana che consideri ogni persona un valore assoluto e i beni materiali mezzi da scambiare per vivere. Il
denaro serve unicamente per governare la società. E cittadini poveri e ricchi hanno bisogno della stessa libertà
per fare il bene comune e praticare la
giustizia. E’ quanto Papa Francesco
ha dichiarato il 16 maggio scorso,
nell’ambito del discorso pronunciato ai nuovi ambasciatori accreditati
presso la Santa Sede. “Condividiamo
pienamente il pensiero del Pontefice.
Le sue parole infatti ci lusingano poiché giungono a confermare quanto
abbiamo avuto modo di sostenere,
quasi cinque anni fa, nell’ambito di
un intenso ed affascinante convegno
sul tema La felicità come fattore del
prodotto interno lordo – Dal paradosso al benessere sociale: un motore per l’economia, tenutosi presso
la Camera dei Deputati a Roma” ha
dichiarato il presidente nazionale tributaristi Lapet Roberto Falcone. A
tal proposito, riportiamo uno stralcio dell’intervento che il presidente
tenne nel novembre 2008 in occasione del citato convegno.
“…Quando l’associazione ha deciso
di realizzare questa giornata di studio, non era ancora esplosa la crisi
finanziaria internazionale. La volatile ed aleatoria economia delle carte
Papa
Francesco
e di titoli inesistenti, non ci aveva
ancora deluso. Una delusione che
purtroppo, pur essendo derivata da
una finanza fantasiosa, sta producendo effetti reali e tangibili in tutto il
mondo, Italia compresa.
Ogni giorno i mercati finanziari subiscono forti perdite, imprese chiudono, lavoratori sono licenziati o costretti alla cassa integrazione. Ogni
giorno la conferma di aver finora
inseguito un mito che non esisteva.
Non è mai esistito.
Da questi fatti comprendiamo i limiti della finanza e l’inutilità dell’accumulo sfrenato di ricchezza. Su tutti
emerge la centralità della persona.
Dal benessere e dalla serenità sociale
di quest’ultima, derivano i primi.
Da qualche anno una lezione ci arriva dagli abitanti del piccolo e isolato regno del Buthan. L’innovativo
sovrano Jigme Singye Wangchuc, al
quale proprio in questi giorni è succeduto il figlio non ancora trentenilTributarista
3
Primo Piano
ne (il più giovane governatore dello
stato himalayano) ad un certo punto
del suo regno ha deciso di misurare i
progressi economici del Buthan con
la Felicità interna lorda piuttosto che
con il Prodotto interno lordo. Di lì a
poco, nel settembre del 2006, il Governo cinese ha incaricato l’Ufficio
nazionale di statistica di elaborare
un “indice della felicità del popolo”,
pur affiancandolo al Pil, per stabilire
il benessere collettivo. All’origine di
questa scelta, propriamente mirata
ad adottare politiche efficaci, il contrastante dato rinveniente da uno
studio sulla soddisfazione del cinese
medio, scesa rispetto al 1994, nonostante il boom economico senza pari
e i redditi medi pressoché triplicati.
Di qui il fenomeno ha cominciato
a divenire più popolare di quanto
si potesse immaginare. Hanno avuto origine le prime teorie sul Fil e,
soprattutto, la parola felicità è comparsa – o forse sarebbe meglio dire
è tornata – sulla bocca dei politici
durante le campagne elettorali. La
preoccupazione di interessarsi anche
a questo tema derivava e deriva dai
segnali che emergono nella società
civile e dal bisogno di intercettarli.
Non dunque un falso sentimentalismo o peggio il più bieco populismo, quanto piuttosto una necessità. Obiettivo del nostro convegno è
4 ilTributarista
proprio quello di verificare come si
può superare il paradosso della felicità e costruire una società fondata sui
veri valori.
Ma allora, mi chiedo e vi chiedo,
cosa ci fa essere veramente felici e
quanto? E’ luogo comune pensare
che col crescere della ricchezza la
felicità aumenta. Invece precisi dati
statistici dimostrano che ciò non è
esattamente vero poiché in prossimità di una certo limite si finisce per
star peggio piuttosto che meglio. E
allora è più che normale chiedersi
che senso abbia lavorare di più per
stare peggio.
Benché infatti sia evidente che la felicità di cui stiamo parlando riguarda
più la soddisfazione sociale, lo stato
di benessere del cittadino, legato a
condizionamenti quali ambiente, lavoro o equità e non la felicità privata
che attiene alla sfera delle relazioni
personali, come un amore, un figlio
o la fede, questi fattori tuttavia condizionano tutto il resto. E viceversa.
Non possiamo essere pienamente
contenti e liberi nella nostra vita
personale se la società in cui viviamo
condiziona in noi comportamenti,
desideri e persino sentimenti. Ecco
perché, soprattutto in questo momento in cui tutti i valori materiali
stanno crollando, si stanno sgretolando e polverizzando, il conto in
banca e la ricchezza accumulata non
fanno la vera felicità. Sembra retorica ma è proprio così ed i fatti lo
dimostrano. E’ arrivato il momento
di prendere coscienza di quello che
troppo spesso predichiamo, ma troppo poco mettiamo in pratica: ritrovare i legami sociali. Non è difficile
capire dove si trovino adesso perché
è evidente che li abbiamo seppelliti
sotto l’individualismo insito nella
modernità. E’ invece ora di riscoprire
il principio di reciprocità vale a dire
quello che cristianamente, umanamente, definiamo fraternità. Dal legame tra le persone nasce quel bene
relazionale che ci dà la gioia di vivere,
e in ambito professionale, di lavorare.
Pensiamo a chi opera nelle cooperative sociali, nel settore del consumo critico, della finanza etica e del
commercio equo solidale. Al Banco
alimentare o alle banche del tempo.
Perché stanno crescendo negli ultimi
anni queste realtà? Perché mentre il
resto del mondo è avviluppato nel
paradosso della felicità dal quale, forse
soprattutto per inerzia, non riesce a
districarsi, il terzo settore ha scoperto
la via d’uscita. Come? Da profano
posso dirvi che non c’è altro arcano e incomprensibile segreto che
non sia noto all’essere umano sin da
quando viene al mondo se non quello di investire sulla persona…”
Roberto
Falcone,
presidente
Lapet in
un’intervento
nel 2008
________
La relazione
integrale del
presidente
nazionale
Roberto
Falcone è
consultabile
sul sito www.
iltributarista.
it area
DOCUMENTI
Primo Piano
Il Consiglio Europeo raccomanda l’Italia
La Lapet rilancia la
liberalizzazione dei servizi
Serve più concorrenza
di Lucia Basile
L
iberalizzare è una delle indicazioni che il Consiglio Europeo ha
rivolto all’Italia affinchè adotti
provvedimenti rivolti ad assicurare la corretta attuazione delle misure volte all’apertura del mercato nel settore
dei servizi; eliminare le restrizioni che sussistono nei servizi professionali… In particolare all’art.17 delle raccomandazioni sul programma nazionale di riforma 2013 dell’Italia
e su quello di stabilità 2012-2017, l’Unione,
pur riconoscendo che sono stati compiuti
sforzi considerevoli verso la liberalizzazione
del settore dei servizi, suggerisce di spingere
oltre la riforma delle professioni regolamentate per superare le restrizioni sussistenti, così
come è necessario salvaguardare i principi
fondamentali della riforma difendendoli da
eventuali battute d’arresto, risultanti in particolare dalla riforma delle professioni legali.
Alla luce di tali recenti indicazioni, la Lapet
rilancia la necessità di una reale liberalizzazione dei servizi professionali, al fine di favorire la competitività e lo sviluppo economico
ed occupazionale del nostro Paese. A chi ha
tuonato contro il suggerimento dell’Unione
Europea, il presidente nazionale tributaristi Lapet Roberto Falcone ha spiegato che
liberalizzare non vuol dire niente regole e
nessun requisito professionale. Liberalizzare
vuol dire rimuovere gli ostacoli inutili alla
concorrenza, le riserve che limitano l’attività
professionale, migliorare la qualità dei servizi, restituire la competitività internazionale
ai professionisti italiani, offrire alle nuove
generazioni l’opportunità di costruire il loro
domani nel mercato del lavoro in un regime
di meritocrazia, facendo così salva la garanzia
e l’interesse del cittadino-cliente.
E se Bruxelles chiede all’Italia di andare oltre la riforma delle professioni, la Lapet è già
un passo avanti: obbligo di aggiornamento
continuo, polizza professionale obbligatoria, equo compenso ai tirocinanti, sono per
l’associazione prassi consolidata.
Liberalizzare è il giusto riconoscimento per
un settore, quello delle professioni, che coinvolge ormai milioni di lavoratori e che rappresenta un forte potenziale economico per
la crescita del Paese. Confermiamo pertanto
il nostro plauso all’attività del Legislatore
per aver portato a termine il riconoscimento
delle nuove professioni attraverso l’approvazione della Legge 4/2013, confermando così
il principio secondo cui professioni ordinistiche e non posso convivere in un regime di
libera concorrenza ed entro i limiti stabiliti
dalla Legge. Ora, sulla base dei risultati raggiunti, occorre proseguire senza dubbi, né
incertezze, senza remore, nè falsi ostacoli per
non rischiare di rimanere esclusi dal mercato internazionale. Proseguiremo quindi nel
forte pressing politico che ci ha contraddistinti in tutti questi anni, anche per i più giovani, affinché possano ritrovare nella libera
professione una possibile affermazione economica e sociale.
ilTributarista
5
Primo Piano
Spesometro e redditometro
La Corte dei Conti
boccia i principali
strumenti antievasivi
Bisogna salvaguardare
i principi di equità
fiscale e di difesa del
contribuente
di L.B.
N
egativo il giudizio espresso dalla
Corte dei Conti
nel Rapporto 2013
del coordinamento
della finanza pubblica sui principali strumenti antievasivi, quali il
redditometro e lo spesometro. In
discussione non sono gli strumenti
antievasione in quanto tali, bensì il
loro utilizzo e il clamore venutosi
6 ilTributarista
a creare attorno agli stessi. Problematiche che la Lapet aveva già avuto modo di rilevare. Tra gli effetti
collaterali che possono essere attribuiti ai due strumenti di accertamento, la Corte evidenzia il rischio
di rallentamento della propensione al consumo e l’incremento della
possibilità che i contribuenti, per
sfuggire al controllo, preferiscano
effettuare acquisti di beni e servizi
in nero.
“Il problema dell’evasione fiscale
è rilevante nel nostro Paese ma,
sono dell’avviso, che attiene più al
principio della compliance fiscale
che non agli strumenti coercitivi.
Il contribuente, nel momento in
cui ha il sentore e verifica praticamente che le imposte sono effettivamente utilizzate per erogare
prestazioni efficaci ed efficienti, è
portato autonomamente a versare
le imposte. – ha dichiarato il presidente nazionale Lapet Roberto
Falcone - Ben vengano i sistemi di
lotta all’evasione fiscale, ma bisogna salvaguardare sia il principio
di equità fiscale che di difesa del
contribuente, il quale deve potersi
opporre alle presunte pretese del fisco”. Peraltro, secondo l’esperienza
già maturata per gli Studi di Settore, i tributaristi della Lapet prevedono, anche per il redditometro,
un aumento esponenziale del contenzioso tributario. “Difficilmente,
davanti alle Commissioni Tributarie, il fisco avrà alte probabilità
di vittoria, anzi sono convinto del
contrario. - ha detto Falcone - Le
attuali norme non prevedono la
contabilità familiare, se il fisco
italiano vuole emulare il sistema fiscale statunitense, allora le famiglie
devono poter dedurre tutti i costi,
così come avviene in Usa, dove le
famiglie sono trattate come piccole
aziende”.
Le perplessità della Lapet su tali
strumenti, confermate ora anche
dalla Corte dei Conti, rafforzano la necessità di un’inversione
di rotta verso un fisco più equo e
condiviso, fino a giungere alla creazione di un’effettiva compliance
in cui i cittadini avvertano il pagamento delle imposte non come
un’inutile e dispendiosa vessazione, ma come un dovere personale.
“Il redditometro è uno strumento
che può essere utilizzato bene per
attuare il cosiddetto principio di
equità fiscale. Tuttavia presuppone
che gli elementi che compongono
questo sistema siano tali da rappresentare efficacemente e in maniera
veritiera la realtà economica del
contribuente. Non ci sembra che
anche l’attuale versione del redditometro possa rappresentare l’effettiva capacità contributiva così
come prevista dai nostri principi
costituzionali. Se è pur vero che
un contribuente intanto può spendere se guadagna, per cui l’entità
delle spese configurano, a monte,
un’eventuale redditualità, è altrettanto vero che l’Amministrazione
Finanziaria non può utilizzare metodi statistici, addirittura facendo
riferimento, per quanto riguarda i
consumi, alle medie Istat”.
Primo Piano
La ricetta della Lapet
Riaccendere
i consumi
Aumento Iva: da
evitare. Imu: da
congelare
di Lucia Basile
T
assazione al top. Stop
all’aumento dell’Iva e
abolizione dell’Imu. Lo
ha ribadito con ancor più
vigore il presidente nazionale tributaristi Lapet Roberto Falcone. Se
in un primo momento il Governo
aveva mostrato la ferma volontà di
evitare tali interventi, ora l’orientamento prevalente è quello di procedere ad un rinvio, e più precisamente alla Legge di stabilità di ottobre
per l’Iva, mentre per l’Imu il nodo è
rinviato ad agosto.
“E’ necessario reperire le risorse per
evitare non solo l’aumento dell’Iva
ma anche per abolire l’Imu. – ha
evidenziato Falcone - La copertura
andrebbe ricercata in quelle misure che già abbiamo avuto modo di
suggerire. In primis una politica
monetaria espansiva. Rendendo
infatti disponibile il circolante
monetario si generano maggiori
consumi, quindi più produzione e
di conseguenza più occupazione.
Sarebbe opportuna anche l’introduzione dell’imposta patrimoniale
sui patrimoni di una certa rilevanza, da 2 milioni di euro in su, per
esempio. Ed ancora si potrebbe intervenire sui costi della burocrazia
e quelli improduttivi dello Stato,
sulla riduzione della spesa pubblica, riducendo o eliminando, dove
possibile, le indennità pubbliche”.
La tassazione nel nostro Paese ha
ormai raggiunto livelli oltre i quali
non è più possibile andare. I numeri parlano chiaro. Uno studio
condotto da CNA ha stimato che
la pressione fiscale media nazionale
per un piccolo imprenditore si attesta al 70% e per assolvere all’onere
tributario sono necessari ben 254
giorni l’anno, praticamente una
scadenza ogni tre giorni. Il dossier
inoltre ipotizza che il 20-30% delle
aziende non sarà in grado di saldare
l’acconto Irpef 2013 e il conguaglio
2012. “In una situazione come questa, è chiaro che ulteriori aumenti
avrebbero conseguenze drammatiche per tutti: per i cittadini, per
le imprese e per lo stesso Stato, dal
momento che, l’incremento della
pressione fiscale, accentuerebbe la
contrazione delle entrate, a causa
dei minori consumi e per la crescita
delle prestazioni in nero” ha spiegato il presidente. Infatti, nel periodo
settembre 2011 - dicembre 2012, la
riduzione del gettito è stata di 3,5
miliardi di euro, cui si aggiungono
2,375 miliardi di euro di minori
entrate nei primi 4 mesi del 2013.
Questo perché le famiglie hanno
reagito all’incremento dei prezzi,
riducendo i consumi, determinando un danno per lo Stato pari, al
momento, a 5,875 miliardi di euro.
Interessanti anche le stime della CGIA di Mestre, secondo cui,
l’aumento dell’Iva di un punto percentuale apporterebbe un aggravio
medio per le famiglie italiane di 88
euro con nucleo familiare di 3 persone, per arrivare ai 100 euro, se il
nucleo familiare è composto da 4
persone. I rincari che peseranno di
più saranno quelli sul carburante o
per l’acquisto dei capi di abbigliamento, calzature, mobili, elettrodomestici, articoli per la casa. “Praticamente ad essere colpiti saranno
tutti indistintamente. – ha chiosato
Falcone - A pagarne le spese saranno ancora una volta i soliti noti”.
Anche i dati Istat rafforzano l’idea
di evitare l’aumento Iva. Rispetto
al 2011, la riduzione della spesa per
consumi è stata del 4,3%, una variazione negativa molto superiore a
quella registrata nel biennio 20082009, quando, al culmine della recessione, i consumi avevano segnato
una caduta del 2,6%.
“Ora, alla luce di tali dati oggettivi,
non esiste alcun motivo valido per
cui tergiversare ancora sulla cancellazione dell’aumento Iva e dell’obbligo Imu”. Questo l’auspicio dei
tributaristi Lapet: occorre FARE,
ma PRESTO.
ilTributarista
7
Primo Piano
AdrMedilapet è pronto
Torna la mediazione civile
obbligatoria
E’ quanto il Governo ha previsto nel decreto “del fare”
di L.B.
I
l Governo ha reintrodotto
l’obbligatorietà della mediazione. Pertanto, prima di
rivolgersi al Tribunale o al
Giudice di pace è obbligatorio attivarsi presso un organismo
di mediazione autorizzato dal Ministero della Giustizia per dirimere una controversia in materia di
condominio, diritti reali, divisione
e successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto
di aziende, risarcimento del danno
derivante da responsabilità medica
e da diffamazione, contratti assicurativi, bancari e finanziari. Unico
escluso (nel momento in cui scriviamo): il risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli
e natanti.
“Attendevamo con fiducia questo
intervento. Sebbene non comprendiamo come mai ad essere esclusa
8 ilTributarista
è proprio la materia che di fatto
ingolfa i tribunali ordinari” ha evidenziato Falcone.
Anche quando la Corte Costituzionale si era espressa in merito
all’illegittimità costituzionale, per
eccesso di delega legislativa del dlgs
4 marzo 2010, n.28 nella parte in
cui era previsto il carattere obbligatorio della mediazione, la Lapet
non ha mai smesso di continuare
a credere in questa misura e nei
principi che l’hanno generata: dare
un’accelerata alla lentezza della
giustizia ordinaria e ridurne i costi.
Anzi, l’obbligatorietà, per gli iscritti Lapet, non è mai venuta meno in
quanto prevista in tutte le clausole
contrattuali, laddove, in caso di lite,
è obbligatorio preventivamente ricorrere alla media-conciliazione.
“L’intervento del Governo ora
giunge a rendere merito a tutto il
lavoro che nel corso di questi anni
abbiamo fatto, fino alla costituzione del nostro organismo di mediazione AdrMedilapet, iscritto al
n.467 del registro degli Organismi
di Mediazione presso il Ministero
della Giustizia” ha aggiunto il presidente.
AdrMedilapet rappresenta infatti
un ulteriore servizio che la Lapet
mette a disposizione dei suoi associati in primis ed è una forma di
tutela a cui il cittadino-utente può
rivolgersi per dirimere una controversia grazie all’ausilio di esperti e
mediatori professionisti.
“Ora che il Governo ha dimostrato
di voler spingere verso il sistema
alternativo di risoluzione delle controversie, principio che trova tra
l’altro giustificazione anche da parte della Commissione UE, è fuori
dubbio che tale procedura rappresenti un’opportunità da non perdere. – ha indicato Falcone - Suggeriamo peraltro il reintegro anche
di quelle materie che sono state
escluse, affinchè la mediazione possa finalmente ottenere il ruolo che
merita nel panorama della giustizia
italiana”.
La Formazione
CNA Professioni
… ancora riconoscimenti
La Lapet nei
coordinamenti
territoriali di Cna
Professioni
Università Aperta 2013
Per costruire politiche di rappresentanza
adeguate alle attese dei professionisti
organizzati
di LB
Cna Professioni è l’organizzazione prevista dallo Statuto di CNA. Nata allo scopo di fornire rappresentanza
alle associazioni professionali che abbiano i requisiti
di cui all’art. 26 D. Lgs 206/2007, fin dalla sua costituzione, include sotto la sua sigla un nutrito numero
di associazioni rappresentative di altrettante categorie
professionali: dai naturopati ai tributaristi, dai periti in
infortunistica stradale ai bioingegneri, solo per citarne
alcune.
In tale contesto, la Lapet, riconosciuta dal Cnel quale
associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale della categoria dei tributaristi, riveste un
ruolo primario. Infatti, il presidente nazionale Roberto
Falcone, ricopre il ruolo di Vice presidente Cna Professioni.
Peraltro, al fine di tutelare nei rispettivi ambiti territoriali gli interessi degli associati, l’organizzazione
prevede la costituzione di organi di coordinamento,
sia a livello regionale che provinciale. La Lapet, a tal
proposito, fa già parte, fin dal 2012 del Coordinamento dell’Emilia Romagna con il suo rappresentante
Claudio Guidetti e della Toscana con Luigi Covelli. Di
recente costituzione è poi il coordinamento regionale
della Campania con referente Ernesto Andreozzi e
della Lombardia Valter Dino Gambera. A livello provinciale invece è referente del coordinamento di Roma
Monica Empler, da ultimo, in ordine di tempo per la
provincia di Bari rappresentante è Giuseppe Siragusa.
Riflettori puntati
sulla professione
del tributarista
La Lapet replica
per il terzo anno
consecutivo
di Elena Ferraretto
Delegato regionale Lapet Veneto
e presidente provinciale Padova
L’
associazione
nazionale tributaristi
Lapet, sulla scia del
successo riscontrato nella trascorse
edizioni, replica, per il terzo anno
consecutivo, la sua partecipazione
all’importante evento “Università
aperta 2013”.
All’evento, organizzato dall’Università di Padova il 23 maggio
2013 presso il Dipartimento di
Ingegneria Industriale e il Complesso Pluridipartimentale di Biologia A. Vallisneri, erano presenti
tutti i presidenti provinciali Lapet
del Veneto (Renato Iudica di Belluno, le colleghe di Padova Elisabetta Adamo e Rossella Maretto,
il Consigliere nazionale Silvia
Saccani di Rovigo, Antonio Pisan
di Treviso, da Venezia Vittorio
Boscolo Meneguolo e Graziella
Musmeci, Gianni Martignoni di
Verona, Mauro Musco di Vicenza.
Anche quest’anno, l’Ateneo ha
aperto le sue porte ad aziende e
organizzazioni per agevolare il
contatto diretto con i propri studenti e laureati e valorizzare le potenzialità che nascono e crescono
nell’ambito accademico.
Università Aperta è un’opportunità che l’Università di Padova offre
gratuitamente a tutti i propri studenti e laureati: un incontro per
un dialogo aperto tra mondo uni-
ilTributarista
9
versitario e realtà professionale.
In tale contesto, la partecipazione della Lapet rientra nell’ambito del programma di formazione
posto in campo dall’associazione. “Nutriamo una particolare
fiducia nei confronti dei giovani,
poichè saranno loro i professionisti del domani. La formazione
e la qualificazione professionale
sono per noi fondamentali. Per
questo, a coloro che si affacciano
alla nostra realtà diamo la possibilità di frequentare corsi su tutto il territorio nazionale, minimaster, seminari, e-learning” ha
aggiunto il presidente nazionale
Roberto Falcone.
Una sorprendente edizione,
occasione per presentare l’associazione e illustrare agli studenti e laureati la professione
del tributarista, in modo particolare alla luce delle importanti
novità introdotte dalla Legge
4/2013. Il fatto che esiste una
realtà oltre quella ordinistica,
oggi riconosciuta anche dalla
legge, ha suscitato grande entusiasmo nei ragazzi. Infatti, la
10 ilTributarista
Da sinistra:
Vittorio
Boscolo
Meneguolo,
Elena
Ferraretto,
Elisabetta
Adamo,
Rossella
Maretto
legge in questione, come ha più
volte evidenziato il presidente nazionale Falcone, ha fatto estrema
chiarezza sul concetto di professione: “Quale prestazione d’opera intellettuale, la professione è
unica e racchiude in sé tutto il
mondo professionale (ordinistico
e non). Le differenziazioni semmai attengono alle modalità di
espletamento dell’attività che può
essere libera o riservata. Pertanto
accanto alle professioni ordinistiche esistono professioni che non
richiedono alcuna iscrizione ad
un ordine o albo per poter essere
esercitate”.
Nutrire e soddisfare l’interesse degli studenti e laureati che si sono
affacciati al nostro desk è stato il
compito dei presidenti provinciali
Lapet del Veneto che hanno altresì
illustrato ai ragazzi le opportunità
che l’associazione offre a chi voglia intraprendere la professione
del tributarista.
Il Centro Studi, l’organismo proprio di mediazione AdrMedilapet, l’unico Caf di Tributaristi
per i Tributaristi, sono solo alcuni
dei risultati che l’associazione ha
raggiunto nel corso degli anni.
Tanti altri i servizi che l’associazione offre, dall’aggiornamento
professionale continuo, attraverso
l’innovativa formula e-learning,
alla polizza professionale gratuita
ed automatica con l’iscrizione. Il
piacere di spiegare quanto l’associazione può offrire a tanti giovani che vogliano intraprendere
la professione del tributarista è
stato impareggiabile, soprattutto
quando la controparte reagisce
con un tale entusiasmo. Il buon
esito dell’evento fa ben sperare in
un sempre crescente proselitismo
associativo.
Anche quest’anno infatti, obiettivo raggiunto: i numerosi curricula
raccolti, saranno esaminati al fine
di poter promuovere presso gli studi
degli associati Lapet stage formativi.
Inoltre, in ossequio all’attività formativa, l’associazione darà la possibilità di far partecipare i giovani ai
convegni di aggiornamento professionale, occasione impareggiabile
per poter toccare con mano la realtà
professionale ed associativa Lapet.
La Formazione
Terza edizione
Il progetto “Lapet Abruzzo
in scuola” continua
Aggiornamento
professionale e
formazione nelle scuole
di Salvatore Gizzi
Delegato regionale Lapet Abruzzo
L
a Lapet promuove da
tempo in tutta Italia giornate di studio ed incontri
tra i suoi professionisti
e gli alunni degli istituti
scolastici superiori.
In Abruzzo continua nel 2013 il
progetto sperimentale di formazione
nelle scuole, che negli anni 2011 e
2012 ha coinvolto alcuni istituti scolastici della provincia di Pescara.
Lo scorso 4 maggio la Delegazione
regionale Abruzzo e la Sede provinciale di Pescara hanno promosso
un incontro dal tema ”Dall’idea
imprenditoriale alla costituzione
dell’impresa” presso l’Istituto Tecnico Statale “Tito Acerbo” di Pescara.
Bisogna ridurre le distanze tra la
scuola e il mondo del lavoro e occorre stimolare i giovani ad una preparazione che non derivi esclusivamente
dai titoli di studio. Questo è possibile anche grazie alle giornate studio
come quella programmata nell’Istituto scolastico “T. Acerbo”.
Attraverso un linguaggio il più possibile vicino ai giovani e il taglio
pratico del seminario, insieme agli
altri docenti Lapet, Mauro Santarel-
li e Fabio Minicucci
abbiamo presentato
e discusso i casi pratici proposti. L’interazione e la curiosità
dei partecipanti, studenti delle terzi classi
dell’istituto, è stata
sollecitata dai relatori
dopo la proiezione di
materiale audio-visivo.
La giornata formativa ha
permesso anche una breve disamina dei rapporti
tra il professionista – nello
specifico i tributaristi Lapet qualificati
ai sensi della legge n.4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non
organizzate in ordini o collegi” – ed il
cittadino-cliente.
La collaborazione della Lapet Abruzzo con il mondo scolastico è proseguita nel corso del primo semestre 2013
con il coinvolgimento delle classi
quinte dell’Istituto Tecnico Statale
Economico-Tecnologico “F. Palizzi”
di Vasto (CH) nel convegno tenutosi
nella sala multimediale del medesimo
istituto scolastico il 17 maggio scorso
dal titolo “I nuovi strumenti dell’accertamento sintetico e la mediazione
tributaria”.
I relatori, dirigenti dell’Agenzia delle
Entrate, hanno illustrato le proble-
matiche relative
al nuovo redditometro ed agli
altri strumenti
di accertamento
sintetico, nonché affrontato la
tematica del reclamo, ricorso e
mediazione tributaria con numerosi esempi
e casistiche.
L’importanza di tali
iniziative è stata sottolineata anche
dal dirigente scolastico Prof. Fuiano che ha proposto la stipula di una
convenzione con l’Associazione Nazionale Tributaristi Lapet nell’ambito
del “progetto di alternanza scuolalavoro” con la possibilità per gli alunni di effettuare tirocini presso studi
di tributaristi. Il protocollo d’intesa
prevede anche l’organizzazione da
parte della Delegazione regionale Lapet Abruzzo e della Sede provinciale
di Chieti di attività formative extrascolastiche. Queste iniziative e attività, unitamente a maggiore fiducia in
sé stessi, lavoro in team e ricognizione
delle opportunità offerte dal mercato
del lavoro sono una delle ricette che
possono aiutare i giovani a vincere le
sfide di domani.
ilTributarista
11
Tutela del tributarista
Attestato di cui alla Legge 4/2013
La qualità prima di tutto
… poi paga
A
riconoscere la
qualità
degli
iscritti Lapet è
intervenuto anche il Ministero
dello Sviluppo Economico
che dallo scorso 30 aprile ha
provveduto a inserire l’associazione quale prima della
categoria professionale dei
tributaristi nella sezione 2^
dell’elenco delle associazioni professionali, previsto
dall’art. 2 comma 7 della Legge n.4/2013, che possono rilasciare agli iscritti l’attestato
di qualità professionale ai sensi degli artt. 7 e 8 della citata
legge. L’attestato potrà certificare: la regolare iscrizione
dell’associato, la copertura assicurativa obbligatoria e gratuita all’atto dell’iscrizione
o del rinnovo, l’assolvimento
dell’obbligo di aggiornamento professionale, l’eventuale
certificazione professionale.
Pertanto l’attestato sostituisce qualunque forma di certificato rilasciato dall’Associazione, ha valenza annuale
e può essere esibito a richiesta
da parte della Pubblica Amministrazione. In altre parole
il professionista potrà a sua
volta utilizzare il riferimento
all’iscrizione all’associazione
come marchio di qualità.
È possibile richiedere l’attestazione di qualità consultando le modalità sul sito
www.iltributarista.it al link
ISCRIVITI, “attestazione di
qualità”
12 ilTributarista
Il Presidente
del Centro
Studi
Giancarlo
Puddu
L’Associazione
Nuovo regolamento per l’aggiornamento professionale continuo
La qualità professionale
dei tributaristi Lapet è
garantita
Consolidata la
formula e-learning
di LB
L
a qualità professionale è uno dei
principali obiettivi su cui punta la Lapet. Un principio per il
quale l’associazione nazionale
tributaristi Lapet si spende fin
dalla sua costituzione, avvenuta nel lontano
1984. Ora, la Legge n.4/2013 art.3 comma 2
prevede che le associazioni professionali promuovono, anche attraverso specifiche iniziative, la formazione permanente dei propri
iscritti. “L’aggiornamento professionale continuo, in seguito all’approvazione della Legge n.4/2013, assume una veste ufficiale oltre
ad esserne confermata l’obbligatorietà. – ha
evidenziato il presidente nazionale Roberto
Falcone - Pertanto, quest’attività, che prima
dell’entrata in vigore della norma era di fatto
per l’associazione estremamente importante
e qualificante, oggi è maggiormente definita
non solo al fine di elevare lo standard qualitativo di conoscenza delle materie su cui è
imperniata la nostra professione ma, anche
di mantenere l’attestazione di professionista
qualificato Lapet di cui alla Legge n.4/2013”.
E’ per tali motivazioni che il Consiglio Direttivo Nazionale ha provveduto ad aggiornare il regolamento per l’aggiornamento
professionale continuo, prevedendo che
l’associato, nel corso di ciascun anno solare,
dovrà maturare almeno 24 crediti formativi,
corrispondenti a 24 ore di corso seguite e verificate, esclusivamente, attraverso il metodo
e-learning. Dovrà altresì maturare ulteriori
10 crediti formativi, corrispondenti a 10
ore di corso, validi ai fini del rilascio delle
attestazioni ad Enti terzi di certificazione,
partecipando a qualunque evento di aggiornamento organizzato dalle sedi regionali o
provinciali di appartenenza dell’associato, o
comunque accreditato Lapet, di cui 2 ore di
apprendimento, dovranno essere dedicate a
corsi relativi alla deontologia professionale.
“L’e-learning, il servizio completamente gratuito messo a disposizione dall’associazione,
consente di seguire comodamente, secondo le proprie esigenze personali, oltre che
professionali, tutte le ultime novità fiscali e
finanziarie. Inoltre, per assicurare la qualità
della prestazione, il sistema prevede opportune verifiche dell’apprendimento. Ogni
corso, infatti, dispone di un test valutativo a
step e, solo dopo aver risposto correttamente
a tutti i questionari, l’associato potrà completare la fruizione e ottenere così la certificazione finale. - ha spiegato Falcone - E’ attraverso
questa formula che siamo in grado di verificare l’avvenuto aggiornamento e rilasciare
così l’attestazione di qualità ai sensi degli
artt 7 e 8 della Legge 4/2013”. Ricordiamo
infatti che la Lapet è la prima associazione di
tributaristi ad essere stata iscritta nell’elenco
delle associazioni professionali, pubblicato
dal Ministero dello Sviluppo Economico,
abilitate a rilasciare attestazione di qualità, in
quanto può autorizzare i propri associati a utilizzare il riferimento dell’iscrizione all’associazione quale marchio o attestato di qualità e di
qualificazione professionale dei propri servizi,
ai sensi dell’art.4, comma 1 della citata legge.
Il nuovo regolamento per l’aggiornamento professionale è consultabile sul sito
www.iltributarista.it area
FORMAZIONE
ilTributarista 13
Istituzioni ed Enti dall’Italia
L’Associazione
Ecco la squadra dei Delegati Regionali
Cud telematico
è Rosamaria Bacci
Lapet
Il consiglio elegge Anche l’Inail
abilita
il referente
i tributaristi
Semplificate le pratiche di lavoro
Rosamaria Bacci e Luigi Covelli
di Lucia Basile
E
letta anche la squadra
del Consiglio dei Delegati Regionali. Ai sensi
dell’art.12 dello Statuto
dell’associazione il Consiglio dei
Delegati Regionali è l’organo che
assicura la rappresentanza territoriale dell’Associazione; esso è
composto dai Delegati Regionali,
i quali vengono eletti da tutti gli
Associati di ciascuna regione. Il
delegato regionale ha il compito
di coordinare le sedi provinciali, di
svolgere azione di collegamento tra
le sedi provinciali e il direttivo nazionale, proporre un programma di
iniziative da sviluppare sul territorio al fine di promuovere l’associazione, non da meno, ha il compito
di vigilare sull’attività svolta dalle
sedi provinciali. Questa la composizione: Salvatore Gizzi delegato
Abruzzo, Francesco Margiotta
delegato Basilicata, Vito Piccolo
delegato Calabria, Gennaro Aiello delegato Campania, Elisabetta
Cozzi delegato Emilia Romagna,
14 ilTributarista
Rosamaria Bacci delegato Friuli
Venezia Giulia, Stafania Lori delegato Lazio, Paolo Giannì delegato
Liguria, Valter Dino Gambera
delegato Lombardia, Francesco
Stronati delegato Marche, Viviana Occhionero delegato Molise,
Stefano Bossa delegato Piemonte,
Giuseppe Palmisano Pepe delegato
Puglia, Tomasina Rossana Serratrice delegato Sardegna, Lorenzo
Cappello delegato Sicilia, Luigi
Covelli delegato Toscana, Glauco
Bray delegato Trentino Alto Adige,
Enrico Peruzzo delegato Umbria,
Alessandro Camizzi delegato Valle
D’Aosta, Elena Ferraretto delegato
Veneto.
Ad organico completo pertanto
così come da regolamento il primo consiglio dei delegati è stato
convocato dal presidente nazionale
Roberto Falcone e si è riunito in via
ordinaria il 28 giugno scorso proclamando quale referente del Consiglio Rosamaria Bacci e referente
supplente Luigi Covelli.
A
nche i tributaristi Lapet abilitati alla consultazione del Cud telematico Inail.
In merito alle difficoltà mostrate dall’associazione nazionale tributaristi presieduta da Roberto Falcone nell’acquisizione del Cud da
parte dei professionisti associati, l’Istituto ha provveduto ad inviare una nota con cui la direzione centrale
abilita al rilascio del servizio anche gli intermediari
abilitati.
L’iniziativa, nata al fine di rendere più agevole il
rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione,
consente ai tributaristi Lapet, accedendo nell’area
punto cliente del portale, di usufruire del servizio
“consultazione cud” grazie al quale è possibile consultare, stampare e prelevare il Cud 2013 relativo alle
prestazioni economiche erogate nel corso del 2012,
contenendo così, il più possibile, il numero delle richieste di rilascio in forma cartacea, come disposto
all’art.1 comma 114 della legge 228/2012.
“Tale abilitazione rappresenta non solo una semplificazione per il disbrigo delle nostre pratiche di lavoro,
ma un ulteriore riconoscimento per la professione del
tributarista. Siamo infatti una preziosa risorsa, così
come lo stesso istituto ci ha definiti, ringraziandoci
altresì per il significativo contributo che stiamo portando nell’impegnativo processo di virtualizzazione,
considerandoci sempre più parte integrante ed attiva nei processi di progettazione e realizzazione dei
nuovi servizi” ha commentato il presidente nazionale
Lapet Roberto Falcone
Istituzioni ed Enti dall’Italia
Inps
Avvisi bonari,
la Lapet suggerisce
un ravvedimento
Comunicazione mezzo Pec
di LB
C
on la Circolare n. 98/2013
l’Inps ha reso noto che gli avvisi
bonari aventi per oggetto il recupero della contribuzione dovuta
sul minimale del reddito e/o sanzioni, non
saranno più inviate a mezzo posta ma verranno messe a disposizione del contribuente
sul Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti. Immediata la reazione dei tributaristi Lapet, il cui presidente della Commissione relazioni con gli enti previdenziali
Giuseppe Tricoli stà già prendendo contatti
con l’istituto al fine di segnalare non solo le
problematiche ma suggerire una migliore
soluzione.
“Nell’ottica della collaborazione che ha
sempre contraddistinto il nostro rapporto
con l’Inps ed in virtù dell’intesa che con
lo stesso abbiamo sottoscritto in merito
all’accesso al cassetto previdenziale da parte
dei nostri iscritti, ci sentiamo in dovere di
evidenziare le enormi difficoltà che un siffatto sistema può provocare. – ha spiegato il
presidente nazionale tributaristi Lapet Roberto Falcone – Sotto l’aspetto pratico non
agevola nessuno, in quanto il contribuente
o l’intermediario abilitato per suo conto,
sarebbero costretti quotidianamente a controllare il cassetto. Ancor più grave, sotto
l’aspetto giuridico, il fatto che la comunicazione sul cassetto previdenziale non dà alcuna certezza sulla decorrenza dei termini di
pagamento. Il che risulta chiaramente lesivo
del diritto di difesa del contribuente, pertanto, in caso di contenzioso, a soccombere
sarebbe lo stesso istituto”. Al fine di evitare
tali spiacevoli situazioni, la Lapet ha suggerito semplicemente di temporeggiare fino al
30 giugno, data in cui anche le imprese individuali è scattato l’obbligo di dotarsi di Pec.
In tal modo, l’Inps potrà inoltrare a mezzo
posta elettronica certificata o del professionista o del contribuente, la comunicazione di avvenuta pubblicazione degli avvisi
bonari sul cassetto previdenziale. Da quel
momento, decorreranno i termini per il pagamento. Ora, l’Inps, recependo in parte le
nostre richieste, stà inviando agli indirizzi
di posta elettronica (anche non certificata)
degli intermediari la notifica di avvenuta
pubblicazione sul cassetto previdenziale
degli avvisi bonari dei clienti. E’ evidente
che siffatta procedura non risolve affatto le
problematiche evidenziate, pertanto, auspicando un ravvedimento in tale senso continueremo a mettere a disposizione la nostra
professionalità e competenza al fine di rendere un servizio sempre più efficiente” .
ilTributarista 15
Istituzioni ed Enti dall’Europa
La direttiva è stata recepita in Italia a inizio gennaio
La Commissione Europea
a favore delle imprese
I ritardi dei
pagamenti, soluzione
vicina?
di Fabrizio Spada
Direttore della Rappresentanza a Milano
L
e imprese italiane sono il motore dell’intera economia nazionale. Basti ricordare che l’80%
della nostra innovazione ha
origine proprio nell’industria,
e che ogni posto di lavoro creato in questo
settore ne stimola fino a due nel campo dei
servizi. La forza delle imprese, specie delle
piccole e medie, si vede anche a livello europeo: le PMI forniscono l’85% dei nuovi
posti di lavoro, producendo quindi ricchezza e occupazione.
L’attuale crisi economico-finanziaria e la
difficoltà di accesso al credito hanno però
colpito duramente questo motore. A farne
16 ilTributarista
maggiormente le spese sono state proprio le
PMI: la diminuzione dei consumi e la difficoltà delle banche nel fornire finanziamenti
hanno portato molte di loro a ridurre significativamente le loro attività, a licenziare e a
chiudere. I numeri fanno riflettere: da inizio
anno sono più di 5 mila le imprese italiane
che hanno dichiarato fallimento.
Che fare quando il motore della nostra economia si ingolfa? Come sappiamo, i temi
dell’economia e della crescita economica
sono al centro dell’azione del Governo italiano. L’Europa non è assente da questo dibattito: anche la Commissione europea ha messo in atto tutta una serie di politiche a favore
delle imprese. Uno degli impegni più recenti,
che ha avuto una risonanza importante in
Italia, riguarda i pagamenti dovuti dalla Pubblica Amministrazione nei confronti delle
imprese, stimati sui 100 miliardi di euro.
Il ritardo dei pagamenti non è solo un problema italiano, ma è qui da noi che assume
dimensioni consistenti: i debiti delle PA vengono saldati in media dopo 180 giorni, ben
al di là della media europea. Per sbloccare la
situazione e garantire tempi più certi per il
futuro, l’Unione europea ha approvato una
direttiva che prevede per gli enti pubblici
l’obbligo di pagare i propri debiti entro 30
giorni (portati a 60 in casi eccezionali), pena
interessi di mora superiori all’8%.
La direttiva è stata recepita in Italia a inizio
gennaio, entro i termini previsti dall’Unione
europea, e costituisce un passo importante
per permettere alle aziende di tornare a crescere, riavendo accesso al credito cui hanno
diritto.
Inoltre, la Commissione ha seguito da vicino le proposte del Governo italiano per la
riduzione dei debiti pregressi, ossia quelli
esistenti prima dell’entrata in vigore della
direttiva. È questa la parte più consistente
dei debiti nei confronti delle imprese ed è su
questo tema che l’attenzione del Governo si
è concentrata, con l’approvazione dell’ormai
noto decreto “sblocca-debiti”. È un segnale
importante per l’economia e per ridare fiato alle imprese. Il pagamento dei debiti è un
obbligo morale e un elemento indispensabile
per rinstaurare un clima di fiducia per gli investimenti. In effetti, se è legittimo riscuotere
tempestivamente i tributi, altrettanto doveroso è pagare i debiti alla scadenza, evitando
ulteriori difficoltà ad aziende sane.
Istituzioni ed Enti dall’Europa
UE, un bene comune
63 anni
d’Europa
Per il rafforzamento del mercato del lavoro
La Commissione accoglie con
favore la decisione del Consiglio
sulla portabilità delle pensioni
Il 63% dei cittadini si sente
“europeo”
László Andor
Commissario europeo
per l’Occupazione, gli
affari sociali
e l’inclusione
di Francesco Laera
Rappresentanza UE a Milano
Il 9 maggio, anniversario della Dichiarazione Schuman, l’atto fondativo del progetto
europeo. Già, proprio 63 anni fa, Robert
Schuman aveva previsto: “l’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita
tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni
concrete che creino anzitutto una solidarietà
di fatto.”
Le sue parole risultano quanto mai attuali
oggi, in un momento in cui la crisi economica e sociale ha fortemente provato la fiducia
del cittadini nelle istituzioni europee e la
struttura stessa dell’Unione.
I temi del cambiamento, della crescita, della
ripresa economica e dell’innovazione sono
sempre più centrali nel nostro Paese. Per
questo la Rappresentanza a Milano della
Commissione europea ha deciso di dedicare
la festa dell’Europa proprio ai cittadini, agli
studenti, alle imprese e in particolare ai giovani imprenditori.
A loro sono state dedicate le attività e gli
eventi del 9 e 10 maggio. Il Vicepresidente
Antonio Tajani ha incontrando studenti e
imprenditori, ha illustrato le varie iniziative
dell’Unione europea a favore delle imprese.
Due azioni in particolare sono state messe
in rilievo: il Piano europeo per l’Imprenditorialità e il programma Erasmus per
Giovani Imprenditori, ossia la possibilità,
per chi vuole creare la propria impresa, di
ricevere una formazione “sul terreno” con
un imprenditore esperto in un altro Paese
dell’Unione europea.
Riavvicinarsi all’Europa e rilanciare lo spirito di solidarietà che animò i primi passi del
progetto europeo: questo è lo scopo che ci
siamo dati per questo 9 maggio e sarà anche
la sfida che l’Unione e i suoi Stati membri
dovranno affrontare nell’immediato futuro.
17 ilTributarista
Pensioni trasferibili in tutta L’UE
I
l Commissario europeo per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione László Andor accoglie con favore
la decisione del Consiglio Ue del 20
giugno sulla proposta della Commissione
in materia di portabilità delle pensioni.
Tutti i cittadini dell’Unione Europea potranno percepire la pensione in qualsiasi
Stato membro decidano di trasferirsi. Un
regime pensionistico complementare consentirà infatti ai cittadini dell’UE di ottenere diritti a pensione in qualsiasi paese che
adotti la legislazione dell’UE.
Il 20 giugno 2013, la tutela dei diritti dei
lavoratori europei ha compiuto un decisivo
passo in avanti. La Commissione, in accordo col Consiglio, agevola così ulteriormente la mobilità del lavoro nei paesi membri
dell’Unione. Infatti i cittadini europei potranno circolare nel mercato unico senza
rinunciare ai loro diritti a pensione.
Il Commissario per l’Occupazione, gli
affari Sociali e l’inclusione Làszlò Andor
sostiene che la trasferibilità dei benefici
pensionistici costituisce un prerequisito
fondamentale per il rafforzamento del mercato del lavoro in Europa. La direttiva in
questione richiede ai singoli stati nazionali
di implementare misure minime per l’acquisizione e la protezione dei diritti pensionistici, in modo che tali benefici possano
essere garantiti a tutti i cittadini europei che
trasferiscono la loro vita lavorativa in un
qualsiasi Stato membro. Le norme contenute nella direttiva parlano chiaro: per “diritti a pensione acquisiti”, si intendono tutti
quelli ottenuti in applicazione delle condizioni stabilite da un regime pensionistico
collettivo (o, eventualmente, ai sensi della
legislazione nazionale). E’ evidente che la
rimozione degli ostacoli alla libera circolazione delle persone fa parte delle misure
contro l’alto tasso di disoccupazione che
attualmente affligge l’Europa .
La Commissione europea aveva già da tempo riconosciuto gli effetti negativi che una
scarsa trasferibilità del lavoro può avere per
il funzionamento globale del mercato UE.
In passato le parti sociali europee si erano
mostrate più volte restie ad aprire negoziati
su una maggiore mobilità dei lavoratori in
Europa. Da questo punto di vista la direttiva proposta dalla Commissione nell’ottobre del 2005, relativa al miglioramento
della trasferibilità dei diritti a pensione
complementare, arriva oggi finalmente a
un punto di svolta. Il commissario Andor
si augura infatti che il Parlamento Europeo
si affretti ad adottare la direttiva il prima
possibile.
da In Europa – Rappresentanza in Italia
della Commissione UE
ilTributarista 17
La Professione
La proposta
Fabrizio
Saccomanni,
Ministro
dell’Economia
Scadenze fiscali unificate
La Lapet scrive al
Ministro dell’Economia
e delle Finanze
di LB
D
ata unica per tutti gli adempimenti. Il Decreto Legge
n.69/2013, cosiddetto del
“Fare”, recante misure urgenti
per imprese, infrastrutture e in materia di
semplificazione amministrativa, fiscale e
di giustizia civile, all’art 29 comma 1 fissa
la data unica di decorrenza dell’efficacia
degli obblighi amministrativi introdotti a
carico di cittadini e imprese, al 1° luglio o
al 1° gennaio successivi alla loro entrata in
vigore. In particolare, il comma 2 specifica che per obbligo amministrativo ai sensi
del comma 1 si intende qualunque adempimento, comportante raccolta, elaborazione, trasmissione, conservazione e produzione di informazioni e documenti, cui
18 ilTributarista
cittadini e imprese sono tenuti nei confronti della pubblica amministrazione.
La Lapet, l’associazione nazionale dei tributaristi presieduta da Roberto Falcone,
rende merito al Legislatore per aver deciso finalmente di intervenire in materia di
semplificazioni. “Ora, in base al citato articolo, auspichiamo che tale misura venga
estesa anche agli adempimenti fiscali. Una
soluzione questa che abbiamo già avuto
modo di suggerire al Ministro dell’economia e finanze: unificare tutti i termini
di presentazione delle dichiarazioni fiscali in un’unica data e, più precisamente al
31 dicembre dell’anno successivo al periodo d’imposta interessato - ha chiosato
Falcone che ha aggiunto – Un intervento
in tal senso sarebbe alquanto logico, oltre
che scontato, soprattutto se si considera
che gli adempimenti in materia fiscale
hanno raggiunto una decorrenza quasi
quotidiana”. La data unica, secondo i tributaristi, non solo contribuirebbe ad una
reale semplificazione del sistema fiscale,
ma rappresenterebbe una certezza per
tutti. Contribuenti, intermediari e Pub-
blica Amministrazione saprebbero che
oltre tale data non è possibile andare. “In
tutti questi anni – ha spiegato il presidente - abbiamo più volte evidenziato, nelle
sedi istituzionali opportune, la necessità,
oggi più che mai avvertita da contribuenti ed imprese, di sburocratizzazione del
sistema fiscale”. Occorre ricordare infatti
che la Lapet, disponendo della necessaria
esperienza, nonché della risorsa professionale del suo Centro Studi ha segnalato
altresì tutti quegli adempimenti inutili
che non incidono sul bilancio dello Stato, ma addirittura ne riducono gli oneri.
“Proseguiremo nella nostra attività di
monitoraggio e di proposta dei possibili
interventi di semplificazione e riduzione del carico burocratico su imprese e
professionisti, individuando procedure
burocratiche obsolete e farraginose. Ridurre gli adempimenti di scarsa utilità o
che si accavallano tra loro – ha ribadito
Falcone - giova non solo ai contribuenti,
ma anche ai professionisti che li assistono
e, non da ultima alla stessa Pubblica Amministrazione”.
Segue la lettera>>
n Iscritta Elenco Associazioni c/o
Ministero della Giustizia (Art. 26
D.Lgs. 206/2007)
n Iscritta Elenco Nuove Profession
i CNEL al n. 67
n Aderente CNA Professioni
n Aderente Confederazione Sind
acale Italiana
delle Libere Associazioni Profession
ali (CONSAP)
n Legalmente riconosciuta D.P.R
. 361/2000 • Reg. Pers. Giuridiche
di Roma n. 63/2001
Prot. UP/137/am/13
Al
Ministro dell'Economia e delle Fina
nze
Dott. Fabrizio Saccomanni
Via XX Settembre, 97
00187 R O M A
e p.c.
Al
Ministro delle Riforme Costituzional
i
Sen. Gaetano Quagliariello
Largo Chigi, 19
00187 R O M A
Illustre Sig. Ministro,
ogni anno assistiamo al ripetersi di
uno strano rituale tra Amministrazio
ne finanziaria, professionisti
e Caf. La prima impegnata a rincorrere
istruzioni, circolari, programmi di cont
rollo, studi di settore,
circolari rettificative mentre i seco
ndi sempre pronti ed intenti, giustamen
te,
a
richiedere proroghe
delle scadenze fiscali.
In questi anni, l'Associazione da me
rappresentata ha più volte evidenzia
to, nelle sedi istituzionali
opportune, la necessità, oggi più
che mai avvertita da contribuenti
ed
imprese, di snellire gli
adempimenti dichiarativi proponen
do l'unificazione di tutti i term
ini
di presentazione delle
dichiarazioni fiscali al 31 dicembre
dell'anno successivo al periodo d'im
posta interessato.
Tale proposta contribuirebbe a semp
lificare il sistema e dare certezza del
diritto ai contribuenti e a
tutti gli operatori del settore.
Purtroppo dobbiamo constatare la diffi
coltà di recepimento di semplici sugg
erimenti ed unirci anche
noi, ancora una volta, al coro delle
richieste di proroga giustificate ques
t'anno anche dalle modifiche
legislative in materia di Imu.
Confidando nel suo interessamento
e a disposizione per ogni ed ulteriore
chiarimento porgiamo i più
deferenti saluti.
Il Presidente Nazionale
Roberto Falcone
Roma, lì 27 maggio 2013
ilTributarista 19
La Professione
All’indomani del grande successo del Forum Milanese
Tributaristi e Mediatori
Un progetto
ambizioso che
partirà dalla
Lombardia
di Ivan Giordano
Presidente Icaf
20 ilTributarista
N
uove
sinergie
fra tributaristi e
mediatori all’indomani del grande successo del
Forum Milanese tenutosi il 19
giugno 2013 presso la Galleria
Vittorio Emanuele II a Milano,
nel prestigioso Urban Center
del Comune di Milano (che ha
patrocinato l’iniziativa), ICAF
– Istituto di Conciliazione e
Alta Formazione di Milano ha
organizzato la seconda edizione
milanese del Forum Nazionale
dei Mediatori e degli Organismi
di Mediazione in presenza del
portavoce Irene Gionfriddo e del
segretario nazionale Giammario
Battaglia. Autorevoli i patrocini
ottenuti oltre agli illustri interve-
Giovanna
Restucci
Segretario
nazionale
Lapet. Nella
pagina accanto:
Antonio
Amendola
Vicepresidente Lapet
nuti dei relatori che hanno arricchito il partecipato evento.
Al tavolo di Presidenza, fra gli
altri, i vertici di Lapet – Associazione Nazionale Tributaristi,
Presieduta da Roberto Falcone. Il
Vice Presidente Antonio Amendola è intervenuto auspicando
una forte sinergia fra mediatori e
tributaristi per affermare il ruolo
professionale e le interrelazioni
esistenti fra queste figure professionali. Giovanna Restucci,
segretario nazionale Lapet, ha
posto in evidenza il ruolo e la
funzione economico-sociale che
i tributaristi, se formati come mediatori, possono rivestire nell’ambito della propria professione,
nel rapporto con cittadini, con
le imprese e con i contribuenti in
generale. Elisabetta Tinelli, consigliere nazionale Lapet, è intervenuta sul tema delle relazioni fra
le parti in mediazione.
In qualità di tributarista Lapet e
coordinatore per la Lombardia
del Forum Nazionale dei Mediatori, ha sempre creduto in un
ruolo centrale dei tributaristi
in particolare e di tutti i professionisti che esercitano attività
consulenziale per le aziende e
che sono a diretto e quotidiano
contatto con le difficoltà degli
imprenditori nel gestire conflitti e controversie, aspetti che generano costi e inefficienza, con
conseguenze sulla produttività
delle singole imprese e sul PIL
nazionale. L’ottimizzazione nella
gestione del conflitto e delle controversie aziendali, dal recupero
crediti ad appalti e forniture, dalle risorse umane al rapporto fra
organi istituzionali, dai rapporti
fra amministratori e fra soci sino
alle controversie di natura fiscale
e tributaria, rappresenta il punto
di partenza per il rilancio delle
imprese, per il raggiungimento
del necessario livello di efficacia
ed efficienza di cui necessitano
Convegni e incontri
Dalle regioni alle province
Cocktail di incontri per la Lapet
in tutta Italia
Tanti gli incontri, i convegni e le giornate di studio organizzati
nell’ultimo periodo
A GENOVA, NOVITA’ ASSOLUTA
di Alberto Bellantuoni presidente provinciale Lapet di Genova
gli imprenditori per migliorare
il proprio accesso al credito, la
propria posizione competitiva
sui mercato, per incrementare i
propri business e offrire nuove
opportunità occupazionali; gli
imprenditori devono fare impresa, oggi fanno i burocrati e perdono tempo ed energia a gestire
controversie che li distraggono
dal fare impresa. Ho in mente
un progetto ambizioso che partirà dalla Lombardia: grazie alle
sinergie con enti pubblici e privati, esperti di comunicazione e testate giornalistiche, già partners
di ICAF; divulgheremo il ruolo
economico e sociale di mediatori
e tributaristi e l’importanza che
dei servizi prestati da questi professionisti; cittadini e imprese devono conoscere gli strumenti di
cui possono disporre, e questo lo
faremo con momenti formativi e
informativi periodici come ICAF
sta facendo da anni nell’ambito
della mediazione con grandi riscontri. Istituiremo borse di studio per scuole e università nelle
aree della mediazione e contabili/fiscali, con la partnership del
Forum Nazionale Mediatori e di
Lapet: l’obiettivo è formare professionisti veri e competenti, il
mercato saprà premiarci. A settembre il terzo Forum milanese
per il quale mi sto attivando per
ottenere il patrocinio di Comune
di Milano, Provincia di Milano e
Regione Lombardia, con l’obiettivo di organizzare l’evento nella
prestigiosa Aula Pirelli nel Palazzo della Regione.
Lo scorso 16 maggio si è tenuto a Genova il convegno sulla mediazione e contenzioso con la partecipazione del Direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Tarroux; della responsabile dell’Ufficio Legale Elena Costa che è intervenuta
sul tema dei “sistemi deflattivi del contenzioso”; del componente del nostro centro
studi nazionale il collega Orazio Sapuppo su “la mediazione tributaria aspetti tecnici ed evoluzione”. In rappresentanza del Consiglio direttivo nazionale è intervenuta
la collega Elisabetta Tinelli. La Lapet è risultata la prima realtà ad aver organizzato
un incontro su questo argomento e ciò non solo ha destato l’interesse dei numerosi
associati sia di Genova che delle altre province liguri intervenuti, ma ha così positivamente impressionato il Direttore Tarroux da instaurare un clima di un’ottima
collaborazione con la referente agenzia delle entrate
LA CAMERA DI COMMERCIO DI LIVORNO OSPITA
LA LAPET
Le sedi Lapet di Pisa e Livorno si
sono ritrovate il 24 maggio scorso
al Convegno su “Unico 2013”, relatore: Riccardo Bizzarri presso la
sede della Camera di Commercio
di Livorno
ilTributarista 21
Convegni e incontri
1 GIUGNO 2013: PREZIOSA LA COLLABORAZIONE
LAPET – LIONS CLUB
di Francesco Barile presidente Provinciale Lapet di Salerno
Il convento monumentale di San Francesco, location del prestigioso Giffoni film festival, è stato teatro l’1 giugno scorso del convegno
sul tema “Aspetti giuridici e fiscali delle associazioni”. Un evento
promosso ed organizzato dalla Lapet in collaborazione con il Lions
Club Giffoni Valle del Picentino. Ai saluti del presidente nazionale
Lapet Roberto Falcone e del presidente dei Lions Biagino Fiscella è
seguito quello del Sindaco di Giffoni Paolo Russomando. Di rilievo
anche gli interventi sul tema del Funzionario dell’Agenzia Entrate
Armando Spatola, di Ernesto Gargano Magistrato Corte dei Conti
Procura Regionale Basilicata e di Enzo Marra Componente Ufficio
Studi Coni Campania. Le conclusioni affidate a Antonietta Salzano
De Angelis Presidente IV Circoscrizione Lions hanno decretato il
grande successo dell’iniziativa
IMPERIA, 19 GIUGNO 2013: ALLA CAMERA DI COMMERCIO SUCCESSO PER IL CONVEGNO LAPET
di Carla Delfino presidente provinciale Lapet di Imperia
“Indagini Finanziarie, accertamento sintetico e opportunità di difesa
del contribuente” sono stati i temi sui quali si sono confrontati i tributaristi liguri ad Imperia presso la Sala Multimediale della Camera
di Commercio. A intervenire all’evento Elisabetta Tinelli consigliere
nazionale, i funzionari dell’agenzia delle entrate, il direttore di Equi-
l’accertamento. I relatori hanno analizzato la normativa di riferimento, i coefficienti con cui il fisco calcola la capacità di spesa del
contribuente e i criteri per l’accertamento sintetico in fase di contradditorio, evidenziando quanto sia importante la fase del contradditorio che permette al contribuente di dimostrare la propria
capienza. Al termine del dibattito la Dott.ssa Tinelli ha concluso il
convegno relazionando sulla figura del Tributarista e aggiornando
gli associati sulle novità riguardanti l’associazione.
ANCORA UN CONVEGNO DI RILEVANZA REGIONALE, QUESTA VOLTA A PESCARA
di Salvatore Gizzi Delegato regionale Lapet Abruzzo
talia, il comando della guardia di finanza, il delegato regionale Paolo
Giannì Peraltro, di rilievo la partecipazione di una delegazione di
studenti iscritti al 3° anno della facoltà di Economia dell’Università
di Genova. LAPET Imperia sta promuovendo presso la sede della
facoltà universitaria imperiese una serie di incontri rivolti a far conoscere alle nuove generazioni la nostra Associazione e soprattutto la
figura del Tributarista. In qualità di presidente provinciale, dopo aver
ricordato a tutti gli associati presenti l’importanza dell’aggiornamento
e della formazione professionale (come prescritto nel regolamento) e
dopo aver sollecitato la massima partecipazione agli eventi organizzati,
ho lasciato spazio alla discussione.
In merito al tema oggetto del Convegno i relatori Gianfranco Costa e
Giorgio Amulio hanno disquisito sul come affrontare accertamento e
contradditorio con il fisco, ma soprattutto hanno discusso sul come
affrontare la richiesta di contradditorio che il fisco richiede al contribuente ”non congruo” per dargli la possibilità di motivare lo scostamento tra spese sostenute e reddito dichiarato prima di far scattare
22 ilTributarista
A fare da cornice al convegno tenutosi il 3 Giugno 2013 su “novita’ sui modelli dichiarativi 2013” la Camera di Commercio di
Pescara. A relazionare sul tema, grazie alla preziosa collaborazione avviata da tempo con l’Agenzia delle Entrate i funzionari
Mucci Renzo e Massimo De Masi
Visti dagli altri
FISCO E TASSE 8 MAGGIO 2013
Pubblicato il 08/05/2013
Lapet inserita nell’elenco dei “senza albo”
Si aggiorna l’elenco delle associazioni professionali istituito
dalla legge sulle professioni non regolamentate
La Lapet (Associazione nazionale tributaristi), con proprio comunicato del 30 aprile scorso, ha reso noto di essere la prima associazione
di categoria ad essere stata iscritta nell’elenco delle associazioni professionali di cui all’art. 2, comma 7, della Legge n. 4/2013
(c.d. legge sui “senza albo”), che ha riformato le professioni non regolamentate. L’elenco è pubblicato dal Ministero dello Sviluppo
Economico nel proprio sito internet ed è distinto in due sezioni: Associazioni che non rilasciano l’attestato di qualità e Associazioni che
rilasciano l’attestato di qualità (la Lapet è stata inserita all’interno di questa seconda sezione). La legge individua un particolare ruolo
per le associazioni professionali, quali garantire il rispetto delle regole deontologiche per agevolare la scelta e la tutela degli utenti nel
rispetto delle regole sulla concorrenza.
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
CORRIERE PELIGNO / AGEABRUZZO.IT 8 MAGGIO 2013
Il progetto L. A.P.E.T Abruzzo in scuola continua 2013
Sulmona,8 maggio.-La L.A.P.E.T. promuove da tempo in tutta Italia giornate di studio ed incontri tra i suoi
professionisti e gli alunni degli istituti scolastici superiori. In Abruzzo continua nel 2013 il progetto sperimentale di
formazione nelle scuole, che negli anni 2011 e 2012 ha coinvolto alcuni istituti scolastici della provincia di Pescara.
Lo scorso 4 maggio . la Delegazione regionale Abruzzo e la Sede provinciale di Pescara ha promosso un incontro
dal tema ”Dall’idea imprenditoriale alla costituzione dell’impresa” presso l’Istituto Tecnico Statale “Tito Acerbo” di
Pescara.
Il ruolo che assumono i professionisti – precisa il Delegato Regionale Gizzi – è importante nella guida dei neoimprenditori. La legge n.4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi” tutela,
tra l’altro, il cittadino-cliente e ne chiarisce i rapporti con il professionista qualificato (individuato come tale dalle
norme).Bisogna ridurre le distanze tra la scuola e il mondo del lavoro – prosegue Gizzi – e occorre stimolare i giovani
ad una preparazione che non derivi esclusivamente dai titoli di studio. Questo è possibile anche grazie alle giornate
studio come quella programmata nell’Istituto scolastico “ T. Acerbo”.
Attraverso un linguaggio il più possibile vicino ai giovani e il taglio pratico del seminario i docenti Lapet – Salvatore Gizzi, Mauro Santarelli e Fabio Minicucci – hanno presentato e discusso i casi pratici proposti. L’interazione
e la curiosità dei partecipanti, studenti delle terzi classi dell’istituto, è stata sollecitata dai relatori dopo la proiezione
di materiale audio-visivo. La giornata formativa ha riscosso successo e sicuramente analoghe iniziative saranno
intraprese anche nel nuovo anno scolastico. Prosegue, infine, la collaborazione della Lapet Abruzzo con il mondo scolastico nel corrente anno con il coinvolgimento delle classi quinte dell’Istituto Tecnico Statale EconomicoTecnologico “F. Palizzi” di Vasto nel convegno in corso di svolgimento il 17 maggio dal titolo “I nuovi strumenti
dell’accertamento sintetico e la mediazione tributaria”. Maggiore fiducia in sé stessi, lavoro in team e ricognizione
delle opportunità offerte dal mercato del lavoro sono una delle ricette che possono aiutare i giovani a vincere le sfide
di domani. (h.13,30)
ilTributarista 23
Visti dagli altri
IL VELINO/FREE NEW POS/ANTONIANUM/PROFESSIONISTI.IT 10 MAGGIO 2013
24 ilTributarista
Visti dagli altri
CNA.IT 17 MAGGIO 2013
28
Sabato 11 Maggio 2013
PROFESSIONI
ITALIA OGGI 11 MAGGIO 2013
Ieri il convegno di Cna Professioni. Silvestrini: spetta a noi fare la differenza
Associazioni in cammino
Associazioni in cammino
28
DEONTOLOGIA
Psicologi,
prudenza
Dopo la legge quadro tocca al welfare e al fisco su internet
Sabato 11 Maggio 2013
PROFESSIONI
Ieri il convegno di Cna Professioni. Silvestrini: spetta a noi fare la differenza
DEONTOLOGIA
Psicologi,
prudenza
Dopo la legge quadro tocca al welfare e al fisco su internet
tari che hanno appoggiato il cone si è concentrato in maniera
provvedimento, ma anche come dettagliata sulla questione del
l’inizio di un nuovo cammino di welfare e sulla discriminazione
petta a noi ora, crescita per le professioni orga- cui sono sottoposti i professionisti iscritti alla gestione separata,
Parola di Sergio individuato fra le prospettive fu- soggetti ad aliquote contributive
Silvestrini. Il se- ture la ridefinizione del welfare del 10-15%. Ecco perché, tra le
gretario generale della Cna, per i professionisti iscritti e un proposte portate all’attenzione
la Confederazione nazionale intervento incisivo in materia dei politici presenti, vi è stata
dell’artigianato e della piccola fiscale. «Solo dimostrando il no- innanzitutto quella di separae media impresa, nel suo in- stro peso», ha precisato Roberto zione all’interno della gestione
tervento conclusivo all’incontro Falcone, vicepresidente nazio- separata Inps i liberi profes«Professioni organizzate tra nale Cna professioni, «potremo sionisti dai co.co.pro, così come
norma quadro, certificazione proseguire nel pressing politico già proposto in alcuni disegni
in materia di legge presentati nella scorsa
delle competenze e welfare»,
di previ- legislatura. C’è, poi, il tema del
che ha visto nella legge 4/13 e
denza». fisco e in particolare della presnelle sue prospettive il suo fulL’inter- sione fiscale e degli adempimencro, ha posto l’accento proprio
v e n t o ti occulti che schiacciano i prosu questo principio: «La legge è
di Fal- fessionisti. Tra le prime ricette
l’inizio di un percorso che mette
Claudio Carpentieri, responsaal centro competenze, professiobile Cna per le politiche fiscali,
nalità e trasparenza. Ma il suo
individua quella di ridistrisenso vero si realizzerà solo se
buire le somme recuperate
noi sapremo qualificarci». L’indalla lotta all’evasione
contro romano organizzato
fiscale destinandole
da Cna Professioni è stato
ad un fondo ad
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Silvestrini come
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«il giorno del rintassazione che
graziamento alla
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politica». Erano
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Sergio
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Pagina a cura
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a coloro che non hanno un’au-
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ontologiche alle prestatari che hanno appoggiato
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di previdenza
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L’intercro, ha posto l’accento proprio
sione fiscale e degli adempimenv e n t o ti occulti che schiacciano i prosu questo principio: «La legge è
STP: L’ANALISI DEL CENTRO STUDI DEL CNI
di Fal- fessionisti. Tra le prime ricette
l’inizio di un percorso che mette
al centro competenze, professioClaudio Carpentieri, responsanalità e trasparenza. Ma il suo
bile Cna per le politiche fiscali,
senso vero si realizzerà solo se
individua quella di ridistriocietà tra professionisti a sua volta, è responsabile secondo fessionale relativo all’attività in- conseguenza sottoposta al relativo
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risulti iscritta». Nei fatti,
questo si concretizza con
Gli ingegneri iscritti all’albo continuano
l’obbligo, per le società tra
a crescere. Al 1° gennaio 2013, infatti,
professionisti, di iscriverrisultano 234.425 professionisti, consi oltre che nella sezione
tro i 231.773 del 2012 (1,1% in più). È
speciale degli albi o dei
quanto emerge dall’ultima ricognizione
iscritta all’albo di riferimento e di
rapporto del Cni, «che la loro violazione da parte di una
società multidisciplinare
a coloro che non hanno un’autonoma organizzazione ai fini
Irap. Proposte che hanno avuto un consenso trasversale dei
politici intervenuti al dibattito
successivo: da Ignazio Abrignani (Pdl) che ha esortato la platea di professionisti presenti a
puntare tutto sulla formazione
per «offrire garanzia e certezze
al cittadino», a Benedetto Della
Vedova (Flptp) che ha passato
il testimone ai professionisti
stessi ricordando loro, ancora
una volta, che «il successo» della legge dipenderà dall’uso che
ne faranno. Perplesso, invece,
Gian Carlo Sangalli (Pd) sulla
proposta in tema di previdenza
che «in un momento in cui l’economia non cresce è un intervento non facile in cui si rischia di
rompere l’esistente equilibrio»,
ma non su quella fiscale che è
di più «facile attuazione». Anche Giuseppe Tripoli, capo dipartimento del ministero dello
sviluppo economico, ha sottolineato come la pubblicazione
della legge sia solo un punto
di partenza, «ora è indispensabile applicare con buon senso
e non creare inutili cavilli».
possa essere valutata e
Ingegneri a quota 234.425 (+1,1%)
eventualmente sanzioL’ANALISI
CENTRO
STUDI DEL CNI
nataDEL
da un ordine
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in pochi anni
dai 19.357
nel 2006 agli 11.660 del 2011. Se per le
iscrizioni alla sezione A la crescita è tutto
sommato esigua (0,9% in più rispetto ad
inizio 2012), nella sezione B, da sempre
gio afferente alla tutela
dei valori di altra attività». Anche il Consiglio di
stato, precisa il Centro
Estendere le regole deontologiche alle prestazioni psicologiche erogate
online. Vietare agli iscritti
di insegnare a estranei alla
professione di psicologo
strumenti e tecniche conoscitive e di intervento riservati alla professione stessa.
Introdurre l’obbligo di aggiornamento professionale:
sono queste le modifiche al
Codice deontologico degli
psicologi italiani elaborate dal Consiglio nazionale e che saranno a breve
sottoposte a referendum
tra tutti gli 80 mila iscritti
all’Ordine. «Le tre modifiche», spiega il presidente
dell’ordine Luigi Palma,
«nascono dall’esigenza di
tutelare il diritto alla salute
dei cittadini e da quella di
contrastare sempre più efficacemente comportamenti
nei quali possa ravvedersi
un abuso della professione, rafforzando altresì la
responsabilità e la funzione sociale degli psicologi
italiani.
ilTributarista 25
Visti dagli altri
FISCAL FOCUS 13 MAGGIO 2013
13 maggio 2013
Cna professioni: nuove occasioni tra fisco e previdenza
Dal convegno romano sono emerse proposte previdenziali, riconoscimenti alla politica e riflessioni sulla questione fiscale.
Il convegno - “Le professioni organizzate tra norma quadro, certificazione delle competenze e welfare”, questo il titolo del
convegno nazionale del Cna professioni tenutosi lo scorso 10 maggio a Roma. L’importante incontro si è presentato come la
giusta occasione per illustrare le prospettive alle quali ha aperto la Legge n. n.4/2013 recentemente approvata. Allo stesso tempo
però il convegno è stata anche motivo di confronto col mondo della politica, al quale il Cna professioni ha voluto presentare i
propri omaggi e ringraziamenti per aver lavorato affinché la legge nascesse e divenisse una realtà concreta. A tal proposito, hanno
accettato l’invito i parlamentari Paola De Micheli, Giancarlo Sangalli, Giorgio Santini, Ignazio Abrignani, Benedetto Della Vedova,
Monica Faenzi, Raffaello Vignali e Vito Claudio Crimi. Per quel che concerne la presenza governativa, il convegno si è pregiato
dell’intervento del capo dipartimento Impresa e internazionalizzazione del MISE, Giuseppe Tripoli. I seicento e oltre professionisti
convenuti hanno quindi potuto assistere alla cerimonia di consegna di targhe di riconoscimento a questi esponenti della politica.
I tributaristi – Al convegno capitolino di giovedì scorso erano presenti tutte le associazioni professionali aderenti al Cna.
Tra queste ovviamente v’era anche la Lapet. “Era doveroso dare il giusto merito a chi, soprattutto nel particolare momento di
crisi economica e politica in cui è avvenuta l’approvazione della legge, ha reso possibile questo miracolo. Possiamo ritenerci
estremamente soddisfatti tanto per la grande partecipazione registrata, quanto per le positive risposte che i Parlamentari hanno
dato alle nostre richieste”, ha commentato Roberto Falcone presidente nazionale Lapet, nonché vicepresidente Cna Professioni.
I lavori – A soffermarsi sulla citata Legge n. 4/2013 è stato il presidente nazionale del Cna Professioni, Giorgio Berloffa, che ha
tratteggiato i nuovi vantaggi di cui potranno godere le professioni non ordinistiche proprio grazie a questo intervento legislativo.
Un ulteriore focus è stato quello sulla previdenza, lungamente definito dall’intervento di Roberto Falcone. Il presidente Lapet ha
individuato tre proposte alternative che si specificano, in primis, nell’accorpamento delle non regolamentate alle casse professionali già
esistenti, in virtù del D.Lgs. n.103/96; in seconda battuta è stata proposta la costituzione di una cassa di previdenza autonoma, possibile
proprio grazie alla Legge n. 4/2013; e infine la separazione all’interno della Gestione separata Inps dei liberi professionisti dai co.co.
pro. Nello specifico, l’ultima proposta era già stata avanzata dalla scorsa legislatura, che ne aveva introdotto le linee guida con i disegni
di legge n.2312 e n.2345 e una riduzione dell’aliquota dei professionisti al 20%. “La prima proposta – ha spiegato Falcone - potrebbe
essere semplicemente realizzata mantenendo i versamenti contributivi già eseguiti presso l’INPS e procedendo al loro recupero, in
termini di prestazioni, solo in età pensionabile a mezzo dell’istituto della totalizzazione. Il tutto avverrebbe ad invarianza di saldi del
bilancio consolidato dello Stato e, a ben vedere, questa soluzione potrebbe portare ossigeno, come maggiori risorse finanziarie, a più
di qualche cassa professionale. In merito, invece, alla proposta di separazione all’interno della gestione separata Inps, si potrebbe
contemperare l’esigenza di cassa dello Stato con le esigenze dei professionisti, riducendo l’aliquota contributiva previdenziale dei
professionisti iscritti alla gestione separata, applicata sul reddito professionale, al 20% e, nel contempo, obbligando il professionista a
versare per intero la rivalsa del 4% percepita sui compensi lordi”. In ogni caso, per tutte e tre le proposte sarebbe ingiustificata, secondo
il leader Lapet, l’obiezione in marito alla mancanza di copertura. “Tuttavia, se le nostre richieste dovessero rimanere inascoltate, non
ci resterà altro che rivendicare ed ottenere legittimamente la costituzione di una cassa professionale privata, che, già dagli esordi,
potrebbe rappresentare oltre 300 mila iscritti”, ha concluso Falcone. Sulla questione fiscale è intervenuto, a conclusione del convegno,
Claudio Carpentieri, responsabile Cna dipartimento politiche fiscali. “Sarebbe auspicabile l’introduzione di una tassazione che mette
gli autonomi e le imprese sullo stesso piano. – ha spiegato Carpentieri - In particolare, nelle professioni le spese per l’aggiornamento
professionale costituiscono un onere per garantire la qualità della prestazione. Suggeriamo pertanto la deduzione totale delle spese
necessarie per il conseguimento dei crediti formativi obbligatori. Inoltre riteniamo debbano essere date maggiori certezze a coloro che
non hanno un’autonoma organizzazione ai fini IRAP. Ormai è noto che secondo la Corte Costituzionale gli autonomi non sono tenuti
a tale pagamento. Occorre pertanto alzare il tetto della franchigia IRAP da 9.500 euro a 30.000 euro. Infine suggeriamo una riforma
della riscossione (Equitalia), per la quale serve estendere i versamenti rateali delle imposte prima che il debito arrivi ad Equitalia con la
previsione di rateizzazione fino a 40 rate trimestrali”.
Autore: Redazione Fiscal Focus
26 ilTributarista
Visti dagli altri
ITALIA OGGI 18 MAGGIO 2013
TR IB U TARI STI - LAP ET
Sabato 18 Maggio 2013
33
Il presidente Falcone ribadisce l’importanza della formazione continua
La qualità prima di tutto
La Lapet eleva gli standard della consulenza
DI
L
LUCIA BASILE
a qualità professionale è
uno dei principali obiettivi su cui punta la Lapet.
Un principio per il quale
l’associazione nazionale tributaristi Lapet si spende fin dalla
sua costituzione, avvenuta nel
lontano 1984. Ora, la legge n.
4/2013, art. 3, comma 2 prevede
che le associazioni professionali promuovono, anche attraverso specifiche iniziative, la
formazione permanente
dei propri iscritti. «L’aggiornamento professionale continuo, in seguito
all’approvazione della
legge n. 4/2013, assume
una veste ufficiale oltre
a esserne confermata
l’obbligatorietà», ha evidenziato il presidente nazionale Roberto Falcone.
«Pertanto, quest’attività,
che prima dell’entrata in
vigore della norma era di
fatto per l’associazione
estremamente importante e qualificante, oggi
è maggiormente definita
non solo al fine di elevare
lo standard qualitativo di conoscenza delle materie su cui
è imperniata la nostra professione ma, anche di mantenere
l’attestazione di professionista
qualificato Lapet di cui alla
legge n. 4/2013». È per tali motivazioni che il Consiglio direttivo nazionale ha provveduto
ad aggiornare il regolamento
per l’aggiornamento professionale continuo, prevedendo che
l’associato, nel corso di ciascun
anno solare, dovrà maturare
almeno 24 crediti formativi,
corrispondenti a 24 ore di corso seguite e verificate, esclusivamente, attraverso il metodo
e-learning. Dovrà altresì maturare ulteriori 10 crediti formativi, corrispondenti a 10 ore di
corso, validi ai fini del rilascio
delle attestazioni a enti terzi
di certificazione, partecipando
a qualunque evento di aggiornamento organizzato dalle
sedi regionali o provinciali di
appartenenza dell’associato, o
comunque accreditato Lapet,
di cui due ore di apprendimento, dovranno essere dedicate a
corsi relativi alla deontologia
professionale.
«L’e-learning, il servizio
completamente gratuito messo a disposizione dall’associazione, consente di seguire
comodamente, secondo le proprie esigenze personali, oltre
che professionali, tutte
le ultime novità fiscali e
finanziarie. Inoltre, per
assicurare la qualità della prestazione, il sistema
prevede opportune verifiche dell’apprendimento.
Ogni corso, infatti, dispone di un test valutativo
a step e, solo dopo aver
risposto correttamente a
tutti i questionari, l’associato potrà completare la
fruizione e ottenere così
la certificazione finale»,
ha spiegato Falcone. «È
attraverso questa formula che siamo in grado di
verificare l’avvenuto aggiornamento e rilasciare
così l’attestazione di qualità
ai sensi degli artt. 7 e 8 della
legge 4/2013». Ricordiamo infatti che la Lapet è la prima
associazione di tributaristi ad
essere stata iscritta nell’elenco delle associazioni professionali, pubblicato dal Ministero
dello sviluppo economico, abilitate a rilasciare attestazione di qualità, in quanto può
autorizzare i propri associati a utilizzare il riferimento
dell’iscrizione all’associazione
quale marchio o attestato di
qualità e di qualificazione professionale dei propri servizi, ai
sensi dell’art. 4, comma 1 della
citata legge.
A cura
dell’Ufficio stampa della
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
TRIBUTARISTI LAPET
Associazione legalmente
riconosciuta
Sede nazionale:
Via Sergio I 32
00165 Roma
Tel. 06-6371274
Fax 06-39638983
www.iltributarista.it
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Associazione protagonista
di Università aperta 2013
L’Associazione nazionale tributaristi Lapet presieduta da
Roberto Falcone, sulla scia del successo riscontrato nella
trascorse edizioni, replica, per il terzo anno consecutivo,
la sua partecipazione all’importante evento «Università
aperta 2013». L’evento, organizzato dall’Università di Padova, si terrà il 23 maggio 2013, a partire dalle ore 10,00,
presso il Dipartimento di ingegneria industriale e il Complesso pluridipartimentale di biologia A. Vallisneri.
Anche quest’anno, l’ateneo apre le sue porte ad aziende
e organizzazioni per agevolare il contatto diretto con i
propri studenti e laureati e valorizzare le potenzialità che
nascono e crescono nell’ambito accademico.
Università aperta è un’opportunità che l’università di
Padova offre gratuitamente a tutti i propri studenti e
laureati: un incontro per un dialogo aperto tra mondo
universitario e realtà professionale. In tale contesto, la
partecipazione della Lapet rientra nell’ambito del programma di formazione posto in campo dall’associazione. «Nutriamo una particolare fiducia nei confronti dei
giovani, poiché saranno loro i professionisti del domani.
La formazione e la qualificazione professionale sono per
noi fondamentali. Per questo, a coloro che si affacciano
alla nostra realtà diamo la possibilità di frequentare corsi
su tutto il territorio nazionale, minimaster, seminari, elearning (vedi altro articolo nella pagina)», ha aggiunto
il presidente, «Università aperta sarà altresì occasione
per illustrare non solo la nostra realtà associativa, ma
anche per far conoscere le opportunità che essa può offrire a chi voglia intraprendere la professione di tributarista. Ai laureati e studenti che si affacceranno al nostro
desk sarà chiarito quello che è il ruolo del tributarista:
un professionista esperto in materia tributaria, fiscale,
economica e societaria». Ai responsabili Lapet pertanto
il compito di far conoscere gli ulteriori vantaggi che offre
l’associazione: dal Centro Studi all’organismo proprio di
mediazione Adr-Medilapet, all’unico Caf di tributaristi
per i tributaristi. Da non sottovalutare poi la copertura
assicurativa. Tutti gli associati Lapet godono di una polizza gratuita ed automatica all’atto dell’iscrizione, con
un massimale che raggiunge ben un milione di euro. «Una
garanzia per il professionista ma soprattutto per tutti
i clienti dei nostri iscritti», ha ricordato il presidente.
«Qualità professionale e garanzia per l’utenza ci contraddistinguono da sempre».
ilTributarista 27
Visti dagli altri
FISCAL FOCUS 20 MAGGIO 2013
20 maggio 2013
Tributaristi e Università: un incontro per conoscersi
La Lapet partecipa all’evento “Università aperta 2013”, organizzato dall’Università di Padova.
Incontro con l’Università - Anche quest’anno, per il terzo consecutivo, l’associazione nazionale tributaristi Lapet parteciperà all’importante
evento “Università aperta 2013”. Organizzato dall’Università di Padova, l’incontro si svolgerà il prossimo 23 maggio 2013, a partire dalle ore
10.00, presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale e il Complesso Pluridipartimentale di Biologia A. Vallisneri. La mission dell’Ateneo è
quella di istituire un momento di incontro tra gli studenti, i laureati e il contesto imprenditoriale e professionale nel quale quelli sono chiamati ad
accedere. Si tratta quindi di un’iniziativa che mira a incrementare il contatto diretto tra mondo accademico e mondo del lavoro, al quale spesso
i neolaureati risultano impreparati. Un incontro quindi che volto a intavolare “un dialogo aperto tra mondo universitario e realtà professionale”.
La posizione dei tributaristi – Alla luce della terza partecipazione consecutiva all’evento, è chiaro che per i tributaristi presieduti da Roberto
Falcone l’incontro si presenta come un’occasione densa di opportunità di confronto e crescita, tant’è che l’evento accademico è ricompreso
nel pacchetto formativo elaborato dalla Lapet. “Nutriamo una particolare fiducia nei confronti dei giovani, poiché saranno loro i professionisti
del domani. La formazione e la qualificazione professionale sono per noi fondamentali. Per questo, a coloro che si affacciano alla nostra
realtà diamo la possibilità di frequentare corsi su tutto il territorio nazionale, minimaster, seminari, e-learning (vedi altro articolo nella
pagina) - ha dichiarato Falcone - Università Aperta sarà altresì occasione per illustrare non solo la nostra realtà associativa, ma anche per far
conoscere le opportunità che essa può offrire a chi voglia intraprendere la professione di tributarista. Ai laureati e studenti che si affacceranno
al nostro desk sarà chiarito quello che è il ruolo del tributarista: un professionista esperto in materia tributaria, fiscale, economica e societaria”.
Il compito dei tributaristi – Ma quale compito avranno i tributaristi della Lapet? Ebbene, i loro rappresentanti che parteciperanno all’incontro
saranno lì per far conoscere a studenti e laureati i vantaggi offerti dall’associazione che, a partire dal Centro Studi, passando per l’organismo
proprio di mediazione Adr-Medilapet, e finendo con l’unico Caf di tributaristi per i tributaristi, rappresenta un valido sbocco professionale.
“Una garanzia per il professionista ma soprattutto per tutti i clienti dei nostri iscritti. – ha concluso il presidente - Qualità professionale e
garanzia per l’utenza ci contraddistinguono da sempre”.
Autore: Redazione Fiscal Focus
FISCAL FOCUS 27 MAGGIO 2013
27 maggio 2013
Cud online: tributaristi abilitati
Abilitazione al rilascio del servizio - Gli intermediari abilitati potranno rilasciare il Cud. Tale è la notizia diffusa nei giorni scorsi
dall’associazione dei tributaristi italiani. L’autorizzazione è arrivata direttamente dalla direzione centrale dell’Inail che l’ha rilasciata tenendo
anche conto delle difficoltà incontrate dagli associati Lapet nell’acquisizione del Cud e prontamente segnalate all’istituto dall’associazione stessa.
Le indicazioni -L’Inail ha altresì sottolineato che questa abilitazione riconosciuta ai tributaristi Lapet si inserisce nelle
politiche di snellimento dei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione. I tributaristi potranno pertanto usufruire
del servizio “consultazione cud” accedendo all’area ‘punto cliente’ del sito Inail. Attraverso una simile procedura sarà
quindi possibile consultare, stampare e prelevare il Cud 2013 relativo alle prestazioni economiche erogate nel corso del
2012. In tal modo verranno inoltre rispettate le disposizioni erogate dall’articolo 11, comma 114, della Legge n. 228/2012.
Il parere dei tributaristi – A questo punto, la posizione espressa dai tributaristi associati alla Lapet si racchiude nelle chiare ed eloquenti
parole del presidente, Roberto Falcone, che fa il punto sulle ultime comunicazioni dell’Inail. “Tale abilitazione rappresenta non solo una
semplificazione per il disbrigo delle nostre pratiche di lavoro, ma un ulteriore riconoscimento per la professione del tributarista. Rappresentiamo
infatti una preziosa risorsa, così come lo stesso istituto ci ha definiti, ringraziandoci altresì per il significativo contributo che stiamo portando
nell’impegnativo processo di virtualizzazione, considerandoci sempre più parte integrante ed attiva nei processi di progettazione e realizzazione
dei nuovi servizi”, ha concluso il presidente Falcone.
Autore: Redazione Fiscal Focus
28 ilTributarista
Visti dagli altri
ITALIA OGGI 25 MAGGIO 2013
TR I B U TA R I STI - L A P E T
Sabato 25 Maggio 2013
29
Roberto Falcone commenta l’ultimo discorso di Papa Francesco
L’uomo prima di tutto
Scelte economiche funzionali alla felicità
DI
LUCIA BASILE
«L’
uomo deve essere al centro
dell’economia.
Giacché un
buon sistema economico, per
funzionare, non ha bisogno di
regole soffocanti, ma di una
cultura umana che consideri
ogni persona un valore assoluto e i beni materiali mezzi
da scambiare per vivere. Il
denaro serve unicamente per
governare la società. E cittadini poveri e ricchi hanno bisogno della stessa libertà per
fare il bene comune e praticare la giustizia». È quanto
Papa Francesco ha dichiarato
il 16 maggio scorso, nell’ambito del discorso pronunciato
ai nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede (si
veda ItaliaOggi del 18 maggio
2013). «Condividiamo pienamente il pensiero del Pontefice. Le sue parole infatti ci
lusingano poiché giungono a
confermare quanto abbiamo
avuto modo di sostenere, quasi cinque anni fa, nell’ambito
di un intenso e affascinante
convegno sul tema La felici-
Intervento di Roberto Falcone
tà come fattore del prodotto
interno lordo – Dal paradosso
al benessere sociale: un motore per l’economia, tenutosi
presso la Camera dei deputati a Roma», ha dichiarato il
presidente nazionale tributaristi Lapet Roberto Falcone.
A tal proposito, riportiamo
uno stralcio dell’intervento
che il presidente tenne nel
novembre 2008 in occasione
del citato convegno.
«… Quando l’associazione
ha deciso di realizzare questa giornata di studio, non
era ancora esplosa la crisi finanziaria internazionale. La
volatile e aleatoria economia
delle carte e di titoli inesistenti, non ci aveva ancora deluso.
Una delusione che purtroppo,
pur essendo derivata da una
finanza fantasiosa, sta producendo effetti reali e tangibili
in tutto il mondo, Italia compresa.
Ogni giorno i mercati finanziari subiscono forti perdite,
imprese chiudono, lavoratori
sono licenziati o costretti alla
cassa integrazione. Ogni giorno la conferma di aver finora
inseguito un mito che non esisteva. Non è mai esistito.
Da questi fatti comprendiamo i limiti della finanza
e l’inutilità dell’accumulo
sfrenato di ricchezza. Su
tutti emerge la centralità
della persona. Dal benessere e dalla serenità sociale
di quest’ultima, derivano i
primi.
Da qualche anno una lezione ci arriva dagli abitanti
del piccolo e isolato regno del
Buthan. L’innovativo sovrano
Jigme Singye Wangchuc, al
quale proprio in questi giorni
è succeduto il figlio non ancora trentenne (il più giovane
governatore dello stato himalayano), a un certo punto
del suo regno ha deciso di misurare i progressi economici
del Buthan con la Felicità
interna lorda piuttosto che
con il prodotto interno lordo.
Di lì a poco, nel settembre del
2006, il Governo cinese ha incaricato l’Ufficio nazionale di
statistica di elaborare un “indice della felicità del popolo”,
pur affiancandolo al pil, per
stabilire il benessere collettivo. All’origine di questa scelta, propriamente mirata ad
adottare politiche efficaci, il
contrastante dato riveniente
da uno studio sulla soddisfazione del cinese medio, scesa
rispetto al 1994, nonostante
il boom economico senza pari
e i redditi medi pressoché tri-
Papa Francesco
plicati.
Di qui il fenomeno ha cominciato a divenire più popolare di quanto si potesse
immaginare. Hanno avuto
origine le prime teorie sul
Fil e, soprattutto, la parola
felicità è comparsa – o forse
sarebbe meglio dire è tornata – sulla bocca dei politici
durante le campagne elettorali. La preoccupazione di
interessarsi anche a questo
tema derivava e deriva dai
segnali che emergono nella
società civile e dal bisogno
di intercettarli. Non dunque
un falso sentimentalismo o
peggio il più bieco populismo,
quanto piuttosto una necessità. Obiettivo del nostro convegno è proprio quello di verificare come si può superare
il paradosso della felicità e
costruire una società fondata
sui veri valori.
Ma allora, mi chiedo e vi
chiedo, cosa ci fa essere veramente felici e quanto? È
luogo comune pensare che col
crescere della ricchezza la felicità aumenta. Invece precisi
dati statistici dimostrano che
ciò non è esattamente vero
poiché in prossimità di una
certo limite si finisce per star
peggio piuttosto che meglio.
E allora è più che normale
chiedersi che senso abbia
lavorare di più per stare
peggio.
Benché infatti sia evidente
che la felicità di cui stiamo
parlando riguarda più la soddisfazione sociale, lo stato di
benessere del cittadino, legato a condizionamenti quali
ambiente, lavoro o equità e
non la felicità privata che attiene alla sfera delle relazioni
personali, come un amore, un
figlio o la fede, questi fattori
tuttavia condizionano tutto il
resto. E viceversa. Non possiamo essere pienamente
contenti e liberi nella nostra
vita personale se la società
in cui viviamo condiziona in
noi comportamenti, desideri
e persino sentimenti. Ecco
perché, soprattutto in questo
momento in cui tutti i valori
materiali stanno crollando, si
stanno sgretolando e polverizzando, il conto in banca e
la ricchezza accumulata non
fanno la vera felicità. Sembra retorica ma è proprio
così e i fatti lo dimostrano.
È arrivato il momento di
prendere coscienza di quello
che troppo spesso predichiamo, ma troppo poco mettiamo
in pratica: ritrovare i legami
sociali. Non è difficile capire
dove si trovino adesso perché
è evidente che li abbiamo
seppelliti sotto l’individualismo insito nella modernità.
È invece ora di riscoprire il
principio di reciprocità vale a
dire quello che cristianamente, umanamente, definiamo
fraternità. Dal legame tra le
persone nasce quel bene relazionale che ci dà la gioia di
vivere, e in ambito professionale, di lavorare. Pensiamo
a chi opera nelle cooperative
sociali, nel settore del consumo critico, della finanza
etica e del commercio equo
solidale. Al Banco alimentare o alle banche del tempo.
Perché stanno crescendo
negli ultimi anni queste realtà? Perché mentre il resto
del mondo è avviluppato nel
paradosso della felicità dal
quale, forse soprattutto per
inerzia, non riesce a districarsi, il terzo settore ha scoperto la via d’uscita. Come?
Da profano posso dirvi che
non c’è altro arcano e incomprensibile segreto che non
sia noto all’essere umano sin
da quando viene al mondo se
non quello di investire sulla
persona…». La relazione integrale è consultabile sul sito
www.iltributarista.it
A cura
dell’Ufficio Stampa della
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
TRIBUTARISTI LAPET
Associazione legalmente
riconosciuta
Sede nazionale:
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ilTributarista 29
Sondaggio A
multa o una T
Visti dagli altri
FISCAL FOCUS 27 MAGGIO 2013
ITALIA OGGI 21 MAGGIO 2013
27 maggio 2013
Etica ed economia: tutelare la centralità dell’uomo
Lapet: che senso abbia lavorare di più per stare peggio? La serenità
della persona è il vero motore dell’economia.
Etica ed economia - Commossa soddisfazione si legge tra le parole diffuse
recentemente dai tributaristi della Lapet che, rivedendosi nelle parole di papa
Francesco pronunciate in occasione dell’incontro coi nuovi ambasciatori
accreditati presso la Santa Sede, hanno rimarcato il proprio impegno etico nello
svolgimento della professione. “L’uomo deve essere al centro dell’economia.
Giacché un buon sistema economico, per funzionare, non ha bisogno di regole
soffocanti, ma di una cultura umana che consideri ogni persona un valore
assoluto e i beni materiali mezzi da scambiare per vivere. Il denaro serve
unicamente per governare la società. E cittadini poveri e ricchi hanno bisogno
della stessa libertà per fare il bene comune e praticare la giustizia”, ha affermato
il Santo Padre. Parole, queste, che, a parere del presidente Roberto Falcone,
confermano i criteri operativi che da sempre animano la categoria dei tributaristi.
Il motore della felicità -Punti di svolta che l’associazione aveva già rimarcato ben
cinque anni fa, quando il tema era stato approfondito in occasione del convegno
svoltosi presso la Camera dei Deputati, dal titolo ‘La felicità come fattore del prodotto
interno lordo – Dal paradosso al benessere sociale: un motore per l’economia’.
Il convegno del 2008 – L’evento, che si svolse a Montecitorio nel 2008, prendeva le
mosse dall’insorgenza della crisi, ancora agli albori, con l’intensione di tratteggiare
un percorso alternativo, basato su un’idea di produttività legata più al benessere
e alla serenità sociale della persona, che al mero profitto. “Ogni giorno i mercati
finanziari subiscono forti perdite, imprese chiudono, lavoratori sono licenziati o
costretti alla cassa integrazione. Ogni giorno la conferma di aver finora inseguito un
mito che non esisteva. Non è mai esistito – affermò all’epoca Falcone - Da questi
fatti comprendiamo i limiti della finanza e l’inutilità dell’accumulo sfrenato di
ricchezza. Su tutti emerge la centralità della persona. Dal benessere e dalla serenità
sociale di quest’ultima, derivano i primi.Obiettivo del nostro convegno è proprio
quello di verificare come si può superare il paradosso della felicità e costruire una
società fondata sui veri valori”. La felicità, secondo il presidente Lapet, non può
banalmente derivare ed essere proporzionale alla ricchezza. “E allora è più che
normale chiedersi che senso abbia lavorare di più per stare peggio”, era il quesito
quanto mai attuale. “Benché infatti sia evidente che la felicità di cui stiamo parlando
riguarda più la soddisfazione sociale, lo stato di benessere del cittadino, legato a
condizionamenti quali ambiente, lavoro o equità e non la felicità privata che attiene
alla sfera delle relazioni personali, come un amore, un figlio o la fede, questi fattori
tuttavia condizionano tutto il resto. E viceversa. Non possiamo essere pienamente
contenti e liberi nella nostra vita personale se la società in cui viviamo condiziona in
noi comportamenti, desideri e persino sentimenti. Ecco perché, soprattutto in questo
momento in cui tutti i valori materiali stanno crollando, si stanno sgretolando e
polverizzando, il conto in banca e la ricchezza accumulata non fanno la vera felicità.
Sembra retorica, ma è proprio così ed i fatti lo dimostrano. È arrivato il momento
di prendere coscienza di quello che troppo spesso predichiamo, ma troppo poco
mettiamo in pratica: ritrovare i legami sociali. Non è difficile capire dove si trovino
adesso perché è evidente che li abbiamo seppelliti sotto l’individualismo insito nella
modernità. È invece ora di riscoprire il principio di reciprocità vale a dire quello
che cristianamente, umanamente, definiamo fraternità. Dal legame tra le persone
nasce quel bene relazionale che ci dà la gioia di vivere, e in ambito professionale,
di lavorare. Pensiamo a chi opera nelle cooperative sociali, nel settore del consumo
critico, della finanza etica e del commercio equo solidale. Al Banco alimentare o alle
banche del tempo. Perché stanno crescendo negli ultimi anni queste realtà? Perché
mentre il resto del mondo è avviluppato nel paradosso della felicità dal quale, forse
soprattutto per inerzia, non riesce a districarsi, il terzo settore ha scoperto la via
d’uscita. Come? Da profano posso dirvi che non c’è altro arcano e incomprensibile
segreto che non sia noto all’essere umano sin da quando viene al mondo se non
quello di investire sulla persona”, fu la conclusione del presidente.
Autore: Redazione Fiscal Focus
32
Martedì 21 Maggio 2013
Giornale dei
professionisti
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La Lapet attesta i requisiti della professionalità
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stato di qualità per i requisiti per la partecipa- disponibili ai prestatori e
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aggiornamento professio- di lucro. Le associazioni che tre regioni.
nale annuale. In questo
modo, il professionista potrà a sua volta utilizzare
VRWAY COMMUNICATION S.A.
il riferimento all’iscrizione
SOCIETE ANONYME
Siège social : 15, Boulevard Roosevelt
all’associazione come marL-2450 Luxembourg
chio di qualità. Per sapere
R.C.S. Luxembourg B-132.690
quali associazioni possono
rilasciare l’attestato agli
iscritti, che ha validità anCONVOCATION A L’ASSEMBLEE
nuale, basta andare sul sito
GENERALE ORDINAIRE DU 20 JUIN 2013
del ministero dello sviluppo
economico, che tiene l’elenco delle associazioni diviso
Les actionnaires de la société VRWAY COMMUNICATION S.A. sont
in due sezioni: chi appunto
convoqués à l’assemblée générale ordinaire qui se tiendra le 20
juin 2013 à 14.00 heures, à CERCLE MUNSTER, sis au 5/7 rue
può attestare la qualità deMunster à L – 2160
gli iscritti e chi no. Al moLuxembourg, afin de discuter et délibérer sur les points suivants :
mento, sono otto le associaORDRE DU JOUR
zioni «di qualità»: l’Unione
1. Rapport du Conseil d’Administration sur les comptes statutaires
nazionale chinesiologi, la
arrêtés au 31 décembre 2012 ;
Meeting professionals in2. Rapport du Commissaire aux Comptes sur les comptes annuels
ternational, l’International
statutaires arrêtés au 31 décembre 2012 ;
webmasters association, la
3. Rapport du Réviseur d’Entreprises sur les comptes statutaires
Libera associazione periti
arrêtés au 31 décembre 2012 ;
ed esperti tributari, l’Asso4. Approbation des comptes statutaires et affectation du résultat de
ciazione italiana traduttori
l’exercice 2012 ;
e interpreti, l’Associazione
5. Nominations statutaires ;
professionale nazionale
6. Renouvellement du mandat du Réviseur d’Entreprises ;
7. Divers.
educatori cinofili, l’AssoOnt le droit d’assister à l’Assemblée Générale dans le respect des
ciazione tecnici verificatori
dispositions de l’article 17.10 des statuts de la société, les détene Assocontroller. Nell’altra
teurs de droits de vote, autorisés par le certificat délivré par l’intersezione dell’elenco troviamo
médiaire auprès duquel les actions sont détenues en conformité du
invece la Federazione degli
régime de gestion des actions dématérialisées, ayant présenté au
uffici tecnici della pubblica
moins deux jours ouvrables avant la date fixée de l’Assemblée ledit
amministrazione e la Intercertificat et informé la société conformément à la législation applinational association tradutcable.
tori. Dal punto di vista norLe capital social souscrit et libéré intégralement est de EUR
14.435.486,00 divisé en 14.435.486 actions ordinaires ayant une
mativo, tutte le associazioni
valeur nominale de EUR 1,00 chacune. A la date de ce jour, la sociéhanno l’obbligo di pubblicaté détient, 54'000 actions propres.
re sul proprio sito web gli
En respect des lois applicables, les documents relatifs aux points
elementi informativi utili
portés à l’ordre du jour de l’Assemblée Générale seront tenus au
al consumatore. Vale a dire:
siège social de la société ainsi qu’auprès de la « Borsa Italiana S.p.A.
l’atto costitutivo e lo statu». Ces documents seront également disponibles sur le site de la
to, l’identificazione precisa
société à l’adresse www.vrway.com dans le délai prévu.
delle attività professionali
cui l’associazione si riferiwww.vrway.com
sce, la composizione degli
DI
GABRIELE VENTURA
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canale 27,
ore 20)
Imu - Case signorili spealcuni capoluoghi
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moltiplicano le
grandi aziende
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con il fisco
Tassi a pag. 29
Professioni - Arriva (dalla
Lapet) il primo attestato di
qualità per un professionista non iscritto a un ordine
regolamentato
Ventura a pag. 32
su www.italiaoggi.it
Documenti/1 - La nota
dell’Interno sulla Rc auto
Documenti/2 - La senten della Cassazione
tenza
sulle operazioni
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2013, at 14.0
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agenda :
1. Board of D
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2. Auditor’s r
December 3
3. Annual rep
2012 ;
4. Approval o
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5. Statutory no
6. Renewal of
7. Others.
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Documenti/3
- La sentenza del
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tribunale
di Milano
sulla clausola di prelazione
nelle società
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30 ilTributarista
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FISCAL FOCUS 29 MAGGIO 2013
BREVI
Visti dagli altri
Se fra poco più di un mese
non verrà scongiurato l’aumento
di un punto percentuale dell’Iva
ordinaria attualmente al 21%, gli
effetti negativi di questo incremento ricadranno in particolar modo
sulle famiglie meno abbienti e più
numerose. A renderlo noto è la Cgia
Mestre. I calcoli, realizzati dall’Ufficio studi evidenziano che l’incidenza percentuale dell’aumento
dell’Iva sullo stipendio netto annuo
di un capo famiglia peserà maggiormente sulle retribuzioni più
basse e meno su quelle più elevate.
Inoltre, a parità di reddito i nuclei
familiari più numerosi subiranno
ITALIA
OGGI 28 MAGGIO
2013
gli aggravi
maggiori.
sintetiche per gestire in maniera
rapida e meno onerosa gli adempimenti connessi alla presentazione
della dichiarazione di successione.
29 maggio
Il vademecum
on line 2013
è disponibile
sul sito internet della Direzione
regionale del Piemonte (http://
piemonte.agenziaentrate.it).
In merito alle prossime scadenze
fiscali, la Lapet ha scritto al Ministro dell’Economia e delle finanze
Fabrizio Saccomanni unendosi
«al coro delle richieste di proroga
giustificate quest’anno anche dalle
modifiche legislative in materia
di Imu».
Wolters Kluwer,
leader
che ricadesocietà
in maniera
inevitabile sui contribuenti e sui professionisti che
di mercato a livello internazionali assistono. Proprio a fronte di una simile situazione, diverse categorie,
le nella fornitura di servizi e di
ordinistiche e non, si sono rivolte alla sede ministeriale al fine di chiedere
software per
il supporto dei profesopportune
proroghe
delle scadenze degli adempimenti presenti tra il 31 maggio
sionisti nella
gestione
del proprio
e
il
prossimo
17
giugno.
Tra i mittenti di siffatte richieste si sono inseriti, di
business, ha portato a termine l’acanche iTecnologia
tributaristi della Lapet, con una lettera inoltrata dall’associazione
quisizione recente,
di Prosoft
al ministro
dell’Economia
e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni. I tributaristi,
S.A., azienda
brasiliana
leader
però, di
più software
che vertereper
su la
una proroga, hanno inteso avanzare una proposta
nella fornitura
contabilitàrisolutiva
fiscale. per sanare il vulnus che si ripresenta puntualmente tutti gli anni.
Indicazioni chiare, semplici e
ata
FISCO E SPORT MAGGIO 2013
o esclusivo
stem per gli Studi
Caos fiscale: accorpare gli
adempimenti
Sono stateIpubblicate
sul sito in- al ministro Saccomanni una soluzione al
tributaristi propongono
ternet delle Entrate, le risoluzioni n.
groviglio degli appuntamenti fiscali.
34/E, 35/E e 36/E, che istituiscono
le causali contributo
riscosI ritardi - per
Gli la
adempimenti
fiscali ai quali ci stiamo precipitosamente
sione, tramite
modello
F24,i professionisti
dei
avvicinando
colgono
impreparati, ma di certo non a causa di
contributi amancanze
favore edell’Ente
biladisattenzioni
operative loro imputabili. In realtà questi ritardi sono
terale confederale
dovuti inEnbic,
manieradell’Ente
principale alle scarse o poco chiare informazioni messe a
bilaterale federale
Enbif
e dell’Ente
disposizione
dall’Amministrazione
Finanziaria, nonché dal tardivo rilascio di
bilaterale Edilforma
Italia. necessari affinché gli operatori fiscali possano procedere
determinati software
nei calcoli relativi ai versamenti da effettuare. Un ritardo burocratico, questo,
Accorpare gli adempimenti – Secondo l’associazione presieduta da Roberto
Falcone, infatti, la continua richiesta di proroghe e il puntuale ottenimento
delle stesse, più che risolvere il problema, lo alimenta. In quanto ogni anno,
proprio in virtù della certezza che ci sarà la proroga, l’Amministrazione non
si pone il problema di evitare il disagio già in partenza. L’idea dei tributaristi
Lapet sarebbe pertanto quella di accorpare gli adempimenti. “In questi anni
– spiega Roberto Falcone - l’Associazione da me rappresentata ha più volte
evidenziato, nelle sedi istituzionali opportune, la necessità, oggi più che mai
avvertita da contribuenti ed imprese, di snellire gli adempimenti dichiarativi
proponendo l’unificazione di tutti i termini di presentazione delle dichiarazioni
fiscali al 31 dicembre dell’anno successivo al periodo d’imposta interessato”.
Necessità di richieste compatte - “Ogni anno assistiamo al ripetersi di uno
strano rituale tra Amministrazione finanziaria, professionisti e Caf. La prima
impegnata a rincorrere istruzioni, circolari, programmi di controllo, studi
di settore, circolari rettificative, mentre i secondi sempre pronti ed intenti,
giustamente, a richiedere proroghe delle scadenze fiscali”, continua il leader
dei tributaristi. Su queste motivazioni si fonda quindi la ragionevole richiesta
inoltrata dall’associazione al ministro dell’Economia e delle Finanze, che
dovrà ora rispondere indicando la strada che l’Amministrazione Finanziaria
intenderà percorrere. È indubbio che l’idea della Lapet mira a raggiungere
quella sburocratizzazione del sistema fiscale, connessa a uno snellimento
delle pratiche, al quale hanno fatto riferimento anche le recenti normative.
Ma il cammino non è semplice e i tributaristi se ne rendono conto in
maniere abbastanza chiara. “Purtroppo dobbiamo constatare la difficoltà di
recepimento di semplici suggerimenti ed unirci anche noi, ancora una volta,
al coro delle richieste di proroga giustificate quest’anno anche dalle modifiche
legislative in materia di Imu”, ha aggiunto Falcone, sottolineando come la
prospettiva della proroga sia comunque auspicabile nel caso non si potesse,
nel breve periodo, adottare una simile proposta.
Autore: Redazione Fiscal Focus
totalmente sicuro, quando e dove il cliente
desidera, con la semplicità di un APP.
ilTributarista 31
Visti dagli altri
ITALIA OGGI 1 GIUGNO 2013
TR I B UTARIST I - LAPET
Sabato 1 Giugno 2013
29
Il presidente della Lapet commenta gli interventi fiscali del governo
Iva, aumento da evitare
C
ongelamento dell’Imu
e aumento dell’Iva.
A t e n e r e b a n c o,
nell’attuale dibattito
politico-economico, sono proprio questi due interventi del
programma di Governo, sui
quali abbiamo voluto ascoltare il parere del presidente
nazionale tributaristi Lapet
Roberto Falcone.
Domanda. Qual è la posizione della Lapet in merito al recente decreto di
sospensione dell’Imu?
Risposta. Intanto non si
è ben chiarito se si tratta di
uno spostamento della scadenza o dell’eliminazione
dell’obbligo. Noi saremmo
propensi più verso la seconda
ipotesi e non solo sulla prima casa ma anche per i beni
strumentali per l’impresa.
D. C i r c a l ’ a u m e n t o
dell’Iva?
R. Un ulteriore aumento
dell’Iva, considerando che
già ha contratto i consumi
facendo chiudere molte imprese commerciali, sarebbe
da evitare nella maniera più
assoluta.
La leva è nel favorire la ripresa dei consumi
D. Quali proposte sente di
poter suggerire per controbilanciare i minori introiti che
ne deriverebbero?
R. Sicuramente sarebbe
opportuna una politica monetaria espansiva, così come
molti Paesi extra Ue stanno
facendo (Giappone, Gran
Bretagna, Stati Uniti) e con
buoni risultati. Rendendo
disponibile il circolante monetario si generano maggiori
consumi, quindi più produzione e di conseguenza più
occupazione.
D. Sul fronte lavoro, tra le
misure rivolte a incentivare
l’occupazione: apprendistato,
contratto di solidarietà…
R. Penso che oggi, in un
periodo di crisi di produzione, nessun imprenditore
avrebbe interesse a prendere nuova manodopera.
Piuttosto, obiettivo principale dell’impresa è rilanciare la produzione e per farlo
è necessario incrementare i
consumi. Non a caso, fin da
tempi non sospetti, avevamo
proposto il Fattore Famiglia,
lo strumento grazie al qua-
Roberto Falcone
le, detassando le famiglie più
numerose è possibile incrementare i consumi nei settori
più importanti (abitazione,
elettrodomestici, automobili, etc.) e quindi riaccendere
l’economia.
D. Altri rimedi per far cassa?
R. L’imposta patrimoniale
sui patrimoni di una certa
rilevanza… da 2 milioni di
euro in su, per esempio. Se
oggi il 10% della popolazione
detiene il 50% della ricchezza è chiaro che si deve colpire
proprio lì e se abbiamo 8 milioni circa di soggetti definiti
«poveri» è chiaro che questi
non potranno più essere
toccati. Mi sento altresì di
suggerire l’eliminazione dei
costi della burocrazia e quelli improduttivi dello stato, la
riduzione della spesa pubblica, che non vuol dire tagliare
le prestazioni più importanti ma ridurre o eliminare,
dove possibile, le indennità
pubbliche. Tra le ulteriori
indicazioni suggerite dalla
Lapet: abolizione delle missioni estere; semplificazioni
e sburocratizzazione di un
sistema economico ancora
legato a permessi e autorizzazioni con una incidenza eccessiva sui costi d’impresa e
dei professionisti. Ed ancora,
incentivo al credito da parte
delle banche. Ci auguriamo
che questo Governo intervenga con le riforme necessarie.
Continueremo a sostenere
tutte quelle misure rivolte a
far ripartire il pil.
Abilitazione Inail alla consultazione
Cud telematico,
ok ai tributaristi
A
nche i tributaristi
Lapet abilitati alla
consultazione del Cud
telematico Inail. In
merito alle difficoltà mostrate dall’associazione nazionale
tributaristi presieduta da
Roberto Falcone nell’acquisizione del Cud da parte dei
professionisti associati,
l’Istituto ha provveduto ad
inviare una nota con cui la
direzione centrale abilita al
rilascio del servizio anche
gli intermediari abilitati.
L’iniziativa, nata al fine
di rendere più agevole il
rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, consente
ai tributaristi Lapet, accedendo nell’area punto cliente del
portale, di usufruire del servizio «consultazione cud» grazie
al quale è possibile consultare,
stampare e prelevare il Cud
2013 relativo alle prestazioni
economiche erogate nel corso
del 2012, contenendo così, il
più possibile, il numero delle richieste di rilascio in forma cartacea, come disposto
all’art.1 comma 114 della legge
228/2012.
«Tale abilitazione rappresenta non solo una semplificazione
per il disbrigo delle nostre pratiche di lavoro, ma un ulteriore
riconoscimento per la professione del tributarista. Siamo
32 ilTributarista
infatti una preziosa risorsa,
così come lo stesso istituto ci
ha definiti, ringraziandoci altresì per il significativo contributo che stiamo portando
nell’impegnativo processo di
virtualizzazione, considerandoci sempre più parte integrante
ed attiva nei processi di progettazione e realizzazione dei
nuovi servizi», ha commentato
il presidente nazionale Lapet
Roberto Falcone.
A cura
dell’Ufficio stampa della
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
TRIBUTARISTI LAPET
Associazione legalmente
riconosciuta
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Tel. 06-6371274
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Scadenze
fiscali
unificate
In merito alle prossime scadenze fiscali, la
Lapet ha scritto al ministro dell’Economia e delle
Finanze Fabrizio Saccomanni. Particolarmente
propositiva l’associazione
dei tributaristi presieduta da Roberto Falcone:
«Ogni anno assistiamo al
ripetersi di uno strano rituale tra amministrazione
finanziaria, professionisti
e Caf. La prima impegnata a rincorrere istruzioni,
circolari, programmi di
controllo, studi di settore,
circolari rettificative, mentre i secondi sempre pronti
ed intenti, giustamente, a
richiedere proroghe delle
scadenze fiscali». La richiesta e il relativo ottenimento di proroghe dei
termini di presentazione
delle dichiarazioni, secondo il presidente, non sono
sufficienti a risolvere l’annosa questione. Piuttosto
pratica quindi la soluzione suggerita: «In questi
anni, l’Associazione da me
rappresentata ha più volte evidenziato, nelle sedi
istituzionali opportune, la
necessità, oggi più che mai
avvertita da contribuenti
e imprese, di snellire gli
adempimenti dichiarativi
proponendo l’unificazione
di tutti i termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali al 31 dicembre
dell’anno successivo al
periodo d’imposta interessato». Tale proposta contribuirebbe a semplificare il
sistema e a dare certezza
del diritto ai contribuenti e a tutti gli operatori
del settore. Tutti infatti,
dall’Amministrazione finanziaria, ai cittadini e
agli intermediari, per logica, comprenderebbero
che oltre quella data non è
possibile andare. «Purtroppo dobbiamo constatare la
difficoltà di recepimento
di semplici suggerimenti
e unirci anche noi, ancora una volta, al coro delle
richieste di proroga giustificate quest’anno anche
dalle modifiche legislative in materia di Imu»,
ha aggiunto Falcone che,
nell’ottica del pieno rispetto dei principi sanciti dallo
Statuto del contribuente,
auspica, oltre al relativo
ottenimento della proroga
in questione, si possa giungere definitivamente alla
risoluzione del problema,
così come suggerito.
Visti dagli altri
FISCAL FOCUS 7 GIUGNO 2013
7 giugno 2013
Tributaristi tra semplificazioni e redditometro
Ok al governo sulle semplificazioni, ma c’è ancora da lavorare su redditometro e speso metro.
I temi di riflessione - Semplificazioni e redditometro sono i temi sui quali si è recentemente soffermata l’associazione italiana dei tributaristi,
guidata da Roberto Falcone. In riferimento alla prima questione, i tributaristi hanno espresso la propria soddisfazione in merito all’operato
del governo, confermando altresì l’impegno già dimostrato nel cooperare e confrontarsi su ambiti fiscali. Mentre per quel che concerne
lo spesometro e il redditometro, recentemente bocciati anche dalla Corte dei Conti, l’associazione ha ribadito la propria perplessità.
La semplificazione – I tributaristi si sono lungamente soffermati sui nuovi interventi predisposti dal governo Letta nel campo
delle semplificazioni burocratiche. In particolare, l’associazione ha dichiarato di aver visto di buon occhio la decisione della
squadra esecutiva di accorpare in due sole scadenze fisse all’anno delle date degli adempimenti amministrativi e fiscali, utilizzando
un metodo quindi già in adozione in altri Paesi dell’Unione. La Lapet, nel corso degli anni, si era già espressa in favore di questa
soluzione, auspicando che la stessa fosse introdotta nel nostro sistema come ora è effettivamente avvenuto. Inoltre, l’associazione,
come di consueto, si è rivolta anche quest’anno al nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, chiedendo
di unificare tutti i termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali in un’unica data, accorpandoli quindi al 31 dicembre dell’anno
successivo al periodo d’imposta di riferimento. “Abbiamo costantemente evidenziato la necessità di interventi rivolti a scongiurare
in modo definitivo la corsa contro il tempo a cui i tributaristi sono soggetti nell’espletamento della loro attività dichiarativa. – ha
spiegato Roberto Falcone - Ogni anno assistiamo al ripetersi di uno strano rituale tra Amministrazione finanziaria, professionisti
e Caf. La prima impegnata a rincorrere istruzioni, circolari, programmi di controllo, studi di settore, circolari rettificative, mentre
i secondi sempre pronti ed intenti, giustamente, a richiedere proroghe delle scadenze fiscali. La richiesta e il relativo ottenimento
di proroghe dei termini di presentazione delle dichiarazioni, non è più sufficiente a risolvere l’annosa questione. E’ giunto
il momento di risolvere definitivamente il problema e, la strada che abbiamo suggerito potrebbe essere quella percorribile”.
Redditometro e spesometro – In riferimento al giudizio negativo espresso dalla Corte dei Conti nel Rapporto 2013 sullo spesometro
e sul redditometro, la Lapet ribadisce che ad essere posti sotto sorveglianza speciale non sarebbero in realtà gli strumenti in sé, quanto
il loro utilizzo e il clamore che hanno suscitato. “Il problema dell’evasione fiscale è rilevante nel nostro Paese, ma sono dell’avviso che
attiene più al principio della compliance fiscale che non agli strumenti coercitivi. Il contribuente, nel momento in cui ha il sentore e
verifica praticamente che le imposte sono effettivamente utilizzate per erogare prestazioni efficaci ed efficienti, è portato autonomamente
a versare le imposte. – ha chiarito Roberto Falcone - Ben vengano i sistemi di lotta all’evasione fiscale, ma bisogna salvaguardare sia
il principio di equità fiscale che di difesa del contribuente, il quale deve potersi opporre alle presunte pretese del fisco”. Inoltre per
quel che concerne sempre il redditometro, la Lapet dichiara che “difficilmente, davanti alle Commissioni Tributarie, il fisco avrà alte
probabilità di vittoria, anzi sono convinto del contrario. Le attuali norme non prevedono la contabilità familiare, se il fisco italiano
vuole emulare il sistema fiscale statunitense, allora le famiglie devono poter dedurre tutti i costi, così come avviene in Usa, dove le
famiglie sono trattate come piccole aziende”. Ciò detto, è chiaro che i tributaristi hanno accolto con favore la posizione della Corte
dei Conti che va ad avvalorare le loro già espresse perplessità. “Il redditometro è uno strumento che può essere utilizzato bene per
attuare il cosiddetto principio di equità fiscale. Tuttavia presuppone che gli elementi che compongono questo sistema siano tali da
rappresentare efficacemente e in maniera veritiera la realtà economica del contribuente. Non ci sembra che anche l’attuale versione del
redditometro possa rappresentare l’effettiva capacità contributiva così come prevista dai nostri principi costituzionali. Se è pur vero
che un contribuente intanto può spendere se guadagna, per cui l’entità delle spese configurano, a monte, un’eventuale redditualità,
è altrettanto vero che l’Amministrazione Finanziaria non può utilizzare metodi statistici, addirittura facendo riferimento, per quanto
riguarda i consumi, alle medie Istat”, conclude Roberto Falcone.
Autore: Redazione Fiscal Focus
ilTributarista 33
Visti dagli altri
ITALIA OGGI 8 GIUGNO 2013
Sabato 8 Giugno 2013
T R IB UTARI ST I - LAP ET
29
La Lapet commenta le nuove indicazioni al legislatore italiano
Servizi da liberalizzare
Il Consiglio europeo: serve più concorrenza
DI
L
LUCIA BASILE
iberalizzare è una delle
indicazioni che il Consiglio europeo ha rivolto
all’Italia affinché adotti
provvedimenti rivolti ad assicurare la corretta attuazione
delle misure volte all’apertura del mercato nel settore dei
servizi; eliminare le restrizioni che sussistono nei servizi
professionali… In particolare
all’art. 17 delle raccomandazioni sul programma nazionale
di riforma 2013 dell’Italia e su
quello di stabilità 2012-2017,
l’Unione, pur riconoscendo
che sono stati compiuti sforzi
considerevoli verso la liberalizzazione del settore dei servizi,
suggerisce di spingere oltre
la riforma delle professioni
regolamentate per superare
le restrizioni sussistenti, così
come è necessario salvaguardare i principi fondamentali
della riforma difendendoli da
eventuali battute d’arresto, risultanti in particolare dalla riforma delle professioni legali.
Alla luce di tali recenti indicazioni, la Lapet rilancia la
necessità di una reale liberalizzazione dei servizi professionali, al fine di favorire la competitività e lo sviluppo economico
ed occupazionale del nostro
Paese. A chi ha tuonato contro
il suggerimento dell’Unione
europea, il presidente nazionale tributaristi Lapet Roberto
Falcone ha spiegato che liberalizzare non vuol dire niente regole e nessun requisito
professionale. «Liberalizzare
vuol dire rimuovere gli ostacoli inutili alla concorrenza, le
riserve che limitano l’attività
professionale, migliorare la
qualità dei servizi, restituire
la competitività internazionale ai professionisti italiani,
offrire alle nuove generazioni
l’opportunità di costruire il loro
domani nel mercato del lavoro
in un regime di meritocrazia,
facendo così salva la garanzia
e l’interesse del cittadino-cliente», ha chiarito Falcone.
E se Bruxelles chiede all’Italia di andare oltre la riforma
delle professioni, la Lapet è
già un passo avanti: obbligo di
aggiornamento continuo, polizza professionale obbligatoria,
equo compenso ai tirocinanti,
sono per l’associazione prassi
consolidata.
«Liberalizzare è il giusto riconoscimento per un settore,
quello delle professioni, che
coinvolge ormai milioni di lavoratori e che rappresenta un forte potenziale economico per la
crescita del Paese», ha aggiunto il presidente. «Confermiamo
pertanto il nostro plauso all’attività del Legislatore per aver
portato a termine il riconoscimento delle nuove professioni
attraverso l’approvazione della
legge 4/2013, confermando così
il principio secondo cui professioni ordinistiche e non posso
convivere in un regime di libera concorrenza ed entro i limiti
stabiliti dalla legge. Ora, sulla
base dei risultati raggiunti, occorre proseguire senza dubbi,
né incertezze, senza remore, né
falsi ostacoli per non rischiare
di rimanere esclusi dal mercato
internazionale. Proseguiremo
quindi nel forte pressing politico che ci ha contraddistinti
in tutti questi anni, anche per
i più giovani, affinché possano
ritrovare nella libera professione una possibile affermazione
economica e sociale».
A cura
dell’Ufficio Stampa della
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
TRIBUTARISTI LAPET
Associazione legalmente
riconosciuta
Sede nazionale:
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LA LAPET A UNIVERSITÀ APERTA 2013
R
La professione del tributarista attira i giovani
iflettori puntati sulla professione del tributarista.
Nell’ambito del programma di formazione posto in
campo dall’associazione nazionale
tributaristi Lapet presieduta da
Roberto Falcone rientra la partecipazione, per il terzo anno consecutivo, all’evento «Università aperta
2013», tenutosi il 23 maggio scorso, presso l’Università di Padova.
Una sorprendente edizione, l’ha
definita il delegato regionale del
Veneto Elena Ferraretto, occasione per presentare l’associazione e
illustrare agli studenti e laureati
la professione del tributarista, in
modo particolare alla luce delle
importanti novità introdotte dalla
legge 4/2013. «Il fatto che esiste
una realtà oltre quella ordinistica,
oggi riconosciuta anche dalla legge,
ha suscitato grande entusiasmo nei
ragazzi» ha raccontato il delegato
regionale. Infatti, la legge in questione, come ha più volte evidenziato il presidente nazionale Falcone, ha fatto estrema chiarezza
sul concetto di professione: «Quale
prestazione d’opera intellettuale, la
34 ilTributarista
professione è unica e racchiude in
sé tutto il mondo professionale (ordinistico e non). Le differenziazioni
semmai attengono alle modalità di espletamento dell’attività che può essere libera o
riservata. Pertanto accanto
alle professioni ordinistiche
esistono professioni che non
richiedono alcuna iscrizione
a un ordine o albo per poter
essere esercitate».
Nutrire e soddisfare l’interesse degli studenti e laureati
che si sono affacciati al desk
dell’associazione è stato il compito dei presidenti provinciali
Lapet del Veneto che hanno
altresì illustrato ai ragazzi le
opportunità che l’associazione
offre a chi voglia intraprendere la
professione del tributarista.
Il Centro Studi, l’organismo proprio di mediazione AdrMedilapet,
l’unico Caf di Tributaristi per i
Tributaristi, sono solo alcuni dei
risultati che l’associazione ha raggiunto nel corso degli anni. Tanti
altri i servizi che l’associazione
offre, dall’aggiornamento profes-
sionale continuo, attraverso l’innovativa formula e-learning, alla
polizza professionale gratuita e
automatica con l’iscrizione. «Grazie alla recente iscrizione della Lapet nell’elenco presso il Ministero
dello sviluppo economico, quale
associazione abilitata a rilasciare
attestato di qualità ai sensi della
legge 4/2013, essere iscritto all’associazione rappresenta un valore
aggiunto sia in termini di professionalità che di garanzia per l’utenza»,
ha aggiunto Falcone.
«Il piacere di illustrare quanto
l’associazione può offrire a tanti
giovani che vogliano intraprendere la professione del
tributarista è impareggiabile, soprattutto quando la
controparte reagisce con un
tale entusiasmo», ha commentato la Ferraretto, condividendo la soddisfazione di
tutti i presidenti provinciali
intervenuti. «Il buon esito
dell’evento fa ben sperare
in un sempre crescente proselitismo associativo».
Anche quest’anno infatti,
obiettivo raggiunto: i numerosi curricula raccolti,
saranno esaminati al fine di
poter promuovere presso gli studi
degli associati Lapet stage formativi. Inoltre, in ossequio all’attività formativa, l’associazione darà
la possibilità di far partecipare i
giovani ai convegni di aggiornamento professionale, occasione
impareggiabile per poter toccare
con mano la realtà professionale
e associativa Lapet.
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dal 18bagiugnoattrezzature
il fiscooperative
più di
snello.
«Al fi
necui
lavoro
il
specifico titolo
abilitante):
2013,
prevedono
importanti
di
migliorare
i
rapporti
tra
indurre
i
necessari
migliorauso
richiede
una
specifica
sta tenersi aggiornati. Infatti,
I tributaristi guardano oltre la riforma delle professioni.
cambiamenti. Tra questi lamenti
contribuenti
e amministrae di avanzare
proposte
degli
operatori
è suffidall’Unione
ciente
frequentare
rego- abilitazione
L’invito europeo e la riforma - Nelle scorse settimane
europea
possibilità
che l’assemblea
zione finanziaria,
favorendo
organiche
o
parziali,
sotsono:
piattaforme
didalavoro
larmente
i
corsi
di
aggiornasono giunte delle indicazioni per l’Italia. Il nostro Paese approvi
è stato infatti
l’apertura del con-toporre
la soluzione
delle questioni
e
promuovere
presso
elevabili;
gru (torre e
condominio
periodicità
almeno
virtuale.
Questomobili
già in
sede amministrativa,
invitato ad attuare nuovi interventi finalizzati alle mento,
liberalizzazioni
nel circuito
gli organismi
alla
autocarro);
carrelli
per
ottenere
il webper
consiste
in
uno spazio
la
Lapet», sideputati
legge in elevauna
economico, soprattutto per quel che concerne il quinquennale,
mondo professionale.
Nello
loronota
emanazione.
Tra i temi
di
gestito
dall’amministratore
dell’Associazione
«ha
tori;
trattori;
macchine
movirinnovo
dell’attestato
di
abilispecifico, il Consiglio europeo chiede all’Italia di andare oltre la riforma
urgente
trattazione
rientrano
in
carica,
dove
i
condomisiglato
apposite
convenziotazione che
ha durata
delle categorie ordinistiche, superando quindi le restrizioni
che quel
testo ha proprio mento terra; escavatori; pale
ni possono
in qualunque
ni l’analisi
con le
diverse
direzioanche
e la proposta
frontali;
terne;
aucinquedovrà
anni.
Lo precisa,
tra caricatrici
mantenuto in vita. Un tale superamento, secondodi
l’Unione,
comunque
momento e liberamentedi regolamentazione
ni provinciali e regionali
dei
toribaltabili
a
cingoli;
pompa
l’altro,
il ministero
del
lavoro
essere contestuale alla tutela dei principi fondamentali
della
riforma.
Questo
verificare tutte le notizie erapporti
dell’Agenzia
delle entrate».
libero-professionali
nella
circolare
n. 21/2013.
invito formulato dal Consiglio d’Europa ha incontrato,
da un
lato,lail documentazione
plauso
delle
utile oper calcestruzzo. In merito
interni
agli
studi,
cheil il
si
individuazione
miabilitante.
categoria non ordinistiche, dall’altro l’indignazione Formazione
del Cup epostare
del Pat che
si
reclami
e verbalia tale
Lunedì
17 giugno scade
confi
gurano
come
consulenze
in bacheca.
Abitantionline.
precisa
che «l’elenco
termine
per corrispondere
la
Ilinministero
risponde
a una nistero
sono dichiarati convinti dell’esaustività della riforma
tema di liberalizzazioni.
continuative
o come
rapporti e
it,l’effige
che in
conta
già alle
oltre 18deve
seconda
rata
delesaustivo
contributo
intendersi
quesiti
merito
Cosa significa liberalizzare? - I tributaristi serie
riuniti di
sotto
della
di monocommittenza.
ITALIA
OGGI
14 GIUGNO
2013Riguardo
iscritti,
integrato
soggettivo
2013.
Lapet non comprendono però le posizioni poste norme
in risaltodell’accordo
damila
quanti
hanno
non
esemplifi
cativo
e quindi
22 ha
febbraiCube,
applicazione
chenonlesuscettibile
modalità di pagamento,
criticato l’invito dell’Unione europea. Questo infatti
è mirato
a incrementare
di ampliaio 2012,
che
ha
dato
attuaziopermette di spostare onlineTributaristi
il relativo Mav è reperibile
Lapet.
la competitività, nonché lo sviluppo economico
occupazionale(art. 733 mento per viadella
o inne ealquello
T.u. la
sicurezza
gestione delle attivitàA seguito
all’interno
deianalogia
Servizi Enpadell’accordo
quaall’interno del tessuto professionale del nostro
Paese.
Liberalizzare
è
del dlgs del
n. condominio.
81/2008) nella
Un ammi-terpretativa».
cl online alla voce di Menu,
dro Pagamenti,
a livello nazionale
che
opportuno e questo non significa sopprimere regole
e controlli.
“Liberalizzare
L’accordo,
parte
in cui
aveva demandato
nistratore
potrà lanciare L’abilitazione.
Elenco
Mav.
la Lapet
ha giàPer
sottoscritto
vuol dire rimuovere gli ostacoli inutili alla concorrenza,
le riserve
che
gare
trastato-regioni
fornitori
sul socialancora,
da pagare.
maggiori
stabilisce
che
l’abilialla conferenza
con chiarimenti
l’Agenzia
delle
limitano l’attività professionale, migliorare la qualità
dei servizi,
restituire
network,
acquisire
preven-tazione,
è consultabile
conseguita
alentrate,
termine
l’individuazione
delle
attrezal
rinnovo
anche
tutti e gli
tivi,
commenti
e
scegliere
re
la
guida
illustrata
le
la competitività internazionale ai professionisti zature
italiani, offrire
alle
nuove
con
di lavoro per le quali di un percorso formativo
il
migliore
gestendo
tutto
Faq.
Il
mancato
rispetto
accordi
su
base
regionale.
generazioni l’opportunità di costruire il loro domani
nel
mercato
del
lavoro
ca
fi
nale,
va
rinnovata
è richiestadirettamente
una specifisul
ca web.
abi- An-verifi
dellain
scadenza
comporterà
Ultimo
ordine
di tempo,
in un regime di meritocrazia, facendo così salva litazione
la garanzia degli
e l’interesse
del
cinque
annidelle
dal
suo rilanon- entro
che iloperatori,
singolo condomino
l’applicazione
sanzioil
protocollo
per
la
semplicittadino-cliente”, ha spiegato Roberto Falcone, leader
dei
tributaristi
italiani.
scio,
previa
verifi
ca
della
parché delle relative
modalità
di
potrà poi fare la stessa cosa, ni previste dall’art. 48 del
fi
deia rapporti
con i
Il passo avanti dei tributaristi – Proprio perché
convinti portando
che unadella
sana
corso
di aggiorriconoscimento
stessa tecipazione
in assemblea
i cazione
Regolamento
di previdenza
sottoscritto tra
liberalizzazione del settore economico, in generale, e di quellosuoi
professionale,
preventivi raccolti concontribuenti
e assistenza.
nello specifico, sia necessaria, i tributaristi della Lapet hanno un
attivato
da
clickgià
e interagendo
coni tributaristi Lapet della Sitempo delle misure di controllo della qualità e della professionalità
degli iscritti.
e la direzione
regionale
l’amministrazione
diretta-ciliaEquitalia
non ha
nessuna
mente in
rete.
sede in Delaware.
L’Ente
Non accettando di tenersi in seconda fila, gli iscritti BREVI
all’associazione
guidata
dell’Agenzia
delle entrate,
riscossione,
tramite
una
da Roberto Falcone hanno deciso di adeguarsi agli standard qualitativi pretesi
il 6 di
giugno
scorso.
Anche
in
di una spesa di- nota pubblica ieri sul sito,
dall’Ue e che vanno oltre la riforma delle professioni. Tant’è«A
chefronte
sono stati
materia
di
mediazione
triArchitetti
e
ingegneri.
La
retta nell’Ict
della p.a. di 26 ha precisato che non esiste
introdotti da diverso tempo gli obblighi di aggiornamento continuo
e polizza
alrelazione
fine di migliorare
Fondazione
Architetti
miliardi
di euroeinIncinquebutaria,
alcuna
tra Equiprofessionale, così come è stato riconosciuto l’equo compensoanni,
ai tirocinanti.
nei
prossimi due annii rapporti
talia Spa
la corporatione
traecontribuenti
gegneri liberi
professionisti
“Liberalizzare è il giusto riconoscimento per un settore, quello delle
professioni,
Consip
hae Ala
in programma
che è stata allestita
nello
finanziaiscritti Inarcassa
Asso- amministrazione
che coinvolge ormai milioni di lavoratori e che rappresenta un forte
potenziale
gare
progettate
insieme
stato
americano.
La
voce
architetti,- Confermiamo
l’associazione sin- ria, favorendo la soluzione
economico per la crescita del Paese. – ha concluso Roberto Falconeall’Agenzia
per l’Italia di- era circolata su alcuni blog e
delle
questioni
già
in
sede
dacale
degli
architetti
e
degli
gitale,
per l’acquisto
di beni siti internet, secondo i quali
pertanto il nostro plauso all’attività del Legislatore per aver portato
a termine
il
la sarebbe
Lapet
ingegnerie liberi
servizi
Ict per un valoreamministrativa,
l’ente di riscossione
riconoscimento delle nuove professioni attraverso l’approvazione
della professionisti
Legge
italiani,
hanno
siglato
un
acha
siglato
apposite
convendi
10
miliardi
di
euro,
che
sbarcato
oltre
oceano.
Al
4/2013, confermando così il principio secondo cui professioni ordinistiche e non
cordo
di
collaborazione
per
la
zioni
con
le
diverse
direziocontribuiranno
allo
svilupfi
ne
di
limitare
la
diffusione
posso convivere in un regime di libera concorrenza ed entro i limiti stabiliti dalla
po dell’Agenda
digitale ita-ni provinciali
dell’errata informazione,
costituzione
un osservatoe regionali
Legge. Ora, sulla base dei risultati raggiunti, occorre proseguire
senzadi
dubbi,
né
liana».
A dichiararlo,
l’am-dell’Agenzia
Equitalia svolgerà
le
opporDisponibile
anche
sul
sito
rio
stabile.
L’obiettivo
è
quello
delle
entrate.
incertezze, senza remore, né falsi ostacoli per non rischiare di rimanere
esclusi delegato di
ministratore
tuneper
verifi
che
con le Venezia
autorità
di
individuare
e
analizzare
Anche
il
Friuli
www.classabbonamenti.com
dal mercato internazionale. Proseguiremo quindi nel forte pressing
Consip,politico
Domenico Casalino, competenti.
le cause
che incidono
Giulia il 4 giugno scorso è
che ci ha contraddistinti in tutti questi anni, anche per
i più giovani,
affinché negativamente
sull’esercizio
stato sottoscritto l’accordo
possano ritrovare nella libera professione una possibile
affermazione
economica della
libera
professione,
d’indicare
con la direzione regionale
e sociale”.
le linee operative utili per dell’Agenzia delle entrate
Autore: Redazione Fiscal Focus
comprensiva del citato modello percentuale di lavoro prestato
degli studi di settore, versan- inferiore al 50%, e contempodo 32 euro, pari a 1/8 della ranea assenza di altri addetti
sanzione minima applicabile. nonché quella, tipica delle attiPer quanto attiene invece alle vità professionali, con la quale
FISCAL FOCUS 10 GIUGNO 2013
sedici tipologie
di anomalie og- viene segnalata la mancata
getto di segnalazione telemati- indicazione di dati nel modello
ca, la maggior parte di queste studi di settore in relazione al
riguardano l’esistenza di possi- numero di «Soci o associati che
DI
bili incoerenze tra rimanenze prestano attività nello studio»,
finali 2010 ed esistenze inizia- al numero di «Ore settimanali
li 2011 o incoerenze relative dedicate all’attività» o al nu10 del
giugno
2013
alla gestione
magazzino
mero di «Settimane di lavoro
emerse dall’esame dei dati re- nell’anno».
lativi all’ultimo triennio. Oltre
© Riproduzione riservata
Rinnovo abilitazione senza
R
Professioni: liberalizzare con regole e
controllo
DA GIOVEDÌ 13 GIUGNO
IN EDICOLA
indurre i necessari miglioramenti e di avanzare proposte
organiche o parziali, da sottoporre e promuovere presso
gli organismi deputati alla
loro emanazione.Tra i temi di
urgente trattazione rientrano
anche l’analisi e la proposta
L’Agc
No
d
L’
no, Bari
in esser
restritti
finalizza
riffe abro
e la Lapet, valevole per le
paramet
province di Trieste, Udine,
la determ
Pordenone e Gorizia.
si, minac
disciplin
«Accesso al credito: il
ilTributarista
rapporto tra banche,
profes- 35 to adegu
garante
sionisti e imprese». È questo
del merc
il titolo di un convegno or-
Visti dagli altri
SANREMONEWS FISCAL FOCUS 21 GIUGNO 2013
36 ilTributarista
Visti dagli altri
ITALIA OGGI 15 GIUGNO 2013
TRIB UTA RI STI - LAPET
Sabato 15 Giugno 2013
29
I tributaristi della Lapet plaudono all’iniziativa del governo Letta
Necessario semplificare
Falcone: serve un sistema fiscale più snello
Pagina a cura
LUCIA BASILE
DI
S
emplificare è l’indicazione che incessantemente, ormai da anni,
la Lapet continua
a suggerire al legislatore.
«Rendiamo plauso all’attività del governo che, tra le
misure più urgenti, ha deciso
di intervenire in materia di
semplificazioni», ha commentato il presidente nazionale
tributaristi Lapet Roberto
Falcone. In particolare, al
fine di ridurre gli oneri burocratici per cittadini e imprese, il provvedimento prevede l’accorpamento in due
sole scadenze fisse all’anno
delle date degli adempimenti amministrativi e fiscali.
Peraltro, il ministro della
pubblica amministrazione e
della semplificazione Giampiero D’Alia ha evidenziato
che si tratta di una misura
che è già stata introdotta
con successo da altri Paesi
europei. L’esperienza inglese,
ha specificato D’Alia, che ha
unificato le date degli adem-
pimenti amministrativi,
contabili e fiscali, potrebbe
essere fatta propria anche
dall’Italia. «Una soluzione,
quest’ultima, che condividiamo ampiamente, tanto che,
in tutti questi anni, abbiamo
più volte evidenziato, nelle
sedi istituzionali opportune, la necessità, oggi più che
mai avvertita da contribuenti e imprese, di snellire gli
adempimenti dichiarativi»,
ha ricordato Falcone. Anche
quest’anno infatti la Lapet ha
scritto al ministro dell’economia e delle finanze Fabrizio
Saccomanni, sottolineando
il problema e avanzando
un’interessante proposta:
unificare tutti i termini di
presentazione delle dichiarazioni fiscali in un’unica data
e, più precisamente al 31 dicembre dell’anno successivo
al periodo d’imposta interessato. «Questa soluzione contribuirebbe a semplificare
il sistema e a dare certezza
del diritto ai contribuenti e
a tutti gli operatori del settore. In tal modo, infatti,
tutti, dall’Amministrazione
finanziaria, ai cittadini e agli
intermediari, saprebbero che
oltre tale data non è possibile
andare» ha aggiunto il presidente. Secondo i tributaristi
Lapet la differenziazione delle date delle scadenze fiscali
è assolutamente immotivata. Senza considerare il fatto che il forte aumento della
pressione fiscale registrato
in questi anni ha creato non
poche difficoltà ai cittadini,
ai professionisti intenti a
inseguire le varie scadenze
fiscali e alla stessa Pubblica
amministrazione, impegnata a rendere disponibili per
tempo modelli, istruzioni,
software, in un periodo, per
giunta, in cui dispone di un
numero ridotto di personale (ferie estive). Se si pensa
che, come ha stimato la Cgia
di Mestre, nel 2013, per assolvere agli obblighi fiscali
e contributivi richiesti dallo
Stato, sono stai necessari ben
162 giorni (una punta massima nella storia del nostro Paese), ci si rende subito conto
che la situazione è divenuta
ormai insostenibile.
Ma, facciamo un po’ di storia. È necessario ricordare
che fi n dal primo decennio
del 2000, la Lapet chiedeva,
agli allora ministri della
semplificazione, provvedimenti di sburocratizzazione
del sistema normativo, partendo dalla semplificazione
procedurale in materia tributaria e dalla razionalizzazione delle norme.
«Abbiamo costantemente
evidenziato la necessità di
interventi rivolti a scongiurare in modo definitivo la
corsa contro il tempo a cui
i tributaristi sono soggetti
nell’espletamento della loro
attività dichiarativa», ha ricordato Falcone. Ogni anno
assistiamo al ripetersi di uno
strano rituale tra Amministrazione finanziaria, professionisti e Caf. La prima
impegnata a rincorrere istruzioni, circolari, programmi
di controllo, studi di settore,
circolari rettificative, mentre
i secondi sempre pronti e intenti, giustamente, a richiedere proroghe delle scadenze
fiscali. La richiesta e il rela-
tivo ottenimento di proroghe
dei termini di presentazione
delle dichiarazioni, non è
più sufficiente a risolvere
l’annosa questione. È giunto
il momento di risolvere definitivamente il problema e,
la strada che abbiamo suggerito potrebbe essere quella
percorribile».
La Lapet ha quindi risposto positivamente alle esigenze di modernizzazione
del fi sco, cui naturalmente
è connessa una sempre maggiore efficienza, nonché la
volontà di allineare l’Italia
al modello degli altri Paesi
europei. A tal fine, l’associazione continuerà a mettere a
disposizione del Legislatore
tutta la sua professionalità ed esperienza. «Auspico si possa mantenere un
dialogo sempre aperto con
noi professionisti che, ogni
giorno, tocchiamo con mano
le esigenze e le necessità
dei cittadini, nell’ottica del
pieno rispetto dei principi sanciti dallo Statuto del
contribuente» ha chiosato il
presidente.
La Corte conti boccia il redditometro
Negativo il giudizio espresso dalla Cor- davanti alle commissioni tributarie, il
te dei conti nel Rapporto 2013 del co- fisco avrà alte probabilità di vittoria,
ordinamento della finanza pubblica sui anzi sono convinto del contrario», ha
principali strumenti antievasivi, quali detto Falcone. «Le attuali norme non
il redditometro e lo spesometro. In di- prevedono la contabilità familiare, se il
scussione non sono gli strumenti an- fisco italiano vuole emulare il sistema
tievasione in quanto tali, bensì il loro fiscale statunitense, allora le famiglie
utilizzo e il clamore venutosi a creare devono poter dedurre tutti i costi, così
attorno agli stessi. Problematiche che come avviene in Usa, dove le famiglie
la Lapet aveva già avuto modo di rile- sono trattate come piccole aziende».
vare. Tra gli effetti collaterali che pos- Le perplessità della Lapet su tali strusono essere attribuiti ai due strumenti menti, confermate ora anche dalla
di accertamento, la Corte evidenzia il Corte dei conti, rafforzano la necesrischio di rallentamento della propen- sità di un’inversione di rotta verso
sione al consumo e l’incremento della un fi sco più equo e condiviso, fi no a
possibilità che i contribuenti, per sfug- giungere alla creazione di un’effettiva
gire al controllo, preferiscano effettua- compliance in cui i cittadini avvertano
re acquisti di beni e servizi in nero.
il pagamento delle imposte non come
«Il problema dell’evasione fiscale è un’inutile e dispendiosa vessazione,
rilevante nel nostro Paese ma, sono ma come un dovere personale. «Il reddell’avviso, che attiene più al principio ditometro è uno strumento che può
della compliance fi scale che non agli essere utilizzato bene per attuare il
strumenti coercitivi. Il contribuen- cosiddetto principio di equità fiscale.
te, nel momento in cui ha il sentore Tuttavia presuppone che gli elementi
e verifica praticamente che le imposte che compongono questo sistema siano
sono effettivamente utilizzate per ero- tali da rappresentare efficacemente e
gare prestazioni efficaci ed efficienti, in maniera veritiera la realtà economiè portato autonomamente a versare le ca del contribuente. Non ci sembra che
imposte», ha dichiarato il presidente anche l’attuale versione del redditonazionale Lapet Roberto Falcone. «Ben metro possa rappresentare l’effettiva
vengano i sistemi di lotta all’evasione capacità contributiva così come prefiscale, ma bisogna salvavista dai nostri principi
guardare sia il principio
costituzionali. Se è pur
A
cura
di equità fiscale che di
vero che un contribuente
dell’Ufficio Stampa della
difesa del contribuente,
intanto può spendere se
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
il quale deve potersi opguadagna, per cui l’entità
TRIBUTARISTI LAPET
porre alle presunte predelle spese configurano,
Associazione legalmente
tese del fisco». Peraltro,
a monte, un’eventuale
riconosciuta
secondo l’esperienza già
redditualità, è altretSede nazionale:
maturata per gli Studi
tanto vero che l’AmmiVia Sergio I 32
di settore, i tributaristi
nistrazione finanziaria
00165 Roma
della Lapet prevedono,
non può utilizzare metoTel. 06-6371274
anche per il redditomedi statistici, addirittura
Fax 06-39638983
tro, un aumento espofacendo riferimento, per
www.iltributarista.it
nenziale del contenzioso
quanto riguarda i [email protected]
tributario. Difficilmente,
mi, alle medie Istat».
ilTributarista 37
Visti dagli altri
ITALIA OGGI 22 GIUGNO 2013
Sabato 22 Giugno 2013
TR IB UTARISTI - LAPET
31
Il presidente della Lapet analizza l’azione del governo Letta
Il fisco soffoca le aziende
Falcone: va invertita la rotta con urgenza
Pagina a cura
LUCIA BASILE
DI
T
assazione al top. Stop
all’aumento dell’Iva
e abolizione dell’Imu.
Lo ha ribadito con ancor più vigore il presidente
nazionale tributaristi Lapet
Roberto Falcone. Se infatti
fino a qualche giorno fa il
governo aveva mostrato la
ferma volontà di evitare tali
interventi, ora l’orientamento prevalente sembra essere
quello di procedere a un rinvio, e più precisamente alla
Legge di stabilità di ottobre
per l’Iva, mentre per l’Imu il
nodo sarebbe rinviato a fine
agosto.
«È necessario reperire le
risorse per evitare non solo
l’aumento dell’Iva ma anche
per abolire l’Imu», ha evidenziato Falcone. «La copertura
andrebbe ricercata in quelle
misure che già abbiamo avuto
modo di suggerire. In primis
una politica monetaria espansiva. Rendendo infatti disponibile il circolante monetario
si generano maggiori consu-
mi, quindi più produzione e di solvere all’onere tributario
conseguenza più occupazione. sono necessari ben 254 giorSarebbe opportuna anche l’in- ni l’anno, praticamente una
troduzione dell’imposta patri- scadenza ogni tre giorni. Il
moniale sui patrimoni di una dossier inoltre ipotizza che
il 20-30% delcerta rilevanza,
le aziende non
da 2 milioni di
sarà in grado di
euro in su, per
saldare l’acconesempio. E anto Irpef 2013 e
cora, si potrebil conguaglio
be intervenire
2012. «In una
sui costi della
situazione come
burocrazia e
questa, è chiaro
quelli improdutche ulteriori autivi dello Stato,
menti avrebbesulla riduzione
ro conseguenze
della spesa pubd r a m m a t i ch e
blica, riducendo
per tutti: per i
o eliminando,
cittadini, per le
dove possibile,
imprese e per
le indennità
lo stesso Stato,
pubbliche».
dal momento
La tassazioRoberto Falcone
che, l’incremenne nel nostro
to della pressiopaese ha ormai
raggiunto livelli oltre i quali ne fiscale, accentuerebbe la
non è più possibile andare. contrazione delle entrate, a
I numeri parlano chiaro. Un causa dei minori consumi e
recente studio condotto da per la crescita delle prestaCna ha stimato che la pres- zioni in nero», ha spiegato il
sione fiscale media nazionale presidente. Infatti, nel perioper un piccolo imprenditore do settembre 2011-dicembre
si attesta al 70% e per as- 2012, la riduzione del getti-
to è stata di 3,5 miliardi di
euro, cui si aggiungono 2,375
miliardi di euro di minori entrate nei primi quattro mesi
del 2013. Questo perché le
famiglie hanno reagito all’incremento dei prezzi, riducendo i consumi, determinando
un danno per lo Stato pari,
al momento, a 5,875 miliardi
di euro.
Interessanti anche le stime
della Cgia di Mestre, secondo cui, l’aumento dell’Iva di
un punto percentuale apporterebbe un aggravio medio
per le famiglie italiane di 88
euro con nucleo familiare di
3 persone, per arrivare ai 100
euro, se il nucleo familiare
è composto da 4 persone. I
rincari che peseranno di più
saranno quelli sul carburante o per l’acquisto dei capi di
abbigliamento, calzature, mobili, elettrodomestici, articoli
per la casa. «Praticamente a
essere colpiti saranno tutti
indistintamente», ha chiosato Falcone. «A pagarne le
spese saranno ancora una
volta i soliti noti». Anche i
dati Istat rafforzano l’idea
di evitare l’aumento Iva. Rispetto al 2011, la riduzione
della spesa per consumi è
stata del 4,3%, una variazione negativa molto superiore a
quella registrata nel biennio
2008-2009, quando, al culmine della recessione, i consumi
avevano segnato una caduta
del 2,6%.
«Ora, alla luce di tali dati
oggettivi, non esiste alcun
motivo valido per cui tergiversare ancora sulla cancellazione dell’aumento Iva
e dell’obbligo Imu». Questo
l’auspicio dei tributaristi
Lapet: occorre FARE, ma
PRESTO.
A cura
dell’Ufficio Stampa della
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
TRIBUTARISTI LAPET
Associazione legalmente
riconosciuta
Sede nazionale:
Via Sergio I 32
00165 Roma
Tel. 06-6371274
Fax 06-39638983
www.iltributarista.it
[email protected]
Torna la mediazione civile obbligatoria
Torna la mediazione civile obbligatoria. È quanto il governo ha previsto nel
decreto «del fare». Pertanto, prima di
rivolgersi al tribunale o al giudice di
pace, è obbligatorio attivarsi presso
un organismo di mediazione autorizzato dal ministero della giustizia per
dirimere una controversia in materia
di condominio, diritti reali, divisione e
successioni ereditarie, patti di famiglia,
locazione, comodato, affitto di aziende,
risarcimento del danno derivante da
responsabilità medica e da diffamazione,
contratti assicurativi, bancari e finanziari. Unico escluso:
il risarcimento del
danno derivante dalla
circolazione di veicoli
e natanti.
«Attendevamo con
fiducia questo intervento. Sebbene non
comprendiamo come
mai ad essere esclusa
è proprio la materia
che di fatto ingolfa i
tribunali ordinari», ha
evidenziato Falcone.
Anche quando la Corte costituzionale
si era espressa in merito all’illegittimità costituzionale, per eccesso di delega
legislativa del dlgs 4 marzo 2010, n. 28
nella parte in cui era previsto il carattere obbligatorio della mediazione, la
Lapet non ha mai smesso di continuare
a credere in questa misura e nei principi
che l’hanno generata: dare un’accelerata
alla lentezza della giustizia ordinaria e
ridurne i costi. Anzi, l’obbligatorietà, per
gli iscritti Lapet, non è mai venuta meno
in quanto prevista in tutte le clausole
contrattuali, laddove, in caso di lite, è
obbligatorio preventivamente ricorrere
alla media-conciliazione.
38 ilTributarista
«L’intervento del governo ora giunge a
rendere merito a tutto il lavoro che nel
corso di questi anni abbiamo fatto, fino
alla costituzione del nostro organismo
di mediazione AdrMedilapet, iscritto al
n. 467 del registro degli Organismi di
mediazione presso il ministero della giustizia», ha aggiunto il presidente.
AdrMedilapet rappresenta infatti un
ulteriore servizio che la Lapet mette a
disposizione dei suoi associati in primis
ed è una forma di tutela a cui il cittadino-
utente può rivolgersi per dirimere una
controversia grazie all’ausilio di esperti
e mediatori professionisti.
«Ora che il governo ha dimostrato di voler spingere verso il sistema alternativo
di risoluzione delle controversie, principio che trova tra l’altro giustificazione
anche da parte della Commissione Ue, è
fuori dubbio che tale procedura rappresenti un’opportunità da non perdere», ha
indicato Falcone. «Suggeriamo peraltro
il reintegro anche di quelle materie che
sono state escluse, affinché la mediazione possa finalmente ottenere il ruolo che
merita nel panorama della giustizia italiana».
missioni, sono diverse da
quelle indicate nella fase di
prima costituzione, poiché attualmente per quelle di priFISCAL FOCUS 24 GIUGNO 2013
sto al 15 settembre, ai sensi
del d.lgs. n. 742/1969.
Si deve porre estrema attenzione, pertanto, sulla rile-
re della lite (anche al fine di
versare correttamente il contributo unificato) che è pari
all’importo del tributo dovuto,
busta
ment
press
l’atto
Rassegna stampa
BREVI
La commissione lavoro della sili e medici affini, tra Assosistema,
camera dei deputati ha espresso unico rappresentante di categoria,
parere favorevole sul decreto ri- e le organizzazioni sindacali Femca
guardante il blocco, per un ulteriore Cisl, Filctem Cgil e Uilta Uil.
anno, del salario individuale e della
contrattazione nel settore pubblico. Un camper attrezzato come un
24 giugno 2013
Per Antonio Foccillo, segretario con- front office di un ufficio territoriale
federale Uil, «contraddittoria con il dell’Agenzia delle entrate per offrire
parere espresso dalla commissione assistenza ai contribuenti colpiti
è la condizione, posta al governo, di dal sisma del maggio 2012. Parte
aprire immediatamente le trattative da Moglia (Mn) il nuovo tour de «Il
sui contratti per la parte normativa. Fisco mette le ruote» in Lombardia.
Come tutti sanno un contratto è fatto L’ufficio mobile del Fisco sosterà in
di parte normativa e parte econo- via XX Settembre, dal 25 al 27 giumica. Non scetticismo
ci si può limitare ad una gno dalle ore 10 alle 17. Prossima
La novità introdotta dall’Inps incontra
sola parte, soprattutto dopo il quarto tappa San Benedetto Po (Mn) dal 2
anche nei Lapet, che chiedono dianno
aspettare
al
ITALIA
21 GIUGNO 2013
al 4OGGI
luglio.
di blocco fino
salariale».
Avviso bonario. Parola ai
tributaristi
30.06.
Il presidente del Consiglio na- Istituiti gli Osservatori regionali
L’intervento dei tributaristi - Anche i tributaristi
scendono
in campo
zionale
forense,
GuidoperAlpa, e il sui servizi di assistenza e informasegnalare le problematiche introdotte dalla circolare
Inpsdel
n. 98/13.
Primanazionale zione tramite canali telematici. In
presidente
Consiglio
di loro i commercialisti avevano dato segnale
di forte
insoddisfazione,
forense
austriaco
(Österreichische base all’accordo quadro regionale
tracciando delle vie alternative percorribili. Ora,
i tributaristi della Lapet Rupert sottoscritto tra l’Associazione naRechtsanwaltskammertag),
hanno comunicato che ben presto si attiveranno
per, hanno
fare sentire
le proprie
Wolff
firmato
ieri il protocol- zionale tributaristi Lapet e la Direragioni e le proposte direttamente all’Istituto
previdenza.
A darnericonosci- zione regionale dell’Agenzia delle
lo didiintesa
per il reciproco
notizia è stato il presidente della Commissione
con
gli enti acquisiti entrate della Liguria, riguardante
mentorelazioni
dei crediti
formativi
previdenziali, Giuseppe Tricoli. Il suggerimento
dell’associazione
è quello
in uno
dei due paesi
dagli avvocati la semplificazione dei rapporti con
di temporeggiare fino a quando le imprese individuali
l’obbligo
iscritti neiavranno
rispettivi
albi nazionali. i contribuenti e la facilitazione
di dotarsi di Pec, che dunque si tradurrebbe inIlun’attesa
finoche
al è30già
giugno.
protocollo,
in vigore da ie- all’accesso di canali di comunica“In tal modo, l’Inps potrà inoltrare a mezzori,
posta
elettronica
certificatadei crediti, zione telematica, è stato costituito
prevede
la equivalenza
o del professionista o del contribuente, la se
comunicazione
di avvenuta
del caso adattando
le reciproche l’apposito Osservatorio regionale.
pubblicazione degli avvisi bonari sul cassetto
previdenziale.
Da quel
normative,
e dispone
scambio di Finalità essenziali dell’istituto: il
momento, decorreranno i termini per il pagamento”,
spiegano
Lapet. difficoltà monitoraggio, la valutazione delle
informazioni
sudalla
eventuali
dovessero sorgere nell’attuazione del problematiche insorgenti, la proLa circolare Inps - La circolare INPS incriminata,
ossia la n. 98/2013,
protocollo.
posizione di interventi correttivi
afferma che, dalle rate in scadenza a novembre 2012 e febbraio 2013,
e/o di perfezionamento.
l’avviso bonario non sarà più inviato a mezzo
posta,fima
verràamesso
È stato
rmato
Romaail rinnovo
disposizione del contribuente sul “Cassettodelprevidenziale
Artigiani enazionale L’Inps ha reso noto che, a partire
Contratto collettivo
Commercianti”. Inoltre, per visualizzare tale avviso
sarà 2013-2015
richiesto l’accesso
di lavoro
per i lavoratori dall’emissione degli avvisi bonari
al Cassetto e la selezione dal “Menù” postodipendenti
a sinistra dello
dalleschermo
imprese di
del sistema riguardanti la contribuzione di aruna delle seguenti opzioni: “Posizione assicurativa
Bonari”;
industrialeAvvisi
integrato
di servizi tes-FISCOtigiani
e commercianti
E SPORT
GIUGNO 2013 in scadenza
“Comunicazione bidirezionale Avvisi bonari”. Con la prima opzione
è possibile visualizzare i dati utilizzati per la formazione dell’avviso
bonario, con la seconda invece si visualizza la comunicazione che
solitamente veniva spedita. Per completezza d’informazione si precisa che
qualora l’iscritto avesse già effettuato il pagamento, bisogna comunicare
al call-center dell’Istituto gli estremi del modello F24 per consentire
un rapido abbinamento del versamento; viceversa, l’importo dovuto
verrà richiesto tramite avviso di addebito con valore di titolo esecutivo.
a novembre 2012 e fe
comunicazioni avent
recupero della contri
no messe a disposiz
mente tramite cassett
e, dunque, non più in
posta. Lo ricorda l’As
zionale commerciali
tuttavia che tale pr
alcuni ostacoli inte
mettono in difficoltà i
il professionista che lo
individuerà dal punt
e operativo la data da
correre il pagamento
l’applicazione delle sa
Sarà quella del depo
nel cassetto oppure il
contribuente ha effett
Il parere del presidente - In attesa che Giuseppe Tricoli si metta in contatto
con l’Inps per individuare delle vie risolutive che possano far convergere
le rispettive esigenze, è intervenuto il presidente dell’associazione alla
quale fanno riferimento i tributaristi del nostro Paese, Roberto Falcone.
Il leader di categoria ha sostenuto che “nell’ottica della collaborazione
che ha sempre contraddistinto il nostro rapporto con l’Inps ed in virtù
dell’intesa che con lo stesso abbiamo sottoscritto in merito all’accesso
al cassetto previdenziale da parte dei nostri iscritti, ci sentiamo in
dovere di evidenziare le enormi difficoltà che un siffatto sistema può
provocare. Sotto l’aspetto pratico non agevola nessuno, in quanto il
contribuente o l’intermediario abilitato per suo conto, sarebbero costretti
quotidianamente a controllare il cassetto. Ancor più grave, sotto l’aspetto
giuridico, il fatto che la comunicazione sul cassetto previdenziale non dà
alcuna certezza sulla decorrenza dei termini di pagamento. Il che risulta
chiaramente lesivo del diritto di difesa del contribuente, pertanto, in
caso di contenzioso, a soccombere sarebbe lo stesso istituto”. L’auspicio
dell’associazione è che le proprie richieste possano trovare accoglimento,
al fine di poter continuare in maniera serena e produttiva il proprio
rapporto con le istituzioni.
Autore: Redazione Fiscal Focus
ilTributarista 39
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L’ALTRA PAGINA 26 GIUGNO 2013
Tributaristi e Mediatori – Ivan Giordano: “Ho in mente un progetto
ambizioso che partirà dalla Lombardia”
June 26, 2013 Nuove sinergie fra tributaristi e mediatori all’indomani
del grande successo del Forum Milanese del 19
giugno 2013.
Il 19 giugno 2013 presso la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, nel
prestigioso Urban Center del Comune di Milano (che ha patrocinato l’iniziativa), ICAF – Istituto di Conciliazione e Alta Formazione di Milano ha
organizzato la seconda edizione milanese del Forum Nazionale dei Mediatori e degli Organismi di Mediazione in presenza del portavoce Dott.ssa
Irene Gionfriddo e del segretario nazionale Dott. Giammario Battaglia.
Il dott. Ivan Giordano Presidente di ICAF ha ottenuto autorevoli patrocini e
sono intervenuti illustri relatori che hanno arricchito il partecipato evento.
Al tavolo di Presidenza, fra gli altri, i vertici di LAPET – Associazione Nazionale Tributaristi, Presieduta dal Dott. Roberto Falcone. Il Vice
Presidente Dott. Antonio Amendola è intervenuto auspicando una forte
sinergia fra mediatori e tributaristi per affermare il ruolo professionale
e le interrelazioni esistenti fra queste figure professionali. La dott.ssa
Giovanna Restucci, segretario nazionale LAPET, ha posto in evidenza il ruolo e la funzione economico-sociale che i tributaristi, se formati
come mediatori, possono rivestire nell’ambito della propria professione, nel rapporto con cittadini, con le imprese e con i contribuenti
in generale. La dott.ssa Elisabetta Tinelli, consigliere nazionale LAPET, è intervenuta sul tema delle relazioni fra le parti in mediazione.
Il dott. Ivan Giordano, tributarista LAPET e coordinatore per la Lombardia del Forum Nazionale dei Mediatori, ha sempre creduto in un
ruolo centrale dei tributaristi in particolare e di tutti i professionisti che esercitano attività consulenziale per le aziende e che sono a diretto
e quotidiano contatto con le difficoltà degli imprenditori nel gestire conflitti e controversie, aspetti che generano costi e inefficienza, con
conseguenze sulla produttività delle singole imprese e sul PIL nazionale. “L’ottimizzazione nella gestione del conflitto e delle controversie
aziendali, dal recupero crediti ad appalti e forniture, dalle risorse umane al rapporto fra organi istituzionali, dai rapporti fra amministratori
e fra soci sino alle controversie di natura fiscale e tributaria, rappresenta il punto di partenza per il rilancio delle imprese, per il raggiungimento del necessario livello di efficacia ed efficienza di cui necessitano gli imprenditori per migliorare il proprio accesso al credito, la propria posizione competitiva sui mercato, per incrementare i propri business e offrire nuove opportunità occupazionali; gli imprenditori devono fare impresa, oggi fanno i burocrati e perdono tempo ed energia a gestire controversie che li distraggono dal fare impresa”. Aggiunge
il dott. Ivan Giordano: ”Ho in mente un progetto ambizioso che partirà dalla Lombardia: grazie alle sinergie con enti pubblici e privati,
esperti di comunicazione e testate giornalistiche, già partners di ICAF; divulgheremo il ruolo economico e sociale di mediatori e tributaristi
e l’importanza che dei servizi prestati da questi professionisti; cittadini e imprese devono conoscere gli strumenti di cui possono disporre, e
questo lo faremo con momenti formativi e informativi periodici come ICAF sta facendo da anni nell’ambito della mediazione con grandi riscontri”. Conclude il dott. Giordano: ”Istituiremo borse di studio per scuole e università nelle aree della mediazione e contabili/fiscali, con la
partnership del Forum Nazionale Mediatori e di LAPET: l’obiettivo è formare professionisti veri e competenti, il mercato saprà premiarci”.
A settembre il terzo Forum milanese; il dott. Giordano si sta attivando per ottenere il patrocinio di Comune di Milano, Provincia di Milano
e Regione Lombardia, con l’obiettivo di organizzare l’evento nella prestigiosa Aula Pirelli nel Palazzo della Regione.
40 ilTributarista
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FISCAL FOCUS 5 LUGLIO 2013
5 luglio 2013
Semplificazioni: qualche consiglio per l’Agenzia
La ricetta dei tributaristi per le semplificazioni burocratiche.
La comunicazione dei tributaristi - La Lapet, in rispetto al mandato conferito al proprio gruppo di lavoro dalla stessa
Agenzia delle Entrate con comunicazione dell’1-10-2012, prot n. 2012/141013, ha ribadito alla medesima Amministrazione
le proprie valutazioni sull’esaustività dell’elenco degli adempimenti fiscali posti a carico dei cittadini/contribuenti.
La ripetitività delle richieste - Il punto cruciale che determina pesantezza e poca chiarezza nei rapporti con
il Fisco è l’eccessiva ripetitività delle richieste. L’Amministrazione infatti pretende spesso delle informazioni
di cui è già in possesso. “In considerazione dell’attuale normativa, in particolare la legge 241/90, la quale
impone un rapporto trasparente fra cittadino e pubblica amministrazione, prevedendo fra le altre prescrizioni
che, i documenti già in possesso degli Enti Pubblici non devono essere richiesti ai contribuenti, si evidenzia
la necessità di evitare duplicazioni di informazioni che risultano inutili o addirittura eccessivamente
onerose”, sottolineano i tributaristi. È su questa base quindi che si profilano i suggerimenti dell’Associazione.
Reddito d’impresa – Per quel che concerne il reddito d’impresa, la Lapet sottolinea che il volume di affari
di un soggetto sottoposto a tale regime viene comunicato all’Agenzia tramite la dichiarazione annuale Iva
e anche nella successiva dichiarazione dei redditi con i suoi allegati, tra i quali spiccano gli Studi di settore.
Modello EAS – In riferimento poi al modello EAS, trasmesso dagli enti associativi tramite canale telematico, si sottolinea
che è stato concepito con l’intento di riassumere dati e notizie rilevanti ai fini fiscali e finalizzato ad arginare gli abusi
nell’utilizzo delle strutture associative. Il modello però implica “la comunicazione di informazioni che a vario titolo sono
contenute, nel Modello Unico, nello Statuto che è redatto per atto pubblico o scrittura privata soggetto a registrazione, nella
documentazione necessaria ai fini dell’iscrizione nel registro delle O.N.L.U.S o delle associazioni di volontariato ecc.”.
Dichiarazione dei redditi e dati catastali – Secondo i tributaristi, sarebbero da sopprimere i dati
catastali degli immobili indicati nelle dichiarazione dei redditi. Queste informazioni sono utili anche per
poter beneficiare delle detrazioni per il risparmio energetico, tuttavia sono da considerare eliminabili
in quanto risultano già disponibili nel catasto nazionale che può essere consultato telematicamente.
Accorpamento delle comunicazioni – Inoltre, l’Associazione ritiene che potrebbero essere accorpate nella
dichiarazione dei redditi alcune comunicazione che attualmente vengono effettuate in maniera separata, quali
le comunicazioni telematiche connesse alla scelta dei regimi opzionali (ad esempio, in materia di Irap da parte
di società di persone o persone fisiche, opzione per la tassazione, per trasparenza, per le società di capitali) e le
richieste d’iscrizione negli elenchi dei destinatari delle quote del 5/1000 o nell’anagrafe tributaria delle O.N.L.U.S.
Erogazioni liberali – Sul fronte delle erogazioni liberali, potrebbe essere abolita la comunicazione dell’elenco dei soggetti
beneficiari. I medesimi dati sono infatti già disponibili in altre comunicazioni telematiche inerenti agli enti no profit.
Compensi autonomi – Altra eliminazione potrebbe riguardare le certificazione dei compensi erogati ai lavoratori
autonomi, poiché si tratta di informazioni presenti anche nel modello 770 elaborato dai sostituti d’imposta.
Comunicazione unica inizio attività – In merito alla comunicazione unica d’inizio attività, la Lapet è convinta che
sia opportuno rendere efficiente l’istituto per accelerare e snellire i processi di avvio delle attività d’impresa o di lavoro
autonomo. Su questa strada si potranno quindi evitare le comunicazioni cartacee dei dati relativi alle nuove iniziative
avviate sul territorio nazionale ai singoli enti di riferimento (Comune, Inps, Inail ecc.).
Autore: Redazione Fiscal Focus
ilTributarista 41
La Bacheca
All’augurio di
buon lavoro che il
Presidente nazionale
Roberto Falcone
ha rivolto al nuovo
Consiglio dei Ministri,
hanno risposto tra gli
altri: il Presidente del
Consiglio Enrico Letta,
il Ministro dell’Interno
nonché Vicepresidente
del Consiglio Angelino
Alfano, il Ministro della
Giustizia Annamaria
Cancellieri, il Ministro
degli Affari Esteri
Emma Bonino,
il Ministro per le
Riforme Costituzionali
Gaetano Quagliariello,
il Ministro
dell’Economia e
Finanze Fabrizio
Saccomanno,
il Viceministro
dell’Interno Filippo
Bubbico...
RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
PROVINCIALE DI PARMA
Con l’assemblea del 3 maggio 2013 gli associati della
Lapet di Parma hanno rinnovato le cariche del consiglio
direttivo provinciale come segue:
UGOLOTTI ROBERTA Presidente Provinciale
COZZI ELISABETTA Vice Presidente
GIROTTI DANIELA Segretario Prov.Le
GIROTTI IGNAZIO Tesoriere Prov.Le
CANTARELLI DONATELLA Consigl. Prov.Le
FERRETTI FLAVIO Consigl. Prov.Le
ALPI UMBERTO Consigl. Prov.Le
ALBERICI DANIELE Consigl. Prov.Le
FERRARI FABRIZIO Revisore Prov.Le
DODI ANTONIO Revisore Prov.Le
Il Consiglio Direttivo provinciale resterà in carica per i
prossimi quattro anni
RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
PROVINCIALE DI PESCARA
Con l’assemblea dell’11 marzo 2013 gli associati della
Lapet di Pescara hanno rinnovato le cariche del consiglio
direttivo provinciale come segue:
TORTI UGO Presidente Provinciale
DE MASSIS ERCOLE Vice Presidente Provinciale
COLUMBARO DONATO Segretario Provinciale
DI FELICE PIERO Tesoriere Provinciale
DI SILVERIO SERGIO Consigliere Provinciale
SANTARELLI MAURO Consigliere Provinciale
GIZZI SALVATORE Revisore Provinciale
Il Consiglio Direttivo provinciale resterà in carica per i
prossimi quattro anni
RINNOVO PRESIDENZA CONSIGLIO
DIRETTIVO PROVINCIALE DI ASCOLI
PICENO
Con l’assemblea del 22 giugno 2013 gli associati della
Lapet di Ascoli Piceno hanno rinnovato la carica del
presidente del consiglio direttivo provinciale come
segue:
BALESTRA MARCO Presidente Provinciale
LUTTO ALLA LAPET DI VICENZA
Il 31 maggio è venuto a mancare il Tributarista Alberto
Barchiesi, all’età di 81 anni. Le più sentite condoglianze
alla famiglia dal Consiglio direttivo nazionale e dal
collega, presidente provinciale di Vicenza Mauro Musco
LUTTO ALLA LAPET DI FROSINONE
Mario Lorini, uno dei primi iscritti Lapet di Frosinone
ci ha lasciato prematuramente. Il Consiglio direttivo
nazionale e il Consiglio direttivo provinciale di
Frosinone si stringono attorno alla famiglia del caro
collega
LUTTO ALLA LAPET NAZIONALE
Profondamente addolorata, la Lapet tutta partecipa
al dolore per la perdita dell’amato padre del collega
Gianfranco Costa
42 ilTributarista
Filo diretto
Nuovo look per
le sedi provinciali
di Bari e Taranto
Sempre più professionisti scelgono di essere tributaristi
qualificati Lapet, non solo per effetto della Legge 4/2013
ma, in controtendenza alla crisi generale in atto, perchè
la Lapet continua ad essere l’associazione più rappresentativa sul territorio nazionale. Tale fenomeno conferma
anche l’affidabilità e la serietà dei suoi dirigenti, nazionali
e locali. Inoltre, rispetto ad altre associazioni concorrenti,
la Lapet è la più competitiva sia in termini di quota associativa, che in termini di servizi. Tra questi, fondamentale è la disponibilità da parte delle sedi provinciali di uffici
sempre più attrezzati ed efficienti ad accogliere le istanze
degli iscritti, a promuovere attività di aggiornamento
professionale, eventi associativi, sessioni d’esame straordinarie, etc... Con tali finalità le sedi provinciali di Bari e
di Taranto si sono completamente rinnovate, grazie alla
volontà dei rispettivi presidenti Giuseppe Siragusa e Giuseppe Palmisano Pepe
Università degli Studi di Torino
La Lapet
protagonista di
una tesi di laurea
Tutti i successi
dell’associazione
I
numerosi e importanti traguardi della Lapet hanno
ispirato il titolo della tesi
di laurea della tributarista
Acri Pasqualina. “Ringrazio
il presidente nazionale Roberto
Falcone e Lucia Basile dell’ufficio
stampa e pubbliche relazioni per
avermi dato la possibilità di scrivere
questa tesi sulla nostra realtà associativa e sulla figura professionale
del Tributarista. Portare come tesi
un argomento come la Lapet di cui
mi onoro di fare parte è stata per
me una grandissima soddisfazione”.
Questa le parole di accompagno
che l’associata Acri ha trasmesso insieme al volume della tesi di Laurea
in Economia Aziendale, conseguita
il 5 aprile scorso, presso l’Università degli studi di Torino. Le congra-
tulazioni vengono dal Consiglio
direttivo nazionale tutto e dal Presidente provinciale di Torino Lucrezia Tarantino. “Continueremo a
sostenere ed incentivare la qualità
professionale dei nostri associati. –
ha detto Falcone - Ci lusinga la scelta della nostra associata che viaggia
nella duplice direzione da noi sempre auspicata: da un lato incentivare
il senso di appartenenza all’associazione e dall’altro accrescere la
dignità della nostra professione di
tributarista”
Alle persone che mi hanno sostenuto
dedico questo importante traguardo
non privo di ostacoli e per nulla facile da conseguire: i miei genitori Arturo e Assunta, mia sorella Rossella;
il mio fidanzato D’Addato Michele;
la mia carissima amica Amico Angela, nonche’ anche lei Tributarista
Lapet. Grazie alla Lapet senza la
quale la mia carriera di Tributarista
non sarebbe mai iniziata.
ilTributarista 43
Nuovi iscritti
Convenzioni
Lapet - System
La Lapet ha sottoscritto una vantaggiosa convenzione con la System S.r.l., affermata
software house, con trentennale esperienza nella produzione, distribuzione ed assistenza di software per tributaristi.
La procedura Easycom in Cloud Computing permette di non utilizzare un proprio
server dedicato, di non effettuare copie di backup in quanto di competenza della Società System, abbattimento dei costi di manutenzione di server e dispositivi di copia.
La promozione è valida per tutti gli iscritti alla Lapet dal primo gennaio 2008.
La Novità del mese
di Ivan Giordano, tributarista Lapet
Contabilità
Condominiale
Aggiornato con
la riforma del
condominio
U
na seconda edizione questa, aggiornata con tutte le
novità dell’attesissima “Riforma del
Condominio” (introdotta dalla
Legge n. 220/2012 ed in vigore
dal 18 giugno 2013) e con ulteriori approfondimenti in tema
di Mediazione Civile e gestione
delle principali controversie condominiali, che tengono conto dei
relativi provvedimenti normativi
giurisprudenziali e di prassi.
Il volume si rivolge a tutti gli addetti ai lavori del settore condominiale e non solo. Rappresenta
un valido strumento operativo,
pensato per la pratica quotidiana.
Tributarista ed esperto contabile.
Responsabile dell’organismo di
Mediazione civile Icaf. Mediatore
civile professionista con oltre 200
procedimenti di mediazione gestiti. Direttore scientifico di ente
44 ilTributarista
di formazione per mediatori civili, amministratori condominiali,
revisori condominiali, contabilità e fiscalità. Docente in materie
giuridiche, economiche e fiscali.
Presidente del comitato scientifico dell’Airec. Coordinatore nazionale dei forum territoriali del
forum nazionale dei mediatori civili e degli organismi di mediazione. Relatore presso la Camera dei
Deputati in materia di mediazione civile e revisore condominiale.
www.caftributaristi.it
Caf Nazionale Tributaristi
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è possibile iscriversi compilando la
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come da form scaricabile sul sito www.
caftributaristi.it. Per coloro che sono
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A seguito del processo di innovazione
tecnologica, da gennaio 2013, l’utilizzo
del software, avviene solo ON LINE
mediante apposita PIATTAFORMA.
Pertanto, si eviterà di dover scaricare
i programmi applicativi e relativi
aggiornamenti sui computer in dotazione
agli studi.
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per svolgere servizio di Assistenza e Compilazione dei Modelli:
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è a disposizione dei
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Modello 730