la rete civica della salute - Azienda Ospedaliero

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la rete civica della salute - Azienda Ospedaliero
LA RETE CIVICA DELLA SALUTE
PREMESSA
In Sicilia, la costituzione di una Rete Civica della Salute( di seguito RCS) è stata assunta quale obiettivo
all’interno della Linea d’intervento 6 del POAT Salute (Progetto Operativo di Assistenza Tecnica del
Ministero della Salute alle Regioni dell’Obiettivo Convergenza) allo scopo di supportare il miglioramento
della comunicazione istituzionale sanitaria e sensibilizzare i cittadini sul corretto utilizzo dei servizi.
La dorsale su cui si innesta la RCS è rappresentata dai Comitati Consultivi, istituiti dalla L. 5/09 come
organismi interni delle Aziende Sanitarie della Regione Siciliana, poi coordinati in ambito regionale dalla
Conferenza dei CCA, i quali aprono alla partecipazione dei cittadini l’attuazione degli obiettivi di
qualificazione della sanità
I Comitati Consultivi fondano il proprio funzionamento sulla partecipazione, nell’ambito delle Aziende
Sanitarie, di due fondamentali stakeholders del sistema sanitario: utenti e operatori, attraverso le loro
associazioni rappresentative. A questi si aggiunge un altro importante soggetto della sussidiarietà
orizzontale: l’associazionismo del volontariato operante in ambito socio-sanitario. A fronte dei gravi disagi
sociali e dei rischi derivanti dalla contrazione di risorse che oggi minacciano il diritto alla tutela della salute,
i CCA favoriscono scelte di priorità da perseguire orientate ai bisogni più diffusi e significativi e richiamano
con “la voce e gli occhi dei cittadini e degli utenti” l’attenzione sui fattori di umanizzazione, all’interno dei
processi organizzativi del servizio sanitario.
Il disegno di radicare l’esperienza e il funzionamento dei CCA in una “Rete Civica della Salute”,
connettendolo alla dimensione territoriale e allargando la partecipazione a cittadini attivi e competenti in
funzione di stakeholders delle singole comunità, si tesse a partire da un monito costituzionale che indica il
diritto alla salute "diritto dell’individuo e insieme interesse della collettività” e si costruisce nella
convinzione che la dimensione della salute interseca tutte le dimensioni del welfare di comunità, sociale,
ambientale, culturale.
Il progetto è promuovere, costituire e sostenere la nascita di una rete regionale di Riferimenti Civici del
Servizio Sanitario Regionale che, qualificandosi quali antenne sensibili e ingranaggi consapevoli dei
processi di comunicazione dà e verso l’organizzazione istituzionale della sanità siciliana, vogliano candidarsi
a divenire leve della partecipazione civica e catalizzatori dello sviluppo di comunità.
DIRETTICI PER LA PROMOZIONE DELLA “RETE CIVICA DELLA SALUTE”
La promozione della RCS allarga la partecipazione dei cittadini riconducibile ai Comitati Consultivi con
riferimento alla realtà organizzativa delle 17 Aziende Sanitarie, prevedendo una diffusione capillare in ogni
territorio dei 390 Comuni della Sicilia, mediante l’adesione su base volontaria di singoli cittadini, e
contribuisce a disegnare una ricomposizione unitaria e post-burocratica tanto nella lettura e definizione dei
bisogni di salute, quanto nella costruzione delle risposte assistenziali territoriali da parte di un sistema
integrato socio-sanitario.
Attraverso il livello base dei Referenti Civici, i Comitati Consultivi costituiti in ambito sanitario possono
aumentare la capacità e la strumentazione per leggere i bisogni di salute nel territorio in cui operano,
attivando un ruolo di osservatorio d’ambito territoriale in grado di raccogliere, analizzare e confrontare i
determinanti socio-economici che hanno impatto sulla salute e sulla qualità di vita della comunità, dando
attuazione a quanto previsto dal Decreto dell’Assessore della Salute 15.04.2010 (punto 2, lettera g dell’art.
2), ove detta che il CCA “formula proposte sulle attività di prevenzione e di educazione alla salute con
riferimento anche alle criticità del territorio rilevate a livello locale oltre che dall’azienda anche dai servizi
territoriali socio-sanitari e dai servizi sociali degli enti locali e tenendo, altresì, in considerazione le
problematiche e le tematiche segnalate al Comitato stesso;”
La costruzione di una “infrastruttura sociale” composta da cittadini che, per adesione volontaria,
costituiscano il network regionale di riferimento civico del Servizio Sanitario della Regione Siciliana, dà
espressione piena alla sussidiarietà orizzontale nella Sanità pubblica e diviene punto di forza per la
rivitalizzazione del capitale sociale delle comunità locali.
I cittadini accreditati a far parte della “Rete Civica della Salute”, definiti “Riferimento Civico del SSR”
saranno intestatari di una, non solo simbolica, “cartolina di leva”. Svolgeranno la funzione di catalizzatori di
empowerment della comunità locale, intesa come capacità da parte di ciascuno di assumersi responsabilità di
fronte a sé stessi e alla propria comunità, essere consapevoli ciascuno del proprio ruolo e dell'importanza di
ogni propria azione per migliorare la qualità della vita e la salute del proprio territorio, essere in grado di
riconoscersi cittadini su cui ricadono delle responsabilità e dei doveri, oltre che dei diritti.
La “Rete civica della salute” si propone di aumentare e qualificare l’apporto della partecipazione civica e del
volontariato non soltanto attraverso il metodo del coinvolgimento attivo sul territorio, ma anche favorendo la
capitalizzazione e la messa in rete dei saperi e delle competenze diffuse e specifiche provenienti dal mondo
giovanile, professionale e accademico.
MODALITÀ E CRITERI DI RECLUTAMENTO DEI RIFERIMENTI CIVICI DELLA SANITA’ REGIONALE
Gli Assessorati regionali della Salute, alla Famiglia e delle Autonomie, d’intesa con la Conferenza dei
Comitati Consultivi, promuovono il reclutamento mediante Avviso Pubblico, con disciplina dei requisiti,
diffuso attraverso pubblicazione sui siti istituzionali regionali, col coinvolgimento e il sostegno attivo
dell’ANCI Sicilia, dei Comuni, delle Aziende Sanitarie, delle Università, degli Uffici scolastici territoriali,
degli Ordini delle Professioni sanitarie e sociali, dei Centri Servizi del Volontariato, della Protezione Civile,
dei Comitati Consultivi Aziendali e delle Associazioni aderenti, delle Organizzazioni no-profit del terzo
settore. Il reclutamento sarà supportato da un piano di apposite campagne di comunicazione e pubblicità.
La raccolta delle candidature per “l’arruolamento” volontario di cittadini in possesso di adeguata
motivazione e competenza, si rivolge ai seguenti macro ambiti di riferimento:
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 Cittadini sensibili per storie di vita personali, familiari o comunitarie attraversate da problematiche
di salute e/o cittadini aderenti a organizzazioni di volontariato e di tutela degli utenti del settore
socio-sanitario con riferimento al loro ambito di impegno per specifica patologia o situazione di
disagio, ancora non rappresentate nell’ambito dei CCA;
 Operatori e professionisti della sanità già posti in quiescenza, disponibili a collaborare ed offrire
gratuitamente specifiche abilità e competenze acquisite in ambito lavorativo e/o operatori e
professionisti della sanità ancora attivi, aderenti ad Ordini Professionali ed associazioni riconosciute
del settore sanitario e socio-sanitario, previa dichiarazione, verifica e valutazione dell’assenza di
conflitti d’interesse;
 Giovani volontari civici che, con riferimento al proprio territorio di vita e lavoro, diano la propria
disponibilità a collaborare e offrire gratuitamente specifico know-how in ambito informatico e
comunicativo, per la gestione del web-network e la costruzione di campagne di comunicazione
informative e di sensibilizzazione;
 Ricercatori, docenti e studenti universitari, provenienti da Università pubbliche o Centri accreditati
di formazione, interessati allo studio e accompagnamento esperto dei processi di partecipazione
inclusiva ed empowerment dei cittadini, disponibili a collaborare nello sviluppo di funzioni e
competenze per la “facilitazione dei processi partecipativi in sanità”. In tale direzione possono essere
sviluppati accordi di collaborazione per l’attivazione di stage da svolgere presso i Comitati
Consultivi Aziendali, focus formativi e progetti di studio e ricerca-azione.
La domanda di adesione sarà formulata con riferimento al proprio ambito territoriale di vita/lavoro su
apposito format che unitamente all’Avviso pubblico sarà reso disponibile on line e diffuso sia a mezzo del
Bollettino della stessa Conferenza e dei singoli CCA, che a cura dei Soggetti istituzionali e privati sopra
menzionati.
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L’istruttoria di selezione delle richieste idonee, catalogate in base al territorio di riferimento, sarà curata dalla
Conferenza dei Comitati Consultivi attraverso il CCA ricadente sullo stesso territorio, e il reclutamento sarà
deliberato da una Commissione nominata d’intesa dagli Assessori della Salute e delle Politiche Sociali. La
Commissione formulerà l’accreditamento dell’aspirante “Riferimento Civico”, tenendo conto dei seguenti
criteri di massima, da sviluppare:
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Attitudine alla partecipazione civica ed all’empowerment in sanità;
Conoscenze di base del Servizio Sanitario e/o disponibilità alla formazione in materia;
Abilità d’uso dei sistemi di comunicazione informatizzata (posta elettronica, uso network
multimediali e piattaforma di community digitale prevista quale supporto del Formez PA);
Esperienze pregresse d’impegno sociale e culturale;
Competenze professionali in ambiti culturali riconducibili a scienze sanitarie, sociali, giuridiche
ed umanistiche;
Assenza di conflitto d’interesse con il SSR.
RICONOSCIMENTI DA ASSEGNARE AI RIFERIMENTI CIVICI DELLA SANITA’ REGIONALE
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Ascolto organizzato dentro la RCS in uno status d’interlocuzione registrata;
Informazione puntuale ed aggiornata sulla riqualificazione dei processi assistenziali sul
territorio e negli ospedali;
Benefit quali partecipazione gratuita alle sperimentazioni della nuova organizzazione sanitaria
(tessera sanitaria digitale, cartella clinica informatizzata, screening selettivi, campagne di
prevenzione, ecc.);
Titolo di referenza civica riconoscibile tra le esperienze del curriculum individuale quale nota di
attività di volontariato e benemerenza civile .
I cittadini volontari, selezionati a far parte della “Rete civica della salute” riceveranno una vera e propria
“cartolina di leva” che darà loro diritto ai riconoscimenti sopra elencati e di fruire, in conto personale o per
un proprio familiare, dei benefit accennati, compreso un cheek up annuale gratuito.
POSIZIONAMENTO FUNZIONALE DELLA RETE CIVICA DELLA SALUTE
La “Rete Civica della Salute” è costituita dal network regionale di tutti i cittadini accreditati come
“Riferimento Civico del SSR” e sarà di riferimento e supporto alle azioni promosse dall’Assessorato
Regionale della Salute, d’intesa con la Conferenza dei Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie della
Sicilia, per contribuire a:
 Diffondere l’informazione “istituzionale” ricevuta alle mail list da costruire (minimo 50
destinatari per ogni Riferimento Civico. Primo traguardo fissato a 2.000 Riferimenti Civici per
100.000 destinatari) , sviluppare e manutenere nel proprio ambito di relazione, e/o attraverso
social network;
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Presidiare e valorizzare il sito “Costruire Salute” finanziato da fondo europeo;
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Esitare sull’attività svolta nell’organizzazione della “RCS”:
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Convogliare le segnalazioni dei cittadini secondo le modalità informatizzate della “RCS”;
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Partecipare a campagne strategiche di sensibilizzazione pubblica per la salvaguardia del SSN
attraverso gli strumenti della democrazia digitale.
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