CRIMINE E BELLEZZA

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CRIMINE E BELLEZZA
CRIMINE E BELLEZZA
“Nooo. Fermo” un urlo squarcia il silenzio della notte. Un tonfo sordo e poi il
silenzio torna a risuonare, interrotto solo dal rumore di veloci passi che si allontanano
verso un'automobile.
Un uomo, uno delle due guardie del corpo della famosa modella Jasmine, sentendo il
rumore dei passi, si gira e si accorge che c'è qualcuno che corre lasciando tracce di
sangue sulla neve.
Chiama il suo collega che in quel momento non è nelle vicinanze: - Ci hai messo
tanto ad arrivare! Dove eri?-chiede
-Ero al bar dietro all'angolo. - risponde l'uomo. Insieme corrono verso la stanza della
modella ed ecco davanti ai loro occhi si apre una scena agghiacciante: Jasmine è
distesa sul letto, in una pozza di sangue, con un coltello piantato nel petto.
Inorriditi chiamano la polizia e chiedono del poliziotto Tomson, un uomo di circa
trentanni, alto, snello, molto intelligente, gentile, ma a volte scontroso.
La vittima aveva ventitré anni; era una bellissima brasiliana con capelli lunghi, biondi
e mossi raccolti in una treccia. I suoi occhi erano color ghiaccio, aveva un fisico
snello e slanciato.
Al momento dell'omicidio era sul letto e stava leggendo un libro.
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Il crimine si era consumato in un grande e lussuoso appartamento al primo piano al
centro di Montreal. Quando Tomson arriva sul luogo del delitto, lo accolgono le due
guardie del corpo della vittima e lo accompagnano nella camera da letto.
Tomson comincia a cercare indizi ed ecco che vede luccicare qualcosa sotto il corpo
della bella modella: una collana con un ciondolo. Immagina che mentre il criminale
l'aveva accredita Jasmine gliel'aveva strappata dal collo. Il poliziotto prende la
collana senza farsi vedere e decide di andare ad esaminarla. La collana aveva un
ciondolo con un'iniziale, probabilmente del nome di chi l'indossava: dell'assassino.
L'iniziale era una T.
Tomson comincia a cercare tra gli schedari e trova tantissimi nomi di molti criminali
forse uno di questi poteva essere il colpevole, ma il campo è molto vasto e il caso
comincia ad essere complesso.
Tomson chiama le guardie del corpo e chiede loro se conoscevano persone che
frequentavano Jasmine e il cui nome inizia con la lettera T.
Rispondono di sì: è Teodor, l'ex fidanzato di Jasmine, che la ragazza aveva lasciato da
poco tempo. Teodor nel frattempo era partito per l'Inghilterra e non sarebbe stato
facile rintracciarlo, ciò fa aumentare ancora di più i sospetti su di lui, anche perché
una delle due guardie aveva detto che poche ore prima li aveva sentiti litigare.
Il poliziotto comincia le indagini andando a verificare quando precisamente era
partito Teodor e scopre che era arrivato due giorni prima dell'omicidio. La guardia
aveva mentito. Perché?
Convoca anche le mogli delle due guardie per capire meglio la personalità dei due
uomini e chiede, a una alla volta, se il loro marito di solito porta una collana.
- No, assolutamente! Mio marito dice che sono oggetti che solo le donne usano – dice
una delle due signore. Fa la stessa domanda all'altra donna. - Sì, proprio io gli ho
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regalato una collana con un ciondolo con l'iniziale del mio nome.
Poi aggiunge mostrando quella che aveva intorno al suo collo: - Come questa, ma lui
mi ha detto di averla persa provando la nuova divisa.
Tomson prende dal cassetto la collana che aveva trovato sul luogo del delitto e gliela
mostra.
- Come fa lei ad avere la collana di mio marito? - chiede stupita.
Il poliziotto ha capito tutto: la guardia, che non era accorsa subito quando era stata
chiamata, è l'assassino.
Aveva avuto tutto il tempo per andare a cambiare gli abiti e le scarpe. L'ha uccisa
perché lui era innamorato della modella, ma lei lo aveva rifiutato.
Anche questa volta Tomson ha risolto il caso.
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IL GAZZETTINO
SCOPERTO L’ASSASSINO DELLA MODELLA
L’investigatore Thomson grazie al suo intuito risolve un altro
caso: un ciondolo riconduce all’assassino!
Montreal: Finalmente il caso è risolto.
Thomson ancora una volta è riuscito a dimostrare di avere molto intuito
e smascherare l’assassino della bella Jasmine.
Aveva interrogato le guardie del corpo della giovane modella, le quali
avevano raccontato come avevano trovato il cadavere e alla domanda:
“Conoscete qualcuno che prova rancore verso Jasmine?” una delle
due guardie disse di avere sentito un litigio tra la modella e l’ex
fidanzato qualche ora prima dell’omicidio.
Thomson intuì che l’ex fidanzato non poteva essere il colpevole poiché
era partito due giorni prima e si insospettì perché aveva capito che la
guardia stava mentendo. Nascondeva sicuramente qualcosa!
Thomson aveva con sé un indizio molto importante: un ciondolo con
un'iniziale che aveva trovato tra le mani di Jasmine ma non lo aveva
detto ancora a nessuno.
Fu proprio la moglie della guardia del corpo a confermare che il
ciondolo apparteneva a suo marito.
Si è poi scoperto che egli era innamorato della ragazza che invece lo
respingeva.
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