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Lineeguidaperil trattamentodella chetoacidosi diabetica Prof.GiovanniFederico Sez.diDiabetologiapediatrica U.OPediatriaUniversitaria DipartimentoMaterno– Infantile AziendaOspedaliero-UniversitariaPisana Chetoacidosidiabetica(DKA) Definizione Condizione dismetabolica causata da riduzione dei livelli circolanti di insulina, associata ad aumento di quelli di alcuni ormoni controinsulari, con alterazione del metabolismo glicidico, lipidico e proteico che conduce a: • Iperglicemia (>200 mg/dl), glicosuria; • Acidosi (pH <7.30, bicarbonati < 15 mmol/l); • Chetosi (b-OH-butirrato ≥3 mmol/l), chetonuria. Wolfsdorf J, et al. Pediatric Diabetes 15:154–179; 2014 Records (𝑛𝑛 = 2453) of children with newly diagnosed diabetes were collected from 68/77 centers (87%), 39 of which are tertiary referral centers, the majority of whom (𝑛𝑛 = 1536, 89.4%) were diagnosed in the tertiary referral centers. DKA was observed in 38.5% and severe DKA in 10.3%. Considering preschool children, DKA was observed in 72%, and severe DKA in 16.7%. Cerebral edema following DKA treatment was observed in 5 (0.5%). DKA treatment according to ISPAD guidelines was adopted in 68% of the centers. DKA Sintomatologia • Disidratazione • Acidosimetabolica • Iperosmolarità Compromissionedel sensorio(6%) •PoliuriaeNicturia(88%) • Sete,polidipsia(84%) • Cuteseccae“plicabile” • Tachicardia • Ipotensionesistolica • Oligo-anuria • Tachipnea compensatoria con respiro profondo (Kussmaul) (6%) • Ipotensione (da vasodilatazione) • Alito acetonemico (frutta marcia) • Dolori addominali, nausea e vomito (iperchetonemia) (14%) SIEDP– SIMEUP:Raccomandazioniperlagestionedella DKAinetàpediatrica.Valutazionedelpaziente • Accurata valutazione clinica e dei parametri vitali (FR, FC, PA) (ricercare evidenza d’infezione; se episodi ricorrenti possibile omissione nella somministrazione d’insulina o malfunzionamento dell’erogatore). • Pesare il paziente (il trattamento deve essere calcolato sul peso attuale!). • Stima della severità della disidratazione. Acta Biomed. - Vol. 86 - Quad. 1 - Gennaio 2015 SIEDP– SIMEUP:Raccomandazioniperlagestionedella DKAinetàpediatrica.Valutazionedelpaziente • Accurata valutazione clinica e dei parametri vitali (FR, FC, PA) (ricercare evidenza d’infezione; se episodi ricorrenti possibile omissione nella somministrazione d’insulina o malfunzionamento dell’erogatore). • Pesare il paziente (il trattamento deve essere calcolato sul peso attuale!). • Stima della severità della disidratazione. • Poiché la stima clinica del deficit di liquidi è soggettiva ed inaccurata, in caso di DKA moderata si considera un deficit del 5-7% e del 7-10% in caso di DKA severa. • Valutazione del livello di coscienza (Glasgow Coma Scale e Pediatric Glasgow coma scale applicabile a bambini di età inferiore a 36 mesi). Acta Biomed. - Vol. 86 - Quad. 1 - Gennaio 2015 SIEDP– SIMEUP:Raccomandazioniperlagestionedella DKAinetàpediatrica.Valutazionedelpaziente • Accurata valutazione clinica e dei parametri vitali (FR, FC, PA) (ricercare evidenza d’infezione; se episodi ricorrenti possibile omissione nella somministrazione d’insulina o malfunzionamento dell’erogatore). • Pesare il paziente (il trattamento deve essere calcolato sul peso attuale!). • Stima della severità della disidratazione. • Poiché la stima clinica del deficit di liquidi è soggettiva ed inaccurata, in caso di DKA moderata si considera un deficit del 5-7% e del 7-10% in caso di DKA severa. • Valutazione del livello di coscienza (Glasgow Coma Scale e Pediatric Glasgow coma scale applicabile a bambini di età inferiore a 36 mesi). Acta Biomed. - Vol. 86 - Quad. 1 - Gennaio 2015 SIEDP– SIMEUP:Raccomandazioniperlagestionedella DKAinetàpediatrica.Esamidilaboratorio • Accesso venoso e campione di sangue per la valutazione di: – – – – – – – Glicemia e b-OH-butirrato EGA su sangue venoso (arterioso per valutazione scambio gassoso) Elettroliti (Na, K, Ca, Cl, Mg, P) Azotemia, creatininemia Osmolarità plasmatica Emocromo (un’elevazione del n. dei GB in risposta allo stress è usuale) HbA1c (procrastinabile, non utile in questa fase) • Esame urine • Nel sospetto di un processo infettivo prelevare un campione per emocoltura, urinocoltura, tampone faringeo • ECG (valutazione indiretta del K+ tissutale) Acta Biomed. - Vol. 86 - Quad. 1 - Gennaio 2015 DKA Gradidiseverità Severità pH venoso Bicarbonato (mmol/L) Lieve <7,30 >7,20 <15 >10 Moderata <7,20 >7,10 <10 >5 Grave <7,10 <5 Acidosiadelevato“anion gap”(20-30mmol/L;vn:12+2mmol/L) LapresenzadelrespirodiKussmaul suggerisceunpH <7.1 Dunger D,etal.,Pediatrics 2005 b-OH-butirrato: 5.4mmol/L DKA: obiettividellaterapia Obiettivi: – graduale correzione della disidratazione, con ripristino della quota idrica intra e extra cellullare, e degli squilibri idroelettrolitici; – graduale correzione della chetosi e dell’acidosi; – graduale correzione dell’iperglicemia, con rientro entro limiti accettabili; – Evitare le possibili complicanze della terapia; – Identificare e trattare eventuali cause scatenanti. SIEDP– SIMEUP:RaccomandazioniperlagestionedellaDKAinetàpediatrica(2015) DKA:principiditerapiaidratante Disidratazione senza shock: soluzione salina 0.9%, 5 - 10 ml/kg durante la 1a – 2a ora. 35% 30% 30% P<0.006 25% 15% (%) 20% 11% 10% 5% 2% 0% 1st 2nd 3rd hour Mean fall <7.33 7.3 -7.15 <7.15 pH La reidratazione da sola, oltre le prime 2 ore, non comporta apprezzabili diminuzioni della glicemia, la cui riduzione è tanto maggiore quanto più il pH è vicino alla normalità. VanelliM,etal.,ActaBiomed.2003 DKA:incasodishock(raro) (disidratazionegrave,ipotensione,iperventilazione,depressionedellostatodicoscienza) Interventi: ü Ossigeno 100% tramite maschera facciale*. üSoluzione salina 0.9%, 20 ml/kg in bolo (nel più breve tempo possibile), ripetibile se necessario **. üSondino naso-gastrico se vomito. (*) Evitare, se possibile, l’intubazione (l’improvviso aumento della CO2 può ridurre il pH del CSF aggravando l’edema cerebrale) (**) accurata rivalutazione dopo ogni bolo Wolfsdorf J, et al. Pediatric Diabetes 2014: 15 (Suppl. 20): 154–179 DKA:principiditerapiaidratante Idratazione dopo le prime due ore: nelle ore successive, somministrare liquidi per il mantenimento dell’apporto idrico e il ripristino del deficit, in 24 h se 5%, in 48 h se 10%, sottraendo il volume infuso nelle prime due ore. Es. 6 aa.; 20 Kg, disidratazione 10%: Mantenimento: 60 ml x 20 Kg= 1200 (24/h); Deficit: 2000 ml (10% del peso, 20 kg) da infondere in 48 h; Deficit + mantenimento (48 h): 2000 ml + 2400 ml= 4400 ml; Liquidi nelle prime 2 ore: 400 ml (10ml/kg/h) Tot.: 4400-400= 4000 ml/48 ore (83 ml/h) Wolfsdorf J, et al. Pediatric Diabetes 15:154–179; 2014 SIEDP – SIMEUP: Raccomandazioni per la gestione della DKA in età pediatrica; 2015 Wolfsdorf J, et al. Global IDF/ISPAD Guideline for Diabetes in Childhood, 2013 DKA:example ofvolumes ofmaintenance +10% deficit,tobegiven evenly over48hours As the severity of dehydration may be difficult to determine and frequently is under or overestimated, infuse fluid each day at a rate rarely in excess of 1.5-2 times the usual daily maintenance requirement based on age, weight, or body surface area. Wolfsdorf J, et al. Global IDF/ISPAD Guideline for Diabetes in Childhood, 2013 DKA:protocollo terapeutico Sez.DiabetologiaPediatrica U.O.PediatriaUniversitaria Az.Ospedaliero-UniversitariaPisana 1a - 2aora Soloreidratazionee.v. (fisiologica0.9%) 5– 10ml/Kg/ora(seshock20ml/kginbolo) Reidratazione Fisiologica0.9%(1)+K+ (2) Max.2.5-3L/m2/24h(3) Dalla2a orainpoi Completarelaterapiae.v. (reidratazione+insulina) Insulinarapida Glicemia<250mg/dl Soluzioneglucosata5%- 10%(5)+ K+ (2)+ NaCl 0.45%- 0.9% (19.2mlsoluzioneNaCl n.7in500ml glucosata=0.45%) - Glicemia>250mg/dl 0.1- 0.05IU/Kg/h(4) - Glicemia<250mg/dl 0.05-0.025IU/Kg/h 1. Se Na sierico corretto >150 mEq/l, usare fisiologica 0.45% (Na corretto= Na sierico (mEq/l) + 2 x [(glicemia in mg/dl100)/100] 2. Aggiungere K+ (se il paziente non è anurico) e infondere a 0.1-0.2 mEq/Kg/h (non superare 0.5 mEq/Kg/h). Dose suddivisa in 50% K-fosfato e 50% K-cloruro (aspartato o acetato se acidosi ipercloremica). 3. Calcolo del volume di liquidi da infondere in 24-48 ore secondo il peso e il livello di disidratazione (5 – 10%): Kg 4-9: 6 ml/Kg/h; Kg 10-19: 5 ml/Kg/h; Kg 20-39: 4 ml/Kg/h; Kg 40-59: 3.5 ml/Kg/h; Kg 60-80: 3 ml/Kg/h. 4. Se il pH >7.25 infondere 0.075 – 0.05 IU/Kg/h 5. Continuare le due infusioni fino alla normalizzazione dei livelli di b-idrossibutirrato o dell’EGA. Aggiustare la velocità delle due infusioni per mantenere la glicemia tra 150 – 180 mg/dl (1 UI/h e.v. metabolizza 4 – 6 g/h di glucosio e.v.). DKA:terapiainsulinica Osservazioneclinicaemonitoraggio • Ogni ora: übilancio idrico; üparametri vitali, ECG, valutazione neurologica (GCS). • Ogni 2 - 4 ore: üglicemia, K, Na, Cl, fosfatemia, azotemia; üEGA, creatininemia; üb-OH-butirrato. Wolfsdorf J, et al. Pediatric Diabetes 15:154–179; 2014 DKA:ildilemmadell’alcaliterapia • La somministrazione di bicarbonato nella correzione della DKA non è raccomandata, poiché può causare effetti collaterali. Chua etal.Annals ofIntensiveCare2011; Dunger DBetal.Pediatrics 2004; Glaser N.etal.N Eng J Med,2001; Dunger DBetal.N Eng J Mrd,2001; Edge JA.Diabetes Metab ResRev 2000; Ennis EDetal.Appleton&Lange,1997; Kitabchi AEetal.Med Clin NorthAm,1995; DeFronzo RAetal.Diabetes Revf 1994; Kitabchi AEetal.Lea&Febiger,1994; Barnes HVetal.Year BookMedical,1988; Morris LRetal.Ann Intern Med 1986; Kitabchi AEetal.Williams&Wilkins,1994; Lever Eetal.Am J Med 1983; Morris LRetal.Ann Intern Med 1986. • Inoltre, la sua utilizzazione nella correzione della DKA prolunga l’ospedalizzazione. DKA:aqualipazientiriservarel’alcaliterapia • Nei casi con acidosi grave (pH<6.9), stato di shock, con secondaria compromissione emodinamica (riduzione della contrattilità cardiaca e del tono vascolare), non responsiva a farmaci inotropi; • In caso di grave iper-potassiemia. • Dose: 1-2 mEq/Kg da infondere lentamente in almeno 60 -120 minuti, sospendendo l’infusione quando il pH raggiunge 7.1 e/o i bicarbonati sono >10 mmol/l. SIEDP – SIMEUP: Raccomandazioni per la gestione della DKA in età pediatrica; 2015 DKA:edemacerebrale • ComplicanzadellaterapiadellaDKA.Siverificaincircal’1%deicasiedè associatoconunamortalitàdel40-90%. • E’responsabiledel50-60%dellemortiperdiabetemellitoditipo1. Fattoridirischio: ü Etàpiùgiovane,DMall’esordio,maggioreduratadeisintomi ü Maggioreipocapniadopoaggiustamentoperillivellodiacidosi ü Livellipiùelevatidiazotemia ü Gravitàdell’acidosi ü Somministrazionedibicarbonato ü Eccessivaeprecoceriduzionedell’osmolalità plasmatica ü Ridottoincrementodeilivellidisodiemia oprecoceriduzionedellasodiemia correttaperlaglicemiadurantelaterapia ü Eccessivovolumediliquidisomministratinelleprime4ore ü Somministrazioned’insulinanellaprimaoraditerapia 20 DKA:clinical diagnosis ofcerebral edema based onbedside evaluation ofneurological state One diagnostic ctiterion, two major criteria, or one major and two minor criteria have a sensitivity of 92% and a false positive rate of 4%. Signs that occur before treatment should not be considered in the diagnosis of cerebral edema. Muir Ab, et al. Diabetes Care 2004;27:1541 DKA:trattamentodell’edemacerebrale Interventi: – Iniziare immediatamente il trattamento; – Ridurre la velocità di infusione di ⅓ – ½. – Infusione immediata i.v. di mannitolo 0.5 – 1 g/Kg in 10 - 15 min. Ripetere in caso di mancata risposta in 30 – 120 minuti. – Soluzione salina ipertonica (3%) 2.5 - 5 ml/kg in 10-15 minuti in alternativa al mannitolo, soprattutto in caso di mancata risposta. – Elevare la testa del paziente dal letto. – L’intubazione può essere necessaria per i pazienti che sono a rischio d’insufficienza respiratoria (un’iperventilazione troppo aggressiva, pCO2 <22 mmHg, o 2.9 kPa, si associa a maggiore frequenza di complicanze). – Una volta iniziata la terapia, TAC encefalo per escludere altre possibili cause intracraniche (circa 10% dei casi), in particolare trombosi o emorragie che richiedano terapia specifica. – Trasferire in terapia intensiva. PunticardinedellagestionedellaDKA Non avere fretta nel correggere! SIEDP– SIMEUP:Raccomandazioniperlagestione dellaDKAinetàpediatrica;2015 Un ringraziamento a: Dr.ssa A. Boni Dr.ssa E. Randazzo Dr.ssa N. Tyutyusheva Dr. M. Botti Inf. pediatrica C. Di Donato