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Rinaldi, Antonio, Ritratto dalla carta
squarciata, 1840-1850, olio su
cartone, 23,4 x 19,9 cm, Pinacoteca
cantonale Giovanni Züst, Rancate
Bearbeitungstiefe
Name
Rinaldi, Antonio
Lebensdaten
* 20.11.1816 Tremona, † 27.9.1875 Tremona
Bürgerort
Tremona (TI)
Staatszugehörigkeit CH
Vitazeile
Pittore, affreschista e disegnatore. Pittura religiosa e di genere, ritratti,
interni, nature morte e paesaggi
Tätigkeitsbereiche
pittura, affresco, disegno
Lexikonartikel
Nato in una famiglia agiata di Tremona, si iscrive tredicenne
all'Accademia di Brera a Milano, che frequenta fino al 1841, ottenendovi
diverse menzioni; è allievo del pittore neoclassico Luigi Sabatelli e
compagno di studi di Vincenzo Vela. Il suo lungo curriculum accademico
lo porta a spaziare in ogni genere: dall’affresco alla ritrattistica, dalla
pittura di storia e religiosa a quella di genere. È presente alle esposizioni
braidensi solo due volte: nel 1841 con Raffaello e la Fornarina (Rancate,
Pinacoteca Züst), tela ripresa nel 1845, e nel 1844 con Cinque ritratti.
Prima di chiudersi in un volontario esilio nel Mendrisiotto, presenta
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inoltre il dipinto Gian Giacomo Trivulzio innanzi a Luigi XII re di Francia
ribatte le accuse del conte di Lignì (Rancate, Pinacoteca Züst) al grande
concorso di pittura bandito nel 1843 dall’Accademia di Brera, vinto dal
pavese Cherubino Cornienti, vicino a Rinaldi sul piano stilistico
specialmente nel modo di trattare la pittura religiosa. Il tema storico
stuzzica ancora a più riprese Rinaldi, come attestano numerosi bozzetti
ispirati dalle vicende di Guglielmo Tell e Cristoforo Colombo, o di Paolo
e Francesca, ma anche a carattere locale (La strage di Castel San
Pietro). Artista colto e schivo, tornato nel Mendrisiotto è riluttante a
lasciare la sua terra, se si eccettuano alcune puntate a Ginevra, in
Vallemaggia, nel Comasco e nel Varesotto; il ritiro dal circuito artistico
nuoce alla sua fama. Attivo prevalentemente in ambito locale, Rinaldi
esegue quadri e affreschi soprattutto per le famiglie benestanti (Ritratto
delle signorine Spinelli, Lugano, Museo civico di belle arti) e le chiese
della sua contrada. Le sue opere sono presenti in molte chiese ticinesi,
tra cui quelle di Balerna, Besazio, Cavergno, Capolago (splendide le tele
della Via Crucis), Coldrerio, Genestrerio, Meride e Stabio, e nelle chiese
lombarde di Casnate, Cernobbio, Civiglio, Gemonio, Ronago e
Tavernerio. Realizza inoltre numerosi quadri ispirati a scene domestiche
e popolari (La polenta ai grotti di Tremona, 1850-55, L’ubriaco galante,
Rancate, Pinacoteca Züst), in cui si avverte l’influsso di certa pittura
fiamminga ma anche di pittori lombardi come Angelo Inganni. La
maggior parte delle sue opere sono conservate nella Pinacoteca Züst di
Rancate.
Alla luce dei più recenti studi, Antonio Rinaldi non appare più come un
pittore locale, legato solo al Mendrisiotto, bensì come una delle
personalità del suo tempo più aperte alle varie correnti, milanesi ma
anche bergamasche, il che induce a supporre nella ritrattistica – che
spazia e varia da una realtà vicina a un ambito familiare e modesto (Il
muratore Bernasconi, Rancate, Pinacoteca Züst) a un’altra più ufficiale di
ritrattista della borghesia locale – una frequentazione non solo del
cromatismo del Piccio, che molto lo influenzerà, ma anche di altri
maestri bergamaschi, come Giacomo Trecourt, o Giuseppe Rillosi.
Un’aura romantica e malinconica, caratterizzata da raffinatezze tonali e
preziosità di impasti (derivategli, nelle tele degli anni ’50, da ascendenze
di Eliseo Sala e di Giuseppe Molteni), si accompagna spesso a una
vena realista. Arguzia e ironia contraddistinguono sia i ritratti a carattere
più domestico, sia le tele di genere, dove amava rappresentare scene di
osteria, di umili interni di cucina, ma senza alcun intento moraleggiante,
o volontà di denuncia sociale, come comprovano le centinaia di schizzi
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eseguite da Rinaldi a matita con fare veloce, a mo’ di scherzo o di
trastullo, che evocano la poesia burlesca cinquecentesca del toscano
Francesco Berni, amato dall’artista tremonese. Il Berni si indirizzava
verso una tradizione popolaresca e vernacola con l’uso di una satira
dissacrante, presente anche nel nostro colto pittore che, prendendo
probabilmente spunto dalla poesia berniana In lode al debito, esegue
un disegno dal titolo Evviva i debiti e l’allegria.
Opere: Capolago, chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena; Lugano,
Museo cantonale d’arte; Lugano, Museo civico di belle arti; Mendrisio,
chiesa di S. Maria; Mendrisio, chiesa di S. Sisinio alla Torre; Mendrisio,
chiesa parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano; Mendrisio, Museo d’arte;
Rancate, Pinacoteca Züst; Rancate, Cimitero, cappella centrale; Riva
San Vitale, chiesa plebana.
Mariangela Agliati Ruggia, 2005
Literaturauswahl
- Mariangela Agliati Ruggia: «Varietà di temi e soggetti: storia, ritrattistica,
pittura di genere». In: La ricerca di un'appartenenza, 1803-1870. Lugano,
Museo civico di belle arti, 2001-02. A cura di Rudy Chiappini. Bellinzona:
Salvioni, 2001 (Arte in Ticino 1803-2003 1), pp. 125-158
- Dall'Accademia all'Atelier. Pittori tra Brera e il Canton Ticino
nell'Ottocento. Rancate, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, 2000. A
cura di Maria Angela Previtera e Sergio Rebora. Milano: Electa, 2000
- Jean Soldini: La Pinacoteca Züst. Catalogo generale. Bellinzona:
Casagrande, 1988
- Maria Will: «Antonio Rinaldi 1816-1875». In: Il Bollettino. Informazioni
d'arte, 1984, 11, pp. 76-77
- Giuseppe Martinola: Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate.
Catalogo. [Bellinzona]: Edizoni dello Stato, 1967
Nachschlagewerke
- E. Bénézit: Dictionnaire critique et documentaire des peintres,
sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays
par un groupe d'écrivains spécialistes français et étrangers. Nouvelle
édition entièrement refondue sous la direction de Jacques Busse. Paris:
Gründ, 1999, 14 vol.
- Biografisches Lexikon der Schweizer Kunst. Dictionnaire biographique
de l'art suisse. Dizionario biografico dell'arte svizzera. Hrsg.:
Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne;
Leitung: Karl Jost. Zürich: Neue Zürcher Zeitung, 1998, 2 Bde.
- Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur
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Gegenwart, begr. von Ulrich Thieme und Felix Becker, 37 Bde., Leipzig:
Seemann, 1907-1950.
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Letzte Änderung
23.04.2015
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Empfohlene Zitierweise
AutorIn: Titel [Datum der Publikation], Quellenangabe, <URL>, Datum
des Zugriffs. Beispiel: Oskar Bätschmann: Hodler, Ferdinand [2008,
2011], in: SIKART Lexikon zur Kunst in der Schweiz,
http://www.sikart.ch/kuenstlerinnen.aspx?id=4000055, Zugriff vom
13.9.2012.
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