PACE DEL RIO

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PACE DEL RIO
PACE DEL RIO,
professione stallone
di Elisabetta Busso
È
entrato in razza uno
dei cavalli più interessanti degli ultimi anni,
Pace Del Rio, figlio di
Varenne e fratello pieno di Lana Del Rio, una carta da
brividi!
Un cavallo che se non avesse
avuto quei problemi all’anteriore
destro, avrebbe sicuramente avuto
una carriera più rosea e duratura,
arriva però a questo traguardo con
un seme ancora fresco.
Anzitutto ricordiamo che è nato
a Borgaretto presso l’Allevamento
Del Rio, di Giuseppe Franco Monticone, da un certo Varenne e Urbem d’Asolo, figlia di Ata Star L,
una cavalla che ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro trotto. Dapprima in pista, vincitrice dell’Elwood Medium e della
poule femminile milanese, il Premio Emilia, seconda nel Città di
Napoli Filly, ha concluso una bril-
lante carriera con un record di
1.13.6 e somme vinte di circa
163.220 euro. Ma il segno lo ha lasciato soprattutto come madre superlativa di Lana Del Rio, Pace Del
Rio, Ramon Del Rio, Seta Del Rio,
Terra Del Rio, Urbem Del Rio, per
finire con Versus All.
Pace Del Rio, debutta a Torino
nel settembre 2011 con un errore,
dettato dalla troppa voglia di andare, per rifarsi però subito dopo ad
Albenga, vincendo per dispersione
a ottima media di 1.15.4. Secondo
successivamente nel Noviziato Pedrazzani, dove fa un vero sproposito per un puledro alle prime armi. Con il numero sette sbaglia pochi metri dopo lo stacco della macchina, perde una cinquantina abbondante di metri ed arriva ancora
ottimo secondo alle spalle di Picard Del Ronco, perdendo veramente per un soffio in un arrivo
serratissimo. Arriva terzo nella fi-
Uno dei momenti più felici per Pace del Rio: il Costa Azzurra del 19 aprile 2015
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nale del Gran Premio Delle Aste
2011 (dopo un secondo posto in
batteria), vincendo la stessa corsa
l’anno dopo, a Milano nel giorno di
Sant’Ambrogio, in uno scenario da
favola sotto una folta neve, facendo 1.13.4, dopo quasi un anno di
sosta per il primo pit stop della sua
carriera. Un cavallo duttile, che si
è sempre saputo adeguare a qualunque tipo di schema, svelto se
era necessario, cattivo a costruirsi
le corse da dietro e missile in arrivo, che fosse pista piccola o grande, sapeva districarsi sempre bene, come ad esempio nel Gran Premio Società Campo di Mirafiori,
corsa costruita metro per metro,
con un ostico numero che non gli
ha permesso di salire sul podio.
Nella sua prima esperienza francese, nel Prix De Pont Audemer, arriva bene secondo lottando con l’avversario dichiarato Verdict D’Honneur. E’ risultato piazzato in mol-
tissimi gran premi, come il Città di
Torino, Il Società Campo di Mirafiori (per ben due anni), il Gran
Premio delle Nazioni a Napoli, il
Gala Del Trotto, l’Encat, il Locatelli, il Lotteria di Agnano, il Prix De
Balliere a Vincennes.
Abbiamo chiesto a Santo Mollo,
quale sia stata secondo lui la corsa
più bella.
“Indubbiamente la consolazione
del Lotteria, una giornata che mi
ha lasciato una freccia nel cuore,
quasi quanto l’Amerique di sua sorella. Nella batteria forse sono partito poco convinto, e questo mi ha
fatto perdere la corsa, perché con
il senno di poi, sono sempre più
certoo che quel giorno avremmo
vinto noi il Lotteria. Pace era stratosferico e lo ha dimostrato. Al
contrario della batteria, nella consolazione avevamo il numero 1,
ma non sono riuscito a tenere il comando, anche perché ritenevo che
sarebbe stata un’ impresa inutile,
visto che in corsa c’erano due
compagne di scuderia. Infatti, così
è stato. Partiti fortissimi Orleans
Om e Orsia, che poi ha dato strada
alla compagna di scuderia Nonant
Le Pin, a quel punto sono subito
andato all’esterno, accompagnando il gruppo, a quel punto ho pensato: “O la va o la spacca. E lui ha
… spaccato. In retta non ho neanche avuto bisogno di muovere le
mani, ha fatto tutto da solo. Non
ho neanche avuto la forza di gioire, perché era troppo l’amaro in
bocca.”
Quali sono le sue maggiori
caratteristiche?
“Forza, potenza e tanto coraggio, un vero leone. Ho visto raramente dei cavalli così belli, lui è
perfetto, una vera statua. Il carattere come quello di tutta la famiglia, è tosto, loro ‘divorano’ gli avversari, quando c’è da lottare sono
sempre presenti.”
Pace stallone, come lo vedi?
“Con una genealogia come la
sua, ha pochi rivali, è da brividi.
Posso solo pensarne il meglio, sono convinto che sarà un ottimo riproduttore, oltretutto si possono
Pace del Rio taglia vittorioso il traguardo della Consolazione del Lotteria 2015
incrociare diverse linee , e questo è
sicuramente un bel vantaggio.”
Due chiacchiere le abbiamo fatte
anche con Cristiano Monticone, allevatore e proprietario di Pace Del
Rio, che ricordiamo, monterà a San
Martino di Lupari, in provincia di
Padova dal signor Loris Tieppo.
Come mai la scelta di mettere in razza il cavallo, e
come mai in una zona così
distante da voi?
“La scelta di chiudere la carriera
di Pace Del Rio, è stata dettata dal
rispetto per un cavallo che ci ha
dato tanto, soprattutto ha dimostrato di avere tanto cuore, e questo va ripagato. Come probabilmente avrete già scritto, i problemi
fisici ne hanno condizionato una
carriera che sarebbe stata sicuramente più ricca, ma purtroppo è
andata così. La scelta, direi ottima
di portare Pace da Tieppo, è stata
anche questa fatta con il cuore. In
altri allevamenti sarebbe stato uno
dei tanti, lì lui è il Padrone, unico
stallone trattato veramente come
un re, il signor Tieppo ci ha fatto
un’ottima impressione, è una persona estremamente seria e meticolosa, pensiamo che quella situazione per il cavallo sia la migliore.”
Loris Tieppo, come mai ha
voluto Pace Del Rio a casa
sua?.
“Un cavallo che ho sempre seguito, innamorato della sua bellezza. Raramente si vedono cavalli
così perfetti, sembra disegnato. Poi
insomma un figlio di Varenne si
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presenta già bene di suo, aggiungiamoci le sorelle Lana e Terra Del
Rio, cosa si può volere di più. Lana
a tre anni ha fatto tutte le classiche
contro i maschi, vincendo sempre
come ha voluto, non ricordo un’altra femmina capace di un’impresa
simile. Inoltre ora c’è l’ultimo figlio
di Urbem D’Asolo, Versus All, che
sta facendo vedere cose molto interessanti, può essere senz’altro un
altro punto a nostro favore.”
Secondo lei quale sarà la
caratteristica maggiore
che potrà trasmettere ai
suoi figli?
“Non ho dubbi, il carattere deciso del vero cavallo da corsa, e la
sua testa da campione che lo ha
contraddistinto più volte. Ho ancora impressa la vittoria di Bologna
nel ‘Repubblica’. Numero in seconda fila, in pista piccola non è una
passeggiata. Non prende un’ottima
partenza, rimane prima in terza
ruota per poi ripiegare in pariglia
nelle retrovie, sino ai 450 finali
quando viene via in terza ruota per
andare a vincere stabilendo il record della corsa di 1.11.6. quel
giorno mi ha definitivamente conquistato. Ringrazio molto Santo
Mollo e la famiglia Truccone per la
fiducia, per me averlo qui è un
onore immenso.”
In un’intervista fatta alcuni anni
fa a Franco Monticone, alla domanda qual era il suo sogno, rispose:
“Uno stallone figlio di Varenne e
fratello di Lana Del Rio”.