L`impressionismo
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L`impressionismo
L’impressionismo Edouard MANET (1832-1883) 1. Sfida le convenzioni pittoriche (accademia) soggetti audaci e innovativi 2. Modella le forme blocchi di colore 3. Rappresenta luoghi di svago e di divertimento della borghesia parigina 2. Blocchi di colore Punti 1 e 3 La colazione sull’erba, 1863, olio su tela, 208x264 Soggetto: nudi NON in composizione mitologica (come invece nella tradizione accademica) Fronde alberi sovrapposte come quinta teatrale profondità macchie di colore Contrapposizione cromatica frutta, toni caldi / veste donna, toni freddi pennellate veloci Sguardo verso stazione sogg. inconsueto e reso SOLO dal vapore delle locomotive Sguardo verso spettatore Claude Oscar Monet (1840-1926) È il pittore francese più rappresentativo del movimento impressionista, considerato il ‘padre’ dell’impressionismo. Monet non amava e non s'interessava ai classici esempi della pittura, tanto da non entrare quasi mai al Louvre: la sua cultura artistica era e rimase limitata, ma egli compensava quell'apparente difetto nel vantaggio di poter guardare alla natura - l'unica fonte della sua ispirazione - senza precostituite impalcature mentali, abbandonandosi all'istinto della visione che, quando è immediata, ignora il rilievo e il chiaroscuro degli oggetti, che sono invece il risultato dell'applicazione al disegno di scuola. Pur ammirando i realisti come Courbet e Corot, non li imitava; eliminando la plasticità delle cose, Monet si sforzava di rappresentarle nell'immediatezza del fissarsi della loro immagine nella rètina dell'occhio, nel loro primo apparire alla coscienza: e l'apparenza della cosa non è la realtà della cosa Il 15 aprile 1874 s'inaugura, nello studio del fotografo Nadar la mostra del gruppo Societé anonyme des peintres, sculpteurs et graveurs, composto, fra gli altri, da Monet, Cézanne, Degas,Renoir, Pissarro, polemici nei confronti della pittura, allora di successo, accettata regolarmente nei Salons. Monet vi presenta la tela, dipinta due anni prima, Impressione, levar del Sole; il critico Louis Leroy prende spunto dal titolo del quadro per coniare ironicamente il termine impressionismo. Scrive Leroy che ..fu una giornata tremenda quella in cui osai recarmi alla prima sul boulevard des Capucines insieme con Joseph Vincent, paesaggista, allievo di Bertin, premiato sotto diversi governi. L'imprudente era andato lì senza pensarci, credeva di vedere della pittura come se ne vede ovunque, buona e cattiva, più cattiva che buona, ma che non attentasse ai buoni costumi artistici, al culto della forma, al rispetto dei maestri. Ah, la forma! Ah, i maestri! Non ne abbiamo più bisogno, mio povero amico! Tutto questo è cambiato….. Monet, Degas*, Renoir, Pissarro disprezzo verso regole pitture accademica lavorano en plain air, o comunque fuori dall’atelier* attrezzatura: cavalletto, seggiolino pieghevole, tele di piccolo formato, colori in tubetto Aboliscono disegno preparatorio e chiaroscuro Pennellate rapide di colore puro COGLIERE L’ATTIMO FUGGENTE DELLA REALTA’ E FERMARE SULLA TELA UN’IMPRESSIONE VISIVA *Degas lavora solo in studio, spesso a memoria C. MONET, I papaveri, 1873, olio su tela, 50x65 Moglie e figlio raffigurati 2 volte realtà in continuo mutamento Papaveri: colore senza forma; rosso/verde: complementari C. MONET, Lo stagno delle ninfee, armonia verde, 1899, olio su tela, 89x93,5 • Ricerca sulla LUCE vera PROTAGONISTA della pittura Vedere Vol. B pag. 272-273: Renoir, Colazione dei canottieri, 1880-1881, olio su tela, 129,5x172,5