Palazzo Carmi: venduto l`appartamento di Cambi

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Palazzo Carmi: venduto l`appartamento di Cambi
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MERCOLEDÌ 18 MAGGIO 2011
Parma
Delitti denunciati a Parma e provincia il 16 maggio
q Furti di auto
q Auto recuperate
q Furti a bordo di auto
q Furti in abitazione
0
0
1
3
q Furti ai danni
di esercizi commerciali 2
q Borseggi
1
q Scippi
0
q Rapine
q Truffe
q Persone indagate in stato di libertà
q Persone arrestate
0
1
2
1
*Fonte Prefettura
CRAC GURU IERI L'ASTA PER LA VENDITA DEI BENI
Palazzo Carmi:
venduto
l'appartamento
di Cambi
Acquistato da un imprenditore parmigiano
per un milione e 162 mila euro più gli arredi
Davide Barilli
II «Stavo
cercando casa e, con i
prezzi che ci sono in giro, ho pensato che valeva la pena provare a
fare un'offerta. Ma non credevo
che la mia sarebbe stata l'unica...». Se lo è aggiudicato un imprenditore parmigiano l'appartamento faraonico di palazzo
Carmi, in cui viveva Matteo
Cambi: un milione e 162mila euro è la cifra pagata da A.P., cinquantunenne titolare di una ditta in città che non ha neppure
dovuto ingaggiare un'asta. Ieri,
infatti, c'era solo lui nell'ufficio
del giudice delegato ai fallimenti, interessato a comperare l'appartamento di Palazzo Carmi.
Un «gioiello» dotato di palestra,
stanza benessere e camera da
letto con piscina (e nel prezzo è
compresa anche l'autorimessa
di via Farini 63) che resta dunque di proprietà di un parmigiano.
A fronte del prezzo di un milione e 152 mila euro (ribassato
rispetto alla richiesta iniziale di
un milione e 800mila euro di base d'asta), il nuovo proprietario
ha presentato un'offerta aumentata di diecimila euro, sufficienti
per far suo il «regno» del creatore della margherita più famosa nel mondo della moda. Ma
non basta, oltre all'appartamento, l'imprenditore ha comperato
anche gli arredi, sborsando altri
124 mila euro.
Al terzo appuntamento davanti al giudice delegato ai fallimenti Pietro Rogato e al curatore fallimentare Gino Capelli,
la liquidazione dei beni immobiliari di Matteo Cambi ha partorito un «due su tre» che lascia
ben sperare per il buon esito della cessione dell'ultimo pezzo da
novanta rimasto invenduto: la
bella villa di viale Campanini dove abitavano la madre e il patrigno di Cambi non ha infatti
ancora trovato un acquirente. La
lussuosa abitazione, rimasta
senza compratori dopo due aste
è stato «proposta» ieri al terzo
tentativo a un prezzo ribassato
del 20% rispetto a quello (già
scontato) dell'ultima asta andata deserta nel giugno di un anno
fa, così come la casa di via Farini.
Ma nonostante il prezzo di un
milione e 792 mila (a fronte di
una stima iniziale di due milioni
e 800 mila) per la villetta su tre
piani di viale Campanini non ci
sono state offerte.
Tornando invece all’appartamento di Palazzo Carmi, ricordiamo che è disposto su tre piani: al terzo piano di disimpegno,
una stanza (attualmente adibita
a palestra), un bagno e un locale
lavanderia; al quarto, disimpegno, un salotto, un soggiorno,
una sala da pranzo, una cucina e
un bagno; al quinto, disimpegno, una stanza (deposito occasionale), una stanza con bagno
(già lavanderia), una stanza con
zona benessere, una camera, un
bagno e diversi spazi soffitta non
abitabili ricavati nelle porzioni
basse in prossimità della linea di
gronda.
I vari livelli sono collegati fra
loro da una scala interna e da un
ascensore privato; l’appartamento ha accesso diretto dalla
scala e dall’andito condominiali
al piano terzo e dall’ascensore
privato al piano terreno attraverso un piccolo vano con ripostiglio, utilizzati in via esclusiva.
All’alloggio è annesso un locale accessorio di cantina posto
al piano interrato dello stesso
stabile.
Come detto, c'è anche un’autorimessa, situata al civico 63 di
strada Farini, provvista di due
portoni di accesso, fra loro contrapposti, e all’interno vi possono trovare ricovero due autovetture in fila.
Oltre all'appartamento di via
Farini - oltre 600 metri quadrati su tre piani - e la villa di viale
Campanini (732 metri quadrati
con tanto di giardino che supera i 900 metri), è andato all'asta un altro lotto non ancora
assegnato: due piccoli appartamenti a Carpi con autorimessa,
venduti ieri, dopo una gara di
offerte con partenza a 120 mila
euro a 141 mila euro: una cifra
sicuramente concorrenziale.
Mentre per la villetta di viale
Campanini, come detto già precedentemente quotata ben oltre i due milioni di euro, la procedura fallimentare potrebbe
accontentarsi una cifra ben inferiore a 1.792.000 euro.
Già venduta invece - per tre
milioni e 810 mila euro - la villa di
Forte dei Marmi: l'ha comprata
il 21 aprile dell'anno scorso un
magnate ucraino.
Nel giugno dell'anno passato
invece furono venduti altri 9 appartamenti per un incasso complessivo di oltre un milione e 400
mila euro.
Per il più ambito tra i lotti in
questione, un bilocale a Pietrasanta, arrivarono ben dieci offerte: partito da una base d'asta
di 210 mila euro venne aggiudicato per 295 mila. Ma i pezzi
pregiati - la casa di via Farini e
quella di viale Campanini - come
detto non li volle nessuno: fino a
ieri quando l'imprenditore parmigiano ha fatto suo il «regno»
in cui aveva abitato l'ex re della
margherita. u
LE ASTE
Alienati gli immobili di Carpi, non la casa di viale Campanini
nn Non c'era solo il bellissimo appartamento di palazzo Carmi in vendita ieri. All'asta sono andati anche due immobili di proprietà della
famiglia Cambi a Carpi. Entrambi venduti. Asta deserta invece per la palazzina di viale Campanini.
La vicenda
Quel buco da 120 milioni
II Nel maggio di due anni fa Matteo Cambi - come la madre Simona Vecchi e il patrigno Gianluca Maruccio De Marco - avevano patteggiato a pena per il
crac di Guru: quattro anni per
tutti e tre.
Dopo l'accordo con il pm Lucia
Russo, era arrivato il sì del gup
Maria Cristina Sarli che aveva
anche condonato a Cambi e famiglia un mese di pena per i fatti
precedenti al maggio 2006, e
quindi coperti da indulto.
Il crollo dell'impero delle magliette era avvenuto con un buco
complessivo - secondo la stima
della curatela fallimentare - di
oltre 120 milioni di euro.
E il clamoroso arresto - l'11 luglio 2008 - di Cambi, della madre
e del compagno di lei per bancarotta fraudolenta, frode fiscale (emissione di fatture per ope-
SCHIANTO L'UOMO, UN 38ENNE, E' USCITO DI STRADA DA SOLO. OPERATO, E' RICOVERATO IN RIANIMAZIONE
Incidente a Marore, scooterista grave
II Drammatico
incidente nella
notte fra lunedì e ieri a Marore, in
strada del Lazzaretto. Uno scooterista è uscito di strada ed è finito
in un fossato, riportando gravi ferite. E' successo intorno a mezzanotte e mezza, in una strada a
quell'ora poco trafficata. L'uomo,
un 38enne di Parma, era alla guida di un Kymco 125 quando - senza che nessun altro mezzo fosse
coinvolto - ha perso l'equilibrio
finendo fuori strada.
Le condizioni dell'uomo sono
apparse subito molto gravi. E' stato trasportato d'urgenza al pronto
soccorso del Maggiore e ieri mattina ha subito un delicato intervento chirurgico. Nel pomeriggio
è stato ricoverato in Rianimazione. I medici non hanno ancora
sciolto la prognosi. u
Incidente Lo scooter sul quale viaggiava il parmigiano rimasto ferito e, a destra, il luogo del sinistro.
razioni inesistenti), dichiarazione infedele e vari reati societari,
fra cui il falso in bilancio aveva
fatto scalpore e scrivere per
giorni e giorni la stampa del Belpaese.
Dal mondo patinato della moda agli uffici di un'azienda locale: si è adattato a tutt'altro stile,
Cambi. Nei mesi scorsi, infatti,
dopo aver detto addio a «Freee»,
la linea di abbigliamento che vo-
leva essere un inno alla libertà
ritrovata, l'ideatore della Margherita ha anche lavorato come
impiegato per una ditta di trasporti di Sala Baganza e nello
studio di un architetto. Ottenuta
la sospensione della pena e l'affidamento in prova, misura concessa anche agli altri, Cambi può
lavorare, oltre che seguire il percorso di riabilitazione terapeutica del Sert. Dovrà seguire le
prescrizioni del tribunale, ma
proprio il fatto di poter contare
su un lavoro ha agevolato la decisione sulla misura alternativa
al carcere.u