Ministero dello Sviluppo Economico - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi

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Ministero dello Sviluppo Economico
DIPARTIMENTO PER L’IMPRESA E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
DIREZIONE GENERALE PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE – UIBM
Divisione VI – Assistenza e supporto alle imprese destinatarie anticontraffazione
Verbale della riunione del Tavolo Associazioni delle imprese
e dei commercianti
Roma, 4 luglio 2013
Il giorno giovedì 4 luglio 2013, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento
per l’Impresa e l’Internazionalizzazione, Direzione generale per la lotta alla contraffazione UIBM (DGLC - UIBM), Via Molise 19, ha luogo la riunione di confronto con le Associazioni
delle imprese e dei commercianti, per riferire sulle modifiche proposte dall’UE al sistema di
registrazione dei marchi a livello comunitario.
In rappresentanza del Ministero Sviluppo Economico partecipano:
-
Dott. Mariano G. Cordone, Dirigente della Divisione VI, DGLC - UIBM;
Dott.ssa Stefania Benincasa, Dirigente della Divisione XIII, DGLC - UIBM;
Dott.ssa Simona Marzetti, Dirigente della Divisione VIII, DGLC - UIBM;
Dott. Gianluca Scarponi, Dirigente della Divisione IV, DGLC - UIBM;
Ing. Giovanni de Sanctis, Funzionario della Divisione VI, DGLC - UIBM;
Dott.ssa Delfina Autiero, Funzionario della Divisione VIII, DGLC - UIBM;
Dott.ssa Bruna Gioia, Funzionario della Divisione XIII, DGLC - UIBM;
Dott.ssa Raffaela Neri, Membro di staff della Divisione VI, DGLC - UIBM.
In rappresentanza delle parti convocate sono presenti:
-
Dott.ssa Loredana Sarti, AEFI;
Dott.ssa Chiara Di Battista, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli;
Dott.ssa Eleonora della Noce, CIA;
Dott. Simone Bentrovato, CLAAI;
Dott. Luigi Tozzi, CONFAGRICOLTURA;
Dott. Fernando Ippoliti, CONFAPI;
Dott.ssa Cristiana Marrocchi, CONFARTIGIANATO;
Dott. Michele Ruta, CONFCOOPERATIVE;
Dott. Gianni Gravante e Dott. Walter Caizzone, CONFCOMMERCIO;
Dott. Domenico Colella, CONFIMPRESAITALIA;
Avv. Glauco Camerini Pollio e Dott.ssa Alessandra Quattrociocchi, CONFINDUSTRIA;
Avv. Carlo Alberto De Michelis, INDICAM;
Dott. Piero Cardile (ANCD - CONAD) e Dott.ssa Paola Cavallo (ANCC - COOP),
LEGA DELLE COOPERATIVE;
- Dott. Vincenzo Carrozzino, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali;
- Dott. Fabrizio De Benedetti, Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale;
- Dott. Alfonso De Lucia Lumeno, UNIMPRESA.
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DIREZIONE GENERALE PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE – UIBM
Divisione VI – Assistenza e supporto alle imprese destinatarie anticontraffazione
Inizio lavori 11.25
Apre i lavori il dott. Mariano G. Cordone introducendo l’argomento all’ordine del giorno
(O.d.G.): “la Revisione della Direttiva 2008/95, del Regolamento sul Marchio Comunitario
207/2009 e del Regolamento Tasse 2869/95”, le tre iniziative legislative dell’UE per modificare
il sistema di registrazione dei marchi a livello comunitario. Ricorda inoltre che potranno essere
presi in esame eventuali pareri, osservazioni e commenti di tutti i partecipanti, in ragione delle
prossime consultazioni in ambito UE.
Il dott. Cordone prosegue informando i partecipanti che la riforma proposta dalla
Commissione europea ha l’obbiettivo di migliorare il sistema di registrazione dei marchi
semplificandone l’accesso, incentivando la protezione - con costi più contenuti - e rafforzando la
protezione soprattutto contro i prodotti contraffatti in transito sul territorio dell’UE. In
particolare, la Commissione propone di passare dal regime di tassazione, che prevede la
copertura delle prime tre classi, al c.d. regime monoclasse - come quello italiano - per il quale si
pagano tasse per ciascuna delle classi selezionate. Ciò consentirebbe alle imprese di limitare la
protezione del proprio marchio alle effettive esigenze commerciali, prevedendo un costo che
copra unicamente queste esigenze. Al riguardo il dott. Cordone informa i presenti come l’UE
spinga, con questa riforma, per una effettiva e rapida armonizzazione di tutti i sistemi nazionali
su regole e prassi comuni per promuovere in Europa un livello di efficienza quanto più
standardizzato possibile attraverso: a) la semplificazione e l’armonizzazione dei sistemi di
registrazione nazionali da parametrarsi su quello comunitario; b) la modernizzazione delle
vigenti disposizioni avendo di mira l’obbiettivo di chiarire meglio la portata e i limiti della
protezione e renderla più rispondente alle esigenze del mercato, anche alla luce della ormai
ampia giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’UE in materia; c) il potenziamento dei mezzi
di contrasto al fenomeno della contraffazione anche con riguardo alle merci in transito nel
territorio comunitario e non destinate ad essere ivi immesse in libera pratica; d) la cooperazione
tra gli Uffici dei Marchi Nazionali e l’UAMI per promuovere la convergenza delle pratiche e
sviluppare strumenti comuni. Il suddetto pacchetto di modifiche prevede tre iniziative: a) la
rifusione della prima direttiva marchi del 1989 (ora codificata come Direttiva 2008/95/CE) sul
ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa; b) la
revisione del regolamento del 1994 (ora codificato come 207/2009/CE) sul marchio comunitario;
c) la revisione del regolamento della Commissione del 1995 (2869/95) relativo alle tasse da
pagare all'UAMI.
Il dott. Cordone passa la parola all’avv. Carlo Alberto De Michelis, che desidera intervenire
sul tema dei controlli della merce in transito nell’UE (proposta di modifica dell’art 9 del
Regolamento 207/2009/CE e art 10 della proposta di direttiva), del relativo Regolamento (CE) n.
1383/20031, nonché della sentenza della Corte di Giustizia del 01.12.2012 cd. “Nokia - Philips”2.
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Così come integrato dal successivo Regolamento (CE) n. 1891/2004, che consente alle autorità doganali di sospendere le operazioni di
sdoganamento e di bloccare merci presentate in dogana, destinate unicamente al mercato dell’UE, sospettate di violare taluni diritti di proprietà
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A tal proposito rammenta come la sentenza abbia stabilito che le merci provenienti da Paesi terzi
in transito nel territorio doganale UE verso uno Stato terzo non possano essere sequestrate in
dogana, salvo la sussistenza di indizi che consentano di ipotizzare che esse, in realtà, siano
destinate alla commercializzazione nell’Unione Europea. Ritiene che il primo problema da dover
affrontare, a livello comunitario, sia quello della definizione della portata del diritto del titolare
del marchio, con riferimento al bene che si presume contraffatto. In quanto portavoce di
INDICAM, afferma di voler dare pieno sostegno e collaborazione all’Agenzia delle Dogane
relativamente alla proposta di modifica dell’art 9, comma 5 della proposta di Regolamento in
discussione. Al momento nella proposta della Commissione manca la possibilità di un intervento
d’ufficio da parte delle autorità doganali degli Stati membri. Nello specifico si auspica la
possibilità da parte dell’Agenzia doganale di potere attivare dei controlli anche in assenza di una
richiesta da parte del titolare del marchio che si ritiene sia stato contraffatto.
Prende la parola la dott.ssa Di Battista, che rispondendo all’avv. De Michelis, informa i
presenti che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli da tempo sostiene l’importanza di superare
la sentenza “Nokia-Philips” e a tal fine ha presentato una proposta di modifica all’art. 9, comma
5, della proposta di Regolamento, volta a consentire alle autorità doganali i controlli anche sulle
merci in transito provenienti da Paesi terzi. L’Agenzia ha già coinvolto quindici Paesi membri
nell’iniziativa, riscontrando resistenze da parte di alcuni e grande collaborazione da parte di altri.
Informa che il Parlamento Europeo si è già pronunciato negativamente in relazione alla proposta
della Commissione contenuta all’art 9, comma 5.
Prende la parola l’avv. Camerini Pollio, il quale ritiene opportuno, in fase di modifica
dell’art. 9, comma 5, della proposta di Regolamento, prevedere un coordinamento con tutte le
normative già esistenti (e valide), incluso il regolamento in materia doganale 1383/2003. Ritiene
che la suddetta modifica proposta dalla Commissione debba essere salutata con plauso, in quanto
consentirebbe di estendere l’attività di lotta alla contraffazione a livello doganale.
Interviene la dott.ssa Marzetti, , per informare che il pacchetto legislativo è all’esame della
Commissione affari giuridici (JURI) del PE e che una audizione degli stakeholders interessati si
terrà il 9 luglio a Bruxelles. Un primo dibattito del dossier in sede JURI si è tenuto il 19 giugno.
La rapporteur sul tema è la svedese Cecilia Wilkstroem.
Il dott. Cordone passa la parola alla dott.ssa Stefania Benincasa e alla dott.ssa Simona
Marzetti per la presentazione delle tre iniziative legislative dell’UE.
intellettuale. Il regolamento non permette però di bloccare le merci in transito provenienti da paesi terzi, aumentando i rischi della
commercializzazione di prodotti contraffatti in Europa.
2
La sentenza era relativa a due domande di pronuncia pregiudiziale, esaminate congiuntamente, concernenti l’ammissibilità del blocco di merci
contraffate o usurpative in transito presso una dogana UE e spedite da una Nazione non EU ad un’altra.
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La dott.ssa Benincasa illustra, attraverso una presentazione power point, gli aspetti salienti
relativi alle iniziative legislative proposte dall’UE. Per ulteriori dettagli, si rimanda alla suddetta
presentazione allegata al presente resoconto.
Interviene la dott.ssa Marzetti in materia di Governance dell’UAMI, segnalando come la
proposta di Regolamento sia orientata ad aumentare i poteri della Commissione a discapito degli
Stati membri, per la nomina dei vertici dell’UAMI (Direttore esecutivo, Presidente della
Commissione dei ricorsi). Inoltre, tra gli Stati membri c’è unanime accordo che è inaccettabile la
proposta di prevedere in futuro un sistema di cooperazione obbligatoria anziché facoltativa tra gli
Stati membri e l’UAMI. Così come è inaccettabile che non sia prevista nel pacchetto marchi la
ripartizione del 50% delle tasse di rinnovo agli Stati membri, come concordato a livello politico
nel 2010. La proposta della Commissione di trasferire il surplus dell’UAMI al bilancio UE trova
altresì l’unanime opposizione tra gli Stati membri. Sono questi gli aspetti politici su cui ci sarà
maggiore tensione con la Commissione durante il negoziato. Dal mese di aprile si stanno
svolgendo incontri in ambito al gruppo di lavoro Proprietà intellettuale al Consiglio. Si sta
esaminando al momento il testo della direttiva.
Terminata la presentazione da parte dei Dirigenti MiSE, prendono la parola i partecipanti
ospiti.
Il dott. Gravante, desidera capire meglio gli assetti finali della modifica in questione e
mostra preoccupazione circa l’aggravio dei costi che la stessa comporterebbe. Chiede
informazioni circa chi assumerà la decisione finale a livello tecnico e a livello politico sulla
proposta legislativa, e desidera inoltre essere aggiornato in merito alla rete degli IPR Desk,
ritenuta di importanza rilevante per il sostegno, in materia di tutela della Proprietà Industriale
(PI), alle imprese all’estero.
Il dott. De Benedetti apprezza la novità relativa alle classi merceologiche. Segnala di fare
attenzione alle norme di diritto sostanziale e alla questione dell’uso effettivo del marchio, anche
a seguito delle sentenze della Corte di Giustizia UE. Il rischio è che un marchio usato in numero
limitato di Stati membri impedisca la registrazione di un marchio comunitario. Si rischia anche
l’indebolimento del marchio nazionale rispetto al marchio europeo. Occorre, con la riforma,
mantenere l’equilibrio tra i due sistemi, quello nazionale e quello comunitario. In effetti sul tema
della classificazione dei beni e servizi, ad oggi le classi previste sono troppo generiche e questo
di fatto ostacola l’utilizzo efficace del marchio ed “intasa” il sistema, in quanto il detentore del
titolo beneficia di una ingiustificata tutela ampia anche per tipologie di prodotti che di fatto non
gli interessano.
Prende la parola il dott. Carrozzino che, associandosi a quanto rappresentato dal dott.
Gravante, chiede informazioni in merito alla rete degli IPR Desk la cui attività è stata apprezzata.
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Interviene il dott. Ippoliti rappresentando, in ragione dei recenti accordi di libero scambio,
l’importanza per le imprese di tutelare i diritti di PI all’estero, con particolare riferimento alla
tutela della provenienza, ricordando l’utile servizio offerto dalla rete degli IPR Desk.
La dott.ssa Marrocchi chiede informazioni relative alla “questione linguistica”.
Interviene la dott.ssa Marzetti specificando che la “questione linguistica” è relativa al
brevetto europeo con effetto unitario, non al marchio comunitario, e fornisce informazioni
relative allo stato dell’arte del brevetto unitario e delle posizioni del nostro Paese. Informa i
presenti che l’Italia al momento non aderisce alla cooperazione rafforzata sul brevetto unitario. Il
Parlamento deve dare indicazioni al Governo circa l’adesione o meno al brevetto unitario.
L’Italia ha invece aderito all’accordo internazionale per la creazione del Tribunale unificato dei
brevetti. L’Accordo è stato firmato a fine febbraio e vi aderiscono 25 Stati membri. A tal
proposito, informa che si stanno svolgendo, da marzo, le riunioni del Comitato preparatorio per
la creazione del Tribunale unificato dei brevetti. Al momento è aperta la consultazione degli
stakeholder sul regolamento procedurale del Tribunale unificato. Sarà possibile inviare
osservazioni al Segretariato del Comitato preparatorio fino al 01/10/2013; invita pertanto tutti i
partecipanti a prendere visione dello stato dell’arte ed intervenire con proposte consultando il
sito in inglese http://www.unified-patent-court.org.
Con riferimento alla riforma del pacchetto marchi e all’aggravio dei costi procedurali, la
dott.ssa Marzetti rassicura il dott. Gravante che questi, sicuramente, non ricadranno sulle
imprese, trattandosi di attività di competenza degli Uffici nazionali. La razionalizzazione del
sistema delle tasse per la registrazione del marchio europeo proposto dalla Commissione implica
un risparmio per le imprese in termini di costi di registrazione per il nuovo marchio UE. La
proposta relativa al pacchetto legislativo marchi dovrà essere approvata con la procedura di codecisione, da parte del Consiglio UE Competitività (gli Stati membri devono votare a
maggioranza qualificata) e del Parlamento europeo. A causa delle elezioni del Parlamento
europeo a maggio 2014, l’accordo politico sul pacchetto va raggiunto entro la primavera del
2014.
Prende la parola la dott.ssa Di Battista che ricorda come il problema del controllo delle
merci in transito alle dogane sia di tipo macro economico portuale e non afferisca solo alla
contraffazione. Ribadisce la piena collaborazione dell’Agenzia delle Dogane ad una
cooperazione con il MiSE chiedendo tempistiche e modalità di intervento.
Risponde la dott.ssa Marzetti che informa sul calendario delle prossime riunioni a Bruxelles:
il gruppo di lavoro marchi si riunirà al Consiglio il 11-12 e il 18 luglio, sotto Presidenza lituana.
Poi nuovamente a settembre e ottobre con due riunioni al mese. Il coordinamento della posizione
è assicurato dalla Presidenza del Consiglio, dipartimento Politiche europee, che deve convocare
una nuova riunione interistituzionale per fare il punto della situazione sul dossier.
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Il dott. Cordone interviene sul tema degli IPR Desk, ricordando che la tutela e il rispetto dei
diritti di proprietà industriale sono due aspetti fondamentali per il successo di qualsiasi iniziativa
imprenditoriale sia a livello nazionale, sia a livello internazionale. Sottolinea come questa
esigenza appaia ancora più forte a livello internazionale, tenuto conto che in alcuni Paesi, ad
esempio i BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), la tutela dei propri titoli di proprietà industriale è
elemento basilare per qualsiasi strategia di penetrazione commerciale, in particolare per le nostre
piccole e medie imprese. Ricorda come questa esigenza sia stata, in parte, soddisfatta negli ultimi
anni dalla rete IPR Desk, attualmente non è più operativa. Riferisce che in attesa di eventuali
decisioni inerenti la predetta rete, e al fine di rispondere all’esigenza di supportare il nostro
tessuto imprenditoriale in alcuni Paesi localizzati in particolari aree geografiche, questa
Direzione Generale sta valutando la possibilità di realizzare un servizio dedicato, basato su
soluzioni organizzative di minore impatto economico rispetto a quello della citata rete.
La dott.ssa Marzetti segnala inoltre che a livello di UE esistono, in ogni caso, degli sportelli
IPR Helpdesk che gratuitamente possono comunque aiutare le imprese UE che vogliono
internazionalizzarsi.
Oltre
allo
sportello
europeo
(European
IPR
Helpdesk
http://www.iprhelpdesk.eu), esiste uno sportello China IPR SME Helpdesk a Pechino attivo da
alcuni anni (http://www.china-iprhelpdesk.eu). Da aprile è attivo anche l’IPR Heldesk nei paesi
ASEAN (http://www.asean-iprhelpdesk.eu) e il prossimo anno sarà attivo quello per il
MERCOSUR. Inoltre, ricorda ai presenti che la DGLC - UIBM ha attivato presso la propria sede
un servizio informativo di assistenza per le imprese che sono interessate alla Cina, alla Russia e
al Brasile. Con questo servizio è possibile avere un primo supporto a titolo gratuito per email e
anche prendere appuntamento con un consulente per un incontro one-to-one presso l’UIBM.
Interviene il dott. De Benedetti ricordando che la tutela dei diritti di PI alle imprese che
intendono aprirsi ai mercati esteri è offerta anche dagli esperti italiani inseriti nell’Ordine dei
consulenti, che sono, tra l’atro, coinvolti anche nel servizio informativo di assistenza per le
imprese offerto dalla DGLC - UIBM e che possono avere una visione globale della tutela dei
diritti della PI delle imprese.
Prende la parola l’ing. de Sanctis che, evidenziando la distinzione del ruolo dei consulenti
dagli IPR Desk, essendo questi ultimi entità istituzionali pubbliche di diretta emanazione della
DGLC - UIBM, ricorda come forti critiche siano state mosse alla decisione di chiudere l'IPR
Desk di Pechino, di cui è stato responsabile, non solo dal sistema imprenditoriale italiano, ma
anche dai consulenti e dagli avvocati di settore che vi si sono rivolti, come testimoniato dalla
raccolta di centinaia di spontanee attestazioni di stima ricevute in tale occasione.
Infine, il dott. Cordone, constatato non sussistere alcuna ulteriore richiesta di intervento,
comunica ai partecipanti che la Direzione generale rimane in attesa di ricevere eventuali ulteriori
proposte sugli argomenti trattati e accertata l’avvenuta trattazione di tutti i punti all’O.d.G.,
conclude la riunione alle 13.30.
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