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Direzione, Redazione, Amministrazione: via Colombo, 35 - tel 0523 596511-Poste Italiane spa - Sped.in a.p.-D.L.353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46)-art.1 comma 1-DCB Piacenza-Costo abbonamento annuo: euro 11-Pagamento assolto tramite versamento quota associativa-contiene i.p. LA VOCE DEI Anno LXIII N° 9 OTTOBRE 2011 oltivatori C PERIODICO DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI PIACENZA UVE: QUALITÀ ECCELLENTE MA PREZZI TROPPO BASSI Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rimanda ai fogli informativi disponibili presso gli sportelli della Banca. Il libretto di deposito a risparmio dedicato ai bambini da 0 a 11 anni www.bancadipiacenza.it ANNO LXIII - N. 9 - OTTOBRE 2011 LA VOCE DEI SOMMARIO Coltivatori Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Piacenza Editoriale Il nostro lavoro contro le ipocrisie.......................................................................................................................... 2 Sindacale Autorizzazione Tribunale di Piacenza: n. 71 del 24 Aprile 1953 Il Papa riceve il presidente Marini a Castel Gandolfo.......................................................................................3 Marini: salvaguardia del creato.....................................................................................................................4 Marini: “la nuova PAC premi i veri imprenditori agricoli”..................................................................................5 ISTAT: in Emilia Romagna sparite 40% aziende frutta e 37% ortaggi ..............................................................6 Piacenza virtuosa negli investimenti in agricoltura..........................................................................................7 Il Resveratrolo contenuto nell’uva: una molecola per la salute.........................................................................8 Biopiace: duemilioni di pasti a km zero per gli studenti piacentini....................................................................9 Pomodoro da industria, il raccolto non supererà i 45 milioni di quintali..........................................................10 Stop alla vendita di miele contaminato da polline Ogm ................................................................................10 Terranostra: Ortrugo e Grana Padano bio al salone del camper ....................................................................11 Campagna Amica e Terranostra a fianco dell’università di Bologna................................................................12 CreditAgri Emilia Romagna informa.............................................................................................................13 Roberto Filippini e Achille Bertè ..................................................................................................................15 DIRETTORE RESPONSABILE Massimo Albano L’intervista del mese Direzione, Redazione e Amministrazione: FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI DI PIACENZA Palazzo dell’Agricoltura 29122 Piacenza via Colombo, 35 Tel. 0523 596511 Fax 0523 596596 E-mail: [email protected] www.piacenza.coldiretti.it COMITATO EDITORIALE Antonella Bazzini, Dario Panelli, Elisabetta Montesissa, Laura Barbieri, Luca Piacenza, Maria Luisa Cassi, Maurizio Maffi HANNO COLLABORATO Andrea Poggi, Enrica Gobbi, Monica Maj, Nadia Marcotti, Raffaella Cantagalli, Riccardo Piras, Roberto Miravalle, Rosanna Porcari, Sabrini Cliti PROGETTO GRAFICO & IMPAGINAZIONE Massimo Covati Roberto Miravalle.......................................................................................................................................16 Etichettopoli Cronache dal mondo delle etichette............................................................................................................21 Iniziative Coldiretti I produttori Campagna Amica per la solidarieta’...........................................................................................22 La festa della cipolla si è tinta di giallo.........................................................................................................23 Campagna Amica alla 18° fiera della bancarella..........................................................................................25 Eventi e notizie dal mondo agricolo La Voce della Cattolica...............................................................................................................................26 La Voce di Bacco.......................................................................................................................................27 FOTO Archivio Coldiretti - Neodos FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPA Grafiche Lama s.r.l. Il periodico ha una tiratura di 9.500 copie. Viene spedito ai Soci in regola con la quota associativa. Non è in vendita. Titolare del trattamento dei dati personali nelle banche dati di uso redazionale è Federazione Provinciale Coldiretti di Piacenza. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal Dl.Lgs 196/2003 in materia di protezione dei dati personali, telefonando al n. 0523 596511, e-mail: [email protected] © tutti i diritti riservati Tecnico Confermato il Sistri....................................................................................................................................29 UMA - Carburante agricolo agevolato..........................................................................................................29 Fiscale Tributario La manovra economica correttiva di “ferragosto” é legge..............................................................................30 Fiscale Paghe Trasmissione telematica delle certificazioni di malattia all’Inps......................................................................32 Epaca Pensioni sempre piu’ lontane......................................................................................................................33 Questo numero è stato chiuso in redazione il 3 ottobre 2011 in copertina: UVE: QUALITÀ ECCELLENTE MA PREZZI TROPPO BASSI Notizie in breve ...in breve di ottobre...................................................................................................................................35 Le pagine del Cap Varie ........................................................................................................................................................36 LA VOCE DEI Coltivatori 1 EDITORIALE COLDIRETTI PIACENZA IL NOSTRO LAVORO CONTRO LE IPOCRISIE “L’opera di chi coltiva la terra rappresenta un antidoto alle storture dei grandi poteri economici e della politica” Nel quotidiano lavoro di chi coltiva la terra è facile riconoscere quel rispetto e quell’amore di chi sa che la salvaguardia del creato è il più giusto investimento sul nostro futuro. Un’opera quotidiana ripetuta e costante, mai ostentata, mai pienamente riconosciuta, ma anche una denuncia delle mille ipocrisie del nostro tempo. Le ipocrisie dei grandi poteri economici e della finanza che progettano improbabili piani di sostenibilità ambientale utilizzati a mo’ di lasciapassare per perpetuare scempi ambientali, giustificati sull’altare dello sviluppo (multinazionali dell’energia e del cibo). Le ipocrisie di una parte del mondo della ricerca che affamato di risorse si piega agli interessi di chi vuole accreditare sul piano scientifico i propri interessi (ogm, nucleare). Le ipocrisie di quella politica globale che denuncia fame e ingiustizie, ma che assiste inerme alle nuove forme di colonizzazione e sfruttamento dei terreni (land grabbing). Le ipocrisie della nostra politica che, ammantandosi di ecologismo, carica sulle spalle dei cittadini le nuove forme di rendita fondiaria tra fotovoltaico e biogas, distruggendo i terreni migliori e i paesaggi piu belli. Le ipocrisie dell’ecologismo di maniera, pieno di slogan e luoghi comuni, che trasforma in moda ciò che è un bene comune: la terra e i suoi frutti. Occorre scrollarsi di dosso le ipocrisie e tornare a rispettare ciò che ci e stato donato per consegnarlo integro ai nostri figli. Sergio Marini Presidente Nazionale Coldiretti LA VOCE DEI Coltivatori OTTOBRE 2011 SINDACALE Il Papa riceve il presidente Marini a Castel Gandolfo Incontro a Castel Gandolfo tra Papa Benedetto XVI e il presidente della Coldiretti Sergio Marini. Il pontefice ha ricevuto Marini domenica 18 settembre, in occasione della Giornata della Salvaguardia del Creato, promossa proprio in collaborazione con la Coldiretti nella residenza estiva del Santo Padre. Nel corso della visita il Papa ha ringraziato il presidente per il dono di un alveare composto di otto arnie con circa mezzo milione di api, che è stato subito collocato nella “fattoria pontificia”. Da parte sua Marini ha espresso profonda gratitudine per il riconoscimento del pontefice. Prima dell’incontro con la delegazione dell’Organizzazione, composta tra gli altri dal Consigliere ecclesiastico nazionale, Padre Renato Gaglianone, Benedetto XVI aveva ringraziato pubblicamente la Coldiretti al termine dell’Angelus. L’iniziativa è stata preceduta da un convegno sul tema “La terra: grembo che accoglie e nutre”, svoltosi a Rocca di Papa, con la presenza, tra gli altri, di Marini, e del Segretario generale Focsiv e vescovo di Albano, Mons. Marcello Semeraro. “La custodia del creato e della terra non significa lasciare che la natura vada avanti da sola, così come coltivare non significa soltanto aggiungere qualcosa alla terra – ha spiegato il presidente della Coldiretti nel corso dell’incontro -. Anche la scienza e la tecnica possono essere orientate alla custodia di qualcosa, ossia alla custodia dei frutti della terra. Sta a noi individuare il giusto equilibrio, la giusta responsabilità”. Marini ha ricordato che “siamo chiamati a cambiare i modelli produttivi in un mondo governato dall’economia e per poterlo fare, dobbiamo cambiare gli stili di consumo. Solo in questo modo i modelli produttivi potranno cambiare, piegandosi ai voleri dell’economia. Quando parliamo e cerchiamo di far comprendere ai cittadini i motivi del no agli Ogm, noi cerchiamo di cambiare gli stili di consumo. Solo quando il mercato non chiederà più Ogm, i sistemi produttivi cesseranno di produrre cibo geneticamente modificato. Noi puntiamo sulla riconoscibilità del prodotto, sull’importanza dell’etichetta. Questa è un’operazione culturale, attraverso la quale spieghiamo come il cibo non abbia solo un valore intrinseco, legato alle calorie o alla quantità di sale presente in quel cibo. Puntiamo al valore estrinseco del prodotto stesso, legato al territorio, all’identità. Il cibo, quindi, diventa anche uno strumento per tutelare il territorio”. Ognuna delle otto arnie regalate dalla Coldiretti al Papa produrrà a regime circa 35 chili di miele all’anno per un totale di 280 chili grazie al progetto di miele italiano–filiera corta realizzato dall’Azienda Agricola del Vaticano in collaborazione con Coldiretti-Campagna Amica che offrirà la necessaria assistenza tecnica. Nell’ambito della Giornata della Salvaguardia del Creato è stato aperto anche un mercato di Campagna Amica con le specialità salvate dall’estinzione dall’attenta opera di recupero e conservazione degli agricoltori della Coldiretti. All’iniziativa ha partecipato anche il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, assieme a centinaia di agricoltori provenienti da tutte le regioni. LA VOCE DEI Coltivatori 3 SINDACALE COLDIRETTI PIACENZA Riportiamo qui di seguito la lettera di ringraziamento inviata al Direttore di Libertà Gaetano Rizzuto dal presidente Nazionale Coldiretti Sergio Marini, in merito all’editoriale sulla salvaguardia del creato pubblicato sul quotidiano piacentino ... 4 Coltivatori LA VOCE DEI SINDACALE OTTOBRE 2011 MARINI: LA NUOVA PAC PREMI I VERI IMPRENDITORI AGRICOLI Tre domande al presidente della Coldiretti sulla Riforma della Politica agricola comune IIIII In un momento di piena crisi delle economie europee la Commissione Europea si appresta a presentare la sua proposta di riforma della Politica Agricola Europea. Con quali prospettive? Lo abbiamo chiesto al presidente della Coldiretti, Sergio Marini. Siamo un po’ preoccupati perché si prevede per l’Italia una perdita in valore nominale almeno del 5% che, soprattutto in un momento di crisi, è veramente tanto. Se poi consideriamo la perdita in termini reali siamo su un valore decisamente più alto del 5%. Naturalmente qualcosa si può ancora fare, però è evidente che, in un momento di crisi dei consumi e di bassissima redditività, questa batosta all’agricoltura italiana, che comunque riguarderebbe anche altri paesi dell’Europa, non ce la possiamo permettere e non la possiamo sopportare. IIIII Quali sono gli spazi di manovra per l’Italia che è uno dei paesi leader dell’agricoltura europea? Ce ne sono. Dipende dalla capacità che avrà tutto il nostro governo, la politica, il nostro ministro di andare a Bruxelles e trattare in quest’ultima fase con determinazione. Bisogna farlo con molta più determinazione rispetto al passato, anche perché noi già partiamo un po’ svantaggiati. Vale a dire che già le prime proposte di riforma danneggiano un po’ di più l’Italia rispetto agli altri paesi. Si tratta evidentemente di una misurazione indiretta di quanto è stata disattenta la nostra politica a livello comunitario in questa fase. Qualcosa si può recuperare, però partendo in salita la battaglia sarà difficile. IIIII Qual è la Pac che vorremmo anche alla luce del progetto della filiera agricola tutta italiana? Vogliamo una Pac che tuteli il Made in Italy che valorizzi la capacità dell’agricoltura italiana di produrre qualità, sicurezza alimentare, distintività, legame con il territorio, filiera corta, attenzione ai bisogni e alle aspettative dei consumatori; ma soprattutto una Pac che, nel momento in cui le risorse vanno a calare, premi le imprese e gli imprenditori più professionali, vale a dire quei soggetti che vivono di agricoltura. E’ naturale che, nel momento in cui ci sono meno soldi, togliere risorse a chi vive esclusivamente di agricoltura significa mettere quell’azienda nelle condizioni di chiudere. In questo momento bisogna fare una scelta forte e destinare le risorse prioritariamente agli agricoltori professionali, a quelli che fanno dell’agricoltura il proprio mestiere principale. P A C LA VOCE DEI Coltivatori 5 SINDACALE COLDIRETTI PIACENZA ISTAT: IN EMILIA ROMAGNA SPARITE 40% AZIENDE FRUTTA E 37% ORTAGGI Tra il 2000 e il 2010, secondo il censimento agricolo, in Emilia Romagna più di 16.000 aziende hanno abbandonato le colture di qualità ad alto impiego di manodopera. Negli ultimi dieci anni in Emilia Romagna hanno cessato l’attività 16.000 aziende ortofrutticole, 1.600 all’anno. E’ quanto risulta dalle anticipazioni dei primi dati del censimento agricoltura dell’Istat, che confermano così l’allarme lanciato da Coldiretti sul rischio chiusura delle aziende frutticole che negli ultimi sette anni hanno dovuto fra fronte a quattro campagne di crisi. Nell’esaminare i dati comparati del censimento agricole del 2000 e del 2010 – rileva Coldiretti Emilia Romagna – risulta che le aziende frutticole nella nostra regione erano 30.603 all’inizio del terzo millennio e sono diventate 18.300 alla fine dell’anno scorso, con un calo del 40,2%. La superficie coltivata a frutta nello stesso periodo è passata da 86.040 ettari a 67.136, con un calo percentuale del 22%. Situazione analoga per le orticole: il numero delle aziende è diminuito del 37,6% passando dalle 11.650 del 2000 alle 7.265 del 2010, mentre la superficie è passata da 49.172 a 43.920, con un calo del 12%. La diminuzione di oltre 19.000 ettari di superficie con alberi da frutto e di 5.250 ettari di ortaggi – commenta Coldiretti – significa che c’è un tendenziale abbandono di coltivazioni di alta qualità e ad alta specializzazione che costituiscono l’eccellenza dell’agricoltura italiana e che contribuiscono a mantenere alta la redditività dei terreni e l’occupazione. “E’ proprio per cercare di arrestare la tendenza ad abbandonare queste colture – spiega il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – che nelle ultime settimane ci siamo impegnati a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei pubblici amministratori sulla necessità di valorizzare l’ortofrutticoltura italiana. E’ un obiettivo che deve vedere impegnati tutti, compreso il mondo commerciale della grande distribuzione perché la sparizione dell’ortofrutta diventa un impoverimento per tutto il Paese. In particolare per i consumatori significherà pagare di più frutta proveniente da chissà dove e con minori garanzie di sicurezza”. AGENTE DI reti per rotopresse Località olza 42 - 29010 Monticelli d’ongina - tel. e fax 0523.820227 - Cell. 335.5377923 - e-mail: [email protected] 6 Coltivatori LA VOCE DEI SINDACALE OTTOBRE 2011 PIACENZA VIRTUOSA NEGLI INVESTIMENTI IN AGRICOLTURA Bisi (Coldiretti): la burocrazia non “ferma” le aziende piacentine. Il CAA Coldiretti ha presentato il 71% delle domande Gli agricoltori italiani, rischiano di perdere quasi un miliardo di finanziamenti pubblici previsti dai Piani di sviluppo rurale (Psr) delle Regioni se non verranno erogati entro la fine del’anno. Questo a causa dell’eccessivo carico burocratico che frena gli investimenti necessari per uscire da una difficile situazione di crisi. Secondo i dati della Rete Rurale Nazionale aggiornati al 31 agosto 2011, ad oggi è stato speso meno di un terzo (29 per cento) dell’insieme delle risorse rese disponibili per i piani di sviluppo rurale nel periodo 2007/2013, “In questa situazione preoccupante, dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza e vice presidente regionale Luigi Bisi, vorrei sottolineare che l’Emilia Romagna conferma una buona capacità di spesa e all’interno di essa spicca la nostra provincia”. “Piacenza, sottolinea la responsabile provinciale del Caa Coldiretti Laura Barbieri risulta essere tra le prime per aver utilizzato circa il 98% della spesa assegnata. Il merito è sicuramente da attribuire al nostro mondo agricolo, che ha saputo cogliere queste opportunità per ammodernare le aziende, migliorare le produzioni, accrescere la competitività aziendale e promuovere la salvaguardia dell’ambiente, valorizzando la sua biodiversità e il paesaggio agrario. Tutto questo rappresenta una ricaduta positiva per l’intero territorio, che potrà sempre contare su un’agricoltura ad elevata professionalità, con produzioni di eccellenza e che rappresenta vera economia reale”. “Nell’ambito delle istanze avanzate complessivamente, prosegue la Barbieri, il 71% è stato presentato dal Caa, (Centro Assistenza Agricola) Coldiretti Piacenza; la professionalità e la competenza dei nostri operatori, ha superato la complessità e la farraginosità del sistema di gestione che è davvero estremamente complesso. Questo non toglie che sia, comunque, assolutamente necessario, per mantenere sempre il settore agricolo a livelli primari, diminuire gli eccessivi carichi burocratici che immobi- lizzano spesso lo sviluppo, facendo perdere competitività al settore, già gravemente colpito dalla crisi. Vorrei però ricordare che in questo ambito occorre dare merito alla nostra amministrazione provinciale di aver saputo istruire e liquidare tempestivamente un notevole numero di domande, consentendoci di raggiungere, in Regione, il miglior rapporto tra l’ impegnato e lo speso”. “Una delle proposte per diminuire la burocrazia, prosegue la responsabile provinciale, sarebbe quella di redigere un unico Piano di Sviluppo Rurale Nazionale, regolato a livello regionale, ma senza la rigidità del bilancio di spesa attribuito ad ogni singola regione”. “Ma in questa situazione, conclude il presidente Bisi, è sempre importante privilegiare alcune tipologie di investimenti che sappiano rilanciare la nostra agricoltura facendola tornare centrale rispetto alla filiera agroalimentare. Noi rappresentiamo il cibo e l’anello primario, proprio per questo il settore deve sempre essere messo nelle condizioni di poter produrre in modo eccellente, non solo per la promozione del territorio, ma anche e soprattutto per la tutela dei consumatori. Con questi obiettivi è importante l’azione di coordinamento dell’attività delle Regioni promossa dal ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Saverio Romano”. 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Questo composto, come altri della famiglia degli stilbeni, viene prodotto in seguito ad attacchi quali le radiazioni UV o l’esposizione all’ozono. L’uva (Vitis vinifera) sintetizza il resveratrolo in risposta alle infezioni fungine, ecco perché è presente in grande quantità nel vino, soprattutto rosso (Goldberg et al 1996). Il resveratrolo si trova anche nelle radici polverizzate di Polygonum Cuspidatum (Polygonaceae) una pianta erbacea perenne ed è un ingrediente fondamentale della medicina cinese. Fin dai tempi antichi è stato usato per curare infiammazioni, allergie e iperlipidemie. Comunque, ad eccezione delle arachidi, Monica Maj le uve ed i loro derivati, come il vino rosso sono le materie prime più ricche di resveratrolo. Le prime ricerche sul questa molecola furono condotte per spiegare il paradosso Francese, come possa cioè coesistere una bassa incidenza di patologie cardiovascolari in una popolazione che assume una dieta ricca di grassi. Non è ancora stato spiegato l’esatto meccanismo con cui il resveratrolo agisca, ma sembra sia dovuto alle sue proprietà antiossidanti e anticoagulanti. Il resveratrolo nei vini è presente in quantità differenti e ciò dipende dal tipo di coltivazione dell’uva, dall’origine geografica, dal tipo di vitigno, dall’infezione da Botrytis e dal metodo di vinificazione. Tra le attività documentate di questa molecola 8 Coltivatori LA VOCE DEI troviamo: 1) alta attività antiossidante: proteggendo le membrane cellulari, il resveratrolo probabilmente riduce gli effetti deleteri dello stress ossidativo nelle cellule viventi. 2) Protezione cardiovascolare. Ci sono 4 studi prospettici che mostrano che il rischio di mortalità per patologie cardiovascolari è più basso tra le persone che consumano vino piuttosto che tra i bevitori di birra o superalcolici: 1.In uno studio condotto su 13285 soggetti, seguiti per 10-12 anni, il “Copenhagen City Heart Study” mostrò una riduzione del 49% del rischio di morte per patologie cardiovascolari tra i soggetti che consumavano 3-5 bicchieri di vino/die rispetto a quelli che invece non ne consumavano. L’assunzione di birra nella medesima quantità del vino era associata ad una riduzione del rischio di morte pari al 28%, mentre i superalcolici ne aumentavano il rischio; 2.Lo stesso gruppo dimostrò in una popolazione più ampia (24 523 soggetti) che i bevitori di vino avevano una mortalità significativamente ridotta sia per CHD che per tumore rispetto a quelli che non ne bevevano; ciò era indipendente dalla quantità di vino assunta; 3.Renaud et al dimostrarono in una popolazione francese di 36250 uomini di mezza età ed in buona salute dimostrarono che l’assunzione giornaliera di vino (pari a 54 g di alcol) riduceva il rischio di morte; 4.Il British Regional Heart Study esaminò 6680 uomini e dimostrò che il vino era in grado di ridurre il rischio di morte del 20% anche in presenza di alcuni fattori di rischio quali diabete ed ipercolesterolemia. 3) Attività anticancerogena. In Giappone un estratto di Yucca Schidigera mostrò un effetto antimutageno in cellule batteriche. Il gruppo idrossilico interessato fu identificato come resveratrolo. Inoltre, il resveratrolo ottenuto da Cassai quinquangulata (leguminosa) mostrò un’attività chemioprotettiva: agendo come antiossidante e antimutageno induce la detossificazione degli agenti carcinogeni. Il resveratrolo inoltre inibisce la progressione del cancro inducendo la differenziazione cellulare. L’evidenza diretta dell’attività chemiopreventiva del resveratrolo fu valutata in topi e spiegata grazie alla sua abilità ad inibire lo sviluppo di lesioni preneoplastiche in carcinomi mammari trattati in culture. 4) Attività estrogenica. Alcuni studi dimostrano che il resveratrolo produce un effetto estrogenico nella donna in menopausa, in particolare sulla citologia vaginale e sulla riduzione delle vampate cutanee. La supplementazione quotidiana di fitoestrogeni può dare dunque benefici alle donne, alleviando i sintomi post-menopausali. L’osteoporosi, problema fortemente legato alla menopausa, è correlata a molteplici fattori: l’invecchiamento, la deficienza ormonale e la dieta. I fitoestrogeni alimentari, come il transresveratrolo del vino, prevengono significative riduzioni dell’osso in ratti di sesso femminile privati delle ovaie. Un campione di donne in periodo post-menopausale, scelte in maniera randomizzata, assumendo 100 μg di trans-resveratrolo al giorno (dose equivalente a un bicchiere e mezzo a pranzo e a cena) per sei mesi, ha mostrato un sensibile aumento della densità dell’osso. Recentemente uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Report ha dimostrato che il resveratrolo riduce la quantità di grassi nel fegato e aumenta la sensibilità all’insulina, mettendo così al riparo dal diabete, spesso correlato all’obesità e aumentando di conseguenza l’aspettativa di vita degli obesi. Coldiretti Piacenza ringrazia la professoressa Maj per la preziosa collaborazione e per il costante supporto nella certezza che questa vicinanza possa, anche in futuro, contribuire a migliorare la conoscenza delle peculiarità e dei benefici salutistici legati al consumo delle nostre produzioni locali. 3,5,4' - Triidrossistilbene SINDACALE OTTOBRE 2011 BIOPIACE: DUEMILIONI DI PASTI A KM ZERO PER GLI STUDENTI PIACENTINI Grazie alla realtà piacentina nelle mense scolastiche di oltre 80 scuole dislocate in 30 comuni della provincia, anche quest’anno saranno serviti i prodotti locali. Con l’inizio dell’anno scolastico 2011/2012 sono almeno 1,5 milioni i bambini che ogni giorno pranzeranno in mensa dove quest’anno è aumentata l’offerta di pasti con cibi di stagione, locali e a chilometri zero anche se non mancano gli allarmi sulla qualità e sicurezza del cibo. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che nelle linee guida per la ristorazione scolastica fissate dal Ministero della Salute si sollecita a considerare “la varieta’ e la stagionalita’ dei cibi, utilizzando anche proposte di alimenti tipici della regione di residenza, per insegnare ai bambini il mantenimento delle tradizioni”. “E rispetto a questa iniziativa, dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, possiamo proprio dire che Piacenza, è stata, anche stavolta, Primogenita, perché grazie al Consorzio BioPiace e alla sinergia con le amministrazioni locali, la fornitura alle mense con i prodotti del territorio è iniziata nel 2004. Attualmente i numeri sono notevolmente aumentati fino a coprire oltre 80 scuole dislocate in 30 comuni della provincia per un totale di circa duemilioni di pasti l’anno”. “Una realtà significativa e un servizio importante per i nostri figli, prosegue Bisi; se pensiamo che fra pochi giorni entreranno nelle scuole, dobbiamo avere la certezza di ciò che mangiano in mensa; purtroppo, però non è sempre scontato che si tratti di prodotti sicuri”. Proprio recentemente, grazie ai controlli costanti, sono stati ritrovati pesticidi nel pane e antiparassitari nell’ortofrutta in alcune mense scolastiche e secondo un recente rapporto di “Altroconsumo” la situazione della sicurezza è preoccupante. Quasi la metà (45%) del pane in vendita in Italia è ottenuto con grano proveniente da altri Paesi anche extracomunitari dove è possibile utilizzare prodotti vietati in Europa che mettono a rischio la salute. Proprio per questo è importante estendere l’attività di controllo, ma occorre a garanzia dei consumatori e dei produttori estendere l’obbligo di indicare l’origine. “Il Consorzio BioPiace, conferma il suo presidente Sala Giacomo, rappresenta una realtà significativa a livello locale e non solo, con oltre 50 aziende associate. Sicuramente senza questa idea vincente la collina piacentina avrebbe perso enormi opportunità di reddito e i consumatori la possibilità di gustare alcuni prodotti, come ad esempio il nostro prodotto di punta, Grana Padano Biologico che con una produzione di 250 forme al mese rappresenta un fiore all’occhiello a livello nazionale. Ma i prodotti che vengono forniti alle mense non si limitano ai latticini, ma comprendono anche farine e prodotti da forno, carne, ortofrutta, conserve, confetture e miele.” La possibilità di imparare a conoscere i prodotti del proprio territorio a partire dalle mense scolastiche, prosegue Sala, ha anche un importante valore educativo e culturale che la Coldiretti è impegnata a promuovere grazie al progetto di Educazione alla Campagna Amica nelle scuole, per recuperare, soprattutto nelle giovani generazioni, i principi della tradizione, della sana alimentazione, della stagionalità dei prodotti e della realtà territoriale per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’ agricoltura con i cibi consumati ogni giorno”. Quello del Consorzio BioPiace, conclude Bisi, è sicuramente un percorso impegnativo ma è l’unico che ha dato “soddisfazione” alla zona collinare e montana; ci auguriamo di poter estendere presto la platea dei fruitori delle nostre produzioni, non solo per far conoscere i prodotti locali a tutti i cittadini, ma per riconoscere un adeguato reddito agli agricoltori di collina e fare in modo che continuino a rimanere sul territorio svolgendo un servizio per l’intera collettività, perché del mantenimento del territorio ne usufruiamo tutti”. ERRATA CORRIGE Sul numero di luglio-agosto del nostro mensile è stata erroneamente utilizzata una fotografia dell’azienda Foina srl di San Fiorano (Lodi), associandola ad un articolo il cui titolo poteva indurre ad una ingannevole interpretazione dell’attività dell’azienda stessa. La redazione de La Voce dei Coltivatori precisa che è stato solo un errore grafico abbinare la fotografia in questione all’articolo. LA VOCE DEI Coltivatori 9 SINDACALE POMODORO DA INDUSTRIA, IL RACCOLTO NON SUPERERÀ I 45 MILIONI DI QUINTALI La riduzione degli investimenti e il forte caldo, con il conseguente stress per le piante, hanno contribuito a ridurre il raccolto di pomodoro da industria. In Italia la superficie coltivata nel 2011 è pari a 67.586 ettari, di cui 36.372 al Nord, 3.435 al Centro e 27.778 al Sud, complessivamente in contrazione rispetto agli oltre 79.324 ettari investiti nel 2010, ma anche ai 78.115 del 2009, ma comunque superiore ai 65.225 ettari del 2008. Pur essendo ancora in corso le operazioni di raccolta, nel momento in cui andiamo in stampa, i dati fino ad oggi acquisiti danno una proiezione in forte calo, non superiore ai 45 milioni di quintali. Nel 2010 erano stati raccolti 50,8 milioni di quintali, oltre 57 milioni nel 2009 e 49 milioni nel 2008. L’Italia è attualmente il terzo trasformatore mondiale di pomodoro per quantità, ma detiene la leadership soprattutto nei derivati di alta gamma, con un valore di oltre 1,3 milioni di euro di conserve di pomodoro e pelati, voce trainante dell’export del “made in Italy” agroalimentare nel mondo. 10 Coltivatori LA VOCE DEI COLDIRETTI PIACENZA STOP ALLA VENDITA DI MIELE CONTAMINATO DA POLLINE OGM Il miele contaminato da polline «prodotto a partire da Ogm» non può essere messo in vendita in assenza di apposita autorizzazione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel riferire del pronunciamento della Corte di Giustizia Ue che ha accolto le conclusioni dell’ Avvocato generale su una pronuncia relativa alla presenza di Dna geneticamente modificato nel miele richiesta dal Tribunale amministrativo della Baviera al quale si è rivolto un produttore tedesco che ha rilevato nel proprio miele tracce di polline di mais OGM (varietà Mon810) coltivato in un campo posto in prossimità. Il miele in cui è riscontrabile la presenza di polline di mais Mon 810, sia gli integratori alimentari a base di polline contenenti polline della medesima varietà di mais sono alimenti prodotti a partire da Ogm e di conseguenza devono essere soggetti ad un’autorizzazione all’immissione in commercio “indipendentemente dal fatto che tale materiale sia stato incluso intenzionalmente o meno”. Il polline non è un corpo estraneo né un’impurità rispetto al miele, bensì un suo normale componente, di modo che dev’essere effettivamente qualificato come «ingrediente». In altre parole la coltivazione di un campo Ogm è in grado di determinare la contaminazione del miele attraverso il trasporto del polline da parte delle api rendendo necessaria in ogni caso una specifica autorizzazione per la messa in vendita, a “prescindere dalla proporzione di materiale geneticamente modificato contenuta nel prodotto di cui trattasi”. In Italia grazie all’azione della Coldiretti è vietato coltivare ogm e di conseguenza non è contaminato il miele prodotto sul territorio nazionale che è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria. Un discorso diverso vale per il miele importato in ingenti quantità In Italia da paesi comunitari ed extracomunitari in cui sono diffuse le coltivazioni ogm. L’Italia importa circa la metà del proprio fabbisogno con una produzione nazionale che per il 2011 è stimata sulle 13mila tonnellate per un valore al consumo di 60 milioni di euro grazie al lavoro di 75mila apicoltori con 1,1 milioni di alveari. Si stima tuttavia che il servizio di impollinazione fornito dalle api all’agricoltura valga 2,5 miliardi di euro. SINDACALE OTTOBRE 2011 GLI AGRITURISMI PIACENTINI IN FIERA A PARMA DAL 10 AL 18 SETTEMBRE TERRANOSTRA: ORTRUGO E GRANA PADANO BIO AL SALONE DEL CAMPER La segretaria nazionale di Terranostra Silvia Bosco (al centro), con i collaboratori Francesco Bovo e Daniela Andreanelli insieme a Fabrizio Masini e Laura Babini E’ aumentata del 55% in Emilia Romagna l’offerta di ospitalità ai camperisti che vogliono trascorrere le loro vacanze negli agricampeggi. Lo rende noto Terranostra regionale, l’associazione agrituristica di Coldiretti Emilia Romagna, durante l’apertura del Salone del Camper svoltasi alla Fiera di Parma dal 10 al 18 settembre; un evento importante a cui hanno partecipato in questa edizione 2011 oltre 200 espositori con oltre 120.000 visitatori. “Un salone di grande interesse a cui non potevano mancare le eccellenze piacentine insieme a quelle di tutta la regione; durante la giornata di domenica, spiega il presidente di Terranostra Emilia Romagna e provinciale Carlo Pontini, il tour enogastronomico ha fatto tappa virtualmente nella nostra provincia, con una degustazione di Grana Padano Bio del Consorzio BioPiace abbinato all’Ortrugo, vitigno autoctono piacentino, della viera, ma anche la provincia di Piacenza con 38 piazzole suddivise in 12 aziende agrituristiche svolge un ruolo fondamentale per questa tipologia di turismo. “Per chi ama l’ambiente, le sue bellezze naturali e i prodotti tipici, conclude il presidente di Terranostra, il connubio tra camper e agriturismo diventa il sistema ideale per conoscere e visitare il territorio in tutti i suoi aspetti, con la possibilità di sostare vicino a parchi, aree protette, città d’arte, nonché degustare e acquistare i prodotti enogastronomici direttamente dal produttore”. Cantina Sociale Valtidone”. “Nello stand di Terranostra e Campagna Amica, ha sottolineato Fabrizio Masini segretario provinciale di Terranostra, abbiamo presentato le strutture agrituristiche grazie alla nostra cartoguida, ormai giunta alla terza edizione e che riporta anche le aziende che fanno vendita diretta. Quindi un abbinamento perfetto di territorio, turismo e prodotti tipici”. Secondo elaborazioni di Terranostra su dati Istat, negli ultimi sette anni le aziende agrituristiche che mettono a disposizione piazzole di sosta per camper e roulotte sono cresciuti del 55%, passando da 47 a 73. In questo modo gli agricampeggi in regione sono arrivati a rappresentare l’11% delle aziende che offrono ospitalità. Le piazzole di sosta a disposizione dei turisti sono oltre 400 dislocate soprattutto nelle zone della ri- STERILTOM di Squeri Pomodoro confezionato con tecnologia asettica LA VOCE DEI Coltivatori 11 SINDACALE COLDIRETTI PIACENZA di Raffaella Cantagalli Fondazione Campagna Amica CAMPAGNA AMICA E TERRANOSTRA A FIANCO DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA PER SOSTENERE LA CULTURA VERDE E IL TURISMO SOSTENIBILE La Fondazione Campagna Amica e Terranostra hanno patrocinato la sesta edizione dell’ International Summer School in Geography of Tourism, organizzata dalla facoltà di Economia del Turismo di Rimini, dell’Università degli Studi di Bologna. Il corso, che si è svolto a Rimini dal 5 al 10 settembre, ha avuto come tema centrale il “Turismo tra la Blue e Green Economy e il futuro dei consumi di massa”. L’obiettivo è stato quello di stimolare un dialogo internazionale e interdisciplinare per approcciare lo sviluppo di nuove strategia di turismo sostenibile. L’International Summer School fa incontrare ogni anno, professionisti del settore, giovani ricercatori, professori universitari e studenti da tutto il mondo per approfondire metodi e strumenti di rilancio del turismo come mezzo per promuovere e valorizzare i luoghi e i territori in un contesto globale in continua evoluzione e in una prospettiva di sviluppo territoriale sostenibile. Fondazione Campagna Amica e Terranostra, hanno condiviso i principi ispiratori del corso e hanno quindi voluto mettere a disposizione le loro esperienze dando dapprima un contributo didattico – teorico in aula, dove il Presidente di Terranostra Tulio Marcelli, ha raccontato l’esperienza e la strategia di Coldiretti nel settore agrituristico, quindi un apporto pratico in campo, invitando i partecipanti presso l’agriturismo DUSLAUN di Villa Verucchio (RN) per toccare con mano la serietà, il rispetto del territorio e la grande creatività che il sig. Sebastiano e famiglia hanno da sempre adottato nella conduzione della loro azienda agrituristica. L’agriturismo Duslaun, che è situato sulle dolci colline Romagnole, coltiva in maniera biologica, i vigneti tipici del territorio, dal sangiovese al pagadebit e tra i filari, si possono osservare le antiche piante di olivo che - ci racconta Sebastiano – sono state mantenute in alternanza alle viti, nel rispetto della tradizione contadina. Sebastiano e i due figli offrono ospitalità e ristoro all’insegna del gusto e del sapore della tradizione romagnola utilizzando i propri prodotti ed i prodotti delle vicine aziende agricole. L’esperienza, che è stata resa possibile anche grazie al contributo fattivo della Federazione Regionale Coldiretti Emilia Romagna e a Terranostra Emilia Romagna, è stata assolutamente gratificante per tutti … sia sotto il profilo culturale sia sotto quello culinario. - Costruzione attrezzi agricoli - Costruzione miniescavatori e minicariole - Costruzione spandiconcimi mono e doppia ventola 29010 S. Pietro in Cerro - Via Roma, 46 - Tel./Fax 0523.839733 - 29016 Cortemaggiore - Via E. Mattei, 30 (esposizione) 12 Coltivatori LA VOCE DEI SINDACALE OTTOBRE 2011 CreditAgri E M I L IA R O MAG NA a m r o f in Creditagri: finanziamenti vantaggiosi per uva e pomodoro CreditAgri Emilia Romagna ha sottoscritto con molteplici gruppi bancari convenzioni per stipulare forme di finanziamento a condizioni vantaggiose per le aziende agricole, in considerazione, anche, del particolare momento di crisi economica. Si tratta, sottolinea il responsabile provinciale di Creditagri Fabrizio Masini, di un’anticipazione degli importi del pomodoro conferito attraverso le Associazioni di prodotto, e dell’uva consegnata alle Cantine Sociali. Gli istituti bancari che hanno sottoscritto la convenzione finanziano l’80% del valore del contratto di conferimento, l’importo viene erogato nella forma di scoperto di conto corrente e sarà estinto al momento della liquidazione degli importi bonificati dall’Associazione di Prodotto o dalla Cooperativa a cui è stato conferito il prodotto. Questo tipologia di convenzione viene offerta da Cariparma ed Unicredit, ed ha una durata massima di 24 mesi con spese bancarie di istruttoria esenti e con spread che partono in relazione alla classe di merito e cioè dall’ 1% più euribor 3 mesi o 12 mesi a seconda dell’istituto bancario prescelto. Nell’anticipazione in conto corrente, Cariparma ed Unicredit CreditAgri Emilia Romagna Via Rizzoli 9 - 40125 Bologna (BO) tel. 051/2758811 - fax 051/2960627 e-mail: [email protected] calcolano gli interessi posticipatamente e solo sull’effettivo utilizzo della somma anticipata. Banca di Piacenza invece perfeziona l’operazione di anticipo prodotti conferiti tramite le Associazioni di prodotto o Cooperative, con la cambiale agraria, pagando gli interessi in anticipo con scadenza 12 mesi. L’obiettivo di queste opportunità che Creditagri propone è quello di migliorare e arricchire continuamente l’offerta dei servizi per le aziende agricole, grazie a un costante rapporto col sistema bancario e ad accordi di partenariato, con prodotti appositamente pensati e costruiti per rispondere alle esigenze del settore agricolo. Le anticipazioni previste per uva e pomodoro sono un esempio concreto di come Creditagri intende soddisfare i bisogni delle singole aziende. Le imprese che si rivolgono a CreditAgri Emilia-Romagna conclude Masini, possono quindi contare su un’offerta caratterizzata da competenza, professionalità ed esperienza finalizzate alla consulenza aziendale, alla pianificazione strategica dell’attività economica e, non ultimo, all’accesso al credito. CreditAgri Emilia Romagna - sportello di Piacenza: via Colombo 35 - 29122 Piacenza Tel.: 0523.596566 Referente: Fabrizio Masini - e-mail: [email protected] Via A.Meucci n° 31 Carpaneto Piacentino Tel. 0523 85 31 80 Fax. 0523 85 25 98 LA VOCE DEI Coltivatori 13 SINDACALE COLDIRETTI PIACENZA Vendita trattori nuovi e usati Buone occasioni di trattori immatricolati a zero ore Officina attrezzata e massima disponibilità con recupero di trattori fermi in campo Magazzino ricambi o v i t n e v e r p n u r e p o m a i Ti aspett 14 Coltivatori LA VOCE DEI SINDACALE OTTOBRE 2011 ROBERTO FILIPPINI… il volto di Coldiretti Piacenza in val Trebbia C on il mese di Luglio il collega Filippini Roberto ha raggiunto la pensione dopo ben 35 anni di servizio in Coldiretti Piacenza. Questa è l’occasione per condividere con tutti i colleghi e soci alcune riflessioni sul lungo percorso di Roberto come segretario di zona di Bobbio, sull’esperienza acquisita con l’evoluzione che la Federazione ha avuto in questi anni. Credo sia difficile lasciare un ambiente di lavoro dopo un percorso di collaborazione cosi lungo, dopo aver condiviso momenti importanti che hanno modificato l’intero settore agricolo e la realtà rurale; non possiamo pensare di raggruppare tutto questo in poche righe scritte, ma possiamo certamente dire che il patrimonio costruito da Roberto è una realtà importante per Coldiretti, una realtà che abbiamo il dovere di mantenere sul territorio di montagna caratterizzato da tanti problemi, ma anche da tante potenzialità. Questo impegno preso con la popolazione della Val Trebbia deve essere considerato un fondamento sul quale lavorare in futuro per organiz- zare e sviluppare con sempre più convinzione e forza il Progetto di Filiera Agricola Italiana; per evidenziare continuamente quel valore sociale che Coldiretti oggi rappresenta per l’intera collettività. Roberto ha vissuto tutti i passaggi importanti che hanno caratterizzato l’evoluzione storica di Coldiretti, dal collateralismo alla discesa in campo come Organizzazione agricola autonoma, per arrivare a diventare forza Sociale, soggetto politico indipendente, fino al concetto da “prodotto agricolo a Cibo”; tutto questo identifica quella Coldiretti nella quale Roberto ha creduto e che ha permesso di identificarla come “Forza Amica del Paese”. Un passaggio rilevante per la Val Trebbia è stato sicuramente la nascita nel 2002 del Consorzio Bio Val Trebbia, realtà importante di imprenditori agricoli che lavorano per la produzione di farina biologica, ben inserita nella filiera organizzata da Campagna Amica nella vendita diretta. Non c’è dubbio, quella di Roberto Filippini, punto di riferimento per i Soci ma anche per i colleghi dell’uf- Roberto Filippini ficio è stata una carriera lunga che ha portato ad un cambiamento oserei dire radicale per l’Organizzazione e quindi ci sembra importante ringraziarlo per la sua esperienza, per la sua disponibilità e per aver costruito una “parte importante” di Coldiretti. Il raggiungimento dell’età pensionabile di Roberto, ha portato alla nomina come nuovo segretario della zona di Bobbio della collega Rosanna Porcari, che per la prima volta in Coldiretti Piacenza, apre la strada al mondo femminile per un percorso da segretario di zona. Grazie Roberto, ti auguriamo sempre tanta fortuna e buon lavoro a Rosanna... che sia un percorso ricco di soddisfazioni. Andrea Poggi ACHILLE BERTÈ... un colonna gialla per la vitivinicoltura in val Tidone C i piace ricordare sulle pagine del nostro periodico il segretario di zona Bertè Achille. Con il mese di settembre ha lasciato la squadra Coldiretti per una diversa scelta di lavoro. E’ stata una decisione imprevista e improvvisa per lui, per i suoi collaboratori e per i soci, tutti abituati a incontrarlo e a parlargli non solo negli uffici e nei recapiti, ma anche sui mercati, in azienda, nei campi, in cantina. Achille ha iniziato con entusiasmo la sua attività in Coldiretti nel 1981 come studente – lavoratore a Pianello V.T. collaborando in qualità di tecnico con il segretario di zona Solenghi Antonio, a cui è succeduto nel 1991 assumendo la guida dell’ ufficio. Achille ha accompagnato quindi i soci e le famiglie coltivatrici dirette per circa 30 anni con la sua presenza attenta, competente, laboriosa. Lo ha contraddistinto sempre una grande passione per il mondo agricolo, si è fatto carico con interesse di ogni problema posto dai soci di qualunque natura fosse, tecnica, fiscale, finanziaria, giuridica; possiamo dire che, nei suoi anni di servizio in Coldiretti, lo ha contraddistinto proprio questa priorità: il dialogo e il confronto continuo e sincero con tutti i soci indistintamente. Achille ha saputo essere un punto di riferimento per le aziende nel corso di questi anni, affrontando con loro le sfide che si sono succedute nel mondo agricolo (la meccanizzazione, l’agricoltura multifunzionale, le produzioni di qualità, la filiera corta e da ultimo la Filiera Agricola Italiana), accompagnando le aziende nel passaggio da un’agricoltura produttrice solo di beni primari ad un agricoltura che si apre al mercato, al consumatore, alla trasformazione fino a proporsi come protagonista della filiera agricola. In particolare non dimentichiamo il ruolo che Bertè ha giocato per la vitivinicoltura della Valtidone, nel processo di ristrutturazione e modernizzazione dei vigneti, nell’ammodernamento delle cantine; è stato, in prima persona, un interlocutore qualificato e autorevole di tutti i soggetti della filiera vitivinicola, (Cantine Sociali, Consorzio Vini Doc, singoli produttori), ha guidato con passione e perizia la Commissione Vitivinicola, quale forza cri- Achille Bertè tica nell’analisi dei problemi del settore e dei mercati dei vini e delle uve. Lo salutiamo con affetto, rinnovando i nostri sentimenti di stima per le doti che ha sempre messo con semplicità a disposizione dei soci, dei collaboratori e della Federazione, ricevendo l’insegnamento che con professionalità, umiltà ed energia si può realizzare il Progetto che Coldiretti ha disegnato e disegna oggi per dare valore economico e forza sociale alle nostre aziende agricole. Con altrettanto affetto diamo il benvenuto al nuovo segretario di zona di Pianello Andrea Poggi, nella certezza che saprà proseguire con entusiasmo un percorso ricco di soddisfazioni. Rosanna Porcari LA VOCE DEI Coltivatori 15 INTERVISTA DEL MESE COLDIRETTI PIACENZA L’intervista del mese: la rubrica de “La voce dei Coltivatori” dedicata ai protagonisti dell’agricoltura moderna, incontra Roberto Miravalle, presidente del Consorzio di Tutela Vini D.O.C. Colli Piacentini Roberto Miravalle 16 Coltivatori LA VOCE DEI OTTOBRE 2011 INTERVISTA DEL MESE R oberto Miravalle, piemontese, laureato in Agraria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e specializzato in viticoltura. E’ Tutore dei Master di Viticoltura ed Enologia, che si svolgono presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, per conto della Facoltà d’Agraria di Milano. Inoltre segue la produzione di aziende vitivinicole essenzialmente al Nord e Centro Italia. IIIII Presidente che cosa lo ha spinto a ricoprire que sto incarico? Innanzitutto mi piace sottolineare che sono un presidente “anomalo” perché normalmente è Presidente di Consorzio un importante produttore. Io, invece, non sono produttore. Ho accettato (con una forte dose di incoscienza…..) un ruolo che mi sente vicino a tutti. Ai produttori diretti in primis, ma sicuramente anche alle strutture cooperative perché rappresentano la base della mia specializzazione e alle aziende principalmente imbottigliatrici (non mi piace questa definizione); meglio il francese “eleveur”, molto più qualificante). In questo caso la vicinanza è correlata dalla mia forte esposizione agli elementi del mercato globale del vino. IIIII La sua “vision” ? Garantire al territorio piacentino il mantenimento della superficie vitata, della storia, del paesaggio, dell’economia delle famiglie e delle imprese. IIIII E la missione del Consorzio qual è? Il Consorzio dovrebbe mettere in atto piani operativi tecnici, comunicazionali e di marketing, in stretta re- lazione con gli altri settori del sistema agroalimentare provinciale in funzione dell’obiettivo primario. Un’altra funzione essenziale è la progettazione e partecipazione a progetti di sviluppo della viticoltura, dell’enologia, dei mercati e della coltura del territorio. Ma anche perseguire attivamente progetti sostenibili per l’apertura o il rafforzamento di nuovi mercati. IIIII Obiettivi importanti… ma con quali risorse? Qui la risposta deve necessariamente essere articolata. Parliamo di: a)Risorse territoriali: il Consorzio di Tutela riconosce in tutti i produttori viticoli piacentini i valori di impresa, di custodia del territorio, della coltura e tradizioni locali. La diversa origine geologica e i profili dei suoli saranno impiegati come strumento di valorizzazione e diversificazione. L’imprenditorialità, la diversificazione dei produttori sono risorse del territorio. Il rapporto con le Organizzazioni Agricole sarà il punto fermo per arrivare all’obiettivo di ottenere prezzi minimi delle uve e del vino, tali da soddisfare le imprese. La remumerazione del lavoro delle famiglie e delle imprese è un obiettivo strategico. LA VOCE DEI Coltivatori 17 La Formula Offerta valida dal 1° Ottobre al 31 Dicembre 2011 1+ 2+ 3= 6 1 anno di filtri gratuiti 2 tipi di finanziamento 3 anni di garanzia Sei tranquillo con Kubota! Credit scegli la FORMULA per il tuo finanziamento SENIOR JUNIOR CREDIT CREDIT Finanziamento tradizionale con tasso SUPER AGEVOLATO Il Leasing flessibile e innovativo che MANTIENE ALTO IL VALORE del tuo trattore CONCESSIONARIO ESCLUSIVO Per chi vive e lavora, nel Verde, in relax. 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E’ necessaria un’allenza strategica su: viticoltura, enologia, mercato e produzione sostenibile. Si perseguiranno rapporti con Associazioni scientifiche e culturali preposte alla valorizzazione del territorio. Parimenti si rafforzeranno rapporti di collaborazione con strutture connesse al Sistema Vitivinicolo, dalla difesa (Consorzio Fitosanitario Provinciale) alle organizzazione di educazione al consumo del vino. d)Risorse finanziarie. La preparazione di progetti esecutivi concreti e misurabili sarà la base per acquisire risorse da Enti terzi, Unione Europea inclusa. IIIII In pratica quale sarà il ruolo del Consorzio? Semplice. Deve essere la casa del vino piacentino. Centro coordinatore per gli aspetti tecnici, normativi, comunicazionali e di marketing di tutte le imprese operanti nel settore. IIIII Per tutti? Cosa intende Presidente? Certo. Apertura a tutti i produttori a tutte le iniziative, fatto salvo quelle finanziate esclusivamente con le quote dei Soci attivi. Nei confronti dei Soci il Consorzio si attiverà per erogare ad essi servizi e benefici pari al valore della quota associativa. Si dovrà attuare un regime di trasparenza e di dialogo coi produttori rendendo interattivo il sito WEB e con iniziative di costante informazione agli associati e all’intero settore vitivinicolo provinciale. IIIII Una parola sullo spinoso argomento dei controlli. Gli Organismi di Controllo svolgono un ruolo prezioso di tutela. Necessario uno stretto collegamento pechè i controlli avvengano in aiuto e a difesa della produzio- INTERVISTA DEL MESE ne provinciale e siano visti come tutela e prevenzione di illeciti. IIIII Come vede la situazione odierna? In Provincia abbiamo alcune criticità: il calo dei consumi interni, condiviso con l’intero settore. Questo calo è oggi accentuato per le aree che offrono vino “popular” come li qualificano i colleghi che parlano di Marketing. E’ il caso della nostra provincia. Questo tocca pesantemente Gutturnio, ma anche le denominazioni minori (in volume, non in dignità) . Ma abbiamo pure alcune eccellenze: a Piacenza alcune aziende hanno saputo valorizzare la produzione provinciale collocandola nei piani alti. E sempre mirando all’espressione del territorio. C’è poi un’ eccellenza sopra tutte: il territorio e le risorse umane che lo valorizzano. Da qui si dovrà partire con obiettivi chiari e misurabili. Prima di tutto la difesa del “brand” Gutturnio, la riqualificazione del Malvasia, la “messa a norma” del nostro autoctono, l’Ortrugo, che soffre ancora di una eccessiva variabilità in bottiglia. Inoltre: ripartire con un programma di formazione per le imprese agricole, in modo da garantire una più alta comprensione della troppo rapida evoluzione del sistema. Lasciando in ultimo, ma non per ultimo, i progetti di ulteriore valorizzazione delle risorse locali (Vin Santi, e poi vitigni marginali dalle grandi opportunità come Santa Maria, Barbesino, Leck, Ervi, ecc) IIIII Quindi quali auspici per il futuro? Piacenza ha già dato prova di saper cambiare: nel 1913 quando arrivò la fillossera, i vitigni locali cedettero il posto ai Piemontesi (Barbere e Bonarda). Poi ci fu l’exploit delle uve da tavola. Nel 1931 Piacenza ospitò la prima mostra nazionale dell’uva da tavola. Nel secondo dopoguerra ci fu la forte riconversione alla spalliera con potatuta a guyot doppio. A fine secolo la semplificazione a quattro vitigni, con la dominanza dei due a bacca rossa. Cambi drastici, importanti, che consentirono al sistema piacentino di rimanere efficiente e competitivo. La futura scelta dovrà essere condivisa, per mantenere sulle nostre colline vigneti, paesaggio, cultura e….reddito. Ma è indispensabile il contributo di tutti LA VOCE DEI Coltivatori 19 ETICHETTOPOLI COLDIRETTI PIACENZA Amenti FinAnZi o A Fin Messaggio promozionale. Tassi e condizioni economiche applicate al presente servizio sono riportati nei fogli informativi disponibili in filiale. Dall’esperienza di Cariparma “Progetto Agricoltura”: € gli investimenti, i finanziamenti e la protezione 5.000.000 I NN per chi opera nel settore agricolo. in 20 A Le aziende agricole sono oggi inserite in un contesto competitivo caratterizzato da radicale trasformazione, con ruoli che tendono ad abbracciare tutta la filiera produttiva. In un simile scenario diventa sempre più impegnativo crescere, obiettivo che può essere raggiunto solo attraverso la scelta mirata di partner affidabili e professionali. Con una storica vocazione per il mondo dell’imprenditoria agricola e una forte prossimità territoriale, “cariparma ha assunto da tempo” un ruolo particolarmente attivo nel sostenere il comparto agricolo, offrendo servizi e iniziative rivolte a tutti i soggetti operanti nelle filiere produttive come latte, orto frutta, carne, cereali e riso, vino, olio, florovivaismo, agriturismo. Solo grazie a questo forte knowhow e a confronto con le realtà rappresentative del comparto Cariparma ha messo a punto “Progetto Agricoltura”, il pacchetto di soluzioni pensate per dare risposte concrete agli operatori del settore. E’ questo il caso di “Conto Agricoltura”, che a soli 9 euro al mese offre: • Operazioni illimitate • Spese liquidazione interessi • Libretti assegni • Domiciliazione utenze in conto • Carta Bancomat con chip (fino a 3 carte) • Prelievi illimitati presso tutti gli sportelli Cariparma • Prelievi illimitati presso tutti gli sportelli Crédit Agricole in Francia e Grecia • Servizio Nowbanking Piccole Imprese per gestire i rapporti bancari e finanziari in modo veloce, 24 h su 24. In più la CartaSi Business gratuita, se utilizzata per almeno 5.000 euro all’anno. “Progetto Agricoltura” propone poi una ricca gamma di finanziamenti, adatti a soddisfare le esigenze più diversificate dell’impresa agricola: - Finanziamenti per liquidità aziendale - Anticipo Contributi, annuale e pluriennale - Medioprestito Agrario per il miglioramento delle strutture e della produttività dell’azienda - Finanziamento Viticoltura per il reimpianto di vigneti, realizzazione di nuovi impianti, adeguamento di cantine e impianti di trasformazione - Finanziamenti Energia da fonti rinnovabili, per la realizzazione di impianti di energia elettrica attraverso l’uso di fonti rinnovabili (fotovoltaico, bio gas, eolico…) - Credito Impresa Intermedio Macchinari Agricoli, per l’acquisto di macchine nuove o usate - Mutuo Imprenditoria Giovanile per l’acquisto di proprietà o subentro nell’azienda di famiglia - Finanziamenti chirografari e ipotecari P.S.R. 2007/2013 - FinanziamentoAgricoltura Multifunzionale (mercati contadini “farmer market”, distributori latte, vendita, agiasili) - Anticipo sui prodotti, con scoperto di conto corrente per lo smobilizzo dei crediti Grazie all’ampiezza della sua gamma, “Progetto Agricoltura” si rivolge a tutta la filiera produttiva e ai singoli comparti coinvolti, proponendo soluzioni mirate per il passaggio generazionale, il miglioramento delle strutture e della produttività, l’ampliamento e l’ammodernamento delle strutture, la specializzazione colturale, dotazioni e attrezzature, manipolazione e trasformazione, commercializzazione sui mercati nazionali e internazionali, nonché promozione, certificazioni qualitative e tutela del territorio. Al tempo stesso, presta molta attenzione alle filiere bioenergetiche e alla realizzazione di impianti finalizzati alla produzione di energia pulita, come il fotovoltaico e il bio gas, oltre a rivolgersi a coloro che svolgono attività complementari come agriturismo, ricettività, ospitalità, promozione e salvaguardia territoriale e del patrimonio rurale e forestale, degustazione di prodotti. Con il suo profilo, “Progetto Agricoltura” rappresenta uno strumento efficace e completo per consentire alle imprese agricole di oggi di poter contare su validi strumenti di credito e su un servizio di consulenza personalizzato per vincere la competitività all’interno di un sistema ormai globalizzato, dove l’investimento in tecnologia innovativa permette alle imprese di abbattere i costi di produzione e affrontare la sfida sui mercati mondiali. 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Quattordici gli indagati fra proprietari e manager dei 18 caseifici perquisiti. «L’indagine è partita da un’ordinaria attività di controllo per la prevenzione delle frodi agroalimentari di latticini a marchio italiano nel Comune di Savignano sul Rubicone in provincia di Forlì-Cesena», fanno sapere dal comando generale di Roma della Forestale. Nel corso di questo controllo sono state individuate parecchie confezioni di mozzarella «che sull’etichetta riportavano numerosi “claim” tali da richiamare un prodotto Italiano: uno scudetto con i colori della nostra bandiera, i colori del tricolore ottenuti con l’accostamento di pomodoro (rosso), mozzarella (bianca) e basilico (verde)». Sull’etichetta di questi formaggi comparivano le scritte “Dall’Italia” e “origine Italia”. La marca della mozzarella è tutta un programma: “Italiamo”(non Italiano) con un’assonanza tale da trarre in inganno i consumatori. Un clamoroso caso di «italian sounding». Da quel che ricordo è la prima operazione di questa portata, nel nostro Paese che consente di ricostruire l’origine di un finto prodotto Made in Italiy. «Di recente il Parlamento», si legge in una nota diffusa dalla Forestale, «ha approvato la legge 3 febbraio 201 su etichettatura e qualità dei prodotti agroalimentari con l’obiettivo di preservare la qualità del cibo attraverso la conoscenza effettiva dell’origine dei prodotti e delle materie prime utilizzate, dichiarate e inserite in etichetta». Purtroppo, in assenza dei decreti attuativi secondo la nuova legge dovrebbero essere concertati da un tavolo di filiera - non è ancora obbligatorio dichiarare sulla confezione l’origine delle materie prime. L’ex ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan ne aveva convocati due, uno sulla filiera suinicola e l’altro sul lattiero-caseario. Probabilmente troppo impegnato a trovare una exit strategy da quello che lui stesso aveva definito con una nota di disprezzo «il ministero delle mozzarelle», si è dimenticato di seguire i lavori. Che, manco a dirlo, si sono arenati. Il suo successore Francesco Saverio Romano ne ha solo parlato. Così molti dei formaggi che troviamo in commercio, pur prodotti con latte non italiano, possono farla franca, visto che per ora nessuna legge obbliga i caseifici a scrivere l’origine della materia prima impiegata. Secondo la Coldiretti la metà delle mozzarelle in commercio è ottenuta da latte straniero o addirittura da cagliate congelate importate dall’estero. E buona notte Made in Italy. Aiuti all’agricoltura tagliati di un terzo: non sono i campi a prosciugare i bilanci pubblici GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE 2011 Una delle più grandi bufale in circolazione a proposito di bilanci pubblici è che l’agricoltura europea sia tenuta in piedi a forza di finanziamenti e sostegni vari. E prosciughi le risorse finanziarie per lo sviluppo. Falso. Assolutamente falso. A fare i conti è stata la Coldiretti, l’organizzazione di gran lunga più rappresentativa del settore primario che ha elaborato i dati dell’Ocse, una fonte al di sopra di ogni sospetto. Ebbene, i sostegni agli agricoltori europei si sono ridotti di un terzo nel giro degli ultimi dieci anni. Se prima valevano il 33% sul fatturato prodotto dalle attività agricole, ora arrivano a malapena al 22%. Dunque i campi e le stalle non possono essere presi a pretesto per il fallimento di ogni politica sviluppista. I paesi avanzati che sostengono maggiormente l’agricoltura sono la Corea col 47% di peso degli aiuti sul fatturato totale del settore, l’Islanda (48), il Giappone (49), la Svizzera (56%) e la Norvegia (60%). LA VOCE DEI Coltivatori 21 INIZIATIVE COLDIRETTI COLDIRETTI PIACENZA I PRODUTTORI CAMPAGNA AMICA PER LA SOLIDARIETA’ Ammontano a 6.000 euro i fondi raccolti da Coldiretti per il progetto Fanep di ristrutturazione della sede al primo piano della clinica pediatrica Gozzadini. I fondi sono stati raccolti durante il mercato di Campagna Amica in piazza Re Enzo. Sabato 10 settembre in piazza Re Enzo a Bologna c’erano anche i vini doc Colli Piacentini, con l’aglio igp di Monticelli e l’ortofrutta di stagione, insieme alle altre eccellenze dell’Emilia Romagna per realizzare il Mercato di Campagna Amica e partecipare alla raccolta di fondi per l’Associazione Famiglie Neurologia Pediatrica. Per l’occasione è stato predisposto un apposito kit contenente tre chilogrammi di pere, frutto di cui l’Emilia Romagna è il principale produttore in Italia e in Europa, venduto a 5 euro e il cui ricavato è stato interamente devoluto a Fanep. Il kit conteneva un depliant con informazioni sulle qualità nutrizionali delle pere e notizie utili su come conservare le pere in casa. “Abbiamo scelto le pere come testimonial di questa iniziativa, ha sottolineato il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, perché sono il frutto più tipico di questa stagione e perché costituiscono un concentrato di sostanze importanti per l’alimentazione e la salute umana. La pera, infatti, è un prodotto ad alto contenuto di fibre, di potassio, di calcio e di fosforo ed è quindi un alimento utile a prevenire il colesterolo, la tensione arteriosa e i disordini dell’apparato digerente”. In questo contesto, ribadisce il presidente di Coldiretti Piacenza e vice presidente regionale Luigi Bisi, non potevano mancare le eccellenze piacentine, che i consumatori bolognesi hanno imparato ad apprezzare e riconoscere anche grazie ai frequenti appuntamenti con i Mercati di Campagna Amica nel capoluogo emiliano. Altrettanto importante e significativa la nostra presenza per un momento di solidarietà a dimostrazione che “il popolo” della Coldiretti è un popolo concreto, con gente onesta che lavora costruendo un’economia reale fatta di prodotti distintivi, di cibo, di identità, di storia e di un legame forte con il territorio”. Le aziende piacentine presenti a Bologna erano: Tenuta La Bertuzza di Castell’Arquato, Copap di Monticelli d’Ongina e Azienda Agricola Casella di Castelvetro. 22 Coltivatori LA VOCE DEI OTTOBRE 2011 INIZIATIVE COLDIRETTI A Roncarolo di Caorso di scena i prodotti locali con le aziende di Coldiretti Campagna Amica Nonostante il maltempo, anche quest’anno l’ appuntamento con la ormai consueta Festa della Cipolla a Roncarolo di Caorso ha visto consolidarsi la collaborazione con Coldiretti che ha presentato, oltre al Mercato di Campagna Amicam una vetrina di prodotti locali e stagionali; da corollario l’esposizione delle antiche attrezzature utilizzate per la coltivazione della cipolla. E’ per noi un momento importante, conferma il vice presidente di Coldiretti e presidente di sezione di Caorso Gianpiero Cremonesi, non solo per la sinergia che è nata con il circolo Anspi di Roncarolo ma anche per appoggiare l’iniziativa benefica che si svolge all’interno della manifestazione; sono, infatti, stati venduti sacchetti di cipolle il cui ricavato viene devoluto ad alcune associazioni che operano nell’assistenza ai malati, (Amop, Aism, Il Cuore di Piacenza). Coldiretti Piacenza prosegue Cremonesi, ha sempre dimostrato la propria presenza nei momenti di solidarietà, convinti che una forza sociale ha prima di tutto dei compiti morali verso la società ed, in quanto a compiti, l’agricoltura, come produttrice di cibo ha una funzione fondamentale”. “I cittadini, quindi sottolinea il segretario di zona Franco Fittavolini, non solo hanno potuto degustare ed acquistare i prodotti locali, ma anche fare un “viaggio culturale” nel mondo della cipolla, grazie alla mostra delle attrezzature antiche e moderne utilizzate per la coltivazione. Di grande effetto l’esposizione di prodotti locali e stagionali, allestita grazie al coordinamento e alla fantasia della collega Maura Ghisoni, per illustrare al consumatore la ricchezza del nostro territorio, in particolare della “Bassa Piacentina”; perché sono proprio le peculiarità e le distintività di ogni zona che rendono la nostra agricoltura, la nostra provincia ed i prodotti diversi e migliori”. E la cipolla, ribadisce Cremonesi, oltre ad essere un ortaggio significativo per la nostra provincia, se ne coltivano oltre 450 ettari, ha anche numerose proprietà nutritive e nutraceutiche, grazie alla presenza di sali minerali e vitamine, ma contiene anche molti fermenti che aiutano la digestione e stimolano il metabolismo; inoltre ha azione diuretica e antidiabetica. Viene, altresì, utilizzata in dermatologia, come antibiotico, antibatterico, semplicemente applicando il succo sulla parte da disinfettare; ed è anche un ottimo espettorante, specialmente unito al miele e un decongestionante della faringe”. LA FESTA DELLA CIPOLLA SI E’ TINTA DI GIALLO LA VOCE DEI Coltivatori 23 Laboratori di ricerca, laboratori di analisi di chimica e microbiologia agraria, ambientale, ecologia industriale, ecologia agraria, studi e caratterizzazioni ambientali, interventi di risanamento e bonifica di suoli agricoli ed industriali, ingegneria ambientale. m.c.m. Ecosistemi s.r.l. - Località Faggiola - 29027 Gariga di Podenzano (PC) Telefono 0523.524042 - Fax 0523.524071 e.mail: [email protected] –www.mcmecosistemi.com INIZIATIVE COLDIRETTI OTTOBRE 2011 CAMPAGNA AMICA ALLA 18° FIERA DELLA BANCARELLA Domenica 18 settembre a Roveleto di Cadeo E’ andata in scena a Roveleto di Cadeo la 18° edizione della Fiera della Bancarella con una novità importante: la presenza delle aziende di Campagna Amica e l’angolo del Grana Padano. “Per noi è fondamentale instaurare una proficua collaborazione con tutte le Amministrazioni Comunali che condividono i nostri valori, rispetto alla valorizzazione dell’agricoltura e del territorio, commenta il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, per cui ben volentieri abbiamo accettato l’invito del Comune di Cadeo ad essere presenti a questa iniziativa, nella consapevolezza dell’importanza di proseguire nella sinergia instaurata, che ci ha visti insieme negli anni scorsi, durante il percorso di Educazione alla Campagna Amica e che ci auguriamo possa ripetersi anche nel prossimo anno scolastico”. “Siamo ben felici di aver ospitato le aziende di Coldiretti nella nostra manifestazione, sottolinea il Presidente del Consiglio Comunale di Cadeo Daniele Ferrari, e auspichiamo che la proficua collaborazione prosegue anche in futuro; tanto che ci auguriamo di avere un Mercato di Campagna Amica nella fiera dell’agricoltura, appuntamento primaverile fondamentale per il mondo agricolo”. La degustazione del Grana Padano, formaggio principe nel nostro territorio e bandiera del made in Italy nel mondo, è un’altra novità positiva che ha caratterizzato questo appuntamento. Certamente, è solo attraverso la distintività, come quella che caratterizza il nostro latte e il nostro Grana, che possiamo dimostrare di essere diversi e migliori vincere, quindi, le sfide del futuro e la globalizzazione. LA VOCE DEI Coltivatori 25 EVENTI E NOTIZIE DAL MONDO AGRICOLO COLDIRETTI PIACENZA La Voce della Cattolica SEDE DI PIACENZA CREMONA Impatto dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari: una ricerca EFSA. Coinvolti centri di ricerca e università di 8 stati membri L’istituto di chimica agraria dell’università Cattolica di Piacenza si occuperà del settore vitivinicolo Le Università ed i Centri di ricerca Europei di 8 stati membri (Food and Environment Research Agency, UK; UGENT, University of Gent, Belgium; BPI, Benaki Phytopathological Institute, GREECE; TNO, Quality of Life, Netherlands Organisation for Applied Scientific Research, The Netherlands.; University of Almeria, Spain; IOR - Plant Protection Institute - Sosnicowice Branch, Poland) sono coinvolti, insieme all’Istituto di Chimica Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza, in un progetto finanziato da EFSA, Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare di Parma, finalizzato alla valutazione e costruzione di un database riguardante informazioni rilevanti per la misura dell’esposizione dei prodotti fitosanitari per operatori e lavoratori agricoli. Il comparto produttivo proposto dall’Università Cattolica dal Prof. Ettore Capri e dal Prof. Marco Trevisan è il settore vitivinicolo della provincia di Piacenza. In considerazione dell’elevato impatto ambientale dell’uso dei 26 Coltivatori LA VOCE DEI prodotti fitosanitari, per l’influenza sulla qualità dei prodotti e dei costi di produzione, ma anche per gli effetti dell’uso sull’ambiente, sulla salute dei consumatori e degli operatori agricoli, negli ultimi anni si è assistito ad un’importante evoluzione normativa in ambito comunitario e nazionale volte ad un sempre più consapevole e sostenibile impiego dei prodotti fitosanitari. A questo processo contribuisce la soluzione ambiziosa proposta dal gruppo di ricerca coinvolto in questo progetto internazionale, a cui partecipa l’Università Cattolica: un’attività di ricerca e valutazione sull’uso dei prodotti fitosanitari. Con la creazione di una rete di dati che riguardano l’impiego dei prodotti fitosanitari in diversi settori agricoli europei dai vigneti piacentini alla coltivazione di ortaggi in serra in Spagna, dalle piante ornamentali in serra in Belgio alle coltivazioni di mele e frumento in Polonia, coinvolgendo collaboratori con competenze tossicologiche e chimico-ambientali. L’azione del gruppo di ricerca dell’Istituto di Chimica Agraria iniziata nel Giugno di questo anno vede già coinvolti numerosi conduttori e aziende vitivinicole del territorio piacentino (nelle foto: Azienda Mossi, Albareto di Ziano e Azienda Manara a Vicomarino, Ziano) nella raccolta dati d’esposizione per la condizione d’uso dei prodotti fitosanitari in vigneto tramite compilazione di un questionario sul campo. Il progetto contribuisce agli obbiettivi prefissi in ambito comunitario in termini di miglioramento della qualità dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari per la tutela della salute degli operatori del settore e dell’ambiente. Colline nei pressi di Ziano piacentino in Val Tidone. OTTOBRE 2011 LA VOCE DI BACCO Prende l’avvio con questo numero de La Voce dei Coltivatori una rubrica curata dal Consorzio Vini doc Il vino è giunto a noi attraverso un percorso culturale che ha accompagnato la storia dell’umanità. Nel nuovo Testamento assurge al valore simbolico più alto. Nella liturgia Eucaristica il celebrante alzando il calice durante il rito dell’Offertorio, recita: “dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino, frutto della vite e del lavoro dell’uomo”. L’alea di sacralità ha accompagnato il vino anche nei tempi moderni, creando un rapporto tra viticoltore e vite, unico, con condiviso da nessun’altra pianta agraria. Non è così ovunque. Nel cosiddetto “Nuovo Mondo” Australia, Argentina in particolare, la vite è una coltura da reddito ad altissima meccanizzazione. Nella vecchia Europa, sui nostri Colli, Vite e Vino presentano un rapporto indissolubile col Territorio. Persino l’architettura dei paesi ne è influenzata. Perché il vino è anzitutto: lavoro dell’uomo. In questa prima rubrica vogliamo analizzare nel dettaglio il “problema” dei costi di produzione Quanto costa il Gutturnio di Roberto Miravalle La produzione di uva - Occorrono circa 400 ore a completare il processo produttivo annuale, oltre 450 nelle località a forte pendenza. Quanto costa questo lavoro? Simulando un mix tra salariati comuni e specializzati il costo medio a ettaro per la sola quota: risorse umane, si stabilisce intorno ai 6000 €. E poi abbiamo i fattori produttivi diretti: nutrizione minerale (incluso l’applicazione) tra i 250 e i 300 €/Ha. Difesa - Capitolo variabile ma che in media richiede 700 € annui. Meccanizzazione: le aziende medio piccole hanno forti carichi unitari di ammortamento. Le aziende grandi razionalizzano questi costi. Gli osservatori economici di diverse realtà viticole comparabili collocano il costo ettaro medio annuo per ettaro di vigneto tra i 6000 € (aziende molto efficienti ad alta meccanizzazione) e i 9000 € (aziende piccole, e o con produzioni molto curate. Il kg di uva posta nel cortile aziendale ha un costo lordo tra 0,6 e 0,9 €. (Mala tempora currunt con i prezzi odierni) con una produzione media di 100 q. li/ha. Esistono tuttavia realtà produttive molto efficienti che, grazie ad un elevata meccanizzazione delle operazioni colturali, riescono a contenere i costi al di sotto dei 40 € al quintale. La trasformazione A dispetto dei disciplinari di produzione che fissano il tetto massimo al 70%, la resa reale per il prodotto imbottigliato è vicina al 65%. Il costo del mosto si colloca quindi tra 0.90 e 1,40 €/litro. A questo bisogna aggiungere il costo di vinificazione e primo affinamento per prodotto fresco, valutato nei contratti di trasformazione, intorno ad 1 €/litro. Quindi un Gutturnio base, ha un costo reale (in botte) tra 1,80 e 2,5 €/litro. Confezionamento - Bottiglia, tappo, etichetta, contro etichetta, capsula, cartone: per prodotto “ base “: circa 1 €. La bottiglia contiene 0,75 cl, quindi il costo base va da 2,35 a 2,8 €. Questo senza contare i necessari costi di stoccaggio, di spedizione di remunerazioni commerciali, di MARGINE di guadagno. Solo costi. Controlli - I controlli sul Gutturnio (e su tutti i DOC) sono obbligatori. E onerosi. Su uva, vino base, vino in preimbottigliamento. E incidono intorno all’1,45€/Hl. Quanto dovrebbe essere il prezzo sullo scaffale per un Gutturnio? Sulla base dei costi dovrebbero essere sensibilmente superiori. Pur ammettendo un’ampia forbice tra prodotto di “nicchia” o per ampi volumi anche nell’ambito della stessa tipologia, per un prodotto che veramente è “ frutto della terra e del lavoro dell’uomo” ed è tutelato dai controlli. Oggi si vedono listini anche molto bassi, a spese della fascia più debole, la produzione di uva, che soffre di prezzi molto inferiori ai costi di produzione. I bassi prezzi, escludendo ovviamente il dolo, sono frutto del sacrificio dei produttori che di fronte ad una domanda stagnante si vedono costretti ad operare ai limiti della convenienza economica Ma se voglio produrre Gutturnio superiore o riserva la strada dei costi, si allarga a dismisura. Partiamo dal vigneto: un probabile diradamento fa salire i costi sia sul fronte diretto di maggior esborso, sia su quello indiretto per i costi a ettaro sono ripartiti su una produzione più bassa. Un anno di affinamento in legno costa almeno 1 €/litro. Se poi si impiegano piccoli fusti, allora l’aumento è ancora maggiore. Aumentano altresì i rischi e cala la resa. I costi reali per portare sul mercato una bottiglia di Gutturnio superiore può partire dai 4 € e raddoppiare facilmente in funzione dello specifico processo di affinamento, che diventa scelta aziendale, arte vinificatoria, progetto sensoriale. LA VOCE DEI Coltivatori 27 c.07.11.08 VINCI LA SORDITÀ PROGETTO UDIRE centro specializzato per l’udito Controllo gratuito dell’udito Pulizia, riparazione e taratura di apparecchi acustici di ogni genere Verifica funzionamento e resa protesica Fornitura protesi acustiche agli eventi diritto con spesa a totale carico del servizio sanitario Impronte e auricolari su misura Sistemi di protezione dal rumore del NUOVISSIMO APPARECCHIO ACUSTICO RETRO AURICOLARE PIÙ PICCOLO AL MONDO Vi aspettiamo!!! NEGOZIO Via xx Settembre ASSISTENZA GRATUITA per l’avvio delle pratiche di invalidità CONVENZIONATO CON ASL Parcheggio GRATUITO al “Garage San Francesco” in via S. Francesco, 6 a Piacenza (in pieno centro storico) presentando in nostro buono al momento del pagamento! RICORDA: UDIRE È VIVERE! GARAGE Via Romagnosi Via Borghetto Via Cavour Il nostro personale altamente specializzato sarà lieto di offrire a tutte le persone interessate i seguenti servizi: PROVA GRATUITA Via S. Francesco PIACENZA VIA FELICE FRASI, 8 - TEL. 0523 325857 - CEL. 347 8661807 (dal Lunedì al Venerdì 9.00-12.30 / 15.00-19.00) Parcheggio gratuito al garage “S. Francesco” Via S. Francesco 6 a Piacenza BOBBIO C.DA DEI DONATI 3/BIS (aperto solo sabato mattina 9.00-12.00) BETTOLA PIAZZA C. COLOMBO, 21 (tutti i lunedì mattina 9.00-12.00) TREVOZZO Via Romagnosi 10 Via F. Frasi Tacchini Monica audioprotesista P.zza Cittadella TECNICO OTTOBRE 2011 CONFERMATO IL SISTRI Dopo le altalenanti vicende degli ultimi mesi, nell’ambito della manovra finanziaria appena varata è stata confermata la norma “salva Sistri” già approvata in Senato la scorsa settimana. Il decreto legge di ferragosto, quindi, nel testo integrato con le modifiche apportate dal Parlamento in sede di conversione, non contiene più, come nella versione originale, l’abrogazione di tutte le previsioni in materia di tracciabilità dei rifiuti, ma disciplina le tempistiche e le modalità per l’avvio dell’operatività del sistema, dopo un adeguato periodo transitorio. La prima data di partenza del sistema è fissata per il 9 febbraio 2012, mentre resta confermata la partenza in data successiva al 1 giugno 2012 per i produttori di rifiuti con massimo 10 dipendenti (categoria di riferimento, normalmente, per le imprese agricole), secondo quanto già precedentemente disposto dal decreto Sviluppo (D.L. n. 70/2011, art. 6, comma 2, lettera f-octies). Semplificazioni in arrivo, inoltre, per le categorie di rifiuti che non presentino specifiche caratteristiche di criticità ambientale. Nel decreto legge, come convertito, viene stabilito che il Ministro dell’ambiente, sentite le categorie interessate, debba individuare queste specifiche tipologie di rifiuti, alle quali applicare, ai fini del sistema di controllo di tracciabilità dei rifiuti, le procedure più semplici previste per i rifiuti speciali non pericolosi. Il Ministero dell’ambiente ha tempo fino al 15 dicembre per assicurare una verifica tecnica delle componenti software e hardware, valutando l’opportunità di un’eventuale semplificazione delle tecnologie di utilizzo ed organizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, appositi test di funzionamento. UMA - CARBURANTE AGRICOLO AGEVOLATO RIASSEGNAZIONE DI CARBURANTE AGRICOLO AGEVOLATO CAUSA SICCITA’ SCADENZA 31 OTTOBRE 2011 La Giunta della Regione Emilia Romagna a seguito della situazione siccitosa verificatasi nella campagna agricola 2011, ha approvato una delibera con la quale ha predisposto un supplemento di assegnazione di carburante agricolo e le relative modalità di reintegro. Pertanto con questa delibera sarà possibile integrare le assegnazioni di prodotti petroliferi, presentate entro il 30/06/2011, nelle quali sono stati dichiarati fabbisogni per irrigazione, al momento della richiesta di assegnazione originaria. Le domande per tale supplemento, pari al 100% dei valori per irrigazione precedentemente assegnati, devono essere presentate entro il 31 Ottobre 2011 e devono essere correlate da copia del libretto di controllo con l’assegnazione originaria, dove si evince la prima assegnazione per irrigazione e l’utilizzo di tutto il carburante precedentemente assegnato, e da una dichiarazione sostitutiva di certificazione dove vengono dichiarate le condizioni per il suddetto supplemento. Tale riassegnazione è stata fortemente richiesta e voluta da COLDIRETTI , che con diverse segnalazioni alla Regione ha rimarcato che anche nella nostra Provincia (in un primo momento esclusa) le particolari condizioni climatiche e meteorologiche, la scarsa piovosità e le alte temperature estive, hanno determinato la necessità di aumentare i turni di irrigazione normalmente praticati. Condizione questa che ha costretto le aziende agricole ad utilizzare i quantitativi di prodotti petroliferi precedentemente richiesti per irrigazioni supplementari, trovandosi pertanto in gravi difficoltà per la normale prosecuzione delle operazioni colturali autunnali . I nostri Uffici Zona sono a disposizione per ulteriori chiarimenti e per l’inoltro delle relative pratiche di rassegnazione. SETTORI DI UTILIZZO Riscaldamento civile Industria Impianti defiscalizzati Agricoltura e zootecnia Canalizzazioni urbane LA VOCE DEI Coltivatori 29 FISCALE - TRIBUTARIO COLDIRETTI PIACENZA LA MANOVRA ECONOMICA CORRETTIVA DI “FERRAGOSTO” É LEGGE La legge n. 148 / 2011 pubblicata in G.U. del 16/09/2011 ha convertito con numerose modifiche il d.l. n. 98/2011, meglio conosciuto come “manovra di ferragosto”, gli stessi provvedimenti fiscali, sono immediatamente entrati in vigore. Pubblichiamo questa prima informativa, alla quale faranno seguito altri approfondimenti di particolare interesse e utilità per le nostre Aziende Agricole Assistite. In sintesi si elencano le principali modifiche apportate dalla manovra 2011, nei vari ambiti e tributi che, ad iniziare da questo numero del nostro periodico, saranno oggetto di studio. I vari ambiti interessasti alle modifiche riguardano le materia di: => IVA: cambio aliquota 21% – chiusura partite iva inattive - modifica al regime dei contribuenti minimi - alternativa alla scheda carburante - depositi fiscali e doganali - modifiche ad adempimento contabili; => imposte sul reddito: modifiche ad aspetti contabili – detrazioni familiari a carico - beneficio fiscale 36% e 55% - riporto delle perdite - premi di produttività - ammortamenti; => accertamenti, riscossione e sanzioni: spesometro – verifiche fiscali – versamenti e adempimenti - accertamenti esecutivi – reclamo e mediazione fiscale - ruoli provvisori - chiusura liti pendenti rateizzazione debiti tributari – azioni esecutive; => agevolazioni e disposizioni varie: rivalutazione terreni e partecipazioni – rinegoziazione dei mutui - fabbricati rurali – abolita l’imposta provinciale di trascrizione; => nuova tassazione delle rendite finanziarie: dal 12,50% al 20% (escluso i titoli di Stato ed equiparati; => limitazioni all’uso del contante: - sanzioni sui trasferimenti in contanti di importo pari o superiore a 2.500,00 € e altri provvedimenti restrittivi riguardante l’uso del contante e la tracciabilità dei mezzi finanziari utilizzati per gli acquisti e gli investimenti mobiliari ed immobiliari. I provvedimenti sono già in vigore e coinvolgono direttamente o indirettamente tutti i contribuenti ed in particolare le imprese che dovranno applicare da subito, le nuove norme e usare maggiore precisione e attenzione nelle loro gestione contabile e finanziaria, per evitare i rischi previsti dai nuovi accertamenti fiscali, basati essenzialmente sul monitoraggio dei flussi finanziari. IVA Un primo aspetto importante riguarda l’ aumento dell’ IVA, l’ aliquota dal 20% passa al 21%, (restano confermate le aliquote del 4% e del 10%) di conseguenza le cessioni di alcuni prodotti riferiti alla nostra produzione agricola locale (vini, spumanti, mosti di uve, birra, propoli e pappa reale, tartufi, animali vivi non destinati all’alimentazione umana, legno da lavorazione, lana, ghiaia, terreni edificabili, fabbricati strumentali) e alcuni servizi, effettuate dal 17 settembre 2011 dovranno applicare in fattura e/o ric. fiscali/scontrino, la nuova aliquota e di conseguenza inevitabilmente subire un rincaro che andrà a gravare sui consumi finali. Riportiamo le principali informazioni riguardanti gli aspetti pratici e le problematiche collegate alla loro applicazione: La data di effettuazione dell’operazione (consegna del prodotto) delimita pertanto il confine delle due aliquote: • le operazioni effettuate prima dell’entrata in vigore della legge di conversione (vale adire fino al 16/09/2011) restano soggette alla vecchia aliquota del 20%; • le operazioni effettuate a partire dal giorno 17/09/ 2011 sono soggette alla nuova aliquota del 21%. 30 Coltivatori LA VOCE DEI In particolare sulle operazione in corso “a cavallo” dei due periodi, per una corretta applicazione dell’aliquota in fattura, occorre fare attenzione al momento fiscale in cui l’operazione si considera effettuata. Diventa pertanto essenziale definire il concetto fiscale di effettuazione dell’operazione, che in ambito IVA assume un significato diverso a seconda della natura dell’operazione considerata. 1. 1 . - Cessione di prodotti e di beni mobili in genere “Regola generale” l’operazione si considera fiscalmente effettuata con la consegna o la spedizione della merce al cliente pertanto, nei principali casi di: - cessione con emissione di fattura immediata e/o accompagnatoria - in questo caso la data di consegna e/o spedizione coincide con la data di fatturazione, quindi per le operazioni effettuate dal 17/09/2011 (immediatamente fatturate e/o descritte nel doc. di consegna /trasporto) si dovrà applicare l’aliquota del 21% e non del 20%; • Cessione di prodotti “scortati” dal documento di trasporto, occorre pertanto fare riferimento alla data del ddt e/o altro doc. di consegna o di trasporto - se tale documento riporta una data precedente o del giorno 16/09/2011, (la fattura differita riferita a queste consegne anche se riporta una data successiva) deve riportare l’ aliquota 20% ( vigente alla data di consegna). • cessione di prodotti nella vendita diretta (i produttori agricoli in regime normale, sono equiparati ai commercianti al minuto) con obbligo di emissione di ricevuta fiscale e/o scontrino, rilasciato all’atto della consegna. Dal 17/09/2010 il corrispettivo lordo (incassato o meno) dovrà tener conto dell’aliquota 21%. Nella fase di scorporo dei corrispettivi lordi. • Scorporo dell’Iva - E’ una operazione contabile che consiste nel separare l’imposta dal prezzo al pubblico di beni e servizi, che è comprensivo dell’iva stessa. Viene introdotto, quale unico metodo imposto, l’ utilizzo obbligatorio del “metodo matematico”, quindi in fase di liquidazione periodica per determinare la base imponibile delle operazioni poste in essere e soggette alla nuova aliquota ordinaria (21%) andranno divise per 1,21 e l’arrotondamento va effettuato, per difetto o per eccesso, al centesimo di euro. • Quando la cessione di beni prevede condizioni diverse – cambiano le principali regole generali - vediamo i casi più frequenti: • Fattura per cessioni continuative o periodiche - l’operazione si considera effettuata al momento del pagamento del corrispettivo, quindi dal 17/09/2011 gli incassi sulle precedenti forniture, dovranno essere fatturati con data/incasso e con applicazione dell’ aliquota 21%; • Fattura con determinazione del prezzo in differita ai sensi di legge e/o accordi commerciali – l’operazione è fiscalmente effettuata entro il mese dalla determinazione del prezzo - pertanto per i prezzi determinati dopo il 17/09/2011 in fattura si applica l’aliquota del 21%. 1. 2. - Cessione di beni immobili - regola generale - l’operazione si considera fiscalmente effettuata con la data di stipula dell’atto notarile, quindi dal 17/09/2011 sulle cessioni di fabbricati e aree edificabili, soggette ad IVA, si dovrà in fattura applicare il 21% nuova aliquota; caparra confirmatoria e/o penitenziale - si considera fiscalmente operazione effettuata quando viene convertita in ACCONTO o viene scomputata dal prezzo pattuito, quindi in tale data dovrà essere fatturata con l’aliquota vigente; OTTOBRE 2011 1.3. - Prestazioni di servizi principio generale - l’operazione è fiscalmente effettuata alla data dell’incasso del corrispettivo, indipendentemente dall’avvenuta esecuzione del servizio. Quindi tutti gli incassi dal 17/09/2011, sono soggetti ad aliquota 21% . Se il pagamento avviene con bonifici bancari o postali il momento risale alla comunicazione dell’avvenuto accredito, se il pagamento è per mezzo di assegno, invece si considera effettuato quando il titolo di credito entra nella disponibilità del creditore; Deroga - i servizi prestati con obbligo di emissione di ric. fiscale (servizi ricreativi nell’agriturismo) a prescindere dall’incasso o meno, la ric. fiscale deve essere emessa con la distinzione “corrispettivo non pagato” e dal 17/09/2011, si dovrà tener conto dell’aliquota del 21%. CASISTICHE PARTICOLARI Acconti ricevuti e/o pagati - anticipazione del momento impositivo per cessioni di beni e prestazioni di servizi: In deroga alla disciplina generale prevista per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, ogni qual volta venga emessa la fattura o venga pagato, in tutto o in parte, il corrispettivo anteriormente agli eventi che determinano il momento impositivo, o indipendentemente da essi, l’operazione si considera effettuata, limitatamente all’importo fatturato o pagato, alla data della fattura o a quella del pagamento. Ne consegue che: • gli acconti pagati prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 138/2011 sono soggetti all’aliquota del 20%, mentre al saldo, pagato successivamente, si applica l’aliquota del 21%; • il corrispettivo per il quale sia stata emessa la fattura anteriormente alla consegna o spedizione del bene o alla stipula dell’atto pubblico è soggetto all’aliquota del 20% se il documento viene emesso prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 138/2011. Operazioni effettuate nei confronti dello stato e degli enti pubblici Per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi poste in essere nei confronti dello Stato e degli enti pubblici tassativamente elencati: (es. Regioni, Province, Comuni, istituti universitari, ASL, Camere di commercio, ecc.), l’IVA risulta esigibile alla data del pagamento del corrispettivo. Tenuto conto che la fattura deve essere comunque emessa quando l’operazione si considera effettuata (es. consegna del bene, in caso di cessione), è stato previsto che il cedente/prestatore possa applicare l’aliquota IVA del 20% (anziché quella del 21%) se la fattura viene emessa e annotata nel relativo registro (delle fatture emesse o dei corrispettivi) prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 138/2011. La fattura dovrà, invece, riportare l’aliquota ordinaria del 21% se viene emessa e/o registrata a partire dal 17/09/2011. La norma, quindi, introduce una limitazione, dato che, per l’applicazione dell’aliquota del 20%, non è sufficiente che la fattura sia emessa prima della data di cui sopra, ma la stessa deve essere registrata prima di tale momento. Esigibilità differita per le operazioni effettuate nei confronti di soggetti IVA con volume d’affari non superiore a € 200.000,00 l’operazione si considera fiscalmente effettuata al pagamento del corrispettivo e comunque entro un anno dalla consegna dei beni. Ricordiamo le condizioni previste per accedere al differimento dell’esigibilità: • limitato nel tempo, essendo previsto che l’imposta diventi comunque esigibile dopo il decorso di un anno dall’effettuazione dell’operazione, salvo che, prima che sia scaduto detto termine, il cessionario o committente venga assoggettato a procedure concorsuali o esecutive; • si applica ai soli soggetti che, nell’anno solare precedente, hanno realizzato o, in caso di inizio di attività, prevedono di realizzare, nell’anno in corso, un volume d’affari non superiore a 200.000,00 euro. FISCALE - TRIBUTARIO PARTITE IVA INATTIVE La partita presuppone l’ esercizio abituale di Impresa, arte o professione quando è cessato l’esercizio della attività e/o professione anche la partita IVA doveva essere CHIUSA. Le posizioni che erroneamente non sono state regolarmente cessate con questo provvedimento occorre sanare queste situazioni. Chi sono i titolari di partite Iva inattive. I cittadini che, pur essendo titolari di una partita Iva, non presentano la relativa dichiarazione da almeno tre anni oppure non svolgono alcuna attività. Come avviene lo smaltimento partite Iva appese: 90 giorni a costi minimi. Gli “smemorati” che, sebbene obbligati, hanno dimenticato di comunicare la cessazione della propria attività entro i 30 giorni prescritti dal Dpr sull’Iva, hanno novanta giorni di tempo per regolarizzare la loro posizione, pagando una “mini” sanzione di 129 euro. Il conto alla rovescia parte dal 6 luglio, data di entrata in vigore del decreto legge 98/2011. Ciò significa che l’ultimo giorno utile è il 4 ottobre prossimo, salvo proroghe. Refresh su come compilare l’F24 dedicato e mettersi in regola. Si ricorda che nel compilare la delega di pagamento, nella sezione “Contribuente” devono essere riportati i dati anagrafici e il codice fiscale di chi effettua il versamento, mentre nella sezione “Erario ed altro” occorre indicare: • la lettera “R” nel campo “tipo” • il numero della partita Iva da chiudere nel campo “elementi identificativi” • il codice tributo 8110 nel campo “codice” • l’anno di cessazione dell’attività nel campo “anno di riferimento”. Il modello F24 “Elementi identificativi”, come precisa la risoluzione, deve essere compilato correttamente in ogni sua parte. Inoltre, il documento di prassi specifica che per fruire dell’agevolazione è necessario che il contribuente non abbia esercitato attività d’impresa o di arte e professione e che non abbia effettuato alcuna operazione nei periodi successivi all’anno di effettiva cessazione dell’attività, da indicare nel modello di pagamento. In presenza delle condizioni richieste per beneficiare di questa agevolazione, versando la sanzione si sanano anche le irregolarità legate alla mancata presentazione delle dichiarazioni Iva, nonché delle dichiarazioni dei redditi limitatamente ai redditi d’impresa e lavoro autonomo, con importi pari a zero, in relazione ai periodi successivi all’anno di effettiva cessazione dell’attività che risulta dal modello F24. Cosa rischia chi lascia appesa la partita Per i contribuenti che hanno appeso al chiodo l’attività senza presentare la dichiarazione di cessazione e ora non colgono l’opportunità concessa dal decreto legge 98/2011, l’Agenzia può procedere alla chiusura d’ufficio della partita Iva, irrogando la sanzione che può arrivare fino a 2.065 euro. UTILIZZO DEL CONTANTE - SANZIONE PECUNIARIA SU PAGAMENTI SUPERIORI A 2.500,00 € Altra importante novità che coinvolge tutti i contribuenti ed in particolare le imprese in tutte le loro operazioni economiche finanziarie, riguarda i pagamenti in contanti in quanto dal 13 agosto 2011 è entrata in vigore la norma che penalizza i trasferimenti in denaro pari o superiori a €. 2.500,00 con una sanzione prevista dall’1% al 40% dell’importo trasferito. Questo nuovo limite riguarda: • L’utilizzo del contante - divieto di trasferimento per importo pari o superiore a € 2.500,00; • Assegni bancari e postali - obbligo di emissione con clausola di NON TRASFERIBILITA’ PER IMPORTI PARI O SUPERIORI A € 2.500,00; • Libretti bancari e postali al portatore ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2011 • obbligo di estinzione o riduzione del saldo al di sotto di € 2.500,00, (sanzione prevista dal 10% al 20% del saldo libretto. Per ogni eventuale chiarimento in merito a quanto sopra trattato, si invitano gli associati a voler fare riferimento alla propria Zona di competenza. LA VOCE DEI Coltivatori 31 FISCALE - PAGHE COLDIRETTI PIACENZA TRASMISSIONE TELEMATICA DELLE CERTIFICAZIONI DI MALATTIA ALL’INPS La legge 4 novembre 2010, n.183 ha uniformato il regime legale del rilascio e della trasmissione dei certificati nel caso di assenza per malattia per i dipendenti pubblici e per quelli privati. La normativa pone in capo ai medici o alla struttura sanitaria l’obbligo di trasmissione telematica all’Inps della certificazione attestante lo stato di malattia per i lavoratori privati di qualsiasi settore, anche quelli cui l’Inps non riconosce la relativa indennità. Dal 13 settembre 2011 il lavoratore non è più obbligato a recapitare o trasmettere al datore di lavoro l’attestato di malattia, l’obbligo è assolto con l’inoltro telematico effettuato dal medico. Il datore di lavoro prenderà visione dei suddetti attestati di malattia tramite i servizi resi disponibili dall’Inps. Il datore di lavoro può scegliere se ricevere le attestazioni di malattia tramite: accesso diretto al sito Inps mediante codice Pin oppure con posta elettronica certificata -PEC- oppure tramite il numero di protocollo identificativo assegnato all’invio telematico del certificato medico. L’invio telematico del certificato solleva il dipendente dall’obbligo di spedizione del certificato di malattia all’Inps ed al datore di lavoro; termina pertanto il periodo transitorio durante il quale il datore di lavoro poteva chiedere al proprio dipendente consegna del certificato medico di malattia. Il medico che si trovi in zone non raggiunte da adsl, potrà utilizzare la procedura messa a disposizione dell’Inps. In questo caso il certificato deve essere stampato, firmato dal medico e consegnato al lavoratore come ricevuta di avvenuta trasmissione. Il medico deve rilasciare al lavoratore, al momento della visita il numero di protocollo identificativo Qualora non sia possibile inviare telematicamente il certificato rimarranno applicabili le disposizioni in materia di certificati medici cartacei. Azienda Agricola Loca Dario Carpaneto Piacentino loc. Chero Via Zappellazzo 157/1 Vendita pulcini, pollastre, capponi, oche, anatre, faraone e tacchini Tel 0523 852303 ore pasti chiuso domenica 32 Coltivatori LA VOCE DEI Consegna a domicilio OTTOBRE 2011 PENSIONI SEMPRE PIU’ LONTANE La manovra estiva ha ci ha portato un ulteriore inasprimento della normativa previdenziale e si allontanano sempre di più le decorrenze delle pensioni. Di seguito sono illustrati i contenuti più rilevanti del provvedimento legislativo AUMENTO ETA’ PENSIONABILE DELLE DONNE (art.18, comma 1) Dal 1° gennaio 2020 E’ previsto un graduale percorso di allineamento dell’età pensionabile (requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia) delle lavoratrici del settore privato, ai livelli già previsti per le lavoratrici del settore pubblico e per la generalità dei lavoratori. Il requisito anagrafico dei 60 anni per l’accesso alla pensione di vecchiaia verrà così elevato di: • 1 mese, a decorrere dal 1° gennaio 2020 • ulteriori 2 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2021 • ulteriori 3 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2022 • ulteriori 4 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2023 • ulteriori 5 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2024 • ulteriori 6 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2025 e per ogni anno successivo, fino al 2031 • ulteriori 3 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2032. POSTICIPO DELLA DECORRENZA PER I PENSIONAMENTI DI ANZIANITA’ CON 40 ANNI DI ANZIANITA’ CONTRIBUTIVA Dal 1°gennaio 2012 La manovra non perdona e introduce un ulteriore slittamento della “finestra” pensionistica per i soggetti che accedano al pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica, cioè con 40 anni di anzianità contributiva, con le seguenti modalità. Chi matura il diritto a pensione con il solo requisito della massima anzianità contributiva nel 2012 (dal1° gennaio al 31 dicembre), potrà accedere al pensionamento decorsi 13 mesi –se lavoratore dipendente, o 19 mesi, se lavoratore autonomo, dal raggiungimento del citato requisito; nel 2013 e nel 2014 si aggiungeranno ancora, rispettivamente, un ulteriore mese per ciascun anno ADEGUAMENTO DEI REQUISITI PENSIONISTICI ALL’INCREMENTO DELLA SPERANZA DI VITA (art.18, co. 4) Dal 1° gennaio 2013 Nella precedente riforma era prevista la revisione delle quote in base all’aspettativa di vita a partire dal 2015. Purtroppo la recente manovra ha previsto: • l’anticipo al 1° gennaio 2013 (invece del 1° gennaio 2015) del primo adeguamento dei trattamenti pensionistici all’indice di speranza di vita pertanto, a partire dal 1° gennaio 2013 i requisiti anagrafici prescritti per le prestazioni indicate, sono incrementati di tre mesi, secondo il seguente schema: REQUISITI PENSIONI ANZIANITA’(quote): LAVORATORI DIPENDENTI: 61 anni e 3 mesi di età + 36 anni di contribuzione oppure 62 anni e 3 mesi di età + 35 anni di contribuzione (quota 97+3) LAVORATORI AUTONOMI: 62 anni e 3 mesi di età + 36 anni di contribuzione oppure 63 anni e 3 mesi di età + 35 anni di contribuzione (quota 98+3) PENSIONI AI SUPERSTITI (art.18, co.5) Dal 1° gennaio 2012. Il coniuge superstite ha diritto al 60% della pensione percepita dal de cuius. Con la manovra, a partire già dal 1° gennaio 2012 l’aliquota percentuale verrà ridotta nei casi in cui il matrimonio sia stato contratto, dal pensionato o assicurato, ad una età superiore a 70 anni e la differenza di età tra i coniugi sia superiore a 20 anni. La riduzione dell’aliquota è del 10% in ragione di ogni anno di matrimonio con il dante causa mancante rispetto al numero di 10. PEREQUAZIONE AUTOMATICA DELLE PENSIONI (art.18, co. 3) Dal 1° gennaio 2012 Per il biennio 2012-2013 sono state introdotte limitazioni alla rivalutazione automatica sui trattamenti pensionistici di importo lordo superiore a 5 volte il trattamento minimo INPS. Per tali trattamenti pensionistici la rivalutazione non è concessa, con esclusione della fascia di importo inferiore a 3 volte il trattamento minimo, con riferimento alla quale la rivalutazione è applicata nella misura del 70% OBBLIGATORIETÀ DI ISCRIZIONE E CONTRIBUZIONE AGLI ENTI PREVIDENZIALI PRIVATIZZATI DEI SOGGETTI GIÀ PENSIONATI E SOGGETTI OBBLIGATI ALLA ISCRIZIONE NELLA GESTIONE SEPARATA (art.18, commi 11 e 15). Dal 6 luglio 2011, ma è prevista la emanazione di un decreto attuativo del Ministro del lavoro e Ministro dell’economia. Si dispone che negli enti previdenziali di diritto privato di cui ai D.Lgs. 509/1994 e D.Lgs. 103/1996 la contribuzione sia obbligatoria anche per i titolari di un trattamento pensionistico, qualora essi percepiscano redditi derivanti dallo svolgimento di attività professionali rientranti nel campo di applicazione di una di tali forme previdenziali. Per i richiamati soggetti è previsto un contributo soggettivo minimo con aliquota non inferiore al 50% di quella ordinaria per gli iscritti a ciascun Ente. CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ SUI TRATTAMENTI PENSIONISTICI (ART.18, co.22-bis). Dal 1° agosto 2011 è previsto fino al 31/12/2014 un contributo di perequazione sui trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie a partire da pensioni di importo superiore a 90.000 LA VOCE DEI Coltivatori 33 digitars.it - piacenza il supermercato di chi lavora la terra “Precisione che Produce” Prima Rete satellitare RTK operativa con copertura totale del territorio piacentino Gestione Attrezzature Sistema di Mappatura Raccolta Spandiconcime, Irroratrici, Seminatrici, Trapiantatrici, ecc... Livellamento Satellitare Guida Automatica Trattori Authorized Dealer RICAMBI AGRISTORE PIACENZA SRL Via Portapuglia, 31 - 29122 Piacenza - Tel. 0523 594120 - Fax 0523 606154 - www.agristorepiacenza.com - [email protected] NOTIZIE IN BREVE OTTOBRE 2011 ...in breve di ottobre CERTIFICAZIONE TELEMATICA DI MALATTIA Per la generalità dei datori di lavoro decorre l’obbligo di ricevere solo in via telematica i certificati di malattia dei lavoratori. Non è più possibile richiedere ai lavoratori la copia cartacea del certificato di malattia, salvo le eccezioni previste. Il datore di lavoro deve recuperare la certificazione on line o tramite mail (articolo all’interno del giornale) RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVORO NELLA VERIFICA DEL PERMESSO DI SOGGIORNO Con sentenza n. 32934 del 31 agosto 2011, la I Sezione Penale della Cassazione ha affermato la responsabilità penale del datore di lavoro che, in buona fede, assume un lavoratore extracomunitario non in regola con il permesso di soggiorno. A detta della Suprema Corte, il datore di lavoro deve sempre verificare la regolarità del documento e non “fidarsi” di ciò che gli viene detto dal lavoratore, in quanto non potrà invocazione a sua discolpa la buona fede in caso di inesattezza o insussistenza delle affermazioni del cittadino extracomunitario. LAVORATORI AGRICOLI ADDIZIONALE DANNO BIOLOGICO. Per l’anno 2010 l’addizionale sui contributi assicurativi agricoli, di cui all’art. 13, comma 12, dlgs 23 febbraio 2000, n.38, è determinato nella misura pari al 1,15% del contributo assicurativo dovuto per l’anno 2010. LAVORATORI EXTRACOMUNITARI La legge 125/2008 ha inasprito il regime sanzionatorio per il datore di lavoro che assuma un lavoratore privo di permesso di soggiorno o con un permesso scaduto per il quale non sia stato richiesto il rinnovo nei termini di legge. Per ogni lavoratore assunto privo di permesso di soggiorno è prevista la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la sanzione pecuniaria di 5.000 euro. ASSUNZIONE MINORI: OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Gli obblighi del datore di lavoro per l’assunzione del minore: - L’ età minima per l’ammissione al lavoro è sottoposta a un duplice requisito: 16 anni compiuti e istruzione obbligatoria per almeno 10 anni ; se manca uno di essi non può, legittimamente, essere instaurato un contratto di lavoro, - Per tutti i minori è obbligatoria la visita medica preventiva e periodica. La visita al minore potrà essere effettuata: - sia dal medico della struttura ospedaliera pubblica ovvero dell’Azienda Sanitaria Locale, - sia dal medico di base convenzionato. Il medico competente - potrà rilasciare la certificazione di idoneità di svolgimento anche di determinate attività,in alternativa al medico del Servizio Sanitario Nazionale, - ancorché operante in regime di convenzione. Le Sanzioni: la violazione della normativa in materia di tutela del lavoro minorile comporta a carico del datore di lavoro l’applicazione di un sistema sanzionatorio molto pesante con sanzioni amministrative da € 516 a € 2.582 ma soprattutto penali (arresto fino a 6 mesi o ammenda fino a € 5.164). COMUNICAZIONE PREVENTIVA DELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ LAVORATIVA DA PARTE DEL LAVORATORE Il lavoratore che, durante il periodo di integrazione salariale,intenda svolgere un’altra attività lavorativa deve darne preventiva comunicazione all’Inps, pena la decadenza dal diritto al trattamento. LIBRO UNICO DEL LAVORO: SCADENZA 16 OTTOBRE 2011 I datori di lavoro, committenti e soggetti intermediari tenutari devono stampare il Libro Unico del lavoro o, nel caso di soggetti gestori, consegnare copia al soggetto obbligato alla tenuta, riferito al periodo di paga precedente. Il processo avviene mediante stampa meccanografica su fogli mobili vidimati e numerati su ogni pagina oppure su stampa laser previa autorizzazione Inail e numerazione. VERSAMENTI UNIFICATI - IL 16 OTTOBRE 2011 I contribuenti titolari di partita iva devono versare con F24 telematico i seguenti contributi ed imposte: • le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati trattenute dai sostituti d’imposta nel mese precedente; • ritenute d’acconto su redditi di lavoro autonomo; • contributi previdenziali dovuti all’Inps dai datori di lavoro per il periodo di paga scaduto nel mese precedente; • contributi dovuti dai committenti alla gestione separata Inps per collaborazioni coordinate e continuative pagate nel mese precedente. IL DATORE DI LAVORO DEVE CONSEGNARE AL LAVORATORE COPIA DELLA COMUNICAZIONE PREVENTIVA DI ASSUNZIONE: l’omessa consegna prima dell’inizio della prestazione lavorativa comporta l’applicazione di una sanzione per ogni lavoratore. Casi di urgenza: per esigenze produttive tecnico organizzative o per evitare danni a persone o impianti, l’inoltro può essere effettuato entro cinque giorni dall’instaurazione del rapporto di lavoro, fermo restando l’obbligo di comunicare entro il giorno antecedente, alcuni dati essenziali quali data di inizio della prestazione, generalità del lavoratore e del datore di lavoro. L’assunzione dovrà poi essere comunicata entro il primo giorno utile e comunque non oltre il 5° giorno. CESSAZIONE E TRASFORMAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO Tutti i datori di lavoro titolari di un rapporto di lavoro devono comunicarne la cessazione e la trasformazione ai Centri per l’Impiego entro i 5 giorni successivi, con modalità on-line. ENPAIA – 25 OTTOBRE 2011 I datori di lavoro agricolo devono presentare la denuncia contributiva all’ Enpaia a mezzo mod. Dipa/01 e DIPA/02 per posta o via telematica degli impiegati occupati nel mese precedente nonché procedere a mezzo Mav bancario o in mancanza, tramite bollettino c/c postale. GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO Piacenza, 13 novembre 2011 - ore 10.45 Cattedrale di Piacenza Per tutta la giornata, il cuore della città sarà animato dai profumi, dai sapori e dai colori del mondo agricolo piacentino LA VOCE DEI Coltivatori 35 Le pagine del Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza ATTENDERE NUOVA 36 Coltivatori LA VOCE DEI COLDIRETTI PIACENZA OTTOBRE 2011 Le pagine del Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza LA VOCE DEI Coltivatori 37