1936-1945 Il “Nuovo Stato” - Dipartimento di Lingue, Letterature e

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1936-1945 Il “Nuovo Stato” - Dipartimento di Lingue, Letterature e
1936-1945 Il “Nuovo Stato”
• 1937: creazione del partito unico (Falange o Movimiento), che
unifica Falange Española (creata da José Antonio Primo de
Rivera, di ispirazione fascista) e Comunión Nacionalista (carlista);
• 1939: abolizione della riforma agraria repubblicana e intervento
dello Stato in tutti i settori dell’economia (crollo della
produzione agricola e di quella industriale);
• 1940: istituzione del Tribunale speciale per la massoneria e il
comunismo (funzionerà fino al 1963)
1945-1957 L’egemonia cattolica
• 1948: gli USA decidono di normalizzare i rapporti con la Spagna; la
Francia riapre le frontiere;
• 1951: gli USA aprono una rappresentanza diplomatica a Madrid;
• 1953: Concordato fra Spagna e Vaticano, molto favorevole alla
Chiesa: insegnamento obbligatorio della religione cattolica nelle
scuole, sovvenzioni, esenzione fiscale…;
• 1955: la Spagna diventa membro dell’ONU;
• 1956 prima mobilitazione studentesca e operaia, repressa
violentemente.
1957-1969 Stato autoritario e cambiamento sociale
• 1957 Il “governo dei tecnocrati”: inizio influenza dell’ Opus Dei;
• 1969 designazione di Juan Carlos di Borbone come successore di Franco;
• 1964 primo “piano di sviluppo” (fino al 1973) ispirato alla pianificazione economica
francese.
• Nuova mobilità sociale e ampliamento della classe media. Il processo di modernizzazione
economica e sociale si scontra con il permanere dell’ideologia falangista e cattolica
conservatrice.
• 1959 nascita dell’ETA;
• 1962 inizio del Concilio Vaticano II;
• 1962-63 scioperi operai in Asturias, con appoggio sociale molto vasto (103 firme di
intellettuali contro la repressione);
• 1966 La Legge sulla stampa abolisce la censura preventiva mantenendo quella ex post;
• 1967 le donne giuriste criticano la discriminazione femminile nella società;
• 1968 L’ETA passa alla lotta armata.
1969-1975 La crisi del regime
• Tensioni fra il Movimento (Fraga) e i “tecnocrati” dell’Opus (Carrero
Blanco), che puntano a mantenere la struttura autoritaria del regime
(continuista) garantendo però una successione monarchica;
• Mobilitazioni operaie e studentesche; fermenti nazionalistici in Catalogna
e Paesi Baschi; allontanamento della Chiesa;
• 1973: l’ETA uccide Carrero Blanco;
• 1974: governo di Arias Navarro, il primo nel quale non compare nessun
ministro espresso dai “tecnocrati”;
• 1973-1975: l’alternanza ambigua fra timidi segnali di apertura e reazioni
repressive smisurate finisce di disgregare il regime.
• novembre 1975: morte di Franco.
1976-1982 La Transizione (1)
• 1976 Juan Carlos re di Spagna; nomina come presidente delle Cortes
Torcuato Fernández Miranda e come capo del nuovo governo Adolfo
Suárez. Suárez promuove la Ley para la reforma política.
• 1977 legalizzazione dei partiti di opposizione (in ultimo anche del PCE).
Prime elezioni e vittoria dell’UCD di Suárez. “Patti della Moncloa” tra
governo e partiti all’opposizione (PSOE e PCE soprattutto:  desencanto).
• 1978: nuova Costituzione democratica. Nasce la cd. “politica dell’oblio”,
ovvero la decisione comune di non affrontare una revisione dolorosa sul
passato (Guerra civile e franchismo) alta percentuale di astensioni nel
referendum confermativo della Costituzione (9 mil. di elettori su 26). 65
omicidi dell’ETA; tentativo di assalto alla Moncloa del col. Tejero.
• 1979: crisi economica.
1976-1982 La Transizione (2)
• 1981: Accordi fra UCD e PSOE sulla realizzazione delle
autonomie costituzionali, con l’approvazione consensuale degli
Statuti di autonomia: tentato golpe del col. Tejero;
• 1982: Mondiali di calcio, visibilità della nuova Spagna; ingresso
della Spagna nella NATO nonostante la posizione contraria della
sinistra; approvazione della legge sul divorzio nonostante
l’opposizione durissima della Chiesa;
• 1982 Elezioni politiche anticipate con la vittoria del PSOE 1996
El silencio sobre la historia reciente
“...en la calle un velo de discreción parecía cubrir este pasado y
los libros de Historia solo suministraban al respecto datos fríos
del rigor académico. Quiero decir que no disponíamos de una
narración que nos permitiera reconstruir este pasado como algo
vivo y, en consecuencia, reconocernos en él.”
(Eduardo Mendoza, “Nota” a La verdad sobre el caso Savolta,
1975, para la edición de 2003).
Recupero della memoria e fine del pacto del
olvido
• 1996-2004 Aznar (PP)
• 2000 inizio attività della Asociación para la Recuperación de
la Memoria Histórica
• 2004-2011 Zapatero (PSOE)
• 2007 Ley de Memoria Histórica
“El arte da vida a lo que la historia ha
asesinado. El arte da voz a lo que la
historia ha negado, silenciado o
perseguido. El arte rescata la verdad
de las mentiras de la historia”
(Carlos Fuentes, Cervantes o la crítica
de la lectura, 1976)