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TEMA 3 TRA ISLAM TURCHIA K 56 48 ARMENIA AZERBAIGIAN Urmia u r Tabriz Ardabil d i s t 40 Mar K o p e t Caspio a rz Mo nti Elbu TEHERAN 5604Damavand n AFGHANISTAN Khorasan t i Z Shatt KUWAIT al-Arab a Shiraz o 48 r u o f o Kerman d Zahedan s an ist c u l e B Bandar-e Abbas l S A U DITA R L a r e s t a n G A R A BIA Yadz i Persepoli g P e r s i BAHREIN c o QATAR L’ambiente naturale L’Iran ha una superficie di 1,6 milioni di km2, OMAN E.A.U.56 a n M a k r 64 Golfo di Oman con tecniche arretrate. Il prodotto principale delle zone montane, più aride, è il frumento, mentre nelle fertili pianure intorno al Mar Caspio si coltivano riso, cotone e tabacco. Molto praticato è anche l’allevamento nomade, ma la principale ricchezza del paese è data dagli idrocarburi, di cui l’Iran è uno fra i maggiori produttori mondiali. L’industria può contare su grandi raffinerie e impianti petrolchimici, ma anche su un’ampia varietà di industrie manifatturiere a basso contenuto tecnologico. La popolazione, le città e la società Sebbene sia uno dei paesi mediorientali col più alto numero di abitanti (oltre 74 milioni), l’Iran presenta una bassa densità di popolazione (45 ab./km2), che si concentra per due terzi nelle aree urbane: la sola area metropolitana di Teheran, la capitale, ospita oltre 7 milioni di persone. La città è il centro economico più importante del paese, conta numerose industrie ed è il nodo principale delle vie di comunicazione, essendo collegata ai porti del Golfo Persico e del Mar Caspio dalla ferrovia transiraniana. Altre importanti centri sono la città santa di Mashhad, che conta più di 2 milioni di abitanti, e le città di Tabriz, Esfahan e Shiraz, che superano il milione. Un terzo circa degli abitanti vive nelle campagne, in villaggi dove sopravvivono stili di vita arretrati, e nelle zone montane, dove sono ancora numerose le persone che si dedicano alla vita nomade. L’economia L’Iran è stato a lungo un paese povero e solo negli anni Settanta, in seguito alla nazionalizzazione del petrolio, avviò un primo sviluppo economico. Questo processo subì un arresto dopo la rivoluzione islamica, anche per gli alti costi della guerra contro l’Iraq e il successivo embargo economico attuato dagli americani, sospettosi che il paese volesse dotarsi di armi nucleari. Negli ultimi anni i governi hanno intrapreso una politica volta a sviluppare le industrie, allo scopo di sottrarre il paese all’eccessiva dipendenza dai redditi petroliferi. L’agricoltura può contare sulla fertilità di alcune aree, ma i contadini la praticano ancora Accampamento di nomadi lungo le rive del fiume Atrek, nel nord dell’Iran. E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola pari a cinque volte e mezzo quella dell’Italia. Il suo territorio è caratterizzato dalla presenza del vasto altopiano iranico, compreso fra alte catene montuose: i monti Elburz, a nord, e gli Zagros, a sud, che scendono verso il Golfo Persico. Il clima arido, caldo in estate e molto freddo in inverno, ostacola la crescita delle vegetazione, che si infittisce soltanto alle falde dei rilievi, mentre l’altopiano è in gran parte stepposo, fino a diventare un vero e proprio deserto nella sua porzione orientale. Per la scarsità di precipitazioni, anche i corsi d’acqua sono pochi e dotati di portate modeste; molti di essi si perdono in bacini chiusi, dando vita a laghi salati. 32 P A K I S T A N Ahvaz Abadan Birjand Lut t N di Esfahan n A to n R o ser o Susa M De M I R A Q 32 D a g Mashhad Hamandan Qom I STATI SIGNIFICATIVI Dotato di un sistema sanitario efficiente e di buone scuole, il paese sembra proseguire nella sua crescita economica, benché gli squilibri di reddito rimangano elevati e una parte della popolazione versi ancora in condizioni di povertà. 64 T U R K M E N I S TA N Rasht Lago di Urmia OCCIDENTE • LEZIONE 3 ALCUNI Iran Scheda 40 E TEMA 3 TRA ISLAM La storia e l’ordinamento istituzionale Sede dell’antica civiltà persiana, in seguito sottoposto ad alterne dominazioni, agli inizi del Novecento l’Iran divenne un protettorato britannico e poi, dal 1925 una monarchia indipendente. Dopo la seconda guerra mondiale, il paese fu retto da un imperatore (lo scià), che promosse una politica di avvicinamento all’Occidente e di sviluppo economico, reso possibile dagli introiti dei giacimenti di petrolio. Le riforme attuate, tuttavia, scontentarono i proprietari terrieri e il clero islamico, che nel 1979 favorirono lo scoppio di una rivoluzione, che si concluse con l’allontanamento dell’imperatore e la trasformazione del paese in una repubblica islamica, fortemente subordinata ai voleri della gerarchia religiosa sciita, ai cui vertici si collocano E OCCIDENTE • LEZIONE 3 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI gli ayatollah. Nel 1980 scoppiò la guerra contro l’Iraq, paese che esigeva la restituzione di alcuni territori ricchi di petrolio. La guerra, che da entrambe le parti provocò incredibili perdite umane, si concluse soltanto nel 1989, senza che emergesse un vero vincitore. Negli ultimi anni l’Iran ha attenuato la sua rigida posizione anti-occidentale e avviato, all’interno, una politica di maggiore apertura democratica. Il futuro rimane tuttavia incerto, a causa del prevalere, negli ultimi tempi, di nuove spinte integraliste. Per i musulmani dell’Iran il centro religioso più importante è Qom, città nella quale si trova la Moschea d’Oro, al cui interno è custodita la tomba di Fatima, figlia di Maometto. Nella foto, il minareto della moschea. E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola