Chi ha paura delle tigri orientali? 23 settembre

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Chi ha paura delle tigri orientali? 23 settembre
Chi ha paura delle tigri orientali?
Renato Cortimiglia
23 settembre - Per lo zodiaco cinese il 2004 è l'anno della scimmia. Ignoro cosa indichi quello
coreano. Per similitudine e analogia mi piace pensare che indichi anch'esso la scimmia. Animale
che meglio di ogni altro imita l'uomo, forse perché veramente l'uomo discende dalla scimmia.
Orbene, in quanto ad imitatori il mondo dell'automobile ne ha avuto e ne ha di diverso tipo. Alcuni
di essi travestitisi da tigri hanno terrorizzato il mondo occidentale dell'auto alla cui conquista erano
partiti. Ma è stata come la campagna di Russia per Napoleone. Una disfatta. Le tigri d'Oriente,
giapponesi e sudcoreane, oggi non solo non fanno paura, ma sono ritenute specie in estinzione al
punto che hanno bisogno di protezione e di cure per sopravvivere. Delle marche giapponesi solo
Toyota e Honda continuano a godere della loro originaria autonomia. Le altre, chi più chi meno,
sono state tutte fagocitate dalle marche occidentali. Stessa sorte è toccata alle sudcoreane.
Daewoo, vassalla dell'impero General Motors, ha subìto addirittura una sorte fin oggi mai riservata
ad altri. In pratica l'estinzione. Dall'1 gennaio vivrà come tale solo in Sud Corea. In tutto il resto del
mondo ci sarà Chevrolet. Comprerete, se vorrete, la Chevrolet Kalos, la Chevrolet Matiz, la
Chevrolet Lacetti come la Chevrolet Tahoe o la Chevrolet Trans Sport, ecc.
Cosa cambia? In pratica nulla. Ci sarà un alzabandiera nello stesso momento in cui ci sarà un
ammaina bandiera. La vita continuerà. Mi si dice che Chevrolet sarà un marchio di qualità e quindi
cambierà il target delle auto che produce e commercializza. Sarà.
L'amara realtà è che il conquistatore Daewoo, partito da Seul per scalare la classifica dei costruttori
mondiali, vagheggiando sogni di imperi senza confini al punto che aveva anche progettato di
comprare l'Ansaldo, ritorna tristemente dentro i confini dai quali era partito minaccioso. E sarà un
successo di sopravvivenza se General Motors prima o dopo non deciderà anche dentro quei confini
di spegnerne l'ultimo anelito di vita. (ore 09:00)
Nella foto: la Daewoo Lacetti, che diventerà Chevrolet Lacetti.