maggio 2014 - Basso Adige
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maggio 2014 - Basso Adige
Attualità periodico indipendente hotel • ristorante • meeting Anno XXXVI - n. 5 - MAGGIO 2014 - distribuzione gratuita www.ilbassoadige.it - e-mail: [email protected] - 37045 Legnago (Verona) MASSIMO BUBOLA Incubo onirico Un nuovo disco per il 100° anniversario della Grande Guerra Ottobre 2014, le elezioni per il Parlamento europeo ormai rappresentano un ricordo un po’ sbiadito anche se, sancendo la vittoria poco probabile ma non del tutto inaspettata dei partiti “no-euro”, hanno provocato un terremoto nel panorama politico italiano. Il Presidente della Repubblica ha rassegnato le dimissioni ed un nuovo Esecutivo, che raccoglie forze eterogenee divise su tutto ma unite nella contrarietà alla nostra permanenza nell’Unione Europea, si è insediato prima dell’estate. Dopo settimane di pugni battuti vigorosamente sui tavoli di Bruxelles, che come unico risultato hanno ottenuto alcune “IL TESTAMENTO DEL CAPITANO” Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album IL TESTAMENTO DEL CAPITANO a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale. Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità riprendono il tema della Grande Guerra come: Da Caporetto al Piave, L’alba che verrà, Neve su neve, Vita di trincea. (continua a pagina 3) di Andrea Panziera lesioni al metatarso e la frattura di qualche falange, il Merkel raus si è ahimé trasformato in un sofferto ma quasi unanime: “prego, Italiani, accomodatevi pure”. La Francia, che credevamo nostra sicura alleata, si è invece allineata ai Paesi del Nord Europa e persino la Spagna, nonostante una situazione tuttora estremamente precaria con una disoccupazione superiore al 20%, ci ha voltato le spalle. (continua a pagina 4) Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione leggere attentamente il Fascicolo Informativo disponibile sul sito www.cattolicaprevidenza.com Con il patrocinio: Con la collaborazione di: Tribunale per i Diritti del Malato e dell’Anziano ONLUS Associazione Amici di don WAlter LEGNAGO - Via XXIV Maggio, 10 Cod. Fisc. 91004740238 Città di Legnago Sabato 24 Maggio 2014 ore 20.45 teatro “antonio Salieri” legnago PIANOLIBERO concerto di beneficenza A fAvoRe dell’ASSociAzione “SAn MARTino” onluS TeRRAneGRA nel TRenTennAle dAllA SuA fondAzione Eris Acoustic Trio Mattia Gobbo Toufik Riccardo Shahine Matteo Guerra ...E la musica che ha fatto la storia... Gruppo veronese composto da toufik riccardo Shahine (voce), Matteo Guerra (tastiera e voce) e Mattia Gobbo (chitarra). La nascita del gruppo avviene nel 2011 con l’idea di voler proporre, in chiave acustica e personale, i brani che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica. in occasione delle sue esibizioni, eris acoustic trio propone un repertorio dove trovano spazio diversi generi musicali - dal pop al rock e fino al blues - rivisitando canzoni del panorama musicale internazionale ed italiano. Regia Musicale di eris Acoustic Trio conduce Maria Grazia Arnese www.cattolicaprevidenza.com Per aderire al Concerto di beneficenza ed acquisire lo speciale invito, previo versamento di un contributo minimo di 10,00 euro, rivolgersi ai seguenti recapiti: 0442 22052 - 0442 28011 373 7007070 - 347 6900420 - 349 4339719 Ignoranti, razzisti, bigotti, ubriaconi… di Alberto Costantini Il cinema hollywoodiano è stato, non a torto, accusato di razzismo nei confronti degli afro-americani, spesso rappresentati nei film fino agli anni ’60, secondo odiosi stereotipi: sciocchi, superstiziosi, pigri, bugiardi, capaci di dire soltanto “io, bovero negro” e “zì, badrone”. Per fortuna adesso esiste il “politicamente corretto”, e credo che nessuno si azzarderebbe a cadere in simili indelicatezze, se non in chiave caricaturale, proprio per rimarcare la ridicolaggine e la meschinità di tali pregiudizi. Anno di Grazia 2014. Leggo qua e là alcune recensioni di un film, molto socialmente impegnato, che peraltro non ho visto né, credo, vedrò, il quale rappresenta noi veneti secondo i soliti stereotipi di xenofobi, razzisti, morbosamente attaccati “ai schei”. Niente di nuovo sul fronte orientale, verrebbe da dire: quante pellicole del genere forniscono la stessa immagine? Una volta eravamo gli ubriaconi (“mi son un alpin me piaxe el vin…”), oppure gli stupidotti come il carabiniere di “Pane amore e fantasia”, le servette sceme, i baciapile bigotti e ipocriti. E quanto ai romanzi, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Pazienza, ormai ci siamo abituati, e queste stimmate ce le porteremo dietro fino alla consumazione dei secoli, assieme a quella, immancabile, dell’ignoranza contadinesca, contrapposta probabilmente alla “fine cultura umanistica” vantata da altre regioni. (continua a pagina 4) GUZZO VENICIO LEGNAGO - Via Matteotti, 75 - Tel. e Fax 0442 600788 VENDITA • LEGNAGO VANGADIZZA - casa con terreno agricolo e rustici di pertinenza; •LEGNAGO - Lotti di terreno varie metrature; •LEGNAGO, VIA ROMA - Appartamento di 4 vani termoautonomo. Ottimo prezzo. • LEGNAGO CENTRO - vendita garage di nuova costruzione a partire da e 25.000; • LEGNAGO - Villette di nuova costruzione; • VILLABARTOLOMEA - Ampio fabbricato con notevole cubatura a varie destinazioni d’uso. • LEGNAGO, PIAZZA LIBERTà - Adiacente Torrione vendesi negozio di mq. 250. 2 Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 periodico indipendente dal seme alla tua tavola Agriveneto Spa nasce dalla volontà di creare una solida realtà in grado di rispondere alle esigenze del mercato italiano ed europeo. Con una capacità di confezionamento di oltre 50.000 unità al giorno e con 3 siti di stoccaggio, Agriveneto Spa commercializza patate e cipolle tutto l’anno, selezionando le migliori produzioni locali certificate GlobalG.A.P. e utilizzando moderni ed eco-sostenibili impianti di lavorazione. Il nostro impegno quotidiano è rivolto alla soddisfazione dei nostri clienti, alla continua ricerca di qualità ed innovazione. Dal seme alla tua tavola. Agriveneto S.p.A. Via San Martino di Tre Contà, 1 - 35044 Montagnana (PD) +39 0429.804100 - +39 0429.804108 [email protected] - [email protected] periodico indipendente Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 3 MASSIMO BUBOLA, “IL TESTAMENTO DEL CAPITANO” (segue da pagina 1) Chiudono il disco le reinterpretazioni di due memorabili brani scritti da Massimo Bubola sul tema della Grande Guerra: Rosso su verde e Noi veniam dalle pianure cantati dal prestigioso coro ANA- Milano, diretto dal maestro Massimo Marchesotti. Il tutto rivisitato con la sensibilità e l’esperienza di un grande autore, scrittore e musicista, autore di capolavori della canzone italiana e non, come Fiume Sand Creek, Don Raffaè e Il cielo d’Irlanda, solo per citarne alcuni. “Molti di questi brani li conoscevo fin dalla più tenera età, sono stati il mio primo approccio con la canzone, li cantavo con mio nonno, con mio padre, coi miei zii. Tante volte mi è stato chiesto perché, negli anni, avessi io stesso scritto tante canzoni sulla guerra e in particolare sulla Prima Guerra Mondiale; riflettendo ho capito che mi è rimasto dentro una sorta di imprinting a partire da queste esperienze infantili, da questo primo approccio alla musica popolare. La mia prima canzone connessa con questa tematica fu Andrea, che poi cantò Fabrizio De André. Dopo l’album Quel Lungo Treno, Il Testamento del Capitano è la seconda tappa di un percorso nella musica popolare di area veneta. Ho voluto anche qui unire canzoni tradizionali, che hanno cento anni, con mie canzoni nuove, che hanno un anno di vita, un po’ come in un film che accosta immagini di repertorio e immagini nuove, sotto un’unica regia. Un artificio realizzato anche nei due film sulla Prima Guerra Mondiale: Uomini contro di Rosi e La Grande Guerra di Monicelli. Queste sono canzoni che ho voluto riportare ad una visione individuale, visto che oramai sono da sempre più un repertorio corale e, contemporaneamente, ho voluto portare alla coralità due mie nuove composizioni Rosso su verde e Noi Veniàm dalle pianure, con l’esecuzione del coro Ana Milano con la direzione del maestro Massimo Marchesotti, per arricchire una letteratura dei canti di montagna e della Guerra, che in Italia è poco visitata - spiega Massimo Bubola – Il Testamento del Capitano è un’altra importante tappa del mio lungo lavoro di rivisitazione e riscoperta delle radici musicali e letterarie del folk di area lombardo-triveneta”. ARENA DI VERONA 2014, LO SPETTACOLO STA PER INIZIARE Domenica 1° giugno alle 20,30 in Arena viene Arena, Aida con la regia di La Fura dels Baus presentata da Antonella Clerici la quinta edizione e nella edizione storica del 1913, Turandot, di “Lo Spettacolo sta per iniziare” serata antepri- Madama Butterfly, Romeo et Juliette. Il M° ma della 101 StaJulian Kovatchev dirigerà gione Lirica Areniaorchestra e coro dell’Arena na 2014, “Festival di Verona. Tra gli oltre 500 del Nuovo Secolo”. artisti, il corpo di ballo, tecnici e comparse dell’Arena. Verranno presentati i momenti più Ospiti d’onore saranno: noti delle opere in il celebre tenore Vittorio cartellone, da Un Grigolo, che interpreterà Ballo in Mascheanche Romeo nell’opera ra, che inaugurerà Romeo et Juliette in programma il 23 e 28 agosto la stagione venerdì ed il 6 settembre, Anasta20 giugno alle ore Antonella Clerici nell’edizione 2013 (Foto Fondazione Arena-Ennevi) cia, cantante, compositrice 21, a Carmen, di cui quest’anno, precisamente il 1° agosto, ricorre il e stilista statunitense, Massimo Ranieri, Il Volo centenario della sua prima rappresentazione in (i tre giovani tenori lanciati dalla trasmissione televisiva Ti lascio una canzone), Riccardo Cocciante che interpreterà qualche brano da Notre Dame de Paris (opera popolare nel cui cast quale Esmeralda c’è la legnaghese Alessandra Ferrari) e che quest’anno nel decimo anniversario dal debutto, il musical sarà rappresentato in Arena il 7 e 8 settembre. Infine Ted Neeley, il Jesus Christ del famoso musical rock Jesus Christ Superstar che canterà Gethsemane (I only want to say) e che rivedremo in Arena il 12 ottobre per i quarant’anni dal suo debutto. Per concludere quattro giovani tenori si contenderanno una scrittura per la stagione areniana 2015. Serata di gala di grande richiamo, con l’arena di solito esaurita in tutti i settori. Prezzi da euro 20 per le gradinate. Evento televisivo di RAI1, sarà in diretta Eurovisione. Ivano Zanoli 101° FESTIVAL DELL’OPERA LIRICA - FESTIVAL DEL NUOVO SECOLO La centunesima stagione lirica anticipa, rispetto agli anni precedenti, l’orario di inizio spettacolo: giugno e luglio alle ore 21,00 (non più alle 21,15), agosto e settembre alle ore 20,45 (anzichè alle 21,00). Inaugurazione venerdì 20 giugno con l’opera verdiana Un Ballo in Maschera (repliche il 27 giugno, 11,19,24,31 luglio e 8 agosto). E’ un nuovo allestimento con scene e regia di Pier Luigi Pizzi, direttore il maestro veronese Andrea Battistoni. Nella storia degli spettacoli areniani questa è la settima volta che l’opera viene messa in cartellone, mentre sono trascorsi 16 anni dall’ultima edizione del 1998. Quell’anno debuttava in Arena e nella stessa opera, l’indimenticato tenore Salvatore Licitra, morto tragicamente nel 2011 a quarantatrè anni. Rimane negli annali l’edizione del 1962, quando un incendio scoppiato in palcoscenico domenica 12 agosto distrugge tutta la scenografia, causando la sospensione delle ultime quattro recite della stagione, che avrebbe dovuto concludersi il 15 agosto. Nell’edizione del 1972, il 22 luglio, nel ruolo di Riccardo, debutta in Arena Luciano Pavarotti. La prima di Carmen è sabato 21 giugno, con repliche giovedì 26 ed il 4,10,18,25 luglio, 1,7,14,29 agosto e 3 settembre. Scene e regia di Franco Zeffirelli, è uno degli spettacoli che si ripetono dal 1995 e da allora ad oggi è stata presente in Arena per 11 stagioni, sempre con grandissimo successo, grazie, oltre alla musica ed alle interpretazioni, alla maestosità scenografica ed al validissimo Gounod il 23 e 28 agosto ed il 6 settembre. Direttore apporto delle coreografie di El Camborio riprese M° Carlo Montanaro, regia di Francesco Micheli. da Lucia Real. La serata clou sarà il 1° agosto, Interpreti Vittorio Grigolo nel ruolo di Romeo, centenario della prima Carmen eseguita in Arena. Lana Kos è Giulietta e Cristian Ricci Tibaldo. Per Era il 1° agosto del 1914, protagonista Maria Gay, il secondop anno consecutivo (ha debuttato in Arena eriodico indipendente compagna del tenore veronese Giovanni Zenatello, nell’anno del Centenario, molto apprezzato nel uno degli ideatori del Festival areniano. ruolo di Ismaele in Nabucco), Cristian Ricci viene www.ilbassoadige.it Sabato 28 giugno Aida con la regia scritturato dalla Fondazione Arena per di La Fura dels Baus, opera di nuova il ruolo di Tibaldo nell’opera dei due produzione che ha debuttato lo scorso amanti veronesi. Tutto il nostro plauso FONDATO NEL 1979 anno per il Centenario Areniano. a questo intraprendente e bravo tenore Repliche il 3, 6, 8, 15, 20, 23, 27, 29 nato a Este, allievo anche del nostro luglio e 3 agosto. Alla realizzazione Danilo Cestari, ideatore e direttore scenografica di quest’opera hanno artistico del Concorso Martinelli e contribuito anche un’Azienda ed uno Pertile di Montagnana , ultimamente Studio Tecnico della nostra Bassa. direttore artistico per le attività liriche Direzione del M° Julian Kovatchev. del Comune di Marsala, dove sarà Non mancherà l’edizione storica responsabile di un nuovo progetto per 1913 di Aida che si presenta dal 10 la formazione di giovani cantanti lirici agosto (a 101 anni dalla prima) con Pavarotti al debutto in Arena nel 1972 siciliani. repliche il 16, 24, 26, 31 agosto e 4, 7 settembre. A completamento della stagione lirica la Con la direzione del M° Daniele Rustioni e per le Fondazione Arena ha in cartellone altre tre serate ultime 4 recite il M° Fabio Mastrangelo. di spettacolo con inizio alle ore 22,00 nei giorni di Regia e scene spettacolari di Franco Zeffirelli giovedì 17 luglio Placido Domingo canta Verdi, anche per Turandot il 5, 9, 12, 16, 26, 30 luglio martedì 22 luglio Roberto Bolle & Friends e e 2 agosto sotto la direzione del M° Daniel Oren sabato 9 agosto Carmina Burana di Karl Orff. e per Madama Butterfly il 15, 22, 27, 30 agosto E’ quest’ultima una cantata scenica per coro e e 2, 5 settembre con la direzione del M° Marco orchestra, mimi e ballerini e tre voci di soprano, tenore e basso. Armigliato. Ivano Zanoli Sesto titolo in cartellone Roméo et Juliette di Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 4 periodico indipendente INCUBO ONIRICO (segue da pagina 1) La posizione della Grecia rimane in bilico, ma dalle parti di Francoforte fanno capire che non si strapperebbero le vesti se la decisione di Atene fosse quella di seguire l’Italia. Insomma, meglio in meno ma buoni. In queste ore il nostro Governo di rinascita nazionale ha comunicato che in questo fine settimana scatterà l’operazione ribattezzata “ritorno alla lira”. La temporanea euforia con cui parte della popolazione ha accolto la notizia viene purtroppo contraddetta e silenziata dalla sentenza dei Mercati finanziari: in pre-apertura le quotazioni della nostra vecchia/nuova valuta segnano un ribasso del 30% rispetto all’euro, il listino azionario presenta una serie di rinvii per eccesso di ribasso praticamente senza soluzione di continuità, i nostri titoli del Debito Pubblico non riescono a fare un prezzo perché sui monitor compaiono solo proposte in vendita e nessuna in acquisto. Qualche vecchio operatore ricorda che nel lontano 1992, in seguito alla svalutazione della lira nei confronti del marco, la perdita all’inizio fu analoga ma nel corso dei 3 anni successivi essa raggiunse il 60%; e, preoccupato, osserva che allora si trattava semplicemente dell’abbandono del regime dei cambi fissi mentre ora ci siamo resi protagonisti della distruzione di una unione monetaria. Una coppia di pensionati, che ha investito tutti i loro risparmi in Buoni del Tesoro, chiede spiegazioni su quanto sta succedendo allo sportello della loro Banca; l’impiegato, imbarazzato, non sa cosa rispondere e suggerisce ai due clienti attoniti di provare a passare verso la metà della prossima settimana sperando che nel frattempo la situazione si sia chiarita. Nello stesso momento marito e moglie, dall’aspetto decisamente più vispo dei due signori anziani, si accomodano nello studiolo di fianco, quello delle pratiche dei prestiti e dei mutui, convinti che in termini reali il loro debito residuo contratto per acquistare casa si ridurrà, così come hanno promesso i fautori del “ritorno alla lira”. Ben presto, le parole del funzionario incaricato ammosciano le loro certezze ed hanno l’effetto di una secchiata d’acqua gelida: il loro mutuo, come quasi tutti quelli stipulati nel corso di questi anni, è indicizzato all’Euribor, quindi la rata si rivaluterà in automatico caricandosi di tutto il differenziale rispetto alla nostra valuta. Quasi in contemporanea un piccolo imprenditore esce infuriato dall’ufficio del Direttore: ha appena appreso che il suo prestito è sì intermediato dalla Banca, ma che l’erogante e’ un Istituto di diritto europeo e quindi non verrà convertito in lire e dovrà essere rimborsato nella valuta originaria che ora viaggia al galoppo. Siamo a lunedì, da oggi l’Italia ritrova la sua vecchia moneta. I telegiornali di qualsiasi emittente, le stazioni radio, i notiziari via internet e di ogni altro mezzo di comunicazione aprono tutti con la stessa notizia: per consentire una transazione senza problemi dall’euro alla lira, con decorrenza immediata vengono bloccati i movimenti di capitali e le Autorità hanno disposto la sospensione delle contrattazioni a tempo indeterminato sul nostro Mercato finanziario. Questo significa che non vi è alcuna possibilità di vendere titoli, fondi di investimento e ogni altra attività di risparmio quotata sulla Piazza domestica e per lo stesso periodo rimarranno inevasi i riscatti delle polizze vita e previdenziali. Provvedimenti della stessa natura riguardano i prelievi di contante allo sportello o tramite bancomat così come i pagamenti con moneta elettronica, entrambi sottoposti a vincoli e restrizioni….. Ma d’improvviso: “sono le 7 di lunedì 12 maggio”…la radiosveglia annuncia come al solito l’inizio di un nuovo giorno e l’incubo onirico per fortuna si dissolve, anche se rimane il retrogusto di un sogno premonitore. Mancano ancora quasi due settimane alle elezioni e il popolo sovrano darà sicuramente prova di raziocinio e responsabilità. O no? Ignoranti, razzisti, bigotti, ubriaconi… (segue da pagina 1) Fin qui la leggenda. Poi, però, vai a leggere le statistiche OCSE-PISA e scopri che gli studenti veneti si collocano appena sotto la mitica Finlandia nella lettura, di un soffio sotto la Corea del Sud in scienze e un bel po’ sopra Germania, Finlandia, Canada e Austria in matematica. Ma guarda un po’. I veneti egoisti, con meno abitanti del Lazio, donano quasi tre volte più sangue all’Avis; non solo, ma spediscono ogni anno 12.500 sacche di globuli rossi per i malati di alcune regioni che evidentemente non riescono a raccoglierne a sufficienza dai loro concittadini. Negli ospedali veneti, un degente su dodici viene da fuori regione, ed è in effetti abbastanza frequente, quando si viene ricoverati, incontrare malati giunti nel Veneto con “l’aereo della speranza”. Quando c’è qualche calamità naturale, poi, i primi che partono sono sempre i volontari del Veneto che, per la cronaca, è una delle regioni dove il volontariato è più diffuso (il secondo posto dopo il Trentino Alto-Adige). E già che parliamo di sangue, i veneti sono stati chiamati a combattere tutte le guerre prima dell’Austria, poi dell’Italia, e ci sono sempre andati senza troppe storie, lasciandoci le penne in quantità industriale: forse non tutti sanno che a Sadowa, nel 1866, i veneti furono il gruppo etnico che ebbe percentualmente meno prigionieri e più morti e feriti, rispetto alle perdite totali dell’armata austriaca; nella prima guerra mondiale, i veneti, pur contando pochissimi ufficiali di carriera, conquistarono il maggior numero di medaglie dopo lombardi e piemontesi. I veneti “evasori” sono tra quelli che pagano più tasse allo Stato centrale, e secondo una recente statistica dell’Agenzia delle Entrate, le province venete si trovano tutte nell’area indicata come “pericolosità di evasione bassissima”. E a proposito di xenofobia, prima che la crisi del 2008 ci stecchisse, il Veneto si trovava al primo posto in Italia per l’integrazione degli stranieri, e attualmente ospita nelle sue scuole più di 90.000 figli di immigrati. Dai paleoveneti in poi, chiunque sia arrivato nel Veneto per lavorare o comunque per portare qualcosa di buono, è stato accolto a braccia aperte. Pensiamo a Pietro Aretino, ad Aldo Manuzio, a Galileo, a Sant’Antonio da Padova – che, come è noto, era portoghese - ai musicisti fiamminghi, ai pittori di ogni scuola e origine, a generali umbri e danesi, a taglialegna tedeschi e facchini bergamaschi, ai mercanti ebrei, armeni, greci, turchi, persiani. Certo, se poi uno arriva qui e ripete un giorno sì e l’altro pure: “uffa che freddo; mamma mia che schifo la nebbia; ah, il mio mare, ah il mio cielo, ah il mio sole”, è logico che qualcuno, magari perché quel giorno è di cattivo umore, gli citerà il celeberrimo dialogo dei “Pitura freska” dalla canzone “Oi ndemo veder i Pin Floi”: due tissie semibuone, semiscic, semivip, semifrick che gridano: “Io Venezia la odio!” Domanda: “Perche’ odi Venessia?” “Perche’ fa schifo!” Domanda: “Perché non te ne sei stata a casa tua?” Gli emigranti veneti hanno fatto la ricchezza di intere regioni, ad esempio del Brasile, e ci sono andati con il passaporto in tasca, il permesso firmato, il lavoro già pronto, non si sono neanche sognati di sfruttare il welfare del paese d’accoglienza, spesso, peraltro, inesistente, hanno lavorato sodo, si sono fatti apprezzare, si sono integrati meglio che potevano, e soprattutto non hanno mai creato niente di simile alle mafie siciliana, irlandese, cinese e simili. Purtroppo, neanche diecimila statistiche e centomila ragionamenti bastano a smontare un pregiudizio. A questo punto, mi viene quasi da chiedermi perché l’Italia non ci abbia già espulso dalla compagine nazionale con l’accusa di manifesta indegnità. Che non sia, per caso, proprio per “i schei”, nella fattispecie, quei 20 miliardi in meno di euro di differenza fra quello che il laido Veneto paga di tasse e quello che lo Stato gli restituisce sotto forma di servizi? www.grafichestella.it T. 0442 601730 periodico indipendente Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 5 HISTORICA LEGIO: “LA STORIA COME UN GRANDE PRESENTE” “La storia è una guida alla ricerca dell’uomo” trovati direttamente sui campi di battaglia: nei sosteneva una delle penne più raffinate che il boschi, in gallerie o sulle pietraie di alta quota”. Secolo scorso ci ha regalato, il giornalista Enzo Ogni oggetto, dunque, racconta la sua storia ma Biagi. Ed è, per l’appunto, questo intramontabi- soprattutto quella dei suoi scopritori: dall’emole sentimento di ricerca e passione per l’uomo zione di trascorrere giornate intere a camminare che odierni Ulisse hanno partorito un’ Associa- in montagna lontani da sentieri e comodi paszione il cui scopo è la ricerca storico-militare saggi, alla fatica, al sudore, al peso dello zaino e la raccolta dei cimeli della Grande Guerra e per giungere all’irrefranabile entusiasmo quandella Seconda guerra mondiale. Al Forte di Ri- do dal terreno si scorge un pezzo della storia voli veronese, da un paio di mesi, è operativa dei nostri padri. Successivamente Zamana ha l’associazione culturale lanciato un appello (ai priHistorica Legio, nata a Covati ed agli enti) affinché stermano un paio di anni fa “chiunque conservasse in e composta da preparati cantina o in soffitta, letgiovani uniti dalla passiotere, cartoline, materiale ne per la storia militare fotografico, o altri oggetti locale. L’Amministraziodi vita quotidiana al fronte ne comunale, ancora nel prenda contatti con l’Assomese di Aprile, ha affida- Una sala del Museo della Grande Guerra ciazione ai seguenti recato al gruppo alcuni locali all’interno del Forte piti:(334.692.6712, [email protected]). che porta il nome di un generale dell’impero “Historica Legio è stata abilitata dalla Regione austriaco (Wohlgemuth), perché - in stretta sim- a organizzare corsi per il rilascio del patentino biosi con il museo militare Walter Rama - potes- di cercatore di cimeli di guerra e sta avviando un se curare l’ampliamento dell’area espositiva (a laboratorio per il restauro dei reparti. Su questo metà giugno verranno inaugurate nuove sale) e lodevole e parsimonioso lavoro dell’associaziocollaborare per fornire visite guidate del museo. ne Historica Legio, mi vengono alla mente le “All’interno del sito”- ha spiegato Matteo Za- parole di Ugo Foscolo: “Credo che il desiderio mana, Vicepresidente di Historica Legio -“sono di sapere e ridire la storia de’ tempi andati sia esposti reperti bellici impiegati durante la pri- figlio del nostro amor proprio che vorrebbe ilma guerra mondiale. Questi oggetti sono stati ludersi e prolungare la vita unendoci agli uomi- ni ed alle cose che non sono più e facendole di nostra proprietà”. È grazie a queste sentinelle della memoria se non abbiamo ancora smarrito quei sentimenti di civiltà che ci sorreggono e ci fanno da bussola nel viver quotidiano. Una carezza ad un vecchio cimelio, scavare a mani nude sulla fredda terra per riportare alla luce un brandello della nostra memoria è compiere un atto eroico ed oltrepassare la “linea d’ombra” conradiana che ci permette non solo di onorare il nostro passato ma soprattutto di porre solide basi al nostro futuro. Paolo Cecco PASQUETTA CON DANZE FOLKLORISTICHE Le danzatrici in costume tradizionale Come ogni anno il lunedì di Pasqua a San Salvaro di Urbana si svolgono le danze folkloristiche di un gruppo folk della Lituania. Sergio Bissoli PARAFARMACIA Dott.ssa Caterina Girardello Piazza Garibaldi - Angolo Via G. Matteotti - Legnago - Tel. 0442 601770 ERBORISTERIA • OMEOPATIA • SANITARIA • DERMOCOSMESI VUOI CHE TI AIUTIAMO A PERDERE PESO? Le persone in sovrappeso ed obese in Italia, considerando gli adulti, superano il 45% della popolazione. Negli ultimi tre anni c’è stato un aumento del 25% con una media dell’8% annuo. I paesi che si affacciano sul Mediterraneo hanno la massima incidenza di bambini obesi. L’Italia è al primo posto. Sono in aumento i super obesi, ovvero le persone dal peso superiore ai 130 chili. Sia il sovrappeso che l’obesità sono legati ad un certo numero di patologie, come quelle cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione ed altri dismetabolismi. Il sovrappeso è legato a: 1. Eccesso calorico 2. Ridotta o assente attività fisica 3. Bassa qualità del cibo 4. Convinzioni culturali 5. Aspetti psicologici dell’alimentazione 6. Patologie intercorrenti La quantità di cibo ingerito ogni giorno è decisamente superiore al fabbisogno della maggior parte delle persone. Anche secondo un calcolo meramente calorico il cibo risulta essere in eccesso. La ridotta attività fisica implica un rallentamento del metabolismo per cui gran parte della popolazione assorbe e deposita l’eccesso calorico. L’attività fisica è parte fondamentale della nostra vita quotidiana. Una struttura come la nostra, in cui predominano ossa muscoli e articolazioni, è destinata al movimento. Rallentare o impedire il movimento significa, in ultima analisi, rallentare il metabolismo, ovvero la velocità con cui corpo ottiene energia dalla digestione dei cibi. Da queste premesse nasce l’innovativo metodo Dimagrante, Drenante e Tonificante Dimabiodiet®. Si tratta di un metodo innovativo indicato per persone in sovrappeso e obese, con problemi di silhouette, nei casi di adiposità localizzate e presenza di ipotonia muscolare e del sottocutaneo, grazie all’importante azione sul collagene. I risultati (perdita di massa grassa, incremento della massa magra, perdita dei liquidi in eccesso) sono facilmente raggiungibili grazie alla particolarità del metodo che vanta tra gli effetti positivi assenza di fame e di stanchezza, protezione della massa muscolare e riduzione mirata delle adiposità localizzate. Il metodo è composto da tre moduli: modulo extra, modulo intensivo e modulo ipocalorico, e prevede l’assunzione di integratori alimentari ad elevato indice qualitativo, sicuri e senza glutine. La parafarmacia è concessionaria esclusiva della dieta Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 6 periodico indipendente BIBLIO FILIA - ALLA SCOPERTA DEI LIBRI di Sergio Bissoli - Parte 36 I GRANDI SCRITTORI ITALIANI DIMENTICATI CICOGNANI BRUNO (Firenze 1879 - 1971) COMPAGNO DI PANCHINA Tratto dalla raccolta di racconti: L’OMINO CHE HA SPENTO I FUOCHI (Editore Treves, 1937). Fu su una panchina macchiata di licheni, in un viale traverso di questo giardino che, dopo essermi seduto mi trovai accanto un omino curioso che somigliava stranamente a me. Ma più vecchio, più rappacificato, senza il brillio negli occhi, con un sorriso dolce, con una malinconia che non fa più male. Era vestito proprio come me: il cappello dello stesso tipo, il soprabito dello stesso taglio; si sarebbero detti i miei stessi vestiti invecchiati, addosso a lui. Egli mi sorrise con quel suo sorriso dolce di malinconia, come a un conoscente antico che si ritrova dopo lungo tempo. Io gli restituii il saluto, cercando dentro di me chi poteva mai essere. E mi sembrava uno che ho conosciuto, ma non saprei dir come, nè dove. “Non mi riconosci?” Aveva la mia stessa voce; che effetto riconoscere la propria voce nella voce di un altro. “Ti ricordi quando eri bambino e correvi con il cerchio, qui, in questo viale, intorno alla vasca di Nettuno? Tua madre sedeva su questa panchina lavorando all’uncinetto, e ogni volta che le passavi davanti correndo ti faceva cenno di andare più piano. Io lo guardai anche più fissamente e fu come se mi guardassi in uno specchio che mi facesse più vecchio. “Ti ricordi quando eri innamorato di una ragazzina che aveva dei gorgheggi nella sua voce di allodola? Ti ricordi? E quando la udivi, dall’altra parte del prato, ti fermavi facendoti di in collaborazione con società ideatrice e organizzatrice di ConosCiamo la birra artigianale italiana gioVeDì 22/29 maggio 2014 ore 20.00 Castello beVilaCQUa - beVilaCQUa (Vr) Serata/degustazione con birre artigianali italiane di qualità birre selezionate tra i birrifici: estense, Vecchia orsa, mastro matto, raniera, rattabrew, morgana, trevigiano, bruton Costo della serata: euro 25,00. Info e Iscrizioni: Castello Bevilacqua, via Roma 50, Bevilacqua (Verona) tel.0442.93655 - [email protected] Info: Officina eventi & comunicazione www.birranostra.it [email protected] È un appuntamento birra nostra on the road birranostra (Gli organizzatori non si assumono responsabilità in caso di variazioni al programma) I Corsi di degustazione birre artigianali di qualità Birra Nostra si tengono in collaborazione con i migliori locali italiani. Coinvolgono i birrifici locali con mastri birrai che spiegano il lavoro che sta all’origine delle birre da loro create e vogliono essere anche un momento di confronto e di scambio tra consumatori e professionisti, oltre che di valorizzazione delle tipicità italiane. È un modo per entrare in contatto con una realtà nuova e stimolante, un’occasione di incontro ma anche di convivialità e cultura. Birra Nostra propone da anni questi Corsi allo scopo di avvicinare il pubblico ad un prodotto – la birra artigianale – ancora poco conosciuto, ma che da qualche anno si sta brace e poi bianco. Ti ricordi?” Chi poteva essere quell’uomo che risvegliava in me così vivi ricordi? Chi poteva essere, uno dei miei compagni di allora? Ma quale? Gli chiesi: “Perchè mi dici tutto questo?” “Perchè tu non ricominci a farti illusioni. La tua vera età è questa mia età; il tuo vero essere è questo che mostro io. Il frutto della tua vita è un personaggio come me. Credi che possa per te rinnovarsi l’incanto felice? C’è un modo solo ora, di vivere, per te: quello di accettare la verità. Ma poichè la verità è morte, accetta le illusioni come illusioni. Illusione, come è tutta la vita del sesso, tutta la vita dello spirito. E sorridendo serenamente, impara a spegnere uno ad uno, dentro di te, gli effimeri fuochi. Io, vedi, sono l’omino che li ha spenti tutti.” imponendo all’attenzione generale grazie al grande interesse che raccoglie attorno a sé. La birra artigianale italiana di qualità è infatti un prodotto che si sta anche diffondendo nel mondo, grazie alla creatività dei birrai italiani che rendono la birra unica nel panorama internazionale perchè non ancorata a scuole di pensiero o a criteri produttivi standardizzati. Il Corso Birra Nostra on the road si terrà al Castello Bevilacqua nelle serate di GIOVEDì 22 e 29 MAGGIO 2014, a partire dalle ore 20.00; ad ogni serata si degusteranno quattro birre di altrettanti birrifici artigianali. Info e Iscrizioni presso Castello Bevilacqua - Via Roma, 50 - Bevilacqua (VR) Tel. 0442.93655 - [email protected] Con il Cantastorie Otello Perazzoli Sabato 28 Giugno 2014 ore 20.30 Presso il Circolo “NOI” Via Amedeo di Savoia, San Zenone Minerbe E mi so’ Zugno che tagio Perché tagio in la campagna Il formento e la segala; e mi posso più de Magio. E mi so’ Zugno che tagio Seguirà il risotto e … Circolo Culturale “TerraNostra” e Circolo “NOI” - Parrocchia di San Zenone Con la serata “par siori e par pitochi” prosegue il consueto appuntamento annuale con cui il Circolo Culturale “TerraNostra”, in collaborazione con il Circolo NOI di San Zenone, ripercorre aspetti tipici della nostra tradizione della Bassa Veronese e della Civiltà contadina in generale. Con ciò si vuole soprattutto rendere ancora una volta omaggio a Dino Coltro e mettere in risalto quello che Dino con le sue raccolte ha saputo fare, cioè cogliere ed esaltare l’originalità della Civiltà contadina che consiste nell’aver rielaborato, in una visione unitaria della vita, del lavoro, della realtà e della «coscienza», i vari aspetti magico-pagani o magico-cristiani con un profondo senso del sacro e del divino. A questo sentimento “religioso” di credenze e di pratiche esorcizzanti, restano legati pochi miti che ancora rimangono nel fondo della coscienza popolare come relitti sommersi e dei quali si conservano delle immagini sbiadite. Dino Coltro ha raccolto le cante, come le fole, i proverbi, le storie, i miti, che costituivano la “letteratura dei poareti”, una sorta di “altra cultura” di coloro che alla scuola con le classi c’erano andati poco, ma che avevano frequentato la scuola dei campi, dei filò nelle stalle, delle aie, delle risaie, delle osterie. I pitochi avevano le cante, tante, tantissime e quest’anno saranno proposte sia ai siori che ai pitochi dal cantastorie Otello Perazzoli. Ornella Princivalle Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 periodico indipendente 7 I BAMBINI E L’ARTE: UN BINOMIO VINCENTE Non c’è dubbio. Bambini e arte sono un binomio da proteggere, per garantire ai più piccoli una crescita equilibrata e, magari, per creare nuovi talenti. Con matita e colori i bambini imparano a vivere e crescono con più equilibrio, acquistano consapevolezza di sè e del mondo esterno. Inoltre un bambino (ma anche un adulto) creativo è un bambino felice. Una verità che sintetizza il valore del rapporto speciale fra bambino e arte, intesa sia come opera da fruire da spettatore, sia come attività da svolgere in prima persona, attraverso il disegno e ogni altra modalità di espressione artistica. Chiunque abbia visto un bambino disegnare o creare una forma con il das o con il pongo sa bene quanto queste attività rappresentino una fantastica opportunità per i più piccoli di esprimere non solo i propri pensieri, ma anche le proprie emozioni. Numerosi studi, infatti, negli ultimi decenni, hanno confermato l’importanza cruciale dell’arte nello sviluppo psico-fisico dei bambini nelle prima infanzia, dividendo i suoi effetti benefici in quattro macro categorie: motorio, cognitivo, sociale ed emotivo. Se da una parte, infatti, indirizzare il tratto di una matita o sagomare un cartoncino migliora le funzioni motorie di un bambino e favorisce una prima coordinazione occhio-mano, dall’altra gli insegna a sviluppare la capacità di risoluzione dei problemi e a elaborare una prospettiva multipla della realtà, attraverso un processo di scoperta del “come” e del “perchè” delle cose. Al tempo stesso i bambini imparano a sviluppare competenze sociali, scoprendo il concetto di “qualità” ( da affiancare a quello di “quantità”) e il valore del “diverso”. Infine sono incoraggiati a trovare il linguaggio visivo migliore per esprimere i propri sentimenti, migliorando così le proprie capacità comunicative. Non tutti i bimbi condividono la stessa facilità di espressione verbale. La progettualità creativa offre loro una valida alternativa alle parole, per comunicare agli altri cosa pensano e cosa provano. Gli esperti concordano, inoltre, che prima di essere posto di fronte ad un’opera d’arte, un bambino debba sperimentare le tecniche, gli strumenti e le regole in modo da essere in grado, in un secondo momento, di leggerne i messaggi. Alcuni esperti sostengono che i più piccoli devono divenire protagonisti dell’opera d’arte, cioè devono essere in grado di comprenderla senza il bisogno di un operatore intermediario. Anche perchè bambini e adulti hanno modalità differenti di vivere l’opera stessa e non potrebbero mai capirsi. Ma nonostante l’importanza dell’arte e della creatività per l’infanzia sia una verità assoluta, entrambe sono ancora oggetto di scarso interesse da parte delle istituzioni, che tendono a porre le discipline artistiche in secondo piano all’interno dei programmi educativi scolastici. Una mancanza che, secondo il critico d’arte e giornalista Philippe Daverio, ha una spiegazione storica: “E’ da poco che l’umanità ha iniziato ad interessarsi ai bambini. Lo sviluppo di una corretta sensibilità nei confronti del mondo dell’infanzia inizia in Germania con i fratelli Grimm. Poco dopo, all’inizio del ventesimo secolo, parte la grande ricerca dell’origine dei linguaggi, parallelamente agli studi di Sigmund Freud sulla psicanalisi. Nello stesso periodo, infine, moltissimi artisti sviluppano la loro arte scavando nel proprio io, nell’ottica di riportare alla luce la visione della realtà tipica dell’infanzia”. Un’ulteriore conferma del legame indissolubile e prezioso tra bambino e arte, da stimolare, favorire e, se possibile, conservare intatto anche da adulti. Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sè per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare. Mariapia De Carli Se volete esprimere il vostro parere su questo o altri argomenti trattati in precedenza mandatemi una mail a: [email protected] STORIA DELLA LIRA di Pierantonio Braggio - Parte 5 (segue dal numero precedente) • Nel 1903, costavano: una rivista, 10 centesimi; una crema da viso, lire 1,30; una confezione di cipria, lire 1,30; un pezzo di sapone, 80 centesimi; una lampada ad acetilene, lire 2,50; un fonografo (giradischi), 12 lire; una confezione di crema per il seno, 6,70 lire; una pipa, 3,50 lire; un ingrandimento di fotografia, 15 lire; una bicicletta, da 120 a 275 lire; una confezione di crema per emorroidi, 5 lire; un orologio da tasca svizzero, 20 lire; lo stesso orologio in oro puro, dalle 80 alle 150 lire; una macchinetta per gelati da casa, lire 2,75; una macchina per la preparazione in casa di spaghetti, 12 lire; un ventaglio automatico, lire 1,50, e una cravatta, forse di qualità, 17 lire… • Fra il 1935 ed il 1944, il Regno d’Italia emette biglietti, riportanti anche il fascio, nei tagli da 1, 2, 5 e 10 lire. Dal 1926 al 1943, escono biglietti della Banca d’Italia, pure portanti il fascio, nei tagli da 50, 100, 500 e 1000 lire. • Da notare che, Banca d’Italia operante, i biglietti da 1, 2, 5, 10 e 25 lire portano di massima le scritte, alternativamente, “Biglietto di Stato”, “Regno d’Italia”, “Buono di Cassa”, “Italia”, “Repubblica Italiana” – è, quest’ultimo, il caso del 500 lire 1979 –, mentre tagli più grossi, fino al 500.000 lire del 1997, portano la denominazione “Banca d’Italia”. I primi, infatti, come le monete, sono emessi dal Ministero del Tesoro, gli altri dalla Banca d’Italia stessa. Il 50 lire degli anni Quaranta, pezzo di un certo valore in quel tempo, era di competenza della Banca d’Italia; il 500 lire repubblicano, di cui sopra, è emissione del Tesoro, e, quindi, biglietto sì, ma, da equipararsi, data la svalutazione verificatasi nel corso degli eventi, ad una semplice moneta metallica, da 500 lire… • Il 18 agosto 1926, entra in vigore la cosiddetta “quota 90”, per cui, con decisione governativa, per nulla in linea con la buona finanza e con la buona economia, la sterlina inglese è cambiata ufficialmente a 90 lire italiane e non più, quindi, a 125 lire, come da quotazione di mercato. Conseguenze negative e positive a parte, il motivo di tale operazione, una rivalutazione, è di dimostrare che l’Italia dispone, fra l’altro, onde imporsi nel novero delle potenze mondiali del tempo, anche di una moneta forte. • Banconote in lire, sono emesse, fra il 1938 ed il 1939, con la denominazione “Banca d’Italia” e con la scritta in rosso, posta sul margine superiore del dritto, “Serie speciale Africa Orientale Italiana”, ossia, per la circolazione in Etiopia, Eritrea e Somalia, nei tagli da 50, 100, 500 e 1000 lire. Vengono, poi predisposte, nel 1944, banconote da 50 e 100 lire per il “Governo delle Isole Italiane dell’Egeo”, alla fine de secondo conflitto mondiale, restituite alla Grecia. • 1943-1946: vengono emesse da inglesi, a fine 1943, banconote in sterline (British Military Authority), sostituite, successivamente, da banconote in lire, dette “AM-Lire” – Lire dell’Allied Military Currency - nei tagli da 1, 2, 5, 10, 50, 100, 500 e 1000 lire, laddove, le quattro ultime, hanno aspetto e formato delle banconote in dollari. • Dal 1946 - oggi: varie sono le coniazioni repubblicane per la circolazione in lire, nei valori di 1, 2, 5, 10, 20, 50, 100, 200, 500 (bimetalliche) e 1000 lire (bimetallico). Importanti, straordinari i pezzi in argento da 500 lire, Caravelle (1957-2001) di Pietro Giampaoli e Guido Veroi; Unità d’Italia (1961); Dante (1965) e quello da 1000 lire, Roma capitale (1970), commemorativi destinati pure alla circolazione. Ogni anno, comunque, e sino al 2001, sono coniati pezzi celebrativi in argento ed in oro in lire, unicamente per il collezionismo. • 1946-1947: l’Italia, con la sua lira, entra nel consesso di “Bretton Wood”, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale degli investimenti. I primi biglietti prettamente repubblicani escono, nei tagli da 500 e da 1000 lire, a partire dal 1947, seguiti, quindi, nell’arco di cinquantaquattro anni, dai biglietti da 2000, 5000, 10.000, 20.000, 50.000, 100.000, 200.000 e 500.000 lire, nelle loro diverse varianti. • In fatto di banconote, e limitandoci ai tagli alti, nel 1947, sono posti in circolazione “titoli provvisori”, in formato un po’ più lungo e più grande d’un normale assegno, da 5000 e da 10.000 lire, seguiti dalle relative banconote da 5000 (1947-1961) e da 10.000 lire (1946-1950). Ma, a Repubblica ormai navigata, nel 1950, escono un biglietto da 500 lire ed uno da 1000 lire, con vignetta e formato in uso sotto la monarchia, pur con qualche variante. (continua nel prossimo numero) Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 8 periodico indipendente TAVOLARA E DEPERO, LA MANIFATTURA DELLE CASE D’ARTE Per la prima volta, a Rovereto, un confronto tra l’artista sardo Eugenio Tavolara e il maestro trentino Fortunato Depero. Una conversazione ideale, attraverso le opere, alla ricerca delle similitudini tra due artisti che, negli stessi anni, superarono i confini tra i diversi linguaggi della creatività. Eugenio Tavolara (Sassari 1901-1963) e Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960) forse non si incontrarono mai, ma negli stessi anni e in luoghi diversi portarono avanti una ricerca artistica e stilistica simile, protagonisti di prim’ordine tra gli artisti dediti alle arti applicate e al design contemporaneo. L’occasione per un confronto ideale è data oggi dalla grande mostra allestita nella Casa d’arte futurista Fortunato Depero, unico museo fondato da un futurista con sede a Rovereto, nella quale, dal 17 maggio al 14 settembre, le opere dell’artista sardo e del trentino dialogano. Il progetto presenta al pubblico opere scelte di Eugenio Tavolara e progetti, marionette e sculture di Fortunato Depero in un colloquio inedito intorno alle suggestioni del folklore e delle avanguardie di inizio secolo. Il progetto de La Casa d’Arte Futurista Depero è dissacrante e profetico: innovazione, ironia, abbattimento di ogni gerarchia nelle arti. L’edificio si trovava nell’elegante centro storico della Rovereto medioevale. Depero, un vero pioniere del design contemporaneo, curò personalmente ogni dettaglio: i mosaici, i mobili, i pannelli dipinti. Morì nel 1960, poco dopo l’apertura. Il 17 gennaio 2009, in occasione del centenario del Futurismo, il Mart ha dato una seconda vita a Casa Depero. Un complesso restauro, firmato dall’architetto Renato Rizzi, ha recuperato le zone originali progettate dall’artista, completandole con due nuovi livelli ispirati direttamente al gusto di Fortunato Depero. Dentro si possono ammirare, esposti a rotazione, circa 3000 oggetti lasciati dall’artista alla città, fra dipinti, disegni, tarsie in panno, grafiche e giocattoli. Federica Tirapelle Rovereto - A Casa Depero - 17 maggio 2014 / 14 settembre 2014 L’ITALIA IN CONCORSO A CANNES CON “LE MERAVIGLIE” DI ALICE ROHRWACHER C’è una certa dose di speranza dopo le recenti consacrazioni del cinema nazionale con l’Oscar a Sorrentino. Del resto Cannes aveva subito portato fortuna a “La grande bellezza” vista l’accoglienza e i successivi premi. Alice Rohrwacher è una delle nostre registe più giovani e interessanti dopo l’esordio con “Corpo celeste”. Certamente sul tappeto di Cannes ci sono dei mostri sacri: addirittura Jean Luc Godard, 84 anni, che presenta “Adieu au Langage” in 3D; David Cronenberg con “Maps To the Stars”; Kean Loach con “Foxcatcher”. Tra i 18 registi del Concorso, però, ci sono anche degli autori “nuovi” della cinematografia come Hazanavicius, Miller, Tommy Lee Jones. Sarà una competizione stravagante di quelle a cui Cannes ci ha abituato da tempo. Un’altra italiana presente a Cannes, nella sezione Un certain regard, sarà Asia Argento che, non nuova al Festival, propone come regista “Incompresa” con Charlotte Gainsbourg e Gabriel Garko. Qualche parola su “Le meraviglie” che uscirà in Italia il 22 maggio. Nel cast la sorella Alba Rohrwacher e Monica Bellucci. E’ un film rurale ambientato in un clan di Continuano nel mese di giugno in Sala Maffeiana dell’Accademia Filarmonica di Verona in via Roma n°1e, gli incontri preparativi alla finale del 2 agosto 2014 del Festival Scaligero Internazionale Maria Callas. Il 6 giugno alle ore 17,00 “Donna allo schermo” con il critico musicale Silvia Campana in una carrellata di documenti e interviste di Maria Callas, compresi anche i ruoli di attrice nel film Medea di Pasolini. Il 10 giugno alla stessa ora pomeridiana “Omaggio a Franco Zeffirelli” con l’intervento di Enrico Groppali, autore e critico musicale e biografo ufficiale del Maestro. Il ciclo si conclude il 13 giugno con “Maria Callas. Verona 1947”, nei racconti di vita vissuta a cura di Gianni Villani, critico musicale del quotidiano L’Arena. Il 2 agosto 1947 Maria Callas debuttava in Italia all’Arena di Verona in Gioconda. Ivano Zanoli L’UOMO STATUA A COLOGNA VENETA L’artista di strada Walter Bassanese di Montecchio Maggiore era presente alla Festa dei Fiori di Cologna Veneta con una originale performance. Sergio Bissoli apicoltori. L’estate di quattro sorelle capeggiate da Gelsomina, la primogenita, l’erede del piccolo e strano regno che suo padre ha costruito per proteggere la sua famiglia dal mondo “che sta per finire”. È un’estate straordinaria, in cui le regole che tengono insieme la famiglia si allentano: da una parte l’arrivo nella loro casa di Martin, un ragazzo tedesco in rieducazione, dall’altro l’incursione nel territorio di un concorso televisivo a premi, “il paese delle Meraviglie”, condotto dalla fata bianca Milly Catena. Gelsomina è interpretata da Maria Alexandra Lungu, un debutto sorprendente. Il film è stato prodotto dalla Tempesta di Carlo Cresto-Dina, a basso budget e con molto coraggio. Significativo l’apporto della costumista Loredana Buscemi, come la canzone “T’appartengo”, singolo di Ambra Angiolini del ’94. Roberto Tirapelle 40° anniversario di matrimonio Domenica 11 maggio Facchini Renato e Filippini Maria Gloria hanno festeggiato il loro 40° anniversario di matrimonio. Al termine della santa messa si sono recati presso il giardino del ristorante Da Zonaro dove ‘i Selvadeghi’ hanno offerto loro il rinfresco. G.M. periodico indipendente Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 Spalanchiamo all’estate le porte del Castello 9 Al Castello Bevilacqua mistero e delitti non vanno in vacanza con l’arrivo dell’estate e ti aspettano Venerdì 23 maggio alle ore 20.30 con la Cena con delitto “Morte al ristorante”. Per chi ama il mistero e l’intrigo questa è la serata giusta per diventare veri e propri detective alla ricerca dell’assassino. Gli ospiti di ogni tavolo diventeranno una squadra investigativa in competizione con le altre. Visitando la scena del delitto, studiando la trama della storia e interrogando i personaggi implicati, dovranno scoprire il colpevole. A completare la serata il menù studiato dai nostri chef, i quali propongono piatti che sempre rispecchiano la tradizione, dando però un’interpretazione innovativa della cucina veneta. Morte al ristorante Venerdì 23 maggio 2014 – ore 20.30 Antipasto Misticanza con pesche nettarine e trancetti di trota affumicata con olio aromatizzato al pompelmo rosa Primi piatti Tortelli ai crostacei con ragout di mare e pomodori datterini profumati al basilico Secondo piatto Filetto di salmerino con semi di sesamo su vellutata di piselli Dessert Meringata alle ciliegie Caffè, acqua, vino in bottiglia Costo a persona € 49,00 compresi acqua e vino (su prenotazione) Da non perdere anche la festa dedicata all’inizio della tanto attesa estate venerdì 20 giugno alle ore 20.30. Presso il meraviglioso Giardino dei frutti del Castello Bevilacqua si svolgerà un Garden Party dove poter cominciare ad assaporare il tepore dell’estate degustando ottimi piatti sotto la luce delle stelle. Una serata affascinante in un luogo suggestivo, come solo un giardino in un Castello può essere, e un ricco e succulento menu da degustare in compagnia con gli amici o in famiglia. BENVENUTA ESTATE Garden Party, animazione e tanta voglia d’estate Venerdì 20 giugno 2014 - ore 20.30 Antipasto Salumi composti da Crudo di Montagnana, Coppa Piacentina DOP stagionata sei mesi, Pancetta Piacentina e Strolghino di culatello abbinati a sott’aceti Tartare di Fassona Piemontese Primi piatti Tortelli di Valeggio al burro fuso Secondo piatto Tagliata di Manzo Piemontese Fassona ai ferri con patate arroste e insalatina estiva Dessert Insalata di frutta fresca con ricca selezione di gelato alle creme e frutta con angolo di piccola pasticceria Caffè, acqua, vino in bottiglia Costo a persona € 49,00 compresi acqua e vino (su prenotazione) • Cena con delitto “Morte al ristorante” 23 maggio 2014, ore 20.30 • Corso sulla Birra artigianale 22 e 29 maggio 2014, ore 20.00 • Benvenuta estate 20 giugno 2014, ore 20.30 • Cena con delitto “L’Ispettore L. Volpe” 27 giugno 2014, ore 20.30 Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra nuova destinazione nel cuore della storia. Regalatevi un soggiorno in una delle 7 splendide junior suite, e scoprite i nostri pacchetti Classic, Romance, Wellness e Gourmet. Il ristorante “All’Antica Ala” vi aspetta tutti i giorni dal lunedì sera alla domenica, per un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le tipicità della tradizione locale, in un’ottica di valorizzazione dei prodotti del territorio. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0442 93655 - [email protected] - www.castellobevilacqua.com 10 Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 periodico indipendente di Montagana FilialeFiliale di Montagnana Tel. 0429 179300 [email protected] Filiale di Terrazzo Filiale di Albaredo Tel. 045 7000200 [email protected] Filiale di Urbana Filiale di Bevilacqua Tel. 0442 93622 Filiale di Cerea [email protected] Filiale di Bonavicina Tel. 045 7155199 Filiale di Casale Di Scodosia [email protected] Filiale di Bovolone Tel. 045 6902097 Filiale di Bovolone [email protected] Filiale di Merlara Filiale di Casale di Scodosia Tel. 0429 878000 [email protected] Filiale di Legnago Filiale di Cerea - Tel. 0422 320745 [email protected] Filiale di Megliadino San Filiale di ColognaFidenzio Veneta - Tel. 0442 411624 [email protected] Filiale di SanaiPietro Di045 Legnago Filiale di Cologna Colli - Tel. 6152033 [email protected] Filiale di Isola della Scala - Tel. 045 6631266 [email protected] Filialedidi Minerbe Filiale di Bevilacqua Filiale di Roveredo Guà - Tel. 0442 468511 Filiale di Legnago - Tel. 0442 631603 [email protected] [email protected] Filiale di Bonavicina Filiale di San Bonifacio Filiale di San Bonifacio - Tel. 045 7611900 Filiale di Lonigo - Tel. 0444 437031 [email protected] Filiale di Cologna Veneta Filiale di [email protected] San Giovanni Lupatoto Filiale di S. Giovanni Lupatoto - Tel. 045 8753684 Filiale di Mantova - Tel. 0376 244950 Filiale di Mantova Filiale di Verona [email protected] [email protected] FilialeFiliale di S. Pietro di Legnago - Tel. 0442 28900 Filiale di Minerbe - Tel. 0442 641777 di Santo Stefano di Filiale di Villafontana [email protected] [email protected] Zimella Filiale di S. Stefano di Zimella - Tel. 0442 490192 Filiale di Merlara - Tel. 0429Scala 85474 Filiale di Isola Della [email protected] [email protected] Filiale di Porto Mantovano Filiale di Roveredo Di Gua’ Filiale di Terrazzo - Tel. 0442 95777 Filiale di Megliadino S. Fidenzio Filiale di Lonigo [email protected] Tel. 0429 841184 - [email protected] Filiale di Villafranca Filiale di Urbana - Tel. 0429 878787 Filiale di Nogara - Tel. 0442 511437 Filiale di Padova [email protected] [email protected] Filiale di Pressana Filiale di di Verona - Tel. 045 8059611 Filiale di Padova - Tel. 049 656480 Filiale Colognola Ai Colli Filiale di Nogara [email protected] [email protected] di Albaredo Filiale diFiliale Villafranca - Tel. 045 6305847 Filiale di Porto Mantovano - Tel. 0376 1724100 [email protected] [email protected] Filiale di Pressana - Tel. 0442 85766 Filiale di Villafontana - Tel. 045 7146155 [email protected] [email protected] IC10553 Crediveneto risponde in maniera semplice, immediata ed economica alle esigenze di liquidità delle imprese agricole tramite una linea di credito rotativa a condizioni agevolate. Le imprese agricole titolari di titoli e contributi comunitari possono far richiesta in Crediveneto di un’anticipazione fino al 100% del valore dei titoli. Crediveneto, inoltre, sostiene i progetti e gli investimenti delle aziende agricole attraverso la concessione di prestiti agrari di conduzione e dei mutui a medio e a lungo termine. Nelle nostre filiali troverai una consulenza professionale e personalizzata su tutte le proposte che Crediveneto riserva al settore agricolo e alla tua impresa. periodico indipendente Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 11 PARIDE DA CEREA FINALMENTE A PORTATA DI MANO LE SUE CRONACHE VERONESI PERFETTAMENTE DECIFRATE E PUBBLICATE Solamente il fatto che, girando per Verona o in qualche paesetto della provincia, capiti di leggere via Paride da Cerea, è sufficiente per dire: ne ho sentito parlare, senza, tuttavia, per la superficialità, che talvolta ci domina, approfondire chi mai tale personaggio sia stato… Dal 5 maggio 2014, una tale considerazione non è più accettabile, perché l’opera di Paride da Cerea, notaio (ca. 1200-1277), è stata posta in piena luce dall’importante lavoro del prof. Renzo Vaccari, curatore dell’opera - che concerne la più importante cronaca esistente, riguardante la città di Verona e il suo territorio - e dalla Fondazione Fioroni, Legnago, che ne ha promosso l’edizione critica e la pubblicazione. Si tratta delle Antiche Cronache veronesi, che descrivono cinque secoli di storia, da poter leggere, oggi, nel dialetto parlato nella città dell’Adige al tempo della Repubblica di Venezia. In vero, non tutte le cronache contenute negli 8 volumi (1500 pp.), che le raccolgono, sono di Paride. Egli, infatti, ne ha iniziato la stesura nel 1115 e l’ha continuata sino a tutto il 1277, con riferimento agli avvenimenti del periodo dell’età comunale, mentre due autori anonimi le hanno portate oltre, toccando i periodi 1278-1375 - età scaligera -, 1376-1446 - dominazione viscontea e veneziana, nonché 14471521 (autore: forse, il veronese Giacomo Rizzoni) - Guerra di Cambrai, con l’invasione del territorio veneto, da parte di truppe francesi, spagnole e tedesche, fino alla riconquista da parte del veneziano Doge Andrea Gritti. Il citato e attento prof. Vaccari, per potere offrire al pubblico in modo intelligibile i testi di Paride da Cerea e degli anonimi, che ne hanno continuato l’opera, ha visionato, riprodotto e studiato, in oltre un ventennio di pazienti ricerche, tutti i manoscritti della cronaca, sparsi nelle maggiori biblioteche europee (Oxford, Aix-en-Provence, Città del Vaticano, Firenze, Parigi, Verona e Padova, fra le tante). Visionati, dunque, in maniera capillare, con varianti testuali e linguistiche, sono stati 15 manoscritti in volgare veronese o veneto; 6 frammenti e 13 manoscritti in lingua latina, dando origine ad un risultato straordinario, che rende finalmente fruibile al grande pubblico uno dei testi più importanti per la secolare storia di Verona e del Veneto: elemento-chiave, per la comprensione di vicende e di momenti fondanti di cinque secoli, tra il Medioevo e un lungo, importante e glorioso periodo di vita della Repubblica di Venezia. Il gruppo di volumi, che raccoglie il frutto delle ricerche e delle elaborazioni portate a termine dal prof. Renzo Vaccari è stato ufficialmente presentato in Provincia, l’8 maggio 2014, dall’assessore Marco Ambrosini, dal sindaco di Cerea, Paolo Marconcini, dal direttore della Fondazione Fioroni, Andrea Ferrarese, e dall’Autore stesso, cui va il massimo elogio e il massimo riconoscimento per l’opera svolta. Opera, che apre la strada ad ulteriori ricerche e che potrà dare risposta esatta a molti quesiti riferentisi a quattrocentosei anni di storia veronese. Pierantonio Braggio La musica di Casette al Fantacity Festival di Spoleto Rientrati da pochi giorni dal Fantacity Festival di Spoleto, i ragazzi della scuola media “Gino Barbieri” di Casette di Legnago hanno ripreso le regolari lezioni con una ricca esperienza musicale, culturale e di vita decisamente nuovi e arricchiti. Dal 4 al 6 Aprile 2014 si è tenuto a Spoleto una incontro a carattere nazionale di classi di vari gradi delle scuole italiane. Per loro sono stati realizzati laboratori a carattere culturale di genere diverso, dalla storia alla lavorazione della creta, agli spettacoli estemporanei alla letteratura. Il gruppo di Casette di Legnago ha partecipato con la Giovane orchestra K 2006 ed ha potuto esibirsi in due concerti di cui uno veramente significativo. Infatti la loro musica ha fatto da corona ad una premiazione letteraria che si è tenuto presso il Teatro San Nicolò della città alla presenza di autorità locali e nazionali oltre che a scrittori che hanno premiato le classi vincenti di un concorso di composizione letteraria. L’impressione che hanno avuto la ventina di genitori che hanno accompagnato i ragazzi, è stata quella che nessuno si aspettava un gruppo musicale così ben preparato e numeroso, infatti non sono mancate esternazioni di plauso e commozione da parte di un onorevole nonché del sindaco della città, presenti alla premiazione. Alla fine dell’evento tutti i presenti non hanno potuto fare a meno di soffermarsi ad ascoltare, entusiasti, gli ultimi 3 brani programmati dal prof. Ganzarolli con gli organizzatori. La loro presenza ha trasformato una semplice consegna di attestati in un evento carico di ricchezza musicale e culturale. Ricordiamo che la “Giovane Orchestra K 2006 è preparata e diretta dal loro prof. di musica Daniele Ganzarolli e dagli insegnanti dell’indirizzo musicale presente da alcuni anni nella realtà scolastica dell’“Istituto Comprensivo 1” di cui la scuola media di Casette ne è una sede. Ma gli strumenti non faranno in tempo a “raffreddarsi” poiché altri imminenti ed importati appuntamenti aspettano questi bravi, bravi, bravi giovani. Il primo Giugno allieteranno la piazza Garibaldi assieme alle performances musicali della scuola di musica CML. Daniele Ganzarolli PREMIATI I VINCITORI DEL CONCORSO “LEGNAGO E IL GIOVANE SALIERI” Mercoledì 7 maggio 2014, alle ore 19,45, si sono svolte al Teatro Salieri le premiazioni del Concorso “Legnago e il giovane Antonio Salieri”, promosso dalla Fondazione Salieri in collaborazione con la Fondazione Fioroni. In platea molti ragazzi con le loro insegnanti, oltre a numerosi familiari degli studenti e a cittadini legnaghesi giunti in teatro per celebrare la Giornata Salieriana. Ha condotto la cerimonia il direttore del Teatro Federico Pupo. Il 7 maggio è l’anniversario della morte di Antonio Salieri avvenuta a Vienna nel 1825, per questo in tale data si celebra la memoria dell’illustre legnaghese. Il Concorso ha fornito alle scuole partecipanti l’opportunità di condurre alunni e alunne a leggere la realtà in cui vivono, a partire dalla dimensione locale. Un modo creativo, fortemente motivante, per addentrarsi nei meandri della conoscenza. Sono risultati vincitori Lisa Ceccon, Emanuele Boaretto e Greta Boaretto per la Scuola Secondaria di Primo Grado, Filippo Vardabassa e Aiman Maliji per la Primaria. Ai premiati è stato offerto un viaggio a Milano con visita al Teatro alla Scala e un buono per l’acquisto di libri. Numerosi i segnalati, ai quali è stato regalato un abbonamento per il Teatro Famiglie o per la Musica. A tutti i partecipanti è stato donato un biglietto omaggio. Il premio speciale per la classe più “attiva” è andato alla quinta della Scuola Primaria “Bruno Tosi” Casette e alla terza A della Scuola Secondaria di I grado “Pier Domenico Frattini”. Per entrambe un viaggio a Milano con visita al Teatro alla Scala. Sicuramente gli alunni partecipanti si sono avvicinati in modo efficace e piacevole a un musicista legato al loro territorio. Il percorso, come dimostrano la varietà e l’originalità dei centoquaranta lavori inviati, ha innescato interesse e curiosità su cui potrebbero fondarsi eventuali futuri approfondimenti scolastici e/o personali. Iniziative come questa contribuiscono a modellare l’identità culturale e a consolidare l’appartenenza al territorio. Renata Nalin Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 12 periodico indipendente OSVALDO, TRE CAFFè! Non ho conosciuto Osvaldo nella sua vita precedente, ma solo alcuni anni fa, nella sua vita sofferente. Ricordo come fosse oggi il nostro primo incontro, al bar della Casa di Riposo; un incrocio tra carrozzine, una con mia madre intenta a gustare un gelato, l’altra con lui, spinta dalla moglie, che lo esorta ad abbassare il tono della voce. Forse per il luogo, o semplicemente per stabilire un primo contatto con una battuta spiritosa, rivolto a lui esclamo perentorio: “Osvaldo, tre caffé!” Da quel momento, per molti mesi a venire, questo diventa l’incipit tormentone dei nostri incontri, ed ogni volta rivedo lui che ride in modo fragoroso, quasi rompendo con questo rituale la noia di giornate tutte uguali. Chi non ha vissuto l’esperienza dell’assistenza continuativa ai propri cari in difficoltà in quelle piccole e molto particolari Comunità che sono le Case di Riposo probabilmente fatica a comprendere il senso e la profondità dei legami che nascono e si sviluppano fra gli ospiti e i loro familiari. La solidarietà esce dal contesto di parola spesso abusata e poco praticata e diventa qualcosa di tangibile, si trasforma in condivisione giornaliera delle poche gioie, di speranze sempre più flebili, delle tante apprensioni, spesso del dolore. Con Osvaldo il destino è stato un patrigno crudele, colpendolo in età ancor giovane e minandone le capacità motorie e le facoltà espressive, ma lasciando inalterata la fierezza dello sguardo accompagnata da una profonda dolcezza verso i suoi cari. Il fato avverso non ha certo bisogno di favori, ma non di rado capita che qualcuno, per imperizia o superficialità, lo aiuti. Una frattura misteriosa, difficile da spiegare in una persona che trascorre metà della giornata in carrozzina e l’altra a letto, una operazione che dovrebbe essere quasi di routine e che invece richiede due interventi a distanza di pochi giorni con non lievi complicanze successive, una degenza a letto infinita ed una riabilitazione mai veramente iniziata, un corpo sempre più debilitato, piegato e piagato dal dolore, nonostante il generoso prodigarsi del suo medico e degli infermieri. Lunedì di Pasqua a mezzogiorno ho visto Osvaldo per l’ultima volta; eravamo soli, io e lui, in camera, l’ho salutato e lui ha aperto gli occhi, mi ha fissato intensamente per alcuni secondi e con quel tono un po’ baritonale che era diventata la caratteristica peculiare della sua voce ha scandito forte e chiaro un “ciao” di commiato. La sofferenza e’ finita, caro amico mio, ora riposa in pace. Andrea Panziera Sulla collina del “Tamburino sardo” sotto la lente tradizioni, storia, vitivinicoltura, paesaggio e canto L’agroalimentare, con la sua verdura, la sua frutta, i suoi pregiati vini e i suoi latticini, costituisce un settore vitale dell’economia nostrana d’oggi. Tali pregiati prodotti – lo si va sempre più sottolineando – non vengono gustati a dovere, se non si conosce, accanto alla qualità, l’identità del territorio, nel quale essi vengono ottenuti, attraverso il paziente e sapiente impegno dell’agricoltore. Per chiarezza, segnaliamo che stiamo parlando particolarmente di vino… A cura della Compagnia del Listón-Amici della Bra, ha avuto luogo a Custoza, sabato 3 maggio 2014, un importante incontro-convegno – onorato da numerosissimi presenti – realizzato nelle sale del Ristorante Tamburino Sardo, dal quale, non solo si gode una visione straordinaria del paesaggio, pettinato a vite, che lo circonda, ma si percepisce anche l’atmosfera romantica dell’ambiente legato al racconto, descritto nel “Cuore” (1886) di Edmondo De Amicis e riguardante il quattordicenne, che, il 26 luglio 1848, per essere stato d’aiuto a un gruppo di soldati sabaudi, ha rischiato eroicamente la vita. L’incontro – che ha avuto luogo, appunto, nell’intenso verde della vitata Custoza e a pochi passi dall’Azienda Agricola-Cantina, denominata, guarda caso, Tamburino Sardo – è stato ideato dal presidente degli Amici del Listón, Tiziano Zampini, mirando a dare una patina altamente culturale all’azione dell’Associazione. Purtroppo, l’amico Giovanni Rana, impegnato altrove e al quale va la gratitudine della Compagnia, per i grandi incontri da lui promossi in passato, nel quadro dell’attività associativa, non ha potuto presenziare all’iniziativa. La riunione è stata, tuttavia, onorata dalla presenza dello scultore veronese Sergio Pasetto, che, noto anche in Vaticano e presso l’americana Casa Bianca, dove, appunto, si trovano due sue opere, è attualmente impegnato nella realizzazione di una quasi parlante statua in onore di Emilio Salgari, destinata alle vicinanze dei Portoni Borsari, Verona, e di un obelisco di 23 metri, raffigurante parti della Bibbia e che troverà allocazione nella Plaza de Mayo di Buenos Aires, Argentina. Da graditissima cornice all’incontro hanno fatto le numerose canzoni popolari, legate alle tradizioni ed eseguite, in più riprese, dal Coro veronese “La Parete”, ormai noto anche all’estero, mentre sulla cultura offerta dalla storia – Il Tamburino Sardo –, dal territorio, anche dal punto di vista morfogeologico, dall’incantevole paesaggio, nonché sulla preziosa produzione vinicola dell’esperto Adriano Fasol, ha intrattenuto il pubblico presente Paolo Ugo Braggio, dottore agronomo, attento e profondo conoscitore della zona. Ovviamente, l’occasione è stata più che propizia per gustare gli importanti vini, anche rossi del luogo, e giustamente denominati Tamburino Sardo. Ha chiuso egregiamente l’incontro la grandiosa esecuzione, da parte di “La Parete”, del “Va pensiero…” del grande Giuseppe Verdi, le cui note non solo sono state ascoltate, a dire poco, con massima devozione, ma hanno ottenuto anche accorate parole di ammirazione per l’esatta esecuzione, diretta dal M° Mazzi, e, al tempo, per la sentita emozione, dalle stesse creata, espresse dalla presentatrice Mariangela Peruzzi. Il materialismo incide fortemente sulla vita d’oggi, ma il bello, il musicale, il culturale ed il ravvivante, che l’incontro di Custoza ha offerto, sono motivo per continuare su questa via, capace di dare sollievo all’animo e di creare comprensione ed amicizia, come avviene spesso, del resto, passeggiando serenamente “in Bra”… Comunque: passeggiate e colloqui sì, ma anche effettiva valorizzazione d’un eccezionale territorio e dei suoi prodotti, accompagnata da allegro e curatissimo canto, trasformato in vera arte. Pierantonio Braggio serata di beneficenza per l’associazione “san MArtino” Cittadinanzattiva - Tribunale per i Diritti del Malato e dell’Anziano di Legnago, continuando nella tradizione che da alcuni anni ne contraddistingue l’attività con marcati accenti di spirito solidaristico e di impegno nel campo del disagio tra la popolazione, specialmente fra le categorie più deboli e bisognose di attenzione, il 24 Maggio 2014, al Teatro “Antonio Salieri” di Legnago, organizza una serata di beneficenza a favore dell’Associazione “San Martino” ONLUS di Terranegra, allo scopo di contribuire a sostenere la meritoria attività di questa encomiabile Associazione da tutti riconosciuta ed apprezzata. L’occasione è propizia, in quanto la nostra iniziativa si va ad inserire nel quadro delle celebrazioni del trentennale della fondazione della “San Martino” che ricorre nell’anno 2014. A realizzare lo spettacolo canoro-musicale, si sono proposti gli ERIS ACOUSTIC TRIO, un Gruppo formato da tre componenti, che per l’occasione riceveranno l’apporto di altri tre validi elementi che ne esalteranno viepiù le loro riconosciute qualità artistiche. Tra l’altro questo Trio si è già esibito nelle precedenti serate di beneficenza organizzate dal Tribunale, riscuotendo un entusiastico successo e il calorosissimo consenso del pubblico. A loro va il nostro più convinto ringraziamento e la certezza che il futuro riserverà loro ulteriori e rimarchevoli affermazioni. Come oramai sperimentato felicemente in tutte le altre occasioni, per la realizzazione delle serate al “Salieri” ci pregiamo di poterci avvalere della esperienza e della preziosa collaborazione dell’Amico Avvocato Francesco Salvatore, con cui si è instaurata una fattiva e mirabile intesa che, lavorando in perfetta sintonia e divisione oculata di compiti, ci ha consentito di raggiungere mirabili successi. E’ doveroso sottolineare, peraltro, che detta attività ha permesso di raggiungere risultati - questi si che ci rendono molto soddisfatti e appagati! - nel campo della solidarietà e del sostegno ad Organismi che operano in settori molto problematici che si sono tradotti nella elargizione, ad alcuni di essi che maggiormente necessitavano di attenzione, di un ammontare complessivo di circa ventimila euro. Il merito di tutto questo va anche a tutti coloro, che a vario titolo, ci hanno offerto il loro determinate contributo sia in organizzazione che in sostegno economico che vogliamo qui sentitamente ringraziare. A tutti i cittadini che hanno attenzione alle problematiche sociali e che fanno della solidarietà motivo di riferimento, il nostro caloroso invito a sostenere l’evento. Con la Regia musicale di Eris Acoustic Trio, conduce la serata Maria Grazia Arnese. Roberto Venditti periodico indipendente Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 13 Crediveneto, Assemblea dei Soci: Approvato il Bilancio ed eletti il nuovo Consiglio di Amministrazione ed il nuovo Presidente Domenica 27 Aprile 2014 presso le Cantine di Soave Borgo Rocca Sveva, lare, nel corso dell’anno 2013 l’erogazione del credito ha riguardato principall’Assemblea dei Soci di Crediveneto, alla presenza di circa 500 soci, ha appro- mente il comparto famiglie, in seconda battuta il settore primario ed infine il vato il Bilancio d’Esercizio 2013 ed eletto il nuovo Consiglio di Amministra- settore delle costruzioni. “E proprio le famiglie costituiscono il settore di clientela a cui la nostra banca zione. In apertura dei lavori il Presidente della Federazione Veneta Bcc Ilario No- vuole rivolgersi e dedicare una particolare attenzione” ribadisce De Mattia. Crediveneto continua a mantenere un’operatività con il territorio di riferimenvella ricorda “ Le nostre Banche di Credito Cooperativo hanno sofferto insieme al territorio in cui operano. Essere Credito Cooperativo significa anche adottare to molto elevata, e lo testimonia un 67% di attivi impiegati per i soci all’interno un modello diverso di fare banca, essere punto di riferimento attivo, sano e del suo assetto territoriale. Infine, la posizione finanziaria della banca è nettamente migliorata, presenpropositivo nel territorio. E proprio questo territorio oggi ha bisogno anche di tando un indice LCR (indicatore di liuidità a breve termine) pari al 300%. Crediveneto.” A seguito dell’ispezione appena conclusa da parte di Banca d’Italia, quindi, “Nonostante il momento particolarmente difficile e complesso, la nostra Crediveneto continua ad esprimere una posizione banca ha continuato a credere nella partecipazione finanziaria brillante ed una situazione patrimoniale territoriale, attraverso le molte iniziative di coinvolsolida, anche grazie ad ulteriori prudenziali accangimento e sostegno realizzate nel corso dell’anno tonamenti effettuati per poter fronteggiare svaluta2013 a favore dei soci e delle molteplici realtà che a zioni e rettifiche su crediti. vario titolo operano nei nostri comuni di riferimenGli interventi dei soci hanno ribadito e sottolito”, ribadisce nel suo intervento il Vicepresidente neato l’importanza di creare e ricreare all’interno Tullio Pregno. della Bcc un flusso di informazioni e comunicaNella presentazione della Relazione di Bilancio zione diretta con la base sociale per favorire anche il Direttore Generale De Mattia evidenzia alla comla partecipazione dei soci alla vita della banca. Il pagine sociale i punti di maggior interesse, rassicunuovo Consiglio di Amministrazione e la Direzione rando anche su una situazione che vede comunque Generale sono stati invitati ad esprimere sempre la Crediveneto una banca solida e con ottimi fondavolontà di comunicare. “Non è mai capitato - commentali per la ripresa. menta un socio - di chiudere per il quarto anno L’anno 2013 si è chiuso con una perdita di eserconsecutivo in perdita, ma non è mai capitato un cizio di circa 7 milioni di Euro, dovuti a consistenti Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Crediveneto rettifiche su crediti di posizioni non nuove, ma già passate a contenzioso ed a periodo di crisi economica così acuta e profonda”. Grande enfasi è stata posta anche sulla valorizzazione della cultura della coosvalutazioni ulteriori su crediti già svalutati in precedenza. Si conferma ottimo il valore del Tier One che migliora rispetto al 2012 pas- perazione e sulle prospettive future. E proprio guardando al futuro di Crediveneto, in seguito alla votazione sando dall’11,19% all’11.80%, ben oltre rispetto agli attuali parametri di patrimonializzazione richiesti dalla attuali regole di vigilanza (8%). In migliora- dell’Assemblea è stato eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione composto mento anche i valori del Total Capital Ratio che passano al 12,36% rispetto dai Sigg.ri Federico Furlani, Piergiorgio Agostini, Giancarlo Pasqualin, Federica Fortuna, Maurizia Dosso, Fabio Manara, Piero Benassi. all’11,25% del precedente esercizio. Al termine dell’Assemblea dei Soci si è riunito il primo nuovo Consiglio di Questo indica per Crediveneto una maggiore capacità di coprire i rischi sia a livello patrimoniale che finanziario e di conseguenza esprime un valore di Amministrazione che ha nominato Piergiorgio Agostini Presidente di Crediveneto, Giancarlo Pasqualin Vice Presidente Vicario e Federico Furlani Vicepresolidità dell’istituto bancario. Il patrimonio netto aziendale si attesta intorno ad 119,6 milioni di euro, men- sidente. “Porgo un doveroso e sentito ringraziamento all’Assemblea e soprattutto ai tre per quanto riguarda le masse intermediate, il dato relativo alla raccolta diretta si mantiene sostanzialmente stabile a 1 miliardo e 156 milioni di euro, mentre ri- membri del CdA uscente – dichiara il neo Presidente Agostini – nella speranza mane sostanzialmente invariato il dato relativo alla raccolta complessiva anche di accompagnare insieme alla nuova squadra, Crediveneto verso ulteriori traguardi di successo e di restituire speranza e vigore al nostro territorio”. grazie all’incremento della componente relativa al risparmio gestito. Crediveneto ha sede a Montagnana (Pd). Conta 30 Filiali di cui 21 in proSi evidenzia, in particolare, un decremento degli impieghi pari all’11% rispetto al 2012, dato sia da una diminuzione generalizzata della domanda di crediti vincia di Verona, 6 in provincia di Padova, 1 in provincia di Vicenza e 2 in alle banche, sia da un contesto socio economico che esprime un progressivo provincia di Mantova. La compagine sociale conta circa 9 mila soci. deterioramento del credito. Chiara Stimamiglio Positiva, invece, la crescita dell’erogazione di mutui prima casa. In partico- INAUGURAZIONE LABORATORIO SISTEMI TERMOTECNICI L’Istituto Tecnico “Silva-Ricci” di Legnago è lieto di comunicare che in questi giorni giunge a realizzazione il progetto di potenziamento del proprio Laboratorio di Sistemi termotecnici. Tale progetto, per la cui realizzazione sono stati investiti oltre 20.000 euro, è stato reso possibile anche grazie al contributo erogato dalla Fondazione Cariverona nell’ambito della sua politica di sostegno verso progetti che si rivolgono all’educazione, istruzione e formazione dei giovani. L’intervento è stato realizzato per consentire agli studenti di acquisire competenze professionali sempre più avanzate nel settore dell’analisi energetica degli edifici e della relativa certificazione, oggi indispensabile sia per il rilascio dell’agibilità per le nuove costruzioni, sia per la compravendita degli immobili. Per dare la possibilità agli studenti di operare con strumenti in grado di simulare situazioni reali di lavoro riguardanti nuove costruzioni o ristrutturazioni di edifici esistenti e di qualificarli secondo la classificazione energetica prevista dalla normativa europea – oggi particolarmente sensibile al contenimento dei consumi energetici e alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera - il laboratorio è stato potenziato sia nell’hardware dei 32 pc, per permettere l’uso dei nuovi software professionali oggi disponibili, sia nella qualità visiva, mediante schermi da 22”, sia con la disponibilità di una termocamera Flir T440BX 25° con cui gli studenti possono compiere adeguate esperienze di lavoro simulato. Il nuovo Laboratorio di sistemi termotecnici rientra in un programma di rinnovo e potenziamento delle diverse strutture del nostro Istituto che, quest’anno, ha visto anche l’introduzione delle Lavagne multimediali in tutte le classi prime e che proseguirà, il prossimo anno, con l’estensione delle LIM d’aula anche nelle classi seconde. Tali interventi sono il risultato della gestione combinata delle risorse pubbliche e private che il nostro Istituto riesce ad acquisire sul territorio; a tale riguardo un ruolo significativo assumono le risorse periodicamente erogate alla scuola dalla Fondazione Cariverona e il contributo per i laboratori che le famiglie, con encomiabile solidarietà, assicurano al nostro Istituto. Antonio Marchiori LEGNAGO - Via Matteotti, 94 - Tel. e Fax 0442 601749 Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 14 periodico indipendente LE NUOVE TARIFFE DEL SERVIZIO IDRICO Bollette ancora tra le meno care del Veneto e d’Italia. Nessuna utenti della regione. Anche in questo caso, l’aumento delle bollette «stangata», aumenti contenuti (circa 15 euro all’anno a famiglia) da parte di Acque Veronesi, risulta essere inferiore alla media rispetto e inferiori rispetto alla media regionale. L’assemblea dei Sindaci agli incrementi, già approvati o in fase di definizione, dei principali dell’Aato condivide l’opportunità di un incremento tariffario fi- gestori del servizio idrico del Veneto (a Treviso, Padova e Vicenza nalizzato alla realizzazione di nuove opere sul territorio. approvati incrementi sulle bollette fino al 9%, vedi slide). Dalla data Nonostante i recenti aumenti, le tariffe di Acque Veronesi riman- di avvio operativo (marzo 2007) a fine dicembre 2013, la società ha gono tra le più basse del Veneto e di tutta Italia. La società, seguen- realizzato investimenti per oltre 100 milioni di euro, pur dotata di do la metodologia dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il un capitale di partenza di un solo milione. Nonostante le difficoltà Sistema Idrico (AEEGSI), avrebbe potuto richiedere economiche che attanagliano anche le aziende pubun incremento del 11,65% nel 2014 e del 10,25% nel bliche, nel 2013 Acque Veronesi ha realizzato ope2015. Ma così non è stato. L’Assemblea dei Sindare per più di 8 milioni di euro. Nel solo 2014 Acque ci che compongono il Consiglio di Bacino dell’Aato Veronesi realizzerà infrastrutture per circa 14 milioni Veronese ha approvato le nuove tariffe del servizio di euro. Acque Veronesi è stata tra le prime società a idrico per il prossimo biennio (2014-2015) ed il piano rendere noti sul proprio sito internet gli stipendi ed i degli interventi sul territorio di Acque Veronesi. La curricula dei dirigenti, dimostrando massima traspadelibera approvata a maggioranza prevede un increrenza nei confronti degli utenti. In Acque Veronesi mento tariffario del 6,5% per il 2014 e 2015 e invelavorano 280 dipendenti, di cui 6 dirigenti, pari al stimenti strutturali per 48 milioni di euro nel periodo 2% della forza lavoro. Il contratto applicato al per2014-2017. Acque Veronesi, accogliendo l’invito del sonale dirigente è quello nazionale di “ConfserviziConsiglio di Bacino a contenere i rincari e consapeFedermanager”, che prevede trattamenti economici vole della generale situazione di criticità economica, fissi e variabili incentivanti, in base all’anzianità di ha quindi proposto un aumento in bolletta che per il servizio e gli obiettivi raggiunti. Dalla fine del 2012, 2014 sarà mediamente di 15 euro all’anno a famiglia. in un’ottica di una progressiva razionalizzazione dei Grazie a tale adeguamento, Acque Veronesi disporrà Massimo Mariotti, presidente Acque Veronesi costi del personale, è stata avviata un’analisi organizdi circa 24 milioni di euro in più tra il 2014 e 2017 che, unitamente zativa che ha comportato la soppressione di tre posizioni dirigenziali ai 18,5 milioni di contributi regionali, le permetteranno di realizzare sulle 9 delineate in organico, nonché l’avvio di procedure di risoluopere ed infrastrutture importanti e attese da anni. zioni consensuali di rapporto di lavoro per il personale prossimo al Tariffa tra le più basse d’Italia: Da una indagine di Federconsu- pensionamento. Negli ultimi mesi la società ha inoltre ottenuto immatori del 2012, Acque Veronesi risulta posizionata all’86 esimo po- portanti traguardi sulla riduzione dei costi gestionali. La procedura sto su 109 capoluoghi di provincia nella classifica del costo comples- di gara per l’acquisto dell’energia elettrica relativa alla fornitura per sivo annuo a famiglia (partendo dal più elevato al primo posto). Nel il 2014, garantirà ad Acque Veronesi economie per 990 mila euro. 2013, a Verona, la spesa annuale media per una famiglia di 3 persone Dal 2012 l’ufficio legale si avvale di una consulenza esterna di natuè stata di 228 euro, iva inclusa (consumo stimato di 175 metri cubi), ra amministrativa-ambientale, per il valore di 18 mila euro. E’ stato pari ad 1,31 euro per mille litri di acqua consumata. inoltre avviato un articolato programma educativo e di sensibilizzaLa tariffa più economica di tutto il Veneto: a Treviso l’importo zione, con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di cittadini annuale era infatti di 237, 75, a Padova di 315, a Vicenza di 322,35 ed in particolare le giovani generazioni, sull’importanza essenziale (vedi slide allegata). La delibera che aggiorna il metodo tariffario dell’acqua e sulla necessità di un uso corretto di tale bene a tutela riguarda ovviamente l’intero territorio nazionale, quindi gli aumenti dell’ambiente e del territorio. non riguarderanno solamente i cittadini veronesi, ma anche tutti gli A cura dell’ufficio Stampa di Acque Veronesi Capo Verde Corner CAPO VERDE IN JAZZ 6 mu ca n o V C SI &DI T dall’udinese RNI quinta tappa del progetto ideato Alberto Zeppieri, propone una rilettura di brani capoverdiani affidata ad artisti A maggio in edicola, con la prestigiosa rivista Musica jazz del calibro di Fresu, Bollani, Souza, Ramos, Vieira il quinto cd del progetto «Capo Verde Terra d’amore» Pagina a cura di Alberto Bonaventura [email protected] LA ITA MERCOLEDÌ ATTOLICA 30 APRILE 2014 Capo Verde in jazz Esce a maggio in tutte le edicole d’Italia, nuova chiave di lettura a «Buona vita», ricreando le atmosfere francesi tanto care allegato a Musica Jazz, un volume specia- brano scritto da Ornella Vanoni con Zep- a Paoli, la cui penna ha firmato con Zeple di Capo Verde, terra d’amore, il progetto pieri, che ha voluto il contrabbasso di Si- pieri una delle sue più riuscite descrizioni un filo narrativo di immagini e storie, di promone Serafini. Onu nato a Udine sotto fumi e parole che nascono dall’incontro frasul rapporto di coppia. immaginario e realtà vissuta, tra il qui e l’alUna traccia del Sorprendenti le «prime volte in italiala spinta propulsiva del trove. Apre il cd Paolo Fresu che regala una nuova chiave di lettura a «Buona vita», brano scrittono» di grandi nomi del jazz come Carmen disco è stata defideus ex machina Alberda Ornella Vanoni con Zeppieri, che ha voluto il contrabbasso di Simone Serafini. to Zeppieri. E Prosegue nita da alcuni ad- Souza, la bella sonorità della voce di MaUna traccia del disco è stata definita da alcuni addetti ai lavori «la più bella«la versione alriana Ramos in tre lingue (italiano, creolo così con incredibile detti ai lavori mondo di Sodade»: è stata realizzata all’Artesuono da Stefano Bollani, che ha cantato in successo una lunga più bella versione e francese) e la naturalezza di Nancy Vieiitaliano, creolo e polacco assieme alla jazzista Miskiewicz. storia di mari che si inalDorota mondo di SodaTra le perle dell’album c’è anche «Santora, che dialoga con il pianoforte di Paolo me», cantata da Gino Paoli ed arrangiata dal contrano, di artisti e linde»: è stata realizcompositore pordenonese Remo Anzovino,Birro. Il volume 5 sembra addirittura più che ha trasformato l’originaria melodia afriguaggi che si contamizata all’Artesuono cana in una morna in tre quarti, ricreando leefficace dei primi quattro. atmosfere francesi tanto care a Paoli, la cui pennaStefano ha firmato con Zeppieri una delle sue nano, di correnti e buon da BollaMusica Jazz ha l’esclusiva per un mese, più riuscite descrizioni sul rapporto di coppia. Sorprendenti le «prime volte in italiano»poi l’album uscirà in Italia, in Europa, in vento, di voli e vele, di ni, che ha cantato di grandi nomi del jazz come Carmen Souza, la bella sonorità della voce di Mariana sale e sole, di vasi comunicanti che semin italiano, creolo e polacco assieme allaRamosparte dell’Africa (distribuito da Egea MuIl disco, quinta tappa del progetto ideato dall’udinese Alberto in tre lingue (italiano, creolo e francese) e la naturalezza di Nancy Vieira, che dialoga con Zeppieri, propone una rilettura di brani capoverdiani affidata brano specchiare Napoli sull’Atlantico e jazzista Dorota Miskiewicz. sic). Il ricavato netto della produzione veril pianoforte di Paolo Birro. Il volume 5 sembra addirittura più efficace dei primi quattro. ad artisti calibro di Fresu, Ramos, Vieira Mindelo sull’Adriatico; un filo del narrativo di Bollani, TraSouza, le perle dell’album c’è anche «Santo Musica Jazz ha l’esclusiva per un mese, poirà devoluto al World Food Programme, l’album uscirà in Italia, in Europa, in parte in tutte le edicole d’ItaProsegue così con incredibile successo una immagini e storie, di profumilia,eallegato parole che cantata da Gino arrangiata dell’Africaed (distribuito da Egea Music). Il rica-l’organizzazione umanitaria dell’Onu che a Musica Jazz, un volu- me», lunga storia di mari che si incontrano, di arti- Paoli vato netto della produzione verrà devoluto al me speciale di Capo Verde, terra sti e linguaggi che si contaminano, di correnti nascono dall’incontro fra immaginario compositore Remol’organizzazione An- si occupa prevalentemente di infanzia diWorld Food Programme, d’amore, il progetto Onu e nato a dal e buon vento, di voli e vele, di salepordenonese e sole, di umanitaria dell’Onu che si occupa prevalenUdine sotto la spinta propulsiva del vasi comunicanti che sembrano specchiare realtà vissuta, tra il qui edeus l’altrove. zovino, chee ha trasformato l’originaria mesagiata in Africa. temente di infanzia disagiata in Africa. ex machina Alberto Zeppieri. Napoli sull’Atlantico Mindelo sull’Adriatico; Apre il CD Paolo Fresu che regala una lodia africana in una morna in tre quarti, da ‘La Vita Cattolica’ del 30 aprile 2014 MUSICAFÈRONDÒ REMANZACCO SESTO AL REGHENA E SCE A MAGGIO Su Telefriuli «3 Way Street» e «Gap’s Orchestra» P ENULTIMA TRASMISSIONE dell’ottava serie di MusiCafè Rondò, sabato 3 maggio alle ore 21.30 (il programma verrà replicato giovedì 8 alle ore 13). Federica Coppetti prima al concorso canoro Gusto K D OMENICA 13 APRILE nella Sala delle Feste della Tavernet- ta di Remanzacco si è concluso, con grande partecipazione di pubblico, il 3° concorso canoro «Gusto K». Anche Angus e Julia Stone a Sexto ‘unplugged G IOVEDÌ 26 GIUGNO, Angus and Julia Stone a Sesto al Reghena (Pordenone) in Piazza Castello (apertura porte ore 19 – inizio concerti ore 21 - prezzo del bi- Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 periodico indipendente 15 SAMOTER E ASPHALTICA 2014 SUPERANO I 40 MILA VISTATORI IL 15% DA 55 PAESI IMPORTANTE RISPOSTA DEL MERCATO ESTERO E ITALIANO I primi segnali di ripresa, preannunciati da ricerche di mercato, sono stati confermati dai commenti di espositori e delegazioni commerciali. Nella top ten delle presenze estere Francia, Germania, Svizzera, USA, Regno Unito, Russia, Slovenia, Cina, Brasile e Spagna. La ripresa del mercato construction e stradale, anche in Italia, è confermata dai commenti di espositori e delegazioni commerciali presenti alla 29ª edizione di Samoter ed alla 7ª di Asphaltica (promossa in collaborazione con Siteb), che al termine dei quattro giorni di manifestazione registrano la presenza di oltre 40 mila visitatori dei quali il 15% esteri da 55 Paesi – la top ten delle presenze estere Francia, Germania, Svizzera, USA, Regno Unito, Russia, Slovenia, Cina, Brasile e Spagna - e più di 200 giornalisti da 15 Nazioni. Le 445 aziende espositrici, delle quali 106 estere da 27 Paesi (su una superficie totale di 50 mila metri quadrati lordi), i buyer e gli operatori specializzati invitati da Veronafiere insieme alle Camere di Commercio e agli uffici ICE di Roma, hanno espresso la soddisfazione per la qualità dei prodotti esposti e degli operatori presenti alle rassegne. Servizio Stampa Veronafiere VERONAFIERE: RICAVI A 76 MILIONI DI EURO Ebitda a €12,3 milioni (16,2% dei ricavi) e Risultato Netto positivo. I risultati in linea con le attese nonostante il protrarsi della difficile situazione macroeconomica, riflettono la costante politica di sviluppo della società. L’Assemblea dei Soci di Veronafiere, riunitasi oggi in sede ordinaria, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2013 che, nonostante il protrarsi della difficile situazione macroeconomica e la struttura del calendario che per ciclicità non prevedeva nel 2013 alcune importanti rassegne bi o triennali, riflette un esercizio all’insegna di innovazione e progettualità con risultati in linea con le attese. A livello di Gruppo, con un perimetro di consolidamento che include oltre a Veronafiere, anche Piemmeti SpA, Veronafiere Servizi Spa, Tandem Communication Srl e, dal 2013, anche Veronafiere do Brasil, nell’esercizio concluso sono stati registrati Ricavi per €76 milioni, un Ebitda pari a €12,3 milioni (16,2% dei ricavi). La Capogruppo Veronafiere ha realizzato, da sola, €69,3 milioni di Ricavi con un Ebitda di €11,4 milioni di Euro (pari al 16,4% dei ricavi) ed un Risultato Netto positivo per 700.000 euro. I risultati nel loro complesso riflettono l’importante lavoro compiuto dal management sull’ottimizzazione dei costi e la positiva performance della gestione caratteristica. Gli investimenti, coerentemente con il business plan 2012-2016, nel corso dell’esercizio 2013, sono stati pari a euro 8,8 milioni, comprendenti gli interventi sulle infrastrutture per lo sviluppo qualitativo del quartiere, quelli per l’adeguamento delle strutture sul fronte della sicurezza nonché le immobilizzazioni finanziarie e immateriali. La significativa performance nel 2013 è stata raggiunta grazie alla capacità di Veronafiere di dare esecuzione alla propria strategia di crescita, ottimizzando costantemente la gestione diretta e il coordinamento di 50 manifestazioni, 40 delle quali a Verona e 10 all’estero in 6 diversi Paesi. Nel 2013 sono stati venduti più di 617 mila metri quadrati netti, sono stati ospitati oltre 1 milione di visitatori, 158 mila dei quali provenienti dall’estero, e circa 11.500 espositori, di cui 2.000 esteri. Infine sono stati ospitati 410 convegni e congressi, di cui 84 extra manifestazioni. Ettore Riello, Presidente di Veronafiere, ha così commentato: «Siamo soddisfatti dei risultati registrati nel corso dell’esercizio 2013 poiché riflettono quanto l’impegno del management in termini di progettualità e ottimizzazione delle risorse siano stati significativi nel compensare gli effetti della congiuntura economica, un impegno che ha trovato riconoscimento non solo nelle performance industriali ma anche nell’incarico affidatoci per la realizzazione e la gestione del Padiglione del Vino a Expo Milano 2015, di cui siamo molto orgogliosi». Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere, commentando i risultati, ha aggiunto: «La nostra strategia oltre al consolidamento degli eventi a Verona, ha visto una forte componente di internazionalizzazione la cui prima fase si è concretizzata con la creazione di Veronafiere do Brasil con un apporto di 3 milioni di euro sul fatturato 2013. Ora l’obiettivo, che sarà sviluppato con l’aggiornamento del piano industriale a fine 2014, è valorizzare al meglio l’apporto dei Soci al fondo di dotazione, per sviluppare nuovi prodotti a Verona ed all’estero. In una parola, diversificare ed ottimizzare il portafoglio della nostra attività». Servizio Stampa Veronafiere Ristorante - Pizzeria iacere di servirvi SPECIALITà DELLA CASA giardino estivo Risotto alla veneta Lasagne con anatra Per prenotazioni telefonare ai numeri 0442 601299 o 392 9402052 Carne alla brace Via Rovigo, 50 - Vigo di Legnago - www.zonaroristorante.it Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 16 La sezione AIA di Legnago ha festeggiato i suoi 40 anni La sezione Aia di Legnago ha festeggiato il 25 aprile all’hotel Pergola i 40 anni di attività. Ben centosettanta i presenti alla festa con ospiti illustri come il presidente nazionale A.I.A. Marcello Nicchi e quello regionale Roberto Bettin. Dopo un filmato sull’attività della sezione sono interLa sala meeting dell’Hotel Pergola gremita (foto Navarro) venuti fra gli altri l’attuale presidente di sezione Andrea Monastero, l’assessore allo sport del comune di Legnago Maurizio De Lorenzi, il presidente regionale Bettin e Nicchi. Monastero ha evidenziato il fatto che l’associazione ha una nuova sede ringraziando il comune di Legnago. Nicchi in un intervento di una quarantina di minuti ha elogiato il comportamento degli arbitri che non devono farsi condizionare dai commenti televisivi di ex arbitri o giornalisti perchè la moviola vede una partita elettronica e non è sentenza. Nicchi è infatti contrario alla moviola in campo. Erano presenti sei dei sette presidenti di sezione: Alfredo Rossignoli fondatore della sezione e presidente dal 1974 al 1984, Gianni Beschin (1990- 1995), Otello Marchesini (1995-2000), Gianluca Cariolato (2000-2008), David Lanza (2008-2009) e Andrea Monastero in carica dal 2009. Al posto di Fabiano Mutti presidente dal 1984 al 1990 e deceduto nel luglio del 2006 erano presenti i figli. Tutti i presidenti Roberto Bettin, Andrea Monastero e Marcello Nicchi (foto Navarro) sono stati premiati. Per i quarant’anni di attività della sezione arbitrale legnaghese è stato consegnato ai presenti un libro (Una storia che continua...) una raccolta di documenti, con rassegna stampa, foto e curricula degli arbitri. A.N. periodico indipendente Biancazzurri salvi e Gianni Meneghello nuovo presidente del calcio club Radioscarpa Il Legnago ha concluso il suo quarto campionato di serie D con la salvezza raggiunta con le due vittorie finali per 3 a 2 a Darfo Boario e in casa con l’Inveruno. 44 i Il neopresidente del calcio club Radio Scarpa Gianni Meneghello punti conquistati dal Legnago e felice l’allenatore Lorenzo di Loreto che dopo l’ultima gara ha esclamato: «Abbiamo vinto il campionato!» 50 i gol subiti dal Legnago e 44 le reti realizzate con Lella (12 reti, 3 rigori), Valente (9), Berberi (5), Viviani (4), Maiese (3), Filippini, Andriani(2 a testa), Farinazzo, Gramacci, Cavallini, Zerbato, Tobanelli, Manganotti (1 a testa) e un autogol (Pontisola). Nella nona assemblea generale del calcio club radioscarpa del 6 maggio, al ristorante «Da Gigi», il presidente in carica Galeazzo Cinti ha proposto come suo successore Gianni Meneghello, ex difensore del Legnago ai tempi dei mister Facchin, De Marchi e Magosso. Meneghello è stato eletto per alzata di mano a maggioranza. Il consiglio direttivo è composto da Luciano Faccioli, Amedeo Ferrari, Franco Longhi, Renzo Padovani, Guglielmo Trivellin, Francesco Venturi ed Aldo Spigolon. Prossimamente il consiglio direttivo si darà un vicepresidente. Cinti ha confermato che sarà sempre in campo con la bandiera del Legnago come avviene dal 1969. Alla serata del club era presente anche Giancarlo Pizzocoli tifoso virtuale del Legnago che si abbona ogni anno e segue le vicende biancazzurre attraverso la stampa e televideo. A.N. Una grande azienda italiana, una grande produzione di oli vegetali ITALIA ITALIA ROMANIA MAROCCO w w w. to p a g r i . i t 14_191_Pag_BassoAdige_21x14,6.indd 1 13/02/14 09.31 Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 periodico indipendente 17 A Verona le fragole parlano spagnolo I frutti rossi scaligeri soffrono le distorsioni del mercato A Verona si vendono più fragole spagnole che italiane. Chi, infatti, si reca nei supermercati o nei punti vendita della grande distribuzione in cerca del succoso frutto nostrano rimane deluso. Gli esercizi commerciali di grandi dimensioni ignorano i fornitori locali, cioè i produttori ortofrutticoli veronesi. «Per poter trovare frutta freschissima e di ottima qualità ci si deve necessariamente rivolgere ai fruttivendoli o alla vendita diretta, sia nei mercatini che in azienda. Solo in questi contesti, infatti, il consumatore ha l’assoluta certezza di acquistare il vero made in Italy e di trovare prezzi più abbordabili». E’ quanto afferma Giuseppe Ruffini, direttore di Coldiretti Verona, nel rilevare la grave situazione in cui versano gli agricoltori locali che quotidianamente si recano ai mercati all’ingrosso in cui si vedono riconoscere prezzi ben al di sotto dei costi di produzione. «Le ragioni – spiega Ruffini – stanno prevalentemente in una distorsione del mercato che premia i prodotti che costano meno ma che sono meglio identificati, ad esempio attraverso una confezione accattivante, a discapito di quelli di maggiore qualità ma meno visibili». I produttori locali lamentano una situazione che crea un grave danno all’economia del territorio (oggi le fragole sono vendute a 7,50 euro per 5 kili, pari a 1,5 euro al kilo, mentre hanno un costo di produzione tra 1,40 e 1,50 euro al kilo) e che nel contempo ha ripercussioni pesanti anche dal punto di vista sociale e di principio: nonostante le fragole nostrane non abbiano alcunché da invidiare a quelle spagnole, la grande distribuzione persevera nell’ignorarle e nel rivolgersi ai fornitori stranieri. «Fermo restando che la qualità delle nostre fragole non è in discussione – aggiunge il direttore - dobbiamo lavorare sulla loro caratterizzazione, puntando sulla valorizzazione del prodotto “Fragola di Verona” magari attraverso un marchio che lo renda immediatamente riconoscibile». «Coldiretti è disponibile a cercare soluzioni immediate ed efficaci aprendo un confronto tra tutti gli attori coinvolti – precisa Ruffini – con lo scopo di imprimere un meccanismo virtuoso che valorizzi le produzioni locali. La nostra attenzione è infine rivolta anche a chi si trova a dover optare tra le fragole spagnole e quelle veronesi. Si tratta di educare i consumatori a compiere un acquisto consapevole, ma in questo Coldiretti ha già ottenuto ottimi risultati, basta guardare alle affluenze ai nostri mercatini». In Italia, su una superficie coltivata di oltre 6300 ettari, una settantina di province producono mediamente più di 153.000 tonnellate di fragole l’anno, delle quali circa l’8% è prodotto nel Veronese. Con una superficie a coltura superiore a 500 ettari, Verona raggiunge un output che si aggira attorno ai 127.000 quintali annui per valore della produzione all’origine di 241.300 euro oltre all’indotto che le consente di essere la prima produttrice nel Veneto con una quota del 72%e la quinta a livello nazionale. Ada Sinigalia MADE IN ITALY: VIA IL SEGRETO SU AZIENDE CHE USANO INGREDIENTI STRANIERI Saranno finalmente resi pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare, dopo le proteste degli agricoltori sul Brennero e le molteplici iniziative di mobilitazione messe in campo da Coldiretti al fine di contrastare le aggressioni al Made in Italy conseguenti alla lavorazione nel nostro Paese di prodotti alimentari oggetto di importazione o di scambio intracomunitario e la successiva messa in commercio come prodotti autenticamente italiani. Lo ha annunciato il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin che ha accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo di togliere il “segreto di Stato” sui dati inerenti agli scambi per sostenere la ripresa economica in una situazione in cui contiene materie prime straniere circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agro- alimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori ed a danno delle aziende agricole. Finora, infatti, una complessa normativa doganale ha impedito l’accessibilità dei dati senza significative ragioni legate alla tutela della riservatezza – come testimoniato dallo scandalo della carne di cavallo - provocando gravi turbative sul mercato ed ansia e preoccupazione dei consumatori, a fronte all’impossibilità di fare trasparenza sulla provenienza degli alimenti. Una mancanza di trasparenza che ha favorito anche il verificarsi di inganni a danno di prodotti simbolo del Made in Italy, con il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina, l’olio di oliva proveniente dalla Spagna o i prosciutti provenienti dalla Germania “spacciati” per Made in Italy. A tal fine, il Ministro della salute ha disposto l’im- mediata costituzione di un comitato presso il Ministero della Salute composto da esperti della materia, incaricato di definire, in tempi brevi, le modalità attraverso cui saranno rese disponibili le informazioni relative alla provenienza dei prodotti agro-alimentari a soggetti che dimostrino un legittimo interesse all’utilizzo di tali dati. L’eliminazione del “segreto di Stato”, prosegue il presidente Moncalvo sulle informazioni che attengono alla salute ed alla sicurezza di tutti i cittadini realizza, dunque, una condizione di piena legalità diretta a consentire lo sviluppo di filiere agricole tutte italiane che sono ostacolate dalla concorrenza sleale di imprese straniere e, soprattutto, nazionali, che attraverso marchi, segni distintivi e pubblicità, si appropriano illegittimamente dell’identità italiana dei prodotti agro alimentari. Ada Sinigalia Nuovo CdA per la Fondazione Fioroni escluse le festività escluse le festività non è utilizzabile per le nostre proposte di giro pizza, gnocchi fritti e paella durante le serate speciali. Scade domenica 29 giugno 2014 Egregio Sig Direttore, dell’articolo sulla Fondazione Fioroni apparso sul giornale L’Arena domenica 11 maggio, mi ha colpito il titolo “il centrosinistra batte i pugni” per la competenza di chi deve eleggere il nuovo CdA. Non capisco questo accanimento di voler procurare “seggiole politiche” (contentini si chiamano nel nostro dialetto) se escluse le festività pensiamo che alla Fondazione Fioroni non si percepisce nulla, se non cultura. Infatti da dieci anni è stato eliminato il gettone di presenza, quindi i Consiglieri sono sì persone culturalmente preparate, ma anche nominativi soprattutto appassionati e disponibili. Inoltre nell’ultimo CdA della Fioroni è stato determinante, per certe delibere, l’apporto della “destra”, quando i Consiglieri erano stati nominati dalla “sinistra”. Ritengo che tutti i partiti e con loro tutti i cittadini di Legnago avrebbero dovuto “battere i pugni “ per altri motivi. Basta leggere che tra i componenti del nuovo CdA del Centro culturale più importante della Bassa non c’è il rappresentante della cultura legnaghese, come c’è sempre stato (il Sindaco del Comune di Legnago o un suo designato e questi era di solito l’assessore alla cultura). Ritengo sbrigativo che mi si venga a dire che una nuova disposizione ha vietato la partecipazione politica in Istituzioni private (o cose del genere), perché ciò non giustifica nel nuovo CdA la riconferma del rappresentante della Biblioteca Civica di Verona o altra persona designata dal Sindaco di Verona. Indipendentemente dall’amministrazione che eleggerà i tre rappresentanti delle attività culturali del territorio, è certo che la nuova amministrazione che sarà eletta a Legnago il 25 maggio p.v. non avrà la possibilità di nominare per il CdA della Fioroni il suo rappresentante, equiparato al Direttore della Biblioteca Civica di Verona o dirigente dei Musei d’Arte e Monumenti di Verona, designato dal Sindaco di Verona (come cita l’articolo 6 del nuovo statuto della fondazione Fioroni). Inoltre i tre cittadini del territorio di cui sopra, potrebbero anche non essere di Legnago. Ivano Zanoli escluse le festività 18 GIUNONE Eccoci giunti ad un’altra puntata della rubrica di AstroMitologia del Basso Adige. Oggi descriveremo la regina degli dèi, Giunone. Giunone, che nella mitologia greca corrisponde ad Era, è la dea della famiglia, del matrimonio, del parto e della fedeltà coniugale nonché la più importante divinità femminile. È figlia di Saturno e Rea, sorella di Giove, Plutone, Nettuno, Cerere e Vesta e madre di Marte (dio della guerra), Iuventas (dea della giovinezza), Eris (dea della discordia) e Vulcano (dio del fuoco e dei metalli). Quest’ultimo dio è stato concepito da Giunone senza la collaborazione di Giove, gelosa del fatto che suo marito non aveva avuto bisogno di lei per concepire Minerva. Entrambi però rimasero disgustati al vedere la bruttezza di Vulcano e lo scagliarono giù dalla casa degli dèi. La dea della famiglia è solitamente raffigurata come una figura maestosa e solenne, spesso seduta su un trono e con in mano un melograno, simbolo di fertilità e di morte. I suoi simboli sono il pavone e la mucca. La dea è presente dell’Iliade dove nella guerra di Troia si schiera apertamente dalla parte dei Achei (i greci) a causa del suo odio per Paride e per la Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 dea Venere, odio scaturito dalla vicenda della mela d’oro. Questa vicenda cominciò al matrimonio di Peleo e Teti (futuri genitori di Achille) dove solo la dea della discordia Eris non venne invitata. Ma questa si presentò con la mela d’oro (il pomo della discordia) con incise le parole “alla più bella”. Subito Venere, Giunone e Minerva la rivendicarono e sostennero ciascuna di essere la più bella; Giove però, chiamato a decidere a chi spettasse la mela, decise di mettere la scelta nelle mani di Paride. Giunone cercò di corrompere Paride offrendogli l’Asia Minore, Minerva gli offrì fama, saggezza e gloria in battaglia e Venere offrì a Paride la più bella delle donne mortali ed egli scelse quest’ultima. Questa donna era Elena, figlia di Giove e Leda e moglie del re di Sparta Menelao. Paride quindi rapì la donna e la condusse a Troia, questo fatto diede inizio alla guerra di Troia che venne vinta anni dopo dai greci grazie all’astuzia di Ulisse e al suo famoso cavallo. Giunone era molto gelosa dei tradimenti del marito; infatti la maggior parte dei suoi episodi mitologici la raffigurano come dea vendicativa. Tra i più famosi possiamo citare la sua presenza nelle vicende di Io, Eco e Callisto. Nella vicenda di Io, Giunone un giorno stava per sorprendere Giove con una delle sue amanti, Io appunto, ma il re degli dèi riuscì ad evitare di essere scoperto, trasformando all’ultimo momento la sua amante in una mucca bianca. Tuttavia Giunone, ancora insospettita, chiese a Giove di darle la mucca in dono e una volta ottenutala, la affidò alla custodia del gigante Argo, perché la tenesse lontana dal marito. Il re degli dèi allora ordinò a periodico indipendente Mercurio di uccidere il gigante, cosa che il dio fece tagliandogli la testa. Giunone poi per onorare Argo, prese gli occhi del gigante e li collocò sulle piume della coda del suo animale sacro, il pavone; mandò poi delle mosche a tormentare Io, che cominciò a scappare per tutto il Mondo conosciuto fino a giungere in Egitto dove, dopo aver partorito il figlio Epafo (futuro re d’Egitto), riacquistò la sua forma umana. Nella vicenda di Eco invece, Giove convinse la ninfa Eco a distrarre la moglie dalle sue scappatelle amorose. Quando Giunone scoprì l’inganno condannò la ninfa a non avere più voce propria e, da allora in poi, a poter ripetere soltanto le ultime parole altrui. Ma un giorno Eco incontrò il suo vero amore, Narciso, che, sentendosi ripetere le ultime parole che diceva, si offese così tanto che la lasciò morire per amore. Infine nella vicenda di Callisto, ninfa di Diana che fece voto di restare vergine, Giove si innamorò di lei e assunse l’aspetto di Diana stessa per ingannarla e sedurla. Allora Giunone, per vendicarsi del tradimento, trasformò la ninfa in un’orsa. Tempo dopo Arcade, figlio di Giove e Callisto, durante una battuta di caccia quasi uccise la madre per errore e il re degli dèi, per proteggerli da ulteriori rischi, li collocò in cielo trasformandoli nelle due costellazioni dell’Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore. Per finire, nell’antica Roma, in onore della dea protettrice dei parti veniva celebrata la Matronalia il 1 marzo. Nel prossimo numero della rubrica parleremo del dio dell’amore Cupido/Eros. Arrivederci al prossimo mitologico numero!! Gianluigi Viviani Approvato il bilancio ATV 2013: utile in crescita, nuove assunzioni di personale, investimenti sul rinnovamento dei bus Con un valore della produzione che sfiora i comuni tanto diffusi sulla dubbia competenza 70 milioni ed un utile record ante imposte di 2,5 di politici e amministratori nella gestione delle milioni, l’Assemblea di ATV ha approvato ieri il aziende pubbliche, sulla loro incapacità di mettere bilancio 2013 dell’Azienda scaligera di trasporto in discussione i vecchi privilegi e sulla volontà dei pubblico. Un risultato sicuramente eccellente, dipendenti pubblici di compiere sacrifici”. Analizzando le cifre del bilancio, il valore il cui valore va anche al di là del puro dato economico, se si considera che nel 2013 ATV della produzione nel 2013 è aumentato di 1.9 ha dato corso a 60 nuove assunzioni di autisti, milioni, attestandosi a 69.146.000 euro, frutto dell’incremento dei ricavi da titoli destinate ad arrivare a un centinaio di viaggio (+1,3 milioni), della entro la metà del 2014, prevedendo diminuzione di alcuni servizi nel contempo un consistente piano non remunerativi (-1,3 milioni) e di investimenti per l’acquisto di soprattutto dell’adeguamento dei nuovi autobus ecologici. corrispettivi da parte della Regione “In un panorama di generale e (+1,8 milioni), come sottolinea gravissima difficoltà del settore il Direttore Generale di ATV, del trasporto pubblico – commenta Stefano Zaninelli: “Proprio la con soddisfazione il presidente prima applicazione in Massimo Bettarello - credo che la Massimo Bettarello, presidente ATV nostra sia l’unica azienda di trasporto in Italia che sede regionale dei nuovi criteri di riparto dei nel giro di due anni può vantare di aver messo contributi per il trasporto pubblico sulla base delle in campo un piano di nuove assunzioni di questa effettive esigenze dei mobilità dei territori e dei portata, contenendo nello stesso tempo le spese costi standard, è stato un fattore determinante per per il personale. E’ per me motivo di grande il risultato 2013”. Tali criteri, elaborati dalla Commissione Tecnica soddisfazione aver mantenuto l’impegno dato nel 2011, quando ho dichiarato che nel giro di Regionale di cui hanno fatto parte il Presidente e due anni avremmo non solo risanato il bilancio, il Direttore della Pianificazione di ATV, hanno che allora era in rosso per 3,2 milioni, ma premiato i territori che - come Verona - avevano anche rilanciato questa Azienda, valorizzandone storicamente percorrenze inferiori rispetto alle le risorse e le potenzialità. Abbiamo centrato reali esigenze, e le aziende caratterizzate da l’obiettivo, grazie alla lungimiranza dei Soci maggiore efficienza gestionale. Questo ha portato proprietari che mi hanno dato fiducia ed anche a a Verona un aumento delle percorrenze sia in ambito urbano (+25%) che extraurbano (+6,69), sacrifici fatti dal personale aziendale”. “La considero – aggiunge il presidente consentendo ad ATV di mettere in campo il piano Bettarello – anche una risposta concreta ai luoghi di potenziamento della rete attuato nel gennaio scorso, comprese le innovative linee Express, che stanno riscuotendo un gradimento crescente di mese in mese. “Significativi poi – aggiunge Zaninelli – i risparmi gestionali, in particolare sul fronte del costo dei servizi, che diminuiscono di 619 milioni rispetto al 2012. Si è infatti risparmiato sul costo delle assicurazioni e sui servizi di pulizia, a seguito dell’aggiudicazione di nuove gare, e notevoli risultati si sono ottenuti sul fronte della formazione e dell’aggiornamento del personale, passata dalle 7.000 ore del 2012 alle 28.500 ore del 2013, effettuate soprattutto con docenze interne. ATV inoltre ha assunto il ruolo di capofila nel progetto del Comune di Verona di attivazione di un Polo Formativo con l’intento di potenziare le attività di formazione interna delle partecipate ATV, Amia e Agec”. “Una gestione virtuosa – sottolinea ancora il presidente Bettarello – che ci ha permesso anche di ridare impulso all’azione di rinnovo della flotta degli autobus, ferma da qualche anno, prevedendo un piano di investimenti di 5 milioni di euro in auto-finanziamento, pari all’8% del fatturato, per l’acquisto di mezzi ecologici a grande capacità in grado di garantire una maggiore offerta di servizio a parità di personale di guida impegnato”. Da ricordare, tra i risultati 2013 di ATV, anche l’acquisizione della certificazione OHSAS 18001:2007 del proprio sistema di gestione di salute e sicurezza sul lavoro, significativo salto di qualità in termini di miglioramento della sicurezza per i lavoratori e della cultura gestionale aziendale. A cura dell’Ufficio Stampa ATV Anno XXXVI - n. 5 - Maggio 2014 periodico indipendente 19 2014 LINEE ESTIVE LESSINIA portata di tutti le Per rendere alla e e la ricchezza risorse turistich ha la Lessinia, ATV naturalistica del & tiva “Bus, Walk realizzato l’inizia blico di trasporto pub Bike”, il servizio i veronesi e turist dedicato ai tanti ssinia ggiungere la Le che vogliono ra nti ggiate e diverte per facili passe bike tra malghe in ta n ou m in i n escursio la noia za sobbarcarsi e contrade, sen to del viaggio in au Lidi Ferraresi Milano Marittima Cesenatico Rimini Riccione VERONA - CATTOLICA La linea Verona-Cattolica è il mezzo ideale per raggiungere le rinomate località di mare dei lidi ravennati e della riviera romagnola, dove trascorrere un periodo di villeggiatura o anche per una nottata in discoteca senza l’assillo di mettersi al volante sulla strada del ritorno. Partenze da Verona tutti i venerdì e sabato, ritorno il sabato e la domenica. 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