Arriva l`olio made in Villa Carlotta Uliveto pronto per l`inaugurazione
Transcript
Arriva l`olio made in Villa Carlotta Uliveto pronto per l`inaugurazione
39 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 26 MAGGIO 2016 Lago e Valli Arriva l’olio made in Villa Carlotta Uliveto pronto per l’inaugurazione Villa Collina blindata Per l’ucraino Parubij Griante Tremezzina. Le piante sono state salvate dagli alpini e grazie a un contributo della Cariplo Cento esemplari sono stati restituiti alla vocazione originaria. «Così valorizziamo il territorio» TREMEZZINA MARCO PALUMBO Una porzione dell’antico comparto agricolo di Villa Carlotta viene ufficialmente restituito alla sua vocazione originaria: la produzione olivicola. Salvati da morte certa, grazie ad una convenzione con l’Associazione nazionale Alpini e grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariplo (a partire dalla primavera 2015) gli ulivi di Villa Carlotta - un centinaio di esemplari, tra cui alcune piante secolari - sono tornate agli antichi splendori. Progetto a lungo termine Da qui a produrre olio ci vorranno tempo e pazienza, ma certo recupero, sistemazione dei terrazzamenti, piantumazione di nuove piantine rappresentano un passo avanti importanti e al tempo stesso un ritorno alle origini. Sul lago di Como, peraltro, si produce l’olio più a nord d’Europa, apprezzato già ai tempi della Regina Teodolinda. «Un recupero finalizzato alla valorizzazione. L’obiettivo è quello di sviluppare una campagna di promozione dell’olivicoltura lariana - conferma Maria Angela Previtera, direttrice di Villa Carlotta, cartolina del Lario che in questo inizio di stagione turistica sta collezionando numeri da record -. È stato fatto in tempi antichi un lavoro di selezione importante, che ha portato ad ottenere genotipi particolarmente adatti a vivere sul Lario”. Già perché anche i dettagli sono importanti: così nel 2006, con la partecipazione del Cnr di Perugia, è stata effettuata un’accurata indagine del genoma su ulivi locali. Grazie a questo progetto - come confermano da Villa Carlotta - “sono state propagate vegetativamente per talea le piante madri prescelte, ottenendo delle giovani e robuste piantine”. Poi nel 2012, grazie ad una felice intuizione dell’allora presidente di Villa Carlotta, il professor Giacomo Elias, fu dato agli alpini l’incarico di riportare l’area agli antichi fasti. zCi siamo subito messi al lavoro - conferma Enrico “Chicco” Gaffuri, presidente dell’Ana di Como (124 gruppi e 7 mila “penne nere”) -. Quello che era un grande uliveto, si era ormai ridotto ad una foresta inestricabile di essenze arboree infestanti. In pochi anni e molto lavoro gli alpini di Como hanno disboscato, tolto pietrame e vecchie radici, vinti i rovi che la facevano da pa- 1 La produzione non sarà immediata ma le basi sono state poste drone. Il vecchio uliveto ha conosciuto di nuovo la luce del sole e i visitatori potranno ammirarlo in tutta la sua bellezza». C’è anche una curiosità: le “penne nere” hanno “adottato” i tanti nuovi ulivi piantumati. Insomma l’area - caratterizzata dalle antiche balze è pronta a mostrarsi in tutto il suo splendore. A breve ci sarà l’inaugurazione ufficiale, mentre sabato dalle 11 alle 12.30 è prevista la degustazione di olio extravergine di oliva (ingresso e degustazione a 15 euro) e nel pomeriggio un workshop sull’olivicoltura lariana. Spazio didattico «L’obiettivo è sviluppare una campagna di promozione della nostra olivicoltura, che restituisca alle nuove generazioni i frutti di un lavoro di selezione effettuato in tempi antichi». Parallelamente, un antico edificio rurale all’interno del comparto è stato adibito a servizi di accoglienza e spazio didattico relativo alla coltivazione agricola, “nel quale verranno messe in evidenza le tecniche di coltivazione tradizionali ed attuali». Insomma, un rinnovamento all’insegna della storia e della tradizione di un territorio, che a una manciata di chilometri ospita quella che ancora oggi viene chiamata “Zoca de l’Oli”. Mariangela Previtera, Mara Sugni e Roberto Travella FOTOSERVIZIO SELVA L’uliveto di Villa Carlotta respira l’aria del lago Il presidente del Parlamento alla Fondazione Adenauer Passeggiata a Bellagio con la scorta al seguito L’ingente (ma comunque discreto) spiegamento di forze dell’ordine lungo la Regina e le strade interne di Griante non è sfuggito a residenti, turisti ed a chi è capitato di passare in auto in zona. Subito si è pensato ad un alto rappresentante del jet-set internazionale ospite nella riservatissima ed elegante Villa La Collina, che fa parte della Fondazione Adenauer. Ieri mattina si è appreso che l’ospite era il presidente del parlamento ucraino, Andrei Parubij, sul lago per una conferenza interna promossa dalla Fondazione Adenauer, che ha anche una sede di rappresentanza a Kiev. L’alto esponente del governo ucraino è stato accolto con tutti gli onori e con la proverbiale discrezione che circonda la storica Villa La Collina e la moderna Accademia Konrad Adenauer, ospitate in quella che fu la storica dimora estiva sul lago di Como dell’indimenticato Cancelliere tedesco. Sembra che Andrei Parubij si sia concesso anche una breve pausa fuori dalla sede della Fondazione, visitando Bellagio che peraltro sta proprio di fronte a Villa La Collina. Impossibile saperne di più, data la privacy che circonda gli ospiti della Fondazione (e non potrebbe essere altrimenti). A ricevere la delegazione, l’amministratore delegato di questa “perla” del territorio, Heiner Enterich, da 8 anni in riva al Lario. La delegazione ieri è partita alla volta di Kiev. M. Pal. BELLAGIO LA STORIA Turista inglese a Villa Melzi La stessa foto, 53 anni dopo GIOVANNI CRISTIANI a posa è la stessa, su uno dei leoni che portano all’ingresso di Villa Melzi. L’unica differenza è che sono passati 53 anni. L’inglese James Hetherton, oggi quasi sessantenne, martedì è tornato nel luogo in cui da piccolo il 24 maggio 1963 gli è stata scattata una fotografia rimasta per anni nell’album dei ricordi. Una foto con una storia particolare, senza neppure un luogo per decenni. James ha voluto saperne di più indagando in famiglia e poi tor- L nare su quel leone per ritrovare un piccolo spicchio della sua vita. «Quando mi ha raccontato la storia dell’immagine stentavo a crederci, ha dell’incredibile – racconta Daniele Vaninetti, una delle dipendenti che si occupano dei visitatori come guida e biglietteria di Villa Melzi - Mi ha colpito soprattutto la positività di questo racconto, in mezzo a tanti fatti negativi». James non si ricordava di quello scatto: «Era nell’album di famiglia ma lui era molto piccolo, c’era solo la data non il luogo, e non ricordava neppure la visita a Bellagio – continua Daniela Ha iniziato ad indagare in fami- glia per capire il posto in cui era stato fotografato e l’occasione. Così è riuscito a risalire a Bellagio, a un viaggio da piccolo con i suoi genitori, poi arrivato qui è riuscito a ritrovare quel leone, lo stesso di allora». Il turista non ha perso l’occasione di rifare lo scatto: «In realtà l’ho spinto anch’io a rifarlo, mi sembrava giusto così. Ha fermato un passante, ha rifatto la foto e poi me l’ha girata su Facebook. È sposato e ha figli ma deve essere una persona che gira molto per il mondo e credo ci tenesse a tornare dov’era stato da piccolo con i suoi genitori. È riuscito nell’impresa non facile di riannodare la storia nascosta dietro una foto». Il giorno in cui si è ritrovato a Bellagio sarebbe stato però casuale o almeno così ha detto l’inglese, in realtà si può pensare che un occhio alla data l’abbia buttata. «Lui si era detto stupito fosse esattamente lo stesso giorno, poi non ho idea. Di certo se è una casualità è davvero particolare». Una circostanza davvero singolare. Martedì è stata una giornata convulsa per il parco della splendida villa di Bellagio: «Oltre a questa bella storia è arrivato in visita anche il presidente dell’Ucraina. In fine è arrivata a trovarci anche una splendida Bentley dall’Australia che ha fatto un giro del parco. Una giornata quasi normale per i nostri giardini che hanno iniziato la stagione molto bene, ma io sono sempre molto positiva quindi non faccio testo». Ormai per chi passa da Bellagio è impossibile non fare un giro nello splendore dei giardini a lago. James Hetherton il 24 maggio 2016 a cavallo del leone di Villa Melzi James Hetherton il 24 maggio 1963 a cavallo del leone di Villa Melzi