Dall`Europa oltre un milione e mezzo
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Dall`Europa oltre un milione e mezzo
13 Corriere del Mezzogiorno Venerdì 17 Dicembre 2010 CE Sport Toscano Mazzarri è nato a San Vincenzo, in provincia di Livorno È arrivato a Napoli nell’ottobre 2009 Mazzarriche condottiero Dopo la qualificazione squadra subito al lavoro Oggi visite per Fernandez: da giugno in azzurro NAPOLI — Altro che cullarsi sugli allori, altro che festeggiare l’impresa in Europa League. Tutti al lavoro, subito. Su tutti i fronti. La squadra, prima di tutto: in campo già ieri mattina, immediatamente con l’elmetto di nuovo in testa. Perché domenica c’è il campionato, c’è quel meraviglioso secondo posto da puntellare, da ribadire. Poi c’è l’entourage societario, che oggi piazza un bel colpo di mercato. Sarà infatti a Castelvolturno in mattinata per le visite mediche Federico Fernandez, difensore centrale, destro naturale, forte fisicamente (193 centimetri), comunitario in forza all’Estudiantes, 22 anni ma già in bacheca una coppa Libertadores e l’ultimo torneo di Apertura argentino. È lui il rinforzo per la retroguardia di cui parlava De Laurentiis. Costa 3 milioni di euro, l’accordo è per il trasferimento a giugno (come aveva annunciato il patron), ma non sono escluse sorprese. Ecco, è questo il vero segreto del Napoli che vola, del Napoli che non molla mai: guardare sempre avanti, pensare al futuro. È questo il segreto. Un segreto che caratterizza il nuovo corso, e che ha nome e cognome: Walter Mazzarri. È il tecnico toscano, con la sua verve, con la sua dedizione al lavoro, con la sua caparbietà e la sua grinta la vera anima di questo team. L’altra sera al San Paolo ha gioito, certo, ma subito dopo poi via pedalare, giù a preparare la prossima sfida, a pensare a Napoli-Lecce, gara che chiude un anno da incorniciare. Un 2010 firmato Mazzarri: 20 vittorie, 15 pareggi e solo 11 ko il totale tra campionato, Europa League e coppa Italia in attesa del match con i giallorossi salentini. Numeri straordinari, i numeri della svolta. Ottenuta puntando sul lavoro e sull’applicazione: studiando gli avversari in sala video, facendo ripetere mille volte i movimenti da fare in campo, vestendosi da psicologo per capire e caricare ognuno dei suoi ragazzi, filtrando le informazioni di mercato per poi indicare la strada da seguire. È così che lavora Walter il tarantolato: sveglia presto e la testa sempre nel pallone. Doti e caratteristiche che hanno conquistato De Laurentiis, che ormai gli ha consegnato la sua creatura, con la certezza di averla messa in buone mani. Mani che già si agitano in vista del prossimo ostacolo da superare: domenica arriva al San Paolo il Lecce (arbitrerà Celi di Campobasso), penultimo in classifica e con la peggior difesa della serie A (33 reti incassate in 16 turni), proprio mentre l’ultima giornata del 2010 propone trappole insidiose per le migliori della classifica. È una grande occasione, ma non sarà una passeggiata. La squadra dell’ex azzurro Gigi De Canio va presa con le molle. Ha una difesa colabrodo, vero, ma ha ritrovato il genio di Di Michele e sembra in crescita. In più c’è l’emergenza formazione: Lavezzi non c’è, Campagnaro, Cannavaro, Aronica e Pazienza sono squalificati. Ci sarà spazio per Santacroce, Grava, Cribari, Yebda e Sosa. Ma niente paura, a caricarli ci pensa lui, l’anima di questo Napoli: Walter il grande. Dino Manganiello © RIPRODUZIONE RISERVATA 3 L’inaugurazione NUOVA BOUTIQUE PER MOGGI JR Taglio del nastro per la nuova boutique di abbigliamento sportivo di Alessandro Moggi nel cuore di Napoli. All’inaugurazione del punto vendita di via Cavallerizza anche Capitan Cannavaro, Aronica, Maggio e De Sanctis. Pugilato Excelsior boxe «La palestra dei campioni» di Marcianise Tesoretto Uefa Oggi il sorteggio per conoscere l’avversaria Dall’Europa oltre un milione e mezzo NAPOLI — La cerimonia comincia alle 12 a Nyon, in Svizzera, col sorteggio degli accoppiamenti di Champions League. A seguire il gran momento, con il Napoli che conoscerà l’avversario che affronterà nei sedicesimi di finale di Europa League, andata al San Paolo il 17 febbraio, ritorno il 24. Nell’urna delle teste di serie ci saranno Sporting Braga, Ajax, Spartak Mosca, Twente (reduci dalla Champions), Bayer Leverkusen, Sporting Lisbona, Cska Mosca, Zenit San Pietroburgo, Porto, Stoccarda, Villareal, Dinamo Kiev, Paris Saint Germain, Liverpool, Manchester City e PSV (vin- citrici dei gironi di Europa League). Da questo lotto (escluso il Liverpool, che non può incrociare di nuovo gli azzurri) verrà fuori il prossimo ostacolo per Cavani e compagni verso la corsa alla finale del 18 maggio 2011 a Dublino. Difficile individuare squadre abbordabili. Forse Braga, Sporting Lisbona e le due moscovite (Cska e Spartak). Da evitare invece l’Ajax di Suarez; il City di Mancini, Tevez e Balotelli: il Porto di Hulk; lo Zenit di Spalletti; il Bayer Leverkusen di Ballack; lo Stoccarda di Molinaro e Camoranesi; il Villareal di Senna, Capdevila e Giuseppe Rossi; gli organizzatissimi Twente e PSG. Intanto, la qualificazione ottenuta nella straordinaria notte del San Paolo a spese della Steaua ha portato un bel gruzzolo nelle casse del club azzurro: esclusi gli introiti dei diritti tv, l’avventura in Europa ha infatti fruttato fin qui 1.620.000 euro di premi Uefa, più la percentuale sui quasi 4 milioni di euro incassati nelle quattro gare al San Paolo, e quella sulle gare disputate in trasferta che spetta alla squadra ospite. Anche i calciatori ci hanno guadagnato: il premio qualificazione per gli azzurri è infatti di circa 20 mila euro a testa. Di. Man. © RIPRODUZIONE RISERVATA CASERTA — Il pugilato è ritualità armoniosa, danza ordinata intorno al sacrificio fisico, ma anche e soprattutto disciplina razionale e intelligenza strategica. Insomma, è quella metafora dell’esistenza che non riesce a fare a meno dei pastelli della retorica per celebrarsi, senza, per questo, perdere il contatto certo con la realtà. Il presidente del Coni di Caserta, Michele De Simone, ha presentato «La palestra dei campioni», il libro che narra i fasti storici della Excelsior Boxe di Marcianise: tempio del pugilato nazionale. Un club delle stelle, oggi presieduto da Alessandro Tartaglione, nato nel 1977 ad opera di alcuni volontari e diventato, grazie alla sacerdotale dedizione del maestro Mimmo Brillantino (nella foto sotto), scuola di vita oltre che centro di addestramento per campioni. Ne parlano scrittori come Roberto Saviano che, nel primo capitolo, associa il lavoro di Brillantino all’arte maieutica di Socrate; Antonio Pascale, che del pugilato esalta la severa osservanza delle regole; Marco Ciriello, che scopre il valore oggettivo di una disciplina oggi amata anche dalle donne; e i giornalisti Francesco De Luca, Francesco de Core e Franco Esposito che con le loro superbe testimonianze dipingono un mondo di umili e tenaci schermidori, eppure vittima di perduranti pregiudizi. Esempi di campioni a tutto tondo non mancano alla Excelsior: da Angelo Musone a Clemente Russo, fiera punteggiatura di una inarrestabile filiera di successi. «Ben sapendo — ricorda Saviano parlando di Brillantino — che il miglior campione è quello che stiamo ancora aspettando in palestra». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 26129