Mr. Bond! - Le Cercle 007 Friends

Transcript

Mr. Bond! - Le Cercle 007 Friends
special edition: cortina 2009
numero 4 - luglio 2009
Mr. Bond!
rivista ufficiale di “Le Cercle” il club italiano di James Bond
“Quest’anno la neve è migliore a Innsbruck.” - “Ma è peggiore a St. Moritz.” - Agente 007 - Solo per i tuoi occhi
numero 004 - luglio 2009
Mr. Bond!
editoriale
002
in questo numero:
Il nostro capo-redattore Dario Minotto, mesi fa mi disse:
“Ilario, perchè non organizziamo il secondo raduno di “Le
003 - Solo per i tuoi occhi
Cercle” a Cortina dal “Meneguto”?”
Beh, vi confesso, idea allettante ma di ardua organizzazione. D’altra parte il nostro club ha sempre qualcosa di
003 - Sir Roger Moore
interessante da offrire, così ho accettato piacevolmente la
proposta di Dario che, con la tenacità di ogni Capricorno
004 - For your eyes only
che si rispetti, ce l’ha fatta, facendomi sognare ed emozionare, pensando al club riunito nella magnifica Cortina
004 - Bond N.12 “For your eyes only”
D’Ampezzo, ospiti del Sig. Giorgio De Gasper il “Meneguto” colui che guidò la slitta in “Solo per i tuoi occhi” con a
bordo Sir Roger Moore e Carole Bouquet. Che film “Solo
005 - I Fiori leggeri di Colin
per i tuoi occhi”! La Lotus con gli sci di James Bond che
arriva all’Hotel Miramonti, il fascino delle Tofane innevate
006 - Il Backstage di “For your eyes only”
a far da meravigliosa cornice. Cortina, luogo che amo visitare più volte l’anno per passeggiare lungo Corso Italia,
007 - Mr. Bond!
rapito da quell’aria di immutata signora, che il tempo non
osa far invecchiare, quasi a voler preservare la sua unicità
ed il suo fascino, attirando da sempre migliaia di estimatori da tutto il mondo. Lo scorso anno siamo stati sul set
di “Quantum of Solace” sul lago di Garda , e ,quest’anno
Eccoci ad un nuovo appuntamento con la “nostra” rivista
saremo di nuovo in un altra location bondiana, Cortina
che seppure in forma ridotta, diventa uno speciale perché
appunto, luogo di incontro del jet-set nazionale ed interè stata editata proprio per un’occasione da ricordare: il
nazionale per presentare questo numero di “Mr.Bond!”
secondo raduno nazionale organizzato dal Club a Cortina
Special Edition, numero da collezione in tutto e per tutto.
Edizione in cui parliamo esclusivamente di “007 Solo per i
D’Ampezzo, una delle più belle location italiane, che ha
tuoi occhi”, che ci vede di nuovo alle prese con un nuovo
fatto da sfondo alla dodicesima avventura cinematografiformato sperimentale, diverso dai precedenti “Mr.Bond!”;
ca di 007 nel 1981: “Solo per i tuoi Occhi”. Non vi nad’altro canto noi di Le Cercle siamo da sempre temerascondo che il sottoscritto si è prodigato affinchè questo
ri sperimentatori, ed è quello che ho trasferito a tutta la
incontro si organizzasse ma, la decisione finale e l’orgaredazione fin dalla nascita di questo magazine. Questa
nizzazione definitiva è opera dell’amico e Presidente Ilario
volta, a scrivere sulla spia più famosa nel mondo, ci sono
Citton. Naturalmente, tutti gli argomenti trattati in questo
dei nuovi amici che hanno accettato con entusiasmo di
numero vertono sul film in oggetto, il quinto interpretato
raccontarvi “007 Solo per i tuoi occhi”: Matteo Carli, Steda Sir Roger Moore, e da molti appassionati, giudicato il
fano Varini, Enrico Zanzaro, Giuliano Sartoron ed Alessio
Petrolino; essi vi faranno sentire al centro dell’azione, parsecondo migliore del suo periodo dopo: “La Spia che mi
landovi delle varie locations cortinesi dove il film è stato
amava”. Secondo me, oltre al ritrovare Sir Roger Moore in
girato, racconteranno del personaggio di Sir Roger Mopiena forma e in una credibile interpretazione del persoore, quali e come sono state realizzate le scene del più
naggio, l’avventura è anche la più completa per i momenemozionanti del film, fino ad arrivare alla descrizione dell’
ti d’azione che si svolgono praticamente ad ogni livello: in
immancabile auto di bond, questa volta, la strordinaria
cielo, sulla terra, sulla neve, in mare, ed in una appassioLotus, modificata con gli sci.
nante scalata sulla nuda roccia delle Meteore greche.
Il nostro sito internet jamesbondwebitalia, vero motore di
Una buona lettura “Solo per i Vostri Occhi” a tutti.
divulgazione del verbo bondiano in Italia, è ora arricchito
Il Redattore ed amico
con l’ iscrizione on-line a “ Le Cercle “ e con le pagine di
connessione a Facebook ed al “ Daniel Craig Fan Club
Italia “, è all’avanguardia nella comunicazione internet sul
tema James Bond.
Il club ha in serbo ancora delle novità: A breve, ci sarà
un forum di discussione, già presente su Facebook, chiamato “jamesbondwebitaliagroup“, uno shop on-line, dove
acquistare il merchandaising di “Le Cercle “, un’ area nella home page sarà dedicata alle recensioni dei libri di Ian Fleming, con
la possibilità di acquistarli anch’essi, tramite il nostro sito. Inoltre, per tutti i soci del più bel club italiano di 007, ci saranno dei benefits esclusivi che potranno farci sentire ancor più vicini al personaggio di Bond ed al suo affascinante mondo, ne è un esempio
la recente partnership con “Omega“ e “Boninsegna Sartoriale“.
Infine, vorrei salutarvi con affetto, incoraggiandovi a parlare del nostro club a tutti gli amici appassionati della “Spia più famosa
del Mondo“, invitandoli, perchè no, a fare parte di questa realtà, che da un semplice gruppo formato da poche persone, sta’
diventando un polo di aggregazione sempre più ampio dove trovare amicizia, cordialità ed ospitalità.
Questo è ciò che sognavo, questo è ciò che sono fino ad ora riuscito a realizzare assieme a voi.
D
E
T
C
I
STR
RE
dario minotto
ilario citton
presidente di Le Cercle
numero 004 - luglio 2009
Mr. Bond!
di stefano bruno varini
Solo
per i tuoi occhi.
napoli, il mare....le avventure di James Bond
Sono figlio di gente antica.
Alcune volte capitava di uscire con mia madre, raramente con entrambi i miei
genitori, mai solo con mio padre. Il pomeriggio di quel giorno di novembre
aveva nell’aria e negli aromi qualche cosa di straordinario. Il mite inverno napoletano non aveva ancora preso il posto dell’autunno che con i suoi caldi pomeriggi accompagnava le nostre giornate. In uno di quei pomeriggi, uscivo solo
con mio padre. La giornata sapeva di nuovo, di diverso, tutto era grande come
i mocassini neri comprati nel negozio di Magli, ove gentili commessi aiutavano
l’acquisto delle mie scarpe nere dalla suola rossa. Il sorriso, le scarpe nuove e la
gioia di quel pomeriggio erano solo l’inizio di ciò che mi attendeva.
Andavo spesso al cinema, accompagnato dagli attendenti di mio padre. Il
sopranome del cinema era “pidocchietto”, il locale dava ampia regalità a quel
nome ben appropriato. Non pensavo che esistessero altri luoghi o altri cinema.
Le mie conoscenze si limitavano a quel piccolo antro confinante con il mercatino di Mergellina. Il cinema Metropolitan ed il suo nome erano a me totalmente
sconosciuti.
Lui era lì, grande ed immenso.
Ex cava di tufo come tutta la Napoli sotterranea, rifugio antiaereo durante la II
guerra mondiale ed ora il più grande cinema del meridione. Lì entravo per la
prima volta accompagnato da mio padre o mio padre si faceva accompagnare
da me, questo mai bene l’ho compreso. Il film era “Thunderball” (Operazione
Tuono), mio primo film della saga di James Bond. Il mio legame con il mare,
con l’immersione, è iniziato lì in quel pomeriggio ove tutto era bellissimo e
grande. Bond ed il mare hanno continuato ad essere parte della mia vita facendomi immergere anche in quella che a Nassau chiamano “Thunderball reef”.
Il legame è proseguito approdando a “Solo per i tuoi occhi”, dove mare ed
immersioni sono gli attori principali. Il prologo del film è la morte del cattivo, Ernest Stavro Blofeld, il capo della Spectre. Un elicottero teleguidato
da Blofeld, costretto oramai su una sedia a rotelle, tiene prigioniero James
Bond -Roger Moore-.
007, riesce a prendere il comando dell’elicottero e dirigendolo verso Blofeld
lo aggancia lasciandolo cadere in una ciminiera. La sua morte è la fine della
Spectre.
Nel film, seppur riconoscibili, mai sono nominati né Blofeld né la Spectre. La
decisione fu voluta dalla società di produzione a causa delle tante e numerose controversie legali in cui era incorsa sia per il personaggio sia per il nome
Spectre. Il prologo, poco ha a che vedere con la trama del film. La St. Georges,
nave spia inglese, camuffata da peschereccio, trasporta un dispositivo segreto,
l’A.T.A.C., che permette di decifrare i codici di lancio dei missili nucleari. Le
reti della nave si impigliano, in una mina, vecchio residuato bellico. La nave si
inabissa nel mare Ionio portando con sé nelle profondità marine il decoder.
Lo spionaggio inglese affida a Sir Timothy Havelock, archeologo marino, il
recupero.
Un killer cubano assoldato da… uccide Sir Timothy e la moglie il giorno dell’arrivo della figlia, Melina, la bellissima Carol Bouquet.
Melina, uccide il killer ed aiutata da James Bond sfugge ai guardia spalla, in un
mitico inseguimento tra coltivazioni di ulivi ed un impari lotta di una Citroen
2 cavalli con le potenti macchine degli inseguitori. Una due cavalli alla guida
di James Bond, non sfigura rispetto alle attrezzatissime autovetture di Q. La
scena è ora a Cortina ove James, con discese sui campi da sci mostra, inseguito
da moto, le sue doti di sciatore ed acrobata. Il passaggio nella pista da bob con
il sorriso di Bond e le incredulità dei guidatori, è l’espressione del sarcasmo
e dell’intelligenza del nostro 007. Ed è qui a Cortina, ove con l’incontro di
Aristotele Kristatos, inizia il doppio gioco. Chi è il vero nemico, Kristatos o il suo
storico nemico Milos Columbo? Ma i contrabbandieri oltre ad avere le noccioline, sono uomini e gli uomini si riconoscono e si alleano. James si immerge
con Melina, con sottomarini tascabili nei mari di Corfù recuperando il prezioso
dispositivo con immersioni bellissime ma tecnicamente impossibili. Ma Bond
è Bond ed il decodificatore sarà recuperato per poi ricadere nelle mani di
Kristatos …
Un’ultima scalata,in Grecia, sul monastero Ortodosso di San Cirillo e Bond
recupererà ancora una volta il prezioso dispositivo per poi distruggerlo prima
che cada nelle mani del generale russo Gogol, nuovo nemico.
Aspettando Gogol… si compie la vendetta di Columbo che ucciderà il suo
nemico Kristatos.
Il finale è noto. Mare, bella donna ed un’ esilarante chiacchierata tra un pappagallo e madame Thatcher.
di enrico zanzaro
Sir Roger classe,
Moore.
eleganza e ironia
Sette: questo è un numero che ha un grande significato, perché il numero
7 è da sempre considerato magico, misterioso, intriso di sacralità e con una
ricchissima simbologia che lo connota fin dall’astrologia babilonese che
riconosceva 7 pianeti, divideva il mese in cicli di 7 giorni da cui l’origine della
nostra settimana; lo stesso impero romano dava religiosa importanza a questo
numero, ricordiamoci gli imperatori o gli stessi colli. Cosa significa per un
appassionato di Bond il sette? Tutto! Basti pensare che il numero identificativo
del più famoso agente segreto è lo” 007”, mentre il doppio zero sappiamo tutti
che indica la licenza di uccidere, il sette è il numero che lo identifica come
“settimo assunto” al servizio di Sua Maestà la Regina: prima di lui esistevano
altri 6 agenti doppio zero.
Ma il 7 ha anche un altro importantissimo significato: determina il numero di
film che Sir. Roger Moore, nei panni dell’agente segreto ha interpretato per
la saga e per la EON Production. Nessuno come lui: no signori, neanche Sean
Connery, che si è fermato a 6 con la famiglia Saltzman/Broccoli, mentre il settimo è un film da molti riconosciuto come apocrifo e quindi non ufficiale. Roger
Moore: dal ’73 all’84 ha interpretato questi 7 film con continuità e si è fermato
soltanto per l’età che ormai non era più adatta ad affrontare nuovi film.
Dopo essere venuto alla luce in una fredda giornata inglese il 14 ottobre 1927,
Roger Moore trascorre un’infanzia normale, supportata dall’ottima famiglia
che lo ha sempre amato e protetto. Sin da subito si notano le abilità nel campo
della recitazione e subito dopo gli studi alla Royal Academy of Drama, appare
come comparsa in alcuni lavori teatrali nel West End. Purtroppo la seconda
guerra mondiale è alle porte, un’esperienza che Sir Roger ha dovuto vivere
sulla propria pelle fino in fondo, arruolandosi nell’esercito e combattendo al
fianco degli alleati per la liberazione dal nazifascismo.
Poi la sua incredibile carriera cinematografica. Ma, Roger Moore
non si è scoperto James Bond semplicemente all’età di 40 anni suonati, bensì aveva già prima interpretato l’agente segreto in una serie
TV del 1964, che ironizzava il ruolo dell’agente segreto, anche nei
momenti di vita personale. Ma chi è Moore, Roger Moore, o meglio Sir Roger
Moore? Un uomo di una galanteria e una classe innate, tanto che al solo vederlo non si può non pensare che sia nato in Inghilterra. Un gentleman capace di
risultare impeccabile e raffinato anche se dovesse ruzzolare giù da un burrone
si rialzerebbe illeso con la sola preoccupazione di aggiustarsi il papillon!
Sean Connery dal canto suo, anche se rimane l’autentico e per molti, il miglior
interprete di James Bond ,per molti appassionati era una figura più fredda e
spietata, non riusciva a dare quel mix di classe e ironia ,a volte quasi esagerata,
che il buon Roger sapeva mostrare in ogni film. Ai giorni nostri in molti film,
la tanta azione è ricca di moltissimi effetti speciali, ma anche in quegli anni
c’erano le medesime necessità: Moore si era accorto ben presto che se a livello
di classe e di “British style” non gli mancava nulla, diversamente doveva innanzitutto migliorare la sua forma fisica e la sua coordinazione ed agilità ,visto che
doveva sin dal primo film “Vivi e lascia morire”, affrontare una serie di scene che
erano per l’attore vere e proprie prove di difficoltà: pensiamo all’inseguimento
lungo il Missisipi oppure all’imprigionamento tra coccodrilli e alligatori. L’ironia:
è questo il punto cruciale, il passaporto di Sir. Roger Moore: Roger ha sempre
introdotto la vena ironica sia nei films che durante le riprese, indice del fatto
che questa era una sua qualità, non dettata dalla mera sceneggiatura. In tutti i
film questa è la caratteristica che più riconosce l’attore inglese. Assolutamente
fantastico in “La spia che mi amava” con frasi celebri tipo “Forse ho giudicato
male Stromberg” (il cattivo dopo averlo ucciso): “chiunque beva un Dom Perignon del ’52 non può essere tanto malvagio”.
Oppure il famosissimo finale dove mentre M e il generale russo guardano
stupiti i due agenti segreti mentre fanno l’amore e gli chiedono che cosa stiano
facendo; la risposta di Roger è spettacolare: “Beh, cerco di tenere in alto la
bandiera inglese”
Ma Roger Moore non è ricordato soltanto come l’agente segreto, ma un suo
grande ruolo che ricopre ormai dal 1991 è quello di ambasciatore dell’UNICEF
dove ormai da quasi vent’anni lotta e si impegna per i diritti dell’infanzia. Nel
maggio 1999, ha persino visitato i campi profughi in Macedonia e si è impegnato per i bambini kosovari in fuga dalla guerra. Infine nel 2003 la Regina
Elisabetta II lo ha nominato Cavaliere dell’Impero Britannico, da cui il titolo
ricorrente di Sir.
003
numero 004 - luglio 2009
Mr. Bond!
di dario minotto
For yourgli eyes
only
altri personaggi ed interpreti
Melina Havelock è la figlia dell’archeologo marino incaricato dai Servizi
Segreti Inglesi di rintracciare il relitto del peschereccio e nave spia St. Georges
recuperando il decifratore ATAC. Il professore viene assassinato con la moglie
sotto gli occhi della ragazza che giura la vendetta. A questo punto, la storia di
Melina si intreccia con la missione di James Bond. Il personaggio è interpretato
dall’attrice francese di fama internazionale: Carole Bouquet nata il 18 Agosto
1957 a: Neully-sur-Seine (Francia). Appena diplomata in un liceo religioso si è
iscritta alla Sorbonne, lasciandola dopo qualche giorno sempre più fermamente decisa ad intraprendere una carriera di attrice. Dopo cinque anni si è
laureata al National Conservatory of Dramatic Art of Paris (CNSAD). L’incontro
con il regista Luis Buñuel è importantissimo per la sua carriera infatti otterrà
da subito (nonostante l’inesperienza) il ruolo di una delle due protagoniste nel
suo film: “Quell’oscuro oggetto del desiderio” (1977) accanto ad Angela Molina.
Ha lavorato anche in Italia con Johnny Dorelli nel drammatico: “ Il Cappotto di
Astrakan” (1979), con Adriano Celentano nel comico: “Bingo Bongo” (1982) e
con Francesco Nuti nella commedia: “Donne con le gonne” (1990).
Aris (Aristotele) Kristatos è ufficialmente un armatore greco ed anglofilo che
gestisce numerose attività illegali, tra cui il contrabbando. Ha un passato da
eroe, nella Seconda guerra mondiale e nella Guerra civile greca, ma in realtà
era già un doppiogiochista in entrambi i conflitti. Tramite 007 viene contattato
per avere informazioni del decifratore
ATAC ma in realtà lavora al recupero del
dispositivo per conto del KGB sovietico in
cambio di denaro. Cerca abilmente di servirsi di James Bond anche per eliminare
il suo diretto avversario “in affari”: Milos
Colombo. Il perfido personaggio è interpretato dall’attore inglese: Julian Glover
nato il 27 Marzo 1935 a Londra. Dopo gli
esordi teatrali, uno dei suoi
primi lavori cinematografici
è stato: “Quatermas and the
Pit” (1967) ma è soprattutto nei suoi ruoli
più recenti che possiamo ricordarlo tra
cui spiccano: il milionario: Walter Donovan al servizio dei nazisti ed antagonista
di Indiana Jones in: “Indiana Jones e
l’Ultima Crociata” (1989) e dell’ufficiale
dell’astronave ammiraglia di Dart Vader
nella saga di Guerre Stellari: “L’impero
Colpisce Ancora” (1980). Ha partecipato
anche come attore in alcuni episodi di telefilms degli ’60 e ’70 tra cui, a fianco
di Roger Moore in: Simon Templar (Invitation to Danger). Milos Colombo è un
contrabbandiere greco noto con lo pseudonimo: La Colomba per il simbolo
scelto a marchio delle proprie attività. Nella prima parte dell’avventura, si
presenta come l’apparente nemico di 007 su indicazione di Kristatos ma, ben
presto si rivela un sincero ed affidabile alleato che guiderà il nostro eroe fino
al rifugio segreto ed apparentemente inespugnabile del vero avversario. Il
personaggio, con una caratteristica ed esuberante personalità è interpretato
dall’attore israeliano Chaim Topol più noto come Topol, nato a: Tel Aviv il 9
settembre 1935 molto famoso per la sua interpretazione del ruolo del lattaio
Tevye nella versione cinematografica della fortunata opera teatrale: “Il Violinista
sul tetto” (Fiddler on the Roof - 1971), per la quale ha ricevuto un Golden Globe
Award ed una nomination all’Academy Award nel 1972. Altri ruoli di rilievo Topol li ha interpretati in: “Galileo” (1975), “Flash Gordon” (1980) in cui ha lavorato
anche Timothy Dalton, e nella miniserie televisiva Venti di guerra (1983). Nelle
produzioni israeliane, uno dei ruoli più noti di Chaim Topol è nel controverso:
“Salah Shabati” di Ephraim Kishon, una commedia in seguito adattata per il
cinema, che narra le privazioni di una giovane famiglia ebraica sefardita in
Israele all’inizio degli anni ‘50. Emile Leopolde Locque è un assassino al servizio
di Kristatos che cerca in ogni modo di depistare le tracce e far credere a 007 di
lavorare per Colombo. E’ lui che uccide a Cortina l’informatore italiano Ferrara
e la Contessa Lisl sulla spiaggia investendola con una Dune Buggy. Bond non
tarderà a vendicare i due amici spingendo giù da un precipizio Locque dentro
alla sua Mercedes. L’attore che interpreta questo personaggio era Michael Alan
Gothard un attore inglese nato il 24 Giugno 1939 e deceduto il 2 Dicembre
1992. Caratterista in molte serie televisive è però ricordato soprattutto proprio
per il suo ruolo in questo film di 007 in cui fu scelto direttamente dal regista ed
amico John Glen.
004
di matteo carli
Bond N.12 “For your eyes only”
location: cortina d’ampezzo
- Quest’anno la neve è migliore a Innsbruck,
- Ma è peggiore a St. Moritz,
- Ferrari,
- Bond, James
- Luigi.
Con questa conversazione in “codice” comincia l’avventura Cortinese del nostro
amato James che arriva a Cortina a bordo di una magnifica Lotus Esprit Turbo 1
rossa preparata dall’insostituibile “Q”. Il Miramonti Majestic Grand Hotel ,un 5 stelle alle porte di Cortina è la location italiana del film “ FOR YOUR EYES ONLY”.
Attrezzato di tutte le possibili comodità, piscina panoramica, campi da tennis,
campo da golf eccellente ristorante ,è l’alloggio ideale per il nostro James, una
persona che del lusso e delle comodità ne fa una regola di vita. Presa velocemente visione della terrazza e della camera, James, entra nel bagno, apre l’acqua calda del lavandino e il vapore fa comparire sullo specchio la scritta TOFANA IOAM
scritta da Ferrari l’agente dell’Mi6 in Italia. (Ferrari lo si vede uscire dall’albergo
proprio quando entra James). A questo punto James va al rifugio della TOFANA a
3243 mt. La partenza della funivia “Freccia del cielo” è a 1770 mt. Il primo tronco
porta al Col Drusciè a 1778 mt. in prossimità dell’osservatorio astronomico, il
secondo tronco sale a Ra Valles a 2470 mt. dove vi aspetta la capanna ra valles
(rifugio). Con la terza funivia si raggiunge la cima più alta di Cortina, la Tofana di
mezzo a 3243 mt. e sulla terrazza della funivia 007 in mezzo ai vacanzieri ignari
incontra l’agente segreto Ferrari. Dalla Tofana
di mezzo ci spostiamo allo stadio Olimpico
del ghiaccio. Lo stadio Olimpico del Ghiaccio
di Cortina costruito nel 1952 ed innaugurato ufficialmente il 26 ottobre 1955, è una
struttura completamente aperta con enormi
gradinate costruite totalmente in legno per
gli spettatori ,è stato sede della cerimonia Ufficiale d’apertura del VII° Olimpiadi invernali
ed ha ospitato le competizioni di Hockey su
ghiaccio e pattinaggio artistico. Qui James
fa la conoscenza di Kristatos, Aris Kristatos,
magnate Greco che ogni anno passa alcuni
mesi a Cortina per seguire i suoi affari e la sua
protetta B.B. Dahl giovane pattinatrice allenata da Yacoba Brink anch’essa ex pattinatrice.
Dopo la breve chiacchierata con Kristatos,
James e Ferrari si trovano nel corso principale
di Cortina Corso Italia (penso),dove incontra
a sorpresa Melina Havelock arrivata a Cortina
invitata da un falso telegramma da parte di James . Qui ,rischia di essere uccisa
in un piccolo scontro con gli uomini di Columbo . A questo punto James invita
Melina a partire ,e nella famosa scena della slitta trainata da cavalli si dirigono
all’eliporto. Ehh, l’amore l’amore…(frase che vede protagonista “Il Meneguto”
Giorgio De Gasper). Un’altra location cortinese di questo film è Il trampolino
Olimpico Italia, raggiunto dopo un primo inseguimento sugli sci partito dalle
piste da fondo dove James si trovava in compagnia della spigliata B.B. Dahl.
Costruito nel 1955 in occasione dell’ VII° Olimpiade invernale di Cortina, sulla
stessa collina dove, fin dagli anni 30, esisteva già un altro trampolino in legno.
Il trampolino viene inaugurato l’8 dicembre 1955 e interamente costruito in cemento, è elto 54 mt. la rampa è lunga 86,5 mt. con una pendenza di 35°, il punto
limite di atterraggio e anch’esso di 86,5 mt. (punto K). Qui James, inseguito dagli
uomini di Columbo è costretto a salire con l’ascensore sul trampolino e darci un
assaggio delle sue doti di saltatore, con un paio di sci da discesa ( OLIN MARK VI )
per giunta... affiancato sulla rampa di lancio da un cattivone di Columbo si lancia
nel vuoto lo fa cadere a terra, schiva i colpi di carabina sparati da un altro cattivo
e continua a scappare per le piste di Cortina. Da qui un altro spettacolare inseguimento contro due moto (YAMAHA XT 500) equipaggiate con due mitragliatori
affianco al fanale anteriore. Ultima location prestigiosa e sportiva di questo mio
articolo e la pista Olimpica di bob “Eugenio Monti”. Anch’essa costruita per le
Olimpiadi invernali del 1956 ha ospitato e ospita di consuetudine tutte le prove
del campionato italiano di Bob e anche la prova di coppa del mondo. Un budello
in cemento che viene refrigerato artificialmente della lunghezza di 1350 mt.
con una pendenza massima del 15,9 fa andare i Bob ad una velocità massima di
130 km/h. ma anche James deve sicuramente aver preso questa velocità perché
durante la furibonda fuga si lancia con gli sci proprio dentro la pista in oggetto
dietro ad un bob appena partito, increduli i quattro atleti guardano quest’uomo
sciare come nulla fosse sulla pista ghiacciata e James con il suo “fare english”, prima saluta ma subito dopo fa capire al pilota di non guardare lui ma di continuare
a correre il più velocemente possibile… Con un fenomenale salto Il nostro eroe
salta fuori dalla pista e riesce a scappare dall’uomo di Columbo.
Mr. Bond!
numero 004 - luglio 2009
di alessio petrolino
I Fiori leggeri
di
Colin
e i gadget complicati di Q
Il lavoro di Q mi ha sempre incuriosito. A dire il vero, oltre ai risultati, l’aspetto per me più interessante era la miniaturizzazione: come faceva a
far entrare così tante cose in una scarpa, un orologio, o in una automobile? La prima volta che feci questa considerazione fu vedendo la Lotus
Esprit Turbo di “La spia che mi amava”: era subacquea! Un particolare che è sfuggito ai più. Ma la cosa sconvolgente per me rimaneva l’alto
livello di ingegnerizzazione raggiunto dall’MI6. Come anche lo spirito campanilistico di Q. Tant’è vero che, tranne qualche forzatura degli
sponsor, Bond usa sempre attrezzature 100% British. L’Aston-Martin e la Lotus, come portabandiera dell’automobilismo britannico, esprimono però due concetti differenti. La prima è la vettura inglese per eccellenza (dopo Rolls Royce, ovvio). La seconda è una scommesa vinta in
partenza.
“Simplicate, then add lightness”, oppure “To add speed, add lightness”. L’ingegner Colin Chapman sapeva esattamente cosa rende una vettura veloce: il fatto di dover spostare il minor peso possibile. Un concetto semplice quanto efficace. Che gli permise di vincere anche sette titoli
mondiali in Formula 1. E protagonista di “Solo per i tuoi occhi”, forse un pò sotto tono rispetto alle sue precedenti apparizioni, c’è anche una
delle sue creature più riuscite: la Lotus Esprit Turbo. Adesso potrei parlarvi del suo splendido sistema d’allarme (a dir poco esuberante, qualsiasi killer cubano lo può confermare) o enunciare le caratteristiche tecniche del mezzo in questione, ma tutti i dati importanti potete trovarli
su Wikipedia. Vi dirò, invece, quale splendida creatura sia questa F1 su ruote.
Leggera, ed anche abbastanza potente (215 cavalli non sono certo tantissimi per una super car), conquista immediatamente appena saliti
abbordo. Si perché l’esterno può anche non piacere, ma sarebbe come fermarsi all’apparenza corteggiando una bella donna con vestiti un
po demodè. Ma l’interno è l’esatto contrario di quello che ci si può aspettare: è semplice, quasi spoglia, a suo modo elegante. La Esprit infatti
mette subito le carte in tavola: “non siamo qui per passeggiare fino al bar, quindi mettiti le cinture e prendi un bel respiro!”. Ed il rumore
coinvolgente dell’aspirazione conferma tutto, anzi mette in allerta il guidatore: la Lotus è un animale da corsa con solide briglie, capace di
far vergognare “Cavallini” più blasonati. E non è un caso che nè Ferrari nè Porsche potessero dormire sonni tranquilli. D’altronde,
Chapman quasi si divertiva a prendersi gioco delle scuderie più famose, introducendo la monoscocca, le sospensioni a quadrilatero
005
deformabile su ruote indipendenti e il concetto di aerodinamica ed effetto suolo. Ma nel frattempo l’Esprit sta scalciando in cerca
di curve e ti accorgi di essere su un auto non convenzionale. Il motore gorgoglia allegro ed aggressivo, ma appena trova la preda
(qualsiasi striscia d’asfalto con meno di cento metri tra una curva e l’altra) comincia ad essere insistente, è disposto ad offrirti ben
più di un’allegra “tirata”: ti vuole come compagno di giochi. Ma è sempre il pilota a condurre. Alla prima curva, ci si accorge della bontà del
reparto telaio - amortizzatori. Sintesi esatta del concetto di “tenuta di strada”, non disdegna qualche scodata se il “good driver” (come Sir
Roger Moore) dosa bene l’accelleratore. Con giudizio, certo, perché il motore li dietro, in posizione centrale come in F1, non vede l’ora di
ricordarti di aver un bel turbo pronto ad entrare in azione quando serve. Si comincia a prendere la mano. E scopri il lato oscuro della Esprit:
non ha limiti. Accellerazioni brucianti, curve tracciate col compasso, frenate così al limite che sembra quasi ci sia qualcuno dietro a trattenerti
dal paraurti. E mentre ti domandi perché le autostrade non sono piene di gustosi tornanti invece che di lavori in corso, e Sheena Easton sta
sussurrando “...for your eyes only...”, ripensi ad un’altra frase storica di Colin Chapman: “Aggiungere potenza ti farà andare più veloce in rettilineo. Sottrarre peso ti farà andare veloce dovunque”.
Mr. Bond!
numero 004 - luglio 2009
di giuliano sartoron
Il Backstage di “For your eyes only”
tutti i segreti delle scene action del film
006
FOR YOUR EYES ONLY, fu una pellicola di successo con un James Bond in gran forma: Sir Roger Moore. L’impiego degli stuntmen si vede già dalla
prima scena, sull’elicottero che va a prelevare Bond al cimitero dove si era recato a far visita alla tomba della moglie, Teresa Bond.
Qui le scene, si dividono tra “location” e “studios” per le riprese interne. Si, avete capito bene, quasi metà della pellicola utilizzata per la scena
dell’elicottero, (si tratta di ben 3 esemplari di KIOWA OH-58 uno dei quali viene utilizzato per le scene interne e un altro per riprendere il velivolo
primario), viene girata all’interno di uno “Studio di Posa” di proprietà della Produzione cinematografica.
RIPRESE ESTERNE: Quando Bond, in volo, apre la portiera del velivolo, (posteriore destra, la numero 4), si vede che appoggia i piedi sul pattino
destro, in realtà, non si tratta di Sir Roger ma dello “stunt” che “controfigura” 007. Qui un altro stuntman è il pilota dell’elicottero; e ora vi spiego il
perché non basta un normale pilota. Avete mai visto un musicista alla batteria? Bene, questo significa avere indipendenza e coordinazione : con
i due arti superiori e i due inferiori, riesce a fare
quattro movimenti diversi contemporaneamente. La stessa cosa è per un pilota di elicottero, il
quale deve utilizzare vari comandi nello stesso
istante. Vi faccio un esempio: il rotore detto “anti-coppia”, quello piccolo che sta dietro, durante
il volo, ha un “andamento sinistrorso” e quindi il
pilota deve “compensare” tramite la cloche con la
pedaliera mentre tiene la direzione che controlla
il rotore e con l’altra mano contemporaneamente regola la compressione del motore. Pensate,
è già difficile lavorare normalmente in volo “a vista”, o come in questo caso “strumentale”; se poi
si tratta di un volo notturno o in condizioni di
visibilità ridotta (nebbia), ci si deve affidare alle
informazioni degli strumenti avionici di bordo.
Nel caso poi, si richiedesse al pilota di avere capacità “acrobatiche” ,allora vengono chiamati ad operare uno o più “piloti stuntmen”.
Altre scene stunt si vedono durante i combattimenti “corpo a corpo” e negli scontri a fuoco , come nelle scene della “breve” cattura di Bond nella
villa di Gonzales. Subito dopo vediamo l’impiego di piloti stuntmen specializzati per girare l’inseguimento della Citroen 2CV gialla, guidata dallo
stesso coordinatore della troupe, REMI’ JULIENNE,
uno degli stunt francesi più famosi al mondo.
Qui sono stati utilizzati due auto francesi come
PEUGEOT e CITROEN per compiere prodezze che
oggi si vedono poco al cinema come: coda-testa,
guida veloce in retromarcia attraverso passaggi
stretti, car-crash, salti con le auto, ecc.
Un’altra scena dove si vedono gli stuntmen
riguarda la fuga di 007 sugli sci per sfuggire agli
assassini in moto . Nella scena della spiaggia
mentre uno dei “cattivi” sulla dune buggy investe
la contessa Lisl, una donna stunt, vestita come
la vediamo saltare sul cofano della macchina
simulando il “motivo” della morte.
Se andiamo a rivedere il film e fermiamo
l’immagine esattamente a 1h 16’ 18”, possiamo
notare come l’auto sia stata messa “in sicurezza” dalla troupe con dei cavi d’acciaio per non farla precipitare e l’angolo di ripresa “da sotto” per non
inquadrare tutto il marchingegno di “rallentamento” usato per questa scena oserei dire “al limite”. Poco dopo vediamo l’auto precipitare. Una volta
“spenta” la macchina da presa, si mette il manichino e si sganciano i cavi. Anche i palombari che esplorano il St. George sono considerati stunts
poiché “controfigure” come i due trainati dal motoscafo sott’acqua.
In questo episodio di 007 James Bond, abbiamo visto stuntmen pilotare l’ elicottero, esperti di combattimenti corpo-a-corpo, piloti di auto, nuotatori, sommozzatori, palombari, alpinisti, esperti in cadute da varie altezze, ecc. Sono coloro che rischiano la vita, (o qualche frattura ossea), per la
buona riuscita della scena “prestando” la propria figura a famosi attori . In questo film hanno lavorato circa 50 stuntmen.
numero 004 - luglio 2009
Mr. Bond!
Mr. Bond!
“The elegance philosophy for only gentlemen and ladies”
La rivista ufficiale di “Le Cercle, il club italiano di James Bond”
direttore ed editore: Ilario Citton
capo redattore: Dario Minotto
ideazione grafica: Alessio Petrolino
vice-presidente di Le Cercle: Giovanni Ciati
correzione e revisione testi: Luana Pompili
in redazione:
Ilario Citton, Stefano Bruno Varini, Matteo Carli, Enrico Zanzaro, Alessio Petrolino, Giuliano Sartoron, Dario Minotto,
Gennaro Florio, Gianfranco Ziccarelli, Stefano Di Marino, Lele Ferraris, Matteo Monzeglio, Paolo Torretta, Tony Rasa
(from Miami), Marco Ramot, Giovanni Ciati.
Un Ringraziamento per il supporto a Le Cercle :
Beppe Cogliandro di Radio KissKiss, Giorgio De Gasper, Paolo e Lorena Ciarlo, Luca Modulon, Stefano Bruno Varini,
David Bonomo, Giancarlo Bernardi, Sarah Savoldelli, Carlo Mingardi, Isabella De Finis, Marco Belletti, Mirko Mejnardi,
Riccardo Di Martiis, Gualtiero Turcio, Elia Gobetti, Stefano Falcioni, Livio Matiz, Federico Sandoli , Angelo Caruna, Fabio
Innocenti, Andrea Sbrocca, Angelo Piasentin, Umberto Boicelli, Daniele Gardellin, Luca Guazzi, Massimo Bordoni, Giuseppe Gargiulo, Fabio Boscaro, Alessandro Ruoso, Carla Raccagni, Giuseppe Raccagni, Luca Lancini, Felice Patrì, Fabrizio Fusi, Antonio Imolese, Lele Gianese, Mauro Tronco, Paolo Galante, Giacomo Beneventi, Marco Piscitelli, Simone
Bentivoglio, Piero Cirino Groccia, Pietro Monopoli, Alberto Corradini, Leda Boni, Alessandro Corbani, Claudio Ghianda,
Fabio Panicci, Omar Giglio, Enrico Mirandola, Alessandro Bonati, Sabrina Cometti di Vip-Excu, Maurizio Boninsegna di”
Boninsegna Sartoriale”, Cinzia Fassetta “Personal Shopper”, Marta Cagnola di Radio24, Michele Bisceglia per “Series
007
Magazines”, Alessandro Zangrando del “Corriere del Veneto”, e”Costa Crociere” nella persona di Marco Ramot.
Un speciale ringraziamento a:
Dario Minotto, per la dedizione e l’entusiasmo nei confronti di Le Cercle.
Giovanni Ciati, presenza discreta e amico fraterno.
Alessio Petrolino, per la grande professionalità e bravura con cui realizzi la grafica della nostra rivista.
Luana Pompili, per il supporto continuo e sincero che mi dai, nel credere quotidianamente nel mio sogno chiamato Le
Cercle e jamesbondwebitalia.
Engimedia sas per il grande contributo tecnico e grafico al sito jamesbondwebitalia. Marco Ramot , Luca Buiatti, Gennaro Florio, Gianfranco Ziccarelli ,Tony Rasa impareggiabile fucina di idee e di creatività, e... a Sir Roger Moore per aver
ispirato la nascita di questo club.
Ilario Citton.
Partners: Boninsegna Sartoriale, Via S.Rocchino 76- Brescia, Italy. cell: 3389663453
Monsieur , la rivista per l’uomo extravagante.
Omega Watches.
Le Cercle - Il club italiano di James Bond
Via Po N.36, 30174 Mestre-Venezia, Italy
e-mail: [email protected]
Sito ufficiale: www.jamesbondwebitalia.com
ufficio stampa : [email protected]
Bondtv channel: www.youtube.com/user/bondtv
Daniel Craig Fan Club Italia: www.danielcraigfanclubitalia.blogspot.com/
Le Cercle è presente anche su facebook.com
James Bond & 007 (C) Eon Production LTD & Danjaq, LLc. 007 gun symbol logo (C) 1962 Danjaq LLC and United Artists Corp. All rights reserved. Tutte le immagini
inserite in questa rivista sono state utilizzate esclusivamente a scopo informativo.
more, l’amore...
Eh, l’amore, l’amo
Eh, l’amore, l’amore...
h, l’amore, l’amore... Eh, l’amore, l’amore..
l’amore, l’amore...
Eh, l’amore, l’am
Eh,
l’amore,
l’amore...
Eh,
l’amore,
l’amore...
ore, l’amore...
Eh,
l’amore,
l’amore...
’amore... Eh, l’amore, l’amore... Eh, l’amor
, l’amore... Eh, l’amore, l’amore... Eh, l’am
re, l’amore... Eh, l’amore, l’amore... Eh, l’a
ore, l’amore... Eh, l’amore, l’amore... Eh, l
more, l’amore... Eh, l’amore, l’amore... Eh