Mr. Bond! - Le Cercle 007 Friends
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Mr. Bond! - Le Cercle 007 Friends
special edition: cortina 2009 numero 4 - luglio 2009 Mr. Bond! rivista ufficiale di “Le Cercle” il club italiano di James Bond “Quest’anno la neve è migliore a Innsbruck.” - “Ma è peggiore a St. Moritz.” - Agente 007 - Solo per i tuoi occhi numero 004 - luglio 2009 Mr. Bond! editoriale 002 in questo numero: Il nostro capo-redattore Dario Minotto, mesi fa mi disse: “Ilario, perchè non organizziamo il secondo raduno di “Le 003 - Solo per i tuoi occhi Cercle” a Cortina dal “Meneguto”?” Beh, vi confesso, idea allettante ma di ardua organizzazione. D’altra parte il nostro club ha sempre qualcosa di 003 - Sir Roger Moore interessante da offrire, così ho accettato piacevolmente la proposta di Dario che, con la tenacità di ogni Capricorno 004 - For your eyes only che si rispetti, ce l’ha fatta, facendomi sognare ed emozionare, pensando al club riunito nella magnifica Cortina 004 - Bond N.12 “For your eyes only” D’Ampezzo, ospiti del Sig. Giorgio De Gasper il “Meneguto” colui che guidò la slitta in “Solo per i tuoi occhi” con a bordo Sir Roger Moore e Carole Bouquet. Che film “Solo 005 - I Fiori leggeri di Colin per i tuoi occhi”! La Lotus con gli sci di James Bond che arriva all’Hotel Miramonti, il fascino delle Tofane innevate 006 - Il Backstage di “For your eyes only” a far da meravigliosa cornice. Cortina, luogo che amo visitare più volte l’anno per passeggiare lungo Corso Italia, 007 - Mr. Bond! rapito da quell’aria di immutata signora, che il tempo non osa far invecchiare, quasi a voler preservare la sua unicità ed il suo fascino, attirando da sempre migliaia di estimatori da tutto il mondo. Lo scorso anno siamo stati sul set di “Quantum of Solace” sul lago di Garda , e ,quest’anno Eccoci ad un nuovo appuntamento con la “nostra” rivista saremo di nuovo in un altra location bondiana, Cortina che seppure in forma ridotta, diventa uno speciale perché appunto, luogo di incontro del jet-set nazionale ed interè stata editata proprio per un’occasione da ricordare: il nazionale per presentare questo numero di “Mr.Bond!” secondo raduno nazionale organizzato dal Club a Cortina Special Edition, numero da collezione in tutto e per tutto. Edizione in cui parliamo esclusivamente di “007 Solo per i D’Ampezzo, una delle più belle location italiane, che ha tuoi occhi”, che ci vede di nuovo alle prese con un nuovo fatto da sfondo alla dodicesima avventura cinematografiformato sperimentale, diverso dai precedenti “Mr.Bond!”; ca di 007 nel 1981: “Solo per i tuoi Occhi”. Non vi nad’altro canto noi di Le Cercle siamo da sempre temerascondo che il sottoscritto si è prodigato affinchè questo ri sperimentatori, ed è quello che ho trasferito a tutta la incontro si organizzasse ma, la decisione finale e l’orgaredazione fin dalla nascita di questo magazine. Questa nizzazione definitiva è opera dell’amico e Presidente Ilario volta, a scrivere sulla spia più famosa nel mondo, ci sono Citton. Naturalmente, tutti gli argomenti trattati in questo dei nuovi amici che hanno accettato con entusiasmo di numero vertono sul film in oggetto, il quinto interpretato raccontarvi “007 Solo per i tuoi occhi”: Matteo Carli, Steda Sir Roger Moore, e da molti appassionati, giudicato il fano Varini, Enrico Zanzaro, Giuliano Sartoron ed Alessio Petrolino; essi vi faranno sentire al centro dell’azione, parsecondo migliore del suo periodo dopo: “La Spia che mi landovi delle varie locations cortinesi dove il film è stato amava”. Secondo me, oltre al ritrovare Sir Roger Moore in girato, racconteranno del personaggio di Sir Roger Mopiena forma e in una credibile interpretazione del persoore, quali e come sono state realizzate le scene del più naggio, l’avventura è anche la più completa per i momenemozionanti del film, fino ad arrivare alla descrizione dell’ ti d’azione che si svolgono praticamente ad ogni livello: in immancabile auto di bond, questa volta, la strordinaria cielo, sulla terra, sulla neve, in mare, ed in una appassioLotus, modificata con gli sci. nante scalata sulla nuda roccia delle Meteore greche. Il nostro sito internet jamesbondwebitalia, vero motore di Una buona lettura “Solo per i Vostri Occhi” a tutti. divulgazione del verbo bondiano in Italia, è ora arricchito Il Redattore ed amico con l’ iscrizione on-line a “ Le Cercle “ e con le pagine di connessione a Facebook ed al “ Daniel Craig Fan Club Italia “, è all’avanguardia nella comunicazione internet sul tema James Bond. Il club ha in serbo ancora delle novità: A breve, ci sarà un forum di discussione, già presente su Facebook, chiamato “jamesbondwebitaliagroup“, uno shop on-line, dove acquistare il merchandaising di “Le Cercle “, un’ area nella home page sarà dedicata alle recensioni dei libri di Ian Fleming, con la possibilità di acquistarli anch’essi, tramite il nostro sito. Inoltre, per tutti i soci del più bel club italiano di 007, ci saranno dei benefits esclusivi che potranno farci sentire ancor più vicini al personaggio di Bond ed al suo affascinante mondo, ne è un esempio la recente partnership con “Omega“ e “Boninsegna Sartoriale“. Infine, vorrei salutarvi con affetto, incoraggiandovi a parlare del nostro club a tutti gli amici appassionati della “Spia più famosa del Mondo“, invitandoli, perchè no, a fare parte di questa realtà, che da un semplice gruppo formato da poche persone, sta’ diventando un polo di aggregazione sempre più ampio dove trovare amicizia, cordialità ed ospitalità. Questo è ciò che sognavo, questo è ciò che sono fino ad ora riuscito a realizzare assieme a voi. D E T C I STR RE dario minotto ilario citton presidente di Le Cercle numero 004 - luglio 2009 Mr. Bond! di stefano bruno varini Solo per i tuoi occhi. napoli, il mare....le avventure di James Bond Sono figlio di gente antica. Alcune volte capitava di uscire con mia madre, raramente con entrambi i miei genitori, mai solo con mio padre. Il pomeriggio di quel giorno di novembre aveva nell’aria e negli aromi qualche cosa di straordinario. Il mite inverno napoletano non aveva ancora preso il posto dell’autunno che con i suoi caldi pomeriggi accompagnava le nostre giornate. In uno di quei pomeriggi, uscivo solo con mio padre. La giornata sapeva di nuovo, di diverso, tutto era grande come i mocassini neri comprati nel negozio di Magli, ove gentili commessi aiutavano l’acquisto delle mie scarpe nere dalla suola rossa. Il sorriso, le scarpe nuove e la gioia di quel pomeriggio erano solo l’inizio di ciò che mi attendeva. Andavo spesso al cinema, accompagnato dagli attendenti di mio padre. Il sopranome del cinema era “pidocchietto”, il locale dava ampia regalità a quel nome ben appropriato. Non pensavo che esistessero altri luoghi o altri cinema. Le mie conoscenze si limitavano a quel piccolo antro confinante con il mercatino di Mergellina. Il cinema Metropolitan ed il suo nome erano a me totalmente sconosciuti. Lui era lì, grande ed immenso. Ex cava di tufo come tutta la Napoli sotterranea, rifugio antiaereo durante la II guerra mondiale ed ora il più grande cinema del meridione. Lì entravo per la prima volta accompagnato da mio padre o mio padre si faceva accompagnare da me, questo mai bene l’ho compreso. Il film era “Thunderball” (Operazione Tuono), mio primo film della saga di James Bond. Il mio legame con il mare, con l’immersione, è iniziato lì in quel pomeriggio ove tutto era bellissimo e grande. Bond ed il mare hanno continuato ad essere parte della mia vita facendomi immergere anche in quella che a Nassau chiamano “Thunderball reef”. Il legame è proseguito approdando a “Solo per i tuoi occhi”, dove mare ed immersioni sono gli attori principali. Il prologo del film è la morte del cattivo, Ernest Stavro Blofeld, il capo della Spectre. Un elicottero teleguidato da Blofeld, costretto oramai su una sedia a rotelle, tiene prigioniero James Bond -Roger Moore-. 007, riesce a prendere il comando dell’elicottero e dirigendolo verso Blofeld lo aggancia lasciandolo cadere in una ciminiera. La sua morte è la fine della Spectre. Nel film, seppur riconoscibili, mai sono nominati né Blofeld né la Spectre. La decisione fu voluta dalla società di produzione a causa delle tante e numerose controversie legali in cui era incorsa sia per il personaggio sia per il nome Spectre. Il prologo, poco ha a che vedere con la trama del film. La St. Georges, nave spia inglese, camuffata da peschereccio, trasporta un dispositivo segreto, l’A.T.A.C., che permette di decifrare i codici di lancio dei missili nucleari. Le reti della nave si impigliano, in una mina, vecchio residuato bellico. La nave si inabissa nel mare Ionio portando con sé nelle profondità marine il decoder. Lo spionaggio inglese affida a Sir Timothy Havelock, archeologo marino, il recupero. Un killer cubano assoldato da… uccide Sir Timothy e la moglie il giorno dell’arrivo della figlia, Melina, la bellissima Carol Bouquet. Melina, uccide il killer ed aiutata da James Bond sfugge ai guardia spalla, in un mitico inseguimento tra coltivazioni di ulivi ed un impari lotta di una Citroen 2 cavalli con le potenti macchine degli inseguitori. Una due cavalli alla guida di James Bond, non sfigura rispetto alle attrezzatissime autovetture di Q. La scena è ora a Cortina ove James, con discese sui campi da sci mostra, inseguito da moto, le sue doti di sciatore ed acrobata. Il passaggio nella pista da bob con il sorriso di Bond e le incredulità dei guidatori, è l’espressione del sarcasmo e dell’intelligenza del nostro 007. Ed è qui a Cortina, ove con l’incontro di Aristotele Kristatos, inizia il doppio gioco. Chi è il vero nemico, Kristatos o il suo storico nemico Milos Columbo? Ma i contrabbandieri oltre ad avere le noccioline, sono uomini e gli uomini si riconoscono e si alleano. James si immerge con Melina, con sottomarini tascabili nei mari di Corfù recuperando il prezioso dispositivo con immersioni bellissime ma tecnicamente impossibili. Ma Bond è Bond ed il decodificatore sarà recuperato per poi ricadere nelle mani di Kristatos … Un’ultima scalata,in Grecia, sul monastero Ortodosso di San Cirillo e Bond recupererà ancora una volta il prezioso dispositivo per poi distruggerlo prima che cada nelle mani del generale russo Gogol, nuovo nemico. Aspettando Gogol… si compie la vendetta di Columbo che ucciderà il suo nemico Kristatos. Il finale è noto. Mare, bella donna ed un’ esilarante chiacchierata tra un pappagallo e madame Thatcher. di enrico zanzaro Sir Roger classe, Moore. eleganza e ironia Sette: questo è un numero che ha un grande significato, perché il numero 7 è da sempre considerato magico, misterioso, intriso di sacralità e con una ricchissima simbologia che lo connota fin dall’astrologia babilonese che riconosceva 7 pianeti, divideva il mese in cicli di 7 giorni da cui l’origine della nostra settimana; lo stesso impero romano dava religiosa importanza a questo numero, ricordiamoci gli imperatori o gli stessi colli. Cosa significa per un appassionato di Bond il sette? Tutto! Basti pensare che il numero identificativo del più famoso agente segreto è lo” 007”, mentre il doppio zero sappiamo tutti che indica la licenza di uccidere, il sette è il numero che lo identifica come “settimo assunto” al servizio di Sua Maestà la Regina: prima di lui esistevano altri 6 agenti doppio zero. Ma il 7 ha anche un altro importantissimo significato: determina il numero di film che Sir. Roger Moore, nei panni dell’agente segreto ha interpretato per la saga e per la EON Production. Nessuno come lui: no signori, neanche Sean Connery, che si è fermato a 6 con la famiglia Saltzman/Broccoli, mentre il settimo è un film da molti riconosciuto come apocrifo e quindi non ufficiale. Roger Moore: dal ’73 all’84 ha interpretato questi 7 film con continuità e si è fermato soltanto per l’età che ormai non era più adatta ad affrontare nuovi film. Dopo essere venuto alla luce in una fredda giornata inglese il 14 ottobre 1927, Roger Moore trascorre un’infanzia normale, supportata dall’ottima famiglia che lo ha sempre amato e protetto. Sin da subito si notano le abilità nel campo della recitazione e subito dopo gli studi alla Royal Academy of Drama, appare come comparsa in alcuni lavori teatrali nel West End. Purtroppo la seconda guerra mondiale è alle porte, un’esperienza che Sir Roger ha dovuto vivere sulla propria pelle fino in fondo, arruolandosi nell’esercito e combattendo al fianco degli alleati per la liberazione dal nazifascismo. Poi la sua incredibile carriera cinematografica. Ma, Roger Moore non si è scoperto James Bond semplicemente all’età di 40 anni suonati, bensì aveva già prima interpretato l’agente segreto in una serie TV del 1964, che ironizzava il ruolo dell’agente segreto, anche nei momenti di vita personale. Ma chi è Moore, Roger Moore, o meglio Sir Roger Moore? Un uomo di una galanteria e una classe innate, tanto che al solo vederlo non si può non pensare che sia nato in Inghilterra. Un gentleman capace di risultare impeccabile e raffinato anche se dovesse ruzzolare giù da un burrone si rialzerebbe illeso con la sola preoccupazione di aggiustarsi il papillon! Sean Connery dal canto suo, anche se rimane l’autentico e per molti, il miglior interprete di James Bond ,per molti appassionati era una figura più fredda e spietata, non riusciva a dare quel mix di classe e ironia ,a volte quasi esagerata, che il buon Roger sapeva mostrare in ogni film. Ai giorni nostri in molti film, la tanta azione è ricca di moltissimi effetti speciali, ma anche in quegli anni c’erano le medesime necessità: Moore si era accorto ben presto che se a livello di classe e di “British style” non gli mancava nulla, diversamente doveva innanzitutto migliorare la sua forma fisica e la sua coordinazione ed agilità ,visto che doveva sin dal primo film “Vivi e lascia morire”, affrontare una serie di scene che erano per l’attore vere e proprie prove di difficoltà: pensiamo all’inseguimento lungo il Missisipi oppure all’imprigionamento tra coccodrilli e alligatori. L’ironia: è questo il punto cruciale, il passaporto di Sir. Roger Moore: Roger ha sempre introdotto la vena ironica sia nei films che durante le riprese, indice del fatto che questa era una sua qualità, non dettata dalla mera sceneggiatura. In tutti i film questa è la caratteristica che più riconosce l’attore inglese. Assolutamente fantastico in “La spia che mi amava” con frasi celebri tipo “Forse ho giudicato male Stromberg” (il cattivo dopo averlo ucciso): “chiunque beva un Dom Perignon del ’52 non può essere tanto malvagio”. Oppure il famosissimo finale dove mentre M e il generale russo guardano stupiti i due agenti segreti mentre fanno l’amore e gli chiedono che cosa stiano facendo; la risposta di Roger è spettacolare: “Beh, cerco di tenere in alto la bandiera inglese” Ma Roger Moore non è ricordato soltanto come l’agente segreto, ma un suo grande ruolo che ricopre ormai dal 1991 è quello di ambasciatore dell’UNICEF dove ormai da quasi vent’anni lotta e si impegna per i diritti dell’infanzia. Nel maggio 1999, ha persino visitato i campi profughi in Macedonia e si è impegnato per i bambini kosovari in fuga dalla guerra. Infine nel 2003 la Regina Elisabetta II lo ha nominato Cavaliere dell’Impero Britannico, da cui il titolo ricorrente di Sir. 003 numero 004 - luglio 2009 Mr. Bond! di dario minotto For yourgli eyes only altri personaggi ed interpreti Melina Havelock è la figlia dell’archeologo marino incaricato dai Servizi Segreti Inglesi di rintracciare il relitto del peschereccio e nave spia St. Georges recuperando il decifratore ATAC. Il professore viene assassinato con la moglie sotto gli occhi della ragazza che giura la vendetta. A questo punto, la storia di Melina si intreccia con la missione di James Bond. Il personaggio è interpretato dall’attrice francese di fama internazionale: Carole Bouquet nata il 18 Agosto 1957 a: Neully-sur-Seine (Francia). Appena diplomata in un liceo religioso si è iscritta alla Sorbonne, lasciandola dopo qualche giorno sempre più fermamente decisa ad intraprendere una carriera di attrice. Dopo cinque anni si è laureata al National Conservatory of Dramatic Art of Paris (CNSAD). L’incontro con il regista Luis Buñuel è importantissimo per la sua carriera infatti otterrà da subito (nonostante l’inesperienza) il ruolo di una delle due protagoniste nel suo film: “Quell’oscuro oggetto del desiderio” (1977) accanto ad Angela Molina. Ha lavorato anche in Italia con Johnny Dorelli nel drammatico: “ Il Cappotto di Astrakan” (1979), con Adriano Celentano nel comico: “Bingo Bongo” (1982) e con Francesco Nuti nella commedia: “Donne con le gonne” (1990). Aris (Aristotele) Kristatos è ufficialmente un armatore greco ed anglofilo che gestisce numerose attività illegali, tra cui il contrabbando. Ha un passato da eroe, nella Seconda guerra mondiale e nella Guerra civile greca, ma in realtà era già un doppiogiochista in entrambi i conflitti. Tramite 007 viene contattato per avere informazioni del decifratore ATAC ma in realtà lavora al recupero del dispositivo per conto del KGB sovietico in cambio di denaro. Cerca abilmente di servirsi di James Bond anche per eliminare il suo diretto avversario “in affari”: Milos Colombo. Il perfido personaggio è interpretato dall’attore inglese: Julian Glover nato il 27 Marzo 1935 a Londra. Dopo gli esordi teatrali, uno dei suoi primi lavori cinematografici è stato: “Quatermas and the Pit” (1967) ma è soprattutto nei suoi ruoli più recenti che possiamo ricordarlo tra cui spiccano: il milionario: Walter Donovan al servizio dei nazisti ed antagonista di Indiana Jones in: “Indiana Jones e l’Ultima Crociata” (1989) e dell’ufficiale dell’astronave ammiraglia di Dart Vader nella saga di Guerre Stellari: “L’impero Colpisce Ancora” (1980). Ha partecipato anche come attore in alcuni episodi di telefilms degli ’60 e ’70 tra cui, a fianco di Roger Moore in: Simon Templar (Invitation to Danger). Milos Colombo è un contrabbandiere greco noto con lo pseudonimo: La Colomba per il simbolo scelto a marchio delle proprie attività. Nella prima parte dell’avventura, si presenta come l’apparente nemico di 007 su indicazione di Kristatos ma, ben presto si rivela un sincero ed affidabile alleato che guiderà il nostro eroe fino al rifugio segreto ed apparentemente inespugnabile del vero avversario. Il personaggio, con una caratteristica ed esuberante personalità è interpretato dall’attore israeliano Chaim Topol più noto come Topol, nato a: Tel Aviv il 9 settembre 1935 molto famoso per la sua interpretazione del ruolo del lattaio Tevye nella versione cinematografica della fortunata opera teatrale: “Il Violinista sul tetto” (Fiddler on the Roof - 1971), per la quale ha ricevuto un Golden Globe Award ed una nomination all’Academy Award nel 1972. Altri ruoli di rilievo Topol li ha interpretati in: “Galileo” (1975), “Flash Gordon” (1980) in cui ha lavorato anche Timothy Dalton, e nella miniserie televisiva Venti di guerra (1983). Nelle produzioni israeliane, uno dei ruoli più noti di Chaim Topol è nel controverso: “Salah Shabati” di Ephraim Kishon, una commedia in seguito adattata per il cinema, che narra le privazioni di una giovane famiglia ebraica sefardita in Israele all’inizio degli anni ‘50. Emile Leopolde Locque è un assassino al servizio di Kristatos che cerca in ogni modo di depistare le tracce e far credere a 007 di lavorare per Colombo. E’ lui che uccide a Cortina l’informatore italiano Ferrara e la Contessa Lisl sulla spiaggia investendola con una Dune Buggy. Bond non tarderà a vendicare i due amici spingendo giù da un precipizio Locque dentro alla sua Mercedes. L’attore che interpreta questo personaggio era Michael Alan Gothard un attore inglese nato il 24 Giugno 1939 e deceduto il 2 Dicembre 1992. Caratterista in molte serie televisive è però ricordato soprattutto proprio per il suo ruolo in questo film di 007 in cui fu scelto direttamente dal regista ed amico John Glen. 004 di matteo carli Bond N.12 “For your eyes only” location: cortina d’ampezzo - Quest’anno la neve è migliore a Innsbruck, - Ma è peggiore a St. Moritz, - Ferrari, - Bond, James - Luigi. Con questa conversazione in “codice” comincia l’avventura Cortinese del nostro amato James che arriva a Cortina a bordo di una magnifica Lotus Esprit Turbo 1 rossa preparata dall’insostituibile “Q”. Il Miramonti Majestic Grand Hotel ,un 5 stelle alle porte di Cortina è la location italiana del film “ FOR YOUR EYES ONLY”. Attrezzato di tutte le possibili comodità, piscina panoramica, campi da tennis, campo da golf eccellente ristorante ,è l’alloggio ideale per il nostro James, una persona che del lusso e delle comodità ne fa una regola di vita. Presa velocemente visione della terrazza e della camera, James, entra nel bagno, apre l’acqua calda del lavandino e il vapore fa comparire sullo specchio la scritta TOFANA IOAM scritta da Ferrari l’agente dell’Mi6 in Italia. (Ferrari lo si vede uscire dall’albergo proprio quando entra James). A questo punto James va al rifugio della TOFANA a 3243 mt. La partenza della funivia “Freccia del cielo” è a 1770 mt. Il primo tronco porta al Col Drusciè a 1778 mt. in prossimità dell’osservatorio astronomico, il secondo tronco sale a Ra Valles a 2470 mt. dove vi aspetta la capanna ra valles (rifugio). Con la terza funivia si raggiunge la cima più alta di Cortina, la Tofana di mezzo a 3243 mt. e sulla terrazza della funivia 007 in mezzo ai vacanzieri ignari incontra l’agente segreto Ferrari. Dalla Tofana di mezzo ci spostiamo allo stadio Olimpico del ghiaccio. Lo stadio Olimpico del Ghiaccio di Cortina costruito nel 1952 ed innaugurato ufficialmente il 26 ottobre 1955, è una struttura completamente aperta con enormi gradinate costruite totalmente in legno per gli spettatori ,è stato sede della cerimonia Ufficiale d’apertura del VII° Olimpiadi invernali ed ha ospitato le competizioni di Hockey su ghiaccio e pattinaggio artistico. Qui James fa la conoscenza di Kristatos, Aris Kristatos, magnate Greco che ogni anno passa alcuni mesi a Cortina per seguire i suoi affari e la sua protetta B.B. Dahl giovane pattinatrice allenata da Yacoba Brink anch’essa ex pattinatrice. Dopo la breve chiacchierata con Kristatos, James e Ferrari si trovano nel corso principale di Cortina Corso Italia (penso),dove incontra a sorpresa Melina Havelock arrivata a Cortina invitata da un falso telegramma da parte di James . Qui ,rischia di essere uccisa in un piccolo scontro con gli uomini di Columbo . A questo punto James invita Melina a partire ,e nella famosa scena della slitta trainata da cavalli si dirigono all’eliporto. Ehh, l’amore l’amore…(frase che vede protagonista “Il Meneguto” Giorgio De Gasper). Un’altra location cortinese di questo film è Il trampolino Olimpico Italia, raggiunto dopo un primo inseguimento sugli sci partito dalle piste da fondo dove James si trovava in compagnia della spigliata B.B. Dahl. Costruito nel 1955 in occasione dell’ VII° Olimpiade invernale di Cortina, sulla stessa collina dove, fin dagli anni 30, esisteva già un altro trampolino in legno. Il trampolino viene inaugurato l’8 dicembre 1955 e interamente costruito in cemento, è elto 54 mt. la rampa è lunga 86,5 mt. con una pendenza di 35°, il punto limite di atterraggio e anch’esso di 86,5 mt. (punto K). Qui James, inseguito dagli uomini di Columbo è costretto a salire con l’ascensore sul trampolino e darci un assaggio delle sue doti di saltatore, con un paio di sci da discesa ( OLIN MARK VI ) per giunta... affiancato sulla rampa di lancio da un cattivone di Columbo si lancia nel vuoto lo fa cadere a terra, schiva i colpi di carabina sparati da un altro cattivo e continua a scappare per le piste di Cortina. Da qui un altro spettacolare inseguimento contro due moto (YAMAHA XT 500) equipaggiate con due mitragliatori affianco al fanale anteriore. Ultima location prestigiosa e sportiva di questo mio articolo e la pista Olimpica di bob “Eugenio Monti”. Anch’essa costruita per le Olimpiadi invernali del 1956 ha ospitato e ospita di consuetudine tutte le prove del campionato italiano di Bob e anche la prova di coppa del mondo. Un budello in cemento che viene refrigerato artificialmente della lunghezza di 1350 mt. con una pendenza massima del 15,9 fa andare i Bob ad una velocità massima di 130 km/h. ma anche James deve sicuramente aver preso questa velocità perché durante la furibonda fuga si lancia con gli sci proprio dentro la pista in oggetto dietro ad un bob appena partito, increduli i quattro atleti guardano quest’uomo sciare come nulla fosse sulla pista ghiacciata e James con il suo “fare english”, prima saluta ma subito dopo fa capire al pilota di non guardare lui ma di continuare a correre il più velocemente possibile… Con un fenomenale salto Il nostro eroe salta fuori dalla pista e riesce a scappare dall’uomo di Columbo. Mr. Bond! numero 004 - luglio 2009 di alessio petrolino I Fiori leggeri di Colin e i gadget complicati di Q Il lavoro di Q mi ha sempre incuriosito. A dire il vero, oltre ai risultati, l’aspetto per me più interessante era la miniaturizzazione: come faceva a far entrare così tante cose in una scarpa, un orologio, o in una automobile? La prima volta che feci questa considerazione fu vedendo la Lotus Esprit Turbo di “La spia che mi amava”: era subacquea! Un particolare che è sfuggito ai più. Ma la cosa sconvolgente per me rimaneva l’alto livello di ingegnerizzazione raggiunto dall’MI6. Come anche lo spirito campanilistico di Q. Tant’è vero che, tranne qualche forzatura degli sponsor, Bond usa sempre attrezzature 100% British. L’Aston-Martin e la Lotus, come portabandiera dell’automobilismo britannico, esprimono però due concetti differenti. La prima è la vettura inglese per eccellenza (dopo Rolls Royce, ovvio). La seconda è una scommesa vinta in partenza. “Simplicate, then add lightness”, oppure “To add speed, add lightness”. L’ingegner Colin Chapman sapeva esattamente cosa rende una vettura veloce: il fatto di dover spostare il minor peso possibile. Un concetto semplice quanto efficace. Che gli permise di vincere anche sette titoli mondiali in Formula 1. E protagonista di “Solo per i tuoi occhi”, forse un pò sotto tono rispetto alle sue precedenti apparizioni, c’è anche una delle sue creature più riuscite: la Lotus Esprit Turbo. Adesso potrei parlarvi del suo splendido sistema d’allarme (a dir poco esuberante, qualsiasi killer cubano lo può confermare) o enunciare le caratteristiche tecniche del mezzo in questione, ma tutti i dati importanti potete trovarli su Wikipedia. Vi dirò, invece, quale splendida creatura sia questa F1 su ruote. Leggera, ed anche abbastanza potente (215 cavalli non sono certo tantissimi per una super car), conquista immediatamente appena saliti abbordo. Si perché l’esterno può anche non piacere, ma sarebbe come fermarsi all’apparenza corteggiando una bella donna con vestiti un po demodè. Ma l’interno è l’esatto contrario di quello che ci si può aspettare: è semplice, quasi spoglia, a suo modo elegante. La Esprit infatti mette subito le carte in tavola: “non siamo qui per passeggiare fino al bar, quindi mettiti le cinture e prendi un bel respiro!”. Ed il rumore coinvolgente dell’aspirazione conferma tutto, anzi mette in allerta il guidatore: la Lotus è un animale da corsa con solide briglie, capace di far vergognare “Cavallini” più blasonati. E non è un caso che nè Ferrari nè Porsche potessero dormire sonni tranquilli. D’altronde, Chapman quasi si divertiva a prendersi gioco delle scuderie più famose, introducendo la monoscocca, le sospensioni a quadrilatero 005 deformabile su ruote indipendenti e il concetto di aerodinamica ed effetto suolo. Ma nel frattempo l’Esprit sta scalciando in cerca di curve e ti accorgi di essere su un auto non convenzionale. Il motore gorgoglia allegro ed aggressivo, ma appena trova la preda (qualsiasi striscia d’asfalto con meno di cento metri tra una curva e l’altra) comincia ad essere insistente, è disposto ad offrirti ben più di un’allegra “tirata”: ti vuole come compagno di giochi. Ma è sempre il pilota a condurre. Alla prima curva, ci si accorge della bontà del reparto telaio - amortizzatori. Sintesi esatta del concetto di “tenuta di strada”, non disdegna qualche scodata se il “good driver” (come Sir Roger Moore) dosa bene l’accelleratore. Con giudizio, certo, perché il motore li dietro, in posizione centrale come in F1, non vede l’ora di ricordarti di aver un bel turbo pronto ad entrare in azione quando serve. Si comincia a prendere la mano. E scopri il lato oscuro della Esprit: non ha limiti. Accellerazioni brucianti, curve tracciate col compasso, frenate così al limite che sembra quasi ci sia qualcuno dietro a trattenerti dal paraurti. E mentre ti domandi perché le autostrade non sono piene di gustosi tornanti invece che di lavori in corso, e Sheena Easton sta sussurrando “...for your eyes only...”, ripensi ad un’altra frase storica di Colin Chapman: “Aggiungere potenza ti farà andare più veloce in rettilineo. Sottrarre peso ti farà andare veloce dovunque”. Mr. Bond! numero 004 - luglio 2009 di giuliano sartoron Il Backstage di “For your eyes only” tutti i segreti delle scene action del film 006 FOR YOUR EYES ONLY, fu una pellicola di successo con un James Bond in gran forma: Sir Roger Moore. L’impiego degli stuntmen si vede già dalla prima scena, sull’elicottero che va a prelevare Bond al cimitero dove si era recato a far visita alla tomba della moglie, Teresa Bond. Qui le scene, si dividono tra “location” e “studios” per le riprese interne. Si, avete capito bene, quasi metà della pellicola utilizzata per la scena dell’elicottero, (si tratta di ben 3 esemplari di KIOWA OH-58 uno dei quali viene utilizzato per le scene interne e un altro per riprendere il velivolo primario), viene girata all’interno di uno “Studio di Posa” di proprietà della Produzione cinematografica. RIPRESE ESTERNE: Quando Bond, in volo, apre la portiera del velivolo, (posteriore destra, la numero 4), si vede che appoggia i piedi sul pattino destro, in realtà, non si tratta di Sir Roger ma dello “stunt” che “controfigura” 007. Qui un altro stuntman è il pilota dell’elicottero; e ora vi spiego il perché non basta un normale pilota. Avete mai visto un musicista alla batteria? Bene, questo significa avere indipendenza e coordinazione : con i due arti superiori e i due inferiori, riesce a fare quattro movimenti diversi contemporaneamente. La stessa cosa è per un pilota di elicottero, il quale deve utilizzare vari comandi nello stesso istante. Vi faccio un esempio: il rotore detto “anti-coppia”, quello piccolo che sta dietro, durante il volo, ha un “andamento sinistrorso” e quindi il pilota deve “compensare” tramite la cloche con la pedaliera mentre tiene la direzione che controlla il rotore e con l’altra mano contemporaneamente regola la compressione del motore. Pensate, è già difficile lavorare normalmente in volo “a vista”, o come in questo caso “strumentale”; se poi si tratta di un volo notturno o in condizioni di visibilità ridotta (nebbia), ci si deve affidare alle informazioni degli strumenti avionici di bordo. Nel caso poi, si richiedesse al pilota di avere capacità “acrobatiche” ,allora vengono chiamati ad operare uno o più “piloti stuntmen”. Altre scene stunt si vedono durante i combattimenti “corpo a corpo” e negli scontri a fuoco , come nelle scene della “breve” cattura di Bond nella villa di Gonzales. Subito dopo vediamo l’impiego di piloti stuntmen specializzati per girare l’inseguimento della Citroen 2CV gialla, guidata dallo stesso coordinatore della troupe, REMI’ JULIENNE, uno degli stunt francesi più famosi al mondo. Qui sono stati utilizzati due auto francesi come PEUGEOT e CITROEN per compiere prodezze che oggi si vedono poco al cinema come: coda-testa, guida veloce in retromarcia attraverso passaggi stretti, car-crash, salti con le auto, ecc. Un’altra scena dove si vedono gli stuntmen riguarda la fuga di 007 sugli sci per sfuggire agli assassini in moto . Nella scena della spiaggia mentre uno dei “cattivi” sulla dune buggy investe la contessa Lisl, una donna stunt, vestita come la vediamo saltare sul cofano della macchina simulando il “motivo” della morte. Se andiamo a rivedere il film e fermiamo l’immagine esattamente a 1h 16’ 18”, possiamo notare come l’auto sia stata messa “in sicurezza” dalla troupe con dei cavi d’acciaio per non farla precipitare e l’angolo di ripresa “da sotto” per non inquadrare tutto il marchingegno di “rallentamento” usato per questa scena oserei dire “al limite”. Poco dopo vediamo l’auto precipitare. Una volta “spenta” la macchina da presa, si mette il manichino e si sganciano i cavi. Anche i palombari che esplorano il St. George sono considerati stunts poiché “controfigure” come i due trainati dal motoscafo sott’acqua. In questo episodio di 007 James Bond, abbiamo visto stuntmen pilotare l’ elicottero, esperti di combattimenti corpo-a-corpo, piloti di auto, nuotatori, sommozzatori, palombari, alpinisti, esperti in cadute da varie altezze, ecc. Sono coloro che rischiano la vita, (o qualche frattura ossea), per la buona riuscita della scena “prestando” la propria figura a famosi attori . In questo film hanno lavorato circa 50 stuntmen. numero 004 - luglio 2009 Mr. Bond! Mr. Bond! “The elegance philosophy for only gentlemen and ladies” La rivista ufficiale di “Le Cercle, il club italiano di James Bond” direttore ed editore: Ilario Citton capo redattore: Dario Minotto ideazione grafica: Alessio Petrolino vice-presidente di Le Cercle: Giovanni Ciati correzione e revisione testi: Luana Pompili in redazione: Ilario Citton, Stefano Bruno Varini, Matteo Carli, Enrico Zanzaro, Alessio Petrolino, Giuliano Sartoron, Dario Minotto, Gennaro Florio, Gianfranco Ziccarelli, Stefano Di Marino, Lele Ferraris, Matteo Monzeglio, Paolo Torretta, Tony Rasa (from Miami), Marco Ramot, Giovanni Ciati. Un Ringraziamento per il supporto a Le Cercle : Beppe Cogliandro di Radio KissKiss, Giorgio De Gasper, Paolo e Lorena Ciarlo, Luca Modulon, Stefano Bruno Varini, David Bonomo, Giancarlo Bernardi, Sarah Savoldelli, Carlo Mingardi, Isabella De Finis, Marco Belletti, Mirko Mejnardi, Riccardo Di Martiis, Gualtiero Turcio, Elia Gobetti, Stefano Falcioni, Livio Matiz, Federico Sandoli , Angelo Caruna, Fabio Innocenti, Andrea Sbrocca, Angelo Piasentin, Umberto Boicelli, Daniele Gardellin, Luca Guazzi, Massimo Bordoni, Giuseppe Gargiulo, Fabio Boscaro, Alessandro Ruoso, Carla Raccagni, Giuseppe Raccagni, Luca Lancini, Felice Patrì, Fabrizio Fusi, Antonio Imolese, Lele Gianese, Mauro Tronco, Paolo Galante, Giacomo Beneventi, Marco Piscitelli, Simone Bentivoglio, Piero Cirino Groccia, Pietro Monopoli, Alberto Corradini, Leda Boni, Alessandro Corbani, Claudio Ghianda, Fabio Panicci, Omar Giglio, Enrico Mirandola, Alessandro Bonati, Sabrina Cometti di Vip-Excu, Maurizio Boninsegna di” Boninsegna Sartoriale”, Cinzia Fassetta “Personal Shopper”, Marta Cagnola di Radio24, Michele Bisceglia per “Series 007 Magazines”, Alessandro Zangrando del “Corriere del Veneto”, e”Costa Crociere” nella persona di Marco Ramot. Un speciale ringraziamento a: Dario Minotto, per la dedizione e l’entusiasmo nei confronti di Le Cercle. Giovanni Ciati, presenza discreta e amico fraterno. Alessio Petrolino, per la grande professionalità e bravura con cui realizzi la grafica della nostra rivista. Luana Pompili, per il supporto continuo e sincero che mi dai, nel credere quotidianamente nel mio sogno chiamato Le Cercle e jamesbondwebitalia. Engimedia sas per il grande contributo tecnico e grafico al sito jamesbondwebitalia. Marco Ramot , Luca Buiatti, Gennaro Florio, Gianfranco Ziccarelli ,Tony Rasa impareggiabile fucina di idee e di creatività, e... a Sir Roger Moore per aver ispirato la nascita di questo club. Ilario Citton. Partners: Boninsegna Sartoriale, Via S.Rocchino 76- Brescia, Italy. cell: 3389663453 Monsieur , la rivista per l’uomo extravagante. Omega Watches. Le Cercle - Il club italiano di James Bond Via Po N.36, 30174 Mestre-Venezia, Italy e-mail: [email protected] Sito ufficiale: www.jamesbondwebitalia.com ufficio stampa : [email protected] Bondtv channel: www.youtube.com/user/bondtv Daniel Craig Fan Club Italia: www.danielcraigfanclubitalia.blogspot.com/ Le Cercle è presente anche su facebook.com James Bond & 007 (C) Eon Production LTD & Danjaq, LLc. 007 gun symbol logo (C) 1962 Danjaq LLC and United Artists Corp. All rights reserved. Tutte le immagini inserite in questa rivista sono state utilizzate esclusivamente a scopo informativo. more, l’amore... Eh, l’amore, l’amo Eh, l’amore, l’amore... h, l’amore, l’amore... Eh, l’amore, l’amore.. l’amore, l’amore... Eh, l’amore, l’am Eh, l’amore, l’amore... Eh, l’amore, l’amore... ore, l’amore... Eh, l’amore, l’amore... ’amore... Eh, l’amore, l’amore... Eh, l’amor , l’amore... Eh, l’amore, l’amore... Eh, l’am re, l’amore... Eh, l’amore, l’amore... Eh, l’a ore, l’amore... 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