Istruzioni generali di lavorazione
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Istruzioni generali di lavorazione
Istruzioni generali di lavorazione protezione edifici Istruzioni generali di lavorazione 1. Istruzioni generali di lavorazione per sistemi di risanamento e rivestimenti di pavimenti industriali in resine speciali 1.1 Principi di lavorazione 1.1.1 Consegna I prodotti StoCretec a base di resine speciali sono forniti in rapporti di miscelazione tarati in maniera ottimale (resina “A”-, indurente “B”- o cariche componenti “C”). Prima di iniziare le opere di rivestimento controllare che i prodotti forniti siano completi, del colore giusto e coerenti in base alla bolla di consegna. 1.1.2 Preparazione del materiale Miscelare il componente B (indurente) con il componente A (resina). Fare attenzione di versare tutto l'indurente. Se presenti, aggiungere le cariche C alla miscela. Utilizzare un miscelatore idoneo (p. es. trapano a basso regime funzionante a 300 giri al minuto) per mescolare bene la massa. Continuare a mescolare fino ad ottenere una massa senza striature e un colore omogeneo (ca. 3-5 min. per resine aepossidiche e PUR, ca. 1 min. per resine Pma). Mescolando insieme i due componenti la loro temperatura deve corrispondere alle specifiche di preparazione dei materiali indicate nella relativa scheda tecnica. Dopo la consegna le resine devono essere conservate alla temperatura indicata fino al momento della lavorazione. Per la lavorazione non estrarre dalla confezione di consegna! Aggiunte di prodotto o di acqua, sabbia al quarzo o addensante necessarie per la lavorazione avvengono sempre solo dopo aver miscelato i componenti reattivi. Dopo la miscelazione travasare in un recipiente pulito e mescolare ancora con cura. 1.1.3 Metodo di applicazione Dopo la miscelazione i sistemi di rivestimento StoCretec vengono applicati con rullo o spatola oppure con una racla dentata. Le mani di ancoraggio e gli impregnanti vengono applicati uniformemente a filo con una racla in gomma sul supporto asciutto e trattato. Per migliorare l‘inumidimento e la distribuzione si esegue una lavorazione intensiva con rullo in nylon o spazzola per impregnanti.. Al termine del tempo di attesa e all'esterno le mani di ancoraggio solitamente vengono cosparse di sabbia senza eccessi, al fine di non interferire con la penetrazione nel supporto. I materiali StoCretec a base di resine speciali vengono lavorati come rivestimenti continui oppure in strati di spessore più alto rispetto ai massetti posati con cazzuola. I materiali vengono distribuiti meglio con una racla di gomma e eventualmente isciati con una spatola per lisciare. I rivestimenti in resina epossidica e PUR, come pure in malta autolivellante, che non vengono cosparsi di sabbia, devono essere lavorati con un rullo a punte per una migliore disaerazione. Le resine PMA non dovrebbero essere lavorate con il rullo a punte e, se necessario, solo al momento della distribuzione del materiale per non interferire con la formazione della pellicola di paraffina. Queste interferenze interrompono la reazione chimica. Le malte cementizie autolivellanti non dovrebbero essere lavorate con rullo a punte, perché si formano dei disegni visibili (differenze estetiche). Tempi di attesa per i seguenti strati: • Fresco su fresco: procedere subito con la lavorazione successiva. • Superfici non cosparse di sabbia: max. 16 ore (con eccezioni). • Superfici cosparse di sabbia: illimitato, eventualmente necessario pulire nuovamente. In caso di superamento del tempo di attesa, oppure per rivestire di nuovo dei rivestimenti in resina reattiva esistenti, si deve pre-trattare (sabbiare/smerigliare) e pulire con cura la superficie esistente. dicembre 2016 Istruzioni generali di lavorazione protezione edifici 1.1.4 Trattamento e pulizia quotidiana Al termine dei lavori di rivestimento, in ambienti interni asciutti, come protezione si consiglia di trattare e pulire quotidianamente le superfici rivestite con prodotti StoDivers P. Per questi lavori è consigliabile rivolgersi a una ditta specializzata nella pulizia di immobili. In ogni caso si devono rispettare le schede tecniche dei prodotti utilizzati. Il rivestimento deve essere completamente indurito prima di essere trattato con il detergente o il prodotto per manutenzione. 1.2 Requisiti del supporto e condizioni atmosferiche 1.2.1 Effetti della temperatura Per la lavorazione e le proprietà tecniche sono importanti la temperatura ambiente e la temperatura del supporto. A temperature inferiori a 15°C la reattività delle resine epossidiche e poliuretaniche subisce un sensibile rallentamento. La possibilità di utilizzo subisce un rallentamento, e non vengono rispettate le proprietà tecniche descritte. Inoltre aumenta il rischio di difetti estetici, come intorbidimento o formazione di carbammato. Inoltre a basse temperature le proprietà di scorrimento peggiorano, e questo potrebbe causare difetti estetici sulla superficie. A basse temperature può aumentare anche la viscosità del materiale, che di norma può comportare un aumento del consumo di materiale. Le temperature elevate (estate, > 25°C) accelerano invece la reazione di indurimento, e quindi il tempo di lavorazione si riduce. Per questo motivo si raccomanda di preparare solo la quantità di materiale che si è sicuri di poter lavorare. Per prelevare quantità ridotte di materiale utilizzare una bilancia, e omogeneizzare/mescolare prima i materiali. Per ottenere superfici perfette e le caratteristiche del materiale descritte si consiglia di impostare la temperatura ambiente e del supporto nel campo da + 15°C a +25°C. 1.2.2 Umidità dell'aria Durante la lavorazione si deve osservare l'umidità relativa dell'aria. Per le resine epossidiche il massimo valore limite dell'umidità relativa dell'aria è max. 85%. In ogni caso si devono rispettare le schede tecniche dei prodotti utilizzati. Umidità relativa dell'aria > 85% porta a difetti estetici (differenze nel grado di lucentezza/ intorbidimento). Per le resine poliuretaniche l'umidità relativa dell'aria non deve essere > 70%. Nel caso di prodotti a dispersione acquosa prevedere una ventilazione adeguata. La temperatura del supporto deve essere di almeno 3 Kelvin al di sopra del punto di rugiada. Dopo l'applicazione i sistemi a base di resina devono essere protetti per circa 7 giorni (a 23°C) dall'umidità diretta (pioggia, rugiada, acque di scarico ecc.). L'umidità provoca intorbidimento e/o rende appiccicosa la superficie. Il materiale sottostante indurisce perfettamente. In questi punti viene ridotta l'adesione dei rivestimenti applicati successivamente. Queste superfici devono essere sabbiate ancora una volta e, se necessario, lavorate di nuovo. 1.2.3 Esposizione agli agenti atmosferici e ai raggi UV Alterazioni del colore dovute agli agenti atmosferici e/o ai raggi UV non hanno alcun effetto diretto sulla funzionalità dei sistemi di rivestimento. Le alterazioni di colore sono inevitabili in materiali come resine epossidiche e resine poliuretaniche aromatiche. 1.2.4 Umidità del calcestruzzo Il contenuto ammesso di acqua (umidità del calcestruzzo) dipende tra le altre cose dalla percentuale di cemento, rapporto acqua/cemento e volume dei pori. Pertanto è difficile indicare una percentuale fissa. dicembre 2016 Istruzioni generali di lavorazione protezione edifici Le seguenti definizioni possono essere utili per la valutazione: • asciutto: una superficie di rottura profonda circa 2 cm fresca a vista d'occhio non deve apparire più chiara (in seguito all'essiccazione). Nel corso di una notte sotto ad una pellicola in PE (500 x 500 mm) incollata sul bordo, il calcestruzzo non deve scurirsi e non si deve accumulare condensa. • bagnato:la superficie ha un aspetto umido opaco, ma non deve presentare una pellicola lucida di acqua; il sistema cellulare del supporto in calcestruzzo non deve essere saturo d'acqua, cioè le gocce d'acqua devono essere assorbite e dopo breve tempo la superficie deve risultare di nuovo opaca. La percentuale di umidità può essere determinata con maggiore precisione con il metodo CM oppure mediante essiccazione a 105° C e può essere confrontata con il valore ammesso indicato nelle istruzioni di lavorazione. • bagnato:il sistema cellulare del supporto in calcestruzzo è saturo di acqua, la superficie del calcestruzzo è lucida anche se non presenta uno strato di gocce d'acqua. Questo vale per sistemi di rivestimento per pavimenti StoCretec speciali, vedere matrice di ancoraggio StoCretec. I valori limite per la misurazione tramite apparecchio CM ai sensi di SIA 252 paragrafo C5.1.2 sono: • per supporti con leganti in cemento 4 massa percentuale • per supporti con leganti in solfato di calcio 0,3 massa percentuale (con riscaldamento a pavimento) o 0,5 massa percentuale (senza riscaldamento a pavimento) 1.2.5 Condizioni di umidità di fessure e cavità Nelle condizioni contrattuali tecniche supplementari per opere di ingegneria civile (ZTV-ING) del Comitato tedesco per il cemento armato (Deutscher Ausschuss für Stahlbeton) il grado di asciugatura viene verificato come segue: l‘asciugatura della superficie in calcestruzzo deve essere determinata mediante riscaldamento locale con un soffiante d'aria calda o un asciugacapelli (così facendo il calcestruzzo umido diventa sensibilmente più chiaro). Condizioni di umidità di fessure per iniezione di fessure, secondo ZTV-ING, Parte 3: Definizione 1 1 2 asciutto ) 1 2 umido 3 “senza pressione” permeabile 4 permeabile sotto pressione Caratteristica - penetrazione acqua impossibile, - impossibile stabilire effetto dell'acqua nell'area della fessura, - penetrazione acqua possibile, ma esclusa perché trascorso abbastanza tempo, - sponde/fianchi della fessura asciutti a vista d'occhio. 2) - alterazione del colore nell'area della fessura dovuta a acqua, ma nessuna uscita d'acqua, - segni di uscita d'acqua nel periodo immediatamente precedente (p. es. sinterazione, tracce di calce), - sponde/fianchi della fessura umidi o umidi-opaci a vista d'occhio. 2) - presenza di piccole gocce d'acqua nell'area della fessura, - acqua gocciola fuori dalla fessura. - dalla fessura esce uno strato di acqua omogeneo. Calcestruzzo con umidità compensata in base a condizioni ambientali Valutazione delle facce della fessura carote a secco dicembre 2016 Istruzioni generali di lavorazione protezione edifici 1.2.6 Preparazione del supporto Supporti cementizi come massetti o calcestruzzo devono essere asciutti, solidi, portanti, antiscivolo e senza tracce di fango, polvere e grasso. I requisiti del supporto devono essere verificati secondo la regolamentazione SIA 252. La resistenza a trazione della superficie deve corrispondere a un valore medio di 1.5 N/mm2. Per supporti in calcestruzzo a contatto con il terreno e soggetti a penetrazione di umidità è necessario un valore medio di 2.0 N/mm2 con un valore unico minimo di 1.5 N/mm2. Lo stesso vale per sistemi OS8. Per la verifica si può utilizzare un apparecchio per prove di trazione di classe 2, EN 10002-24, velocità di trazione 100 N/s. • L'impiego di sistemi a 2 componenti richiede sempre la preparazione del supporto. Metodi idonei: pallinatura, per es. con metodo Blastrac. • Potrebbe essere necessaria fresatura o smerigliatura. • Dopo il trattamento le superfici in calcestruzzo devono essere pulite con un aspirapolvere industriale. • Fori, cavità, grosse scabrosità devono essere compensate usando come legante una resina di fondo adeguata e un'aggiunta di sabbia al quarzo/addensante. I rapporti di miscelazione giusto sono contenuti nelle schede tecniche. • La rugosità deve essere realizzata in base allo spessore del rivestimento (SIA 252, paragrafo C.5.1.7) • Per rugosità > 0,5 mm si consiglia di applicare malta livellante come indicato nelle corrispondenti istruzioni. 1.2.7 Supporto impregnato d'olio Un supporto in calcestruzzo impregnato d'olio richiede l'asportazione dello strato contaminato (fresatura o pallinatura). Eventualmente, consultando un consulente della Sto SA, è possibile preparare il supporto con StoPox HVP O. 1.2.8 Asfalto colato (solo per interno) I supporti bituminosi in massetti in asfalto colato devono essere sufficientemente portanti (categoria di qualità min. IC 40 secondo EN 13813). Rimuovere le contaminazioni di combustibile. Utilizzando adeguati metodi di preparazione del supporto l'additivo in pietrisco deve essere liberato dal legante bituminoso (liberare ca. 75 % della pietra granulare). Normalmente ciò si ottiene mediante pallinatura intensa o leggera fresatura. Questo vale soprattutto per le zone di sosta di automezzi. Per la scelta del sistema di rivestimento è consigliabile rivolgersi a un consulente della Sto SA. 1.2.9 Supporti in ferro e acciaio La superficie d'acciaio non deve presentare tracce di agenti distaccanti e impurità. Rimuovere la ruggine dal supporto con un metodo idoneo. Successivamente si deve applicare subito la mano di fondo. Evitare assolutamente l'umidità. Per la scelta del sistema di rivestimento è consigliabile rivolgersi ad un consulente Sto. dicembre 2016 Istruzioni generali di lavorazione protezione edifici 1.2.10 Uniformità del supporto I requisiti del supporto sono indicati nel SIA 252 Tabella 15. Requisiti maggiori riferiti al progetto possono essere ricavati dalla norma DIN 18 202 - Tolleranze per edilizia - Tabella 2. Tabella 15 Distanza di misura in m fino a Scostamento ammesso in mm ± - rivestimenti continui e spolverati - rivestimenti in malta 1.0 2.0 4.0 2 6 3 8 4 10 In caso di requisiti maggiori per il rivestimento, per l'uniformità del supporto sono ammessi i seguenti scostamenti: 1 ‰ della distanza tra due punti di rilievo e ± 2 mm del piano nominale. Tabella 2: Tolleranze di uniformità (estratto da DIN 18 202) Riferimento Misure campione intese come valori limite in mm per distanze di misura in m fino a 0,1 1 4 10 15 1 Superfici non finite di soffitti, basi in calcestruzzo e sottosuolo. 10 15 20 25 30 2 Superfici non finite di soffitti, basi in calcestruzzo e sottosuolo con maggiori esigenze, come p. es. per la posa di massetti flottanti, pavimenti industriali, rivestimenti in piastrelle o pavimentazioni, massetti di sottofondo. Superfici finite per altri scopo, come p. es. magazzini, cantine. 5 8 12 15 20 3 Pavimenti finiti, p. es. massetti come massetti industriali, massetti usati come rivestimento per pavimenti. Rivestimenti per pavimenti, rivestimenti in piastrelle, rivestimenti spatolati e incollati. 2 4 10 12 15 4 Pavimenti finiti con esigenze maggiori, come p. es. malte autolivellanti. 1 3 9 12 15 5 Pareti e lato inferiore di soffitti grezzi. 5 10 15 25 30 6 Pareti finite e lato inferiore di soffitti, come p. es. pareti intonacate. Rivestimento di pareti, controsoffitti. 3 5 10 20 25 7 Come riga 6, ma con esigenze maggiori. 2 3 8 15 20 In base a questa tabella è necessario applicare la riga 4. Per rivestimenti in magazzini adibiti alla logistica, vale la norma DIN 15185, Magazzini con guide per carrelli elevatori. dicembre 2016 Istruzioni generali di lavorazione protezione edifici 1.3 Stoccaggio Fornitura del materiale e stoccaggio in cantiere: tutti i materiali devono essere stoccati ben chiusi, all'asciutto a almeno +15 °C. Evitare assolutamente l'esposizione a basse temperature e all'irraggiamento solare diretto. La data di scadenza è indicata sulla confezione e deve essere rispettata. Sulle confezioni è riportato anche il marchio per sostanze pericolose. L'imprenditore deve richiamare all'attenzione dei suoi collaboratori (trasformatore) gli avvisi riportati sulle etichette in base alle norme di protezione antinfortunistica. Per evitare confusione, le confezioni correlate devono essere stoccate insieme e controllate prima di avviare i lavori. I materiali per rivestimento devono essere preriscaldati in cantiere fino al raggiungimento della temperatura minima di miscelazione e lavorazione richiesta. 1.4 Smaltimento Ogni trasformatore è tenuto a smaltire correttamente le confezioni vuote. Presso le autorità competenti è possibile reperire le informazioni indispensabili riguardo a punto di raccolta, luoghi di consegna ecc. Rispettare le etichette sulle confezioni, oppure le corrispondenti schede di sicurezza. 1.5 Pulizia degli apparecchi Apparecchi e utensili devono essere puliti subito al termine della lavorazione con detergenti adeguati, come p. es. StoDivers Xylac o StoDivers EV 100. Nel caso di resine speciali su base acqua è possibile detergere gli utensili con acqua se le incrostazioni sono ancora fresche. Il corretto smaltimento è indispensabile anche in questo caso. I residui di materiale non devono in alcun modo contaminare le acque di scarico o il sottosuolo! 1.6 Misure di sicurezza Una volta induriti, i sistemi di rivestimento StoCretec sono fisiologicamente innocui. Quando non sono miscelati i singoli componenti sono sostanze pericolose. Evitare il contatto di queste sostanze e di loro schizzi con la pelle e con gli occhi. Indossare sempre guanti e occhiali protettivi. Prima di iniziare il lavoro applicare una crema di protezione per la pelle non contenente grasso. Pulire immediatamente lo sporco sulla pelle con acqua e sapone. Lavare immediatamente con molta acqua eventuali spruzzi negli occhi e quindi risciacquare con una soluzione sterile per lavaggio oculare (disponibile in farmacia). Recarsi immediatamente da un medico. Se si lavora all'interno, anche se si impiegano prodotti senza solventi si raccomanda una buona ventilazione. Altre indicazioni sui prodotti sono indicate sulle etichette e nelle schede di sicurezza dei prodotti. Inoltre si deve rispettare la direttiva Suva 1854 (direttiva per la prevenzione di infortuni dovuti a incendi e esplosioni, come pure malattie professionali nell'impiego di resine sintetiche bicomponente). dicembre 2016 Istruzioni generali di lavorazione protezione edifici Indicazioni generali Se non diversamente indicato, i dati tecnici riportati nelle schede tecniche si riferiscono a una temperatura di 23°C (clima normale) e un'umidità relativa del 50 %. In caso di variazioni di temperatura le indicazioni cambiano. Esempio: il tempo di lavorazione / il tempo di attesa solitamente a temperature più basse si allunga e a temperature più alte si riduce. I prodotti sono realizzati con materie prime le cui proprietà sono soggette a cambiamenti naturali. Informazioni e dati dei prodotti si riferiscono alle caratteristiche tipiche delle materie prime. Minime variazioni delle proprietà e del colore dei prodotti dipendono dalle materie prime e sono inevitabili. Non costituiscono difetto. La presente edizione delle regole di lavorazione invalida tutte le regole precedenti. Si prega di accertarsi presso il consulente Sto o uno dei nostri punti vendita di possedere la versione attuale della scheda tecnica. La versione attuale è disponibile per il download all'indirizzo www.stoag.ch oppure su richiesta. Le nostre raccomandazioni per l'uso, che forniamo per assistere l'acquirente o il trasformatore e derivanti dalle nostre esperienze in base allo stato delle conoscenze scientifiche e pratiche, sono vincolanti. Esse non sostituiscono il coordinamento necessario per stabilire la lavorazione e la quantità di materiale in base alle condizioni locali. Si consiglia inoltre di far eseguire una superficie campione dall'azienda incaricata dei lavori, al fine di accertare l'idoneità dei nostri prodotti. Raccomandazioni dei nostri collaboratori che si discostano dalle indicazioni contenute nelle schede tecniche necessitano della forma scritta. Campioni I campioni servono come riferimento per l'aspetto del rivestimento. Si fa notare, che i campioni vengono realizzati in condizioni ideali. Il campione può essere diverso dal rivestimento in loco a causa del supporto o delle condizioni di lavorazione. Inoltre il campione non garantisce l'esatta corrispondenza di colore del rivestimento da fornire e la funzionalità tecnica del rivestimento. I campioni non sono elementi di prova tecnici da cui derivare le proprietà tecniche. Si fa inoltre notare, che una lavorazione destinata a raggiungere il risultato desiderato è possibile solo in presenza di condizioni climatiche costanti, e presuppone una lavorazione eseguita in modo professionale. dicembre 2016