Dirigenti Regione, agosto 2011

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Dirigenti Regione, agosto 2011
Dirigenti
Regione
Anno XV - N. 3 - Agosto 2011
Bimestrale di informazione
dell’Associazione Dirigenti di Aziende
Industriali del Friuli-Venezia Giulia
Direzione e redazione
34133 Trieste, via C. Beccaria, 7
Tel. 040 371090
Fax 040 634358
e-mail [email protected]
Direttore responsabile
Mario Vianelli
Sommario
EDITORIALE
pag. 2
Giorgio Ambrogioni
- Situazione sconcertante
ASSEMBLEA ORDINARIA
pag. 3
Franco Frezza
- Resoconto e verbale
FEDERMANAGER
pag. 17
Maurizio Bressani
- Federmanager e la manovra economica bis
- Delibere e decisioni del CD
Attilio Trani
- Verbale della Commissione Elettorale
Comitato di redazione
Attilio Trani (coordinatore)
Mario Bertoni
Giuseppe Fadalti
Luigi Mutton
Antonio Pesante
Furio Sussi
Maurizio Bressani (coll. esterno)
Ermanno Virgilietti (coll. esterno)
Antonio Pesante
Stampa, grafica e composizione
Tipografia Adriatica
Trieste, via Rismondo, 14
Tel. 040 761954
LA PAGINA CIDA
Spedizione
in abbonamento postale 45%
art. 2 comma 2/b - Legge 662/96
Filiale di Trieste
GIOVANI DIRIGENTI
Registrato
presso il Tribunale di Trieste
con il n. 975 in data 13.1.1998
Agosto 2011
- Finanziaria 2012 - 2014: le nostre pensioni
- Comitato Coordinatori Pensionati Nord Est
- Intesa Federmanager – Manageritalia
Fondo Dirigenti PMI-Nuovo sito on-line
Convenzione Federmanager FVG e Obiettivo Lavoro
PREVINDAPI… Il tuo futuro garantito
pag. 22
Guerrino Saina
- Consiglio Nazionale CIDA
pag. 23
Maurizio Bressani
- Obiettivo innovare e fare rete
- Nigris Cosattini nel Coordinamento Giovani Dirigenti
FORUM ENERGIA
pag. 24
Mario Bertoni
Iscritto
al Registro Nazionale della Stampa
con il n. 9214 in data 10.11.2000
- Energia - Punto e a capo
VITA ASSOCIATIVA
Questo numero è stato chiuso
in redazione il 27.08.2011
Lettere, articoli e note firmati
esprimono solo l’opinione dell’autore
e non impegnano l’ADAI FVG
né la redazione del periodico.
In copertina:
Trieste, Teatro Verdi (Foto Parenzan)
pag. 26
Antonio Pesante
- Visita alla Gerolamo Luxardo
Luigi Mutton
- Visita alla Cimolai S.p.A.
Maurizio Bressani
- In Carnia il 41° Campionato di sci
Gruppo pensionati
LETTERE
pag. 29
Furio Sussi
- Occhio ai bidoni
VADEMECUM
www.fvg.federmanager.it
pag. 32
Dirigenti Regione
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Editoriale
Situazione sconcertante
di Giorgio Ambrogioni
E’ passata una manovra
inadeguata e punitiva. La
nostra azione a tutela dei
dirigenti non si esaurisce
ma avrà un seguito quanto
mai incisivo a tutti i livelli.
Questa volta non ci siamo
riusciti; l’esigenza di “fare
cassa” e soprattutto l’acceGiorgio Ambrogioni
lerazione senza precedenti
dell’iter di approvazione della manovra in sede parlamentare ha fatto venir meno ogni spazio di percorribilità per
evitare l’iniquità e la pesantezza della misura con cui si
sono volute colpire nuovamente le nostre pensioni, pensioni
che hanno già pagato un prezzo alto per i blocchi perequativi precedenti e per un sistema parziale di adeguamento
al costo della vita.
Con lo stile che ci appartiene, che deve appartenerci, che sfugge alla facile demagogia, abbiamo cercato di
far sentire la nostra voce, abbiamo documentato e sostenuto le nostre ragioni: lo abbiamo fatto con comunicati
stampa, con contatti diretti con parlamentari e uomini di
Governo, con lettere aperte ed appelli al Presidente del
Consiglio ed ai Ministri competenti. Un’azione organica
ed impegnativa che aveva fatto breccia sino al punto di
dare vita ad emendamenti sostenuti sia da forze di maggioranza che di opposizione che tendevano a superare
l’iniqua misura.
L’attacco speculativo al nostro debito pubblico, le
pressioni del governo tedesco, soprattutto il richiamo del
Presidente Napolitano per una rapida approvazione della
manovra, ne hanno determinato la blindatura.
Anzi l’esigenza di compensare i nuovi e maggiori costi
per il collocamento del nostro debito pubblico, hanno consentito al Governo di inasprire la manovra introducendo,
tra l’altro, un contributo di solidarietà sulle pensioni superiori a 90.000 euro lordi anno ed anticipando al 2013 la
disciplina che collega l’ingresso in pensione in relazione al
progressivo allungamento della speranza di vita.
Nel suo insieme e come per primi abbiamo denunciato, è una manovra che colpisce il lavoro dipendente, parte
significativa dei pensionati ed una quota importante della
borghesia produttiva: è una manovra che si accanisce con-
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tro quei ceti sociali che costituiscono l’asse portante del
Paese, che fanno fino in fondo il loro dovere verso il fisco,
contro una parte della società italiana che non si e’ mai
sottratta a dosi massicce di solidarietà.
E’ una manovra che giudichiamo iniqua perché non aggredisce le grandi ed insopportabili situazioni di privilegio
politico e parapolitico.
E’ una manovra ingiusta perché non fa partecipare,
come dovrebbe, il grande capitale e le rendite parassitarie
al necessario sforzo di risanamento.
E’ una manovra che non ha saputo o voluto liberalizzare le corporazioni né affrontare con la dovuta determinazione gli enormi sprechi di denaro pubblico in opere inutili,
incompiute, abbandonate nell’incuria; non affronta se non
a chiacchiere l’ipertrofia della nostra pubblica amministrazione e le sue sovrastrutture inutili ma costose, se non
addirittura dannose.
E’ una manovra che rinvia una cosa da fare subito: la
riforma fiscale, una riforma senza la quale il rapporto Stato-Cittadino non si rilegittima, senza la quale e’ difficile
immaginare una vera ed efficace lotta al cancro italiano
della evasione fiscale.
E’ una manovra che non da’ alcuna risposta strutturale
alle esigenze di crescita e modernizzazione del Paese e del
nostro sistema produttivo: eppure poteva essere sufficiente
guardare alla Germania che è già tornata al pil ante crisi
grazie a politiche selettive ed incentivanti.
Il Presidente Berlusconi ha ammesso che la manovra non
ha un’anima: concordiamo pienamente e pensiamo che questa mancanza sia una sua specifica e grossa responsabilità.
In questo quadro sconcertante e per certi aspetti deprimente, e’ necessario ed urgente far cogliere agli iscritti, ed
anche a chi ancora non lo e’, quali siano le linee guida delle
prossime azioni federali.
Va detto subito che noi a questo ennesimo esproprio
non ci stiamo e quindi ricorreremo in tutte le sedi più opportune per tutelare i nostri legittimi interessi: lo faremo
partendo dal recente ammonimento della Corte Costituzionale che si è pronunciata in modo netto contro la reiterazione di provvedimenti sospensivi della perequazione delle
pensioni.
Ma non sarebbe sufficiente: contro provvedimenti palesemente iniqui e che penalizzano il frutto di carriere basate
sul merito, sull’impegno e sul rischio, intendiamo far fare un
salto di qualità al nostro ruolo di soggetto sociale e politico:
non significa che ci schiereremo - sarebbe disastroso - significa che alla politica non ne faremo passare nessuna liscia.
continua a pagina 21
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Assemblea
Ordinaria
Teatro Comunale “Luigi Candoni”
Tolmezzo, 28 maggio 2011
Resoconto e verbale
Alle ore 9.45, Maurizio Bressani, Presidente Federmanager FVG, dà inizio all’Assemblea Ordinaria riunita in seconda convocazione, assumendone la Presidenza e ringraziando i rappresentanti delle Istituzioni ed Enti presenti
sia al tavolo che in sala, in particolare Dario Zearo (Sindaco di Tolmezzo), don Angelo Zanello (Parroco di Tolmezzo
e Presidente Comitato San Floriano), Giorgio Ambrogioni
(Presidente Federmanager), Giovanni Da Pozzo (Presidente CCIAA Udine), Federico Gollino (Vicepresidente Confindustria Udine e Capo Delegazione Tolmezzo), Roberto
Siagri (Presidente e CEO di Eurotech SpA), Giampaolo
Centrone (Presidente UCID FVG), Umberto Ponte (Presidente UCID Tolmezzo), Bruno Villani (Presidente Praesidium), Lorena Capoccia (Presidente Assidai), Feruccio
Camilotti (Presidente Collegio Revisori Conti Assidai),
Federico Mioni (Direttore Federmanager Academy), Enzo
De Cillia (Consigliere WdF Carinzia), Adriano Cappellari (Presidente Unione Regionale Veneto), Wilfrido Pitton (Presidente Federmanager Padova e Rovigo), Mario
Merigliano (Presidente Federmanager Venezia), Angelo
De Simoi (Presidente Federmanager Treviso e Belluno),
Dario Zearo
www.fvg.federmanager.it
Maurizio Pini (Presidente Federmanager Vicenza), Elisabetta Anastrelli (Vicepresidente Federmanager Vicenza),
Elisabetta Mainetti (Vicepresidente Federmanager Vicenza), Mauro Marchesini (Presidente Federmanager Trento),
Guerrino Saina (Presidente U. R. CIDA FVG). Concomitanti impegni hanno impedito la partecipazione del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo,
che ha inviato un messaggio di saluto. La concomitanza di
altre assemblee o impegni istituzionali hanno impedito la
partecipazione di Stefano Cuzzilla (Presidente FASI), Renato Cuselli (Presidente Fondirigenti), Giangaetano Bissaro (Tesoriere Federmanager), Mauro Bensi (Presidente
Manageritalia FVG), Nicola Tosto (Presidente Sindacato
Romano), che hanno inviato messaggi di augurio per il
successo dell’evento.
Ringrazia inoltre gli sponsor che hanno concretamente sostenuto la manifestazione: BCC – Banca di Credito
Cooperativo della Carnia, HRD Corporate, Agenzia Generale INA Assitalia di Pordenone, Obiettivo Lavoro, Praesidium.
Dopo aver infine ringraziato l’Amministrazione Comunale di Tolmezzo per il patrocinio concesso alla manifestazione e per la significativa collaborazione nell’organizzazione dell’evento, dà quindi la parola al Sindaco di
Tolmezzo, Dario Zearo, che porta il saluto suo e di tutta
l’Amministrazione Comunale.
Il Sindaco si dichiara lieto della presenza di molti professionisti perché “non è usuale che sul nostro territorio si
trovino tante figure di così alta professionalità e di spiccate doti manageriali”. Ricorda l’art. 2 dello Statuto CIDA
dove l’Associazione si impegna a contribuire allo sviluppo
morale e materiale ed al progresso civile e sociale, ricercando le soluzioni ai problemi della collettività nazionale.
In un momento nel quale la gestione delle Istituzioni
pubbliche e delle imprese anche private vive una particolare complessità normativa e gestionale, risultano indispensabili la professionalità e la competenza dei manager. Oggi
la gestione familiare non è più sufficiente. Solo la presenza
di elevate competenze esterne consente uno sviluppo delle
imprese e dei nostri territori.
Conclude augurando un buon proseguimento dei lavori
certo che “tutti voi e noi faremo il massimo sforzo per
traghettare la Società fuori dalle difficili congiunture per
approdare ad un futuro più sereno”.
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La parola passa quindi a don Angelo Zanello, parroco
di Tolmezzo, che esordisce con: “Benvenuti a Tolmezzo
in Carnia, un felice soggiorno ed un augurio per un esito
favorevole della vostra iniziativa”.
Il tavolo dei relatori
don Angelo Zanello
Richiama ad un grande senso di responsabilità da parte
di tutti affinché l’impresa divenga una “comunità operativa solidale. Così mentre la politica si sfascia dimenticando
la visione globale della realtà e le vere esigenze della gente, è necessario che il popolo riacquisti un grande senso di
responsabilità attingendolo da una unità ricercata e voluta che permetterà di risolvere i veri problemi. Nelle crisi
si deve cercare una condivisione con altrettanto senso di
unità e responsabilità da parte di imprenditori, sindacati,
lavoratori. Non possiamo più operare pensando al proprio
interesse. Bisogna pertanto fare investimenti di solidarietà
pensando soprattutto ai giovani. E’ indispensabile porre la
vera attenzione alle richieste sane di madri, padri, coppie.
Rinascano la solidarietà e contratti più creativi e nuovi
patti sociali tra Confindustria e Sindacati; la solidarietà
non è un sentimento di vaga compassione, ma la ferma
determinazione per il bene comune perché tutti siano veramente responsabili di tutti.”
Tavola Rotonda
“L’Innovazione come fattore trainante per lo
sviluppo delle imprese” – Sintesi degli interventi
Inizia quindi la Tavola Rotonda “L’Innovazione come
fattore trainante per lo sviluppo delle imprese”.
A coordinarla viene chiamata la collega Sondra Canciani, Consigliere e referente di Tolmezzo.
Ai partecipanti alla Tavola Rotonda vengono sostanzialmente poste due domande:
- Cosa possono / devono fare le Organizzazioni e le Istituzioni delle quali siete responsabili per favorire l’innovazione?
- Con una realtà industriale molto frammentata quale
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quella italiana, rappresentata da un grandissimo numero
di PMI, quale ruolo possono giocare ai fini dell’innovazione le reti di impresa e, più in generale, le aggregazioni di PMI?
Sondra Canciani
Interviene in primo luogo Giovanni Da Pozzo, Presidente CCIAA di Udine. Il mercato del lavoro è ormai globalizzato per cui le imprese di piccole dimensioni trovano
difficoltà a sopravvivere da sole. Nella realtà della Carnia,
il 25% delle imprese è sotto i 10 dipendenti. Il sistema
deve quindi ristrutturarsi. Le piccole realtà familiari devono dotarsi di manager esterni con esperienze internazionali
e puntare ad una gestione imprenditoriale comune di tipo
quasi consortile, che sfrutti i grossi centri culturali quali
l’Università, l’Ente Zona Industriale, Friuli Innovazione.
Si deve puntare su una innovazione di tipo culturale,
commerciale, gestionale, tecnologica, che punti a sviluppare l’internazionalizzazione dei prodotti anche di nicchia.
In tutto questo diventa fondamentale sviluppare l’attività
di marketing puntando ai grandi mercati emergenti, Cina
ed India in particolare. Ritorna il concetto di globalizza-
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Giovanni Da Pozzo
zione per cui anche la Camera di Commercio di Udine è
impegnata, con enorme sforzo, per mettere a disposizione strutture e managerialità per tutti gli imprenditori del
Friuli e dell’intera Regione.
Interviene quindi Federico Gollino, Vicepresidente di
Confindustria Udine e capo delegazione per la Carnia (Tolmezzo). Porta i saluti dei Presidenti regionale Alessandro
Calligaris e provinciale Adriano Luci. Confindustria nel
Friuli è per certi aspetti fortemente trainante. L’innovazione è il cambiamento che genera progresso, fattore essenziale ed indispensabile per sopravvivere nel mercato.
Le aziende devono puntare ad uno standard qualitativo
sempre più elevato che si raggiunge con un costante miglioramento ovvero con l’innovazione. Sono quindi indispensabili la flessibilità e la lungimiranza di imprenditori
e manager per poter competere nell’eccellenza con l’eccellenza. L’innovazione è legata alla formazione, che deve
puntare all’istruzione degli addetti in grado di incentivare
la promozione e la valorizzazione dei prodotti. Oggi non
bisogna solo produrre, ma bisogna vendere. Gli Enti e le
Associazioni hanno il compito di prendere sottobraccio le
Federico Gollino
www.fvg.federmanager.it
aziende ed accompagnarle lungo il percorso con obiettivi
chiari e definiti. La realtà è molto frammentata con molte
piccole e medie aziende che necessitano di aggregazioni
di reti sviluppate internazionalmente. E’ necessario mettere da parte gli individualismi ed incrementare la sinergia tra aziende, attivare sinergie commerciali e produttive
per innovare, limitando i costi e riducendo i rischi. Molto
importante ed efficace sarebbe la concezione di sinergia
allargata tra le istituzioni pubbliche, il mondo accademico
e quello industriale. La sinergia non dovrebbe esser concepita come vincolo, come una sottrazione delle proprie
specificità, ma anzi una strategia per affrontare in modo
più strutturato ed esperto la concorrenza mondiale ed agganciare a pieno la ripresa.
Il sindaco Dario Zearo, che nel precedente intervento
aveva già puntualizzato alcune tematiche di interesse generale, evidenzia come l’Amministrazione comunale debba
impegnarsi sulla ricerca e sull’innovazione.
Deve inoltre programmare piani regolatori efficaci che
rendano disponibili aree specifiche per l’insediamento delle
industrie. Queste zone industriali andrebbero dotate di uffici idonei per agevolare gli insediamenti con ogni strumento
tecnico e con attrezzature particolari al fine di rendere il
territorio attraente a nuove fabbriche e stabilimenti.
Quanto mai importante appare anche istituire un osservatorio sulle opportunità. Non deve infine mancare anche
il dialogo aperto con le Istituzioni e le realtà sindacali.
Prende quindi la parola il Presidente di Federmanager
Giorgio Ambrogioni.
“Qualche anno fa dovevamo uscire dalla crisi, agganciando la ripresa, togliendo i privilegi. Avevamo fiducia
che la politica, e il Governo in particolare, dessero chiare linee guida, strategie di sviluppo, progetti innovativi”
sostiene Ambrogioni. “Da dieci anni sui mercati globali
si registra un’assenza totale. Anche Confindustria non è
esente da colpe. A Parma anni fa ci fu un impegno forte
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Giorgio Ambrogioni con Maurizio Bressani
per uscire dalla crisi. Non si è visto alcun recupero. Poi
nella recente assise di Bergamo è stata effettuata una disamina approfondita degli stessi problemi. Non è cambiato
nulla; anzi la situazione è peggiorata.” All’affermazione:
“Cara politica non ne possiamo più!” la sala rivolge un
lungo, appassionato applauso. “Oggi viviamo con amarezza la crisi di Fincantieri. Più di 2.500 esuberi. Due, forse
quattro cantieri sull’orlo della chiusura. Oltre ai diretti,
migliaia di persone che lavorano in ditte di subappalto.
Solo il 30% di una nave viene fatto direttamente da Fincantieri. Ma sono due anni che la crisi montava e non si è
fatto nulla. E adesso?”
“Il Ministro Tremonti ha tagliato l’ossigeno, lo ha completamente tolto, ha tagliato dappertutto eliminando ogni
segno di vitalità. E’ necessario che si facciano scelte coraggiose almeno per sopravvivere.”
“Siamo il Paese del capitale familiare, delle imprese di
famiglia, ma la cultura famigliaristica, che spesso diventa
familistica, è terminata. Ci vogliono manager esterni preparati che rivitalizzino una realtà chiusa per aprirsi alla
globalizzazione, per inserirsi in un mercato internazionale. Resta un messaggio chiaro al Paese. E’ arrivato il
momento di tagliare i tanti, troppi privilegi” – conclude
Ambrogioni.
Chiude la serie di interventi, con una testimonianza, un
manager di grande successo., l’ing. Roberto Siagri, Presidente e CEO di Eurotech, che svolge un tema quanto mai
interessante: “Come alimentare la cultura del cambiamento”.
Eurotech, che oggi ha 470 dipendenti ed un fatturato
di circa 100 M€/anno, è sorta nel 1992 quando l’intero
Paese viveva un momento di crisi. “Il valore economico
delle cose stava cambiando, – afferma Siagri. Forse non
si parlava ancora di globalizzazione, ma si aprivano prepotentemente i mercati dell’Est e soprattutto si cominciavano a sviluppare i computer in forma miniaturizzata. Si
puntava verso l’informatizzazione spinta. In questo campo
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era importante puntare sulla ricerca, cercando di preparare programmi sofisticati in grado di soddisfare le crescenti
esigenze della realtà industriale. Lo sviluppo dell’Innovation Technology è stato particolarmente vincente, puntando
soprattutto all’estero. Oggi il 90% dell’attività viene svolto
per l’estero, America e Giappone in particolare, mentre il
10% è dedicato all’Italia. Certo le problematiche rimangono. Oggi si parla di innovazione, che è fondamentale, ma
la difficoltà è portare l’innovazione dentro l’impresa per
avere maggiori strumenti per aggredire il mercato.
La ricerca e lo sviluppo devono integrarsi. Bisogna creare reti tra le imprese. Da soli è difficile lavorare; è necessario quindi lavorare insieme per dominare la complessità
della catena di creazione. I grandi fattori di successo sono
il merito, la conoscenza, la flessibilità. La conoscenza è
ricchezza che offre più opportunità, più garanzie; la crescita tende a diventare esponenziale.
Oggi è importante poter contare sui capitali esteri in
particolare, sviluppare sempre più l’informatica e tutta la
tecnologia basata sui calcolatori di ultima generazione,
poter rispondere meglio alle necessità del mercato in rapida e costante evoluzione.
Bisognerà potenziare un circolo virtuoso che leghi PMI,
grandi imprese, Università e Stato.”
Atti dell’Assemblea
Completati gli indirizzi di saluto e gli interventi previsti
ed esaurita la parte introduttiva a tema, Maurizio Bressani dà quindi inizio alla parte formale dell’Assemblea Ordinaria, convocata con lettera Federmanager FVG del 22
aprile 2011 inviata a tutti i soci per posta, con il seguente
Ordine del Giorno:
- Relazione del Consiglio Direttivo
- Relazione del Tesoriere
- Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti
Roberto Siagri con Maurizio Bressani
Agosto 2011
- Approvazione dei bilanci consuntivo 2010 e preventivo
2011
- Elezione dei delegati al Congresso Nazionale Federmanager
- Premiazione dei Soci Emeriti
- Dibattito e varie.
Tutta la documentazione di cui ai primi tre punti
dell’Ordine del Giorno è stata portata anticipatamente
all’attenzione dei soci mediante la pubblicazione sulla Rivista Dirigenti Regione, anno XV, n. 2 di Aprile 2011.
L’Assemblea è validamente costituita, in seconda convocazione (vedi Statuto, Sezione IV – Assemblea, art. 14).
Il Presidente dell’Associazione designa come segretario
il Consigliere Franco Frezza e l’Assemblea elegge quali
scrutatori, per alzata di mano, Antonio Pesante e Claudio
Barbina, proposti dal Presidente. Partecipano all’Assemblea n. 96 soci portatori di n. 238 deleghe per un totale di
334 diritti di voto, oltre a 21 ospiti, per un totale di 183
persone gestite.
Verificata la regolare costituzione dell’Assemblea,
Maurizio Bressani elenca i candidati all’elezione di delegati
al Congresso Nazionale e invita coloro che lo desiderassero
ad una presentazione della propria candidatura. Nessun
candidato si presenta e Bressani dichiara aperte le operazioni di voto e prosegue con quanto previsto dall’OdG.
Il presidente Maurizio Bressani, dando per letta la Relazione del Consiglio Direttivo, non manca di evidenziarne i
punti più importanti e di dare alcuni spunti per il dibattito.
Parte dal momento attuale che continua ad essere
quanto mai difficile soprattutto per gli aspetti sociali, nel
senso che l’onda lunga della perdita dei posti di lavoro e
della disoccupazione sta continuando. Molte società sono
in crisi come Fincantieri, azienda di importanza strategica
nella nostra Regione.
Di questa situazione anche la dirigenza industriale ha
risentito pesantemente. Nel corso del 2010 e dei primi mesi
www.fvg.federmanager.it
Dirigenti Regione
del 2011 il numero delle risoluzioni dei rapporti di lavoro è
aumentato significativamente, a conferma delle difficoltà
congiunturali. Anche le nuove nomine si mantengono sempre a livelli piuttosto bassi (attorno alle 4.000 unità/anno)
rispetto ai tradizionali valori di circa 6.000.
Sottolinea poi come sia stato reso pienamente operativo il CCNL, rinnovato nel 2009, e sia stata data attuazione alle nuove regole della Gestione Sostegno al Reddito
(GSR), costituita presso il FASI, che è stata notevolmente
potenziata a seguito del rinnovo contrattuale. Evidenzia
anche che nella seconda metà del 2010 è stato sottoscritto
un Protocollo d’Intesa tra Italia Lavoro, Federmanager e
Manageritalia a fronte del quale il Ministero del Lavoro
ha deliberato uno stanziamento pari a 10 milioni di euro
da destinare alla ricollocazione di dirigenti disoccupati
ultracinquantenni, ipotizzando l’assunzione di 1.000 dirigenti in un anno. L’iniziativa costituisce parte integrante
dell’Azione di Sistema “Welfare to work per le politiche
per il reimpiego”.
Importante anche l’ampliamento della disponibilità
finanziaria della Legge 266/1997, che favorisce l’assunzione di dirigenti nelle PMI attraverso uno sgravio contributivo.
Per agevolare la ricerca di un nuovo posto di lavoro
ai dirigenti rimasti senza occupazione, ma anche più in
generale per tutti coloro che sono alla ricerca di nuove
opportunità, è stato attivato un accordo con una primaria
Società che opera in questo campo, Obiettivo Lavoro.
Si è continuato a lavorare con i giovani e per i giovani
anche attraverso la nostra Community dei Manager e degli Imprenditori. E’ stato di recente organizzato il decimo
evento, sempre con una buona partecipazione e soddisfazione dei partecipanti.
Sottolinea inoltre come a fine 2009 sia stato sottoscritto un accordo con COMET Scrl – Distretto della Compo-
Sondra Canciani con Maurizio Bressani
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Dirigenti Regione
nentistica e Termoelettromeccanica, che raggruppa oltre
1.000 Aziende delle aree di Pordenone e Codroipo. L’accordo ha consentito la concretizzazione di alcune iniziative
di accrescimento del livello di competitività di Aziende attraverso la valorizzazione ed il rafforzamento del livello di
managerialità, con il felice inserimento di alcuni colleghi
in Aziende appartenenti al Consorzio.
Oltre ai nuovi servizi nell’ambito del welfare, si è continuato ad erogare i servizi già da tempo consolidati, con
particolare riferimento al servizio giuslavoristico, l’assistenza FASI (oltre 240 pratiche) e con il CAF (oltre 350
dichiarazioni).
Bressani passa quindi a evidenziare l’impegno con i
Quadri, con l’obiettivo di fornire loro una rappresentanza qualificata e realizzare una categoria unica manageriale. In questo contesto rientra la stipula dell’innovativo
contratto Federmanager – Confapi che oltre ai dirigenti
comprende nella seconda parte anche i quadri apicali. In
ambito nazionale è stato costituito un Gruppo di Lavoro
per implementare il sistema organizzativo di Federmanager con l’obiettivo di giungere all’iscrizione dei Quadri direttamente sul territorio, realizzando così effettivamente
la categoria più ampia del management.
Passa quindi ad approfondire i mutamenti in atto
nell’ambito delle relazioni industriali. La vicenda della
FIAT, con la costituzione di Fabbrica Italia, gli accordi
aziendali che sono stati sottoposti a referendum interno
e l’onda di proselitismo presso numerosi imprenditori che
questo ha provocato, hanno indotto nuovi approcci, che
hanno privilegiato la trattazione aziendale a scapito di
quella nazionale e che hanno generato opinioni fortemente
discordanti sul fronte sindacale. Questo è un altro scenario da tener presente, anche con riferimento al prossimo
rinnovo del CCNL, che scadrà nel prossimo 2013 e per il
quale bisognerà cominciare a lavorare molto presto.
Per i pensionati purtroppo in questi tempi difficili la
questione perequazione non ha trovato grande riscontro
presso i Ministeri competenti e la situazione, a questo riguardo, non appare semplice.
Con un occhio di particolare riguardo alle questioni dei
pensionati, è stato attivato fin dallo scorso anno il tema
della tassazione, riguardo al quale sono da tempo attivi
alcuni tavoli di lavoro presso il Ministero del Bilancio e
delle Finanze. Appare questo un approccio in grado di consentire l’ottenimento di risultati apprezzabili a vantaggio
della categoria. E’ stato allo scopo predisposto uno studio
specifico molto dettagliato, realizzato assieme a docenti
dell’Università La Sapienza e della Luiss, che verrà presentato a breve ai rappresentanti dei partiti politici e delle
Istituzioni.
Anche Federmanager e CIDA hanno effettuato in questi
mesi un grande lavoro rivolto a costituire un nuovo importante soggetto in grado di rappresentare tutta la dirigenza,
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privata e pubblica.
Per quanto riguarda la comunicazione, il sito web sia
nazionale che locale è stato completamente rivisto e reso
molto più efficace e moderno. Progetto Manager non viene
più inviato in forma cartacea ed è stato sostituito da una
edizione on-line nel sito della Federazione.
Bressani evidenzia quindi come sia stata creata Federmanager Unione Nord Est, che riunisce le Associazioni
territoriali del Triveneto e che prevede, tra l’altro, l’attivazione di nuovi servizi più specialistici ed evoluti da costituire su base interregionale. Parlando di Triveneto, l’unica
nota negativa è la perdita del primo posto del Campionato
di sci vinto ininterrottamente dal 2005.
Per concludere ricorda una frase di Gandhi citata dal
collega presidente di Trento, Mario Marchesini: “Noi dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”.
Non crede basti solo il cambiamento, perché cambiando
non necessariamente si va in meglio; evidenzia solo la necessità di essere elastici, flessibili, di non limitarsi a idee
immutabili nel tempo. Crede invece che dovrà essere l’innovazione intesa in senso ampio a trainare perché “noi
dobbiamo diventare l’innovazione che vogliamo vedere”.
Relazione del Tesoriere
Il tesoriere Antonio Bizzarini relaziona brevemente
sul bilancio per l’anno 2010 chiuso il 31.12.2010 con un
piccolo disavanzo di € 325,65. Tale bilancio è stato riportato nel dettaglio nel numero 2 del 2011 di “Dirigenti
Regione”, è quindi disponibile per quanti desiderino avere
un’elencazione puntuale di tutte le voci oggetto di disamina approfondita.
Antonio Bizzarini
Relazione dei Revisori dei Conti
Il Presidente Mario Vianelli ha controllato in dettaglio,
assieme agli altri componenti del Collegio dei Revisori,
Dirigenti Regione
Agosto 2011
tutti i capitoli di spesa oggetto del bilancio. Non esistono
rilievi particolari e chiede, a nome del Collegio, di esprimere parere favorevole all’approvazione del bilancio.
Premiazione del Socio Emerito Giovanni Spangaro
Mario Vianelli
Votazioni
In chiusura della parte statutaria dell’Assemblea, Maurizio Bressani apre una sessione di chiarimenti e dibattito
che, tuttavia, non vede nessuna richiesta di intervento.
Il Presidente invita quindi l’Assemblea a votare le relazioni del CD, del Tesoriere e del Collegio dei Revisori dei
Conti che vengono approvate all’unanimità.
Premiazione dei Soci Emeriti
Premiazione del Socio Emerito Carletto Treu
Giovanni, Treu Carletto.
Per loro l’Associazione ha predisposto una targa ricordo che in Assemblea, con una semplice cerimonia, il Presidente federale, Giorgio Ambrogioni e il nostro Presidente
Maurizio Bressani consegnano ai soci presenti. Alla loro
fiducia e fedeltà associativa e quindi al loro sostegno va il
più vivo ringraziamento anche dei presenti.
Interventi degli ospiti e degli sponsor
Premiazione del Socio Emerito Mario Bertoni
Si procede quindi alla premiazione dei Soci Emeriti che
hanno raggiunto nel 2011 almeno 40 anni di iscrizione
a Federmanager: Bertoni Mario, Bussi Giancarlo, Giannini Aldo, Grillone Matteo, Paulovich Giuseppe, Pellegrini
Antonio, Pravisani Giuseppe, Predolin Sergio, Spangaro
www.fvg.federmanager.it
Enzo De Cillia, Consigliere di WDF Carinzia, porta il
saluto della sua Associazione, equivalente in Austria della nostra CIDA. Apprezza l’invito e si augura che possano riprendere gli incontri iniziati con l’ing. Bertoni e che
avevano portato a scambi di informazioni e collaborazioni
oltremodo importanti tra FVG e Carinzia. Si era creato un
clima proficuo con scambi culturali, completati da varie
relazioni da una parte e dall’altra, che avevano dato luogo
anche a rapporti interpersonali di grande amicizia.
9
Dirigenti Regione
Agosto 2011
riate esigenze. Le principali categorie sono Personal D&O,
Infortuni, Multirischi abitazioni, RC Auto, Vita e Previdenza. Praesidium si propone quindi come un servizio di consulenza specializzata ed offre una gamma di prodotti dedicati
particolarmente convenienti per la nostra categoria.
Enzo De Cillia
Adriano Cappellari, Presidente dell’Unione Regionale
Veneto, rientrato dopo gli anni della Presidenza FASI, si
è impegnato a curare la nuova Unione Nord Est che riunisce le Associazioni del Triveneto e in cui crede particolarmente. Il poter contare su un numero importante di
iscritti di più Associazioni permette di avere obiettivi più
chiari e sinergici, che potranno riflettersi anche in campo
nazionale. E’ un progetto quindi importante in prospettiva futura. Ringrazia particolarmente Mario Marchesini e
Danilo Stefani, che in veste di componenti del GdL a suo
tempo costituito hanno collaborato significativamente alla
costituzione di Federmanager Unione Nord Est. Evidenzia
che a fine giugno terminerà il suo mandato.
Bruno Villani
Lorena Capoccia, Presidente di Assidai, ricorda assieme al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Feruccio Camillotti che quest’anno Assidai festeggia vent’anni
dall’inizio dell’attività. Si prevede di organizzare un incontro in autunno nella nostra Regione, aperto a quanti fossero
interessati, per spiegare ancora meglio la vasta gamma dei
loro prodotti assistenziali. Parla di innovazione, nel senso
di un modo diverso e originale per dare una risposta alle
richieste del mercato. Assidai si occupa principalmente di
welfare e per questo ha attivato un approfondito programma di studio con l’Università Bocconi in particolare al
fine di ottimizzare i prodotti socio-sanitari. Di particolare
importanza l’assistenza dedicata all’iscritto non autosufficiente ed ai pensionati. Sono stati studiati dei pacchetti
di intervento per la prevenzione di malattie a rischio e per
problematiche particolari quali l’obesità.
Adriano Cappellari
Bruno Villani, Presidente di Praesidium – Soluzioni
assicurative per il Management, ricorda di avere iniziato
a lavorare proprio a Tolmezzo: vi è quindi ritornato con
grande piacere. Praesidium, partecipata da Federmanager,
Assidai e Aon Italia (primo gruppo di brokeraggio) ha predisposto una gamma di prodotti assicurativi dedicati ad
ogni necessità dei manager, che coprono quindi le più svaLorena Capoccia
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Dirigenti Regione
Agosto 2011
Federico Mioni, Direttore di Federmanager Academy,
ha iniziato la collaborazione nel 2010 dedicandosi soprattutto alla formazione. Proviene dalla Confindustria
nell’ambito della quale ha sviluppato ed approfondito le
tematiche relative ai corsi di aggiornamento professionale
dei manager. Questo per fare acquisire nuove e più moderne conoscenze e quindi permettere un approccio più facile
alle problematiche di un mercato globale. Sta mettendo a
punto una serie di piani formativi, per consentire ai dirigenti in difficoltà di avere maggiori opportunità di reinserirsi nel mondo del lavoro. Queste attività dovrebbero venir
facilitate grazie alle risorse di Fondirigenti.
aspetti di competenza relativi alla legge 266/97 che prevede supporto per il reimpiego di dirigenti inoccupati presso
le piccole e medie imprese, il tutto con l’Assessorato al
Lavoro della Regione. Lo scorso dicembre è stato firmato
con la direzione regionale INAIL un accordo per sviluppare azioni sui temi della sicurezza sul lavoro.
In accordo con il dott. Giorgio Corradini, Presidente
nazionale CIDA, ed assieme al nostro past President ing.
Mario Bertoni, si stanno promuovendo azioni per riprendere le collaborazioni, che già a suo tempo erano state
stabilite, con le corrispondenti Associazioni di Austria,
Croazia e Slovenia. Di rilievo il sostegno che viene dato
a Fincantieri per promuovere azioni tendenti al recupero
industriale e sociale dell’intero gruppo.
Fabrizio Benincà, in rappresentanza di Obiettivo Lavoro, ricorda come in questo periodo di particolare difficoltà
la sua Società si è impegnata per agevolare la ricerca di un
posto di lavoro per i dirigenti rimasti senza occupazione,
ma anche per coloro che sono alla ricerca di nuove opportunità. Con queste finalità è stato stipulato un accordo con
Federmanager FVG e sono in contatto con le varie aziende
del territorio che operano nei diversi settori industriali e
dei servizi. Obiettivo Lavoro è un’organizzazione capillare,
Federico Mioni
Guerrino Saina come nuovo Presidente dell’U.R. CIDA
FVG saluta i presenti e ricorda i compiti istituzionali della
CIDA che consistono nel partecipare ai tavoli di concertazione regionale e ai comitati provinciali dove si discutono
e si prendono decisioni su molteplici problemi di interesse
delle parti sociali. La CIDA ha rappresentanti nei Comitati
provinciali INPS e INAIL dove si trattano problematiche
previdenziali e di sicurezza sul posto di lavoro. Ricorda
la collaborazione con Federmanager nella gestione degli
Fabrizio Benincà
che conta dieci filiali nella nostra Regione ed opera una ricerca intensiva in grado di creare opportunità manageriali
su vasta scala.
Alberto Vendrame, in rappresentanza di Italia Lavoro,
spiega a fondo l’iniziativa che tende a sfruttare la disponibilità del Ministero del Lavoro per incentivare il reimpiego
degli ex dirigenti over 50, rimasti disoccupati. Esiste una
disponibilità finanziaria di 10 milioni di Euro. L’incentivo
alle imprese è stato attivato nella forma di bonus assunzionale in misura unica, pari a 10.000 Euro per assunzioni a
tempo indeterminato o determinato di almeno 24 mesi e a
5.000 Euro per assunzioni con contratto a tempo determiGuerrino Saina
www.fvg.federmanager.it
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Dirigenti Regione
Agosto 2011
nato di almeno 12 mesi o con contrato di collaborazione
a progetto, sempre di almeno 12 mesi. Questi contributi
sono cumulabili con quanto previsto dall’art. 20 della legge 266/97 a favore di imprese fino a 250 dipendenti e con
eventuali sgravi contributivi.
Gabriele Bellan, direttore della Banca di Credito Coo-
Interventi degli associati e dibattito
Gelindo Del Piccolo, Vicepresidente Federmanager
FVG, esprime viva soddisfazione per l’organizzazione
dell’Assemblea e ringrazia quanti si sono impegnati per la
buona riuscita, in particolare Sondra Canciani. Gli rimane
però una certa amarezza per l’assenza di due gruppi importanti. Il primo sono i rappresentanti della Regione, che
non hanno colto l’opportunità di essere presenti, il secondo
è rappresentato da giovani praticamente assenti.
Alberto Vendrame
perativo della Carnia, ha sponsorizzato la nostra manifestazione nella tradizione di fornire sostegno un po’ a tutte
le iniziative che tendono a valorizzare il territorio. BCC
della Carnia ha già aperto 11 filiali e fra poco se ne aggiungerà un’ulteriore.
E’ una realtà cooperativa ben radicata sul territorio,
Gabriele Bellan
che conta oggi circa 51.000 soci. Essendo una realtà economica che si rapporta proprio alla zona carnica, riesce a
dare un sostegno economico a tutte le iniziative imprenditoriali locali, fornendo aiuto alle PMI per il loro sviluppo
industriale.
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Gelindo Del Piccolo
Antonio Pesante, Coordinatore Regionale e Triveneto
del Gruppi Pensionati di Federmanager, nonché componente della Commissione Nazionale Pensionati, espone gli
avvenimenti in campo pensionistico del 2010, le prospettive future e le strategie da porre in atto.
Lo scorso anno le nostre richieste hanno riguardato:
1. applicazione dell’indice di perequazione al 100% all’intera pensione indipendentemente dalla sua entità;
2. rivedere il cosiddetto “paniere” di riferimento per il calcolo del reale aumento del costo vita;
3. detassazione delle pensioni.
Inoltre nel 2010 è decaduto il famigerato contributo di
solidarietà (3%), previsto dalla legge Prodi sulla riforma
pensionistica; in precedenza era entrata in vigore l’abolizione del divieto di cumulo tra pensioni e redditi da lavoro,
fortemente voluta dalla Federazione.
Nel corso dell’anno però si sono registrati due fatti negativi per le nostre pensioni.
A novembre la Corte Costituzionale con sentenza n.
316/2010 del 3 novembre scorso ha giudicato infondata
la questione di illegittimità sollevata dal giudice del lavoro
di Vicenza nei confronti della legge Prodi n. 247 del 2007
che disponeva il blocco della perequazione delle pensioni,
relativamente al solo 2008, per gli importi superiori ad
otto volte il minimo INPS.
Il secondo fatto negativo è stato la mancata reiterazione
Agosto 2011
della legge Prodi n. 127 del 3 agosto 2007, che prevedeva
fino al 31 dicembre 2010 il meccanismo della perequazione basato su due fasce di reddito (100% fino a cinque
volte il minimo INPS e 75% oltre tale importo), per cui da
gennaio 2011 si è ritornati al calcolo della perequazione
su tre fasce di reddito con una diminuzione della pensione,
seppur di limitato valore.
La Federazione ha messo in campo tutte le possibili
azioni, ma il Governo e la politica in generale non hanno
alcuna intenzione, per il momento, di mettere mano alla
riforma pensionistica relativamente al sistema perequativo
ed a quello del paniere di riferimento.
Rimane perciò il terzo punto delle richieste e cioè la
fiscalità.
Dirigenti Regione
Il 24 ottobre 2011 verrà organizzato il Convegno Nazionale Pensionati a Milano.
Tutto il Comitato Nazionale Pensionati ritiene che questo programma sia ambizioso, ma dobbiamo batterci per
un seppur piccolo segno positivo.
L’importante è che queste scelte siano condivise dal
territorio e ci sia una forte partecipazione alle azioni di
lotta.
Giovanni Battista Roja
Giovanni Battista Roja evidenzia quanto sia importante
ricordarsi della “Gestione Separata del Reddito” che è a
garanzia del dirigente quando perde il posto di lavoro. Ogni
azienda deve contribuire a questo fondo, costituito presso
Antonio Pesante il FASI con 100 €/anno per ogni dirigente. Purtroppo non
tutte le aziende lo fanno ed il dirigente quando ha bisogno
E’ stato avviato uno studio sulla fiscalità, assieme alla si accorge del mancato versamento. Quindi sollecita tutti
Fondazione REI ed al CERADI Luiss Guido Carli, produ- ad un attento controllo.
cendo un documento “Riforma fiscale e redditi di lavoro
Giampaolo Centrone nel suo intervento evidenzia la
dipendente – Per una fiscalità volta verso il nuovo millenqualità che ha caratterizzato gli interventi dei rappresennio”.
In tale documento, oltre a dare indicazioni su come tanti i vari Enti in partnership con Federmanager (Assidai,
e dove fare le riforme, in particolare per i pensionati, si
chiede di introdurre una fiscalità di vantaggio mediante
franchigia sulla determinazione della base imponibile del
reddito da pensione.
Tale strada sembra più percorribile ed anche con possibili risultati economici maggiormente significativi; mentre dal miglioramento del meccanismo di perequazione è
ipotizzabile un beneficio netto mensile dell’ordine di 5-6
Euro, un punto percentuale di tassazione in meno porterebbe ad un aumento dell’ordine di 35-40 Euro.
La strategia impostata dalla Federazione per lanciare
questa proposta di riforma fiscale è stata quella di indire a
Roma, nella sala del Refettorio della Camera dei Deputati,
per il 9 giugno 2011 un workshop rivolto ai politici, economisti e giornalisti per la presentazione di questo studio
intitolato “Un Progetto di Riforma Fiscale per il Paese”.
Giampaolo Centrone
www.fvg.federmanager.it
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Dirigenti Regione
Agosto 2011
Praesidium, Federmanager Academy, ecc.). Infatti tutti i
predetti rappresentanti, pur esprimendosi con semplicità,
grazie ad un’indubbia e manifestata competenza, hanno
potuto fornire all’Assemblea degli scenari di riferimento
chiari, arrivando a conclusioni puntuali. Un tanto è il frutto di quell’azione di ricambio, anche ma non solo, generale
promossa dal Presidente nazionale Ambrogioni per far sì
che Federmanager ed i suoi iscritti presenti nei vari organismi collaterali siano rappresentati da persone il cui livello professionale sia ineccepibile. L’eliminazione di quella
patina di autoreferenzialità e di nostalgia per situazioni di
un passato ormai definitivamente trascorso costituisce un
elemento di grande valenza per il futuro di Federmanager
e ciò nonostante un quadro di riferimento preoccupante,
se non talora drammatico, anche per la latitanza di una
classe politica sempre più distante dal Paese e dai suoi
problemi reali, nonché l’assenza da tempo di una vera politica industriale a livello sia nazionale che locale. La nostra
Associazione sta dando segnali inequivocabili su come affrontare situazioni di crisi e difficoltà e cioè valorizzando
la competenza oltrechè l’impegno e non solo la fiduciarietà
come purtroppo in molti, troppi ambiti del Paese si sta
facendo.
Giorgio Ambrosini si riallaccia al discorso di Pesante.
Quanti sono i dirigenti iscritti? 80/85.000 circa, di cui la
metà in servizio che si occupano semmai dei loro problemi? I pensionati non hanno invece alcuna forza. Saranno
40.000 circa, di cui molti in età avanzata, che non contano
assolutamente nulla, per cui bisognerebbe mettere da parte ogni velleità.
soggetto di rappresentanza. Sembra che tutto si decida a
Roma e a Roma si decide male. Il Ministro Tremonti oggi
è chiamato a decidere sulle nostre finanze. Entro settembre dovremo rientrare nei famosi parametri e noi siamo
indietro, troppo indietro. Non lavoriamo per l’oggi ma per
il futuro.
Su che cosa stiamo operando?
1.sulle politiche sindacali e contrattuali;
2.sulle politiche istituzionali;
3.sulle politiche organizzative.
Per quanto riguarda le politiche sindacali e contrattuali
nel 2009 abbiamo dovuto fare sacrifici, ma se ne vedono
i risultati soprattutto per i dirigenti delle PMI. Oggi si sta
attenuando il patto di solidarietà tra dirigenti in servizio e
dirigenti in pensione; tuttavia il modello contrattuale che
abbiamo accettato ci ha permesso di ottenere buoni risultati.
Per quanto riguarda le Istituzioni abbiamo interlocutori del Governo e dei partiti in grado di recepire il valore
della nostra Organizzazione. Se non si è riconosciuti, se
non c’è una legittimazione sociale non è possibile interloquire dei propri interessi.
Per quanto riguarda le pensioni l’obiettivo principale,
dove possiamo ottenere risultati significativi, è di puntare
su un fisco meno pesante per dipendenti e pensionati. Siamo pochi, quindi bisogna aggiungere ai dirigenti i quadri
apicali.
E poi i dirigenti devono riunirsi. Dirigenti pubblici e
privati devono essere assieme. Bisogna creare un patto
di unità tra Federmanager, Manageritalia, Confedir-Mit,
Dirstat, ecc.
Bisogna unire tutte le forze dirigenziali e contare sui
giovani che oggi non vediamo e anche sulle colleghe, altrimenti non abbiamo futuro.”
Non essendoci altro da deliberare o dibattere, l’Assemblea viene dichiarata conclusa alle ore 13.00.
Franco Frezza
Giorgio Ambrosini
A conclusione dell’Assemblea Giorgio Ambrogioni ricorda che “è necessario recuperare il senso della nostra
rappresentatività, come e con chi. Il problema fondamentale è legittimare il nostro ruolo, come cittadini, come
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Dirigenti Regione
Agosto 2011
L’ASSEMBLEA IN CIFRE
Partecipanti all’Assemblea (96 soci + 21 invitati)
n. 117
Diritti di voto (96 presenti + 238 deleghe)
n. 334
Gentili signore partecipanti alla visita guidata
n. 66
Partecipanti all’incontro conviviale
n. 178
Totale delle persone gestite
n. 183
Persone che hanno usufruito dei pullman Trieste n. 23 – Pordenone n. 40 – Udine n. 22
n. 85
Si ringraziano gli Enti e le Aziende che hanno sponsorizzato e collaborato per la riuscita dell’Assemblea:
-
Comune di Tolmezzo
BCC del Friuli Venezia Giulia – Banca di Carnia e Gemonese Credito Cooperativo
HRD CORPORATE Srl
INA ASSITALIA - Agenzia di Pordenone
OBIETTIVO LAVORO – Agenzia per il Lavoro SpA
PRAESIDIUM SpA – Soluzioni Assicurative per il Management
www.fvg.federmanager.it
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Dirigenti Regione
Agosto 2011
Federmanager e la manovra economica bis
Per tutto il mese di agosto Federmanager è stata direttamente coinvolta, con attività di analisi, elaborazione e
di comunicazione mediatica ed istituzionale, nei riguardi
della seconda manovra correttiva dei conti pubblici, che
è apparsa subito inevitabilmente pesante ma soprattutto
iniqua ed inadeguata nella sua impostazione. Decine sono
stati i comunicati stampa, le interviste radiofoniche e televisive, le lettere ed interviste a quotidiani, i contatti con
esponenti politici, reperibili su www.federmanager.it.
Il 24 agosto ha avuto luogo una riunione, promossa da
Federmanager, che ha visto la partecipazione attiva, oltre
che della Giunta esecutiva di Federmanager di tutte le Federazion aderenti a CIDA e Confedir, che ha consentito di
assumere le seguenti importanti decisioni:
- varare un documento organico di giudizio sulla manovra
e proposte per un suo miglioramento;
- dare vita a “Consulta manageriale”, organismo prope-
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deutico alla costituzione di una Confederazione unitaria
di tutto il management privato e pubblico;
- rendere noto quanto sopra, mediante la pubblicazione di
un “manifesto” su quattro quotidiani nazionali;
- mettere a punto un emendamento per la soppressione del
contributo di solidarietà.
In un momento non facile per il paese e per la Categoria, Federmanager è stata presente - riteniamo - in modo
efficace e visibile; i risultati si stanno facendo sentire.
Rimane aperto l’impegno con i pensionati: con la manovra di luglio il Governo ha introdotto una misura non
meno iniqua e penalizzante. Con i colleghi delle altre Federazioni sono in corso di definizione le previste azioni di
ricorso in giudizio e le azioni di sensibilizzazione a livello
politico.
Maurizio Bressani
Agosto 2011
Dirigenti Regione
Federmanager
Verbale della
Commissione Elettorale
Il giorno 1 giugno 2011 la Commissione Elettorale, riunitasi nella sede di Trieste – Via Beccaria 7, ha iniziato
alle ore 9.00 i lavori di spoglio e di scrutinio delle schede
raccolte durante l’Assemblea ordinaria dei soci tenutasi
a Tolmezzo il giorno 28 maggio 2011 per l’elezione dei
delegati al Congresso Nazionale Federmanager.
I risultati di queste operazioni si possono così riepilogare:
schede consegnate
n. 334
schede valide
n. 327
schede bianche
n. 6
schede nulle
n. 1
La Commissione Elettorale ha effettuato la selezione
degli eletti secondo la procedura indicata dal Regolamento
di Federmanager.
Hanno riportato voti:
Delegati in servizio:
Nocera Antonietta
voti 257
Pellis Alessandro
voti 54
Molaro Antonino
voti 24
Delegati in pensione
Stefani Danilo
voti 268
Valeri Beppino Bruno voti 50
In base al disposto di Federmanager risultano proclamati delegati i seguenti candidati:
In servizio: Nocera Antonietta
Pellis Alessandro
In pensione: Stefani Danilo
Le operazioni di scrutinio hanno avuto termine alle ore
10.15 del 01.06.2011.
Per la Commissione Elettorale
Il Presidente Attilio Trani
Delibere e decisioni del CD
Nell’ultima riunione del Consiglio Direttivo, che ha
avuto luogo presso la sede di Udine il 12 maggio 2011,
sono state prese le seguenti deliberazioni principali:
- La rivista Dirigenti Regione, giunta al XIV anno, continuerà ad uscire limitatamente a 1 - 2 numeri all’anno,
prevalentemente in occasione dell’assemblea annuale.
Anche la nostra Associazione entrerà nel Comitato di
Redazione della rivista Dirigenti Nord Est, edita in ambito Triveneto, a partire da fine anno. Questa rivista,
molto migliorata sia in termini di grafica che di conte-
www.fvg.federmanager.it
nuti, esce con 9 numeri l’anno. Verrà comunque redatto
il numero relativo all’assemblea 2011 di Tolmezzo. Al
Presidente viene dato mandato di contattare i responsabili di questa rivista per finalizzare l’accordo.
- Al Meeting dei Giovani Dirigenti, che avrà luogo a Torino in data 10 e 11 giugno, parteciperanno come delegati del Friuli Venezia Giulia Andrea Sigoni e Giovanni
Nigris Cosattini.
- Sono stati messi a punto tutti i dettagli relativi all’assemblea del 28 maggio a Tolmezzo.
- La convenzione tra Federmanager FVG e Obiettivo Lavoro è stata sottoscritta ed è effettiva a tutti gli effetti;
verrà realizzato un incontro con i colleghi in servizio e
in albo speciale per illustrare le finalità e gli estremi
Maurizio Bressani
dell’accordo.
Armando Crisciani
lascia il Comitato di Redazione
Con sincero rammarico abbiamo avuto le dimissioni
dal Comitato di Redazione della rivista di Armando Crisciani, che ne faceva parte dai primissimi anni e che ne è
stato l’elemento propulsivo, specialmente per l’editing e la
grafica. Se oggi siamo arrivati a questo livello di qualità,
che molti ci hanno riconosciuto, lo dobbiamo soprattutto
a Armando Cristiani, che ringraziamo per l’impegno e il
contributo di professionalità.
Segnaliamo anche che, come peraltro indicato in altra
parte della rivista, Dirigenti Regione continuerà ad uscire
limitatamente a 1–2 numeri all’anno, in quanto, per delibera del Consiglio Direttivo, anche la nostra Associazione,
attivo e importante componente di Federmanager Unione
Nord Est, entrerà a far parte del Comitato di Redazione della rivista Dirigenti Nord Est, che a questo punto diventerà
l’organo di stampa di tutte le Associazioni del Triveneto.
(m.b.)
Giorgio Bacicchi
Maestro del Lavoro
Con una cerimonia tenutasi il 1° maggio 2011 a Trieste
sono state assegnate le Stelle al Merito del Lavoro. Ha ricevuto il riconoscimento anche il collega Giorgio Bacicchi,
dirigente di Fincantieri e componente del nostro Consiglio
Direttivo.
Ai neo Maestro del Lavoro le congratulazioni dell’Associazione.
(m.b.)
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Dirigenti Regione
Finanziaria 2012 - 2014:
le nostre pensioni
Nell’ambito dei provvedimenti relativi alla manovra
finanziaria 2012 – 2014 da 40 miliardi di Euro da qualche giorno, sulla stampa, vengono riportate notizie sulle
intenzioni del Governo di adottare provvedimenti atti alla
sospensione del meccanismo di perequazione automatica e
di un contributo di solidarietà a carico delle pensioni medio alte.
Questa decisione, qualora venisse presa, sarebbe iniqua
e punitiva nei confronti di una categoria di pensionati già
più volte vessati da provvedimenti demagogici di blocco
delle loro pensioni; sarebbe la quinta volta nell’arco degli
ultimi vent’anni.
Detto provvedimento sarebbe inoltre condannabile dato
che negli ultimi dieci anni il nostro potere d’acquisto si è
ridotto del 10% circa dovuto alla parziale perequazione
subita.
Federmanager assieme alla CIDA, Confedir-Mit, COSMED, MANAGERITALIA e Federazione Nazionale della
Funzione Pubblica ha tempestivamente inviato una lettera
di dissenso al Presidente del Consiglio On. Berlusconi ed ai
Ministri interessati, che si riporta di seguito.
La lettera in questione è solo il primo atto di un’azione
che Federmanager porterà avanti a tutela dei propri associati pensionati.
Antonio Pesante
Egregio Signor Presidente del Consiglio, Signori Ministri,
dai mass media apprendiamo, con molta preoccupazione, notizie su possibili ulteriori provvedimenti che il Governo potrebbe adottare con la prossima manovra finanziaria,
finalizzati a sospendere nuovamente il meccanismo di perequazione automatica delle pensioni.
Le scriventi Organizzazioni, con la presente, si vedono
costrette ad esprimere tutto il loro dissenso riguardo alla
eventuale reiterazione di misure punitive nei confronti di
una categoria che è già stata abbondantemente vessata e
che assolve pienamente ai propri obblighi fiscali.
Non potremmo accettare eventuali nuovi interventi da
parte di questo Governo che andassero a colpire ulteriormente i pensionati, con l’intento di recuperare risorse per
finanziare una spesa pubblica ancora ricca di sprechi e
sacche improduttive.
Abbiamo già più volte evidenziato come il mancato adeguamento delle pensioni al costo della vita nell’ultimo decennio abbia fatto registrare una perdita di potere d’acquisto, che abbiamo calcolato tra l’8% ed il 10%, colpendo, in
18
Agosto 2011
particolare, i pensionati over 70, titolari di pensioni mediamente più basse che non hanno ulteriori fonti di reddito.
Tale effetto negativo è stato ulteriormente aggravato
dal blocco della perequazione istituito negli anni 1998,
1999, 2000 e 2008, per concorrere in modo solidaristico al finanziamento degli interventi di riforma del sistema
pensionistico.
In particolare, con riferimento alla normativa che disponeva la sospensione della perequazione automatica per
il 2008 delle pensioni di importo superiore a 8 volte il minimo Inps (art. 1, comma 19, legge n. 247/2007), la Corte
Costituzionale si è pronunciata, con sentenza n. 316/2010,
in merito alla legittimità costituzionale del provvedimento.
In tale sentenza, pur dichiarando non fondata la questione di costituzionalità sollevata dal Tribunale di Vicenza,
tuttavia, la Corte Costituzionale pone un monito al Legislatore allorquando, concludendo le motivazioni, segnala che
“la sospensione a tempo indeterminato del meccanismo perequativo, ovvero la frequente reiterazione di misure intese
a paralizzarlo, esporrebbero il sistema ad evidenti tensioni
con gli invalicabili principi di ragionevolezza e proporzionalità (su cui, nella materia dei trattamenti di quiescenza,
v. sentenze n. 372 del 1998 e n. 349 del 1985), perché le
pensioni, sia pure di maggiore consistenza, potrebbero non
essere sufficientemente difese in relazione ai mutamenti
del potere di acquisto della moneta”.
Quest’ultimo richiamo dell’Alta Corte, nelle motivazioni della sentenza richiamata, costituisce una novità rispetto ai precedenti interventi, che ci auguriamo sia tale da
indurre il Legislatore a non reiterare simili provvedimenti
in futuro.
In tal modo si ritornerebbe a porre la questione della
violazione dei principi costituzionali che affermano la proporzionalità e l’adeguatezza delle pensioni in relazione al
mutamento del potere di acquisto della moneta, nonché la
tutela dei diritti acquisiti, che saremmo costretti a riproporre al giudizio della magistratura.
A ciò si aggiunga che, a partire dal 1° gennaio 2011, i
pensionati hanno già subito una evidente grave penalizzazione a causa della mancata conferma del meccanismo di
perequazione automatica introdotto con la Legge 3 agosto
2007 n. 127, per effetto della quale l’indice di piena rivalutazione automatica delle pensioni è tornato ad essere
applicato fino a 3 volte il minimo Inps anziché a 5 volte,
come era valso per il triennio 2008-2010.
Il citato provvedimento aveva accolto, seppure parzialmente ed in via transitoria, le richieste dalle scriventi Organizzazioni, dimostrando la consapevolezza delle
Istituzioni circa la iniquità del meccanismo parzialmente
perequativo e la conseguente necessità di dover dare una
risposta, in termini progressivi, alle legittime aspettative
dei pensionati.
Agosto 2011
Siamo consci delle difficoltà della situazione economica del Paese e della necessità di perseguire gli obiettivi di
riequilibrio del bilancio pubblico, come da impegni assunti
in sede comunitaria; tuttavia, una politica economica di
spending review e l’introduzione di strumenti e normative atte a ridurre significativamente il livello di evasione
fiscale, che caratterizza negativamente il nostro Paese,
con l’obiettivo di un fisco più equo che riduca la pressione
fiscale su lavoro, pensioni e imprese, deve e può trovare
soluzioni di allargamento della base imponibile anziché
andare a penalizzare e mortificare quelle categorie che assolvono onestamente ai propri obblighi fiscali.
Chiediamo, pertanto, di poter aprire un confronto immediato con il Governo, per poter esplicitare in modo più
dettagliato le proposte delle scriventi Organizzazioni ai
fini di rilanciare la crescita del Paese, in un clima di coesione sociale.
In attesa di un Suo positivo riscontro, cogliamo l’occasione per inviare i più cordiali saluti.
Roma, 20 giugno 2011
Dirigenti Regione
In seguito però si sono registrati due fatti negativi per
le nostre pensioni.
A novembre la Corte Costituzionale, con sentenza n.
316/2010 del 3 novembre scorso, ha giudicato infondata
la questione di illegittimità sollevata dal giudice del lavoro
di Vicenza nei confronti della legge Prodi n. 247 del 2007,
che disponeva il blocco della perequazione delle pensioni
relativamente al solo 2008.
Entro il 31 dicembre 2010 non è stata reiterata la
legge n. 127 del 3 agosto 2007 che prevedeva fino al 31
dicembre 2010 la perequazione basata su due fasce di reddito (100% fino a cinque volte il minimo INPS e 75% oltre
tale importo), nonostante i numerosi interventi della Federazione in collaborazione con la CIDA, Manager Italia e
Confedir-Mit.
Firmato: Giorgio Corradini – CIDA,
Silvestre Bertolini - CONFEDIR MIT
Costantino Troie – COSMED
Giorgio Ambrogioni – FEDERMANAGER
Guido Carella – MANAGER ITALIA
Giorgio Rembado - FUNZIONE PUBBLICA CIDA
Comitato Coordinatori
Pensionati Nord Est
Si è riunito a Mestre l’11 aprile 2011 il Comitato dei
Coordinatori Pensionati del Nord Est composto da Antonio Pesante (UD), Egidio Da Ronche (BL), Domenico Rigon (BZ), Piero Braulin (GO), Oreste Del Prete (PD), Alfio
Corrocher (TV), Maria Grazia Gaio (TS), Antonio Russo
(VE), Gianfranco Bragantini (VR), Alberto Pilotto (VI) e
con la partecipazione di Adriano Cappellari, Presidente
del Veneto.
Il coordinatore Pesante ha relazionato sull’attività
svolta dal Comitato di Coordinamento Nazionale dei Pensionati negli ultimi tre mesi; in particolare ha informato
sul recente incontro tenutosi a Milano il 21 febbraio 2011,
con la presenza del Presidente Nazionale Federmanager
Giorgio Ambrogioni, nel quale si sono ripercorsi gli avvenimenti in campo pensionistico del 2010, si sono analizzate
le prospettive future e stabilite le strategie di intervento.
L’anno 2010 è iniziato con un primo risultato positivo
riguardante la non applicazione del famigerato contributo
di solidarietà, previsto dalla legge Prodi sulla riforma pensionistica, seguito dall’abolizione del divieto di cumulo tra
pensioni e redditi da lavoro.
www.fvg.federmanager.it
Parlando di prospettive future si è constatato che il Governo e la politica in generale non hanno alcuna intenzione
per ora di “mettere mano” alla riforma pensionistica relativamente al sistema perequativo ed al sistema del paniere
di riferimento.
Riprendendo una dichiarazione più volte proposta dal
Ministro delle Finanze Giulio Tremonti. “Il tema politico
per eccellenza è la riforma fiscale; questa è la riforma delle riforme”, la Federazione ha aderito al tavolo costituito
su questo argomento dal ministro stesso ed ha approntato
con l’Università Luiss Guido Carli uno studio sulla fiscalità
producendo un documento nel quale, in particolare per i
pensionati, si chiede di reimpostare il prelievo fiscale sul
reddito da pensione, inserendo una fiscalità di vantaggio,
con l’introduzione di una franchigia sulla determinazione
della base imponibile relativa al solo reddito di trattamento pensionistico o, in alternativa, un sistema cedolare su
una quota della pensione.
Tale strada sembra più percorribile dato che la riforma
fiscale interessa tutti gli italiani, mentre la soluzione al
problema perequativo interessa una piccola percentuale di
essi; inoltre il possibile risultato economico risulta essere
maggiormente significativo poiché un punto in meno di fiscalità dà un vantaggio economico 10 volte superiore alla
19
Dirigenti Regione
perequazione al 100%.
La strategia scelta è quella di indire un’incontro a livello nazionale a Roma per la presentazione di questo studio
alle forze politiche e di Governo e successivamente il Convegno Nazionale Pensionati a Milano dove, ripercorrendo i
punti sopra esposti, venga illustrata la proposta.
E’ seguito un ampio dibattito concordando sulle future
azioni e sulla informativa da dare agli associati affinché
le scelte fatte abbiano il massimo risultato. E’ importante
che queste scelte siano condivise e ci sia una forte partecipazione all’azione che si andrà a fare.
Antonio Pesante
Fondo Dirigenti PMI
nuovo sito on-line
Il Fondo Dirigenti PMI è lieto di comunicarvi che dal
16 maggio 2011 è on-line la nuova versione del sito www.
fondodirigentipmi.it
La nostra attenzione si è focalizzata sulle caratteristiche seguenti:
- semplificazione della navigazione;
- modernizzazione dell’editing;
- arricchimento dei contenuti;
- interazione con gli utenti.
Prevediamo anche di evidenziare l’area dedicata ai dirigenti e alle aziende on-line.
Il lavoro sul sito è parte integrante della nuova comunicazione del Fondo che, come promesso, aveva e ha l’obiettivo di informare, integrare e relazionarsi sempre meglio
con i propri iscritti e con le aziende non ancora aderenti.
Dopo avere realizzato il nuovo marchio, la pubblicità
stamperà la brochure istituzionale e quant’altro concerne
l’immagine del Fondo.
Si sta anche lavorando al nuovo sistema di Customer
Relationship Management (CRM) il cui lancio è previsto
nel mese di giugno 2011.
Il Fondo Dirigenti PMI
Convenzione Federmanager FVG
e Obiettivo Lavoro
Scopo della convenzione è fornire ai Dirigenti e Quadri
del Friuli Venezia Giulia:
- un orientamento nella ricerca di un nuovo posto di lavoro
in caso di disoccupazione;
- nuove opportunità di lavoro a coloro che mirano a migliorare la propria attuale posizione.
A tal fine Obiettivo Lavoro mette a disposizione, per
mezzo della propria rete presente nelle principali località
della Regione, i servizi riguardanti:
20
Agosto 2011
Ricollocazione – orientamento a Dirigenti e Quadri
disoccupati con approfondimenti dei principali strumenti
previsti quali bilancio delle competenze finalizzato al placement, percorsi di riqualificazione professionale ed il supporto al matching tra le imprese intenzionate a scommettere sul capitale umano di Dirigenti e Quadri alla ricerca
di una nuova occupazione.
Temporary Management - consulenza qualificata sulle
caratteristiche di questa tipologia contrattuale attraverso
la propria società OL Temporary Management.
Agevolazioni e contributi per le aziende – consulenze
di carattere informativo sulle agevolazioni ed i contributi
alle assunzioni di Dirigenti e di Quadri previste nella legislazione nazionale e regionale. Gli imprenditori più dinamici potranno cogliere le opportunità della globalizzazione
e dell’accelerazione impressa dai mutamenti tecnologici,
avvalendosi di figure con elevata professionalità ma abbattendone i relativi costi.
Il gruppo Obiettivo Lavoro indica nel dott. Fabrizio Benincà ([email protected]; cellulare +39
3487268018), il proprio referente per le informazioni sulla gestione della presente Convenzione.
Ermanno Virgilietti
PREVINDAPI…
Il tuo futuro garantito
CHI SIAMO
Previndapi, nato nel 1990, è il Fondo Pensione per i
dirigenti della piccola e media industria il cui rapporto di
lavoro è regolato dal c.c.n.l. Confapi/Federmanager; ha
la forma giuridica di associazione riconosciuta ed è iscritto
all’Albo dei Fondi Pensione tenuto dalla Covip.
Previndapi opera in regime di contribuzione definita,
con capitalizzazione dei contributi, trimestralmente versati dalle aziende e investiti in polizze assicurative che permettono una rivalutazione annua delle rendite. In sostanza
le prestazioni pensionistiche complementari sono commisurate ai contributi versati e ai rendimenti realizzati dal
gestore assicurativo.
Per implementare la propria posizione previdenziale
integrativa, l’iscritto che perda i requisiti di partecipazione (cessazione dell’obbligo contributivo al Previndapi)
e possa far valere almeno una contribuzione dovuta al
Previndapi, ha facoltà di proseguire volontariamente la
contribuzione al Fondo, determinandone liberamente l’ammontare e la frequenza. L’importo versato confluisce nella
posizione individuale e segue l’allocazione nella gestione
assicurativa per la contribuzione corrente.
E’ utile ricordare che, per la salvaguardia del risparmio previdenziale, la gestione assicurativa offre tutele che
nessun’altra forma di investimento è in grado di garantire
Dirigenti Regione
Agosto 2011
come, ad esempio, il consolidamento del capitale accumulato di ogni anno ed un rendimento minimo garantito che,
dal 2009, è pari al 2,5 %.
I NOSTRI NUMERI
Nonostante la perdurante crisi socio-economica, la
minore consistenza associativa di dirigenti versanti al
31/12/2010, rispetto a quella del 31/12/2009, è stata
contenuta in un –3,7%. In totale sono 4.846 i dirigenti
che hanno scelto di consolidare il proprio futuro con Previndapi.
La contribuzione incassata nel 2010 è stata pari a circa € 26 milioni. Sono state acquisite riserve da altri Fondi
per circa € 1,4 milioni. Le prestazioni liquidate nel 2010
per riscatti, anticipazioni, trasferimento riserve ad altri
Fondi ammontano a circa € 16,5 milioni.
Il tasso di rendimento medio nel 2010, conseguito dalle
Compagnie coassicuratrici, è risultato pari al 3,88%. Tale
risultato, al netto del tasso tecnico precontato, ha rivalutato e consolidato le prestazioni di ciascun iscritto con decorrenza 1° gennaio 2011. La media degli ultimi tre anni è
risultata pari al 4,11%. Le performance ottenute dal Fondo dal 2000 ad oggi garantiscono uno spread significativo
rispetto alla rivalutazione di legge.
Le riserve matematiche consolidate al 1° gennaio 2011
che danno la misura dell’impegno assunto dalle Compagnie assicuratrici nei confronti del Previndapi, ammontano
complessivamente a circa € 239 milioni, con una variazione in aumento, rispetto a quella in essere al 1° gennaio
2010 di complessivi € 18,2 milioni.
LE NOVITA’
Il 22/12/2010 Confapi e Federmanager hanno siglato
l’accordo sindacale di rinnovo del c.c.n.l. per i dirigenti
delle piccole e medie aziende industriali. Tra le novità, di
interesse per il Previndapi, segnaliamo:
- con decorrenza dal 1° gennaio 2011, per tutti gli iscritti,
la contribuzione dovuta dovrà essere applicata fino al
limite di € 150.000,00 di retribuzione annua.
- l’istituzione di una nuova figura professionale il “Quadro
superiore”. Le Parti sociali, valutata la valenza strategica di un ruolo manageriale inteso in senso ampio, quale
fattore chiave di accrescimento del valore aziendale, e
quindi l’interesse reciproco a disciplinare il rapporto di
lavoro non solo del dirigente come tradizionalmente finora avvenuto, ma anche delle altre figure manageriali
che svolgono funzioni di elevata responsabilità nell’ambito dell’organizzazione aziendale - hanno convenuto di
estendere l’area di operatività del c.c.n.l. a questa nuova
figura manageriale; le stesse Parti sociali hanno deciso
di estendere a detti “Quadri superiori” anche la forma
di previdenza complementare, già dalle stesse istituita
con il Previndapi in favore dei dirigenti destinatari del
www.fvg.federmanager.it
medesimo c.c.n.l..
Sul sito internet www.previndapi.it è possibile reperire
informazioni sulle modalità di adesione, contribuzione, la
nota informativa e altri dettagli sull’operatività del Fondo.
Editoriale
continua da pagina 2
Sui temi su cui possiamo spendere le competenze dei
nostri iscritti faremo pesare i nostri giudizi, la incalzeremo
e ne faremo emergere limiti ed errori, senza riguardi per
maggioranza ed opposizione.
Tutto questo significa che forse la nostra Organizzazione nelle fasi elettorali dovrà saper capire ed indicare chi
all’interno dei vari partiti e’ attento ai nostri valori, condivide i nostri obiettivi e si impegna a conseguirli.
Significa dare un passo ancora più veloce a quel processo di aggregazione sotto un’unica grande e credibile sigla di rappresentanza di tutti quei soggetti che ancora una
volta hanno toccato con mano come con questa politica
occorrano strumenti di pressione decisamente più forti.
Significa fare della prossima riforma fiscale il terreno
su cui portare la politica a confrontarsi con le nostre proposte e farle prevalere per il valore che esprimono.
Finisco dicendo che in questi giorni ho ricevuto molte
mail di iscritti e non: alcuni, pur apprezzando le azioni
poste in essere, hanno lamentato un eccesso di stile, questa
politica, hanno detto, deve sapere quanto la misura sia colma e lo deve sapere con durezza.
Altri, pur condividendo la critica alla manovra, hanno ritenuto eccessiva la nostra opposizione al blocco della perequazione ritenendolo un sopportabile contributo di
solidarietà ed una doverosa partecipazione allo sforzo di
risanamento dei conti pubblici.
Non sono rimasto sorpreso: nella nostra categoria convivono, equivalendosi abbastanza, queste due diverse sensibilità; dobbiamo tenerne conto perché l’unità della categoria e’ un bene troppo prezioso per rischiarlo.
Ma la tutela di questo bene non può e non deve impedirci battaglie sui principi: quella in atto e’ una di queste
e vorrei che tutti i dirigenti, iscritti e non, in servizio ed in
pensione, avessero chiaro il senso e la complessità della
nostra azione, un’azione che chiede adesione e partecipazione.
Un’azione che sarà condotta moltiplicando gli sforzi
in tutte le direzioni nelle quali crediamo debba orientarsi
l’attività della nostra Associazione, con il consueto e rinnovato rigore che ha sempre qualificato la nostra visione
di classe dirigente.
Giorgio Ambrogioni
21
Dirigenti Regione
Agosto 2011
La pagina CIDA
Consiglio Nazionale CIDA
Si è svolta il 17 giugno 2011 a Roma la riunione del
Consiglio Nazionale CIDA con la partecipazione del Presidente nazionale dott. Giorgio Corradini, del Comitato di
Presidenza (Presidenti delle Federazioni sindacali componenti la CIDA), dei consiglieri nazionali, di alcuni presidenti regionali invitati (Lombardia, Friuli VG, Trento e
Bolzano) oltre che di alcuni altri ospiti.
L’ordine del giorno comprende:
1. approvazione verbale riunione precedente;
2. comunicazioni del Presidente;
3. approvazione bilancio 2010;
4. approvazione delle proposte di modifica dello Statuto e
del Regolamento delle Unioni Regionali;
5. varie.
Per quanto riguarda le comunicazioni del Presidente
viene presentata una relazione dell’attività svolta ed approvata una mozione che impegna il Comitato di Presidenza a svolgere nei confronti del Governo e della Politica
tutte le azioni volte a tutelare gli associati sulle politiche
fiscali e previdenziali.
Il bilancio 2010 è stato approvato, rilevando che:
1) gli iscritti ai 6 sindacati CIDA erano 75.625 di cui ben
61.067 appartenenti a Federmanager (oltre 80%)
2) i contributi associativi dovuti per il 2010 erano pari a
453.000 Euro
3) il bilancio aveva un avanzo di 23.000 Euro a fronte di
spese per 165.000 Euro
4) risultavano impegnate notevoli risorse sui fondi di riserva (385.000 Euro) e rischi (240.000 Euro) per contenziosi, crediti da esigere, depositi cauzionali, CAF
CIDA, etc.
La parte più importante è costituita dalle proposte di
modifica dello Statuto nazionale e del Regolamento Unioni
Regionali, rese necessarie per rendere più snello ed efficiente il funzionamento della CIDA e che sono state approvate all’unanimità dal Consiglio Nazionale.
Le proposte sono state preparate da un gruppo di lavoro
e presentate al Comitato di Presidenza che le ha proposte
all’approvazione del Consiglio Nazionale:
1) Statuto Nazionale:
- pari opportunità
- possibilità di eleggere due Presidenti CIDA consecutivi della stessa Associazione (ogni Presidente al massimo due mandati di tre anni)
- revisione del numero di consiglieri nazionali a seguito
dell’evoluzione del quadro associativo. Si passerà da
22
21 a 29 consiglieri nazionali, distribuiti proquota fra
le sei Associazioni componenti CIDA. In particolare
è previsto un incremento di 4 consiglieri nazionali in
quota Federmanager.
2) Regolamento Unioni Regionali:
- incremento del numero di consiglieri regionali da 7 11 unità a 9 - 13 unità, nominati direttamente dalle
Associazioni di appartenenza
- il numero e la composizione dei consiglieri di ogni regione saranno stabiliti dalla CIDA nazionale
- ogni Associazione potrà nominare un consigliere regionale supplente che parteciperà ai consigli in caso
di assenza di un altro consigliere della stessa Associazione.
Le modifiche potranno comportare i seguenti impatti
sull’Unione Regionale CIDA Friuli Venezia Giulia:
1) si potrà riottenere un consigliere nazionale in rappresentanza della regione, venuto a mancare a seguito dell’ultima riorganizzazione. Tale modifica è di competenza
di Federmanager nazionale su proposta della Giunta,
approvata dal Consiglio Nazionale.
2) Federmanager FVG potrà passare da tre a quattro consiglieri regionali effettivi nel consiglio regionale CIDA
e potrà anche nominare un consigliere regionale supplente.
Guerrino Saina
Copertina
Il Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste venne costruito per iniziativa privata tra il 1798 e
il 1801. Il progetto originale fu di Giannantonio
Selva, progettista anche della Fenice di Venezia, a
cui si devono gli interni. Matteo Pertsch subentrò
nell’incarico e si occupò soprattutto delle facciate.
Fu inaugurato con il nome di Teatro Nuovo e si
chiamò poi Teatro di Trieste. Il 27 gennaio 1901
venne intitolato a Giuseppe Verdi, nel giorno stesso
della morte del Maestro.
Agosto 2011
Dirigenti Regione
Giovani Dirigenti
Obiettivo: innovare e fare rete
E’ Federico Dosio, ingegnere di 43 anni e responsabile di
stabilimento di Salgomma Srl, il nuovo coordinatore nazionale del Gruppo Giovani Federmanager. Dosio è stato eletto
nel corso del nono Meeting del Gruppo Giovani che si è svolto il 10 e 11 giugno 2011 a Torino. Guiderà un comitato di
27 componenti insieme a Giuseppe Chiari, 42 anni, direttore
industriale della Margaritelli SpA, eletto vicecoordinatore.
Nel nuovo comitato sono presenti 10 donne, pari al 37% di
rappresentanza rispetto a una media nazionale del 7%.
“Siamo un paese che ha bisogno di cambiamenti per
poter competere in uno scenario internazionale nuovo e in
continua evoluzione” ha dichiarato Dosio. “Come Gruppo
Giovani Dirigenti di Federmanager vogliamo chiamare a
raccolta tutti i giovani dirigenti e mettere in atto quei
cambiamenti imprescindibili necessari a rilanciare il sistema economico italiano”.
Il neo-coordinatore ha indicato che si procederà con la
creazione e la promozione del network anim@ mediante la
riproposizione del format dell’evento, la ricerca di contatti
e accordi con altre realtà manageriali e imprenditoriali, la
costruzione di strumenti di supporto per il network, ovvero
sito Web, blog, gruppi Linkedin. Dal network stesso emergeranno e saranno sostenuti iniziative e progetti trasversali di rinnovamento del sistema Paese.
Dosio ha inoltre dichiarato che saranno lanciate al
tempo stesso iniziative specifiche sul versante interno
all’associazione, per promuovere la partecipazione e l’impegno diretto delle nuove generazioni, lo sviluppo di nuovi
servizi e di nuove modalità di rappresentanza, la crescita
delle associazioni nella loro capacità di incidere nel contesto socio-economico locale.
La kermesse torinese, che ha fatto parte del ricco programma di iniziative ispirate ai 150 anni dell’Unità d’Italia, è stata arricchita dalla presenza di un folto parterre
di importanti protagonisti del mondo dell’imprenditoria,
dell’economia e delle Information Technology. Sono intervenuti Paolo Baronci di Mperience, il teorico del Pensiero
Laterale Edward de Bono, Pierluigi Curcuruto di ProSpera, Luca De Pietro della Venice International University,
Andrea Granelli di Kanso, Hubert Jaoui noto specialista
dell’innovazione, Fabrizio Paschina di Intesa Sanpaolo e
gli economisti Dominick Salvatore e Irene Tinagli. Hanno
dato testimonianza anche il presidente del comitato dei garanti per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, l’onorevole Giuliano Amato, e il presidente del CENSIS Giuseppe
De Rita, i quali hanno confermato la fiducia negli obiettivi
espressi dal nuovo coordinatore.
www.fvg.federmanager.it
Il meeting, dal titolo “L’anima di un’Italia possibile”,
ha chiamato a raccolta i giovani dirigenti di tutta Italia,
che si sono confrontati sulla situazione economica del Paese, ma anche e soprattutto sulle “soft skills” e sull’apporto culturale che la nuova classe manageriale può e deve
portare al cambiamento. Due i “must” emersi: innovare
e fare rete, che si concretizzano nella proposta di creare e implementare reti di Network Innovation Managers
(NIM), capaci di cogliere i cambiamenti per trasformarli
in opportunità di crescita economica e sociale.
“I giovani dirigenti – ha dichiarato Francesco Castelletti, che ha guidato il Gruppo Giovani dirigenti nell’ultimo
biennio – hanno sottolineato che la crisi economica che
attanaglia il Paese è un elemento esterno e di contesto,
che ha solo evidenziato un problema più grave relativo alla
capacità di reazione del sistema Italia, che non ha ancora
saputo adeguarsi ai fenomeni già innescati dalla globalizzazione e potenziati dalla crescita dirompente dell’interconnessione”.
E’ un passaggio epocale che l’Italia non ha colto nella
sua complessità e che rende anacronistici e inadatti strategie, modelli, organizzazioni, comportamenti manageriali
che hanno funzionato per decenni. I giovani dirigenti denunciano un Paese ingessato in rigide strutture gerarchico-burocratiche, con modelli manageriali di “comando e
controllo”, totalmente inadeguate a confrontarsi con reti
di capitale umano. Un sistema che in tutti gli ambiti, dalla
formazione alla pubblica amministrazione, dalla rappresentanza politica e sindacale all’impresa, è chiamato ad
affrontare un vero e proprio cambiamento culturale, guidato da manager che sappiano sviluppare la collaborazione, facendo leva su valori come la fiducia, l’affidabilità, la
passione, la tensione ideale, la responsabilità sociale, e la
visione creativa per co-innovare. In sintesi, un richiamo al
valore civile attraverso la raccolta di tutte le migliori energie positive del Paese per rompere le ingessature burocratiche, creando le “spinte” di cui il sistema Italia necessita
per tornare a pieno titolo tra i Grandi.
Nigris Cosattini nel Coordinamento
Giovani Dirigenti
Nel corso del IX Meeting dei Giovani Dirigenti di Federmanager di Torino il collega Giovanni Nigris Cosattini
è stato eletto componente del Coordinamento Nazionale,
subentrando a Andrea Quargnali.
A Giovanni formuliamo le più sentite congratulazioni
per la nomina ed i più calorosi auguri di buon lavoro.
Maurizio Bressani
23
Dirigenti Regione
Agosto 2011
Forum Energia
Energia - Punto e a capo
Si è celebrato ancora una volta il rito del processo al
nucleare sull’onda emotiva dei disastri in Giappone, sullo
sgomento dei fenomeni naturali che hanno colpito l’Estremo Oriente. Per la seconda volta l’Italia ha deciso di abbandonare l’energia nucleare dopo essere stata nel passato
all’avanguardia in questa innovativa tecnologia e dopo aver
contribuito con alcuni suoi illustri scienziati alle scoperte
sulle proprietà dell’atomo.
Da un punto di vista tecnico la situazione che si prospetta nell’immediato futuro è da considerare drammatica, ma
forse non tanto perché, o inchinandosi davanti agli arabi,
o pagando prezzi energetici elevati ai paesi industrializzati, o constatando che il fabbisogno energetico è compresso
dalla persistente crisi economica, può darsi che qualche
costoso accomodamento sarà trovato.
Drammatica è però la faciloneria con cui si fanno
prendere ad una popolazione impreparata delle decisioni
di lungo termine, decisioni strategiche irreversibili, senza
aver fornito una essenziale corretta informativa. Si è anzi
pilotata la campagna referendaria da parte di personaggi
– con o senza orecchino – altrettanto disinformati ma determinati nel perseguire degli obbiettivi ideologici, a loro
esclusivo vantaggio politico.
Il problema energetico nazionale è di una lineare semplicità. L’Italia assorbe annualmente un fabbisogno di
320x103 GWh (con riferimento ai dati del 2009) di cui il
14% è importato dall’estero, di provenienza nucleare.
Il costante aumento del fabbisogno energetico è stabilizzato secondo le attuali tendenze su un tasso del 1,5%
annuo; questo significa che nel 2030 avremo bisogno di
un incremento di ulteriori 100x103 GWh annui, pari a
1/3 del fabbisogno attuale, ovvero il corrispettivo di 20
centrali tradizionali da 1000 MW. Si dovrà inoltre tener
conto dell’energia elettrica aggiuntiva che si renderà verosimilmente necessaria per la trazione elettrica dei veicoli
urbani in sostituzione dei carburanti fossili.
L’attuale governo, dichiaratamente privo di una pianificazione energetica - ma forse non proprio tanto - aveva
deliberato di sopperire in grande misura al crescente fabbisogno con il ricorso al nucleare basato su otto centrali da
1600 MW idonee a produrre 75x103 GWh/anno di energia
pulita, non inquinante, non dipendente da fenomeni naturali esterni, ottenuta da combustibile reperibile in quantità
quasi illimitata presso paesi politicamente stabili.
C’era evidentemente anche la consapevolezza di dover
ricorrere ancora al vincolante impiego di combustibili fos-
24
sili da cui siamo ampiamente dipendenti, ma non doverne
almeno aumentare l’entità; e insieme a questa anche la
consapevolezza dei limiti effettivi presentati dalle tanto
decantate risorse rinnovabili, un’ipotesi più ideologica, apportatrice di facili consensi politici, che non risolutiva.
Tra queste va annoverata l’energia eolica, condizionata da caratteristiche di ventosità di cui gli studi di
settore stimano una complessiva potenza nazionale teorica
di non più di 40.000 MW, con una produzione realistica
di circa 17x103 GWh/anno (6% del fabbisogno energetico
totale); è sperabile che i risultati delle sperimentali installazioni marine forniscano qualche ulteriore contributo.
Altra interessante fonte è il fotovoltaico, una fonte
addirittura seducente, limitata anch’essa dal basso rendimento dei materiali che costituiscono le celle fotovoltaiche
e che richiede ampie superfici di esposizione a fronte di
modeste quantità di energia prodotta; ciò impone - almeno
per ora – la rinuncia a centrali di potenza, ma prevede l’installazione degli impianti sul luogo di utilizzazione, cioè
sui singoli edifici ed a spese dei proprietari, sia pure con
il concorso di contributi pubblici. Gli studi più accreditati
non ne prevedono un’estensione superiore a 15x103 GWh/
anno.
Sono da escludere ormai significativi aumenti dell’energia idroelettrica validamente attestata sul 16% del prodotto nazionale; è da sperare che nessuno si sogni di evocare la tragedia del Vajont per proporre un referendum
sull’abolizione delle centrali idroelettriche. Nessuno pone
però in discussione il costo sociale delle centrali a carbone, la cui estrazione comporta in tutto il mondo il sacrificio
di un migliaio di minatori all’anno.
Sembrano abbastanza lontane le prospettive di ricorrere al solare termodinamico per produrre vapore nelle centrali termoelettriche.
Ulteriori fonti energetiche sono rappresentate dalle
biomasse, dal biodiesel (magari a scapito dell’agricoltura), dalla geotermica e inoltre dalle forme di energia che
emergono periodicamente per poi scomparire ogni qualvolta si parla di crisi, quali correnti sottomarine, maree,
potenziale osmotico delle acque dolci e salmastre, calore
ipogeo, idrogeno. Messe insieme, queste risorse possono
far ipotizzare ottimisticamente un contributo totale di
7x103 GWh/anno.
Il quadro che ne risulta, una volta escluso il nucleare, è
configurabile nella tabella riportata.
Le conclusioni che derivano dall’esame della suddetta
tabella stanno a significare che:
- continueremo ad essere vincolati alla morsa dei combustibili fossili, sia pure privilegiando l’utilizzazione del
gas metano al posto del petrolio, ma anche ricorrendo
Dirigenti Regione
Agosto 2011
in misura crescente al carbone; è una rinuncia al necessario abbandono dei combustibili fossili in progressivo
esaurimento e per di più fonte di inquinamento;
- saremo costretti a continuare a ricorrere alle importazioni di energia;
- saremo cioè sempre più dipendenti dall’estero;
- resta aperto il problema di sopperire alla vistosa scopertura di 75 GWh x 103/anno, un’entità cui avrebbe
abbondantemente contribuito il nucleare.
anni
fonti
2010
produz.
%
2030
produz.
%
carbone
petrolio
gas
fossili
nucleare
idroelettrica
geotermica
fotovoltaica
eolica
220
0
53
5
1
6
biomasse/
biodiesel/div
7
rinnovabili
72
22%
100
23%
produzione
nazionale
292
91%
320
88%
servizi aus.
importazioni
- 17
45
- 5%
14%
-20
45
11%
totale
320
100
%
345
100%
fabbisogno
320
scopertura
0
69%
---
220
0
56
5
15
17
64%
---
4
3
75
21%
100
Produzione annuale di energia elettrica in Italia
GWh x 103/anno
Come si fronteggerà la situazione?
Occorre prendere finalmente in considerazione il risparmio energetico nella duplice forma della generazione
e degli usi finali. Gli interventi sulla generazione investono un aspetto strettamente tecnico basato sul rendimento
delle fonti, sulla loro ravvicinata ubicazione rispetto agli
utilizzatori, sulla equilibrata costanza dei prelievi (reti informatiche), sulla riduzione delle perdite di distribuzione.
Gli interventi sugli usi finali, basati sui bassi consumi de-
www.fvg.federmanager.it
Aiutaci a comunicarti tempestivamente tutte le informazioni
420
0
gli impianti e dei mezzi di illuminazione, comportano una
determinante partecipazione degli utilizzatori, un grosso
problema di cultura industriale, un problema di educazione civica dai risultanti certamente rilevanti, ma anche
scarsamente definibili. Certamente un percorso da seguire
con costante attenzione fino a quando non sarà imposto
autoritariamente per mancanza di energia o per mancanza
di mezzi per procurarsela.
Sul piano generale si continuerà a ricorrere verosimilmente ai combustibili fossili, fino a quando saranno disponibili e fino a quando i paesi produttori saranno disposti a
cederceli a prezzi progressivamente crescenti e in quantità
progressivamente calanti; ma anche fino a quando ne accetteremo il pressante inquinamento. a meno che non si
rendano realmente accessibili i fossili “idrati”.
In compenso ci potremo consolare inneggiando alla
vittoria sull’odiato nucleare e convincendoci che questa
rappresenta la soluzione del problema energetico. Non è
neanche escluso il sospetto che nell’opinione popolare il
nucleare fosse destinato a sostituire altre fonti (magari
rinnovabili) anziché sopperire necessariamente a un crescente fabbisogno.
Forse le circostanze presenteranno un unico punto positivo, quello di obbligarci a procedere con determinazione
allo sviluppo delle fonti alternative – almeno di quelle realizzabili – nel proposito di recuperare il ritardo negligentemente maturato.
Mario Bertoni
relative alle attività
dell’Associazione.
Comunicaci
e-mail
@
25
Dirigenti Regione
Agosto 2011
Vita associativa
Visita alla Girolamo Luxardo
Martedì 10 maggio 2011 siamo partiti in pullman per
una visita tecnico/culturale in provincia di Padova organizzata dal Gruppo Pensionati di Udine con la collaborazione del nostro associato Silvio Cattalini.
Ci siamo recati a Torreglia dove abbiamo visitato lo
stabilimento della Girolamo Luxardo, noto produttore del
maraschino, di altri liquori, di marmellate ed altri prodotti
per la pasticceria.
Siamo stati ricevuti da uno dei membri della famiglia
a cui fa capo l’azienda, il dott. Franco Luxardo, che si
occupa della Direzione Commerciale Export, che ci ha illustrato l’Azienda partendo dalle origini e spaziando poi
sugli aspetti industriali e commerciali.
dott. Franco Luxardo
La Luxardo è stata fondata nel 1821 a Zara, in Dalmazia, ove operò sino al 1943 quando, con lo scoppio della
guerra e la successiva occupazione dei partigiani comunisti di Tito, lo stabilimento venne distrutto e la famiglia,
dopo l’uccisione di alcuni dei suoi componenti da parte
delle truppe partigiane, assieme agli abitanti della città fu
costretta a partire esuli verso l’Italia.
L’unico dei fratelli superstiti fu Giorgio Luxardo che
ebbe il coraggio di ricominciare l’attività costruendo un
nuovo stabilimento a Torreglia (PD) nel 1947.
In Torreglia inoltre la famiglia Luxardo ha favorito lo
sviluppo di piantagioni di ciliege marasche atte alla produzione dei loro prodotti.
La visita è stata guidata dallo stesso dott. Franco Luxardo ed è iniziata dallo stabilimento dove abbiamo potuto visionare le varie fasi della produzione dei liquori che
partono dalla materia prima costituita dalle ciliege marasche.
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La visita si è conclusa poi allo spaccio, occasione di
acquisto dei prodotti da loro fabbricati.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo presso l’Antica Trattoria Antenore di Torreglia ci siamo recati all’antica Abbazzia di Praglia che dista 6 chilometri da Torreglia.
Qui abbiamo partecipato alla visita guidata di una parte del complesso monastico che si sviluppa su una superficie coperta di 13.000 mq.
In questo sito, oltre alle attività monastiche e teologiche è operante un laboratorio di restauro del libro antico
con annessa biblioteca.
Dopo un passaggio alla spezieria del monastero, ove
vengono prodotti preparati officinali con antiche ricette
utilizzando erbe e prodotti dell’alveare, ebbe fine il viaggio
con il rientro a Udine.
Antonio Pesante
Agosto 2011
Visita alla Cimolai S.p.A.
Appuntamento alle ore 14.30 di venerdì 10 giugno per
circa 35 collleghi e loro consorti delle Sedi Regionali presso la Filiale di San Giorgio di Nogaro, area Aussa-Corno,
della Cimolai SpA per la visita all’azienda, organizzata
dal Gruppo di Pordenone.
La Società, con sede in Pordenone e stabilimenti in Italia (Polcenigo, Roveredo in Piano, San Quirino in provincia di Pordenone e San Giorgio di Nogaro in provincia di
Udine) ed all’estero (Venezuela), fa parte dell’importante
gruppo familiare fondato dal cav. Armando nel 1949 ed
ora gestito con i figli ing. Luigi che guida la SpA, la figlia
Ivana che dirige l’Immobiliare e l’Agricola ed il terzo figlio Roberto a capo della Cimolai Technology.
Le unità produttive si estendono su 790.000 metri quadrati sui quali sorgono capannoni industriali per 182.000
metri cubi; i dipendenti sono 1700 circa per un fatturato
annuo di 264 milioni di euro (dei quali 166 - 63% - per
commesse estere).
La Cimolai Technology (Carmignano di Brenta, Vicenza) produce strumenti finalizzati all’attività industriale
(ponti gru, ecc.) per la SpA e per terzi; la produzione della
SpA spazia dall’edilizia civile (hangar per aerei, capannoni industriali, impianti sportivi, edifici pubblici, ecc.) a
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Dirigenti Regione
strutture per vie di comunicazione (ponti, viadotti, ecc.) a
tubi per condotte e, recentemente, anche a scafi per navi
da crociera. Troppo lungo sarebbe elencare le realizzazioni
che per arditezza, complessità costruttiva e di messa in
opera hanno suscitato meraviglia in tutto il mondo. Basti
ricordare le coperture dello stadio Millenium di Cardiff,
dello stadio Olimpico di Atene e la costruzione dello stadio
di Johannesburg per i campionati del mondo del 2008. In
azienda si attendono con impazienza e trepidazione gli sviluppi delle vicende legate alla costruzione del ponte sullo
stretto di Messina…
Accolti dal responsabile della produzione ing. Zanetti
e dotati dell’elmetto prescritto dalle norme di sicurezza,
abbiamo iniziato la visita ai reparti produttivi dove si sono
potute vedere le poderose attrezzature adeguate alla lavo-
razione di lastre d’acciaio anche di notevole spessore (6070 mm) da trasformare in tubi necessari, come nel caso in
specie, per la costruzione in Messico di una torre alta più
di 100 metri. Quindi presse da 6000 tonnellate di potenza
per la piegatura, ponti gru per lo spostamento dei semilavorati e linee complesse e gigantesche per le saldature.
Sul piazzale prospiciente il corso d’acqua (fiume Corno), sul quale è attraccata una grandissima chiatta, è in
costruzione il ponte che attraverserà la Garonna a Bordeaux. Questo verrà realizzato in vari tronconi, quello già co-
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Dirigenti Regione
struito è di notevoli dimensioni, che verranno traslati mediante poderosi carrelli su gomma sulla chiatta, per essere
poi trasferiti via mare a destinazione per l’assiemaggio.
Sempre sul piazzale della fabbrica staziona un carro
ponte costrutto dalla Technology dell’altezza di 40 m.
Come si può comprendere tutto è di notevoli dimensioni,
ma i tecnici nostri accompagnatori ci hanno sottolineato
come la precisione in fase costruttiva non deve mai venir
meno (tenendo conto della flessione delle strutture, delle
dilatazioni, ecc.), altrimenti risulterebbe compromessa la
costruzione dell’opera.
Non abbiamo potuto non constatare l’oculatezza della
scelta della Cimolai di insediarsi in questa zona servita dal
corso d’acqua, indispensabile per il trasferimento via mare
dei grandi manufatti.
Non rimane che sottolineare, oltre all’accoglienza ricevuta, l’illustrazione degli aspetti significativi dell’azienda,
della sua produzione e degli specifici sistemi di messa in
opera delle varie realizzazioni, molto interessanti ed apprezzati, corredati anche dalle rassegne aziendali illustrate da News Communication.
Rinfresco finale nell’aula conferenze, alle pareti della
quale troneggia in bella vista l’immagine dello scafo della
prima nave da crociera extra lusso commissionata dalla
Seabourn alla CI.MAR. (Cimolai Mariotti), nuovo interessante settore di attività.
Luigi Mutton
Gruppi pensionati
Udine
Il programma del prossimo trimestre pervede:
- Mostre d’arte in sede con opere di ricamo e merletti di Ro-
sanna Mosti, moglie del nostro socio Alvaro De Marchi;
- Visita alla MODIANO;
- Visita ad una Centrale Idroelettrica della FANTONI
GROUP;
- Mostra d’arte in sede con opere dell’artista, nostra socia, Giuliana Belotti;
- Visita alle Cantine Toscane Frescobaldi di Castel Giocondo ed ai castelli toscani.
Sono in corso di definizione tempi e programmi, gli interessati saranno informati per tempo.
Pordenone
Il Gruppo Pensionati di Pordenone propone per venerdì
14 ottobre 2011, presso la sede della B.P.T. (Domotica) di
Sesto al Reghena, un convegno sul ruolo del Manager per
lo sviluppo e l’innovazione.
Sostengono l’iniziativa, oltre alla Federmanager di
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Agosto 2011
Pordenone, l’Unione Industriali e la Comet.
Maggiori dettagli saranno forniti a tempo debito, ferma restando fin d’ora la disponibilità in proposito della
Segreteria.
In Carnia
il 41° Campionato Triveneto di Sci
Il Comitato di Presidenza di Federmanager Unione
Nord Est ha deliberato che il prossimo campionato triveneto di sci si svolgerà in Carnia, dal 26 febbraio al 4 marzo
2012.
La gara di fondo, con la ciaspolada a seguire, avrà luogo venerdì 2 marzo ai Laghetti di Timau - Paluzza.
La gara di slalom gigante si svolgerà sulla pista 1 del
Monte Zoncolan sabato 3 marzo.
La premiazione avrà luogo, sempre sabato 3 marzo,
presso il teatro Candoni di Tolmezzo; seguirà la conviviale
di chiusura presso il Pala Tennis di Tolmezzo.
Nella settimana sono previste visite a località, Musei e
Aziende della zona, quali il Foro Romano e il Museo di Zuglio, il Museo della Grande Guerra di Timau, la Tessitura
Carnica di Villa Santina, il Museo delle Arti e Tradizioni
Popolari di Tolmezzo, il museo dell’orologeria pesarina,
nonché a località turisticamente e storicamente rilevanti
della Regione (Aquileia o Cividale). Previsti anche alcuni
incontri rivolti a valorizzare la cucina carnica ed i laboratori del gusto.
Dopo nove anni il Campionato torna in Friuli Venezia
Giulia, alla ricerca dei veri valori e delle tradizioni genuine
della montagna, che costituiranno l‘elemento dominante
di questa edizione. L’organizzazione è da tempo avviata.
Dobbiamo partecipare in tanti e vincere in tutte le categorie! Lo possiamo fare!
Maurizio Bressani
Agosto 2011
Dirigenti Regione
Lettere
Occhio ai bidoni
Ben ritrovati, cari colleghi.
Desidero oggi, 13 giugno 2011, descrivervi una situazione paradossale, che, oscillando tra il rompente ed il divertente, mi ha coinvolto per un paio di settimane e si è
conclusa in modo positivo il 10 giugno scorso. Ed è proprio
per questo che ve ne parlo; potrebbe servirvi.
Cominciamo dall’inizio, a costo di farla lunga. Bene; un
paio di anni fa, aprile 2009, uno dei miei figli ha un piccolo incidente stradale; uscendo dal parcheggio di casa, in
quel di Arta Terme, urta la parte posteriore di una Panda
di “Poste Italiane”. Il danno? Incrinatura del coperchio
di plastica del fanalino posteriore. Visto che ben conosce
la postina, invita la stessa a portare la macchina dal carrozziere offrendosi di pagare direttamente la riparazione.
Viene comunque compilato un verbale di constatazione
amichevole su un modulo speciale, in unica copia.
Passano i mesi ed il ragazzo, in assenza di notizie, dimentica il fatto. Passa un anno, ancora niente. Si arriva
al punto che la Compagnia di mio figlio (chiamiamola A)
gli rilascia il nuovo contrassegno assicurativo senza applicare alcuna penalità. Poco dopo però la Compagnia della
controparte (chiamiamola B), che ha indennizzato il suo
assicurato, richiede ad A il ristoro del danno. A si fa viva
con mio figlio lamentando la mancata denuncia. Mio figlio
si scusa con A, fornisce tutte le spiegazioni richieste e conferma la disponibilità al pagamento diretto.
Fine della trasmissione e passa un altro anno; A sembra
essersi dileguata; torna a nuova vita nel maggio 2011 con
l’invio del consueto preavviso di scadenza polizza, corredato dalla classe di merito assegnata e dalla cifra da corrispondere. Problemi? Per la Compagnia certamente NO!
Mio figlio invece si vede assegnare due livelli in più sulla
scala della cattiveria ed il premio annuale sale da € 498
a € 628. Tutto sommato niente male, direte voi. Io invece
non ero d’accordo ed avevo tempo da perdere. Tra l’altro
la Compagnia gestisce altre quattro polizze della mia famiglia.
Vado allora in Agenzia e chiedo di conoscere l’importo
liquidato da B e risarcito da A, precisando che mio figlio si
era offerto, due anni fa in prima battuta e lo scorso anno
in seconda istanza, di provvedere al pagamento diretto del
dovuto. Sorpresa! La Filiale non conosce l’importo, si interpella la sede centrale. Controsorpresa!! La Compagnia
non conosce l’importo. E allora come si fa? Bisogna rivolgersi alla CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi
Pubblici S.p.A. - Servizio Stanza di Compensazione Via
www.fvg.federmanager.it
Yser 14, 00198 Roma, anche via fax al N° 06/85796546)
e chiedere lumi. Dopo qualche giorno una lettera riservata personale fornisce i chiarimenti richiesti: somma da
versare e modalità di pagamento. Nel caso di mio figlio
l’importo da corrispondere a CONSAP, attenzione a CONSAP e non ad una delle Compagnie coinvolte, era di ben
€ 99,55, da versare con bonifico su cui grava la tangente
bancaria di € 2,60. A fronte quindi di una spesa totale di
€ 103,15, la Compagnia A pretendeva di incamerare da
subito € 130,00, e di estendere l’aumento dell’ obolo in un
futuro indeterminato.
A pagamento effettuato CONSAP invia una seconda
“riservata personale” che, presentata in Agenzia, dovrebbe produrre sia la riclassificazione dell’assicurato che il
ricalcolo del premio da versare. Non è proprio così, ma
quasi. E’ ancora necessaria l’autorizzazione di filiera; alla
fine arriva anche quella. Risultato? Il livello di cattiveria
torna alla normalità ed il premio da corrispondere scende
a € 411 . Niente male anche per me. Morale della novella
e modalità di comportamento:
1) esigere sempre copia della costatazione amichevole;
2) qualora il danno arrecato sia di palese modesta entità
scrivere tra le note la propria disponibilità al pagamento
diretto;
3) chiedere alla propria Agenzia di essere tempestivamente informati circa il risarcimento effettuato;
4) valutare la convenienza del pagamento diretto: nei casi
dubbi farsi fare un conteggio dall’Agenzia.
Furio Sussi
Eusebio Gualino
alla Community
L’XI evento della Community vedrà l’eccezionale
partecipazione di Eusebio Gualino, A. D. di Gessi
SpA, piccola azienda diventata in poco tempo
leader in Italia nel settore dell’arredobagno e
private wellness.
“Crediamo nelle persone, nella loro capacità,
pensiamo che le cose possano cambiare solo
attraverso una crescita personale. Crediamo nel
rapporto diretto, nel sorriso, nelle emozioni” afferma Eusebio Gualino.
L’appuntamento è per il giorno 21 ottobre, alle
ore 18.00, a Villa Manin di Passariano, con le
consuete modalità.
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