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Presentazione a cura di: Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa Chi ha figli adolescenti sa che è veramente una fase difficile della vita, chi non ne ha… può ricordarsi della propria adolescenza! Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa Per rendere più chiaro il discorso, vi parlerò di sei importanti aspetti di questa delicata fase. Vediamoli insieme. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La crescita fisica La sessualità La famiglia La scuola La devianza La fine dell’adolescenza Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La crescita fisica Lo sviluppo fisico all’improvviso accelera, il corpo si trasforma molto rapidamente e spesso in modo non armonico: alcune parti del corpo si sviluppano prima delle altre. Ad esempio il peso e l’altezza possono crescere in modo differente e quindi esserci un eccesso di peso in un ragazzo ancora basso o al contrario una grande magrezza a fronte di un’altezza notevole. Si allungano le corde vocali e la voce cambia divenendo spesso sgradevole, anche se solo temporaneamente. Compaiono difetti fisici ‘temporanei’ come i brufoli. I ragazzi non riescono più a gestire il proprio corpo come avveniva in precedenza, sono goffi nei movimenti, scoordinati, lenti. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La crescita fisica: effetti sull’emotività A fronte di questi cambiamenti così improvvisi, i ragazzi spesso ne fanno una tragedia! Non si riconoscono più nel proprio corpo che negli anni precedenti avevano imparato a gestire molto bene. Non hanno più il CONTROLLO sul proprio corpo e non sanno come diventerà alla fine della trasformazione che stanno vivendo. Si sentono brutti e goffi, soprattutto pensano che i loro difetti siano PER SEMPRE. I difetti fisici diventano fonte di grande preoccupazione , spesso i ragazzi pensano che siano proprio questi difetti la causa dei loro insuccessi nelle relazioni; non ne parlano con nessuno e proprio per questo la loro situazione sembra ancora più grave. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La crescita fisica: Come intervenire Il genitore dello stesso sesso può essere d’aiuto per il figlio aiutandolo a ridimensionare i difetti, a capire che molti si risolveranno alla fine dell’adolescenza. Può aiutare il figlio a capire che le relazioni con gli altri non dipendono dall’aspetto fisico e che il ragazzo ha comunque molti altri pregi che fa fatica a vedere. Se ha un buon dialogo con il figlio, può ascoltarlo e consigliarlo, magari raccontando qualcosa della sua adolescenza. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La maturazione sessuale La maturazione sessuale si verifica nelle ragazze con un paio d’anni d’anticipo (in media) rispetto ai ragazzi. La trasformazione è molto differente, vediamo dunque nello specifico. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La sessualità per le ragazze Per le ragazze le trasformazioni più visibili sono la comparsa di peli pubici, l’inizio del ciclo mestruale e lo sviluppo del seno. L’arrivo della prima mestruazione è improvviso e crea un profondo distacco dalla fase precedente. A volte può essere un trauma se la ragazza non è adeguatamente preparata e l’arrivo della prima mestruazione (menarca) può essere vissuta con vergogna. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La sessualità per i ragazzi Per i maschi la maturazione sessuale è un fatto meno drammatico. I cambiamenti principali sono: il cambio della voce, la comparsa di peli pubici, l’ingrossamento dei genitali. Sono cambiamenti graduali e non creano delle crisi cicliche. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La sessualità Collegato allo sviluppo della sessualità, vi è un crescente interesse per le persone dell’altro sesso estranee alla famiglia, per tutto ciò che riguarda i rapporti sentimentali. L’età del primo rapporto sessuale si è molto abbassata, anche se non coincide con il risveglio della tensione sessuale, che prende quindi altre vie, traducendosi in masturbazione. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La sessualità: effetti sull’emotività Sebbene oggi l’informazione sulla sessualità sia molto maggiore che in passato, spesso tutto ciò che riguarda questa sfera provoca vergogna, imbarazzo, a volte anche senso di colpa. In particolare la masturbazione viene spesso vissuta dai ragazzi come qualcosa di proibito, di sporco, di negativo. Anche i rapporti eterosessuali sono fonte di ansia a causa di una mancanza di educazione sull’argomento. I ragazzi si sentono spesso inadeguati, isolati, soli in questa sfera e del tutto incompetenti nel gestire i rapporti con l’altro sesso. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La sessualità: come intervenire Il genitore dello stesso sesso, può svolgere un’importante compito per i figli: quello di un’adeguata educazione sessuale. E’ importante non delegare alla scuola o ad altri questo ruolo, perché educazione non è solo informazione. Il genitore conosce meglio di tutti il proprio figlio e può quindi intervenire nel modo migliore con lui. Può non solo dare informazioni, ma anche rassicurazione e sostegno. Il dialogo in questa sfera non è certo facile! Bisogna creare le occasioni, imparare a capire quando il figlio è pronto per affrontare il discorso e non vergognarsi! Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La famiglia Da quanto detto finora, il rapporto con i genitori è molto importante per aiutare il ragazzo a superare le difficoltà adolescenziali. E’ però vero che è proprio in questa fase che il rapporto diventa molto difficile! Perché questo accade? Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La famiglia Un’importante causa dei cambiamenti nel rapporto coi genitori è proprio la maturazione sessuale. L’adolescente deve superare l’investimento affettivo che ha nei confronti della famiglia all’esterno, trovando un ‘oggetto d’amore’ diverso da quello del genitore del sesso opposto e differenziandosi dal genitore dello stesso sesso, da cui vuole prendere le distanze perché sta costruendo la propria identità e vuole che sia diversa da quella del genitore. Questo processo di distanziamento dalla famiglia non è certo facile!... Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La famiglia: l’adolescente… … L’adolescente comincia a svalutare i genitori, perché? Perché è più semplice staccarsi emotivamente da persone che si stimano di meno! L’adolescente vuole trovare la sua strada, ‘esplorare il mondo’, fare esperienze nuove fuori dalla famiglia, che prima era invece tutto il suo mondo. Vuole avere i suoi spazi anche dentro casa: la propria stanza, o un altro spazio tutto per sé. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La famiglia: i genitori… Questi atteggiamenti di sfida, di svalutazione, di allontanamento del figlio fanno molto soffrire i genitori che possono reagire negativamente aumentando ancora di più il conflitto. E’ importante invece che i genitori capiscano che è normale che l’adolescente si comporti così e non perché vuole davvero loro male! I genitori dovrebbero aver fiducia in lui, concedergli una certa libertà rimanendo però sempre pronti a intervenire e a dialogare con il figlio. Devono essere una specie di bussola che aiuta l’adolescente a trovare la giusta strada! Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La scuola La maturazione dell’intelligenza raggiunge durante l’adolescenza il suo massimo livello. La maturazione, però avviene gradualmente e non in tutti allo stesso modo: può accadere che la scuola abbia delle richieste superiori alle capacità effettive dei ragazzi. I ragazzi inoltre sono molto più distratti e svogliati perché hanno molte altre priorità, soprattutto i rapporti con l’altro sesso! Se poi le influenze del gruppo dei pari non sono positive ci può essere un grande rischio di abbandono scolastico. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La scuola: come intervenire I genitori hanno l’importante ruolo di aiutare i figli ad amare la scuola. Devono sottolinearne l’importanza quale base per il futuro, interessarsi allo studio dei figli e sostenerli quando ci sono delle difficoltà. Devono anche aiutare i figli a fare la giusta scelta, sia della scuola superiore che poi dell’università. Certamente è importante che siano i figli a scegliere, ma aiutati dai genitori per capire cosa è meglio per loro. Ci deve essere un costante contatto con la scuola, anche quando i figli crescono: non lasciateli soli nel compito di studiare e non svalutatevi, potete aiutarli anche se non avete una scolarità alta. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La devianza Nel suo tentativo di rendersi indipendente dall’adulto, l’adolescente spesso vuole differenziarsi, avere idee diverse e opposte. A volte questo meccanismo diventa estremo e si definisce devianza. L’adolescente può arrivare a trasgredire le norme, viene coinvolto da gruppi di ragazzi altrettanto devianti, che possono rubare, fare uso di droga, oppure compiere atti vandalici (come incendiare le auto) ecc... Quali adolescenti possono essere più a rischio? Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La devianza Gli adolescenti devianti sono quelli che fanno fatica a prevedere le conseguenze delle proprie azioni, tendono a passare all’azione con facilità (piuttosto che pensare o parlare), spesso vengono da ambienti familiari difficili o problematici; sentono quindi il bisogno di legarsi a un gruppo di coetanei e cercare in esso un punto di riferimento perché non sentono un forte legame con la famiglia. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La devianza: come intervenire Avere un buon dialogo con i figli fin da quando sono piccoli, essere sempre un punto di riferimento per loro, non delegare la loro educazione alla scuola, informarsi sempre di tutto ciò che li riguarda (scuola, amici, interessi…) fa sì che si possa avere il polso della situazione in adolescenza, e capire se il proprio figlio rischia di ‘finire su una brutta strada’. Intervenire subito quando si hanno dei sospetti permette poi di far rientrare il problema senza danni eccessivi. La comunicazione è sempre il modo migliore per conoscere e aiutare i propri figli! Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La fine dell’adolescenza L’età dell’adolescenza si è di molto prolungata, anche perché i figli vivono molto più a lungo in famiglia che non i n passato. E’ vero però che si può riuscire ad uscire più velocemente dalle situazioni di conflitto e di crisi dell’adolescenza se l’ambiente circostante facilita questo superamento. Quali possono essere le caratteristiche dell’ambiente facilitanti? Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa La fine dell’adolescenza 1. 2. 3. Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa Un atmosfera familiare caratterizzata dal dialogo, dalla fiducia, da ruoli ben definiti e limiti accettabili Un ambiente scolastico stimolante ma non troppo impegnativo Un gruppo di amicizie positive con idee e valori simili a quelli dell’adolescente Presentazione a cura di: Dottoressa Raffaella Carchio – Psicologa Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa