Rassegna cm - Confindustria Venezia

Transcript

Rassegna cm - Confindustria Venezia
Rassegna cm
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna cm
Evidenza Confindustria
Corriere Veneto Ve
10/12/2015
p. 9
Città metropolitana ma divisa statuto approvato senza
unanimità
Corriere Veneto Ve
10/12/2015
p. 9
Industriali: ora Piano strategico condiviso
Gazzettino Venezia
10/12/2015
p. 2
Cereser: «Non c'è coraggio sulle scelte»
Gloria Bertasi
1
3
Davide De
Bortoli
4
Politica locale
Nuova Venezia
10/12/2015
Indice Rassegna Stampa
p. 24
Confronto sul documento del Pd
5
Pagina I
Città metropolitana ma dïvïsa
statuto approvato senza
Brugnaro: «Strumento snello e operativo». L'opposizione: «Occasione persa,
burocratico». La speranza del sindaco di una legge regionale modello Lombardia
VENEZIA «Abbiamo adottato
uno Statuto snello che permette il governo del territorio», dice il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro. E' da
poco passato mezzogiorno e la
«giovane» Città metropolitana
ha il primo strumento per cominciare a esistere e funzionare. «Si è persa un'occasione
storica», dice l'opposizione.
Con undici voti favorevoli e
sei astenuti, ieri il consiglio ha
adottato i 3o articoli che definiscono i compiti della neonata amministrazione e dettano
le linee guida su cui sviluppare
progetti e servizi per144 Comuni dell'ex Provincia. Arrivare a questo voto non è stato
semplice, tra polemiche e malumori del centrosinistra che
ha denunciato a più riprese
l'assenza di un reale coinvolgimento delle forze sociali e territoriali, dopo vent'anni di attesa. Da tanto si discute di metropoli nel veneziano. «Per
l'opposizione, lo Statuto doveva essere più dettagliato, definire questioni precise - ha
spiegato Brugnaro - non sono
d'accordo, con un testo più
snello si potrà valutare caso
per caso ogni situazione».
I trenta articoli (per fare un
esempio lo statuto di Bologna
ne ha 45, Milano 70) spaziano
dal ruolo di sindaco, consiglio
e conferenza dei sindaci dei 44
Comuni alla gestione del territorio, con l'ipotesi di servizi di
scala metropolitana, cominciando dalla mobilità. Un capitolo intero è dedicato alla partecipazione e alla definizione
dei valori su cui poggia l'amministrazione. «Apriremo a
breve un tavolo sui valori - ha
continuato il sindaco - e incontreremo le categorie».
L'opposizione chiedeva che
venisse fatto prima.
La prova del nove arriverà a
gennaio, con la stesura del Regolamento di attuazione dello
Statuto (il 18 sarà valutato dalla
conferenza metropolitana) e
Evidenza Confindustria
Piano strategico, la road map
del territorio. «Iniziamo a lavorarci subito, a marzo vorrei
fosse approvato - ha aggiunto
Brugnaro - spererei che la Regione predisponesse una legge specifica sulla Città metropolitana come è stato fatto in
Lombardia». Una legge faciliterebbe la definizione delle
deleghe di Ca' Corner, che auspica di gestire settori delicati
come Ambiente ed Urbanistica. L'entusiasmo del sindaco è
frenato dall'opposizione. «È
uno Statuto burocratico, senza
capacità di guardare al futuro dice il pd Andrea Ferrazzi - ne
esce una copia della vecchia
Provincia, la sbandierata
"semplificazione" rafforza in
realtà i poteri del sindaco».
V 'erio Zoggia
Speriamo che dopo le
feste Brugnaro dia le
deleghe ai consiglieri per
far funzionare l'ente
Non c'è nulla di «costituente»
nemmeno per Nicola Pellicani: «Partiamo con il piede sbagliato - commenta - siamo stati eletti per realizzare una
grande città fondata su tante
identità e con un'unica piattaforma economico-sociale e invece si difende l'esistente». Valerio Zoggia, sindaco di Desolo
eletto nella Lista fucsia, è moderatamente ottimista. «Avrei
preferito un voto unanime, sarebbe stato un bel segnale ai
cittadini -dice - poteva essere
inserito di più nello statuto ma
si è scelto di semplificare, ciò
non vuol dire che nei regolamenti non ci sarà altro, ora auspico - ha concluso - che dopo
le feste il sindaco dia le deleghe ai consiglieri, sono necessarie se vuole che la metropoli
funzioni». «È mancato il coraggio dice il sindaco di San
Donà Andrea Cereser
ha
prevalso la difesa dell'orticello
che è quanto di più anti-metropolitano ci sia».
Di lavori ed economie metropolitane discuterà il Pd, venerdì 11 alle 17 al Candiani. Tra
gli invitati Marco Michielli di
Federalberghi e Damaso Zanardo, portavoce nazionale
delle associazioni di Confindustria delle Città metropolitane.
Gloria ertasi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 1
Contrasti II sindaco Luigi Brugnaro non è riuscito far passare lo statuto all'unanimità
La vicenda
Lo statuto
della Città
metropolitana
è formato da
30 articoli.
Quello di
Bologna ne ha
45, Milano 70
Lo statuto
definisce i ruoli
di sindaco,
consiglio,
conferenza,
delinea i servizi
metropolitani
mettendo al
centro la
mobilità
L'operatività
e la definizione
per esempio
dei valori
fondanti è
stata
demandata al
regolamento
Evidenza Confindustria
Pagina 2
Industriali ora Pi ano strategi co condiviso
:
Critica la Cgil: «Tante aspettative, tutte deluse. E'
VENEZIA «Tante aspettative, tutte deluse». La Cgil metropolitana boccia lo Statuto votato a
Ca' Corner. Confindustria e
Camera di commercio invece
lanciano un monito al sindaco
Luigi Brugnaro: «II Piano strategico va scritto assieme, le categorie devono partecipare ed
essere parte attiva nella sua
stesura», dice Damaso Zanardo, delegato degli industriali
di Venezia alla Città metropolitana e presidente nazionale
della rete delle associazioni
degli industriali di tutte le aree
metropolitane italiane. Nelle
settimane precedenti il voto, le
associazioni e i sindacati han-
Evidenza Confindustria
no stigmatizzato la carenza di
confronto nella redazione dello Statuto e ieri, dopo la sua
adozione, il segretario di Cgil
Enrico Piron è tornato all'attacco. «Avevamo ipotizzato il
coinvolgimento della popola-
-n; so Zanardo
Il piano va scritto con le
categorie, noi siamo
pronti a collaborare fin
da subito
zione e la condivisione bipartisan delle questione
si legge in una nota della Cgil .
Speravamo che la strategia futura sarebbe stata anteposta
all'interesse particolare ma così non è stato». Per il segretario del sindacato, ieri è stato
varato un documento che nessuno conosce o sente proprio.
«Si è compiuto il percorso
contrario di quello che tutti, a
partire dal sindaco, avevano
indicato come la strada più appropriata
continua
. Ne
resta un mero atto amministrativo, senz'anima e che pare
essere uno sbrigativo tentativo
di fare i compiti a casa e in cui
atto senz'anima»
emerge la volontà di accentrare tutto nel sindaco». Giuseppe Fedalto, presidente della
Camera di Commercio, non ha
ancora letto il testo definitivo.
«Avevamo fatto molti suggerimenti
spiega
ora approfondiremo lo statuto, punteremo su altre forme di partecipazione, se ai nostri amministratori va bene». Il fatto che
un capitolo introduca la possibilità di consultare associazioni e categorie piace al delegato
di Confindustria: «Siamo
pronti per collaborare fin da
subito», spiega.
G.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 3
'£ REAZIONI Zanardo (Confindustria): « i' chiarezza sul píano strategico»
n
Lo statuto metropolitano lascia perplesso il sindaco di
San Donà Andrea Cereser,
ieri è stato uno dei sei astenuti
all'adozione del documento da
parte del Consiglio Metropolitano. «E mancato il coraggio
di dare un'indicazione chiara
nello statuto sul senso e futuro
del nuovo ente - ha commentato Cereser - non si tratta solo
della Provincia che cambia
nome. Ha prevalso la difesa
dell'orticello, ad essere mancato è il coraggio di anteporre la
dimensione metropolitana a
quella di ciascun piccolo Comune, che è quanto di più
anti-metropolitano ci possa es-
Evidenza Confindustria
A T
3\
sere. In ogni caso quello che lo
statuto non vieta di fare si può
fare e devo dare atto che il
sindaco Luigi Brugnaro sta
dimostrando disponibilità a lavorare con altri Comuni. L'importante è che in tempi brevi
si giunga a risultati positivi».
In tema di unificazione dei
trasporti Cereser è possibilista. L'approvazione dello Statuto metropolitano spetta ora
alla Conferenza dei sindaci
che si riunirà la prossima
settimana. Da ricordare che
nella seduta di due settimane
fa era stato chiesto al Consiglio Metropolitano di rimandare di pochi giorni l'esame di 3
•
mio sure scelte»
articoli per dare il tempo alla
Conferenza dei Sindaci del
Veneto Orientale di presentare degli emendamenti ma il
Consiglio ha respinto la richiesta. E sempre sulla seduta del
Consiglio è intervenuto anche
Damaso Zanardo, coordinatore Città metropolitana per
Confindustria. «Rispetto ai
confini posti dalla legislazione
nazionale sulle Città Metropolitane - dichiara Damaso Zanardo - lo Statuto approvato
ha dato spazio al dialogo con
le categorie, per quanto riguarda la partecipazione e la proposta per la stesura definitiva
del piano Strategico. É questo
il vero obiettivo su cui misureremo l'efficacia della nuova
governance".
"A questo proposito ci rendiamo fin da ora disponibili a
proporre priorità e linee guida
che non potranno prescindere
dal dare delle risposte a quale
ruolo Venezia metropolitana
vorrà assumere nel campo del
Turismo e della produzione
culturale, del Nuovo Manifatturiero e della Logistica. Sono
tre ambiti in cui abbiamo una
effettiva leadership che non
possiamo perdere non pianificando la nostra crescita".
Davide De Bortoli
© riproduzione riservata
Pagina 4
CNTTA
Confronto sul
documento del Pd
"Città metropolitana:
lavori ed economie" è il tema
del confronto pubblico che si
terràvenerdì alle 17 presso la
saletta seminariale dei centro
Candiani a Mestre. Si discute
dei documento del Pd
metropolitano, sottoscritto da
un centinaio di persone
presentato il 28 novembre in
vistadel congresso che si terrà
nei primi mesi dei 2016 per il
Pd metropolitano e quello
comunale. Interverranno don
Marco De Rossi, direttore della
Pastorale del lavoro del
Patriarcato di Venezia; Donata
Gottardi, docente di diritto del
lavoro; Marco Michielli,
presidente regionale di
Federalberghi; Damaso
Zanardo, portavoce nazionale
della rete delle associazioni di
Confindustria delle città
metropolitane.
, n nnrmia, -gmaiidi ripreca
_,, 1, ,,,,.ed, 1,>1p '00
Politica locale
Pagina 5