comunicato - Museo Villa Croce

Transcript

comunicato - Museo Villa Croce
MUSEO D’ARTE
CONTEMPORANEA
VILLA CROCE
June 13 – September 7, 2014
Jol Thomson
TITANO
(UNA OSCURA STRUTTURA CAIROLOGICA)
realizzata con il contributo di Nichola Czyz
a cura di CHAN
Opening: June 13th, 17.30-19.30
Press Preview: June 13th, 11.30-13.30
Press Office Villa Croce
Luisa Mazier Tel. +39 3476618080
[email protected] www.villacroce.org
“È nostro dovere di uomini e donne comportarci come se non esistessero limiti alle nostre possibilità.
Noi collaboriamo alla creazione dell’universo”.
— Teilhard de Chardin
L’ispirazione iniziale di questa particolare struttura deriva da un’immagine panoramica della luna di Saturno, Titano,
realizzata nel 2004 dalla missione Cassini-Huygens (una collaborazione tra NASA, ESA e ISA) - attualmente ancora in corso.
Il mosaico fotografico originale è costituito da un patchwork di 30 immagini panoramiche, realizzate a una distanza di 5 km,
mentre la sonda Huygens atterrava sul corpo celeste più lontano su cui l’uomo sia riuscito ad arrivare ed iniziava a trasmettere informazioni. La forma della struttura corrisponde a quella della “Discesa su Titano”, un’immagine assemblata realizzata
da CICLOPS (Cassini Imaging Central Laboratory for OperationS), che mostra anche l’effettivo punto di atterraggio della sonda
satellite Huygens.
Il primo satellite di Saturno fu scoperto da Christiaan Huygens* (da cui l’eponimo della sonda spaziale) nel XVII secolo e
inizialmente fu chiamato Saturno I. Successivamente, man mano che venivano scoperte altre lune, venne rinominato Saturno
IV e poi Saturno VI. Nel XIX secolo l’astronomo John Herschel riprese la tradizione di chiamare gli oggetti celesti con nomi
dell’antica mitologia greca e così rinominò le lune conosciute di Saturno con i nomi dei Titani, tra queste chiamò il satellite
maggiore semplicemente Titano (un nome che di per sè rimanda a molteplici entità). Crono o Saturno, l’antico dio del Tempo,
era egli stesso un Titano che aveva detronizzato (con l’aiuto della madre Gaia – dea Terra – e quattro dei suoi undici fratelli) il
padre Urano, precedente divinità patriarcale e dio del cielo.
Interessato ai processi e alle tecniche utilizzati per la visualizzazione dei corpi celesti e per la produzione di immagini
extraterrestri, intese come creazione e sviluppo di diversi modi soggettivazione nel terzo millennio, Jol Thomson è attratto
da queste inconsuete strutture galattiche che emergono come risultato di complesse stratificazioni, prospettive multiple e di
una sincronizzazione policronica. È attraverso questi processi multiformi “a mosaico” che si articola una nuova cornice, o
visuale, ed è sua convinzione che una nuova struttura richieda anche nuovi archetipi e nuove modalità di osservazione.^
È in questo punto che scienza e linguaggio incontrano le loro origini mitiche. Lo sguardo degli antichi indovini, oracoli e
astronomi nei neri regni di ossidiana o nel cielo notturno rivelava loro storie, poemi, visioni del futuro e sistemi di conoscenza, come il tempo stesso. Ancora oggi, guardando nell’oscurità, profondità di archetipi onnipresenti possono iniziare a
rivelarsi e segni nascosti rendersi visibili. L’artista offre allo sguardo oscure superfici geologiche inserite in un’inquadratura
extraterrestre per spingerci a riflettere su cosa potrebbe esserci al di fuori dei territori del pensiero, del persistere degli
argomenti e della durata dei saperi. In questo senso, si potrebbe leggere questo lavoro come una cornice al contrario, quasi
una sorta di rovesciamento di prospettive, come nella Base del mondo di Piero Manzoni.
Jol Thomson è nato in Canada dove ha conseguito il suo primo diploma all’Università di Toronto. Si è laureato
alla Staedelschule di Francoforte (Germania) nel 2013. Attualmente vive a Berlino. La sua ricerca spazia attraverso diversi
mezzi espressivi.
CHAN è uno spazio no profit e un collettivo curatoriale attivo a genova dal 2009. CHAN si propone di rendere le ultime
tendenze artistiche accessibili utilizzando un linguaggio semplice. CHAN promuove la circolazione delle idee e della produzione
artistica attraverso la sua attività editoriale.
* Dopo che Huygens scoprì il primo satellite conosciuto di Saturno,
il dio del tempo, stranamente inventò il sistema di ricaricare gli orologi con il moto del pendolo...
^ L’immagine famosa della Terra vista dalla Luna pubblicata e largamente diffusa
nei primi anni settanta è un esempio di una tecnica di osservazione del cielo, in questo caso
riorientata verso la Terra, come un evento che articola e aiuta un nuovo tipo di orientamento
soggettivo sul pianeta: un orientamento che presuppone una relazione intensa
e di tipo qualitativo con il tempo/Kairos.
Villa Croce inaugura un innovativo modello
di gestione pubblico-privato grazie
alla collaborazione tra il Comune di Genova,
Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e
un gruppo di privati il cui supporto finanziario
permette la programmazione artistica
Museo d’Arte Contemporanea
di Villa Croce
via Jacopo Ruffini 3, 16128 Genova
telefono +39 010 580069/010 585772
[email protected]
MAIN SPONSORS
SPONSORS
MEDIA PARTNER
SPONSOR TECNICO