VIAGGIO STUDIO da PHILADELPHIA a WASHINGTON 2013

VIAGGIO STUDIO
Scuola di Architettura Civile
WASHINGTON &PHILADELPHIA
17 – 24 aprile 2013
Scuola di Architettura Civile
Programma indicativo di viaggio:
1° giorno – 17 aprile 2013
Ritrovo in aeroporto.
MILANO – PHILADELPHIA
Primo pomeriggio arrivo a New York, Trasferimento in bus privato A Philadelphia.
Sistemazione in hotel
2° giorno – 18 aprile 2013
ore 9:00 visita conoscitiva della città.
PHILADELPHIA
Independence National Historic Park, un'area a forma di L situata a ovest del Delaware che ospita i siti storici più famosi di
Philadelphia; l’Independence Hall fu costruita tra il 1732 e il 1756 con il nome di Pennsylvania State House; al tempo fungeva
da quartier generale della colonia. Si tratta di uno dei migliori esempi di architettura georgiana del paese, con una linea
semplice e minimalista che mostra anche le influenze quacchere della Philadelphia antica. Congress Hall; Independence
Square; il Liberty Bell Pavilion; Old City che corrisponde al territorio occupato da Philadelphia nei primi anni della sua
esistenza.
3° giorno – 19 aprile 2013
ore 9:00 visita conoscitiva della città.
PHILADELPHIA –
WASHINGTON
Instituto di ricerca A.N. Richards (Louis I. Kahn, 1957-1961), Casa Vanna Venturi (Robert Venturi, 1960); Cira Centre (Cesar
Pelli, 2005); Kimmel Center (Rafael Vinoly, 2001); Society Hill Towers (I.M. Pei & Partners, 1963); Wcau Building (Gabriel
Roth & Harry Ternfeld, 1928); 30th street Station (Graham+Anderson+Probst & White, 1933); PSFS Building (George Howe +
William Lescaze, 1932); Philadelphia Police Headquarters (Robert Geddes, 1963); Skirkanich Hall (Tod Wiliams Billie Tsien,
2006); Perelman Building (Gluckman Mayner, 1927); Comcast Center (Robert AM Stern, 2008); Urban Outfitters Corporate
Campus (Meyer, Secher & Rockcastle, 2006)
Primo pomeriggio partenza per Washington con arrivo previsto in serata.
Viaggio Washington + Philadelphia dal 17 aprile al 24 aprile 2013
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4° giorno – 20 aprile 2013
Ore 9:00: partenza per l'itinerario che si snoda nel “Governmental Capitol Hill”
WASHINGTON
The Capitol (1793-1993); Capitol Grounds (Frederick Law Olmsted, 1874-92); US Botanic Garden (Bennet, Parsons & Frost,
1933 – Restoration 2001); Cannon House Office (Carrère & Hastings, 1907); Library of Congress – Thomas Jefferosn Building
(John L. Smithmeyer & Paul J. Pelz, 1888-97); Supreme Court Building (Cass Gilbert, Gilbert Jr. e John R. Rockart, 1935);
National Association of Relators Building (GUND, 2004); Japanese-American Memorial (Davis Buckley Architects and
Planners – Sculptors: Nina A. Akamu, Paul Matisse, 2001) …
Da Pensnsylvania Avenue fino a White House:
E. Berret Prettyman Courthouse (Louis Justement, 1952; addition di Michael Graves Associates, 2005); Canadian Chancery
(Arthur Erickson Architects, 1986); Federal Trade Commission (Bennet, Parsons & Frost, 1937); National Archives Building
(John Russell Pope, 1935); Robert F. Kennedy Federal Building – Department of Justice (Zantzinger, Borie & Medary, 1934);
Internal Revenue Service (Louis A. Simon, 1936); Environment Protection Agency & Andrew W. Mellon Auditorium (Arthur
Brown Jr., 1934); Ariel Rios Building (Delano & Aldrch, 1935); Ronald Regan Building and International Trade Center (Pei
Cobb Freed & Partners, 1998); The Pennsylvania (Hartman-Cox Architects, 1990); Nancy Hanks Center – Old Post Office
(Willoughby J. Edbrooke, 1899); Hotel Washington (Carrère & Hastings, 1918). ….
The White House (James Hoban, 1792-1803; ricostruzione dopo l’incendio di James Hoban, 1814-1817)
5° giorno – 21 aprile 2013
ore 9:00 partenza per l'itinerario che si snoda tra “Capitol South” e “The Mall”
WASHINGTON
L’Enfant Plaza (I.M. Pei & Partners, 1968); Central Heating Plant (Paul Philippe Cret, 1934); Robert C. Weaver Federal
Building - Department of Housing and Urban Development (Marcel Breuer and Associates, 1968); Robert C. Weaver Plaza
(Marta Schwartz, 1998); Washington Design Center (Keyes Condon Florance Architects con Bryant & Bryant Architects,
1983); Capitol Park (Satterlee & Smith, 1958-63); Town Center Plaza (I.M. Pei & Partners, 1962); King Greenleaf Recreation
Center (Devrouax & Purnell Architects-Planners, 2005).
National Museum of the American Indian (Douglas Cardinal, 2004); National Air and Space Museum (Hellmuth, Obata +
Kassabaum, 1976), Hirshhorn Museum and Sculpture Garden (S.O.M., 1974); The Smithsonian Institution Building (James
Renwick Jr., 1855); Quadrangle Museum Project – Arthur M. Sackler Gallery, National Museum of African Art, Enid A. Haupt
Garden, S. Dillon Ripley Center (Shepley, Bulfinch, Richardson & Abbott con Junzo Yoshimura, 1987); U.S. Holocaust
Memorial Museum (Pei Cobb Freed & Partners, 1993); Lincoln Memorial (Henry Bacon con Daniel Chester French sculptor,
1913-22); Vietnam Veterans Memorial (Maya Ying Lin, 1982); Constitution Gardens (S.O.M., 1976); Reflecting Pool (Henry
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Bacon and others, 1922); World War II Memorial (Friedrich St. Florian, 2004); The Washington Monument (Robert Mills and
others, 1848-56, 1876-84); National Gallery of Art Sculpture Garden (S.O.M., 1988); National Gallery of Art (I.M. Pei &
Partners, 1978)….
6° giorno – 22 aprile 2013
ore 09:00 partenza per visita di Georgetown:
WASHINGTON
Georgetown University; Healy Hall (Smithmeyer & Pelz, 1877-1909); Old North Building (1797); Joseph Mark Lauinger Memorial Library
(John Carl Warnecke & Associates, 1970); Volta Bureau (Peabody and Stearns, 1894); Promenade Walk (1885); St. John’s Episcopal
Church of Georgetown (William Thornton, 1809); Smith Row (1815); Cox’s Row (1818); Prospect House (James Maccubbin Lingan,
1793); Prospect Street, NW (McInturff Architects, 2001); Capitol Traction Company Union Station (Waddy B. Wood, 1897); Washington
Canoe Club (Georges P. Hales, 1904); Chesapeake & Ohio Canal Warehouses (1828); Waterfront Center – Dodge Center (Hartman-Cox
Architects, 1975); Washington Habour (Arthur Cotton More Associates, 19896).
7° giorno – 23 aprile 2013
Mattina libera. Primo pomeriggio ritrovo in hotel e partenza per aeroporto.
PHILADELPHIA
8° giorno – 27 aprile 2013
Arrivo a Milano in mattinata
MILANO
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WASHINGTON
Prima del XX secolo
Il Congresso americano si riunì in diverse città (tra cui Philadelphia, New York e Princeton) prima che la neonata repubblica fosse pronta a scegliere
una sede permanente del governo. Il Congresso optò per il Potomac in quanto punto intermedio naturale che avrebbe soddisfatto sia gli stati del
Nord sia quelli del Sud (le cui differenze politiche e culturali erano evidenti ben prima della Guerra Civile del 1861-1865). Questo punto aveva
l'ulteriore vantaggio di trovarsi dall'altra parte del fiume rispetto alla casa di George Washington sul Monte Vernon. Intorno al 1791 la gente
incominciò a chiamare questa zona 'city of Washington', la città di Washington, nome che finì per mantenere. Maryland e Virginia accettarono di
cedere delle loro terre per creare il District of Columbia (chiamato così in onore di Cristoforo Colombo); un'area di 'dieci miglia quadrate' (pari a 26
km quadrati) fu predisposta dal matematico afro-americano Benjamin Banneker e dal topografo Andrew Ellicot. L'ingegnere francese Pierre Charles
L'Enfant fu ingaggiato per progettare la città ma, anche se il suo elegante progetto era ampiamente ammirato, si trovò presto in contrasto con i
politici locali. Dopo che L'Enfant fu licenziato, Banneker continuò a portare avanti il suo progetto. I lavori per l'ornato Campidoglio iniziarono nel
1793, ma l'edificio era stato a malapena completato quando le truppe britanniche gli diedero fuoco nella guerra del 1812. Anche se il Campidoglio
alla fine venne ricostruito, la città entrò in una fase di crisi dalla quale non si riprese per decenni. Una sconsolata mozione per abbandonare la
capitale non passò per soli nove voti. Charles Dickens visitò ed etichettò DC come la 'città delle Sontuose Distanze', lamentandosi di 'viali spaziosi
che partono in mezzo al niente e non portano da nessuna parte; vie, lunghe un miglio, spoglie di case e abitanti; edifici pubblici alla ricerca
soprattutto del pubblico'. La Guerra Civile focalizzò l'attenzione su Washington, portando bivacchi, ospedali da campo e armate alle sue porte. Il
caos e le spese della guerra spinsero gli abitanti della città a chiedersi se la costruzione dell'elaborata cupola del Campidoglio sarebbe stata
sospesa. Il Presidente Lincoln rispose 'Se la gente vede il Campidoglio andare avanti, è un segno che è nostra intenzione che l'Unione vada avanti'.
Poco dopo la fine della guerra, il Grande Emancipatore fu assassinato nel teatro Ford (dove ancora oggi una bandiera in memoria è drappeggiata
sul palco-santuario) e il ruolo della capitale americana passò da capitale amministrativa a vero e proprio centro del potere. Le malandate
infrastrutture della città vennero rimodernate intorno al 1870 dal governatore locale Alexander 'Boss' Sheperd; il suo stravagante uso dei fondi
federali e la sua propensione per livellare tutto quel che trovava davanti a sé spinsero il Congresso a dare un giro di vite che tolse alla città
l'autonomia di governo per altri 100 anni. Per la cittadinanza fu un grande prezzo da pagare, proprio quando sembrava che la città stesse
incominciando a realizzare la visione originale di L'Enfant di una capitale di livello mondiale.
Storia del XX secolo
All'inizio del XX secolo, un piano di miglioramento estetico aggiunse gran parte dei panorami, dei parchi e dei monumenti per i quali è famosa
oggigiorno. Tuttavia, fino a pochi anni fa Washington ha risentito della sua immagine di statica città meridionale. Il Kennedy Center, costruito per
essere un memoriale vivente di JFK, ha fatto molto per dare alla città una cultura cosmopolita.
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Fatti recenti
Gli anni Novanta videro Washington cadere in una fase di crisi da cui impiegò molto per risollevarsi. Il sindaco Marion Barry fu filmato mentre
fumava crack e la città venne soprannominata la 'Capitale degli Omicidi', quando la guerra tra bande divenne cosa da tutti i giorni per le strade.
Tuttavia, sotto la guida del più tranquillo sindaco Williams, eletto nel 1999, Washington incominciò ad uscire dal suo declino e a ritornare alla
stabilità, aiutata anche da un periodo di boom nazionale.
La Washington, per come la conosciamo oggi, deve però il suo compimento urbanistico ed architettonico al piano della Senate Parck Commission
che nel 1901, in occasione del primo centenario della nascita della città, diede il via ad una nuova pianificazione urbanistica. Il fulcro della
pianificazione era la disposizione dei due assi, uno lrappresentato dal Mall e l'altro dall'asse che collega la Casa Bianca al Mall stesso. Al centro di
questo asse dovrebbe essere posizionato il monumento dedicato a George Washington.
Il piano prevedeva, tra l'altro, la monumentalizzazione della città mediante la costruzione di tutti quei monumenti e memorial che oggi la rendono
unica.
PHILADELPHIA
Nel marzo del 1681 re Carlo II d'Inghilterra diede a William Penn un documento di concessione per un appezzamento di terra a ovest del fiume
Delaware. Il re chiamò questa zona 'Penn' in onore del padre di William, e questi vi aggiunse il suffisso '-sylvania', che significa 'foresta'. Fortemente
influenzato dall'idealismo pacifista quacchero, Penn considerava la sua colonia una sorta di 'esperimento sacro' e, una volta divenuto governatore e
proprietario dell'appezzamento, si assicurò che le leggi rispettassero la libertà di religione e una forma di governo liberale. Penn scelse Philadelphia
come capitale della Pennsylvania nel 1682 prendendo il nome, in modo molto ottimistico, da un termine greco che significa 'amore fraterno'.
Essendo scampato al Grande Incendio che colpì Londra nel 1666, Penn fece di tutto affinché la struttura della città fosse a forma di reticolato e che
avesse strade ampie, anziché quelle strette e piene di curve della capitale inglese, che avevano causato così grandi distruzioni. Questa struttura
sarebbe poi servita come modello per la maggior parte delle città americane.
Philadelphia crebbe velocemente e diventò, per estensione, la seconda città dell'impero britannico dopo Londra, prima di cedere il titolo a New York.
La decisa opposizione delle colonie nei confronti delle politiche britanniche prese piede proprio a Philadelphia, dove i capi delle colonie si
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incontravano per pianificare le proprie mosse. Da questa situazione nacque la Dichiarazione d'Indipendenza, e nel 1790 Philadelphia divenne la
capitale temporanea dei nuovi Stati Uniti prima di passare il testimone a Washington nel 1800. La Costituzione degli Stati Uniti fu redatta e letta per
la prima volta proprio a Philadelphia, nel 1786. Guidata da Benjamin Franklin, uomo dalle grandi doti, la città divenne un centro importante per lo
sviluppo delle arti e delle scienze.
Tra il 1793 e il 1820 a Philadelphia vi furono ben cinque epidemie di febbre gialla, che uccisero migliaia di persone, ma spinsero alla costruzione del
primo sistema idrico cittadino degli Stati Uniti. Le fortune della città subirono un forte colpo nel XIX secolo, quando New York rilevò il ruolo di centro
culturale, industriale e commerciale della nazione. Nonostante continue innovazioni culturali ed educative, un fiorente commercio, lo sviluppo
dell'industria navale e un breve periodo di crescita economica dopo la seconda guerra mondiale, Philadelphia non riuscì mai a riconquistare
l'egemonia di un tempo.
A metà del XX secolo la città, come molte altre degli Stati Uniti, vide gran parte degli esponenti della classe media abbandonare il centro per
trasferirsi nelle zone periferiche. Durante gli anni '70 fu costretta ad affrontare forti tensioni, caratterizzate da scontri armati tra la polizia e il gruppo
paramilitare MOVE. Tuttavia, nel 1976, un importante progetto di riqualificazione in occasione del bicentenario della nazione ha portato a
un'operazione di pulizia e di restauro della città, opere che continuano tuttora. Oggi, nei sondaggi effettuati a livello nazionale, Philadelphia viene
sempre inclusa tra le migliori città degli Stati Uniti per lo stile di vita e l'atmosfera, per la vibrante vita culturale e artistica. The Philadelphia
Orchestra, Peter Nero and the Philly Pops (classica, swing, Broadway, contemporanea, Hollywood, blues, jazz), American Theater Arts for Youth,
Chamber Orchestra of Philadelphia, Philadanco! (The Philadelphia Dance Company), Philadelphia Chamber Music Society, Opera Company of
Philadelphia, Pennsylvania Ballet sono le otto compagnie residenti di uno straordinario progetto non profit, il Kimmel Center for the Performing Arts,
inaugurato nel dicembre 2001.
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