Bollettino n. 4 – dicembre 2013 - Parrocchia di Castelletto di Leno (Bs)

Transcript

Bollettino n. 4 – dicembre 2013 - Parrocchia di Castelletto di Leno (Bs)
LA COMUNITà
RACCONTA
Periodico di vita
Parrocchiale di Castelletto
n. 4 - Dicembre 2013
Sommario
pag.
3
4
6
7
8
9
10
12
14
15
16
20
21
22
23
24
25
25
in questo numero
La voce del Parroco
Il Santo Padre – Lampedusa – Nuovi Vescovi
Ripartiamo dall’Eucaristia
Il silenzio
Separazioni matrimoniali, divorzi, nuove unioni
Festeggiamenti solenni in onore di Padre Pio
Settimana Mariana
Cronaca Parrocchiale
Appuntamenti in calendario – Dicembre/Marzo 2014
Incontri per i genitori
Cronaca Parrocchiale
Esperienza in Tanzania – Mara Mancini
Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo
Escursione in Armenia
Scaffale – Invito alla lettura
Anagrafe Parrocchiale
Defunti – A ricordo di Suor Silvana Rigoli
Un po’ di conti – Opere Straordinarie
Parrocchia
Trasfigurazione di Nostro Signore
Parroco: Don Gianluca Loda
Telefono abitazione:030-907915
Telefono cellulare: 333-2332854
Posta elettronica: [email protected]
Sacrista: Maria Brentonico - Tel. 030-907286
Sito Internet: www.parrocchiacastelletto.it
Curatori del sito: Domenico Pinardi e Luigi D’Urso
Ricevono all’indirizzo:[email protected]
LA COMUNITà
RACCONTA
Periodico di vita
Parrocchiale di Castelletto
n. 4 - Dicembre 2013
Direttore Responsabile: Don Giuseppe Mensi
Editore: Parrocchia della Trasfigurazione di Nostro Signore
Sede Legale:
Piazza Giovanni Paolo II, 2
25024 - Castelletto di Leno - BS
Codice fiscale: 97004190175 – Partita IVA: 03385840982
Registrato:
presso il Tribunale di Brescia il 28 Maggio 2013
al n°12/2013 del registro stampa
Hanno collaborato a questo numero: Tiziana Dada, Annamaria Vaglica, Don Domenico Paini, Caterina Gatti, Albina Pini, Maddalena
e Renato Feroldi, Anna Maria Mancini, Loredana Dada, Miriam
e Gigi Gobbi, Daniela e Giorgio Tonini, Danila Magri, Giuseppe
Cocchi, Cesare Piubeni, Mara Mancini, Donatella e Benedetto
Barbera, Suor Vincenzina Zagon, Beatrice Barbera.
Fotografie a cura di: Franco Ongari, Don Gianluca, Emanuele
Brentonico, Foto Studio Mossi (Leno), Don Salvatore Pintossi.
Elaborazione grafica: Don Gianluca e Serena Bressanelli
Stampa: Litografia Bressanelli - Manerbio
In copertina:
Lourdes.
Basilica del Rosario
Altare della Natività
di Gesù Cristo a
Betlemme.
Particolare del
mosaico.
Preghiera per Natale
Vieni Bambino Gesù,
vieni nella famiglie,
vieni nei nostri cuori,
vieni a proteggere la vita nascente,
vieni nei cuori dei bambini.
Con la tua nascita,
Gesù Bambino,
hai rinnovato la famiglia:
oggi ogni bimbo, ogni mamma e papà
vengono a te con fede e con amore
e ti riconoscono Re e Salvatore.
Costo copia euro 6,00 circa - Offerta libera
FUTURA UNITà PASTORALE DI LENO
ORARI SANTE MESSE
CASTELLETTO
Prefestiva: ore 18.30
Festive: ore 7.30 - 10.30 - 18.30
Vespri e Benedizione ore 15.00
Feriali: dipende dai giorni
Nei mesi di gennaio e febbraio resta sospesa la Messa prima.
In luglio e agosto è sospesa la Messa vespertina domenicale.
LENO - Chiesa Parrocchiale
Prefestiva: ore 18.30
Festive: ore 7.30 - 9.00 - 9.15 (ospedale) - 10.00
- 11.00 - 15.30 (in avvento e in quaresima) - 18.30
Feriali: ore 8.00 - 9.30 (sospesa in luglio e agosto) - 18.30
MILZANELLO
Prefestiva: ore 18.00
Festiva: ore 10.00
PORZANO
Periodo ora legale
S. Messe ore 18.00 feriali dal lunedì al giovedì
- venerdì ore 9.00 con adorazione
Prefestiva: ore 18.30
Festive: ore 8.00 - 10.30 - 18.30
Periodo ora solare
Feriali: ore 17.00 da lunedì a giovedì
- venerdì ore 9.00 con adorazione
Prefestiva: ore 18.00
Festive: ore 8.00 - 10.30 - 18.00
La voce del parroco
Carissimi parrocchiani,
terminata l’estate abbiamo avviato il nuovo anno
catechistico con impegno: nuove forze si sono
aggiunte a rinforzare quelle rimaste. I riti di
passaggio e di accoglienza dei vari gruppi di ragazzi
e delle famiglie offrono a tutti un’opportunità
di aggiornare e migliorare la propria fede,
nell’ANNO della FEDE che abbiamo concluso
domenica scorsa, 24 novembre.
E adesso? È tutto finito? Assolutamente no!
Il rischio è quello di fermarsi, d’invecchiare,
restando chiusi, tranquilli e comodi in poltrona…
Niente è più pericoloso delle involuzioni, anche
spirituali, del ripiegamento su se stessi.
Non c’è niente di più NUOVO di un bambino che
nasce.
Ecco l’AVVENTO: “un virgulto spunterà dal
tronco di Jesse”… il nuovo anno liturgico dice che
aspettiamo il Salvatore che viene: Gesù. È Lui che
rinnova la terra portando la salvezza e ricostruisce
l’umanità sopra le macerie provocate dall’infedeltà
dell’uomo e dal peccato.
“Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo
a noi”, ci ricorda San Giovanni. Nella Notte Santa
Lui arriva per illuminare la vita buia degli uomini.
“Per Lui non c’era posto nell’albergo”, ricorda
San Luca. Gesù nasce in una Grotta, fuori dal paese
di Betlemme. Nella distrazione generale Gesù
Bambino viene adorato dagli Angeli, dai
pastori e dai Magi.
Anche noi, come loro, siamo invitati a
lasciare le distrazioni,
per fargli posto nei
nostri cuori.
Lui non ha bisogno
di noi; siamo noi che
non possiamo fare
niente senza Lui: pena
la solitudine, la confusione, la desolazione e la
disperazione.
Accogliamo il Bambino Divino con fede: quella
fede che non abbiamo paura a professare, che non
abbiamo complessi a dire, a raccontare e a spiegare
agli altri; la fede che celebriamo e che vogliamo
tradurre nella vita di tutti i giorni, uniti ai nostri
fratelli, nella comunità, volendoci bene.
Solo così siamo credibili davanti a chi la fede l’ha
dimenticata o perduta. È una sfida, è un impegno
per tutti accogliere il Bambino Divino: che “luce
dona alle menti, pace infonde nei cuor”. È quello
che tutti cercano e che pochi trovano.
Questi sono i miei sinceri e semplici Auguri
Don Gianluca
Esercizi spirituali – 10/15 novembre
Ogni anno i sacerdoti sono invitati
ad una settimana di riflessione e di
preghiera, per riordinare la propria
vita spirituale e darsi una carica.
Quest’anno ho partecipato ad un
corso in Liguria guidato dal Cardinale
Severino
Poletto,
Arcivescovo
Emerito di Torino, sul tema della fede,
che riprende le parole di San Paolo:
“So a chi ho creduto” (2 Timoteo
1,12). La fede non si può appoggiare
solo sul “sentire”, ma deve fondarsi
sul “sapere” che il Signore ha rivelato
e che ciascuno di noi è invitato ogni
giorno ad accogliere e vivere.
Dgl
3
Il Card. Severino Poletto attorniato dai Sacerdoti
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Il Santo Padre
Papa Francesco a Lampedusa
a cura di Tiziana Dada
In seguito agli accadimenti di Lampedusa, su invito del Santo Padre,
in quanto cristiani, siamo chiamati
a riflettere sul nostro impegno verso il prossimo, sull’attenzione che
poniamo verso chi è più debole di
noi, su chi ha bisogno del nostro
aiuto, tenendo presente l’insegnamento di Cristo “Amatevi gli uni
gli altri, come io ho amato voi”.
Ecco, quindi, che vogliamo proporvi alcune riflessioni tratte
dall’omelia di Papa Francesco
dell’8 luglio 2013, presso il campo
sportivo “Arena” di Salina.
“Immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una
via di speranza sono state una via
di morte”. Così il titolo dei giornali. Quando alcune settimane
fa ho appreso questa notizia, che
purtroppo tante volte si è ripetuta,
il pensiero vi è tornato continuamente come una spina nel cuore
che porta sofferenza. E allora ho
sentito che dovevo venire qui oggi
a pregare, a compiere un gesto di
vicinanza, ma anche a risvegliare
le nostre coscienze perché ciò che
è accaduto non si ripeta. Non si ripeta per favore. Prima però vorrei
dire una parola di sincera gratitudi-
4
ne e di incoraggiamento a voi, abitanti di Lampedusa e Linosa, alle
associazioni, ai volontari e alle forze di sicurezza, che avete mostrato
e mostrate attenzione a persone nel
loro viaggio verso qualcosa di migliore. Voi siete una piccola realtà,
ma offrite un esempio di solidarietà!
Questa mattina, alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato,
vorrei proporre alcune parole che
soprattutto provochino la coscienza di tutti, spingano a riflettere e a
cambiare concretamente certi atteggiamenti.
«Adamo, dove sei?»: è la prima
domanda che Dio rivolge all’uomo
dopo il peccato. «Dove sei Adamo?». E Adamo è un uomo disorientato che ha perso il suo posto
nella creazione perché crede di diventare potente, di poter dominare
tutto, di essere Dio. E l’armonia
si rompe, l’uomo sbaglia e questo si ripete anche nella relazione
con l’altro che non è più il fratello
da amare, ma semplicemente l’altro che disturba la mia vita, il mio
benessere. E Dio pone la seconda
domanda: «Caino, dov’è tuo fratello?». Il sogno di essere potente,
di essere grande come Dio, anzi di
essere Dio, porta ad una catena di
sbagli che è catena di morte, porta
a versare il sangue del fratello!
Queste due domande di Dio risuonano anche oggi, con tutta la
loro forza! Tanti di noi, mi includo anch’io, siamo disorientati, non
siamo più attenti al mondo in cui
viviamo, non curiamo, non custodiamo quello che Dio ha creato per
tutti e non siamo più capaci neppure di custodirci gli uni gli altri.
E quando questo disorientamento
assume le dimensioni del mondo,
si giunge a tragedie come quella a
cui abbiamo assistito.
Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità
e di pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie,
ma hanno trovato la morte. Quante volte coloro che cercano questo
non trovano comprensione, non
trovano accoglienza, non trovano
solidarietà!
Chi è il responsabile del sangue di
questi fratelli e sorelle? Nessuno!
Tutti noi rispondiamo così: non
sono io, io non c’entro, saranno
altri, non certo io. Ma Dio chiede
a ciascuno di noi: «Dov’è il sangue del tuo fratello che grida fino
a me?». Oggi nessuno nel mondo
si sente responsabile di questo; non
è compito nostro; e con questo ci
tranquillizziamo, ci sentiamo a posto. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza.
Ci siamo abituati alla sofferenza
dell’altro, non ci riguarda, non ci
interessa, non è affare nostro!
Ma io vorrei che ci ponessimo una
terza domanda: «Chi di noi ha
pianto per questo fatto e per fatti
come questo?» Siamo una società
che ha dimenticato l’esperienza del
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Il Santo Padre
piangere, del patire con, la globalizzazione dell’indifferenza ci ha
tolto la capacità di piangere!
Signore, in questa Liturgia, che
è una Liturgia di penitenza, chiediamo perdono per l’indifferenza
verso tanti fratelli e sorelle, ti chiediamo Padre perdono per chi si è
accomodato e si è chiuso nel proprio benessere che porta all’anestesia del cuore, ti chiediamo perdono
per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato
situazioni che conducono a questi
drammi. Perdono Signore!
memorazione di tanti fratelli morti
nella speranza di una vita migliore, ecco che si ripropone una nuova tragedia: quella del 3 ottobre
2013. Questa volta le parole del
Santo Padre suonano ancora più
dure. Di seguito alcuni stralci presi da “Avvenire”.
«Parlando di pace, parlando della
inumana crisi economica mondiale, che è un sintomo grande della
mancanza di rispetto per l’uomo, non posso non ricordare con
grande dolore le numerose vittime
dell’ennesimo tragico naufragio
Dopo tre mesi dalla visita di Papa avvenuto oggi al largo di LampeFrancesco a Lampedusa, in com- dusa. Mi viene la parola vergogna:
è una vergogna! Preghiamo insieme Dio per chi ha perso la vita,
uomini, donne, bambini, per i familiari e per tutti i profughi. Uniamo i nostri sforzi perché non si
ripetano simili tragedie. Solo una
decisa collaborazione di tutti può
aiutare a prevenirle».
Brescia gioisce per due nuovi Vescovi
Don Giovanni
Battista Piccioli
Don Carlo
Bresciani
Eletto vescovo ausiliare
di Guayaquil in Ecuador
il 26 ottobre 2013
Eletto vescovo
di San Benedetto
del Tronto (Ascoli Piceno)
Ripatransone-Montalto
il 4 novembre 2013
Nato a Erbusco il 10 luglio del 1957 e ordinato
a Brescia il 12 giugno
del 1982, è stato curato nella parrocchia dei
Santi Nazaro e Celso in città dal 1982 al 1987,
ad Adro (1987-1995), sacerdote in Ecuador dal
1995 al 2001 e parroco a San Vito di Bedizzole
dal 2001 al 2005. Attualmente guida la parrocchia di San Vicente che si estende su 715 chilometri quadrati, con tre grandi comunità sulla
costa (Canoa, San Vicente e Los Perales) e 73
piccole comunità nell’interno.
Sinodo dei Vescovi
Nato a Nave il 26 marzo del 1949 e ordinato
a Brescia il 7 giugno del
1975, studente a Roma dal 1975 al 1980, curato
festivo a S. Giacomo in città (1980-1981), studente a Roma (1981-1982), curato festivo a Maderno (1982-1985), curato festivo a S. Vigilio in
Valtrompia (1985-1986), assistente ecclesiastico
dell’Amci (Associazione medici cattolici italiani)
dal 1982 al 2001, curato festivo a Lodrino (19862009), insegnante presso l’Università cattolica
dal 1982 al 2009 e direttore dell’Istituto superiore
di scienze religiose dal 1997 al 2009. Dal 1982 è
insegnante in Seminario, dal 2004 è Consultore
della Congregazione per l’educazione cattolica
e direttore dell’Istituto superiore dei formatori
presso l’istituto di Psicologia pontificia dell’Università Gregoriana. Dal 2009 è Rettore del Seminario diocesano.
Il Papa ha annunciato che il prossimo Sinodo dei Vescovi si terrà in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014, terza
Assemblea Generale Straordinaria sul tema: “Le sfide
pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
Concistoro
Sono state diffuse alle diocesi e alle parrocchie una se- Il Papa ha annunciato che terrà il Concistoro per la crerie di domande, alle quali anche noi risponderemo nei azione dei suoi primi cardinali il prossimo 22 febbraio,
prossimi giorni.
Festa della Cattedra di San Pietro.
5
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Formazione
Ripartiamo dall’Eucaristia
Una catechesi per gli adulti che va al cuore della vita comunitaria
Sono passati quasi dieci anni dalla
pubblicazione
dell’Istruzione
“Redemptionis Sacramentum”
del 25 marzo 2004, edita dalla
Congregazione per il Culto
Divino nell’Anno dell’Eucaristia,
su alcune cose che si devono
osservare ed evitare circa la
Santissima Eucaristia, che dà
seguito pratico alla bellissima
Enciclica di Giovanni Paolo II
“Ecclesia de Eucharistia”.
Ne trattiamo nella catechesi
settimanale degli adulti del
mercoledì sera, da ottobre a
Natale. I catechisti e coloro che
vi partecipano hanno riflettuto
innanzitutto sui “princìpi”, che
sono mediati dal Concilio e dal
Catechismo.
Nella SS. Eucaristia è contenuto
l’intero bene spirituale della
Chiesa, ovvero Cristo stesso:
fonte e culmine di tutta la vita
cristiana. Non si può immaginare
una comunità cristiana senza
Eucaristia. La riforma liturgica
voluta dal Concilio ha fatto
riscoprire alcuni aspetti della
Messa che s’erano dimenticati
o atrofizzati; ha portato grandi
vantaggi per una più consapevole,
6
attiva e fruttuosa partecipazione
dei fedeli alla Messa. Tuttavia
non mancano delle ombre: sono
gli abusi, che vanno contro la
tradizione e la prassi liturgica
voluta dalla Chiesa e vanno
corretti, perché contrari all’unità
della Chiesa e perché oscurano la
retta fede circa questo Sacramento.
Gli abusi s’appoggiano su un
errato concetto di libertà e di
adattamento. Mai dobbiamo
dimenticare che la Messa è azione
sì della comunità che celebra, ma
è anzitutto Sacrificio di Cristo
e suo dono, che ci precede e
ci supera. Papa Benedetto ha
introdotto nelle sue celebrazioni
una riforma nella riforma: la
Messa è anzitutto mistero della
fede e azione in cui Dio si fa
presente. Questo lo si era un po’
dimenticato...
Circa la volontà del nostro
Vescovo abbiamo ripreso molte
indicazioni pratiche sul modo di
celebrare, contenute nella lettera
pastorale 2009-2010 “Un solo
pane, un unico corpo”.
Cercheremo di continuare a farne
tesoro: perché la Liturgia splenda
nella sua bellezza e grandezza,
senza apparire
mai proprietà
privata
di
qualcuno,
né
sacerdoti
né
laici e dove
ognuno svolga il
proprio servizio
cercando
il
più
possibile
di far risaltare
Lui, il Signore,
che dev’essere
l’unico,
vero
protagonista.
I fedeli sono
chiamati
a
partecipare alla
Messa in forza
della
dignità
battesimale e non
solo ad assistervi
magari in modo
passivo. È bene
suddividersi
i
vari
ruoli
preparandosi
prima
della
celebrazione in modo ordinato.
Una volta tanto riprenderemo
alcuni particolari di come ci si
deve comportare: nella Messa
in genere e nel ricevere la
Comunione in particolare.
Sono certo che queste catechesi
ci aiuteranno ad avere una
consapevolezza più alta di quello
che celebriamo e dalla Messa bene
celebrata ne trarrà sicuramente
giovamento la vita personale,
familiare e comunitaria.
Fatta vera Comunione col
Signore non potrà essere fittizia la
comunione coi propri fratelli.
A margine può essere molto
importante riflettere sul canto
sacro nella Messa. Ci aiuterà in
questo il libro di Antonio Parisi
“La musica liturgica in Italia.
Cinquant’anni di fatti, idee,
speranze” Edizioni Messaggero
del 2013. Ne trarremo vantaggio
tutti, specialmente coloro che
animano il canto durante le
celebrazioni e i due cori di
Santa Cecilia e di Santa Chiara.
Alcuni capitoli hanno un titolo
suggestivo. Le riflessioni faranno
capire che se è stato fatto tanto in
questi cinquant’anni, con un po’
d’impegno si può mettere qualche
attenzione in più.
Dgl
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Formazione
Il silenzio
21 Novembre – Giornata Mondiale per le Comunità Claustrali Femminili
Siamo immersi tutti in una civiltà
in movimento, in una cultura del
rumore. Nessuno sembra più
capace di apprezzare il silenzio…
anche quando lo cerchi c’è
sempre un cellulare che squilla
o un impegno che ti assilla. I
giovani in particolare sembrano
essere terrorizzati dal silenzio:
un auricolare, un cellulare, la
cantante preferita, ma non il
silenzio!
Alcuni, anche in casa nostra,
ritengono sprecate le vite delle
monache, che hanno risposto alla
vocazione divina abbracciando
la vita contemplativa. Chi, io?
Seppellirmi in un convento? E
poi… a cosa serve pregare per
tutta la vita in un convento?
Ecco una testimonianza
Un ponte di tre giorni.
Tutti partono: chi per il mare e
la montagna, chi per visitare le
città d’arte. Tutto improntato
esclusivamente nel caos: code
di macchine, lunghe file in
autostrada, code per visitare musei
e opere d’arte, code anche per
godersi l’ultima neve. Confusione,
solo confusione, grida, clacson
di macchine, rumori rombanti
di motori. Tutto è sempre come
prima, cioè la solita routine di
tutti i giorni. Questo vuol dire
staccare la spina? Io la spina l’ho
veramente staccata! Mi trovo in
un luogo per me meraviglioso,
mistico,
circondato
dalla
natura, dal silenzio e dalla pace.
Un’esperienza già collaudata da
diverso tempo. Sì, mi trovo in un
monastero, luogo carismatico per
il silenzio, la concentrazione sia
mentale che interiore riscoprendo
veramente emozioni, sensazioni
ormai quasi perdute. Vi voglio
7
raccontare una delle tante
emozioni vissute in questo luogo
le prime volte che sono arrivata.
Ammirando
ed
esplorando
con il mio sguardo pieno di
ammirazione, ecco addentrarmi
in una meravigliosa foresta
composta da abeti secolari con
dei tronchi enormi, con un’altezza
da paragonarsi ad un palazzo
di quattro piani più o meno, un
sottobosco quasi inesistente,
dovuto alle folte chiome dei loro
rami, evitando così la penetrazione
dei raggi del sole. Che silenzio!
Silenzio interrotto dal canto di un
cuculo, il cinguettio di qualche
uccello. Mi guardo intorno e ad
un tratto scorgo uno scoiattolo
che velocemente si arrampica su
un albero sparendo alla mia vista.
Torna il silenzio. Lo ascolto, mi
soffermo. Silenzio. Mi risoffermo;
uno strano rumore mi pervade.
Sono solo i miei passi a disturbare
questa
pace.
Un’emozione
fortissima,
una
sensazione
indescrivibile, la bellezza naturale
di questo luogo mi ha portato ad
ascoltare i battiti del mio cuore,
del mio interiore, per aiutarmi
ad affrontare nel modo migliore
le difficoltà che vi si presentano
nella vita di tutti i giorni. Perché
tutti i giorni viviamo in un mondo
grigio, pieno di egoismo, di guerre,
odio, materialismo, superficialità
affannandoci a correre sempre più
e sempre di più, abbiamo poco
tempo di soffermarci; basterebbe
un attimo. Ascoltarci, ascoltare il
silenzio…
Proviamo ad ascoltare e ad
ascoltarci cercando di trovare
anche un attimo di silenzio in noi
stessi, ci aiuterebbe a sorridere
alla vita e prestare la giusta
attenzione al tempo che scorre…
Affettuosamente
Annamaria Vaglica
Le suore di clausura sono una
presenza importante: ci ricordano
l’importanza di “essere” prima
di “fare”; sono un parafulmine
puntato verso il cielo e raddrizzano
tante storture di coloro che fanno,
fanno, fanno e non si fermano
mai… forse pregano un po’
intercedendo anche per noi, che
per la preghiera abbiamo sempre
poco tempo.
17 novembre - Ragazzi del gruppo Antiochia in visita al Monastero della Visitazione a Salò
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Formazione
Separazioni matrimoniali, divorzi, nuove unioni
(prima parte)
Non
possiamo
nasconderci
dietro un dito e negare che sono
numerose le famiglie toccate da
situazioni dolorose quali può
essere la separazione del figlio, il
divorzio della sorella e le nuove
unioni con chi ha già vissuto un
fallimento matrimoniale.
La consapevolezza che nessuna
famiglia ha la certezza di essere
immune da tale esperienza, ci
porta a chiederci: che fare come
comunità cristiana?
“A queste persone la Chiesa ha
il dovere di accostarsi con amore
e delicatezza, con premura e
attenzione materna, per dire che
Cristo è loro vicino. È lui il Buon
Samaritano che versa l’olio e il
vino sulle nostre piaghe…
Sì il vangelo dell’amore è
anche sempre il vangelo della
misericordia, che si rivolge
all’uomo concreto e peccatore per
risollevarlo...”
(Papa Benedetto XVI)
“La comunità deve più che mai
sostenere il coniuge separato;
prodigargli stima, solidarietà,
comprensione e aiuto concreto
in modo che gli sia possibile
conservare la fedeltà anche
nella difficile situazione in cui si
trova…”
(Papa Giovanni Paolo II).
“Occorre richiamare l’appartenenza alla Chiesa anche dei
cristiani che vivono in situazione
matrimoniale difficile o irregolare:
tale appartenenza si fonda sul
battesimo con la “novità” che esso
introduce e si alimenta con una
fede non totalmente rinnegata.
è una consapevolezza che deve
crescere anche dentro la comunità
cristiana: è in tale consapevolezza
che la comunità cristiana può e
deve prendersi cura di questi suoi
membri.”
(Conferenza Episcopale Italiana)
Ecco una prima constatazione:
quando una famiglia si divide è
un dolore per tutti.
Il momento della separazione
rappresenta per ogni coppia
una lacerazione che come ogni
ferita, provoca ”dolore” che tocca
anzitutto i coniugi, ma anche i
figli, i familiari, gli amici e la
Chiesa tutta...
I coniugi si affliggono per la fine
di un rapporto in cui avevano
creduto e che si sbriciola sotto
gli occhi di tutti. Tante domande
assillano la mente: “Dove ho
sbagliato?, perché proprio a
noi?”. La separazione è spesso
accompagnata da sensi di colpa;
i legami familiari si spezzano,
le amicizie comuni si dividono,
il ruolo genitoriale è messo in
discussione: niente sarà più come
prima. A questo si aggiunge un
dolore, ancora più profondo, che
riguarda la sfera spirituale: la
rottura di un impegno sacro.
I figli soffrono in maniera diversa
a seconda dell’età, respirando un
clima familiare mutato e dovendo
vivere il distacco anche fisico dal
genitore che non è più in casa. Vi
è anche per loro un grande dolore:
la perdita di un modello familiare
che avrebbe dovuto essere la base
sicura per la loro crescita.
La Chiesa soffre anch’essa
di fronte al dramma di una
famiglia divisa. Come comunità
non possiamo non interrogarci
sul perché di questi fallimenti,
chiedendoci da una parte che cosa
avremmo potuto fare per evitarli e
dall’altra che cosa possiamo fare
per accompagnarli.
Accettare e affrontare questa
sofferenza è un’impresa difficile…
eppure proprio l’accettazione di
questa sfida pastorale dev’essere
di stimolo per nuovi cammini di
fede e per una rinnovata speranza.
(continua nel prossimo numero)
Don Domenico Paini
8
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Cronaca Parrocchiale
Festeggiamenti solenni in onore di Padre Pio
15 - 23 settembre
Creatore, al Padre.
È un modo di essere, di vivere; è disponibilità
dell’anima a mettersi in comunione con Dio. Fortunatamente durante la celebrazione il tempo è stato
clemente. Ci ha permesso di fare anche la processione per il santuario con gli stendardi e la statua della
Madonna di Caravaggio. Purtroppo nel pomeriggio
ci ha sorpreso una forte pioggia, che ci ha costretto a
partecipare alla breve liturgia mariana, riparati sotto
il porticato.
Gatti Caterina
La statua di Padre Pio è stata posizionata sopra l’Altare maggiore
Pellegrinaggio a Caravaggio
Più di 80 Gruppi di Preghiera di Padre Pio, da tutta
l’Italia Settentrionale, oltre 1500 persone nella piazza che ospita il Santuario di Santa Maria della fonte,
quasi “troppo piccola” per accogliere tutti: domenica 15 settembre i gruppi di preghiera di San Pio si
sono riuniti fisicamente e spiritualmente a Caravaggio per il XII raduno.
Tra le molte realtà di questi gruppi c’eravamo anche
noi, come di consueto, con una piccola rappresentanza: 18 fedeli di Castelletto e 11 di Leno. Alle ore
10 c’è stata la concelebrazione Eucaristica presieduta da S.Ecc. Mons. Michele Castoro, delegato per
l’Opera di Padre Pio in San Giovanni Rotondo. Il
vescovo ha ricordato cosa significa far parte di un
Gruppo di Preghiera e della sua grande importanza,
soprattutto oggi, all’interno della Chiesa. Cosa significa pregare? Vi è molta ignoranza e confusione
circa la preghiera. Essa è molto più di una serie di
richieste o di ringraziamenti. Pregare cristianamente
significa innanzitutto abbandonarsi completamente
alla volontà di Dio, per seguire Gesù con assoluta
fiducia, spinti da un amore irriducibile.
Quando parliamo di preghiera pensiamo subito
all’uomo in atteggiamento umile che chiede a Dio
qualcosa, per soddisfare i propri bisogni. Questo di
per sé non è sbagliato; Gesù stesso, nel Vangelo, ci
ha chiesto di bussare, di chiedere, di domandare.
Ma la natura della preghiera è anche altro: essa presuppone il nostro incontro con Dio, a prescindere
da quello che possiamo chiedere o ricevere. È un
bisogno prima di tutto dell’anima di unirsi al suo
9
Festa in Parrocchia
Venerdì 20 s’è continuato a festeggiare, celebrando la Messa in parrocchia per il nostro gruppo di preghiera, che si ripeterà a scadenza mensile: preceduta dal Rosario e seguita da un breve
momento di adorazione eucaristica. Il Parroco
ha ripreso alcuni tratti della vita di Padre Pio,
attingendo ai testi delle omelie di Giovanni
Paolo II, fatte il giorno della beatificazione e della
canonizzazione del Padre di San Giovanni Rotondo. Le riflessioni sono continuate anche nella Messa di sabato 21 per arrivare all’apice domenica 22
settembre.
Alla Messa solenne delle ore 10.30 il Santo del
Gargano è stato onorato e visto con ammirazione
anche dai più piccoli, che hanno accompagnato in
processione la nuova statua, fino ad arrivare al giardino nuovo della Canonica, dove l’immagine è stata inaugurata e benedetta in modo definitivo ed ora
resta visibile a tutti per uno sguardo e una preghiera
a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Benedizione della nuova statua presso il giardino della Canonica
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Cronaca Parrocchiale
SETTIMANA MARIANA
dal 28 settembre al 6 ottobre 2013
Festa per gli Anniversari
di Matrimonio
Facendo seguito a quanto avvenuto nel 2012, anche
quest’anno la nostra Parrocchia ha proposto di celebrare con solennità gli anniversari di 1-5-10-25-4050 anni di matrimonio, con la possibilità di partecipazione anche per chi avesse voluto ricordare una
ricorrenza particolare.
Dopo aver svolto alcuni incontri preparatori sotto
la coordinazione di Luisa, la sera di sabato 28 settembre, durante la Santa Messa prefestiva, le coppie
festeggiate hanno rinnovato la loro Promessa Matrimoniale, chiedendo al Signore l’aiuto e la forza di
poter continuare nel dono di se stessi al proprio coniuge, in questi tempi così difficili e burrascosi.
Un fervido augurio di proseguimento nel fruttuoso
cammino è stato formulato alle coppie più giovani
da parte di quelle un
po’ più avanti negli
anni.
Sono stati per tutti
noi momenti di viva
commozione, che ci
hanno riportato indietro nel tempo, al
Stefano Zanni e Monica Prandini ringraziano il Signore per il loro primo giorno delle nostre
anniversario
nozze. Allora eravamo più giovani, ma
ora che sui nostri visi
sono apparse alcune
rughe, siamo forse
(per l’altro coniuge)
ancora più belli.
La serata ha avuto
Faustino Lorenzetti e Giulia Fava- poi una piacevole
grossa hanno festeggiato il loro 50°
conclusione con la
anniversario il 22 settembre scorso
10
consumazione di un’ottima cena, svoltasi in un clima di fraternità e allegria presso un ristorante della
nostra Comunità.
L’augurio è che l’iniziativa continui anche in futuro,
con un arrivederci fra cinque anni alle coppie che
hanno festeggiato con noi.
Albina Pini
Festa di San Luigi per l’apertura
dell’Anno Catechistico
Mandato ai Catechisti – Noi ci impegniamo...
Siamo i catechisti presentati alla comunità domenica
29 settembre.
Davanti
all’altare
abbiamo pregato lo
Spirito Santo affinché ci aiuti in questo
cammino e ci doni la
capacità di trasmettere la fede ai piccoli e
alle famiglie.
Chiediamo allo Spirito la grazia di essere una cosa sola con
Lui al fine di renderci
creature sempre nuove, capaci di camminare accanto ad ogni Alla Messa di domenica 29 settemuomo, senza giudica- bre è stato benedetto il quadro di
Luigi restaurato, ora collocato
re, perché Dio è Amo- San
nel teatro dell’Oratorio
re infinito (lettera pastorale 2013-14).
La comunità cristiana deve diventare un luogo nel
quale si impara ad amare e ciò è possibile attraverso
comportamenti di umiltà, di dolcezza e di magnanimità.
Papa Francesco ha detto in questi giorni: “È importante camminare insieme, sapersi ascoltare, chiedere
scusa quando si sbaglia per ritrovare la grazia”.
Il sacerdote è la nostra guida e la comunità la sua famiglia; camminiamo insieme e la gioia di essere partecipi di questo grande ideale ci farà crescere uniti a
tutta la Chiesa, che è Madre e ci insegna come Maria
l’umiltà; è in essa che Dio compie grandi cose.
Noi catechisti ci impegniamo a seminare la parola
di Dio per quello che in ognuno di noi ha fatto, con
semplicità, senza confronti, perché noi crediamo.
Se Cristo è in noi e noi in Cristo, questa reciprocità
d’amore è la nostra fede. Maddy e Renato Feroldi
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Cronaca Parrocchiale
Messa per gli ammalati
Venerdì 4 ottobre, nella nostra chiesa, si è tenuta una
bella cerimonia per gli anziani, per le persone ammalate o per qualche motivo, handicappate, come
me in questo periodo.
Sono stata spronata a partecipare, ma io ero riluttante, mi sentivo proprio handicappata sulla sedia a
rotelle, perché, grazie a Dio, sono sempre stata autosufficiente e abbastanza dinamica.
Castelletto - Chiesa Parrocchiale - Catino dell’abside - Particolare
dell’Angelo con cartiglio: arrivare a Gesù attraverso Maria.
è stato il messaggio principale della settimana
Comunque, la cerimonia, compresa l’unzione degli
infermi, è stata bella e toccante.
Ho sentito proprio la presenza della Madonna come
una mamma che protegge i suoi figli e di questa protezione abbiamo tanto bisogno.
Per coronare il tutto, in oratorio è stato allestito un
ricco rinfresco, durante il quale abbiamo goduto
della compagnia di tutte le persone presenti.
Anna Maria Morandini, ved. Mancini
Conclusione della Settimana
in onore della Madonna del Rosario
Riscoprire la figura e il ruolo di Maria, è anch’esso
momento di meditazione: da Maria abbiamo molto
da imparare. Ella ci offre un esempio di cosa sia la
perfezione dell’uomo. La sua vita ci esorta a pregare: essa è stata preghiera.
Maria è per l’anima l’oratorio del cuore, il rosario,
un cielo interiore al quale possiamo sempre accedere.
Nel mese di ottobre, abbiamo dedicato un’intera settimana a lei, la mamma celeste, con vari momenti di
preghiera comune, il rosario all’oratorio, il rosario
missionario in chiesa, molto intimo, ma partecipato
11
con grande devozione, le riflessioni di don Gianluca, con cui ci ha aiutato a capire meglio il ruolo di
Maria.
Molto significativa è stata la funzione nella quale
gli anziani e gli ammalati hanno ricevuto l’unzione degli infermi; vedere nei loro occhi la gioia e la
commozione nel momento in cui si accostavano al
sacramento, la fiducia con cui riponevano tutto in
Gesù, questa è la nostra fede, dobbiamo fidarci di
Lui e chi, meglio di Maria, ci insegna questo? Lei
che nell’annunciazione ha detto subito “Sì” senza
esitare, divenendo la mamma di Gesù.
Tutto si è concluso domenica 6 ottobre con la Messa
Solenne presieduta dal Pro-Vicario Generale Mons.
Cesare Polvara, seguita dalla processione.
Durante l’omelia, il celebrante ha ribadito il concetto della fiducia di Maria; così come un bambino
si fida della sua mamma, anche noi dobbiamo fare
lo stesso con Lei: affidarci a Lei e rifugiarci sotto la
sua protezione.
Loredana Dada
Mons. Cesare Polvara celebra la Messa pontificale concludendo la
settimana mariana circondato dagli Apostolini
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Cronaca Parrocchiale
Gruppi di genitori ICFR in Oratorio e RITI
… ecco qualche testimonianza
Nazareth – 2ª elementare
Lo scorso 6 ottobre, noi genitori dei bambini di seconda elementare ci siamo riuniti in questo primo
incontro del secondo anno catechistico per riprendere insieme il cammino di fede iniziato l’anno
precedente.
Il primo anno il nostro gruppo nasceva con il nome
“BETLEMME”, richiamando il luogo in cui veniva alla luce Gesù, con l’intento di riflettere insieme sul nostro ruolo di genitori.
Consapevoli del dono prezioso che Dio ci ha fatto,
abbiamo ricordato la nostra gioia e i nostri timori
nel diventare padri e madri, pronti, però, ad educare i nostri figli in questo percorso di iniziazione
alla vita cristiana.
Nel secondo anno appena cominciato, siamo chiamati ad imitare Maria e Giuseppe; come loro hanno aiutato Gesù a camminare da solo, così noi ci
proponiamo di aiutare i nostri figli a maturare, affinché vedano la vita come un’occasione per vivere
in amore e armonia, seguendo l’esempio di Cristo.
Questa seconda tappa prenderà il nome di “NAZARETH”, luogo in cui Gesù ha trascorso la sua
infanzia.
Insieme alle nostre “Maestre”, Miria e Piera, cercheremo di raccontare le nostre esperienze, scambiandoci pareri, riflessioni personali e commentando la parola di Dio con l’obiettivo di arricchirci
spiritualmente, analizzandola in profondità.
Nell’incontro iniziale abbiamo riflettuto attentamente sul miracolo che il figlio di Dio fece alle
nozze di Cana analizzandolo in ogni suo aspetto;
come descritto dal Vangelo di san Giovanni, Gesù
prende parte ad un banchetto nuziale, insieme a
sua madre e ai suoi discepoli.
Durante questo matrimonio finisce il vino e Maria
invita suo figlio a salvare la festa, sapendo che nulla gli è impossibile.
Fino a quel momento, solo Maria era a conoscenza dei prodigi del figlio, ma con il miracolo della
trasformazione dell’acqua in vino, Gesù rende visibile a tutti la sua grandezza, simboleggiando così
12
Gruppo Nazareth – Rito di Accoglienza – domenica 13 ottobre
l’arrivo del Cristo dentro ognuno di noi, ricordandoci ogni giorno che la presenza della fede porta
gioia e ricchezza d’animo.
Per finire, tutti noi genitori ci teniamo a ringraziare
le catechiste dei nostri figli, Patrizia e Maria, che
ogni sabato pomeriggio illustrano loro, con semplicità, la vita del piccolo GESù tramite le parabole evangeliche che hanno caratterizzato la sua
infanzia.
Miriam e Gigi Gobbi
Cafarnao – 3ª elementare
Gruppo Cafarnao – Rito di consegna del Padre Nostro con Padre
Renato Modonesi, comboniano – Domenica 20 ottobre nella Giornata Missionaria Mondiale
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Cronaca Parrocchiale
Gerusalemme – 4ª elementare
La sera del 25 ottobre in Oratorio presso sala Chiara abbiamo incontrato i Genitori del Gruppo Gerusalemme. Un po’ emozionati, abbiamo rivissuto la
stessa esperienza che ci aveva visto catechisti in anni
ormai lontani. L’argomento da trattare in questo primo incontro era di quelli “tosti” (introduzione alla
Bibbia), ma subito il nutrito gruppo dei Genitori ci
ha messo a nostro agio, circondandoci di un clima di
familiarità e simpatia.
L’attenzione dei partecipanti ci ha ulteriormente fa-
Gruppo Gerusalemme – Rito di consegna della Bibbia – domenica
27 ottobre
vorito, dandoci così la possibilità di far “passare” ai
presenti i numerosi argomenti da trattare.
è stato bello constatare il buon livello delle domande
rivolteci dai genitori, indice di una buona sensibilità
e preparazione.
Taluni passaggi, di difficile comprensione, vanno interpretati tenendo presente la mentalità dei tempi antichi, così distante dalla nostra.
Se è vero che nell’A.T. il Popolo Ebreo (“dalla dura
cervice”) ha costretto più volte Dio stesso, che è bontà infinita, ad usare le “maniere forti” e a tollerare situazioni imbarazzanti, è altrettanto vero che il Figlio
di Dio è venuto fra noi nella povertà e nella debolezza, chinandosi sui peccatori e facendoli oggetto della
Sua Misericordia infinita, portando su di sé i peccati
dell’umanità intera.
Si è concluso incoraggiando i presenti alla lettura della Bibbia nelle proprie famiglie, sottolineando altresì
che la Messa domenicale, oltre a essere momento di
ascolto della Parola, è azione indispensabile per rendere a Dio il giusto culto che Gli è dovuto, ed essere
intesa non come un “obbligo” ma come un’esigenza
che nasce dall’Amore verso il nostro Signore e Creatore.
A tutti i Genitori un arrivederci a domenica 22 dicembre.
Daniela e Giorgio Tonini
Emmaus – 5ª elementare
Gruppo Emmaus – Rito di Ammissione ai Sacramenti della Cresima
e dell’Eucaristia assieme a don Evarist – Domenica 3 novembre
è tornato a Castelletto don Evarist Guzuye, ordinato
sacerdote il 18 agosto 2013 in Tanzania, per celebrare con noi una delle sue Prime Messe.
Lo avevamo conosciuto come seminarista, studente
a Roma, nella Settimana Santa 2011. Ora il suo Vescovo lo ha inviato di nuovo a Roma a perfezionare
gli studi in Diritto Canonico.
13
Al termine della Messa i fedeli hanno baciato le mani
consacrate del Novello Sacerdote, com’è tradizione
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Appuntamenti
Avvento
È il tempo di preparazione al Natale e si svolge nelle quattro domeniche precedenti
1° dicembre – Prima domenica
Giornata del pane – organizzata dalla Caritas, dai panificatori e dal gruppo Emmaus.
Novena dell’Immacolata – è la preghiera dei nove giorni che precedono la solennità
I bambini sono invitati alla preghiera in Cappella, alle ore 16 (mezz’oretta), dopo la scuola,
da lunedì 2 a venerdì 6.
Al canto del saluto angelico, i piccoli saranno esortati a portare i loro “fioretti” da offrire a Maria.
8 dicembre – Immacolata
Offerta delle rose a Maria – alla Messa delle ore 10.30, da parte dei piccoli del gruppo Betlemme e della
Scuola dell’Infanzia – Celebra il Vicario Generale Mons. Gianfranco Mascher.
Santa Lucia – venerdì 13 dicembre – giorno di regali, giorno di solidarietà
Ore 16 – S. Messa in chiesa in onore della Santa. I ragazzi sono invitati a portare “un dono in dono”, frutto
di una loro rinuncia, a favore dei ragazzi di una Missione.
15 dicembre – Terza domenica – Gaudete
Bancarelle natalizie in piazza
Iscrizione dei ragazzi del catechismo al concorso dei presepi.
Novena di Natale – è la preghiera dei nove giorni che precedono la solennità.
I ragazzi sono invitati alla preghiera in Cappella, alle ore 16 (mezz’oretta), dopo la scuola, da lunedì 16 a
venerdì 20. Al canto delle Profezie predisponiamo i cuori ad accogliere il Re Signore che sta per venire.
22 dicembre – Quarta domenica
Alla Messa delle 10.30: benedizione delle statuine del Bambino Gesù, che si mettono nel presepio di casa.
Confessioni natalizie tutto il giorno – presente anche il confessore forestiero.
Lunedì 23 – Confessioni natalizie dei ragazzi dalle ore 15 in avanti – novena alle ore 16, con la Messa.
Natale
È il tempo liturgico della Nascita del Salvatore
Vigilia – martedì 24 dicembre
Ore 8.15: Lodi – Novena e S. Messa – Confessioni fino alle ore 11.
Ore 15.00: Confessioni – fino alle ore 18.
Ore 23.30:Ufficio delle Letture
Ore 24.00: Messa della Mezzanotte Santa
Giorno di Natale – mercoledì 25 dicembre – Festa di precetto
Ore 8.30:Messa dell’Aurora
Ore 10.30:Messa del Giorno
Ore 16.00: Canto dei Vespri e Benedizione Eucaristica
Ore 18.30:Messa vespertina
Santo Stefano: SS. Messe alle ore 9.30 e 18.30 – Comunione agli ammalati oggi e domani
29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
31 dicembre – ore 18.30: S. Messa solenne di ringraziamento per l’anno che si conclude.
Ricordo dei defunti dell’anno. Canto del Te Deum di ringraziamento (Indulgenza Plenaria) e Benedizione
14
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Appuntamenti
1° gennaio 2014 – mercoledì – Solennità di Maria SS. Madre di Dio – Festa di precetto
Giornata Mondiale della pace Canto del Veni Creator (Indulgenza Plenaria)
NB: in gennaio e febbraio, fino alla prima domenica di Quaresima, sarà sospesa la Messa domenicale
delle ore 7.30.
5 gennaio – II domenica dopo Natale
6 gennaio – Epifania del Signore – Festa di precetto
Giornata della Santa Infanzia – raccolta delle offerte per i piccoli delle Missioni
Ore 15: vespri e preghiera per i bambini; benedizione dei piccoli (da zero a sei anni)
Bacio al Bambin Gesù – premiazione del concorso dei presepi
Tempo Ordinario
È il tempo che segue quello natalizio e precede la Quaresima
12 gennaio – Battesimo di Gesù – Festa – Giornata mondiale delle migrazioni
Dal 18 al 25 gennaio si tiene la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
19 gennaio – Seconda per Annum – Preghiera per l’unità dei cristiani
Ricordo di Sant’Antonio, Abate – Patrono delle stalle e degli animali da cortile
26 gennaio – Terza per Annum – Giornata mondiale dei malati di lebbra
Ricordo di Sant’Agnese, Patrona della gioventù femminile (festa il 21 gennaio)
2 febbraio – Presentazione del Signore – Festa – Giornata nazionale per la vita
Ricordo di San Giovanni Bosco, Patrono dell’Oratorio (festa il 31 gennaio)
Triduo dei Morti
Venerdì 7 – Sabato 8 – Domenica 9 febbraio
Predicatore e confessore: Don Roberto Domenighini, direttore dell’Eremo di Bienno
Celebrazioni il mattino e la sera – nel pomeriggio di venerdì: preghiera per i ragazzi.
16 febbraio – Sesta per Annum – inizia la Settimana Vocazionale per la nostra Zona pastorale
22 febbraio – sabato
Cattedra di San Pietro
Primo Concistoro di Papa Francesco
in Vaticano, per la creazione dei nuovi
cardinali
23 febbraio – Settima per Annum
2 marzo – Ottava per Annum
5 Marzo
Inizia la Quaresima
col mercoledì delle Ceneri
giorno di Magro e di Digiuno
SS. Messe alle ore 8.30 e alle ore 20.
Imposizione delle Ceneri anche alle
ore 16 nella celebrazione (senza Messa) per i più piccoli.
15
Incontri per i genitori
Si tengono in Oratorio, in Sala Chiara
Quando?
A che ora?
1° dicembre ore 16
6 dicembre ore 20.30
8 dicembre ore 16 15 dicembre ore 16 22 dicembre ore 16 9 febbraio
ore 16
16 febbraio ore 16
23 febbraio ore 16
2 marzo ore 16 9 marzo ore 16
Per chi?
Betlemme (1a elementare)
Genitori Infanzia (i tre anni)
Nazareth e Antiochia
Cafarnao – Roma – 1a Superiore
Gerusalemme ed Emmaus
Betlemme (4°)
Nazareth ed Emmaus (3°)
Cafarnao e Gerusalemme (3°)
Betlemme (5°)
Antiochia – Roma – Atene
e tutti i genitori post-cresima
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Cronaca Parrocchiale
Professione di fede dei ragazzi
di 2ª media e 1ª superiore,
domenica 10 novembre 2013,
nel primo anniversario
del completamento
dell’Iniziazione Cristiana
Castagnata in Oratorio
domenica 20 ottobre
Vendemmia nel vigneto alla Cascina Barba in settembre
Famiglia Mancini
Tutti i Santi - 1° novembre
Esposizione delle Reliquie all’Altare di Santa Restituta
Giorno dei morti - 2 novembre
Il catafalco coi candelieri
3 novembre - Gruppo del servizio presso la Cappella
del Cimitero dopo la processione e la messa
16
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Cronaca Parrocchiale
Pellegrinaggio a Lourdes
17 - 20 ottobre 2013
Giovedì 17 ottobre,
trecento pellegrini della zona, di cui venti di
Castelletto, sono partiti per il santuario di
Lourdes. Sono stati tre
giorni intensi, durante i
quali, i diversi percorsi
spirituali hanno riempito ogni attimo del nostro soggiorno.
Migliaia di fedeli o non, provenienti da ogni dove, si
recano ogni giorno alla grotta della Madonna con le
loro speranze e le loro richieste d’aiuto. Assistere a questo silenzioso fiume
di anime è un’esperienza che sconvolge e affascina allo stesso tempo.
Il sentimento di comunità e di mistero,
proprio della fede, qui si esprime con
tutta la sua forza e anche l’animo più
cinico non può restarne indifferente.
Dilungarsi su quanto sia toccante tutto
questo, rischierebbe solo di far ricorso
a frasi banali e scontate.
Non resta che vedere e vivere in prima
persona questa profonda esperienza.
Domenica ore 6: Messa Concelebrata alla Grotta
Danila Magri
Lourdes
Gruppo dei Castellettani
dopo la Messa Solenne
alla Basilica Superiore
17
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Cronaca Parrocchiale
Ricordo delle Suore Dorotee defunte
Martedì 5 novembre 2013
Puntuali alle 7.30 del mattino, abbiamo celebrato la S. Messa in Casa Angeli, a Brescia, ricordando le tante
suore defunte native di Castelletto e che negli anni hanno svolto nella nostra Parrocchia il loro prezioso
servizio, soprattutto alla Scuola Materna e nell’Oratorio.
Casa Angeli - Brescia - Interno della Cappella delle Suore
Amalia Losio e vicino alla suora in abito bianco
suor Amabile Piubeni e suor Adelina Lorenzetti
Ricordo dei
Combattenti
e benedizione
al monumento
dei caduti
Lorenzo Piubeni, combattente di
Castelletto, in posa con l’obice.
Piccolo, in alto a sinistra, il Santuario di Sant’Anna di Vinadio
(Cuneo). è volato in cielo il 23
maggio scorso, all’età di 93 anni
Sabato
9 novembre 2013
Il Vice-Sindaco, Sig.ra Rossella
De Pietro, davanti al monumento
di Castelletto assieme alle rappresentanze intervenute alla commemorazione
18
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Cronaca Parrocchiale
Caritas
Giornata Parrocchiale – 9 novembre 2013
Questa crisi economica sembra non finire mai. Si
parla tanto di ripresa, intanto le famiglie italiane
diventano sempre più povere. Purtroppo anche le
nostre famiglie di Castelletto stanno risentendo di
questo perdurare negativo e fanno fatica ad arrivare
alla fine del mese.
Così, per la seconda volta, anche quest’anno la Caritas parrocchiale, con l’aiuto dei ragazzi dell’oratorio, ha chiesto la vostra solidarietà. La vostra risposta è stata molto generosa e per questo ringraziamo
tutta la comunità di Castelletto.
Con il vostro aiuto ci permettete di continuare a donare il pacco alimentare alle famiglie in difficoltà.
Ringraziamo il gruppo della filodrammatica che ha
offerto € 150,00; ringraziamo anche coloro che liberamente e individualmente hanno donato € 134,00
in offerte.
Ricordiamo, inoltre, che la sede Caritas è aperta il
sabato dalle ore 9.00 alle ore 11.30 per informazioni
Sistemazione delle vettovaglie in via Forni
e raccolta.
Un grazie a tutti i ragazzi dell’oratorio ed ai loro catechisti per la buona riuscita della raccolta alimentare.
Per il Gruppo Caritas parrocchiale
Giuseppe Cocchi
Festa del Ringraziamento
Domenica 17 novembre 2013
Con la messa mattutina delle 10.30 è tornato il consueto appuntamento annuale voluto dai lavoratori
della terra per ringraziare Dio dei doni ricevuti.
Una festa che ha visto una partecipazione numerosa
alla Messa e successivamente sulla piazza.
Durante la celebrazione sono stati portati all’altare i
prodotti della terra offerti direttamente dai produttori,
che rappresentano il frutto del lavoro svolto durante
tutto l’anno; successivamente i trattori, importante
strumento di lavoro, riuniti di fronte alla chiesa sono
stati benedetti da Don Gianluca il quale ha consegnato una medaglietta raffigurante Sant’Antonio da
portare con sé per proteggere e accompagnare i lavoratori nell’operato di tutti i giorni e nelle difficoltà.
Un Grazie a tutti coloro che hanno collaborato e partecipato e arrivederci all’appuntamento del prossimo
anno.
Cesare Piubeni
Nei giorni seguenti il Parroco
passa per la benedizione delle
stalle e delle cascine in onore del
patrono Sant’Antonio Abate.
Eventuali offerte raccolte vengono
destinate alle opere straordinarie
della nostra Chiesa, che non sono
poche...
I chierichetti in posa davanti ad alcuni dei numerosi trattori in piazza
19
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Esperienze
Io lo faccio e ne sono felice
Esperienza di Mara Mancini in Tanzania – Estate 2013
Parto sola, è il terzo anno consecutivo che torno e ogni volta mi sembra che il tempo non sia mai passato, l’emozione è molto forte…
Il Villaggio della Speranza nasce
con l’intento di accogliere ed assistere bambini orfani affetti dal
virus HIV.
Molti dei bimbi che
arrivano al Villaggio sono orfani
di mamma, papà o entrambi i genitori; alcuni sono stati abbandonati dalla famiglia o tribù perché
malati; tutti sono purtroppo accomunati dallo stesso terribile destino: l’aver contratto il virus HIV. I
bambini arrivano spesso al villaggio molto provati: malati, denutriti, molto magri e alcuni di essi già
con i segni evidenti della malattia.
Alcuni di loro hanno contratto il
virus alla nascita da una madre
sieropositiva, altri sono stati contagiati in seguito a violenze fisiche. Per questi motivi la prima
terapia a cui vengono sottoposti i
bambini accolti nel Villaggio della Speranza è quella dell’amore
e dell’accoglienza.
I bimbi sono
ospitati in 12 case famiglia, dislo20
cate al centro del villaggio. Ogni
casa ospita circa 12 bambini e una
coppia di genitori tanzaniani locali oltre ad una infermiera che si
prendono cura di loro: è un tentativo di ricostituzione dell’ambiente
familiare.
Ad oggi i bambini ospitati sono
160 e hanno da pochi mesi a circa
16 anni: vengono curati e accuditi
a livello medico, nutrizionale psicologico e spirituale, così che possano vivere con serenità i giorni
della loro vita.
Io torno e l’entusiasmo di rivedere tutti i piccoli fiori del villaggio
della speranza è sempre molto
vivo in me; diventa quasi un’esigenza. A distanza di un anno il
villaggio progredisce, i bambini
crescono e le loro necessità aumentano e a fianco dei bisogni
primari che comprendono anche
le cure giornaliere si aggiunge il
bisogno di istruzione, la speranza
per questi bambini di un domani.
A fatica il villaggio, grazie a tutti gli sforzi dei volontari, che da
lontano e vicino aiutano, migliora… Grazie al gruppo di volontari
di Bagnolo Mella dalla primavera
di quest’anno i bambini riescono a
mangiare il pane almeno una volta
al giorno, la GIGI’s BAKERY infatti sforna pane tutti i giorni fatto
ed impastato da tanzaniani grazie
all’arte trasmessa da panificatori
italiani. Vedere i bambini cresciuti
è sempre una gioia… la loro affettività, la loro semplicità, la loro
ricerca di amore è indefinitamente
contagiosa. Io cosa faccio? Semplicemente aiuto. Mi occupo di alfabetizzazione informatica, nella
scuola primaria infatti c’è un’aula
informatica e cerco nel mio piccolo di trasmettere e aprire una finestra sul mondo… ci sono molte
difficoltà: non abbiamo strumenti
sufficienti, non abbiamo sedie, a
volte non c’è la corrente, a volte
qualche computer non si accende… ma ci divertiamo sempre
tantissimo… Mentre loro mi scrutano con i loro occhioni neri come
se io fossi uno scienziato, io vedo
nei loro sguardi, nonostante le loro
mille difficoltà, l’amore e la gioia
di vivere…
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Mara Mancini
http://blog.maramancini.it
Esperienze
Pellegrini a San Giovanni Rotondo – Foggia
Dal 17 al 20 settembre 2013
Da tempo si desiderava andare
da San Padre Pio. Abbiamo colto
perciò l’occasione unendoci ad
una comunità parrocchiale a noi
vicina. Evviva!
Il pellegrinaggio è sempre una
chiamata di Dio ed una risposta
dell’uomo; ma perché fare pellegrinaggi?
Per noi significa partire vuoti di
bene, assumersi penitenti così che
visitando quei luoghi santi, si torna a casa carichi di doni per sé e
per gli altri.
La prima tappa del pellegrinaggio
è stata Loreto, il Santuario della
Santa Casa della Beata Vergine
Maria di Nazareth.
Tutto profuma di santo e ci predispone all’intimità con Dio. Fra
quelle mura lo Spirito del Signore
è sceso a portare la grazia della
salvezza; col sì di Maria si è realizzato il progetto divino di misericordia.
Si riparte e a sera si giunge a San
Giovanni Rotondo in orario per
partecipare al S. Rosario nella
cripta del Santo da Pietrelcina.
Nella vita di San Pio c’è tanto da
scoprire e da imparare, ma dovendo riassumerlo ci appare rappresentativa la sua immagine nel
mosaico in chiesa dietro l’altare
principale: Egli tiene la croce e il
S. Rosario in mano e tutta la sua
persona guarda verso Gesù Bambino in braccio alla Madonna che
lì è venerata col titolo di Santa
Maria delle Grazie o Tesoriera
delle Grazie. Nel volto di S. Pio
si vede la purezza di un bambino
che sa offrire la propria vita caricandosi delle sofferenze dell’umanità.
Nella sua vocazione francescana
Padre Pio ripeteva a se stesso e
agli altri: “Io sono figlio dell’obbedienza”. Nell’umiltà, nel silenzio, nel privarsi del suo io,
nell’accettazione alla volontà di
Dio, egli diventava dono d’amore.
21
Se avesse potuto, avrebbe tolto
tutte le sofferenze del mondo. Egli
diceva: “La carità è sofferenza”.
Una delle sue più grandi preoccupazioni era: “Quando io non ci
sarò più, chi penserà a tutta questa
gente bisognosa sia nel fisico che
nell’anima?” e da lì l’ispirazione
di costruire “La Casa Sollievo
della Sofferenza” con particolare
attenzione ai deboli, ai poveri e ai
sofferenti. S. Pio ne è stato l’ispiratore, ma la carità di tanti popoli
ha permesso la realizzazione.
Grazie alla famiglia dei frati francescani cappuccini l’opera continua in pace e bene.
Altra meta del nostro pellegrinaggio è Monte S. Angelo, distante
circa 23 Km da S. Giovanni Rotondo.
La Celeste Basilica è il Santuario
di San Michele Arcangelo, la casa
speciale in cui qualsiasi colpa viene cancellata. Per noi è un luogo
poco conosciuto, ma risulta essere
prezioso come una perla nascosta.
Nel Medioevo i pellegrini penitenti si caricavano addirittura di
un masso quale peso da portare
come penitenza, che poi scaricavano una volta arrivati alla Basilica. Si tratta di una grotta naturale che si raggiunge scendendo
gradini. Lì si celebra la S. Messa
sull’altare consacrato dallo stesso
S. Michele apparso al Vescovo.
Qui l’Arcangelo richiama tutti a
riconoscere il primato di Dio e nel
sacramento della Riconciliazione
indica l’arma efficace per vincere
Satana. Custodi del posto sono i
padri Micaeliti provenienti dalla
Polonia. Possiamo senz’altro dire
che questo è un luogo unico sulla
terra.
Si ritorna poi a S. Giovanni Rotondo per l’Adorazione Eucaristica. Il giorno dopo si riparte,
perciò di corsa a fare le valigie!
Al mattino dopo, alle ore 7.30, la
S. Messa e un ultimo saluto a San
Davanti alla finestra della cella di Padre
Pio (quella aperta) vedete da sinistra Luisa,
Gino, Maddalena, Renato, Benedetto e Donatella.
Pio nella grande nuova Chiesa a
lui dedicata. è il 20 settembre, il
giorno in cui ricevette le stigmate
visibili, quale segno d’amore per
Gesù e per i fratelli. S. Pio intercedi per il mondo intero.
Sul pullman il sacerdote accompagnatore ci avvisa che verso le
ore 11 faremo sosta a Lanciano,
dove è custodito il “Miracolo Eucaristico”. Dal dubbio di un monaco sulla reale presenza di Gesù
nell’Eucaristia, fatta la consacrazione, l’ostia diventò Carne e il
vino si mutò in Sangue, raggrumandosi in cinque globuli irregolari e diversi per forma e grandezza. La cosa strana è che ogni
globulo pesa tanto quanto i cinque
globuli assieme. Questo ci fa pensare che sono tanti i cristiani che
ricevono la SS. Eucaristia, ma diventano uno in Cristo.
E’ stato possibile vivere un’esperienza forte di adorazione davanti
a Gesù, è stato possibile parlare
a Gesù, vero Dio e vero uomo,
fonte di vita eterna. Grazie Gesù.
Grazie Signore perché ci sei sempre vicino!
Donatella e Benedetto Barbera
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Esperienze
Armenia
Un’escursione religioso-culturale (11-18 settembre 2013)
Il Monastero di Khor Virap ed il Sacro
Monte Ararat sullo sfondo
È stata un’opportunità che ho preso subito al balzo quella di poter
visitare l’Armenia ed i suoi luoghi archeologici, molti dei quali
dichiarati dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”, assieme ad un
gruppo di venti persone organizzate da Don Marino, Parroco di
Riolo Terme, in Diocesi di Imola. Sono passati quasi cento anni
(era il 1915) dal primo genocidio
dell’umanità perpetrato nel ventesimo secolo: il genocidio armeno.
I turchi, nell’inarrestabile declino dell’impero Ottomano e delle
grandi potenze, nella distrazione
generale dei popoli europei, impegnati a combattersi a vicenda nella
prima Guerra Mondiale, avevano pianificato l’annientamento di
un intero popolo, quello armeno.
Riuscirono a massacrare circa un
milione e mezzo di persone su una
popolazione che allora superava
di poco i tre milioni, sottoponendo a deportazioni, a vessazioni e a
torture moltissimi innocenti, senza
distinzione, con l’unica colpa di
appartenere ad un popolo cristiano
diverso dal proprio. Ancora oggi
il riconoscimento del genocidio
armeno è questione internazionale controversa, a motivo delle
forti pressioni politiche contrarie
da parte della Turchia. Altri fatti
dolorosi più recenti hanno contribuito ad una conoscenza maggiore del popolo armeno: il terribile
terremoto del 1988 e la guerra del
Nagorno-Karabagh.
Da oltre 2.500 anni gli Armeni
22
sono presenti su un territorio che è
un ponte naturale fra Oriente e Occidente, la Transcarpazia, nella regione del Caucaso, e pur schiacciati da potenti imperi limitrofi, hanno
saputo conservare e tramandare
fino ad oggi una cultura ed una religiosità fortemente identitaria, individuabile nella lingua armena e
in un proprio alfabeto.
La Chiesa Apostolica Armena,
che ha origine dalla predicazione
degli Apostoli Bartolomeo e Taddeo, ha ricevuto un notevole impulso da San Gregorio Illuminatore (all’inizio del IV Secolo). È retta
da un Patriarca, chiamato il Katolikòs (l’attuale è Karekin II), considerato dagli Armeni la massima
autorità spirituale come noi consideriamo il Papa; per motivi storici
e geografici è una Chiesa divisa
dalla Chiesa Cattolica Romana.
Nel 301 d. C. fu l’Armenia il primo
Stato al mondo a riconoscere come
religione ufficiale il cristianesimo
ad opera del re Tiridate III, in anticipo sull’Impero Romano (che
riconoscerà in cristianesimo nel
313 con l’Imperatore Costantino).
Perché la divisione da Roma?
Nel 451 l’Imperatore (come si usava allora) convocava un Concilio
La Cattedrale Cattolica di Yerevan
a Calcedonia. Gli Armeni, fuori
dall’Impero Romano, non vennero
invitati. Non acquisirono quindi la
dottrina di quel concilio, che definiva le due nature, divina e umana,
nell’unica persona di Gesù Cristo.
Gli Armeni vennero sommariamente liquidati come “monofisiti”
(gli eretici che ritengono esserci
in Cristo un’unica natura). Ma in
seguito essi presero le distanze dal
monofisismo… La separazione
definitiva dalla Chiesa Cattolica
avvenne nel 551 (quindi 500 anni
prima degli Ortodossi!), anche se
all’esterno gli Armeni ci sembrano
ortodossi, nella liturgia tipicamente orientale e negli abiti del clero.
La sede del Patriarcato, nella città
di Echmiadzin, si trova a pochi km
dalla capitale Yerevan ed è il centro religioso principale. Ovunque
Gruppo dei pellegrini dopo la Messa in una delle Chiese di Haghpat
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Esperienze
si trovano i resti archeologici di
antichi monasteri, che hanno resistito nei secoli alle invasioni, alle
distruzioni degli uomini e all’usura
del tempo, resistendo anche al terribile regime sovietico comunista.
Sono il segno più evidente di una
profonda religiosità monastica radicata anche in luoghi periferici.
Attualmente la Repubblica Armena è territorialmente molto piccola
rispetto all’enorme territorio su cui
si sviluppava l’Armenia storica. Il
maggior rimpianto per gli Armeni oggi è quello di vedere da ogni
parte il Sacro Monte Ararat (mt.
5.165) e di non poterlo raggiungere, in quanto si trova nel territorio
della Turchia, dove le frontiere
sono chiuse da anni. Sul monte
Ararat si sarebbe appoggiata l’Arca di Noè al termine del diluvio
universale. Al museo patriarcale
di Echmiadzin si trova una preziosa reliquia dell’Arca. Attorno
all’Ararat, nelle regioni meridionali del paese sono numerosi i vigneti, il cui primo esempio si fa risalire al Patriarca Noè che, appena
sceso dal monte, piantò una vigna.
Il clima continentale e l’altitudine
media elevata (oltre i mille metri)
comportano durante l’anno grandi
sbalzi di temperatura. La povertà
diffusa tra la popolazione è grande, ma è sempre espressa in modo
dignitoso. La Messa che abbiamo
celebrato l’ultimo giorno presso la
Casa delle Suore di Madre Teresa di Calcutta alla periferia di Yerevan ne è stata una conferma. La
presenza di quattro volontarie di
Bergamo ci ha dimostrato che una
terra lontana, in realtà è assai più
vicina di quanto pensavamo.
Dgl
La Croce del Salvatore, presso il Monastero
di Haghpat, uno dei più celebri Khatchkak in
pietra
Scaffale – Invito alla lettura
Padre Matteo La Grua intervistato da Roberta Ruscica
Contro Satana – La mia lotta per vincere le potenze delle tenebre
Edizioni Piemme, Milano, 2013 – pag. 223 – € 15,50
Il francescano padre Matteo La Grua (1914-2012) è stato un esorcista di fama internazionale.
La sua lunghissima vita è stata segnata da molte virtù e carismi speciali, a partire dalle capacità
di compiere miracoli e dal dono di saper scacciare i demoni.
Padre Matteo ha trascorso gli ultimi quarant’anni della sua vita alla guida dei gruppi palermitani del Rinnovamento nello Spirito Santo, dove è diffusa la preghiera di liberazione.
Padre Gabriele Amorth, noto esorcista romano, affermò di lui: “Non è mai esistito un esorcista
più potente”. Alcuni mesi prima di morire, anziano e malato ma lucidissimo, padre La Grua
ha affidato alla giornalista Roberta Ruscica il compito di realizzare un libro-intervista con lui.
Una sorta di testamento spirituale, da lui fortemente voluto, in cui l’esorcista palermitano racconta la sua attività ed esorta sacerdoti e laici a non rinunciare mai nella battaglia contro il maligno. “Il diavolo è un
tentatore omicida. Conquista il cuore dell’uomo con il veleno della seduzione per condurre l’anima a morte eterna”.
(Padre Matteo La Grua)
A cura di Lucetta Scaraffia
La grande meretrice – Un decalogo di luoghi comuni sulla storia della Chiesa
Libreria Editrice Vaticana – 2013 – pag. 263 – € 18,00
È una raccolta di dieci saggi curata da Lucetta Scaraffia, per “chiarire dal punto di vista storico
alcuni stereotipi molto diffusi”. “Madre di tutte le inquisizioni”. “Nemici della scienza”. “Oppressori delle donne”. “La Chiesa vuole che i fedeli soffrano”. “I protestanti sono più moderni”.
“L’odio per il sesso”. Sono alcuni dei titoli dei dieci capitoli che compongono il volume. Autrici
dei dieci saggi raccolti nell’opera sono sette donne, “tutte storiche ma non tutte cattoliche” specifica la Scaraffia nell’introduzione: Sylvie Barnay, Cristiana Dobner, Anna Foa, Giulia Galeotti, Sandra Isetta, Margherita Pelaja e la curatrice stessa. L’intento è di rettificare storicamente
luoghi comuni che sembrano avere sostituito la realtà per quanto riguarda la storia della Chiesa,
e che quindi hanno anche contribuito a deformarne l’identità pubblica. Anche i pamphlet che circolano periodicamente contro il Vaticano e contro la Chiesa attingono spesso a questi luoghi comuni ormai diventati verità pietrificate
nell’immaginario collettivo, anche se fondati su informazioni storiche errate. Certo, se la Storia della Chiesa viene
studiata sui romanzi di Dan Brown…
23
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Anagrafe
Matrimoni
5. Agnari Niki
con Beduschi Daniela
Celebrato a Castelletto
il 14.9.2013
Corso
per i Fidanzati
6. Slaviero Mirco
con Treccani
Tania Michela
Celebrato a Castelletto
il 21.9.2013
La Zona Pastorale 12
di San Salvatore prevede
corsi di preparazione
al matrimonio
a Leno e a Gottolengo.
Il prossimo corso si terrà
a Gottolengo,
presso il Centro Pastorale
dalle ore 16 alle 18
nei giorni:
Gennaio 12 – 19 – 26
Febbraio 02 – 09 – 16 – 23
Marzo 02 – 09
Referente:
Don Arturo Balduzzi,
Parroco – tel. 030-951042
I nostri Morti
Preparazione
al Battesimo
Giovedì 13 e 20
febbraio 2014
alle ore 20.30 in Canonica
Il terzo incontro
è concordato dal Parroco con
le singole famiglie
Celebrazione dei Battesimi:
durante la Messa
delle ore 10.30
domenica 2 marzo 2014
Si ricordano anche...
Pushan Anna
di anni 65 morta
il 7 settembre 2013
14. Moretti Fausta
in Ferrarini
n. 24/8/1942
† m. 24/10/2013
15. Rizzotto Vittorio
n. 12/12/1919
† m. 19/11/2013
Don Giuseppe Davo
di anni 63 morto
improvvisamente a Fiesse il
24 settembre 2013 dov’era
giunto come Parroco il 30
giugno scorso.
Una folla numerosissima e
scossa ha partecipato alle
esequie presiedute da mons.
Luciano Monari e concelebrate
da almeno 80 sacerdoti.
24
Cara Anna,
vogliamo dirti grazie per l’amore che
hai dato alla nonna Giulia, per come
l’hai accudita, curata senza risparmiarti, anche quando eri ammalata.
L’hai seguita anche nella vita eterna,
quasi non volessi lasciarla sola! Dopo
tante tribolazioni e dolori ora, in cielo
con il Signore, potrai godere la pace e
la gioia che meriti! Noi possiamo solo
portarti nel cuore con il nostro affetto.
Fam. Zuffellato
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
A ricordo...
- Scavini Domenico
di anni 61
morto a Genova
il 17 ottobre 2013
- Tomasoni Primo
(Davide)
Brognoli Pasqua
di anni 81 morta a
Leno il 2 novembre
2013.
Per molti anni è stata
maestra presso
la nostra Scuola
Elementare.
di anni 91 morto
a Gottolengo
il 9 novembre 2013
e sepolto a Castelletto
Suor Silvana Rigoli
al battesimo Maria
Dorotea da Cemmo
Brescia, 14 ottobre 2013
“Oggi…
ascoltate la voce del Signore!”
(alleluia della liturgia odierna)
Carissime,
oggi, verso le ore due, ancora nel cuore della notte,
suor Silvana ha ascoltato la voce del Signore e ha risposto il suo “Eccomi!”
Oggi …, come nei tanti “oggi” che il Signore le ha
donato di vivere nei suoi 93 anni.
Si è abbandonata questa volta nell’abbraccio benedicente del Padre che l’ha ascoltata, dopo le ultime ore
di agonia, che l’hanno resa ancora più simile al Figlio
suo.
La celebrazione eucaristica di Casa Angeli, questa
mattina, è iniziata con il ritornello “Apri, le tue braccia, corri incontro al Padre, oggi la sua casa sarà in
festa per te!”
Ho pensato che questo canto era proprio indovinato
perché, fino all’ultimo, suor Silvana, che ormai da
giorni non riusciva più a nutrirsi del cibo materiale,
trovava ancora la forza di tanto in tanto di alzare le
sue braccia.
Era attualmente la suora più anziana del nostro istituto, era nata nel gennaio del 1920 e già da molto
piccola aveva incontrato sulla sua strada l’amore e il
25
Caro Don Gianluca,
ti ringrazio di cuore per essere stato vicino
a me e ai miei familiari in occasione della
morte della mia cara sorella Giuditta: sia
con la visita fatta alla sua salma, sia con
il ricordo che hai pubblicato sul bollettino
parrocchiale e soprattutto per la preghiera
che hai fatto con la comunità parrocchiale.
Sono certo che il Cuore misericordioso di
Gesù l’ha accolta nella sua pace. Ho potuto
accompagnarla lungo il suo calvario e prepararla con i Sacramenti all’incontro con il
Risorto.
Grazie quindi a te e a tutta la comunità parrocchiale anche da parte di tutti i miei familiari. Siamo sparsi in vari paesi, però non
dimentichiamo mai le nostre radici.
Un ricordo vicendevole nella preghiera. Ti
saluto con affetto.
P. Franco Piubeni
dolore. Quando tornava a casa dall’asilo, trovava la
mamma già molto malata, ma sempre pronta ad accoglierla con il calore di un grande affetto. Purtroppo
l’aveva persa troppo presto, ma il papà aveva fatto
di tutto per essere la presenza di cui c’era bisogno
per crescere bene e felici. La sorella più grande aveva
saputo far da mamma alle due sorelle più piccole, che
poi il Signore ha voluto donare al nostro istituto: suor
Silvana e suor Adelaide.
Suor Silvana amava esprimere riconoscenza per tutto:
per la sua famiglia d’origine, per la nipote Elvira, per
il dono della vocazione, per le tante comunità in cui
era passata, per i piccoli gesti di aiuto di cui aveva
bisogno, per la Casa di Capodiponte che considerava
una reggia, per la sua Famiglia Religiosa che pensava
a tutte e a tutto.
Aveva un carattere gioioso e sapeva apprezzare anche
le cose più piccole. Nello stesso tempo custodiva con
gratitudine, ma con riserbo, le esperienze interiori,
probabilmente erano il tesoro che voleva presentare
al Signore nel giorno dell’abbraccio. A noi le faceva
intuire attraverso il suo tratto sereno, semplice, cordiale.
Grazie, suor Silvana, per la serenità e la cordialità
che ci hai trasmesso e di cui anche il mondo di oggi
ha molto bisogno. Ricordiamo nella preghiera questa
nostra sorella, insieme a tutte le altre che ci hanno
preceduto, raccogliendo l’eredità che ci lasciano nei
gesti piccoli o grandi che hanno seminato tra noi.
Insieme alla Madre, che è unita a noi in questi giorni
di Esercizi Spirituali, saluto ciascuna con affetto.
Suor Vincenzina Zagon
Madre Vicaria
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
A ricordo...
Suor Silvana Rigoli
Radio Parrocchiale
Si ricorda che c’è
la possibilità di seguire
le celebrazioni
della Chiesa
e della Cappella
direttamente a casa,
collegandosi con
la radio parrocchiale.
Per chi ne è
sprovvisto potrebbe
essere un’idea
per Natale...
Per info:
chiedi in sacrestia.
Vita e opere
Nasce a BARCO DI ORZINUOVI (BS) il 24 gennaio
1920. Entra a Cemmo il 4 aprile 1940. Veste l’abito religioso il 7 ottobre 1941. Emette la Prima Professione a
Cemmo l’8 ottobre 1943 e la Professione Perpetua il 6
ottobre 1949.
Svolge il suo apostolato nelle seguenti Comunità:
• Dal 1 ottobre 1943 al 31 ottobre 1949 a Vello, occupata
in cucina e nei lavori di casa.
• Dal 1 novembre 1949 al 28 febbraio 1950 a Cemmo,
Casa Madre per un periodo di cura.
• Dal 1 marzo 1950 al 30 maggio 1950 a Fiesse (BS).
• Dal 31 maggio 1950 al 30 settembre 1951 a S. Giacomo
di Teglio (SO).
• Dal 30 settembre 1951 al 30 settembre 1953 a Vello.
• Dal 1 ottobre 1953 al 30 maggio 1954 a Milano V.le G.
da Cermenate.
• Dal 31 maggio 1954 al 30 settembre 1954 a Valledrane,
occupata in cucina e in servizi vari.
Inizia il restauro dell’organo
Nei giorni 5 - 6 - 7 novembre 2013 finalmente... è arrivato il momento di metter mano all’organo. Un lavoro
atteso fin da maggio 2011 e reso possibile solo nei giorni
scorsi. Notevole è la somma necessaria. è gia stata pagata la prima fattura di e 5.246,00. Ora le canne sono
state trasportate in laboratorio per il restauro; un lavoro
lungo e paziente.
Dgl
Catalogazione prima dello smontaggio
• Dal 30 settembre 1954 al 30 settembre 1962 a Gianico.
• Dal 30 settembre 1962 al 30 settembre 1964 a Caiolo
(SO).
• Dal 1 ottobre 1964 al 31 agosto 1965 a Vallio Terme.
• Dal 1 ottobre 1965 al 31 agosto 1966 a Bregnano.
• Dal 1 settembre 1966 al 31 agosto 1981 a Sellero.
• Dal 1 settembre 1981 al 30 settembre 1983 a Marmentino.
• Dal 30 settembre 1983 al 30 marzo 1984 a Cimbergo,
aiutando nella scuola materna e in cucina.
• Dal 31 marzo 1984 al 31 luglio 1985 a Ceriale (SV),
per cura.
• Dal 31 luglio 1985 al 30 settembre 1999 a Castelletto
di Leno, occupata in servizi vari.
• Dal 30 settembre 1999 al 31 dicembre 1999 a Rogno
(BG), come aiutante nella scuola materna.
• Dal 1 gennaio 2000 al 30 settembre 2002 a Brescia,
Casa Angeli, per cura.
• Dal 30 settembre 2002 al 30 aprile 2005 a Cemmo,
Casa Madre, per riposo.
• Dal 30 aprile 2005 al 22 agosto 2013 a Capodiponte,
per riposo.
• Dal 23 agosto 2013 al 14 ottobre 2013 a Brescia, Casa
angeli, per malattia, dove muore la notte del 14 ottobre
2013, alle ore 2.00.
Il funerale viene celebrato martedì 15 ottobre 2013 alle
ore 15.00, nella Chiesa Parrocchiale di Capodiponte.
Suor Silvana è sepolta nella cappella delle suore, nel cimitero di Cemmo.
26
Inizia la fase di smontaggio dello strumento
Continuano le operazioni
Le canne sono state definitivamente smontate
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Un po’ di conti - Opere straordinarie
Offerte dal 1° settembre al 15 novembre 2013
Opere Parrocchiali
Dai malati (settembre)
In memoria della def. Bonetti Laura
Matrimonio Agnari-Beduschi
Elemosine e candele votive (settembre) Elemosine e candele votive (ottobre)
Elemosine (Santi e Morti)
Dai malati (novembre)
95,00
80,00
100,00
318,78
292,91
160,00
65,00
Opere straordinarie della Chiesa
Prima domenica del mese – settembre 207,38
NN300,00
NN – per benedizione
50,00
Anniversari di Matrimonio (28 sett.)
385,00
Settimana Mariana (al netto delle spese)
183,22
NN50,00
NN50,00
Prima domenica del mese – novembre 269,00
Opere straordinarie dell’Oratorio
Da via mezzodì (per uso tavoli)
Raccolta ferro vecchio (a mezzo Gino Crotti) Gino e Luisa – pro San Luigi
Sottoscrizione torte
Rinella e Beppe
Castagnata in oratorio (al netto spese)
20,00
150,00
150,00
551,00
50,00
111,80
Pro giardino Madonna e canonica
In memoria del def. Zanetti Luigi
50,00
Matrimonio Frattini-Pacchioni
200,00
NN20,00
Vittorio e Maria
30,00
Matrimonio Slaviero-Treccani
100,00
NN – per benedizione
30,00
Lorenzetti Faustino e Giulia (50° di Nozze)
100,00
NN50,00
NN50,00
Coscritti Classe 1948
30,00
In memoria def. Piubeni Faustino
50,00
Natalina e Aldo Piovani
50,00
Maria e Vittorio Rizzotto
50,00
Pro restauro dell’organo
NN100,00
NN50,00
Varie buste – pro organo
195,00
Altre offerte
Saldo utile Bar per Torneo estivo per spese sportive500,00
Utile dal Mini-Grest
350,00
Iscrizioni al catechismo (dalle famiglie)
277,30
Offerte per Bollettino 3-2013
2.392,21
Altra offerta per Bollettino
50,00
Giornata Missionaria Mondiale
860,00
27
I cantieri aperti procedono...
Nei mesi scorsi, come già accennato, s’è portata a termine la sistemazione esterna della canonica, che ha
previsto un intervento importante di manutenzione, specialmente nelle strutture murarie e nell’impatto estetico. Al tempo stesso s’è dato giusto completamento alla
cinta del giardino che sul lato ovest era realizzata in
modo parziale e provvisorio ed aveva già subito forzature e scavalcamenti. Il
giardino della canonica, voluto in onore
della Madonna di
Lourdes, è stato completato con la zona
dedicata a Padre Pio
e quella dedicata alla
piantumazione di al- Giardino della Canonica
cune palme. Avendo
seminato l’erba nelle scorse settimane, il tepore d’inizio
novembre ha permesso al prato di far già bella mostra
di sé, anticipando quanto era previsto per la prossima
primavera.
S’è proceduto anche alla pulitura d’una parte del tetto
della Chiesa, sul lato esposto a sud, in quanto necessitava di manutenzione, per le infiltrazioni evidenti in prossimità degli altari di Santa Restituta e di San Giuseppe.
All’inizio di novembre s’è proceduto allo smontaggio
dell’organo, come già deliberato dal Consiglio Pastorale fin da maggio 2011. I lavori di restauro si protrarranno
ora per alcuni mesi ed è certo che a Natale l’organo non
sarà disponibile. Gusteremo meglio il suono dell’organo
restaurato per la prossima solennità di Pasqua.
Anche in Oratorio sono stati fatti alcuni interventi di
manutenzione ritenuti necessari, anche se un po’ costosi, in particolare nella zona delle vecchie cucine e
all’esterno degli spogliatoi di calcio. Abbiamo ridato il
giusto rilievo al quadro di San Luigi, esposto in teatro, che s’era irrimediabilmente lacerato, procedendo ad
un adeguato restauro.
Ciò ha comportato un
incremento significativo del debito che
s’era appena estinto
durante il 2013, dopo
le iniziative positive della pesca, della commedia e delle
Teleri del Tiepolo in Cappella
torte di marzo. Infine,
presso la Canonica
lunedì 18 novembre,
riaprendo la Cappella per le Messe feriali invernali abbiamo benedetto le copie dei due teleri del Tiepolo di
Verolanuova, raffiguranti il Sacrificio di Melchisedech
e la manna.
Si tratta ora di procedere al completamento delle opere e dei pagamenti nei tempi previsti; quindi si dovrà,
con pazienza, iniziare la restituzione dei prestiti ottenuti,
che, al momento hanno evitato alla Parrocchia di dover
aprire mutui di sorta. Se la generosità dei Castellettani
continuerà, in tre-quattro anni si riuscirà a ritornare in
pareggio.
Don Gianluca
LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013
Domenica 24 novembre 2013. Cresime e Prime Comunioni celebrate
da S. Ecc. Mons. Vincenzo Zani, Arcivescovo, Segretario della Congregazione
per l’Educazione Cattolica a Roma
Lourdes - 18 Ottobre 2013 - Pellegrinaggio del Gruppo San Biagio di Milzano, al quale
ha partecipato anche la nostra Parrocchia. Sullo sfondo si vede la Basilica del Rosario,
adornata di recente coi mosaici dei misteri della luce di Padre Rupnik