Bollettino n. 4 – dicembre 2013 - Parrocchia di Castelletto di Leno (Bs)
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Bollettino n. 4 – dicembre 2013 - Parrocchia di Castelletto di Leno (Bs)
LA COMUNITà RACCONTA Periodico di vita Parrocchiale di Castelletto n. 4 - Dicembre 2013 Sommario pag. 3 4 6 7 8 9 10 12 14 15 16 20 21 22 23 24 25 25 in questo numero La voce del Parroco Il Santo Padre – Lampedusa – Nuovi Vescovi Ripartiamo dall’Eucaristia Il silenzio Separazioni matrimoniali, divorzi, nuove unioni Festeggiamenti solenni in onore di Padre Pio Settimana Mariana Cronaca Parrocchiale Appuntamenti in calendario – Dicembre/Marzo 2014 Incontri per i genitori Cronaca Parrocchiale Esperienza in Tanzania – Mara Mancini Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo Escursione in Armenia Scaffale – Invito alla lettura Anagrafe Parrocchiale Defunti – A ricordo di Suor Silvana Rigoli Un po’ di conti – Opere Straordinarie Parrocchia Trasfigurazione di Nostro Signore Parroco: Don Gianluca Loda Telefono abitazione:030-907915 Telefono cellulare: 333-2332854 Posta elettronica: [email protected] Sacrista: Maria Brentonico - Tel. 030-907286 Sito Internet: www.parrocchiacastelletto.it Curatori del sito: Domenico Pinardi e Luigi D’Urso Ricevono all’indirizzo:[email protected] LA COMUNITà RACCONTA Periodico di vita Parrocchiale di Castelletto n. 4 - Dicembre 2013 Direttore Responsabile: Don Giuseppe Mensi Editore: Parrocchia della Trasfigurazione di Nostro Signore Sede Legale: Piazza Giovanni Paolo II, 2 25024 - Castelletto di Leno - BS Codice fiscale: 97004190175 – Partita IVA: 03385840982 Registrato: presso il Tribunale di Brescia il 28 Maggio 2013 al n°12/2013 del registro stampa Hanno collaborato a questo numero: Tiziana Dada, Annamaria Vaglica, Don Domenico Paini, Caterina Gatti, Albina Pini, Maddalena e Renato Feroldi, Anna Maria Mancini, Loredana Dada, Miriam e Gigi Gobbi, Daniela e Giorgio Tonini, Danila Magri, Giuseppe Cocchi, Cesare Piubeni, Mara Mancini, Donatella e Benedetto Barbera, Suor Vincenzina Zagon, Beatrice Barbera. Fotografie a cura di: Franco Ongari, Don Gianluca, Emanuele Brentonico, Foto Studio Mossi (Leno), Don Salvatore Pintossi. Elaborazione grafica: Don Gianluca e Serena Bressanelli Stampa: Litografia Bressanelli - Manerbio In copertina: Lourdes. Basilica del Rosario Altare della Natività di Gesù Cristo a Betlemme. Particolare del mosaico. Preghiera per Natale Vieni Bambino Gesù, vieni nella famiglie, vieni nei nostri cuori, vieni a proteggere la vita nascente, vieni nei cuori dei bambini. Con la tua nascita, Gesù Bambino, hai rinnovato la famiglia: oggi ogni bimbo, ogni mamma e papà vengono a te con fede e con amore e ti riconoscono Re e Salvatore. Costo copia euro 6,00 circa - Offerta libera FUTURA UNITà PASTORALE DI LENO ORARI SANTE MESSE CASTELLETTO Prefestiva: ore 18.30 Festive: ore 7.30 - 10.30 - 18.30 Vespri e Benedizione ore 15.00 Feriali: dipende dai giorni Nei mesi di gennaio e febbraio resta sospesa la Messa prima. In luglio e agosto è sospesa la Messa vespertina domenicale. LENO - Chiesa Parrocchiale Prefestiva: ore 18.30 Festive: ore 7.30 - 9.00 - 9.15 (ospedale) - 10.00 - 11.00 - 15.30 (in avvento e in quaresima) - 18.30 Feriali: ore 8.00 - 9.30 (sospesa in luglio e agosto) - 18.30 MILZANELLO Prefestiva: ore 18.00 Festiva: ore 10.00 PORZANO Periodo ora legale S. Messe ore 18.00 feriali dal lunedì al giovedì - venerdì ore 9.00 con adorazione Prefestiva: ore 18.30 Festive: ore 8.00 - 10.30 - 18.30 Periodo ora solare Feriali: ore 17.00 da lunedì a giovedì - venerdì ore 9.00 con adorazione Prefestiva: ore 18.00 Festive: ore 8.00 - 10.30 - 18.00 La voce del parroco Carissimi parrocchiani, terminata l’estate abbiamo avviato il nuovo anno catechistico con impegno: nuove forze si sono aggiunte a rinforzare quelle rimaste. I riti di passaggio e di accoglienza dei vari gruppi di ragazzi e delle famiglie offrono a tutti un’opportunità di aggiornare e migliorare la propria fede, nell’ANNO della FEDE che abbiamo concluso domenica scorsa, 24 novembre. E adesso? È tutto finito? Assolutamente no! Il rischio è quello di fermarsi, d’invecchiare, restando chiusi, tranquilli e comodi in poltrona… Niente è più pericoloso delle involuzioni, anche spirituali, del ripiegamento su se stessi. Non c’è niente di più NUOVO di un bambino che nasce. Ecco l’AVVENTO: “un virgulto spunterà dal tronco di Jesse”… il nuovo anno liturgico dice che aspettiamo il Salvatore che viene: Gesù. È Lui che rinnova la terra portando la salvezza e ricostruisce l’umanità sopra le macerie provocate dall’infedeltà dell’uomo e dal peccato. “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”, ci ricorda San Giovanni. Nella Notte Santa Lui arriva per illuminare la vita buia degli uomini. “Per Lui non c’era posto nell’albergo”, ricorda San Luca. Gesù nasce in una Grotta, fuori dal paese di Betlemme. Nella distrazione generale Gesù Bambino viene adorato dagli Angeli, dai pastori e dai Magi. Anche noi, come loro, siamo invitati a lasciare le distrazioni, per fargli posto nei nostri cuori. Lui non ha bisogno di noi; siamo noi che non possiamo fare niente senza Lui: pena la solitudine, la confusione, la desolazione e la disperazione. Accogliamo il Bambino Divino con fede: quella fede che non abbiamo paura a professare, che non abbiamo complessi a dire, a raccontare e a spiegare agli altri; la fede che celebriamo e che vogliamo tradurre nella vita di tutti i giorni, uniti ai nostri fratelli, nella comunità, volendoci bene. Solo così siamo credibili davanti a chi la fede l’ha dimenticata o perduta. È una sfida, è un impegno per tutti accogliere il Bambino Divino: che “luce dona alle menti, pace infonde nei cuor”. È quello che tutti cercano e che pochi trovano. Questi sono i miei sinceri e semplici Auguri Don Gianluca Esercizi spirituali – 10/15 novembre Ogni anno i sacerdoti sono invitati ad una settimana di riflessione e di preghiera, per riordinare la propria vita spirituale e darsi una carica. Quest’anno ho partecipato ad un corso in Liguria guidato dal Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo Emerito di Torino, sul tema della fede, che riprende le parole di San Paolo: “So a chi ho creduto” (2 Timoteo 1,12). La fede non si può appoggiare solo sul “sentire”, ma deve fondarsi sul “sapere” che il Signore ha rivelato e che ciascuno di noi è invitato ogni giorno ad accogliere e vivere. Dgl 3 Il Card. Severino Poletto attorniato dai Sacerdoti LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Il Santo Padre Papa Francesco a Lampedusa a cura di Tiziana Dada In seguito agli accadimenti di Lampedusa, su invito del Santo Padre, in quanto cristiani, siamo chiamati a riflettere sul nostro impegno verso il prossimo, sull’attenzione che poniamo verso chi è più debole di noi, su chi ha bisogno del nostro aiuto, tenendo presente l’insegnamento di Cristo “Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi”. Ecco, quindi, che vogliamo proporvi alcune riflessioni tratte dall’omelia di Papa Francesco dell’8 luglio 2013, presso il campo sportivo “Arena” di Salina. “Immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte”. Così il titolo dei giornali. Quando alcune settimane fa ho appreso questa notizia, che purtroppo tante volte si è ripetuta, il pensiero vi è tornato continuamente come una spina nel cuore che porta sofferenza. E allora ho sentito che dovevo venire qui oggi a pregare, a compiere un gesto di vicinanza, ma anche a risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta. Non si ripeta per favore. Prima però vorrei dire una parola di sincera gratitudi- 4 ne e di incoraggiamento a voi, abitanti di Lampedusa e Linosa, alle associazioni, ai volontari e alle forze di sicurezza, che avete mostrato e mostrate attenzione a persone nel loro viaggio verso qualcosa di migliore. Voi siete una piccola realtà, ma offrite un esempio di solidarietà! Questa mattina, alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato, vorrei proporre alcune parole che soprattutto provochino la coscienza di tutti, spingano a riflettere e a cambiare concretamente certi atteggiamenti. «Adamo, dove sei?»: è la prima domanda che Dio rivolge all’uomo dopo il peccato. «Dove sei Adamo?». E Adamo è un uomo disorientato che ha perso il suo posto nella creazione perché crede di diventare potente, di poter dominare tutto, di essere Dio. E l’armonia si rompe, l’uomo sbaglia e questo si ripete anche nella relazione con l’altro che non è più il fratello da amare, ma semplicemente l’altro che disturba la mia vita, il mio benessere. E Dio pone la seconda domanda: «Caino, dov’è tuo fratello?». Il sogno di essere potente, di essere grande come Dio, anzi di essere Dio, porta ad una catena di sbagli che è catena di morte, porta a versare il sangue del fratello! Queste due domande di Dio risuonano anche oggi, con tutta la loro forza! Tanti di noi, mi includo anch’io, siamo disorientati, non siamo più attenti al mondo in cui viviamo, non curiamo, non custodiamo quello che Dio ha creato per tutti e non siamo più capaci neppure di custodirci gli uni gli altri. E quando questo disorientamento assume le dimensioni del mondo, si giunge a tragedie come quella a cui abbiamo assistito. Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte. Quante volte coloro che cercano questo non trovano comprensione, non trovano accoglienza, non trovano solidarietà! Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle? Nessuno! Tutti noi rispondiamo così: non sono io, io non c’entro, saranno altri, non certo io. Ma Dio chiede a ciascuno di noi: «Dov’è il sangue del tuo fratello che grida fino a me?». Oggi nessuno nel mondo si sente responsabile di questo; non è compito nostro; e con questo ci tranquillizziamo, ci sentiamo a posto. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro! Ma io vorrei che ci ponessimo una terza domanda: «Chi di noi ha pianto per questo fatto e per fatti come questo?» Siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Il Santo Padre piangere, del patire con, la globalizzazione dell’indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere! Signore, in questa Liturgia, che è una Liturgia di penitenza, chiediamo perdono per l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle, ti chiediamo Padre perdono per chi si è accomodato e si è chiuso nel proprio benessere che porta all’anestesia del cuore, ti chiediamo perdono per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi. Perdono Signore! memorazione di tanti fratelli morti nella speranza di una vita migliore, ecco che si ripropone una nuova tragedia: quella del 3 ottobre 2013. Questa volta le parole del Santo Padre suonano ancora più dure. Di seguito alcuni stralci presi da “Avvenire”. «Parlando di pace, parlando della inumana crisi economica mondiale, che è un sintomo grande della mancanza di rispetto per l’uomo, non posso non ricordare con grande dolore le numerose vittime dell’ennesimo tragico naufragio Dopo tre mesi dalla visita di Papa avvenuto oggi al largo di LampeFrancesco a Lampedusa, in com- dusa. Mi viene la parola vergogna: è una vergogna! Preghiamo insieme Dio per chi ha perso la vita, uomini, donne, bambini, per i familiari e per tutti i profughi. Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie. Solo una decisa collaborazione di tutti può aiutare a prevenirle». Brescia gioisce per due nuovi Vescovi Don Giovanni Battista Piccioli Don Carlo Bresciani Eletto vescovo ausiliare di Guayaquil in Ecuador il 26 ottobre 2013 Eletto vescovo di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) Ripatransone-Montalto il 4 novembre 2013 Nato a Erbusco il 10 luglio del 1957 e ordinato a Brescia il 12 giugno del 1982, è stato curato nella parrocchia dei Santi Nazaro e Celso in città dal 1982 al 1987, ad Adro (1987-1995), sacerdote in Ecuador dal 1995 al 2001 e parroco a San Vito di Bedizzole dal 2001 al 2005. Attualmente guida la parrocchia di San Vicente che si estende su 715 chilometri quadrati, con tre grandi comunità sulla costa (Canoa, San Vicente e Los Perales) e 73 piccole comunità nell’interno. Sinodo dei Vescovi Nato a Nave il 26 marzo del 1949 e ordinato a Brescia il 7 giugno del 1975, studente a Roma dal 1975 al 1980, curato festivo a S. Giacomo in città (1980-1981), studente a Roma (1981-1982), curato festivo a Maderno (1982-1985), curato festivo a S. Vigilio in Valtrompia (1985-1986), assistente ecclesiastico dell’Amci (Associazione medici cattolici italiani) dal 1982 al 2001, curato festivo a Lodrino (19862009), insegnante presso l’Università cattolica dal 1982 al 2009 e direttore dell’Istituto superiore di scienze religiose dal 1997 al 2009. Dal 1982 è insegnante in Seminario, dal 2004 è Consultore della Congregazione per l’educazione cattolica e direttore dell’Istituto superiore dei formatori presso l’istituto di Psicologia pontificia dell’Università Gregoriana. Dal 2009 è Rettore del Seminario diocesano. Il Papa ha annunciato che il prossimo Sinodo dei Vescovi si terrà in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014, terza Assemblea Generale Straordinaria sul tema: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Concistoro Sono state diffuse alle diocesi e alle parrocchie una se- Il Papa ha annunciato che terrà il Concistoro per la crerie di domande, alle quali anche noi risponderemo nei azione dei suoi primi cardinali il prossimo 22 febbraio, prossimi giorni. Festa della Cattedra di San Pietro. 5 LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Formazione Ripartiamo dall’Eucaristia Una catechesi per gli adulti che va al cuore della vita comunitaria Sono passati quasi dieci anni dalla pubblicazione dell’Istruzione “Redemptionis Sacramentum” del 25 marzo 2004, edita dalla Congregazione per il Culto Divino nell’Anno dell’Eucaristia, su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia, che dà seguito pratico alla bellissima Enciclica di Giovanni Paolo II “Ecclesia de Eucharistia”. Ne trattiamo nella catechesi settimanale degli adulti del mercoledì sera, da ottobre a Natale. I catechisti e coloro che vi partecipano hanno riflettuto innanzitutto sui “princìpi”, che sono mediati dal Concilio e dal Catechismo. Nella SS. Eucaristia è contenuto l’intero bene spirituale della Chiesa, ovvero Cristo stesso: fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Non si può immaginare una comunità cristiana senza Eucaristia. La riforma liturgica voluta dal Concilio ha fatto riscoprire alcuni aspetti della Messa che s’erano dimenticati o atrofizzati; ha portato grandi vantaggi per una più consapevole, 6 attiva e fruttuosa partecipazione dei fedeli alla Messa. Tuttavia non mancano delle ombre: sono gli abusi, che vanno contro la tradizione e la prassi liturgica voluta dalla Chiesa e vanno corretti, perché contrari all’unità della Chiesa e perché oscurano la retta fede circa questo Sacramento. Gli abusi s’appoggiano su un errato concetto di libertà e di adattamento. Mai dobbiamo dimenticare che la Messa è azione sì della comunità che celebra, ma è anzitutto Sacrificio di Cristo e suo dono, che ci precede e ci supera. Papa Benedetto ha introdotto nelle sue celebrazioni una riforma nella riforma: la Messa è anzitutto mistero della fede e azione in cui Dio si fa presente. Questo lo si era un po’ dimenticato... Circa la volontà del nostro Vescovo abbiamo ripreso molte indicazioni pratiche sul modo di celebrare, contenute nella lettera pastorale 2009-2010 “Un solo pane, un unico corpo”. Cercheremo di continuare a farne tesoro: perché la Liturgia splenda nella sua bellezza e grandezza, senza apparire mai proprietà privata di qualcuno, né sacerdoti né laici e dove ognuno svolga il proprio servizio cercando il più possibile di far risaltare Lui, il Signore, che dev’essere l’unico, vero protagonista. I fedeli sono chiamati a partecipare alla Messa in forza della dignità battesimale e non solo ad assistervi magari in modo passivo. È bene suddividersi i vari ruoli preparandosi prima della celebrazione in modo ordinato. Una volta tanto riprenderemo alcuni particolari di come ci si deve comportare: nella Messa in genere e nel ricevere la Comunione in particolare. Sono certo che queste catechesi ci aiuteranno ad avere una consapevolezza più alta di quello che celebriamo e dalla Messa bene celebrata ne trarrà sicuramente giovamento la vita personale, familiare e comunitaria. Fatta vera Comunione col Signore non potrà essere fittizia la comunione coi propri fratelli. A margine può essere molto importante riflettere sul canto sacro nella Messa. Ci aiuterà in questo il libro di Antonio Parisi “La musica liturgica in Italia. Cinquant’anni di fatti, idee, speranze” Edizioni Messaggero del 2013. Ne trarremo vantaggio tutti, specialmente coloro che animano il canto durante le celebrazioni e i due cori di Santa Cecilia e di Santa Chiara. Alcuni capitoli hanno un titolo suggestivo. Le riflessioni faranno capire che se è stato fatto tanto in questi cinquant’anni, con un po’ d’impegno si può mettere qualche attenzione in più. Dgl LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Formazione Il silenzio 21 Novembre – Giornata Mondiale per le Comunità Claustrali Femminili Siamo immersi tutti in una civiltà in movimento, in una cultura del rumore. Nessuno sembra più capace di apprezzare il silenzio… anche quando lo cerchi c’è sempre un cellulare che squilla o un impegno che ti assilla. I giovani in particolare sembrano essere terrorizzati dal silenzio: un auricolare, un cellulare, la cantante preferita, ma non il silenzio! Alcuni, anche in casa nostra, ritengono sprecate le vite delle monache, che hanno risposto alla vocazione divina abbracciando la vita contemplativa. Chi, io? Seppellirmi in un convento? E poi… a cosa serve pregare per tutta la vita in un convento? Ecco una testimonianza Un ponte di tre giorni. Tutti partono: chi per il mare e la montagna, chi per visitare le città d’arte. Tutto improntato esclusivamente nel caos: code di macchine, lunghe file in autostrada, code per visitare musei e opere d’arte, code anche per godersi l’ultima neve. Confusione, solo confusione, grida, clacson di macchine, rumori rombanti di motori. Tutto è sempre come prima, cioè la solita routine di tutti i giorni. Questo vuol dire staccare la spina? Io la spina l’ho veramente staccata! Mi trovo in un luogo per me meraviglioso, mistico, circondato dalla natura, dal silenzio e dalla pace. Un’esperienza già collaudata da diverso tempo. Sì, mi trovo in un monastero, luogo carismatico per il silenzio, la concentrazione sia mentale che interiore riscoprendo veramente emozioni, sensazioni ormai quasi perdute. Vi voglio 7 raccontare una delle tante emozioni vissute in questo luogo le prime volte che sono arrivata. Ammirando ed esplorando con il mio sguardo pieno di ammirazione, ecco addentrarmi in una meravigliosa foresta composta da abeti secolari con dei tronchi enormi, con un’altezza da paragonarsi ad un palazzo di quattro piani più o meno, un sottobosco quasi inesistente, dovuto alle folte chiome dei loro rami, evitando così la penetrazione dei raggi del sole. Che silenzio! Silenzio interrotto dal canto di un cuculo, il cinguettio di qualche uccello. Mi guardo intorno e ad un tratto scorgo uno scoiattolo che velocemente si arrampica su un albero sparendo alla mia vista. Torna il silenzio. Lo ascolto, mi soffermo. Silenzio. Mi risoffermo; uno strano rumore mi pervade. Sono solo i miei passi a disturbare questa pace. Un’emozione fortissima, una sensazione indescrivibile, la bellezza naturale di questo luogo mi ha portato ad ascoltare i battiti del mio cuore, del mio interiore, per aiutarmi ad affrontare nel modo migliore le difficoltà che vi si presentano nella vita di tutti i giorni. Perché tutti i giorni viviamo in un mondo grigio, pieno di egoismo, di guerre, odio, materialismo, superficialità affannandoci a correre sempre più e sempre di più, abbiamo poco tempo di soffermarci; basterebbe un attimo. Ascoltarci, ascoltare il silenzio… Proviamo ad ascoltare e ad ascoltarci cercando di trovare anche un attimo di silenzio in noi stessi, ci aiuterebbe a sorridere alla vita e prestare la giusta attenzione al tempo che scorre… Affettuosamente Annamaria Vaglica Le suore di clausura sono una presenza importante: ci ricordano l’importanza di “essere” prima di “fare”; sono un parafulmine puntato verso il cielo e raddrizzano tante storture di coloro che fanno, fanno, fanno e non si fermano mai… forse pregano un po’ intercedendo anche per noi, che per la preghiera abbiamo sempre poco tempo. 17 novembre - Ragazzi del gruppo Antiochia in visita al Monastero della Visitazione a Salò LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Formazione Separazioni matrimoniali, divorzi, nuove unioni (prima parte) Non possiamo nasconderci dietro un dito e negare che sono numerose le famiglie toccate da situazioni dolorose quali può essere la separazione del figlio, il divorzio della sorella e le nuove unioni con chi ha già vissuto un fallimento matrimoniale. La consapevolezza che nessuna famiglia ha la certezza di essere immune da tale esperienza, ci porta a chiederci: che fare come comunità cristiana? “A queste persone la Chiesa ha il dovere di accostarsi con amore e delicatezza, con premura e attenzione materna, per dire che Cristo è loro vicino. È lui il Buon Samaritano che versa l’olio e il vino sulle nostre piaghe… Sì il vangelo dell’amore è anche sempre il vangelo della misericordia, che si rivolge all’uomo concreto e peccatore per risollevarlo...” (Papa Benedetto XVI) “La comunità deve più che mai sostenere il coniuge separato; prodigargli stima, solidarietà, comprensione e aiuto concreto in modo che gli sia possibile conservare la fedeltà anche nella difficile situazione in cui si trova…” (Papa Giovanni Paolo II). “Occorre richiamare l’appartenenza alla Chiesa anche dei cristiani che vivono in situazione matrimoniale difficile o irregolare: tale appartenenza si fonda sul battesimo con la “novità” che esso introduce e si alimenta con una fede non totalmente rinnegata. è una consapevolezza che deve crescere anche dentro la comunità cristiana: è in tale consapevolezza che la comunità cristiana può e deve prendersi cura di questi suoi membri.” (Conferenza Episcopale Italiana) Ecco una prima constatazione: quando una famiglia si divide è un dolore per tutti. Il momento della separazione rappresenta per ogni coppia una lacerazione che come ogni ferita, provoca ”dolore” che tocca anzitutto i coniugi, ma anche i figli, i familiari, gli amici e la Chiesa tutta... I coniugi si affliggono per la fine di un rapporto in cui avevano creduto e che si sbriciola sotto gli occhi di tutti. Tante domande assillano la mente: “Dove ho sbagliato?, perché proprio a noi?”. La separazione è spesso accompagnata da sensi di colpa; i legami familiari si spezzano, le amicizie comuni si dividono, il ruolo genitoriale è messo in discussione: niente sarà più come prima. A questo si aggiunge un dolore, ancora più profondo, che riguarda la sfera spirituale: la rottura di un impegno sacro. I figli soffrono in maniera diversa a seconda dell’età, respirando un clima familiare mutato e dovendo vivere il distacco anche fisico dal genitore che non è più in casa. Vi è anche per loro un grande dolore: la perdita di un modello familiare che avrebbe dovuto essere la base sicura per la loro crescita. La Chiesa soffre anch’essa di fronte al dramma di una famiglia divisa. Come comunità non possiamo non interrogarci sul perché di questi fallimenti, chiedendoci da una parte che cosa avremmo potuto fare per evitarli e dall’altra che cosa possiamo fare per accompagnarli. Accettare e affrontare questa sofferenza è un’impresa difficile… eppure proprio l’accettazione di questa sfida pastorale dev’essere di stimolo per nuovi cammini di fede e per una rinnovata speranza. (continua nel prossimo numero) Don Domenico Paini 8 LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Cronaca Parrocchiale Festeggiamenti solenni in onore di Padre Pio 15 - 23 settembre Creatore, al Padre. È un modo di essere, di vivere; è disponibilità dell’anima a mettersi in comunione con Dio. Fortunatamente durante la celebrazione il tempo è stato clemente. Ci ha permesso di fare anche la processione per il santuario con gli stendardi e la statua della Madonna di Caravaggio. Purtroppo nel pomeriggio ci ha sorpreso una forte pioggia, che ci ha costretto a partecipare alla breve liturgia mariana, riparati sotto il porticato. Gatti Caterina La statua di Padre Pio è stata posizionata sopra l’Altare maggiore Pellegrinaggio a Caravaggio Più di 80 Gruppi di Preghiera di Padre Pio, da tutta l’Italia Settentrionale, oltre 1500 persone nella piazza che ospita il Santuario di Santa Maria della fonte, quasi “troppo piccola” per accogliere tutti: domenica 15 settembre i gruppi di preghiera di San Pio si sono riuniti fisicamente e spiritualmente a Caravaggio per il XII raduno. Tra le molte realtà di questi gruppi c’eravamo anche noi, come di consueto, con una piccola rappresentanza: 18 fedeli di Castelletto e 11 di Leno. Alle ore 10 c’è stata la concelebrazione Eucaristica presieduta da S.Ecc. Mons. Michele Castoro, delegato per l’Opera di Padre Pio in San Giovanni Rotondo. Il vescovo ha ricordato cosa significa far parte di un Gruppo di Preghiera e della sua grande importanza, soprattutto oggi, all’interno della Chiesa. Cosa significa pregare? Vi è molta ignoranza e confusione circa la preghiera. Essa è molto più di una serie di richieste o di ringraziamenti. Pregare cristianamente significa innanzitutto abbandonarsi completamente alla volontà di Dio, per seguire Gesù con assoluta fiducia, spinti da un amore irriducibile. Quando parliamo di preghiera pensiamo subito all’uomo in atteggiamento umile che chiede a Dio qualcosa, per soddisfare i propri bisogni. Questo di per sé non è sbagliato; Gesù stesso, nel Vangelo, ci ha chiesto di bussare, di chiedere, di domandare. Ma la natura della preghiera è anche altro: essa presuppone il nostro incontro con Dio, a prescindere da quello che possiamo chiedere o ricevere. È un bisogno prima di tutto dell’anima di unirsi al suo 9 Festa in Parrocchia Venerdì 20 s’è continuato a festeggiare, celebrando la Messa in parrocchia per il nostro gruppo di preghiera, che si ripeterà a scadenza mensile: preceduta dal Rosario e seguita da un breve momento di adorazione eucaristica. Il Parroco ha ripreso alcuni tratti della vita di Padre Pio, attingendo ai testi delle omelie di Giovanni Paolo II, fatte il giorno della beatificazione e della canonizzazione del Padre di San Giovanni Rotondo. Le riflessioni sono continuate anche nella Messa di sabato 21 per arrivare all’apice domenica 22 settembre. Alla Messa solenne delle ore 10.30 il Santo del Gargano è stato onorato e visto con ammirazione anche dai più piccoli, che hanno accompagnato in processione la nuova statua, fino ad arrivare al giardino nuovo della Canonica, dove l’immagine è stata inaugurata e benedetta in modo definitivo ed ora resta visibile a tutti per uno sguardo e una preghiera a qualsiasi ora del giorno e della notte. Benedizione della nuova statua presso il giardino della Canonica LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Cronaca Parrocchiale SETTIMANA MARIANA dal 28 settembre al 6 ottobre 2013 Festa per gli Anniversari di Matrimonio Facendo seguito a quanto avvenuto nel 2012, anche quest’anno la nostra Parrocchia ha proposto di celebrare con solennità gli anniversari di 1-5-10-25-4050 anni di matrimonio, con la possibilità di partecipazione anche per chi avesse voluto ricordare una ricorrenza particolare. Dopo aver svolto alcuni incontri preparatori sotto la coordinazione di Luisa, la sera di sabato 28 settembre, durante la Santa Messa prefestiva, le coppie festeggiate hanno rinnovato la loro Promessa Matrimoniale, chiedendo al Signore l’aiuto e la forza di poter continuare nel dono di se stessi al proprio coniuge, in questi tempi così difficili e burrascosi. Un fervido augurio di proseguimento nel fruttuoso cammino è stato formulato alle coppie più giovani da parte di quelle un po’ più avanti negli anni. Sono stati per tutti noi momenti di viva commozione, che ci hanno riportato indietro nel tempo, al Stefano Zanni e Monica Prandini ringraziano il Signore per il loro primo giorno delle nostre anniversario nozze. Allora eravamo più giovani, ma ora che sui nostri visi sono apparse alcune rughe, siamo forse (per l’altro coniuge) ancora più belli. La serata ha avuto Faustino Lorenzetti e Giulia Fava- poi una piacevole grossa hanno festeggiato il loro 50° conclusione con la anniversario il 22 settembre scorso 10 consumazione di un’ottima cena, svoltasi in un clima di fraternità e allegria presso un ristorante della nostra Comunità. L’augurio è che l’iniziativa continui anche in futuro, con un arrivederci fra cinque anni alle coppie che hanno festeggiato con noi. Albina Pini Festa di San Luigi per l’apertura dell’Anno Catechistico Mandato ai Catechisti – Noi ci impegniamo... Siamo i catechisti presentati alla comunità domenica 29 settembre. Davanti all’altare abbiamo pregato lo Spirito Santo affinché ci aiuti in questo cammino e ci doni la capacità di trasmettere la fede ai piccoli e alle famiglie. Chiediamo allo Spirito la grazia di essere una cosa sola con Lui al fine di renderci creature sempre nuove, capaci di camminare accanto ad ogni Alla Messa di domenica 29 settemuomo, senza giudica- bre è stato benedetto il quadro di Luigi restaurato, ora collocato re, perché Dio è Amo- San nel teatro dell’Oratorio re infinito (lettera pastorale 2013-14). La comunità cristiana deve diventare un luogo nel quale si impara ad amare e ciò è possibile attraverso comportamenti di umiltà, di dolcezza e di magnanimità. Papa Francesco ha detto in questi giorni: “È importante camminare insieme, sapersi ascoltare, chiedere scusa quando si sbaglia per ritrovare la grazia”. Il sacerdote è la nostra guida e la comunità la sua famiglia; camminiamo insieme e la gioia di essere partecipi di questo grande ideale ci farà crescere uniti a tutta la Chiesa, che è Madre e ci insegna come Maria l’umiltà; è in essa che Dio compie grandi cose. Noi catechisti ci impegniamo a seminare la parola di Dio per quello che in ognuno di noi ha fatto, con semplicità, senza confronti, perché noi crediamo. Se Cristo è in noi e noi in Cristo, questa reciprocità d’amore è la nostra fede. Maddy e Renato Feroldi LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Cronaca Parrocchiale Messa per gli ammalati Venerdì 4 ottobre, nella nostra chiesa, si è tenuta una bella cerimonia per gli anziani, per le persone ammalate o per qualche motivo, handicappate, come me in questo periodo. Sono stata spronata a partecipare, ma io ero riluttante, mi sentivo proprio handicappata sulla sedia a rotelle, perché, grazie a Dio, sono sempre stata autosufficiente e abbastanza dinamica. Castelletto - Chiesa Parrocchiale - Catino dell’abside - Particolare dell’Angelo con cartiglio: arrivare a Gesù attraverso Maria. è stato il messaggio principale della settimana Comunque, la cerimonia, compresa l’unzione degli infermi, è stata bella e toccante. Ho sentito proprio la presenza della Madonna come una mamma che protegge i suoi figli e di questa protezione abbiamo tanto bisogno. Per coronare il tutto, in oratorio è stato allestito un ricco rinfresco, durante il quale abbiamo goduto della compagnia di tutte le persone presenti. Anna Maria Morandini, ved. Mancini Conclusione della Settimana in onore della Madonna del Rosario Riscoprire la figura e il ruolo di Maria, è anch’esso momento di meditazione: da Maria abbiamo molto da imparare. Ella ci offre un esempio di cosa sia la perfezione dell’uomo. La sua vita ci esorta a pregare: essa è stata preghiera. Maria è per l’anima l’oratorio del cuore, il rosario, un cielo interiore al quale possiamo sempre accedere. Nel mese di ottobre, abbiamo dedicato un’intera settimana a lei, la mamma celeste, con vari momenti di preghiera comune, il rosario all’oratorio, il rosario missionario in chiesa, molto intimo, ma partecipato 11 con grande devozione, le riflessioni di don Gianluca, con cui ci ha aiutato a capire meglio il ruolo di Maria. Molto significativa è stata la funzione nella quale gli anziani e gli ammalati hanno ricevuto l’unzione degli infermi; vedere nei loro occhi la gioia e la commozione nel momento in cui si accostavano al sacramento, la fiducia con cui riponevano tutto in Gesù, questa è la nostra fede, dobbiamo fidarci di Lui e chi, meglio di Maria, ci insegna questo? Lei che nell’annunciazione ha detto subito “Sì” senza esitare, divenendo la mamma di Gesù. Tutto si è concluso domenica 6 ottobre con la Messa Solenne presieduta dal Pro-Vicario Generale Mons. Cesare Polvara, seguita dalla processione. Durante l’omelia, il celebrante ha ribadito il concetto della fiducia di Maria; così come un bambino si fida della sua mamma, anche noi dobbiamo fare lo stesso con Lei: affidarci a Lei e rifugiarci sotto la sua protezione. Loredana Dada Mons. Cesare Polvara celebra la Messa pontificale concludendo la settimana mariana circondato dagli Apostolini LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Cronaca Parrocchiale Gruppi di genitori ICFR in Oratorio e RITI … ecco qualche testimonianza Nazareth – 2ª elementare Lo scorso 6 ottobre, noi genitori dei bambini di seconda elementare ci siamo riuniti in questo primo incontro del secondo anno catechistico per riprendere insieme il cammino di fede iniziato l’anno precedente. Il primo anno il nostro gruppo nasceva con il nome “BETLEMME”, richiamando il luogo in cui veniva alla luce Gesù, con l’intento di riflettere insieme sul nostro ruolo di genitori. Consapevoli del dono prezioso che Dio ci ha fatto, abbiamo ricordato la nostra gioia e i nostri timori nel diventare padri e madri, pronti, però, ad educare i nostri figli in questo percorso di iniziazione alla vita cristiana. Nel secondo anno appena cominciato, siamo chiamati ad imitare Maria e Giuseppe; come loro hanno aiutato Gesù a camminare da solo, così noi ci proponiamo di aiutare i nostri figli a maturare, affinché vedano la vita come un’occasione per vivere in amore e armonia, seguendo l’esempio di Cristo. Questa seconda tappa prenderà il nome di “NAZARETH”, luogo in cui Gesù ha trascorso la sua infanzia. Insieme alle nostre “Maestre”, Miria e Piera, cercheremo di raccontare le nostre esperienze, scambiandoci pareri, riflessioni personali e commentando la parola di Dio con l’obiettivo di arricchirci spiritualmente, analizzandola in profondità. Nell’incontro iniziale abbiamo riflettuto attentamente sul miracolo che il figlio di Dio fece alle nozze di Cana analizzandolo in ogni suo aspetto; come descritto dal Vangelo di san Giovanni, Gesù prende parte ad un banchetto nuziale, insieme a sua madre e ai suoi discepoli. Durante questo matrimonio finisce il vino e Maria invita suo figlio a salvare la festa, sapendo che nulla gli è impossibile. Fino a quel momento, solo Maria era a conoscenza dei prodigi del figlio, ma con il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino, Gesù rende visibile a tutti la sua grandezza, simboleggiando così 12 Gruppo Nazareth – Rito di Accoglienza – domenica 13 ottobre l’arrivo del Cristo dentro ognuno di noi, ricordandoci ogni giorno che la presenza della fede porta gioia e ricchezza d’animo. Per finire, tutti noi genitori ci teniamo a ringraziare le catechiste dei nostri figli, Patrizia e Maria, che ogni sabato pomeriggio illustrano loro, con semplicità, la vita del piccolo GESù tramite le parabole evangeliche che hanno caratterizzato la sua infanzia. Miriam e Gigi Gobbi Cafarnao – 3ª elementare Gruppo Cafarnao – Rito di consegna del Padre Nostro con Padre Renato Modonesi, comboniano – Domenica 20 ottobre nella Giornata Missionaria Mondiale LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Cronaca Parrocchiale Gerusalemme – 4ª elementare La sera del 25 ottobre in Oratorio presso sala Chiara abbiamo incontrato i Genitori del Gruppo Gerusalemme. Un po’ emozionati, abbiamo rivissuto la stessa esperienza che ci aveva visto catechisti in anni ormai lontani. L’argomento da trattare in questo primo incontro era di quelli “tosti” (introduzione alla Bibbia), ma subito il nutrito gruppo dei Genitori ci ha messo a nostro agio, circondandoci di un clima di familiarità e simpatia. L’attenzione dei partecipanti ci ha ulteriormente fa- Gruppo Gerusalemme – Rito di consegna della Bibbia – domenica 27 ottobre vorito, dandoci così la possibilità di far “passare” ai presenti i numerosi argomenti da trattare. è stato bello constatare il buon livello delle domande rivolteci dai genitori, indice di una buona sensibilità e preparazione. Taluni passaggi, di difficile comprensione, vanno interpretati tenendo presente la mentalità dei tempi antichi, così distante dalla nostra. Se è vero che nell’A.T. il Popolo Ebreo (“dalla dura cervice”) ha costretto più volte Dio stesso, che è bontà infinita, ad usare le “maniere forti” e a tollerare situazioni imbarazzanti, è altrettanto vero che il Figlio di Dio è venuto fra noi nella povertà e nella debolezza, chinandosi sui peccatori e facendoli oggetto della Sua Misericordia infinita, portando su di sé i peccati dell’umanità intera. Si è concluso incoraggiando i presenti alla lettura della Bibbia nelle proprie famiglie, sottolineando altresì che la Messa domenicale, oltre a essere momento di ascolto della Parola, è azione indispensabile per rendere a Dio il giusto culto che Gli è dovuto, ed essere intesa non come un “obbligo” ma come un’esigenza che nasce dall’Amore verso il nostro Signore e Creatore. A tutti i Genitori un arrivederci a domenica 22 dicembre. Daniela e Giorgio Tonini Emmaus – 5ª elementare Gruppo Emmaus – Rito di Ammissione ai Sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia assieme a don Evarist – Domenica 3 novembre è tornato a Castelletto don Evarist Guzuye, ordinato sacerdote il 18 agosto 2013 in Tanzania, per celebrare con noi una delle sue Prime Messe. Lo avevamo conosciuto come seminarista, studente a Roma, nella Settimana Santa 2011. Ora il suo Vescovo lo ha inviato di nuovo a Roma a perfezionare gli studi in Diritto Canonico. 13 Al termine della Messa i fedeli hanno baciato le mani consacrate del Novello Sacerdote, com’è tradizione LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Appuntamenti Avvento È il tempo di preparazione al Natale e si svolge nelle quattro domeniche precedenti 1° dicembre – Prima domenica Giornata del pane – organizzata dalla Caritas, dai panificatori e dal gruppo Emmaus. Novena dell’Immacolata – è la preghiera dei nove giorni che precedono la solennità I bambini sono invitati alla preghiera in Cappella, alle ore 16 (mezz’oretta), dopo la scuola, da lunedì 2 a venerdì 6. Al canto del saluto angelico, i piccoli saranno esortati a portare i loro “fioretti” da offrire a Maria. 8 dicembre – Immacolata Offerta delle rose a Maria – alla Messa delle ore 10.30, da parte dei piccoli del gruppo Betlemme e della Scuola dell’Infanzia – Celebra il Vicario Generale Mons. Gianfranco Mascher. Santa Lucia – venerdì 13 dicembre – giorno di regali, giorno di solidarietà Ore 16 – S. Messa in chiesa in onore della Santa. I ragazzi sono invitati a portare “un dono in dono”, frutto di una loro rinuncia, a favore dei ragazzi di una Missione. 15 dicembre – Terza domenica – Gaudete Bancarelle natalizie in piazza Iscrizione dei ragazzi del catechismo al concorso dei presepi. Novena di Natale – è la preghiera dei nove giorni che precedono la solennità. I ragazzi sono invitati alla preghiera in Cappella, alle ore 16 (mezz’oretta), dopo la scuola, da lunedì 16 a venerdì 20. Al canto delle Profezie predisponiamo i cuori ad accogliere il Re Signore che sta per venire. 22 dicembre – Quarta domenica Alla Messa delle 10.30: benedizione delle statuine del Bambino Gesù, che si mettono nel presepio di casa. Confessioni natalizie tutto il giorno – presente anche il confessore forestiero. Lunedì 23 – Confessioni natalizie dei ragazzi dalle ore 15 in avanti – novena alle ore 16, con la Messa. Natale È il tempo liturgico della Nascita del Salvatore Vigilia – martedì 24 dicembre Ore 8.15: Lodi – Novena e S. Messa – Confessioni fino alle ore 11. Ore 15.00: Confessioni – fino alle ore 18. Ore 23.30:Ufficio delle Letture Ore 24.00: Messa della Mezzanotte Santa Giorno di Natale – mercoledì 25 dicembre – Festa di precetto Ore 8.30:Messa dell’Aurora Ore 10.30:Messa del Giorno Ore 16.00: Canto dei Vespri e Benedizione Eucaristica Ore 18.30:Messa vespertina Santo Stefano: SS. Messe alle ore 9.30 e 18.30 – Comunione agli ammalati oggi e domani 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe 31 dicembre – ore 18.30: S. Messa solenne di ringraziamento per l’anno che si conclude. Ricordo dei defunti dell’anno. Canto del Te Deum di ringraziamento (Indulgenza Plenaria) e Benedizione 14 LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Appuntamenti 1° gennaio 2014 – mercoledì – Solennità di Maria SS. Madre di Dio – Festa di precetto Giornata Mondiale della pace Canto del Veni Creator (Indulgenza Plenaria) NB: in gennaio e febbraio, fino alla prima domenica di Quaresima, sarà sospesa la Messa domenicale delle ore 7.30. 5 gennaio – II domenica dopo Natale 6 gennaio – Epifania del Signore – Festa di precetto Giornata della Santa Infanzia – raccolta delle offerte per i piccoli delle Missioni Ore 15: vespri e preghiera per i bambini; benedizione dei piccoli (da zero a sei anni) Bacio al Bambin Gesù – premiazione del concorso dei presepi Tempo Ordinario È il tempo che segue quello natalizio e precede la Quaresima 12 gennaio – Battesimo di Gesù – Festa – Giornata mondiale delle migrazioni Dal 18 al 25 gennaio si tiene la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 19 gennaio – Seconda per Annum – Preghiera per l’unità dei cristiani Ricordo di Sant’Antonio, Abate – Patrono delle stalle e degli animali da cortile 26 gennaio – Terza per Annum – Giornata mondiale dei malati di lebbra Ricordo di Sant’Agnese, Patrona della gioventù femminile (festa il 21 gennaio) 2 febbraio – Presentazione del Signore – Festa – Giornata nazionale per la vita Ricordo di San Giovanni Bosco, Patrono dell’Oratorio (festa il 31 gennaio) Triduo dei Morti Venerdì 7 – Sabato 8 – Domenica 9 febbraio Predicatore e confessore: Don Roberto Domenighini, direttore dell’Eremo di Bienno Celebrazioni il mattino e la sera – nel pomeriggio di venerdì: preghiera per i ragazzi. 16 febbraio – Sesta per Annum – inizia la Settimana Vocazionale per la nostra Zona pastorale 22 febbraio – sabato Cattedra di San Pietro Primo Concistoro di Papa Francesco in Vaticano, per la creazione dei nuovi cardinali 23 febbraio – Settima per Annum 2 marzo – Ottava per Annum 5 Marzo Inizia la Quaresima col mercoledì delle Ceneri giorno di Magro e di Digiuno SS. Messe alle ore 8.30 e alle ore 20. Imposizione delle Ceneri anche alle ore 16 nella celebrazione (senza Messa) per i più piccoli. 15 Incontri per i genitori Si tengono in Oratorio, in Sala Chiara Quando? A che ora? 1° dicembre ore 16 6 dicembre ore 20.30 8 dicembre ore 16 15 dicembre ore 16 22 dicembre ore 16 9 febbraio ore 16 16 febbraio ore 16 23 febbraio ore 16 2 marzo ore 16 9 marzo ore 16 Per chi? Betlemme (1a elementare) Genitori Infanzia (i tre anni) Nazareth e Antiochia Cafarnao – Roma – 1a Superiore Gerusalemme ed Emmaus Betlemme (4°) Nazareth ed Emmaus (3°) Cafarnao e Gerusalemme (3°) Betlemme (5°) Antiochia – Roma – Atene e tutti i genitori post-cresima LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Cronaca Parrocchiale Professione di fede dei ragazzi di 2ª media e 1ª superiore, domenica 10 novembre 2013, nel primo anniversario del completamento dell’Iniziazione Cristiana Castagnata in Oratorio domenica 20 ottobre Vendemmia nel vigneto alla Cascina Barba in settembre Famiglia Mancini Tutti i Santi - 1° novembre Esposizione delle Reliquie all’Altare di Santa Restituta Giorno dei morti - 2 novembre Il catafalco coi candelieri 3 novembre - Gruppo del servizio presso la Cappella del Cimitero dopo la processione e la messa 16 LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Cronaca Parrocchiale Pellegrinaggio a Lourdes 17 - 20 ottobre 2013 Giovedì 17 ottobre, trecento pellegrini della zona, di cui venti di Castelletto, sono partiti per il santuario di Lourdes. Sono stati tre giorni intensi, durante i quali, i diversi percorsi spirituali hanno riempito ogni attimo del nostro soggiorno. Migliaia di fedeli o non, provenienti da ogni dove, si recano ogni giorno alla grotta della Madonna con le loro speranze e le loro richieste d’aiuto. Assistere a questo silenzioso fiume di anime è un’esperienza che sconvolge e affascina allo stesso tempo. Il sentimento di comunità e di mistero, proprio della fede, qui si esprime con tutta la sua forza e anche l’animo più cinico non può restarne indifferente. Dilungarsi su quanto sia toccante tutto questo, rischierebbe solo di far ricorso a frasi banali e scontate. Non resta che vedere e vivere in prima persona questa profonda esperienza. Domenica ore 6: Messa Concelebrata alla Grotta Danila Magri Lourdes Gruppo dei Castellettani dopo la Messa Solenne alla Basilica Superiore 17 LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Cronaca Parrocchiale Ricordo delle Suore Dorotee defunte Martedì 5 novembre 2013 Puntuali alle 7.30 del mattino, abbiamo celebrato la S. Messa in Casa Angeli, a Brescia, ricordando le tante suore defunte native di Castelletto e che negli anni hanno svolto nella nostra Parrocchia il loro prezioso servizio, soprattutto alla Scuola Materna e nell’Oratorio. Casa Angeli - Brescia - Interno della Cappella delle Suore Amalia Losio e vicino alla suora in abito bianco suor Amabile Piubeni e suor Adelina Lorenzetti Ricordo dei Combattenti e benedizione al monumento dei caduti Lorenzo Piubeni, combattente di Castelletto, in posa con l’obice. Piccolo, in alto a sinistra, il Santuario di Sant’Anna di Vinadio (Cuneo). è volato in cielo il 23 maggio scorso, all’età di 93 anni Sabato 9 novembre 2013 Il Vice-Sindaco, Sig.ra Rossella De Pietro, davanti al monumento di Castelletto assieme alle rappresentanze intervenute alla commemorazione 18 LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Cronaca Parrocchiale Caritas Giornata Parrocchiale – 9 novembre 2013 Questa crisi economica sembra non finire mai. Si parla tanto di ripresa, intanto le famiglie italiane diventano sempre più povere. Purtroppo anche le nostre famiglie di Castelletto stanno risentendo di questo perdurare negativo e fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Così, per la seconda volta, anche quest’anno la Caritas parrocchiale, con l’aiuto dei ragazzi dell’oratorio, ha chiesto la vostra solidarietà. La vostra risposta è stata molto generosa e per questo ringraziamo tutta la comunità di Castelletto. Con il vostro aiuto ci permettete di continuare a donare il pacco alimentare alle famiglie in difficoltà. Ringraziamo il gruppo della filodrammatica che ha offerto € 150,00; ringraziamo anche coloro che liberamente e individualmente hanno donato € 134,00 in offerte. Ricordiamo, inoltre, che la sede Caritas è aperta il sabato dalle ore 9.00 alle ore 11.30 per informazioni Sistemazione delle vettovaglie in via Forni e raccolta. Un grazie a tutti i ragazzi dell’oratorio ed ai loro catechisti per la buona riuscita della raccolta alimentare. Per il Gruppo Caritas parrocchiale Giuseppe Cocchi Festa del Ringraziamento Domenica 17 novembre 2013 Con la messa mattutina delle 10.30 è tornato il consueto appuntamento annuale voluto dai lavoratori della terra per ringraziare Dio dei doni ricevuti. Una festa che ha visto una partecipazione numerosa alla Messa e successivamente sulla piazza. Durante la celebrazione sono stati portati all’altare i prodotti della terra offerti direttamente dai produttori, che rappresentano il frutto del lavoro svolto durante tutto l’anno; successivamente i trattori, importante strumento di lavoro, riuniti di fronte alla chiesa sono stati benedetti da Don Gianluca il quale ha consegnato una medaglietta raffigurante Sant’Antonio da portare con sé per proteggere e accompagnare i lavoratori nell’operato di tutti i giorni e nelle difficoltà. Un Grazie a tutti coloro che hanno collaborato e partecipato e arrivederci all’appuntamento del prossimo anno. Cesare Piubeni Nei giorni seguenti il Parroco passa per la benedizione delle stalle e delle cascine in onore del patrono Sant’Antonio Abate. Eventuali offerte raccolte vengono destinate alle opere straordinarie della nostra Chiesa, che non sono poche... I chierichetti in posa davanti ad alcuni dei numerosi trattori in piazza 19 LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Esperienze Io lo faccio e ne sono felice Esperienza di Mara Mancini in Tanzania – Estate 2013 Parto sola, è il terzo anno consecutivo che torno e ogni volta mi sembra che il tempo non sia mai passato, l’emozione è molto forte… Il Villaggio della Speranza nasce con l’intento di accogliere ed assistere bambini orfani affetti dal virus HIV. Molti dei bimbi che arrivano al Villaggio sono orfani di mamma, papà o entrambi i genitori; alcuni sono stati abbandonati dalla famiglia o tribù perché malati; tutti sono purtroppo accomunati dallo stesso terribile destino: l’aver contratto il virus HIV. I bambini arrivano spesso al villaggio molto provati: malati, denutriti, molto magri e alcuni di essi già con i segni evidenti della malattia. Alcuni di loro hanno contratto il virus alla nascita da una madre sieropositiva, altri sono stati contagiati in seguito a violenze fisiche. Per questi motivi la prima terapia a cui vengono sottoposti i bambini accolti nel Villaggio della Speranza è quella dell’amore e dell’accoglienza. I bimbi sono ospitati in 12 case famiglia, dislo20 cate al centro del villaggio. Ogni casa ospita circa 12 bambini e una coppia di genitori tanzaniani locali oltre ad una infermiera che si prendono cura di loro: è un tentativo di ricostituzione dell’ambiente familiare. Ad oggi i bambini ospitati sono 160 e hanno da pochi mesi a circa 16 anni: vengono curati e accuditi a livello medico, nutrizionale psicologico e spirituale, così che possano vivere con serenità i giorni della loro vita. Io torno e l’entusiasmo di rivedere tutti i piccoli fiori del villaggio della speranza è sempre molto vivo in me; diventa quasi un’esigenza. A distanza di un anno il villaggio progredisce, i bambini crescono e le loro necessità aumentano e a fianco dei bisogni primari che comprendono anche le cure giornaliere si aggiunge il bisogno di istruzione, la speranza per questi bambini di un domani. A fatica il villaggio, grazie a tutti gli sforzi dei volontari, che da lontano e vicino aiutano, migliora… Grazie al gruppo di volontari di Bagnolo Mella dalla primavera di quest’anno i bambini riescono a mangiare il pane almeno una volta al giorno, la GIGI’s BAKERY infatti sforna pane tutti i giorni fatto ed impastato da tanzaniani grazie all’arte trasmessa da panificatori italiani. Vedere i bambini cresciuti è sempre una gioia… la loro affettività, la loro semplicità, la loro ricerca di amore è indefinitamente contagiosa. Io cosa faccio? Semplicemente aiuto. Mi occupo di alfabetizzazione informatica, nella scuola primaria infatti c’è un’aula informatica e cerco nel mio piccolo di trasmettere e aprire una finestra sul mondo… ci sono molte difficoltà: non abbiamo strumenti sufficienti, non abbiamo sedie, a volte non c’è la corrente, a volte qualche computer non si accende… ma ci divertiamo sempre tantissimo… Mentre loro mi scrutano con i loro occhioni neri come se io fossi uno scienziato, io vedo nei loro sguardi, nonostante le loro mille difficoltà, l’amore e la gioia di vivere… LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Mara Mancini http://blog.maramancini.it Esperienze Pellegrini a San Giovanni Rotondo – Foggia Dal 17 al 20 settembre 2013 Da tempo si desiderava andare da San Padre Pio. Abbiamo colto perciò l’occasione unendoci ad una comunità parrocchiale a noi vicina. Evviva! Il pellegrinaggio è sempre una chiamata di Dio ed una risposta dell’uomo; ma perché fare pellegrinaggi? Per noi significa partire vuoti di bene, assumersi penitenti così che visitando quei luoghi santi, si torna a casa carichi di doni per sé e per gli altri. La prima tappa del pellegrinaggio è stata Loreto, il Santuario della Santa Casa della Beata Vergine Maria di Nazareth. Tutto profuma di santo e ci predispone all’intimità con Dio. Fra quelle mura lo Spirito del Signore è sceso a portare la grazia della salvezza; col sì di Maria si è realizzato il progetto divino di misericordia. Si riparte e a sera si giunge a San Giovanni Rotondo in orario per partecipare al S. Rosario nella cripta del Santo da Pietrelcina. Nella vita di San Pio c’è tanto da scoprire e da imparare, ma dovendo riassumerlo ci appare rappresentativa la sua immagine nel mosaico in chiesa dietro l’altare principale: Egli tiene la croce e il S. Rosario in mano e tutta la sua persona guarda verso Gesù Bambino in braccio alla Madonna che lì è venerata col titolo di Santa Maria delle Grazie o Tesoriera delle Grazie. Nel volto di S. Pio si vede la purezza di un bambino che sa offrire la propria vita caricandosi delle sofferenze dell’umanità. Nella sua vocazione francescana Padre Pio ripeteva a se stesso e agli altri: “Io sono figlio dell’obbedienza”. Nell’umiltà, nel silenzio, nel privarsi del suo io, nell’accettazione alla volontà di Dio, egli diventava dono d’amore. 21 Se avesse potuto, avrebbe tolto tutte le sofferenze del mondo. Egli diceva: “La carità è sofferenza”. Una delle sue più grandi preoccupazioni era: “Quando io non ci sarò più, chi penserà a tutta questa gente bisognosa sia nel fisico che nell’anima?” e da lì l’ispirazione di costruire “La Casa Sollievo della Sofferenza” con particolare attenzione ai deboli, ai poveri e ai sofferenti. S. Pio ne è stato l’ispiratore, ma la carità di tanti popoli ha permesso la realizzazione. Grazie alla famiglia dei frati francescani cappuccini l’opera continua in pace e bene. Altra meta del nostro pellegrinaggio è Monte S. Angelo, distante circa 23 Km da S. Giovanni Rotondo. La Celeste Basilica è il Santuario di San Michele Arcangelo, la casa speciale in cui qualsiasi colpa viene cancellata. Per noi è un luogo poco conosciuto, ma risulta essere prezioso come una perla nascosta. Nel Medioevo i pellegrini penitenti si caricavano addirittura di un masso quale peso da portare come penitenza, che poi scaricavano una volta arrivati alla Basilica. Si tratta di una grotta naturale che si raggiunge scendendo gradini. Lì si celebra la S. Messa sull’altare consacrato dallo stesso S. Michele apparso al Vescovo. Qui l’Arcangelo richiama tutti a riconoscere il primato di Dio e nel sacramento della Riconciliazione indica l’arma efficace per vincere Satana. Custodi del posto sono i padri Micaeliti provenienti dalla Polonia. Possiamo senz’altro dire che questo è un luogo unico sulla terra. Si ritorna poi a S. Giovanni Rotondo per l’Adorazione Eucaristica. Il giorno dopo si riparte, perciò di corsa a fare le valigie! Al mattino dopo, alle ore 7.30, la S. Messa e un ultimo saluto a San Davanti alla finestra della cella di Padre Pio (quella aperta) vedete da sinistra Luisa, Gino, Maddalena, Renato, Benedetto e Donatella. Pio nella grande nuova Chiesa a lui dedicata. è il 20 settembre, il giorno in cui ricevette le stigmate visibili, quale segno d’amore per Gesù e per i fratelli. S. Pio intercedi per il mondo intero. Sul pullman il sacerdote accompagnatore ci avvisa che verso le ore 11 faremo sosta a Lanciano, dove è custodito il “Miracolo Eucaristico”. Dal dubbio di un monaco sulla reale presenza di Gesù nell’Eucaristia, fatta la consacrazione, l’ostia diventò Carne e il vino si mutò in Sangue, raggrumandosi in cinque globuli irregolari e diversi per forma e grandezza. La cosa strana è che ogni globulo pesa tanto quanto i cinque globuli assieme. Questo ci fa pensare che sono tanti i cristiani che ricevono la SS. Eucaristia, ma diventano uno in Cristo. E’ stato possibile vivere un’esperienza forte di adorazione davanti a Gesù, è stato possibile parlare a Gesù, vero Dio e vero uomo, fonte di vita eterna. Grazie Gesù. Grazie Signore perché ci sei sempre vicino! Donatella e Benedetto Barbera LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Esperienze Armenia Un’escursione religioso-culturale (11-18 settembre 2013) Il Monastero di Khor Virap ed il Sacro Monte Ararat sullo sfondo È stata un’opportunità che ho preso subito al balzo quella di poter visitare l’Armenia ed i suoi luoghi archeologici, molti dei quali dichiarati dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”, assieme ad un gruppo di venti persone organizzate da Don Marino, Parroco di Riolo Terme, in Diocesi di Imola. Sono passati quasi cento anni (era il 1915) dal primo genocidio dell’umanità perpetrato nel ventesimo secolo: il genocidio armeno. I turchi, nell’inarrestabile declino dell’impero Ottomano e delle grandi potenze, nella distrazione generale dei popoli europei, impegnati a combattersi a vicenda nella prima Guerra Mondiale, avevano pianificato l’annientamento di un intero popolo, quello armeno. Riuscirono a massacrare circa un milione e mezzo di persone su una popolazione che allora superava di poco i tre milioni, sottoponendo a deportazioni, a vessazioni e a torture moltissimi innocenti, senza distinzione, con l’unica colpa di appartenere ad un popolo cristiano diverso dal proprio. Ancora oggi il riconoscimento del genocidio armeno è questione internazionale controversa, a motivo delle forti pressioni politiche contrarie da parte della Turchia. Altri fatti dolorosi più recenti hanno contribuito ad una conoscenza maggiore del popolo armeno: il terribile terremoto del 1988 e la guerra del Nagorno-Karabagh. Da oltre 2.500 anni gli Armeni 22 sono presenti su un territorio che è un ponte naturale fra Oriente e Occidente, la Transcarpazia, nella regione del Caucaso, e pur schiacciati da potenti imperi limitrofi, hanno saputo conservare e tramandare fino ad oggi una cultura ed una religiosità fortemente identitaria, individuabile nella lingua armena e in un proprio alfabeto. La Chiesa Apostolica Armena, che ha origine dalla predicazione degli Apostoli Bartolomeo e Taddeo, ha ricevuto un notevole impulso da San Gregorio Illuminatore (all’inizio del IV Secolo). È retta da un Patriarca, chiamato il Katolikòs (l’attuale è Karekin II), considerato dagli Armeni la massima autorità spirituale come noi consideriamo il Papa; per motivi storici e geografici è una Chiesa divisa dalla Chiesa Cattolica Romana. Nel 301 d. C. fu l’Armenia il primo Stato al mondo a riconoscere come religione ufficiale il cristianesimo ad opera del re Tiridate III, in anticipo sull’Impero Romano (che riconoscerà in cristianesimo nel 313 con l’Imperatore Costantino). Perché la divisione da Roma? Nel 451 l’Imperatore (come si usava allora) convocava un Concilio La Cattedrale Cattolica di Yerevan a Calcedonia. Gli Armeni, fuori dall’Impero Romano, non vennero invitati. Non acquisirono quindi la dottrina di quel concilio, che definiva le due nature, divina e umana, nell’unica persona di Gesù Cristo. Gli Armeni vennero sommariamente liquidati come “monofisiti” (gli eretici che ritengono esserci in Cristo un’unica natura). Ma in seguito essi presero le distanze dal monofisismo… La separazione definitiva dalla Chiesa Cattolica avvenne nel 551 (quindi 500 anni prima degli Ortodossi!), anche se all’esterno gli Armeni ci sembrano ortodossi, nella liturgia tipicamente orientale e negli abiti del clero. La sede del Patriarcato, nella città di Echmiadzin, si trova a pochi km dalla capitale Yerevan ed è il centro religioso principale. Ovunque Gruppo dei pellegrini dopo la Messa in una delle Chiese di Haghpat LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Esperienze si trovano i resti archeologici di antichi monasteri, che hanno resistito nei secoli alle invasioni, alle distruzioni degli uomini e all’usura del tempo, resistendo anche al terribile regime sovietico comunista. Sono il segno più evidente di una profonda religiosità monastica radicata anche in luoghi periferici. Attualmente la Repubblica Armena è territorialmente molto piccola rispetto all’enorme territorio su cui si sviluppava l’Armenia storica. Il maggior rimpianto per gli Armeni oggi è quello di vedere da ogni parte il Sacro Monte Ararat (mt. 5.165) e di non poterlo raggiungere, in quanto si trova nel territorio della Turchia, dove le frontiere sono chiuse da anni. Sul monte Ararat si sarebbe appoggiata l’Arca di Noè al termine del diluvio universale. Al museo patriarcale di Echmiadzin si trova una preziosa reliquia dell’Arca. Attorno all’Ararat, nelle regioni meridionali del paese sono numerosi i vigneti, il cui primo esempio si fa risalire al Patriarca Noè che, appena sceso dal monte, piantò una vigna. Il clima continentale e l’altitudine media elevata (oltre i mille metri) comportano durante l’anno grandi sbalzi di temperatura. La povertà diffusa tra la popolazione è grande, ma è sempre espressa in modo dignitoso. La Messa che abbiamo celebrato l’ultimo giorno presso la Casa delle Suore di Madre Teresa di Calcutta alla periferia di Yerevan ne è stata una conferma. La presenza di quattro volontarie di Bergamo ci ha dimostrato che una terra lontana, in realtà è assai più vicina di quanto pensavamo. Dgl La Croce del Salvatore, presso il Monastero di Haghpat, uno dei più celebri Khatchkak in pietra Scaffale – Invito alla lettura Padre Matteo La Grua intervistato da Roberta Ruscica Contro Satana – La mia lotta per vincere le potenze delle tenebre Edizioni Piemme, Milano, 2013 – pag. 223 – € 15,50 Il francescano padre Matteo La Grua (1914-2012) è stato un esorcista di fama internazionale. La sua lunghissima vita è stata segnata da molte virtù e carismi speciali, a partire dalle capacità di compiere miracoli e dal dono di saper scacciare i demoni. Padre Matteo ha trascorso gli ultimi quarant’anni della sua vita alla guida dei gruppi palermitani del Rinnovamento nello Spirito Santo, dove è diffusa la preghiera di liberazione. Padre Gabriele Amorth, noto esorcista romano, affermò di lui: “Non è mai esistito un esorcista più potente”. Alcuni mesi prima di morire, anziano e malato ma lucidissimo, padre La Grua ha affidato alla giornalista Roberta Ruscica il compito di realizzare un libro-intervista con lui. Una sorta di testamento spirituale, da lui fortemente voluto, in cui l’esorcista palermitano racconta la sua attività ed esorta sacerdoti e laici a non rinunciare mai nella battaglia contro il maligno. “Il diavolo è un tentatore omicida. Conquista il cuore dell’uomo con il veleno della seduzione per condurre l’anima a morte eterna”. (Padre Matteo La Grua) A cura di Lucetta Scaraffia La grande meretrice – Un decalogo di luoghi comuni sulla storia della Chiesa Libreria Editrice Vaticana – 2013 – pag. 263 – € 18,00 È una raccolta di dieci saggi curata da Lucetta Scaraffia, per “chiarire dal punto di vista storico alcuni stereotipi molto diffusi”. “Madre di tutte le inquisizioni”. “Nemici della scienza”. “Oppressori delle donne”. “La Chiesa vuole che i fedeli soffrano”. “I protestanti sono più moderni”. “L’odio per il sesso”. Sono alcuni dei titoli dei dieci capitoli che compongono il volume. Autrici dei dieci saggi raccolti nell’opera sono sette donne, “tutte storiche ma non tutte cattoliche” specifica la Scaraffia nell’introduzione: Sylvie Barnay, Cristiana Dobner, Anna Foa, Giulia Galeotti, Sandra Isetta, Margherita Pelaja e la curatrice stessa. L’intento è di rettificare storicamente luoghi comuni che sembrano avere sostituito la realtà per quanto riguarda la storia della Chiesa, e che quindi hanno anche contribuito a deformarne l’identità pubblica. Anche i pamphlet che circolano periodicamente contro il Vaticano e contro la Chiesa attingono spesso a questi luoghi comuni ormai diventati verità pietrificate nell’immaginario collettivo, anche se fondati su informazioni storiche errate. Certo, se la Storia della Chiesa viene studiata sui romanzi di Dan Brown… 23 LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Anagrafe Matrimoni 5. Agnari Niki con Beduschi Daniela Celebrato a Castelletto il 14.9.2013 Corso per i Fidanzati 6. Slaviero Mirco con Treccani Tania Michela Celebrato a Castelletto il 21.9.2013 La Zona Pastorale 12 di San Salvatore prevede corsi di preparazione al matrimonio a Leno e a Gottolengo. Il prossimo corso si terrà a Gottolengo, presso il Centro Pastorale dalle ore 16 alle 18 nei giorni: Gennaio 12 – 19 – 26 Febbraio 02 – 09 – 16 – 23 Marzo 02 – 09 Referente: Don Arturo Balduzzi, Parroco – tel. 030-951042 I nostri Morti Preparazione al Battesimo Giovedì 13 e 20 febbraio 2014 alle ore 20.30 in Canonica Il terzo incontro è concordato dal Parroco con le singole famiglie Celebrazione dei Battesimi: durante la Messa delle ore 10.30 domenica 2 marzo 2014 Si ricordano anche... Pushan Anna di anni 65 morta il 7 settembre 2013 14. Moretti Fausta in Ferrarini n. 24/8/1942 † m. 24/10/2013 15. Rizzotto Vittorio n. 12/12/1919 † m. 19/11/2013 Don Giuseppe Davo di anni 63 morto improvvisamente a Fiesse il 24 settembre 2013 dov’era giunto come Parroco il 30 giugno scorso. Una folla numerosissima e scossa ha partecipato alle esequie presiedute da mons. Luciano Monari e concelebrate da almeno 80 sacerdoti. 24 Cara Anna, vogliamo dirti grazie per l’amore che hai dato alla nonna Giulia, per come l’hai accudita, curata senza risparmiarti, anche quando eri ammalata. L’hai seguita anche nella vita eterna, quasi non volessi lasciarla sola! Dopo tante tribolazioni e dolori ora, in cielo con il Signore, potrai godere la pace e la gioia che meriti! Noi possiamo solo portarti nel cuore con il nostro affetto. Fam. Zuffellato LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 A ricordo... - Scavini Domenico di anni 61 morto a Genova il 17 ottobre 2013 - Tomasoni Primo (Davide) Brognoli Pasqua di anni 81 morta a Leno il 2 novembre 2013. Per molti anni è stata maestra presso la nostra Scuola Elementare. di anni 91 morto a Gottolengo il 9 novembre 2013 e sepolto a Castelletto Suor Silvana Rigoli al battesimo Maria Dorotea da Cemmo Brescia, 14 ottobre 2013 “Oggi… ascoltate la voce del Signore!” (alleluia della liturgia odierna) Carissime, oggi, verso le ore due, ancora nel cuore della notte, suor Silvana ha ascoltato la voce del Signore e ha risposto il suo “Eccomi!” Oggi …, come nei tanti “oggi” che il Signore le ha donato di vivere nei suoi 93 anni. Si è abbandonata questa volta nell’abbraccio benedicente del Padre che l’ha ascoltata, dopo le ultime ore di agonia, che l’hanno resa ancora più simile al Figlio suo. La celebrazione eucaristica di Casa Angeli, questa mattina, è iniziata con il ritornello “Apri, le tue braccia, corri incontro al Padre, oggi la sua casa sarà in festa per te!” Ho pensato che questo canto era proprio indovinato perché, fino all’ultimo, suor Silvana, che ormai da giorni non riusciva più a nutrirsi del cibo materiale, trovava ancora la forza di tanto in tanto di alzare le sue braccia. Era attualmente la suora più anziana del nostro istituto, era nata nel gennaio del 1920 e già da molto piccola aveva incontrato sulla sua strada l’amore e il 25 Caro Don Gianluca, ti ringrazio di cuore per essere stato vicino a me e ai miei familiari in occasione della morte della mia cara sorella Giuditta: sia con la visita fatta alla sua salma, sia con il ricordo che hai pubblicato sul bollettino parrocchiale e soprattutto per la preghiera che hai fatto con la comunità parrocchiale. Sono certo che il Cuore misericordioso di Gesù l’ha accolta nella sua pace. Ho potuto accompagnarla lungo il suo calvario e prepararla con i Sacramenti all’incontro con il Risorto. Grazie quindi a te e a tutta la comunità parrocchiale anche da parte di tutti i miei familiari. Siamo sparsi in vari paesi, però non dimentichiamo mai le nostre radici. Un ricordo vicendevole nella preghiera. Ti saluto con affetto. P. Franco Piubeni dolore. Quando tornava a casa dall’asilo, trovava la mamma già molto malata, ma sempre pronta ad accoglierla con il calore di un grande affetto. Purtroppo l’aveva persa troppo presto, ma il papà aveva fatto di tutto per essere la presenza di cui c’era bisogno per crescere bene e felici. La sorella più grande aveva saputo far da mamma alle due sorelle più piccole, che poi il Signore ha voluto donare al nostro istituto: suor Silvana e suor Adelaide. Suor Silvana amava esprimere riconoscenza per tutto: per la sua famiglia d’origine, per la nipote Elvira, per il dono della vocazione, per le tante comunità in cui era passata, per i piccoli gesti di aiuto di cui aveva bisogno, per la Casa di Capodiponte che considerava una reggia, per la sua Famiglia Religiosa che pensava a tutte e a tutto. Aveva un carattere gioioso e sapeva apprezzare anche le cose più piccole. Nello stesso tempo custodiva con gratitudine, ma con riserbo, le esperienze interiori, probabilmente erano il tesoro che voleva presentare al Signore nel giorno dell’abbraccio. A noi le faceva intuire attraverso il suo tratto sereno, semplice, cordiale. Grazie, suor Silvana, per la serenità e la cordialità che ci hai trasmesso e di cui anche il mondo di oggi ha molto bisogno. Ricordiamo nella preghiera questa nostra sorella, insieme a tutte le altre che ci hanno preceduto, raccogliendo l’eredità che ci lasciano nei gesti piccoli o grandi che hanno seminato tra noi. Insieme alla Madre, che è unita a noi in questi giorni di Esercizi Spirituali, saluto ciascuna con affetto. Suor Vincenzina Zagon Madre Vicaria LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 A ricordo... Suor Silvana Rigoli Radio Parrocchiale Si ricorda che c’è la possibilità di seguire le celebrazioni della Chiesa e della Cappella direttamente a casa, collegandosi con la radio parrocchiale. Per chi ne è sprovvisto potrebbe essere un’idea per Natale... Per info: chiedi in sacrestia. Vita e opere Nasce a BARCO DI ORZINUOVI (BS) il 24 gennaio 1920. Entra a Cemmo il 4 aprile 1940. Veste l’abito religioso il 7 ottobre 1941. Emette la Prima Professione a Cemmo l’8 ottobre 1943 e la Professione Perpetua il 6 ottobre 1949. Svolge il suo apostolato nelle seguenti Comunità: • Dal 1 ottobre 1943 al 31 ottobre 1949 a Vello, occupata in cucina e nei lavori di casa. • Dal 1 novembre 1949 al 28 febbraio 1950 a Cemmo, Casa Madre per un periodo di cura. • Dal 1 marzo 1950 al 30 maggio 1950 a Fiesse (BS). • Dal 31 maggio 1950 al 30 settembre 1951 a S. Giacomo di Teglio (SO). • Dal 30 settembre 1951 al 30 settembre 1953 a Vello. • Dal 1 ottobre 1953 al 30 maggio 1954 a Milano V.le G. da Cermenate. • Dal 31 maggio 1954 al 30 settembre 1954 a Valledrane, occupata in cucina e in servizi vari. Inizia il restauro dell’organo Nei giorni 5 - 6 - 7 novembre 2013 finalmente... è arrivato il momento di metter mano all’organo. Un lavoro atteso fin da maggio 2011 e reso possibile solo nei giorni scorsi. Notevole è la somma necessaria. è gia stata pagata la prima fattura di e 5.246,00. Ora le canne sono state trasportate in laboratorio per il restauro; un lavoro lungo e paziente. Dgl Catalogazione prima dello smontaggio • Dal 30 settembre 1954 al 30 settembre 1962 a Gianico. • Dal 30 settembre 1962 al 30 settembre 1964 a Caiolo (SO). • Dal 1 ottobre 1964 al 31 agosto 1965 a Vallio Terme. • Dal 1 ottobre 1965 al 31 agosto 1966 a Bregnano. • Dal 1 settembre 1966 al 31 agosto 1981 a Sellero. • Dal 1 settembre 1981 al 30 settembre 1983 a Marmentino. • Dal 30 settembre 1983 al 30 marzo 1984 a Cimbergo, aiutando nella scuola materna e in cucina. • Dal 31 marzo 1984 al 31 luglio 1985 a Ceriale (SV), per cura. • Dal 31 luglio 1985 al 30 settembre 1999 a Castelletto di Leno, occupata in servizi vari. • Dal 30 settembre 1999 al 31 dicembre 1999 a Rogno (BG), come aiutante nella scuola materna. • Dal 1 gennaio 2000 al 30 settembre 2002 a Brescia, Casa Angeli, per cura. • Dal 30 settembre 2002 al 30 aprile 2005 a Cemmo, Casa Madre, per riposo. • Dal 30 aprile 2005 al 22 agosto 2013 a Capodiponte, per riposo. • Dal 23 agosto 2013 al 14 ottobre 2013 a Brescia, Casa angeli, per malattia, dove muore la notte del 14 ottobre 2013, alle ore 2.00. Il funerale viene celebrato martedì 15 ottobre 2013 alle ore 15.00, nella Chiesa Parrocchiale di Capodiponte. Suor Silvana è sepolta nella cappella delle suore, nel cimitero di Cemmo. 26 Inizia la fase di smontaggio dello strumento Continuano le operazioni Le canne sono state definitivamente smontate LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Un po’ di conti - Opere straordinarie Offerte dal 1° settembre al 15 novembre 2013 Opere Parrocchiali Dai malati (settembre) In memoria della def. Bonetti Laura Matrimonio Agnari-Beduschi Elemosine e candele votive (settembre) Elemosine e candele votive (ottobre) Elemosine (Santi e Morti) Dai malati (novembre) 95,00 80,00 100,00 318,78 292,91 160,00 65,00 Opere straordinarie della Chiesa Prima domenica del mese – settembre 207,38 NN300,00 NN – per benedizione 50,00 Anniversari di Matrimonio (28 sett.) 385,00 Settimana Mariana (al netto delle spese) 183,22 NN50,00 NN50,00 Prima domenica del mese – novembre 269,00 Opere straordinarie dell’Oratorio Da via mezzodì (per uso tavoli) Raccolta ferro vecchio (a mezzo Gino Crotti) Gino e Luisa – pro San Luigi Sottoscrizione torte Rinella e Beppe Castagnata in oratorio (al netto spese) 20,00 150,00 150,00 551,00 50,00 111,80 Pro giardino Madonna e canonica In memoria del def. Zanetti Luigi 50,00 Matrimonio Frattini-Pacchioni 200,00 NN20,00 Vittorio e Maria 30,00 Matrimonio Slaviero-Treccani 100,00 NN – per benedizione 30,00 Lorenzetti Faustino e Giulia (50° di Nozze) 100,00 NN50,00 NN50,00 Coscritti Classe 1948 30,00 In memoria def. Piubeni Faustino 50,00 Natalina e Aldo Piovani 50,00 Maria e Vittorio Rizzotto 50,00 Pro restauro dell’organo NN100,00 NN50,00 Varie buste – pro organo 195,00 Altre offerte Saldo utile Bar per Torneo estivo per spese sportive500,00 Utile dal Mini-Grest 350,00 Iscrizioni al catechismo (dalle famiglie) 277,30 Offerte per Bollettino 3-2013 2.392,21 Altra offerta per Bollettino 50,00 Giornata Missionaria Mondiale 860,00 27 I cantieri aperti procedono... Nei mesi scorsi, come già accennato, s’è portata a termine la sistemazione esterna della canonica, che ha previsto un intervento importante di manutenzione, specialmente nelle strutture murarie e nell’impatto estetico. Al tempo stesso s’è dato giusto completamento alla cinta del giardino che sul lato ovest era realizzata in modo parziale e provvisorio ed aveva già subito forzature e scavalcamenti. Il giardino della canonica, voluto in onore della Madonna di Lourdes, è stato completato con la zona dedicata a Padre Pio e quella dedicata alla piantumazione di al- Giardino della Canonica cune palme. Avendo seminato l’erba nelle scorse settimane, il tepore d’inizio novembre ha permesso al prato di far già bella mostra di sé, anticipando quanto era previsto per la prossima primavera. S’è proceduto anche alla pulitura d’una parte del tetto della Chiesa, sul lato esposto a sud, in quanto necessitava di manutenzione, per le infiltrazioni evidenti in prossimità degli altari di Santa Restituta e di San Giuseppe. All’inizio di novembre s’è proceduto allo smontaggio dell’organo, come già deliberato dal Consiglio Pastorale fin da maggio 2011. I lavori di restauro si protrarranno ora per alcuni mesi ed è certo che a Natale l’organo non sarà disponibile. Gusteremo meglio il suono dell’organo restaurato per la prossima solennità di Pasqua. Anche in Oratorio sono stati fatti alcuni interventi di manutenzione ritenuti necessari, anche se un po’ costosi, in particolare nella zona delle vecchie cucine e all’esterno degli spogliatoi di calcio. Abbiamo ridato il giusto rilievo al quadro di San Luigi, esposto in teatro, che s’era irrimediabilmente lacerato, procedendo ad un adeguato restauro. Ciò ha comportato un incremento significativo del debito che s’era appena estinto durante il 2013, dopo le iniziative positive della pesca, della commedia e delle Teleri del Tiepolo in Cappella torte di marzo. Infine, presso la Canonica lunedì 18 novembre, riaprendo la Cappella per le Messe feriali invernali abbiamo benedetto le copie dei due teleri del Tiepolo di Verolanuova, raffiguranti il Sacrificio di Melchisedech e la manna. Si tratta ora di procedere al completamento delle opere e dei pagamenti nei tempi previsti; quindi si dovrà, con pazienza, iniziare la restituzione dei prestiti ottenuti, che, al momento hanno evitato alla Parrocchia di dover aprire mutui di sorta. Se la generosità dei Castellettani continuerà, in tre-quattro anni si riuscirà a ritornare in pareggio. Don Gianluca LA COMUNITà RACCONTA – N. 4-2013 Domenica 24 novembre 2013. Cresime e Prime Comunioni celebrate da S. Ecc. Mons. Vincenzo Zani, Arcivescovo, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica a Roma Lourdes - 18 Ottobre 2013 - Pellegrinaggio del Gruppo San Biagio di Milzano, al quale ha partecipato anche la nostra Parrocchia. Sullo sfondo si vede la Basilica del Rosario, adornata di recente coi mosaici dei misteri della luce di Padre Rupnik