I TEMPI DELL`APPRENDIMENTO LINGUISTICO (da Cummins J

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I TEMPI DELL`APPRENDIMENTO LINGUISTICO (da Cummins J
I TEMPI DELL'APPRENDIMENTO
LINGUISTICO (da Cummins J.)
BICS
(Basic Interpersonal Communicative Skills)
1 – 2 anni
CALP
(Cognitive Academic Language Proficiency)
5 – 7 anni
RAPPORTO FRA L1 E L2 (da CUMMINS J.)
•
Esiste una forte correlazione fra il raggiungimento di competenze nelle due lingue dello
studente bilingue. Coloro che possiedono solide competenze nella L1 dal punto di vista
accademico e concettuale […] tendono a raggiungere livelli alti nelle abilità accademiche [in
L2]. Rimangono tuttavia cruciali l'accesso a input comprensibili [in L2] e opportunità
nell'utilizzare con profitto la L2 oralmente e per iscritto.
•
Uno sviluppo continuo di entrambe le lingue in ambiti di alte competenze (bilinguismo
sommativo) è una precondizione per la crescita cognitiva, linguistica ed accademica. Al
contrario, quando lo studente bilingue sviluppa basse o minime competenze in L1 o L2
come risultato di un supporto educativo inadeguato, la sua abilità nel comprendere istruzioni
sempre più complesse in L2 […] diminuirà. I fattori casuali sono educativi e sociopolitici,
ma la competenza accademica dello studente in L1 e L2 funge da variabile.
•
Affinchè si manifestino gli effetti positivi [del bilinguismo] il bambino deve essere messo in
condizione di sviluppare competenze in entrambe le lingue. Se apprendenti principianti in
L2 non continuano a sviluppare entrambe le lingue, ogni effetto positivo iniziale è
contrastato dalle conseguenze negative del bilinguismo sottrattivo.
•
Livello soglia: Si postula l'esistenza di un livello soglia di competenze in entrambe le lingue
che lo studente deve raggiungere per massimizzare lo stimolo cognitivo, accademico e
linguistico che ottiene dall'interazione sociale e accademica con l'ambiente circostante.
I BISOGNI LINGUISTICI
L2 orale
ricezione
produzione
L2 scritta
L2 orale-scritta
COMUNICARE
• Comunicare negli scambi interpersonali di base.
• Comprendere messaggi, arricchire il lessico, prendere la parola in
situazioni quotidiane ricorrenti, descrivere, raccontare.
LEGGERE-SCRIVERE
• Padroneggiare le tecniche di base della lettura e scrittura (decodifica e
trascrizione).
• Comprendere e produrre semplici testi scritti.
STUDIARE
• Comprendere testi e messaggi orali relativi alle diverse discipline
(consegne, spiegazioni,…).
• Comprendere testi di studio.
RIFLETTERE
• Usare in modo corretto le strutture della lingua.
• Riflettere sulle strutture, usando anche termini metalinguistici.
MANTENERE E SVILUPPARE LA L1
• Mantenere e/o sviluppare le competenze nella lingua d’origine e/o di
scolarità, orale e scritta.
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue – Consiglio d'Europa 2001
Tav. 1: Livelli comuni di riferimento : scala globale
C2 E’ in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta
o legge. Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte,
ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative. Si
esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende
distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto
complesse.
Livello avanzato
C1 È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto
lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si esprime in modo
scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la
lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e
professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti
complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e
i meccanismi di coesione.
B2 È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su
argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio
settore di specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e
spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza
eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia
gamma di argomenti e esprimere un’opinione su un argomento d’attualità,
esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.
Livello
intermedio
B1 È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua
standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola,
nel tempo libero ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare
viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre
testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo
interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze,
ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e
progetti.
Livello
elementare
A2 Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative
ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e
sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in
attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni
semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in
termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi
che si riferiscono a bisogni immediati.
A1 Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e
formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se
stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a
domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che
possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore
parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.
I TEMI
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Lo studente (nome, età,
d’origine, indirizzo,…)
I numeri
La famiglia
L’ora e le parti del giorno
Gli oggetti di uso abituale
Il tempo atmosferico
I colori
Il cibo e la tavola
paese
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La casa e gli annunci
Le attività quotidiane
Il tempo libero
Il corpo e le condizioni fisiche
L’ambiente circostante (i luoghi della
città, i negozi, i mezzi di trasporto,…)
I mestieri
I paesi e le nazionalità
ecc...(anche in base ai loro interessi, al
loro lavoro...)
LE FUNZIONI COMUNICATIVE
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Salutare
Presentarsi
Chiedere agli altri il nome, l’età,…
Richiamare l’attenzione
Capire ed eseguire azioni
Chiedere un oggetto e ringraziare
Indicare i componenti della famiglia
Dire e scrivere il proprio indirizzo
Indicare il possesso
Invitare e rispondere a un invito
Denominare vestiti, parti del corpo, colori, oggetti di uso abituale, luoghi della città
Denominare oggetti di uso comune, anche in base al lavoro
Indicare alcune caratteristiche fisiche
Esprimere stati e bisogni
Indicare azioni ripetute e quotidiane
Aprire un’interazione
Inserirsi in una conversazione su temi conosciuti
Indicare gusti e preferenze
Collocare alcune azioni nel tempo
Collocare persone e luoghi nello spazio
Indicare luoghi e percorsi
Esprimere azioni quotidiane nel passato
Esprimere stati d’animo e emozioni
Descrivere oggetti, luoghi, persone
Riferire fatti ed esperienze personali
Riferire fatti accaduti ad altri
ecc...
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ESEMPI DI SITUAZIONI COMUNICATIVE
In negozio
Dal dottore e in farmacia
In stazione
Negli uffici comunali/ A scuola
Al bar/ristorante
E tutte quelle che si incontrano di frequente (anche in base ai loro interessi, al lavoro...)
LE ABILITA’
Abilità primarie
orale
scritto
ricezione
produzione
Abilità integrate
(dialogare, parafrasare,
riassumere, prendere appunti,
scrivere sotto dettatura,
parlare su traccia)
Abilità interlinguistiche
(traduzione e interpretariato)
Nel predisporre un percorso facciamo ATTENZIONE a ...
Rispetto delle sequenze di apprendimento
Rispetto della gradualità nelle abilità richieste
Rispetto della “fase del silenzio”
Ripresa “a spirale” dei contenuti
Grafica adatta
Argomenti adatti
Testi adatti
Consegne chiare
Varietà delle attività
Le strategie per facilitare la comprensione
•
Parlare un po’ più lentamente senza però modificare il ritmo della lingua italiana.
•
Articolare in modo chiaro e preciso.
•
Ripetere.
•
Formulare frasi brevi e semplici ma corrette.
•
Esprimere sempre il soggetto davanti al verbo (anche laddove il pronome personale soggetto
viene solitamente omesso).
•
Rispettare l’ordine Soggetto-Verbo-Oggetto.
•
Non usare frasi subordinate.
•
Utilizzare i verbi nei modi finiti e alla forma attiva.
•
Non usare forme impersonali.
•
Limitare l’uso dei sinonimi.
•
Evitare le nominalizzazioni.
•
Chiarire il significato dei termini nuovi attraverso immagini, animazioni, il contesto.
•
Utilizzare tutte le risorse non verbali possibili (immagini, foto, disegni, gestualità).
•
Nei testi scritti, proporre le nuove informazioni in numero ridotto e controllato.
•
Nei testi scritti, non superare le 100 parole, articoli inclusi.
•
Nei testi scritti, ordinare le informazioni in senso cronologico e logico.
L'INTERLINGUA...
è un SISTEMA LINGUISTICO in EVOLUZIONE costituito
da regole precise che corrispondono solo parzialmente alla L2
e rappresenta i TENTATIVI di un apprendente di produrre
una norma nella lingua d’arrivo sulla base delle proprie
osservazioni e della propria L1. Per questo motivo è soggetta
a continui processi di sistematizzazione e gli ERRORI
rappresentano i tentativi di un discente di ipotizzare una
grammatica capace di spiegare la lingua target.
L’IPOTESI DELL’INSEGNABILITÀ (PIENEMANN)
•
L’insegnamento non può alterare l’ordine naturale della sequenza di acquisizione di una
lingua; l’istruzione “esplicita” non può far saltare gli stadi preordinati della sequenza.
•
L’insegnamento può velocizzare il passaggio da uno stadio a quello successivo della
sequenza
•
L’insegnamento prematuro di strutture di livello non adeguato può avere conseguenze
negative: elusione, regressione, fossilizzazione dell’interlingua.
LA TEORIA DELLA PROCESSABILITÀ (PIENEMANN)
È un modello teorico che spiega le sequenze evolutive dell’interlingua basandosi su una gerarchia
procedurale che è universale. Le abilità procedurali vengono acquisite in base a un ordine
sequenziale basato su gradini (dal più semplice al più complesso) implicazionali (i gradini più bassi
sono il prerequisito per l’accesso ai gradini più alti).
I gradini rappresentano i vari livelli di accessibilità alla lingua:
•
Accesso lessicale: solo identificazione dei lemmi; singole parole o formule.
•
Procedura categoriale: assegnazione di una categoria grammaticale alle voci lessicali;
produzione di marche morfologiche; assenza di comunicazione tra i vari elementi della
produzione.
•
Procedura sintagmatica: unificazione dei parametri all’interno del sintagma; scambio di
informazioni tra la testa del sintagma e gli altri costituenti del sintagma.
•
Procedura frasale: unificazione dei parametri tra sintagmi; scambio di informazioni tra i
diversi costituenti della frase; ordine delle parole che rispecchia le norme della L2.
•
Procedura della proposizione subordinata: attivazione dello scambio di informazioni tra
proposizioni differenti sul piano sintattico.
GLI STADI DELL'INTERLINGUA
Genere e accordo
Temporalità
Modalità
Sostantivi acquisiti come unità
lessicali “opache” (appresi
solitamente con terminazione
giusta).
Genere non notato.
Distinzione lui/lei
Assenza di mezzi morfologici.
Forma unica del verbo
(infinito, 3° perso. sing., 2°
pers. sing.)
Presente indicativo
Modalità implicita: Dubbio
espresso con intonazione,
espressione, gesti
↓
Consapevolezza -a per
femminile, -o per maschile
Sovraestensione -a
Genere e numero
↓
Opposizione azioni presenti e
azioni passate concluse
Desinenza -to per aspetto
perfettivo
Passato prossimo
Aspetto durativo nel passato
reso con forma basica
↓
Formule: non so, penso, credo,
forse, possibile, magari
↓
Accordo con articoli
determinativi
↓
Opposizione aspetto
perfettivo/durativo
Imperfetto
↓
Forme non analizzate di
condizionale: “Vorrei”,
“sarebbe”
Imperativo come forma non
analizzata
↓
Accordo con articoli
indeterminativi
↓
Distinzione tra attualità e
non attualità, tra ciò che è
presentato come vero e ciò
che è presentato come
possibile,
ipotizzato
o
desiderato.
Condizionale
↓
Imperativo
↓
Accordo con aggettivi attributivi
(sovraestensione forma maschile
di aggettivo)
↓
Congiuntivo
↓
Condizionale
↓
↓
Accordo con aggettivi
predicativi
Congiuntivo
↓
Accordo con participi passati
L'ANALISI DELL'ERRORE
Frase
Io arriva ieri
errore
Risultato
Io arrivato
errore
Io ho arrivato
errore
Noi siamo arrivato
errore
Noi abbiamo arrivati
errore
Noi siamo arrivati
corretto
Analisi
Forma
basica:
manca
procedura categoriale e ogni
forma di flessione.
C’è procedura categoriale:
prima forma di flessione.
C’è procedura sintagmatica:
costruzione
del
sintagma
verbale; errore lessicale: scelta
errata ausiliare.
C’è procedura sintagmatica:
costruzione
del
sintagma
verbale; errore grammaticale:
mancato accordo soggettosintagma verbale.
C’è procedura frasale: accordo
soggetto-sintagma
verbale;
errore lessicale: scelta errata
ausiliare.
C’è procedura frasale: accordo
soggetto-sintagma
verbale;
scelta corretta ausiliare.
da Pallotti G. (2005), Le ricadute didattiche delle ricerche sull’interlingua, in Jafrancesco E (a cura
di) (2005) L’acquisizione dell’italiano L2 da parte di migranti adulti, edizioni Edilingua, Roma.
INTERFERENZE LINGUISTICHE
ARABO
E/I
O/U
B/P
F/V
BANGLA
B/V
F/P
CINESE
R/L
P/B
D/T
SPAGNOLO
B/V
TUTTI
DOPPIE
S SONORA (fonema /z/) / Z
BIBLIOGRAFIA
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• Moro M.R., Bambini immigrati in cerca di aiuto, Utet Libreria, 2001.
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