LA NOSTRA VISITA AL MUSEO AFRICANO: ILLUSTRAZIONI

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LA NOSTRA VISITA AL MUSEO AFRICANO: ILLUSTRAZIONI
LA NOSTRA VISITA AL MUSEO AFRICANO:
ILLUSTRAZIONI, MASCHERE E FUMETTI
A CURA DELLA CLASSE I D
Mercoledì 4 marzo noi alunni della classe I D, insieme ai compagni della I C ed accompagnati
dai nostri insegnanti, ci siamo recati al Museo Africano di Verona. Abbiamo visitato il Museo,
presso il quale abbiamo partecipato anche ad un Laboratorio sul linguaggio del fumetto.
Abbiamo trovato questa uscita interessante e varia. Volete sapere cos’abbiamo visto?
Appena entrati al Museo Africano ci siamo trovati davanti
alcune illustrazioni (ne vedete qualche particolare in questa
pagina): gli autori, originari di luoghi diversi, hanno
rappresentato con tecniche diverse un unico tema, il
viaggio. Alcune opere non ci hanno colpito, ma altre ci sono
piaciute in modo particolare. Una, che parecchi di noi
hanno trovato interessante, si intitola: ”Le strisce della mia
strada”. Secondo noi nasce dall’idea della vita come un viaggio, ma un viaggio sereno: la
strada è circondata da un mare azzurro, con tante barche colorate. Per creare un’altra
illustrazione,
che
rappresentava
un
marinaio, sono stati utilizzati dei giornali,
riutilizzati per creare le pelose braccia
dell’uomo; ci ha colpito questa idea del
riciclare oggetti comuni (abbiamo poi
scoperto che appartiene a tanti popoli
africani). In mostra c’erano opere ricche di
colori ma ne abbiamo trovato anche una
nella quale si vedono solo diverse tonalità di grigio. Si intitola “Leggeri come piume” e ha
trasmesso ad alcuni di noi un grande senso di
serenità, di leggerezza (c’è persino un uccello
che vola libero e si allontana dalla bambina
che, rimasta sulla riva, lo osserva).
Infine, un’illustrazione raffigurava in primo
piano una ragazza africana vestita con alcuni
abiti tradizionali ed altri moderni; alle sue spalle
ci sono un paesaggio africano ed una città
moderna: sembrava sospesa a metà tra questi
due mondi.
Quest’immagine ci è servita come punto di partenza per visitare il Museo Africano, seconda
tappa della nostra mattinata.
È stato bello conoscere le usanze di altre genti, scoprire i loro modi di
vita ma anche le piccole curiosità, imparare che, in culture diverse
dalla nostra, si diventa adulti alla nostra età con cerimonie
particolari e ricevendo in dono
oggetti che per i bambini sono
proibiti. A noi, in particolare,
sono piaciute le maschere
africane; la guida ci ha aiutato a
capire come vengono indossate e
che significati hanno presso vari
popoli e tribù: alcune sono
indossate dalle guide delle cerimonie, altre durante le
danze. Tutte servono a richiamare uno spirito o
qualcuno degli antenati. Tra le maschere una ci ha
colpito in particolare: raffigurava un’antilope ed era
enorme, realizzata con molta cura e dettagli. Abbiamo
scoperto che, per indossare queste maschere così
grandi e pesante, esistono dei sistemi ingegnosi; uno
consiste in un bastone, posto dietro la maschera stessa:
lo si afferra con i denti per tenerlo ben fermo!
L’ultima tappa dell’uscita, ma non la meno attesa, è stata il Laboratorio sul fumetto.
Abbiamo studiato le basi di questo tipo di testo, la “teoria” era interessante anche se ci
sarebbe piaciuto riuscire a realizzare davvero qualche tavola di fumetto. Durante il
Laboratorio abbiamo capito che, per creare un fumetto, devono lavorare insieme più
persone: chi mette le idee, che le
scrive (lo sceneggiatore), chi le
disegna. A proposito di disegno,
poi, abbiamo ricevuto alcuni
consigli pratici: il disegnatore che
ci ha guidato durante il
Laboratorio, infatti, ci ha spiegato
e dimostrato che, scomponendo
un disegno in semplici linee o
forme geometriche, si può copiare
o “inventare” senza troppo fatica un personaggio, adatto al fumetto ma non solo. I
suggerimenti che ci ha dato li abbiamo apprezzati; anche chi non è molto bravo a disegnare
ha potuto sperimentarli. Funzionano davvero!
Ed eccoci arrivati alla fine del nostro percorso. Rientrati a scuola, ci siamo ritrovati a
ripensare con piacere a quanto abbiamo visto ed a scambiarci le nostre impressioni, quelle
che avete letto fino ad ora. Ma soprattutto, come ha detto una di noi, abbiamo conosciuto
usanze, tradizioni e modi di vita di tribù e popoli africani, simili a noi ma anche diversi. E
questa diversità è una ricchezza che ci ha permesso di passare una mattinata davvero
speciale!
Le ragazze ed i ragazzi della classe ID