Il progetto del sistema fognature nere

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Il progetto del sistema fognature nere
Relazione di calcolo per il PROGETTO URBANISTICO
ATTUATIVO AREA "LA FONTANELLA" IN VIA
ARZARON ZONA C.2. - DI ESPANSIONE - SOGGETTA A
PEREQUAZIONE URBANISTICA
1
RELAZIONE DI CALCOLO RIGUARDANTE LA SEDE
STRADALE
Supponiamo un transito giornaliero sulla corsia più trafficata di 3650 veicoli pari a 7300 assi.
Per una strada a intensità di traffico medio e per una previsione di vita della pavimentazione di
15 anni si ha:
N = 137 x 7300  1.000.000 = 10
Supponiamo che il sottofondo presenti un C.B.R. = 10.
Con una fondazione avente un C.B.R. di 5040, come previsto dalla nostra normativa, il limite
della zona C.B.R. 40 in tab.1.15 è interessato dalla curva N = 10 in un punto di ascissa 14 ed
ordinata 17. Pertanto avremo una fondazione con C.B.R. 5040 di 14 cm. spessore e una serie
di strati di 17 cm. legati con bitume; quest’ ultimi possono essere realizzati con 10 cm. di base
stabilizzata con bitume e 7 cm. di conglomerato bituminoso formato per 4 cm. dal binder e per 3
cm. dal tappeto. In alternativa può essere proposta una soluzione con minore materiale legato,
rappresentata da:
Fondazione con C.B.R. 5040
Base stabilizzata
Binder
Tappeto di usura
=
=
=
=
13 cm
10 cm
7 cm
3 cm
Spessore totale ( 23+10 )
=
33 cm
La sezione stradale proposta si intende verificata in quanto prevede:
Strato di sabbia
Fondazione con C.B.R. 5040
Base stabilizzata
Binder
Tappeto di usura
=
=
=
=
=
20 cm
30 cm
10 cm
7 cm
3 cm
Spessore totale ( 60 + 10 )
=
70 cm
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Il progetto del sistema fognature nere
Generalita’
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di fognatura di tipo separato. Le acque
reflue (di origine domestica) verranno raccolte dalla fognatura nera ed immesse nella
rete comunale. La condotta da realizzare, dovendo collegarsi a quella esistente ed
interessa il sedime della strada di progetto del Piano di Lottizzazione.
Le acque di origine meteorica (che non necessitano di alcuna depurazione) saranno
raccolte dalla rete di fognatura bianca e consegnate allo rete di progetto degli ambiti
adiacenti.
La rete fognatura nera
E’ realizzata tramite la posa in opera di tubi in PVC PN16, conformi alle relative
norme UNI EN 1452. Di diametro interno D=200 mm, mentre per gli allacciamenti
delle utenze è previsto una tubazione tipo PVC SN 16 con diametro D=160 mm. Le
condotte sono poste lateralmente rispetto alla rete delle acque bianche (vedere tavola)
ed a una quota sotto il piano viabile della stessa tale da consentire un agevole
allacciamento alle utenze. Il funzionamento è del tipo “a gravità” e le pendenze minime
del 2 %o, sia del collettore che dei fognoli elementari, sono tali da garantire
generalmente l’autopulizia delle canalizzazione.
Dimensionamento rete smaltimento acque nere
Calcolo delle portate e dei diametri della rete di fognatura nera
Il calcolo della portata dei fognoli elementari e dei collettori è stato eseguito
computando i contributi del complesso dei fabbricati servibili dalle rete di progetto. In
particolare, trattandosi di una zona residenziale, sono stati utilizzati parametri medi di
inquinamento attraverso il criterio della popolazione equivalente. Si è tradotto cioè il
carico di acque reflue nel corrispondente sovraccarico di liquami domestici aventi un
determinato BOD5.
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Il calcolo della portata delle acque nere viene considerata costante nel tempo e calcolata
in funzione della portata della rete d’acquedotto ricavandola dalla formula:
Ф x Cpg x Cpo x d x P
Q = -------------------------------3600 x t
dove:
Ф
= coefficiente di deflusso (assunto pari a 0,80)
Cpg
= coefficiente di punta giornaliero 1.5
Cpo
= coefficiente di punta orario 1.5
d
= 360 l/g ab o dotazione individuale giornaliera d’acqua
P
= numero di persone insediate o comunque fruenti dell’insediamento o equivalenti 150
ab/hm2
t
= 24 h = numero di ore in cui si potrà presumere che la portata debba venire smaltita (tempo di
permanenza in rete).
I dati di progetto possono ricavarsi dalla seguente tabella:
TRATT
O
N°
8-7
7-6
6-5
5-4
4-3
3-2
2-1
1-U
NUMERO
ABITANT
I
N°
16
16
8
8
12
4
0
0
DOTAZION
E IDRICA
(L/ab/gg)
360
360
360
360
360
360
360
360
COEFFICIENT
E DI PUNTA
GIORNALIERA
(adim.)
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
COEFFICIENTE
COEFFICIENT
DI
E DI PUNTA
DIESPERSIONE
ORARIO
IN RETE
(adim.)
(adim.)
1,5
0,8
1,5
0,8
1,5
0,8
1,5
0,8
1,5
0,8
1,5
0,8
1,5
0,8
1,5
0,8
PORTAT
A DEL
TRATTO
PORTAT
A
TOTALE
(L/s)
0,12
0,12
0,06
0,06
0,09
0,03
0
0
0,12
0,24
0,3
0,36
0,45
0,48
0,48
0,48
Verifica di stabilità e biochimica
La verifica di stabilità e resistenza delle condotte contro i pericoli di
schiacciamento ed ovalizzazione, è stata eseguita facendo particolare riferimento alla
norma.
Infine, è stato eseguito un controllo di carattere biochimico atto a verificare la
possibilità di formazione di CH4, H2S.
4
Il parametro adottato e stato BOD5 = 250 ppm (dove BOD5 è la domanda di
ossigeno biochimico a 5 giorni).
È da sottolineare che sia il metano che l’idrogeno solforato costituiscono gravi
pericoli nell’esercizio della fognatura. Il primo perché a contatto con l’aria forma una
miscela esplosiva in grado di danneggiare seriamente le canalizzazioni; il secondo,
perché, a contatto con il vapore acque ed ossigeno (sempre presenti nelle
canalizzazioni), si trasforma in H2SO4, il quale forma con i componenti del cemento un
solfo alluminato di calcio idrato noto come “sale di Candlot” o “Bacillo del cemento”.
La sua formazione comporta un aumento di volume e fortissime tensioni che più o meno
lentamente riescono a disgregare il conglomerato. Se poi questo armato, vengono messi
a nudo i ferri che in breve tempo vengono corrosi. Allo scopo di fronteggiare questi due
gravi problemi il progetto prevede,per la realizzazione delle condotte stradali, l’uso di
PVC. Per gli allacciamenti alle utenze il materiale utilizzato è il polivinicloruro (PVC)
anch’esso chimicamente stabile all’azione dell’acido solforico (vedi verifica
biochimica).
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DIMENSIONAMENTO RETE SMALTIMENTO ACQUE
METEORICHE
Premesse
Si è verificato, a livello progettuale, l’andamento delle portate dell’ambito di intervento
volte e mantenere costante il coefficiente udometrico secondo il principio
dell’”invarianza idraulica” calcolato su equazioni pluviometriche con tempo di ritorno
pari a 50 anni.
Nella presente fase progettuale vengono dimensionate le reti collettrici delle fognature
bianche e l’eventuale sistema di invasi per la costanza del coefficiente udometrico
dell’area,
il
dimensionamento
riguarda
l’ambito
relativo
al
PROGETTO
URBANISTICO ATTUATIVO AREA "LA FONTANELLA" IN VIA ARZARON
ZONA C.2. - DI ESPANSIONE - SOGGETTA A PEREQUAZIONE URBANISTICA.
In particolare l’area oggetto di intervento ai sensi dell’invarianza idraulica c andrà
considerata con un proprio coefficiente udometrico pari a quello considerato
normalmente per l’area agricola.
La conformazione del sistema di recapito prevede pertanto un recapito finale nella linea
pubblica attraverso il passaggio per una bocca tassata ed il collegamento ad un invaso
dato dalla realizzazione di una vasca opportunamente dimensionata per la realizzazione
di detto scopo sotto il parcheggio di progetto.
In questo modo si prevede il soddisfacimento dell’invarianza idraulica rispetto alla
situazione attuale
Relazione idrologica
I dati pluviometrici di riferimento sono quelli registrati dalla stazione pluviografica di
Rovigo (vedasi allegati) da cui si ricavano i parametri idrologici necessari al
dimensionamento dalla rete di fognatura con il metodo dell’invaso.
6
VERIFICA RECAPITO SU PUBBLICA FIOGNATURA
Calcolo delle superfici
La superficie territoriale del piano risulta essere di mq. 9935,09.
L’ area del comparto passa da una situazione così definita:

Superficie fondiaria

Superficie a parcheggio
659,28 mq (coeff. Deflusso 0.90)

Superficie a verde
846,86 mq (coeff. Deflusso 0.20)

Superficie viaria
TOTALE
7213,48 mq (coeff. Deflusso 0.60)
1215,47 mq (coeff. Deflusso 0.90)
9935,09 mq
(coeff. Deflusso 0.62)
Il coefficiente totale dell’area risulta essere pari a 0.62
7
Si determina h, l’intensità di pioggia e la portata massima in funzione di a e n
coefficienti dell’equazione di possibilità pluviometrica relativa alla stazione di Rovigo
(con Tr = 50 anni) con a = 62,25 mm/ore, n = 0,4194
determinata h = atn si può ricavare Qc (la portata di punta relativa all’area considerata
su un tempo di ritorno pari a 50 anni).
Qc = (Cd*S*h)/Tc = 0,372 mc/s
Dalle formule sopra descritte si determina la massima portata rilasciabile sulla rete a
seguito dell’intervento circa 0.372 mc/s
Per mantenere l’invarianza idraulica bisogna trattenere all’interno dell’area la portata
eccedente dovuta alla trasformazione di progetto.
Si stima il coefficiente udometrico dell’area così come è attualmente in u = 10 l/s*ha
E pertanto la portata che attualmente incide sulla rete attuale viene stimata in:
Qimp =
9,93 l/s
Si determina il volume da invasare con il metodo delle piogge per curve di possibilità
pluviometrica a due parametri per mantenere questa portata di uscita
8
Tramite l’espressione sotto riportata si ricava la durata critica per il volume da laminare,
e conseguentemente il Volume da invasare
Vx =
479 mc
9
Questi mc vengono trattenuti all’interno del piano di lottizzazione con il
sovradimensionamento della rete scolante
Tubazioni : D 500 mm : 123,66 ml x 0,196 mq = 24,24 mc
24,24 Mc
Invaso : Area 600 mq
L’invaso di progetto viene realizzato attraverso una vasca gettata in opera per
l’accumulo dell’acqua realizzata con igloo modulari NUOVO ELEVETOR® TANK
La struttura in calcestruzzo armato che si ottiene con NUOVO ELEVETOR® TANK è
formata da una platea, dai muri perimetrali e da un solaio sorretto da pilastrini: ciò
garantisce un’alta resistenza ai sovraccarichi, sia permanenti che accidentali.
10
Per cui:
1. 600 x 0.764 mc/mq pari a 458.40 mc
Per un totale di
458,40 Mc
Totale 24.24 + 458.40 = 482.64 mc
Il volume totale invasato risulta : 482,64 > 479.00 mc ed è pertanto verificato
In favore di sicurezza non sono stati computati ai fini del volume di invaso i tubi
inferiori ai 500 mm di diametro.
11
A verifica del procedimento svolto si confronta il calcolo svolto con i parametri
risultanti dal foglio di calcolo fornito dal consorzio Dese-Sile in un comune similare
Come riportato in figura il risultato del foglio di calcolo risulta essere inferiore al
calcolo effettuato e pertanto a favore di sicurezza si adotta il risultato del calcolo.
RECAPITO NELLA RETE SCOLANTE
La linea di progetto recapita sulla rete scolante nel fossato fronte strada e inserendosi a
quota – 125 cm (quote relative progetto di lottizzazione) dove dai rilievi sul posto nella
zona di recapito risulta una quota media di scorrimento acqua pari – 125 cm (quote
relative progetto di lottizzazione).
Calcolato il bacino afferente in circa 9.935 mq, il deflusso ammissibile risulta essere
pari a 10 l/s.
Qu = 10 l/s*ha 0,99 ha = 10 l/s = 0,010 mc/s
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Detto deflusso viene garantito attraverso la posa di un manufatto dotato di stramazzo,
dotato di una luce di fondo:
Da cui risulta che la portata è soddisfatta con uno stamazzo largo 1.5 m ed una altezza h pari a
0.20 m
Pertanto il pozzetto di alloggiamento della bocca tassata dovra’ garantire una larghezza minima
di 1.5 m
Nel nostro caso particolare che con una luce di fondo così dimensionata:
h = altezza della luce = 5 cm
b = larghezza della luce = 10 cm
si garantisce il passaggio di 0,013 mc/s.
Legenda
Q
= Portata effluente dalla luce
h1 = battente sulla luce
h2 = battente più altezza della luce
b
= larghezza della luce
h2 = -1 m
h1 = - 0,95 m
Pertanto il recapito avverrà attraverso un idoneo manufatto di scarico provvisto di una
paratia con luce di fondo opportunamente dimensionata per il passaggio massimo di
circa 13 l/s con stramazzo di sicurezza così come nella figura riportata precedentemente
13
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Il progetto dell’illuminazione pubblica
Il progetto dell’illuminazione pubblica
Generalità
Nella progettazione dell’impianto elettrico di illuminazione pubblica, sono state
osservate tutte le disposizioni e norme di cui al DPR 27/04/1955 n. 547, alla legge 01/03/1968
n. 186, nonché le norme emanate dal CNR e dal CEI e le tabelle pubblicate dall’UNEL.
Sono state rispettate ancora tutte le prescrizioni dettate dall’ENPI e dall’Ente
distributore dell’energia elettrica (ENEL) secondo le loro rispettive competenze.
I materiali e gli apparecchi impiegati nel progetto, sono idonei a resistere alle azioni
meccaniche, corrosive o dovute all’umidità alle quali saranno esposti durante l’esercizio.
la rete di illuminazione pubblica
È realizzata tramite la posa in opera di punti luce a servizio delle strade e dei parcheggi
di progetto.
Nella progettazione, allo scopo di garantire un’adeguata visibilità nelle ore serali e
notturne, per consentire un traffico motorizzato e pedonale sicuri, sono stati considerati i
seguenti elementi:
-
classe della strada
larghezza della strada
tipo di pavimentazione
I calcoli illuminotecnica sono stati eseguiti in riferimento ad un tipo di strada della
classe F orientando la scelta del livello di illuminamento medio attorno ai valori di 10 – 12 lux e
ottenendo un grado di uniformità pari a 1/3.
Nel presente progetto è stata adottata un’altezza di montaggio pari a 7,00 metri per
quanto riguarda le tratte stradali
I calcoli illuminutecnici hanno orientato la scelta su lampade a vapori di sodio della potenza
nominale di 100 Watt per le tratte stradali, con caratteristiche di buona resa cromatica, piccolo
ingombro lunga durata di funzionamento (circa 12.00 h).
La geometria d’installazione è stata scelta in modo da evitare pericolosi fenomeni di
abbagliamento ed offrire al contempo un accettabile grado di uniformità di illuminamento.
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L’illuminazione stradale sarà effettuata con la seguente tipologia di armature:
 per tutte le tratte stradali con armature dotate di lampade al sodio ad alta pressione da 100 W
SAP a doppio isolamento
Le tipologie di armature saranno montate di testa su pali grigio graffite satinato con altezza fuori
terra pari a 9 metri.
La scelta e la posizione delle apparecchiature tiene conto delle destinazioni d’uso delle varie
zone, e della presenza di eventuale vegetazione o di arredi urbani.
5.3 Legislazione di riferimento
Gli impianti saranno realizzati in conformità alle vigenti norme in materia.
In particolare ricordiamo:
NORMA CEI 64-7
Impianti elettrici di illuminazione pubblica e similari.
NORMA UNI 10439
Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato
NORMA CEI 64-8
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in
corrente alternata e a 1500 V in corrente
LEGGE 46 DEL 05.03.1990
Norme per la sicurezza degli impianti.
D.M. N° 477 DEL 06.12.1991
Regolamento di attuazione della Legge 05.03.1990 n° 46 in materia di sicurezza degli impianti.
5.4 Descrizione delle opere
Tutti i componenti l’impianto, lampade di illuminazione, cavi di distribuzione, morsettiere e
quant’altro, saranno in esecuzione a doppio isolamento (classe II), e, pertanto, non risulta la
realizzazione di un impianto di dispersione verso terra.
Questa scelta permette una sensibile riduzione dei costi di realizzazione e una presumibile
riduzione dei disservizi dell’impianto a causa del cedimento del grado di isolamento di qualche
componente con inevitabile intervento delle protezioni.
5.5 Linee di alimentazione
Le linee di alimentazione dei vari corpi illuminanti saranno costituite da cavi FG7OR/4 con
sezioni e formazioni come indicato nei documenti grafici di progetto, e saranno distribuite
tramite appositi cavidotti interrati in PVC corrugato esternamente e liscio internamente.
Prevalentemente le tubazioni e le linee saranno interrate in corrispondenza del marciapiede,
evitando, per quanto possibile, gli attraversamenti stradali e gli incroci con i metanodotti e le
interferenze con altri; nei casi in cui tali interferenze non potranno essere evitate dovranno
essere presi idonei provvedimenti.
Il colore delle tubazioni corrugate dovrà essere diverso da quello che verrà utilizzato per gli
impianti di distribuzione dell’energia elettrica.
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In corrispondenza di ogni palo di illuminazione verrà posizionato un pozzetto di ispezione per
facilitare le operazioni di infilaggio del cavo all’interno del plinto in calcestruzzo e, da questo,
all’interno del palo.
Per il dimensionamento delle linee è stata considerata la lunghezza delle linee e i carichi
applicati, utilizzando una distribuzione trifase per l’equilibratura della corrente di neutro e per la
riduzione della caduta di tensione.
Tutti i cavi utilizzati saranno isolati in gomma FG7OR/4 rispondenti alle Norme CEI 20/22 e
20/13.
Calcoli illuminotecnici
La tipologia delle ottiche e degli schermi dei corpi illuminanti dovranno essere in grado da
limitare l’abbagliamento, consentendo un alto grado di guida visiva. In base alla normativa
vigente ed alla tipologia di strade in oggetto, le caratteristiche delle armature stradali dovranno
garantire le seguenti rese (vedi norma UNI 10439):







tipologia di strada:
classe:
zone laterali:
luminanza media mantenuta:
rapporto di uniformità (minimo/medio):
indice dell’abbagliamento molesto:
indice dell’abbagliamento debilitante:
strada di scorrimento di servizio urbano
F
illuminate
1 cd/m2
> 0,4
> 0,5
< 20
la verifica delle rese sopra indicate dovranno essere garantite con i seguenti parametri:
larghezza carreggiata:
6.00 m

numero di corsie:
2

altezza punto luce:
9m

tipologia di manto stradale:
C2

inclinazione apparecchio:
5° max

interdistanza pali:
30 m

coefficiente di manutenzione:
0,8

5.3 Calcoli illuminotecnica
-
Classe dell’impianto di illuminazione: A2
Illuminamento medio al suolo 10.91 lux
Grado di uniformità: rapporto di uniformità (minimo/medio): 0,48 > 0,4
Abbagliamento: estremamente ridotto
Disposizione dei centri luminosi: unilaterale
Illuminamento medio richiesto: Em = 11 lux
Apparecchiatura illuminante: per montaggio a “testa – palo”, inclinazione 5° piano
carreggiata, classe II a doppio isolamento, chiuso con coppa in metacrilato trasparente,
lampada a bulbo
Altezza media: 9,00 metri circa
Rapporto interdistanza/altezza di montaggio: 3.33
17
-
Interdistanza teorica dei sostegni: 30,00 metri
Coefficiente di deprezzamento: Kd = 0,70
Coefficiente di manutenzione: Km = 0,80
Larghezza media carreggiata = 6,00 m
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ALLEGATO 1
PRECIPITAZIONI DI MASSIMA INTENSITA' E PRECIPITAZIONI DI
NOTEVOLE INTENSITA' E BREVE DURATA
REGISTRATE NELLA STAZIONE PLUVIOGRAFICA DI ROVIGO
(20.6 m s.m.m.)
anno
t=1 h t=3 h t=6 h t=12 h t=24 h
t=15 m t=30 m t=45 m
1936
24.6
26.4
41.8
49.0
54.2
24.6(40)
1937
24.0
36.8
55.8
91.6
105.0
12.4(10)
1938
30.4
30.6
31.0
31.0
31.0
12.4
1939
28.6
30.4
30.4
30.8
36.6
18.0
1940
26.2
33.8
33.8
33.8
43.2
21.4
1941
31.0
32.2
38.6
49.6
50.2
20.0(10)
1942
39.0
57.6
61.8
68.0
86.0
15.0(10)
1943
17.2
20.8
21.8
29.0
36.2
1944
14.0
24.0
34.0
43.0
57.5
7.0
1946
17.4
23.4
39.4
44.4
51.0
16.6
1947
17.6
20.0
31.2
46.0
46.0
14.8
1948
36.4
46.4
46.4
53.0
61.6
23.4
1949
14.4
17.4
32.4
55.0
71.6
9.6
1950
21.4
41.6
41.6
41.6
41.6
15.8
1952
32.0
43.0
49.0
50.2
51.6
23.0
1953
20.6
32.0
46.2
60.0
75.4
1954
42.0
50.8
51.0
51.0
51.0
1955
23.0
26.8
26.8
26.8
35.8
1956
32.0
42.2
42.2
46.8
47.0
1957
25.0
43.0
52.2
54.8
56.0
15.0
22.0
1958
30.0
39.8
43.2
52.0
67.8
6.8
12.0
altri
17.0
1945
1951
15.6
21.0
12.0(10)
23.0
22.2
7.4(10)
24.2
19.4(40)
19
1959
45.2
47.6
48.6
56.2
60.2
41.0
13.0(20)
1960
21.4
21.4
31.4
36.8
51.0
16.4
5.8(10)
1961
30.4
34.0
34.8
36.0
36.0
1962
15.0
34.2
39.2
43.2
43.4
8.6 ?
1963
29.0
29.4
29.4
33.0
50.2
23.6
1964
21.8
22.0
24.4
29.2
34.4
17.0
1965
17.4
21.2
31.0
41.8
51.6
14.6
15.8
17.2
1966
44.6
65.6
71.2
71.2
71.2
21.0
33.0
39.8
1967
17.2
26.6
36.0
37.2
37.2
8.6
17.2
1968
28.0
28.2
29.4
29.6
42.0
22.2
26.8
28.0
1969
32.0
34.2
40.0
45.6
45.8
24.4
29.8
31.2
1970
9.6
16.8
26.8
28.0
28.2
4.8
1971
16.6
16.6
27.2
45.2
47.2
14.6
16.6
1972
36.4
36.4
36.4
36.4
36.4
27.4
30.2
31.0
1973
16.2
24.8
25.2
27.6
36.4
11.0
15.2
15.2
30.0
46.6
48.8
1974
49.6
49.8
14.0
58.2
1975
3.0
7.4
1976
39.0
44.6
1977
14.0
15.0
21.0
31.0
1978
16.6
18.0
18.0
1979
35.4
40.0
1980
27.2
1981
12.6
7.4 ?
5.6(10) 9.2(20)
15.0(5)
6.0
8.8
20.6
33.4
1.0
1.6
2.0
51.4
75.4
24.0
33.0
38.0
82.2
6.0
9.0
18.0
24.0
10.0
13.0
16.0
48.0
73.8
134.4
20.6
28.8
30.0
28.0
30.6
33.4
40.0
18.6
26.6
27.0
29.6
32.4
32.4
32.4
38.4
17.0
20.0
28.0
1982
26.4
26.4
36.4
46.0
49.0
17.0
20.0
28.0
1983
31.8
33.4
33.8
39.0
45.0
15.0
17.4
18.2
1985
24.0
24.0
24.0
27.0
28.4
12.0
22.0
23.0
1986
22.8
36.4
37.2
47.0
71.0
16.8
19.8
20.8
1987
20.2
20.6
26.0
26.6
26.6
13.0
1984
1988
10.2(5)
23.6
1989
1990
16.8
34.2
37.0
62.0
63.2
15.0
16.4
16.8
20
1991
23.0
23.4
26.4
34.0
47.6
16.2
20.0
20.8
16.2
18.2
31.4
34.0
35.6
13.6
13.6
13.8
1992
1993
1994
21
ALLEGATO 2
22
PRECIPITAZIONI SUPERIORI ALL'ORA
Tr (anni)
a
(mm/oren)
n
R2
5
10
20
50
100
31,57185
37,08515
42,37405
49,21528
54,35006
0,2301
0,2309
0,2314
0,2319
0,2322
0,9805
0,9693
0,9598
0,9495
0,943
PRECIPITAZIONI INFERIORI ALL'ORA
Tr (anni)
a
(mm/oren)
n
R2
5
10
20
50
100
33,92345
44,22827
52,08348
62,25869
69,87149
0,3255
0,3989
0,4095
0,4194
0,425
0,9977
0,9997
1
0,9997
0,9993
23