05. Il Peccato - Chiesa Vita Nuova
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05. Il Peccato - Chiesa Vita Nuova
IL PECCATO “Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge.” (1Giov 3:4) Significato del Peccato: Il Creatore di tutte le cose ha stabilito per esse delle leggi che regolano il loro funzionamento. Per l’uomo Dio ha stabilito dei precetti, delle vie, delle leggi che se sono praticate portano benedizione. Ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore è ciò che siamo chiamati a compiere, affinché venga del bene alla nostra vita (Deut 6:18). Peccare significa violare questi principi, camminare in modo contrario alla volontà di Dio che è per l’uomo la realizzazione del proprio bene. Attraverso l’espressione del proprio libero arbitrio l’uomo decide se sottomettersi o ribellarsi a ciò che Dio dice per lui. Il peccato è la ribellione a Dio. La parola peccato, dall’ebraico chatta-ah, deriva dalla radice chata che significa letteralmente mancare il colpo, fallire il bersaglio. Infatti, attraverso le sue leggi, Dio ha stabilito per l’uomo degli obiettivi di successo; peccare significa fallire questi obiettivi. Camminare secondo la volontà di Dio produce vita spirituale (Ez 20:11), ribellarsi alla Sua volontà produce morte (Ez 18:4). Infatti il peccato produce la morte (Rom 6:23). Questo principio è ben descritto nelle prime pagine della Genesi quando Dio stabilisce un comandamento per Adamo (non mangiare dall’albero della conoscenza del bene e del male) e ne rivela le conseguenze (nel giorno che tu ne mangerai certamente morirai) (Gen 2:1617). La vita di Adamo era in Dio, peccare avrebbe significato rendersi autonomo da Dio, perdere la propria vita e morire. Infatti il significato biblico di morte è separazione da Dio, mentre il significato biblico di vita è comunione con Dio (Giov 17:3). La vita biologica naturale di una persona non è vita reale, perché in realtà è destinata a morire. Per questa ragione la parola vita nella bibbia è tradotta in due modi: bios per descrivere la vita biologica e zoe per descrivere la vita eterna. Credendo in Gesù riceviamo la vita zoe e viviamo per mezzo di Dio (Giov 6:57). Prima di peccare Adamo aveva vita zoe nel suo essere materiale e spirituale. Peccando morì spiritualmente e cominciò a morire fisicamente (Gen 5:5). Natura di peccato: L’uomo naturale, come discendenza dell’Adamo caduto, eredita geneticamente sia la morte fisica che la natura peccaminosa (Rom 5:12). È un’attitudine interna che lo seduce a peccare naturalmente (Giac 1:14-15). Per questa ragione le Scritture affermano che tutti hanno peccato (Rom 3:23). www.chiesavitanuova.it Questa natura peccaminosa viene chiamata nelle Scritture concupiscenza. La concupiscenza è il desiderio di peccare, una “fame” che inevitabilmente ci porta a commettere ciò che Dio non gradisce per noi (Giac 1:14). L’uomo pecca perché il peccato (come natura) è dentro di lui. Ecco perché l’apostolo Paolo afferma che l’uomo carnale è venduto schiavo al peccato (Rom 7:14). Infatti l’apostolo dimostra come è presente nell’uomo una forza contraria alla santità, cioè una legge contraria alla volontà di Dio. L’uomo di Dio così sperimenta due nature: l’uomo interiore che si compiace della volontà di Dio che combatte contro la natura peccaminosa presente nelle proprie membra (Rom 7:22-23). “Il peccato che abita in me” (Rom 7:17,20) è la volontà di peccare che si trova nella nostra carne: come liberarsene? Camminare secondo lo Spirito è l’unica maniera per “immobilizzare” cioè crocifiggere la carne e non adempiere i suoi desideri (Gal 5:16,24); aspettando la risurrezione di vita del corpo, attraverso la quale la natura peccaminosa sarà distrutta per fare posto all’incorruttibilità e all’immortalità (1Cor 15:54-55). L’uomo naturale, attraverso il peccato nella propria carne, pecca rendendosi colpevole davanti a Dio. Se il peccato commesso non viene tolto l’uomo non può avere comunione con Dio ed è meritevole della condanna. Per questo Gesù, l’Agnello di Dio, viene a togliere i peccati dell’uomo perché egli possa avere comunione con Dio ed ereditare la vita eterna (Giov 1:29). I peccati del cristiano: Così Dio viene a dimorare con la Sua santità in corpi peccaminosi. Infatti il credente in Gesù viene lavato dai suoi peccati, diventa santo grazie alla presenza del Signore che abita in lui, mantenendo lo stesso corpo nel quale abita la natura di peccato. In attesa della risurrezione del corpo, il credente può “inciampare” spiritualmente, cioè peccare (1Giov 2:1); ma attraverso la confessione, grazie alla misericordia di Dio, ha il perdono specifico di ciò di cui si è pentito (1Giov 2:2). Quindi il sangue di Gesù è stato versato non solo per portarci alla salvezza, ma anche per lavarci da ogni peccato che commettiamo durante la nostra vita di comunione con Dio. Infatti Cristo è, in questa epoca, il sommo Sacerdote che intercede per il suo popolo (Eb 4:15-16). www.chiesavitanuova.it