Tanguie?ta giugno 2011:Tanguiéta 4.1 OK

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Tanguie?ta giugno 2011:Tanguiéta 4.1 OK
Periodico di informazione della Associazione Amici di Tanguiéta ONLUS
Anno 14° Numero 1 - Giugno 2011
Spedizione in a.p. art. 2 c. 20/C legge 662/96 - Filiale di Milano
LA GINNASTICA MEDA PER GLI AMICI DI TANGUIÉTA
Editrice Associazione Amici di Tanguiéta - Onlus
Periodico di informazione
dell’Associazione Amici di Tanguiéta-ONLUS.
Anno 14° Numero 1 - Giugno 2011
Aut. Tribunale Milano n. 618 - 5.10.1998 - Spedizione in a.p. art.2 comma 20/C
Legge 662/96 Filiale di Milano.
CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE
Presidente
Vice Presidente
Presidente Onorario
Consiglieri
Carlo Giorgetti
Nino Anzani
Franco Poggio
Arnaldo Borgonovo
Angelo Carpanelli
Anna Casati
Gabriele Colombo
Massimo Conti
Padre Prov. Fatebenefratelli
Emilio Galli
Carlo De Min
Flavio Maestrini
Giuseppe Perone
Amalia Sala
Direttore responsabile
Carlo Giorgetti
Stampa
Optima Centro Servizi Srl
Milano
Editore:
Associazione
Amici di Tanguiéta-Onlus
Viale Brianza 117
20821 Meda (MB)
Tel./fax 0362.34.13.04
e-mail: [email protected]
www.amiciditanguieta.org
La pubblicazione
di questo periodico
non ha costi se non
quelli di postalizzazione,
ed è resa possibile
dal contributo volontario
di quanti collaborano
alla sua realizzazione
Se desideri far pervenire il nostro periodico ad un amico, ti preghiamo di segnalarci il nominativo
• per posta: Associazione Amici di Tanguiéta - V.le Brianza 117 - 20821 Meda (MB)
• per fax al numero 0362.958267
• via e-mail: [email protected]
Grazie!
Nome Cognome
Via
Cap
Città
Provincia
Dal 28.1.1998 la nostra associazione è riconosciuta
come ONLUS, organizzazione non lucrativa di utilità
sociale.
Pertanto come stabilito dal
D.L. 4/12/97 n. 460, ogni erogazione a nostro favore è
detraibile dall’imposta da
pagare per le persone fisiche (Irpef) ed è un onere
deducibile dal reddito d’imposta per le imprese.
Offerte, elargizioni e donazioni, di cui anticipatamente
ringraziamo, possono essere effettuate tramite versamenti come di seguito precisato:
C/C Postale N° 191 06 202
Banca Intesa Sanpaolo
Meda
IBAN IT 62X 03069
33361000011390156
EDITORIALE
Care Amiche, cari Amici,
desidero iniziare questo numero con un ringraziamento
generale. Avendo constatato che sul nostro conto corrente giungono spesso offerte e donazioni del tutto
spontanee e in alcun modo
sollecitate, rimaniamo ogni
volta sorpresi ed anche un
po’commossi, perché sono
la dimostrazione che il nostro operato è compreso e
condiviso. E vi assicuro che, oltre ad essere una grande
consolazione, ci “danno la carica” per continuare.
Rivolgo anche un grosso “grazie” alla direzione della Ginnastica Meda, che ancora una volta ci ha permesso di organizzare una Lotteria in occasione dei “Campionati Assoluti di Ginnastica Artistica Femminile e Maschile” che si
sono svolti a fine maggio al Palameda, il palazzetto dello
sport della nostra città. Già altre volte il glorioso sodalizio
sportivo medese ci aveva aiutato, testimoniando in modo
concreto quanto sia importante insegnare ai giovani il valore di “Sport e Solidarietà”, binomio particolarmente caro al presidente Giuseppe Caronni ed a Maurizio Allievi, il
campione pluridecorato, dirigente nazionale e storico allenatore della squadra che ha portato Igor Cassina a vincere l’Oro alle Olimpiadi di Tokyo.
Sensibilizzare i giovani sportivi nei confronti dei bisogni
della moltitudine di bambini “colpevoli” di essere nati in
Paesi poverissimi è un impegno e una missione di grande
spessore, e la Ginnastica Meda lo ha messo in pratica
anche in questa occasione che ha riunito al Palameda
migliaia di appassionati.
Ringrazio anche tutte le aziende e tutti i privati che, acquistando i biglietti della Lotteria, ci hanno dato fiducia e ci
hanno permesso di raccogliere fondi quanto mai preziosi
per la Pediatria dell’Ospedale
di Tanguiéta.
Carlo Giorgetti, presidente
Fondatore dell’Associazione
“Amici di Tanguiéta-Onlus”, ne è
da anni presidente e infaticabile sostenitore.
LOTTERIA GINNASTICA MEDA/TANGUIÉTA
Questi i numeri fortunati estratti al Palameda il 29 maggio a conclusione
della tre giorni dei “Campionati Assoluti di Ginnastica Artistica Femminile e Maschile”
1° Premio
Volkswagen Polo
Serie AA 0011973
2° Premio
Poltrona Arabella
Serie AA 0010635
3° Premio
I-PAD
Serie AA 0008522
4° Premio
Mountain Bike
Serie AA 0007856
5° Premio
Televisore a Led
Serie AA 0009933
BILANCIO SOCIALE
Abbiamo il piacere di comunicare che in data 7 maggio 2011 alle ore 10 presso la sede di Meda, Viale
Brianza 117, ha avuto luogo l’Assemblea Annuale dei
Soci “Amici di Tanguiéta-Onlus”: un importante momento di trasparenza, un altro passo fondamentale
verso una crescita sempre maggiore, consapevole e
migliore. In tale occasione sono stati presentati il Bilancio Consuntivo dell’anno 2010 e il Bilancio Preventivo per il 2011. Chi desiderasse consultarli, può contattare la Segreteria 0362.341.304 o farne richiesta
via e.mail all’indirizzo:
[email protected]
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO AL BILANCIO 31 DICEMBRE 2010
Signori Soci,
il bilancio chiuso al 31 dicembre 2010 è il 21° esercizio
della nostra Associazione e presenta un avanzo di Euro
36.774.
A fine esercizio le disponibilità ammontavano complessivamente a Euro 133.271, di cui: Cassa Euro 1.175, Banca Euro 135.752, C/C Postale Euro 28.833.
La raccolta fondi nell’anno 2010 è stata pari a Euro
119.113, di cui Euro 88.733 relativa ad offerte di soci e
amici, quote associative ed elargizioni ricevute. Sono stati erogati contributi per Euro 47.314 per l’approvvigionamento di medicinali, farmaci, strumentazioni e materiale
medico per l’Ospedale Saint Jean de Dieu di Tanguietà,
Benin.
ATTIVITÀ ESPLETATE
NEL CORSO DEL 2010
AFRICA.
Analogamente agli anni
precedenti, anche nel
2010 alcuni nostri Consiglieri si sono recati in
Africa per svolgere attività di volontariato in campo medico.
ITALIA.
Nel corso del 2010 si sono raccolte concrete elargizioni a favore della nostra Associazione grazie
alla Cena Estiva di Solidarietà svoltasi lunedì 5
luglio presso il Golf Club
di Carimate, animata da
Ezio Greggio, “nuovo
amico” della nostra Associazione. Come associazione Onlus - e pertanto
inserita nell’elenco di
quelle aventi diritto a ricevere la destinazione
del cinque per mille l’Associazione ha raccolto la somma complessiva
di € 11.992 relativa all’anno 2008.
BILANCIO
PREVENTIVO 2011
Nel corso del 2011, qualora ritenuto prioritario rispetto ad altre emergenze ed esigenze urgenti
che dovessero sorgere,
continueremo a partecipare al progetto per il ri-
facimento dell’impianto
elettrico dell’Ospedale di
Tanguietà (ormai in via di
completamento), nonché
a fornire medicinali, farmaci e
strumentazioni
chirurgiche richiesti dall’Ospedale.
Continueremo
inoltre ad impegnarci nella raccolta di fondi da
destinare in via
prioritaria al Reparto Pediatria e
al Centro Nutrizionale Neonatale
dell’Ospedale di
Tanguiéta contribuendo a sostenere progetti specifici e la loro
stessa sopravvivenza. In tal senso parteciperemo
all’importante
evento organizzato dalla
Ginnastica Meda “Campionati Assoluti di Ginnastica Artistica Femminile-
Maschile” che si svolgeranno il 27/28/29 Maggio
2011 presso il Centro
Sportivo Città di Meda.
Organizzeremo inoltre la
tradizionale cena benefica annuale contando sulla nutrita partecipazione
degli “Amici di Tanguiéta”. Continueremo inoltre
a farci conoscere mediante il periodico “Amici
di Tanguiéta”, che non ha
costi aggiuntivi se non
quelli della postalizzazione, e ad aggiornare il sito
www.amiciditan-guietaonlus.org Il bilancio preventivo è stato redatto tenuto anche conto delle
spese generali da sostenere ancora nel corso del
2011 e per i progetti sopra illustrati a favore dell’Ospedale di Tanguietà,
nonché della previsione
di entrate relative al 5 per
mille per l’anno 2011 stimati approssimativamente in €10.000. Signori Soci, Vi propongo quindi di
approvare il Bilancio al 31
dicembre 2010 composto
dalla situazione patrimoniale, dal conto economico e dalla relazione del
Consiglio, nonché quello
preventivo 2011 come da
questo presentati.
Il Presidente
(Carloluigi Giorgetti)
I GIORNALI CHE PARLANO DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
Riportiamo due articoli apparsi recentemente su due quotidiani: “L’AVVENIERE” a firma di Anna Pozzi
e su “IL GIORNO” a firma di Laura Ballabio.
I RACCONTO DI VITA CONTADINA
A seguito dell’articolo pubblicato su Famiglia Cristiana (riportato nel precedente numero del nostro
Periodico) ci hanno scritto
diverse persone. Tra queste il Signor Paolo Beatrice, che ci ha permesso di
pubblicare la lettera rivolta
a Fra Fiorenzo.
“Sul n. 46 del 14.11.2010
del settimanale Famiglia
Cristiana ho letto un articolo sulla professione medica che Lei svolge nell'Ospedale di Tanguieta nel
nord del Benin e l'attenzione verso le cure tradizionali. Le racconto di una
mia conoscenza personale di un metodo di cura
contro la Malaria".
Come si curava la gente
povera… quando non
c’era l’Assistenza Sanitaria.
Ricordo che negli anni
1940-1945 venivano a trovare mio padre Nicola reduci ammalati di malaria,
chiedendogli di essere curati. Io, ragazzo curioso,
un giorno chiesi “Papà,
ma perché vengono da te
e non vanno dal medico?” . Egli citò allora un
proverbio contadino “Vo
do patiut e non si scenn
do miedch” (“Vai da chi ha
sofferto prima di te e non
dal medico”), anche perché allora il medico… si
doveva pagare, e aggiunse. “Ascoltami Paolo… io,
nel 1935, avevo 32 anni,
ero sposato e avevo 3 figli.
Mi ammalai con febbri altissime dall’andamento
strano e altalenante: settimane di fila e giorni di totale assenza, come se
nulla fosse accaduto, poi
di nuovo febbri altissime.
Mi decisi allora a chiedere
consiglio al Dott. Rocco
Cirillo, medico di famiglia.
Dopo vari tentativi di cura
senza alcun miglioramento, mi fece un prelievo di
sangue dal quale risultò
che ero affetto da malaria
e mi prescrisse una cura a
base di chinino, tutto, naturalmente, a pagamento.
Dopo sette mesi di cura…
le cose stavano come prima. Nei giorni in cui non
avevo febbre riuscivo a fare qualche giornata di lavoro per adempiere miseramente alle esigenze
della famiglia, ma lo stato
fisico generale era sempre
più debilitato. Un giorno
un’amica mi suggerì di rivolgermi a un vecchietto
molto avanti negli anni, noto per avere guarito molte
persone affette dal mio
stesso male. Così una
mattina che non avevo
febbre andai a trovarlo alla
casa “ndo paes vecch”
che adesso si chiama
“centro storico”. Lo pregai
di darmi la cura per guarire, al che il vecchietto rispose: “Si, è vero, ho guarito diverse persone dalla
malaria, ma adesso sono
GOLF & SOLIDARIETA’
Una bella giornata di sole ha accompagnato domenica 20 febbraio i golfisti in
competizione per la gara che il Circolo del
Golf di Carimate ha dedicato anche quest’anno alla nostra Associazione.
L’altissimo numero di gareggianti (ben
128) ha sorpreso il presidente Giuseppe
Crippa che, nell’esprimere il proprio compiacimento, ha rilevato che mai una gara benefica ha registrato una così alta partecipazione!
Lo ringraziamo per la grande disponibilità nel permetterci di organizzarla e, con lui,
ringraziamo il direttore Giuseppe Nava, Angelo Ferrari che ha offerto un apprezzato
rinfresco e tutto lo staff , sempre attento e collaborativo.
Il ricavato della gara ha una precisa destinazione: la Pediatria dell’Ospedale di Tanguiéta, che sta vivendo momenti sempre più difficili a causa del drammatico aumento del numero dei bambini ricoverati.
molto vecchio e non voglio
essere preso per “magaro”
(mago) perché non lo sono! Al ché lo implorai:
“Fallo non solo per me ma
per i miei bambini e la mia
famiglia e Dio te ne sarà riconoscente”. Il vecchietto,
commosso, rispose: “Va
bene. Procurati 300 grammi di incenso puro ridotto
molto fino, 150 grammi di
alcol puro, 2 pezzi di stoffa
bianca di 20x20 cm. ed
una fascia di tela di quelle
che si usano per fasciare i
neonati. Un giorno che
non hai febbre ritorna da
me”. Mi procurai l’occorrente e, una mattina che
non avevo febbre, mi presentai dal vecchietto che
prese una ciotola di creta,
vi inserì l’incenso, versò
un po’ alla volta l’alcol, impastò il tutto amalgamando ben bene, mi fece stendere sul letto e con una
metà impasto formò come
una pizzella che sistemò
sul lato sinistro della mia
pancia, in corrispondenza
della milza che al tatto si
avvertiva dura. L’altra metà
dell’impasto la sistemò sul
lato destro in corrispondenza del fegato, lasciando libera la parte centrale
dell’addome e dello stomaco. Poi prese i due quadrati di stoffa, li posò sui
due preparati e fasciò il
tutto con della tela.
Una volta terminata l’operazione mi disse: “Io ho finito, ma ora fai attenzione
e non toglierla per nessun
motivo fino a quando non
avrai più febbre, anche se
dovessi averla ancora più
alta di quella che hai avuto
finora”. Lo ringraziai e con
forza di volontà, pazienza,
fiducia e soprattutto con la
speranza di guarire me ne
tornai a casa da mia moglie e dai miei figli. Nei
giorni successivi ebbi altri
attacchi febbrili che cessarono dopo una decina di
giorni. Tornai dopo due
settimane dal vecchietto
per ringraziarlo e per dirgli
che non avevo avuto più
febbre. Me fu molto contento. L’anno successivo
un vicino di casa si ammalò di malaria e venne per
sapere come mi ero curato; io lo indirizzai dal vecchietto che mi aveva guarito. Quando vi si recò, la
moglie del vecchietto gli
disse: “Mi dispiace, mio
marito è morto da pochi
mesi”.
Il vicino torno da me
preoccupatissimo dicendomi: “E adesso come
faccio?” Sapendo cosa volesse dire avere la malaria
gli dissi: “Senti, io non ho
avuto più febbre, la buonanima diceva di non essere un mago, usava solo
un metodo di cura che
aveva appreso e praticato
da quando era giovane.
Aveva guarito molti ammalati di malaria, io ne sono la prova vivente, non
posso fare altro che ripetere su di te la stessa cura” e così feci.
Il risultato fu la completa
guarigione. Era l’epoca in
cui tornavano dalla guerra,
specialmente dalla Grecia
e dall’Africa, moltissimi
soldati affetti da malaria; in
paese ci conoscevamo tutti e venivano a chiedermi
di essere curati. Io, semplicemente, praticavo lo stes-
so metodo e guarivano
tutti. Tra questi vi era un
Capitano dell’Esercito di
Conversano che, una volta
guarito, tornò in caserma
raccontando tutto al Maggiore Medico che lo aveva
inutilmente curato. Il sanitario, riscontrata la guarigione, volle approfondire il
caso, con esami, prima del
paziente e poi del metodo
e degli ingredienti usati,
senza trovare alcunché
che spiegasse il fenomeno”. Mio padre continuò dicendomi “Io sono solo un
contadino con la IIIª elementare, con questa cura
sono stato guarito, la pratico a chi mi viene a trovare e gli ammalati malarici
guariscono. Lo faccio con
soddisfazione perché ho
sofferto di persona, non
chiedo né voglio un centesimo, ma non chiedermi
altre spiegazioni perché
non so e non saprei risponderti”.
Mio padre é felicemente
vissuto fino a 72 anni sen-
za più avere alcuna manifestazione di febbre da
malaria.
Nelle nostre zone, specialmente dopo la bonifica dei
terreni paludosi, di malaria
la gente non muore più.
Io non ho mai avuto la
possibilità di sperimentare
quanto ho raccontato, mio
padre è morto nel 1975
portando con sé un metodo di cura di cui aveva
un’esperienza personale,
una cura semplice e pratica, senza ingerire alcuna
sostanza che avesse controindicazioni o effetti collaterali.
Ogni volta che vedo la televisione e leggo sui giornali che tanta gente muore
perché affetta da malaria,
specialmente nei paesi
tropicali, avverto lo sconforto di non poter fare nulla. La mia fede cristiana mi
spinge a far conoscere il
metodo di cura di cui sono
a conoscenza che, se non
raccontato, sarà dimenticato. Sarei grato a qualcu-
no che opera e vive in zone ove la malaria e molto
diffusa, di provarlo e riscontrarne i risultati: se
darà gli stessi esiti, aiuterà
molta gente a guarire. La
conoscenza, come i talenti, non devono essere sepolti, “Dio non lo vuole”,
ma devono aiutare l’umanità che ne ha tanto bisogno. Mi auguro pure che le
multinazionali farmaceutiche e i loro ricercatori esaminino la sostanza ed il
metodo di cura usati, magari per scoprirne il principio attivo: a volte basta un
semplice caso… e molte
scoperte sono avvenute
per caso.
Visti i progressi della medicina e della farmacologia,
sono un illuso a sperare
che basterà la sostituzione
della pizzella all’applicazione topica di un cerotto
medicato contenente lo
stesso principio attivo per
risolvere il problema?
Paolo Beatrice,
Castellana Grotte
OGGI (LA PAPPA) LA OFFRO IO !
L’Ospedale di Tanguiéta da quarant’anni offre 3 pasti al giorno a malati poverissimi che ricevono assistenza sanitaria a condizioni pressoché gratuite. Né dimentica tante mamme che, stazionando su brande fuori dall’Ospedale in attesa che si
liberi un letto per ricoverare i loro bimbi, all’ora del pasto si mettono in coda per
ricevere un piatto di riso o una tazza di cereali.
Basta un solo Euro al giorno per sfamarli: un
piccolo contributo per garantire la “pappa” a un
bambino e alla sua mamma.
Chi se la sente può fare un versamento sul c/c
postale 19106202 oppure sul c/c bancario
Associazione Amici di Tanguiéta Onlus - Banca
Intesa Sanpaolo - Meda - IBAN IT 62X 03069
33361 000011390156.
In entrambi i casi nella causale si prega indicare
“OGGI OFFRO IO” e il numero dei giorni scelti
(30 giorni = 30 euro; 60 giorni = 60 Euro, ecc.)
IN DIRETTA DA FRA FIORENZO DALL’OSPEDALE DI TANGUIÉTA
Negli ultimi 15 anni la frequentazione della nostra
Pediatria si è progressivamente intensificata, grazie
alla sensibilizzazione e all’educazione fatta nei centri periferici, la messa in
funzione del sistema radio
prattutto per “liberare” i letti destinati a piccoli affetti
da malattie acute. Oggi il
Centro Nutrizionale accoglie dai 30 ai 40 bambini
malnutriti che vi soggiornano da 15 a 60 giorni e a
volte anche di più....
malnutrizione, legata alla
stagione precedente che
praticamente non ha avuto un raccolto specialmente dei cereali indispensabili; in secondo luogo lo
sfracello del sistema sanitario causato da uno scio-
trasmittente che collega
tutti i Centri periferici con il
Pronto Soccorso del nostro Ospedale (divenuto
anche
ufficialmente
l'Hôpital de Reférence della Zona Sanitaria di Tanguiéta, Materi e Colby e la
disponibilità 24h su 24h
dell'Ambulanza che corre
in soccorso dei malati più
gravi.
Si è proceduto alla realizzazione del Centro Nutrizionale “Pigio” per la presa in carico dei bambini
malnutriti dimessi dalla
Pediatria appena risolti i
problemi propriamente
medici onde non corrano il
rischio di prendere malattie ospedaliere, ma so-
Quanto al Centro Nutrizionale, permettetemi di dirvi
di più un'altra volta!
Si è dovuto aumentare il
numero dei letti che sono
progressivamente passati
dai 63 originari ai 100 attuali... ma purtroppo ancora non bastano come constatiamo, specie nel
periodo della Malaria (che
va da Maggio a Ottobre),
al punto che l’anno scorso, per grande parte dell'anno, le presenze si sono aggirate tra i 180 e 200
bambini. In questo periodo poi tutte le previsioni
sono state “bruciate” a
causa dell’insorgenza di
due fenomeni: il primo dovuto all’aggravarsi della
pero del servizio pubblico
che ha fatto sì che molti
centri Sanitari siano stati
chiusi o comunque inefficaci.
In queste condizioni tante
famiglie sono state co-
strette a mettersi in viaggio per raggiungere a piedi anche da luoghi lontani
la nostra Pediatria, portando a braccia i loro
bambini malati nella speranza di salvarli. Purtroppo non è raro che quando
la mamma tira giù dalla
schiena il suo bambino,
questo sia già spirato in
cammino...
Vorrei continuare ma ora
devo sospendere perché
mi chiamano in sala operatoria… l’ennesima urgenza… scusate… spero
di poter riprendere prima
più tardi. Un affettuoso saluto a tutti.
Fra Fiorenzo
Nota: Era notte fonda
quando Fra Fiorenzo ci ha
scritto. Non ha più ripreso,
probabilmente vinto dalla
fatica e dal sonno che gli
auguriamo sia stato ristoratore !
Ricordiamo agli Amici le nostre
coordinate per eventuali elargizioni
e donazioni delle quali
ringraziamo fin d’ora.
C/C Postale N° 191 062 02
Banca Intesa Sanpaolo
Agenzia di Meda
IBAN IT 62X 03069 33361
000011390156
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Anche questo numero del Periodico,
come i precedenti, appare nel nostro
sito Internet che viene periodicamen-
te aggiornato.
Negli ultimi 11 mesi lo hanno visitato
oltre 50.000 persone.
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Grazie!