quesiti n. 1 emogas - Ospedale San Carlo
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quesiti n. 1 emogas - Ospedale San Carlo
RISPOSTA QUESITI N. 1 PROCEDURA SERVICE” APERTA DEGLI PER LA FORNITURA EMOGASANALIZZATORI QUINQUENNALE “FULL OCCORRENTI A VARIE UU.OO. DELL’A.O.R. SAN CARLO DI POTENZA 1. Si chiede di modificare quanto previsto all’art. 2 del Disciplinare di gara, che prevede l’aggiudicazione a lotto unico per la fornitura quinquennale “full service” degli emogasanalizzatori occorrenti a varie UU.OO. dell’A.O.R. San Carlo di Potenza. Si sostiene che i maggiori competitors sono preclusi a detta partecipazione perché si è in grado di commercializzare un’apparecchiatura rispondente o al solo sistema profilo analitico A o al solo sistema profilo analitico B. Si chiede di modificare il suddetto art. 2 prevedendo un’aggiudicazione separata per il sistema profilo analitico A e una per il sistema profilo analitico B. Inoltre, si segnala che perché sia validato un sistema di controllo di qualità inter-ospedaliero, è opportuno differenziare le strumentazioni in uso al fine di ottenere una comparativa accreditata tecnicamente e legalmente. Infatti, si sostiene che in tutti i plessi nazionali ed internazionali di maggiore rilievo è d’uso avere almeno due strumentazioni di marca diversa (Ospedale Bambin Gesù – Roma; Policlinico A. Gemelli – Roma). Risposta 1. Si comunica che resta ferma l’aggiudicazione a lotto unico, comprendente sia i sistemi profilo analitico A che quelli profilo analitico B. In particolare il Direttore dell’U.O. di Laboratorio Analisi di questa Azienda ha chiarito che : “-la differenziazione dei 2 profili analitici non preclude la partecipazione alla gara da parte di nessuna delle Aziende leader di mercato; - in base a ricerche effettuate internamente, abbiamo verificato che almeno uno degli Enti da Voi citato, e in particolare il Bambin Gesù di Roma, oggi utilizza strumentazione di un solo fornitore: ed in particolare fino agli inizi del 2012 l’Azienda utilizzava 2 sistemi diversi con tecnologia a cartucce, di due differenti aziende; da metà del 2012 si è passati all’utilizzo di strumentazione a cartuccia di un unico fornitore e come questo Ente ci siamo confrontati con altri Enti che utilizzano da anni un unico fornitore con evidenti plus organizzativi e diagnostici; - il fatto di voler mantenere un unico fornitore per l’intera Azienda ospedaliera implica una standardizzazione dei sistemi analitici, con conseguente ottimizzazione nella gestione degli stessi, sia nelle operazioni ordinarie (come ad esempio la gestione del magazzino) sia nella formazione degli utilizzatori e nelle gestione del post vendit;. - si richiede il collegamento informatico di tutti gli strumenti offerti, che permette di seguire tutta una serie di operazioni da remoto elencate nelle caratteristiche minime: il fatto di avere più di un fornitore potrebbe limitare tutte le funzionalità del sistema informatico che vengono richieste.” 2. In riferimento all’oggetto della fornitura si desidera sapere se i 13 emogasanalizzatori debbano essere di identico modello così da utilizzare gli stessi consumabili, al fine di garantire l’omogeneità della fornitura per tutti i reparti. Risposta 2. Si precisa che non si richiede un’unica tipologia strumentale. 3. Si chiede di sapere quale sia il criterio, nell’ambito del profilo B, per la mancanza del Cloro. Si fa rilevare che la presenza del Cloro è normalmente richiesta in quanto fondamentale per la determinazione dell’Anion Gap, parametro di elevata utilità clinica in reparti come la Rianimazione, le Sale Operatorie, le Chirurgie ed il Pronto Soccorso per la conferma di patologie come l’acidosi metabolica, parametro disponibile sulla quasi totalità delle strumentazioni presenti sul mercato. Risposta 3. In base a quanto comunicato dal Direttore dell’U.O. di Laboratorio Analisi di questa Azienda si precisa che il criterio adottato per la determinazione dei 2 profili analitici ha tenuto conto delle diverse necessità fatte presenti dalle varie Unità Operative coinvolte e delle posizioni strategiche che ogni U.O. svolge nell’attività sanitaria quotidiana. Comunque, sia la Rianimazione che il Pronto Soccorso saranno dotati di strumentazioni non solo con il cloro ma anche con gli altri parametri di rilevante importanza in questi ambiti di Emergenza/Urgenza 4. In riferimento ai requisiti minimi del punto n. 5 dell’Allegato 1 (Caratteristiche Tecniche minime del Servizio e relative quantità) si chiede se: a) il Controllo di qualità debba essere automatico; b) il Controllo di qualità debba essere su due livelli di concentrazione; c) si deddano eseguire minimo 3 sessioni giornaliere per 365 giorni all’anno; d) il Controllo di qualità soddisfi le caratteristiche previste da CLSI e dalle CLIA… Risposta 4. Il Direttore dell’U.O. di Laboratorio Analisi di questa Azienda conferma quanto richiesto al punto 5 delle caratteristiche di minima, precisando che si è tenuto conto di varie linee guida come quelle CLSI e Sibioc specificamente applicate al campo degli emogasanalizzatori; 5. Si chiede quale è la motivazione ed il criterio secondo il quale non venga accettato lo standard di calibrazione che utilizza aria ambiente, visto che clinicamente non comporta nessun tipo di controindicazione ed è comunque approvato dalla F.D.A. Risposta 5. Il Direttore dell’U.O. di Laboratorio Analisi di questa Azienda ha comunicato che “abbiamo valutato come non scientificamente attendibile come altri standard di calibrazione l’aria ambiente, visto che non può essere sottoposta ad una certificazione oggettiva ed essere eccessivamente suscettibile delle diverse variazioni di condizioni ambientali presenti nelle diverse Unità Operative di utilizzo, falsando in questo modo l’attendibilità del dato analitico”; 6. Relativamente ai criteri di valutazione: 1) si chiede di sapere in base a quale criterio vengono valutati solamente i consumabili da gestire a bordo della strumentazione e non anche quelli complessivamente utilizzati dall’utente per il funzionamento dello strumento; 2) si chiede di confermare se, relativamente al minor grado di esposizione degli Operatori al possibile contatto con materiale potenzialmente infetto, siano ricompresi quali fonti di potenziali rischi clinici e biologici anche i sistemi di campionamento non protetti; 3) in riferimento alla misurazione dell’ematocrito, si desidera sapere se verrà considerata di pari affidabilità sia la misurazione dell’ematocrito calcolata direttamente, sia derivata dal valore di emoglobina, ottenuto con formula proporzionale; 4) in riferimento al punto 10 dei Criteri di valutazione, si chiede se verranno valutati tutti i materiali utilizzati dall’operatore e necessari al funzionamento dello strumento, da conservare a temperatura ambiente, per l’attribuzione del punteggio massimo; 5) si desidera conoscere il nome e la ditta dell’attuale fornitore del sistema LIS attualmente in uso. Risposta 6. Il Direttore dell’U.O. di Laboratorio Analisi di questa Azienda ha comunicato che: “- sulla base della nostra esperienza abbiamo dato maggiore importanza operativa valutare il consumabile da gestire a bordo della strumentazione; - sarà nostra cura valutare ogni aspetto legato al rischio biologico in base a quanto descritto e dimostrato dalle aziende partecipanti, approfondendone ogni aspetti tenendo presente il manuale operativo che ogni azienda dovrà allegare alla documentazione tecnica; è oggettivamente riconosciuto che la misurazione diretta di un parametro è da preferire alla determinazione per calcolo, per questo motivo si è deciso di premiare le aziende che dimostreranno la misurazione diretta nel parametro; - sarà considerato la sola conservazione della cartuccia contenente i sensori di misura (cartuccia sensori o sensor card o cartuccia di misura); - momentaneamente non è previsto alcun interfacciamento con il LIS di Laboratorio o altro software al di fuori di quello fornito dalle aziende partecipanti con la finalità di creare una rete tra tutte le strumentazioni coinvolte.” IL DIRIGENTE RESPONSABILE DELL’U.O. PROVVEDITORATO ECONOMATO