comunicato stampa alberobello e la puglia dell`unesco

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comunicato stampa alberobello e la puglia dell`unesco
COMUNICATO STAMPA
ALBEROBELLO E LA PUGLIA DELL’UNESCO
“DESTAGIONALIZZARE FORMARE E FARE RETE” SONO LE PAROLE CHIAVE
PERCHE’ IL TURISMO CULTURALE, DIVENTI RISORSA E VOLANO PER LO
SVILUPPO DEL TERRITORIO
Si è tornato a parlare di turismo dopo 6 mesi, dall’appuntamento di Castel del Monte grazie all’iniziativa
organizzata dalla Fisascat Cisl Puglia, Cisl Puglia e Cisl Bari, con il supporto del fondo interprofessionale
per la formazione continua dei lavoratori Fondo Forte. Di “Alberobello e la Puglia dell’Unesco, cultura,
bellezza e formazione per un turismo tutto l’anno” si è ampiamento dibattuto nel corso di un incontro
moderato dal giornalista Lino Patruno ad Alberobello
Tra i numerosi ospiti Michele Longo - Sindaco di Alberobello, Giuseppe Boccuzzi - Segretario generale
Cisl Bari, Livio Sacchi - Professore ordinario di Disegno dell’architettura Università di Pescara , Vito Bruno
- Funzionario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), Eleonora Pisicchio Direttore generale di Fondo interprofessionale per la formazione continua (Fondo ForTe), Elena Vanelli Funzionaria Fisascat Cisl, membro commissione permanente turismo del Mibact, Laura Marchetti Antropologa, docente di Didattica delle culture all’università di Foggia, già sottosegretario di Stato del
ministero dell’Ambiente, Francesco Caizzi - Presidente FederAlberghi Puglia, Massimo Salomone Console dei Paesi Bassi a Bari e presidente della sezione turismo Confindustria Bari e BAT, Valentina
Donno - Vice presidente Ente bilaterale del turismo Puglia, Vincenzo Riglietta Segretario generale Fisascat
Cisl Puglia e Miriam Ruta Segretario Generale Fisscat cisl Bari
“Questi eventi che la Cisl e la Fisascat stanno portando avanti nei nostri territori di riferimento, - ha spiega
Giuseppe Boccuzzi segretario generale Cisl Bari - racchiudono la mission di promuovere e realizzare una
nuova idea di sviluppo del Paese fondata sul più grande valore che il mondo intero riconosce all’Italia: la
bellezza, in particolare quella dei suoi luoghi, della sua storia, dell’inestimabile patrimonio artistico
culturale. La Puglia è una terra che naturalmente si presta a rafforzare la sua vocazione di destinazione
turistica e culturale multi prodotto, e questo anche in ragione della ricchezza di elementi di interesse e della
sua strategica collocazione geografica che la rende ponte tra l’Europa occidentale, i Balcani ed il Sud del
Mediterraneo. Non c’è crescita senza cultura, – ha detto Boccuzzi - la cultura delle proprie tradizioni, del
rispetto delle vocazioni, la cultura dei luoghi e della loro storia, delle architetture che ci ricordano come
eravamo ma anche la cultura dell’attualità che quotidianamente arricchisce di valore la provincia di Bari. Ma
anche la cultura delle persone che hanno scritto e stanno scrivendo la storia di questa terra, dei loro traguardi
che sono anche i nostri.
La cultura deve essere intesa come risorsa e come volano per la rinascita della nostra Provincia,
coinvolgendo tutte le realtà locali, le istituzioni culturali, le forze intellettuali ed, in particolare, i giovani.
Grande importanza riveste la partecipazione all'attività di programmazione e coordinamento che dovrà
vedere coinvolti, in una visione unitaria, per esempio il Teatro Petruzzelli e gli altri contenitori artistico culturali. Tutto ciò permetterà un potenziamento dell'imprenditorialità, dell'artigianato e di nuove
professionalità
specifiche
in
tutti
i
settori
della
cultura.
Il turismo culturale di Alberobello, il turismo culturale delle Grotte di Castellana, il turismo culturale che si
nutre del nostro patrimonio storico e paesaggistico non può restare confinato ad un livello di stagionalità
che coincide con quella balneare. Occorre puntare su una esperienza di conoscenza nei borghi e centri
storici della Puglia, sul miglioramento dell'accoglienza e dei servizi e su prodotti integrati, puntando su
prodotti e servizi orientati all'allungamento della stagione. Questo perché noi crediamo veramente che il
turismo possa diventare uno straordinario terreno di occupazione stabile. “Ci auguriamo – conclude
Giuseppe Boccuzzi - che il senso del Piano strategico del Turismo della Puglia 2016-2025, con i suoi 42 ml di
euro stimati di investimenti in promozione dei fondi Ue 2014-2020 possa andare in questa direzione,
ragionando di turismo e cultura a 360 gradi e per 365 giorni all’anno.”
“Destagionalizzare e fare sistema sono le parole chiave –ha spiegato Miriam Ruta – perché il turismo si
confermi volano dell’economia Se consideriamo che la puglia è una delle regioni più belle del belpaese è
necessario rivedere come è strutturato. Cultura e turismo sono il binomio perfetto per il rilancio del turismo,
per il quale aggiungo si può fare molto grazie anche alla contrattazione collettiva.”
“L’operatore del turismo culturale a differenza del turismo sostenibile, - ha spiegato Laura Marchetti - è il
primo custode ecologico deve saper rappresentarne la memoria, saper costruire e riparare, custodire. Il
turismo è una nuova forma di ecologia profonda di rispetto e di cura dei paesaggi. La destagionalizzazione
non è solo un effetto commerciale, è anche un profondo effetto culturale.”
“Il futuro nel settore turistico – ha spiegato Elena Vanelli - è ancora molto sperimentale, è evidente che sta
avvenendo un grandissimo cambiamento. Il viaggiatore con la tecnologia moderna è in grado di viaggiare in
tutto il mondo, ma soprattutto arriveranno grandi masse di turisti molto interessati al nostro paese.
Attualmente è un settore che vive ancora molto spontaneamente, che non si struttura in maniera più
industriale e coordinata, e quindi non risponde a queste esigenze. Nessuno lo può negare e si evince dal fatto
che pur avendo il nostro paese, molte più risorse rispetto ad altri paesi da investire nel settore, ci vediamo
soffiare i primati sul numero di turisti che utilizzano le nostre strutture e portano ricchezza e creano
occupazione. Proprio l’occupazione in questo settore è molto precaria, si registra ancora una grande
presenza di lavoro nero… e anche questo deve cambiare.”