La casa mi brucia lo stipendio
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La casa mi brucia lo stipendio
‘‘ Termografia sul campo Aiuto! La casa mi brucia ‘‘ lo stipendio Analisi termografica per individuare difetti costruttivi e dispersioni termiche in un appartamento dove i consumi appaiono spropositati rispetto alle condizioni di comfort raggiunte di Eros Ronchini* C onsideriamo un appartamento composto da 45 m² al primo piano e da altri 45 m² mansardati inserito in una costruzione costituita da quattro unità, in zona F, 3150 GG. Il proprietario lamentava un consumo elevato di metano, pur non godendo di temperature interne adeguate ad una corretta condizione di comfort abitativo. Il raggiungimento di condizioni di benessere soddisfacenti avrebbe infatti imposto una spesa economica cospicua ed improponibile per l’utente. Per indagare le cause, è stata affidata ad un termotecnico l’analisi energetica dell’impianto e ad un operatore termografico certificato l’analisi radiometrica, allo scopo di valutare eventuali anomalie nell’involucro edilizio. Involucro edilizio Oggetto dell’analisi è un fabbricato plurifamiliare composto da quattro unità abitative: due al piano terra e due al primo piano e mansarda. Il rilascio della Concessione edilizia risale all’aprile del 2005, quindi antecedente alle disposizioni del Dlgs 192/2005. Le murature perimetrali sono costituite da una struttura a telaio in cls con pilastri da 30 cm coibentati esternamente con 3 cm di XPS sovrapposti a 5 cm di eraclit. La tamponatura è in termolaterizio dello spessore di 38 cm, intonacato su entrambi i lati. Il tetto è in legno, coibentato con uno strato di XPS (8 cm), dotato di un abbaino composto da un doppio tavolato di legno dello spessore di 25 mm con interposto uno stato di XPS dello spessore di 8 cm. Questi dati sono stati ricavati dalla Relazione Tecnica, secondo quanto disposto dalla Legge10/91, fornita dal committente e depositata in Comune, da cui si evince che le temperature superficiali esterne dovrebbero essere le stesse tra la struttura a telaio in cls coibentato e il tamponamento in termolaterizio. Anche per le temperature superficiali interne non vi dovrebbero essere scostamenti tra le varie superfici (non consideriamo, in questa sede, gli aspetti legati ad eventuali anomalie di calcolo). I serramenti differiscono dalla relazione tecnica in senso migliorativo: sono infatti realizzati in PVC, a doppia camera, con vetro basso emissivo. Impianto termico Anche l’impianto termico per il riscaldamento e la produzione di acqua calda n.32 85 ISPEZIONE TERMOGRAFICA Le verifiche termografiche relative ai termogrammi riportati di seguito sono state effettuate nel rispetto delle seguenti normative: UNI 9252/1988 (Rilievo e analisi qualitativa delle irregolarità termiche negli involucri edilizi. Metodo della termografia all’infrarosso) e UNI EN 13187/2000 (Prestazione termica degli edifici. Rivelazione qualitativa delle irregolarità termiche negli involucri edilizi – Metodo all’infrarosso). Ove presenti valori di temperature, la temperatura riflessa è determinata in base alla Norma IS0 18434 metodo b. della superficie riflettente ed è riferita alla specifica area del termogramma. L’emissività è calcolata in base alla Norma IS0 18434 metodo a. di riferimento. Anomalie in corrispondenza dei solai. Il termogramma e il profilo termico indicano anomalie da ponti termici in corrispondenza dei solai. I ponti termici non corretti disperdono energia e possono innescare fenomeni di condense e muffe. In base a quanto emerso dai dati della Relazione Tecnica relativa alla Legge 10/91 fornita dal committente, le temperature superficiali esterne delle diverse superfici (pilastri, tamponamenti) avrebbero dovuto essere le medesime. Problemi anche in mansarda. Evidenti anche in questo caso, sia da termogramma che da profilo termico, le difformità sulla muratura nella sezione tra il primo piano e la mansarda. 86 n.32 Pareti interne. Nel termogramma superiore, pur non essendo accessibile l’angolo, si evidenzia il ponte termico e una temperatura superficiale tale da favorire l’insorgere di condense e di muffe. In basso si evidenziano invece irregolarità nella parete e in corrispondenza del serramento. Tetto e finestre. Nel primo termogramma si evidenziano, con l’analisi termografica, infiltrazioni d’aria nel tetto in legno. Nell’immagine sotto si possono vedere infiltrazioni d’aria tra il telaio del serramento e la muratura. Si nota, in particolare, la diversa temperatura superficiale dell’anta dovuta alla presenza dell’elemento interno di irrigidimento. Nodo serramento-muro. Il termogramma dall’esterno e i profili termici evidenziano anomalie nella regolazione della guarnizione del serramento (Li1). Emerge inoltre un gradiente termico tra il telaio del serramento ed il muro (Li2). Con Mk viene invece indicato il listello distanziatore, in alluminio, della vetrocamera; per costruzione, essendo ad alta conduttività termica, comporta perdite energetiche. Quando l’edificio è stato costruito non erano ancora disponibili distanziatori con performance termiche superiori. Pavimento. Il termogramma e il profilo rilevano disomogeneità di funzionamento dell’impianto a pavimento. sanitaria differisce da quello indicato nella Relazione tecnica della Legge10/91: non è infatti a condensazione e risulta sovradimensionato rispetto a quanto riportato nel documento depositato in Comune. La distribuzione avviene mediante elementi radianti (“termosifoni”) al secondo piano e con un impianto a pavimento al primo livello. La ventilazione è di tipo manuale, mediante apertura delle finestre da parte dell’utente. Rilevamento dati ambientali Allo scopo di eseguire l’ispezione in modo corretto, nella settimana precedente l’analisi si sono portati i locali ad una temperatura di circa 20°C al piano primo e di 18°C nella mansarda. Nel contempo, si sono raccolti i dati relativi a temperatura e umidità relativa all’esterno e nei vari LA VOCE QUOTIDIANA DEL MERCATO ITS ambienti per sette giorni consecutivi. È infatti opportuno eseguire una verifica dei parametri ambientali prima, oltre che nel corso dell’ispezione, per raccogliere dati che saranno utili in fase di analisi. Al momento dell’ispezione, le murature non devono presentare anomalie dovute, per esempio, all’assorbimento di acqua piovana, o alla presenza di condensa superficiale. Se presenti, questi fenomeni vanno in ogni caso rilevati e segnalati. Commento dei risultati Dall’indagine e dall’analisi delle informazioni radiometriche emergono importanti anomalie nell’involucro edilizio: sulle murature perimetrali, in prossimità delle terrazze, sui cordoli, all’interno serramenti, in corrispondenza del nodo muro-serramento e sul tetto. Gli elementi differiscono da quanto indicato dal Testo Relazione Tecnica della Legge10/91 fornita dal committente e depositata in Comune. I difetti e le non conformità comportano maggiori consumi rispetto ad un involucro privo di irregolarità. Per quanto concerne l’impiantistica è opportuna una valutazione globale su sistemi ed efficienza. La distribuzione delle temperature del pavimento radiante non è infatti uniforme; si evidenziano chiaramente zone con temperature diverse in modo significativo: ne consegue un’efficacia ridotta in termini di resa con conseguente incremento dei consumi. t *Eros Ronchini, Fondatore e VIce-Presidente di A.I.T.I. – Associazione Italiana Termografia Infrarosso – www.associazionetermografia.it – eros.ronchini@ associazionetermografia.it www.bluerosso.it Ogni giorno notizie e commenti per conoscere meglio il settore in cui operi. Perché l’informazione in tempo reale è un vantaggio competitivo .it