Pablo Neruda - killingbuddha
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Pablo Neruda - killingbuddha
Ode alla Croce del Sud Oggi 14 aprile, vento sulla costa notte e vento, notte cupa e vento, si sconvolse l'ombra, s'inalberò il cipresso delle stelle, le foglie della notte rovesciarono polvere morta nello spazio e tutto restò terso e tremolante. Albero di spade fredde fu l'ombra stellata, chioma dell'universo, mietitura di platino, tutto ardeva nelle alte solitudini marine, su Isla negra, mentre camminavo sottobraccio con l'amata, ed essa allora levò un braccio appena sommerso nell'oscurità e come un raggio d'ambra rivolto dalla terra al cielo mi mostrò quattro stelle: la Croce del Sud immobile sulle nostre teste. In un istante si spensero tutti gli occhi della notte e solo vidi inchiodate nel cielo solitario quattro pietre azzurre, quattro pietre gelate. E dissi, prendendo la mia lira di poeta davanti al vento oceanico, fra le dentate dell'onda: Croce Del Sud, derelitta 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 nave della mia patria, spilla sul petto della turgida notte, costellazione marina, luce delle case povere, errante lucerna, rombo di pioggia e di velluto, capriata dell'altezza, farfalla, posa le quattro labbra sulla mia fronte e portami nel tuo notturno sogno e tragitto alle isole del cielo, agli spioventi dell'acqua della notte, alla roccia magnetica, madre delle stelle, al tumulto del sole, al vecchio carro dell'aurora coperto di limoni. E non mi rispose La Croce del Sud: proseguì, proseguì il suo viaggio spazzata dal vento. Lasciai la lira allora da una parte, sulla strada, e abbracciai la mia amata; e mentre avvicinavo i miei occhi ai suoi occhi, vidi in essi, nel loro cielo, quattro punte di diamante infuocato. La notte e la sua nave nel suo amore palpitavano e baciai ad una ad una le sue stelle. Pablo Neruda 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108