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- Uffici: Rua José Bonifácio, 110 - 2/ Sobreloja
Anno XXX - N. 1.363 - S. P?olo, 8 Agosto, 1936
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Jf"J PtmicAtj-õks wskiodiçm ^ J
p*-*
UN
FLACONCINO
DI
Calcinata Cario Erba
II purgante migliore
ÚNICO AL MONDO
ideale
Efficacissimo rinfrescante delFapparecchio digestivo.
PEK PURGARVI, ACQUISTATENE OGGI STESSO UNA LATTINA DA UNA DOSE
II Lassativò
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la pagina píà scema
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Mio marito ha sessanta anni c non há un capello
ffrigio.
II conferenziere, in viaggio di nozze.
E' straordinario!
No, non é straordinario, é calvo.
Anche ai giardino é prezioso il "Pasquino"
cabinecon
con
buchi
quella
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— Maledizione J Soro stato due ore a guardare, e alia
fine ho soojpertó che era mia moglie!
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Non vor hei che ci vedesse qnaícuno.
Tu ? Figurati io !
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Jack, il bandito gentlluomo, contemplo scorato la
sua terribile sentinellia,
Era una donna di forse
quarantancinque anni, alta
come un ccrazziere, grossa e
sformata come una torre in
rovina,
I suoi capelli di colone indefinibile sl riuniVano alia
sommltá dei capo in un buifo gcmitolo; aveva gli occhi piccoli come quelli di
certi aniimali da cortile e
uma"laboro
peluria grigia le velava
il
superiore.
Jack penso che se le .amazzoni fossero state cosi avrebbero fatto meglio a tagiliarsi la testa anziché il seno
destro.
Jack, il bandito gentlluomo, scosse il capo.
Tutto
avrebbe potuto perdcinare a
Jim Wiker;, íuorché qutesto
insulto; fiado custodire da
una donna! Sá; era, é vero,
una vir-ago che avrebbe potinto tener testa a un paio
di scaricatorj dei porto, ma
in linea fiSsiologica era pur
sempre un essere femminile.
Le sue meditazioni furono
.ínterrotte da- un rumore di
passi. La porta s*i aperse ed
entro un ragazze* con un paniere, che depose vicino a
Jack.
— A voi ho preparato di
lá — disse, rivolto alia donna. — Starete meglio.
Essa lapprovó col capo e
usei chiudendo la- porita a
doppia mandata.
Jack prese di malavogiia
un grosso pane e lo spezzó,
VIGNOL1
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n
jack il bandito gentiluoitio
ma risté súbito guardandosi
intorno ciscospetto. Dentro
atl pnae v'era un ccirpo estrano che egli raipiidamente
naseose.
Ebbe la pazienza di attendere la notte per esaminare 1'iinatteso dono. Si trattava di un pugno di ferro avvolto in un biglietto <JJ Peter rimbeccaibile maggiordcano.
"II sifenore usi — diceva il
biglietto — questo pugno di
ferro e si troverá contento.
Avrei mandato al signore
un'arma vera e própria, ma
so bene che il signcjre non
Pavrebbe mai usata contro
'-Carlottona la rotola botti"
che lo custodice per ordine
di Wiker. Essa é una donna
a modo suo ma é pur sempre una donna, ed io so il
signore come la pensa.
Invece, con un colpo bene
assestato di questo, infrangera ristrumneto o riuscirá
a stctrdlre "Carlottona la rotola botti". Io attenderó con
la maechina qui all'angolo.
II cieMo iprotegga il signore.
Umil'ssimo Peter".
Jack, il bandito gentiluamo, ebbe un snnriso di trionfo, e atteise impazflentemente 1'alba.
Quando "Carlottona Ia rotola botti" apparve sulla soglia egli trasse di tasca il
pugno armato e fece. per vibrare Ul colpr. Ma resto con
la mano a mezz'ada come
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ÓCULOS
p*nce-nez
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colpito da un'idea improvvisa.
Carlottona ne approíittó
indletreggiare gridando
per
"Ah, si?", poi, iptresa la rvncorsa fece per scagliarsigli
add-eso.
Inciampó, peró, sulla soglia e cadde con grande fragor di íerraglie e s|ibili di
gas.
Jack, il bandito gentlluomo, guadagnó con due salti
ragg*'unse la sua
Fuscita*;
e
macch"ha
parti in quarta.
Oh signore, come sono
contentei — disse Peter,
1'impeccabile maggíordomo.
— E' andato bene il mio pugno di ferro?
Non l'ho usato, Peter
rispose Jack, il bandito
gentfluomo — e se non fosse
stato il caso da aiutgtrmi,
sarei ancora lá per colpa
vostra.
Per colpa mia, si?nore? P°T!ché ner crUioia mia?
Perché scordate semH
pre ouatehe cosa. erco! beandava
ferro
di
pur*,eno
ne! Lo dice anche il provertio -che te donne si trattano col pugno di ferro. Ma
ar-jchfi col gu^nt-n di velluto dice '1 provérbio! E il
guianto di velluto dov'era,
d*tetrattone ohe non siete al.
tro?
.
Poi accese una macedonia
delia Sabr.atti.
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SOBRETUDOS
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superiores
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L'armadillo é una belva
psricolc.slsdma cd eziandia
astuta, onde la sua cattura
riesce oltremodo difficile.
Intanto, perché la caccia
riesca, tu ti devi recare in
un luogo dove ci s'iano gli
armadilli. altrimenti la caccia non riesce.
Tu te ne vai, quindi, nella
f cresta, armato, questa volta di fucile, o di una altra
arma qualsiasi, accompagnato da un amico, il quale
dovrá fissere anch'egli armato. Ricórdati che se il tuo
amico sara sprowisto dei)1'arma, qualunque essa sia,
la caciia non riesce.
Tu ti inrltri, dunque, nella foresta, e quando ti accorgi che 1'armadillo si aggira nelle vicinanze, tu, rivolsiendoti all'amico, quasi
volessi assicurarti 'che questi
sHá in perfetto ordine di caccia, gli chiederai, a vnce alta, ed in tono particolarmente esortativo:
-- Hai 1'arma? Dillo!
II tuo amico, che sara staIn &¦• ts
precedentemente
si guarderá bene1
fistruito,
dal riOTonderti. Perlc!6 tu, di
li a prico, gli ripeterai. a voce ancor piu' alta, la domanda:
Hai 1'arma? Dillo!
Com'é naturale l',amico
neppure stavolta dovrá risponderti. Onde tu, immed^atamente, ed in tono addftrittu-rà perentorio, gli chiederai per la terza vrjlta:
Hai 1'arma? Dillo!
L'arm;adillo, che per ben
tre volte si sara isentito
chiamare, non resisterá oitre, e ti correrá, senz'altro,
cacciatore
ímcontro, per venere dl che
cosa tu possa aob.srlgnaTe.
E tu, tllora, aiFiprofittando
deircccasíone, al'unghi senz'altro la mano, e, facilisslmamente lo catturi.
CACCIA ALLA TORPEDINE
La torpedine é una belva
periccilcislssima cd e-zlan-dio
astuta-, cnde la sua cattura
riesce oltremodo difficile.
Intanto, perché la caccia
riesca, tu ti devi recare in
¦un Iuoío dove ci siano le
trirpédini, altrímenti la caccia non riesce.
Tu sai coma la torpedine
abbia la facoltá di lanciare,
contro chiunque le parrechi
moléstia, potentissime seacapaci di
riche' elettr:'che,
bue. Per
un
anche
atterra-re
torpédila
cacciare, quindi,
ad
ricorrere
ne, é necessário
é
non
nn sotterfugir. Esso
molto complicato. Basterá
che aippena tu scorgi la torpédine te le appressi, ostentando moita indifferenza, e
non appena le sei v'cino, le
tngli. con mossa r.apidissima. la spina.
Tu sai bene che, tolia la
spina, la corrente non. puó
piu' icircolare, onde ogni pericolo ohe la belva ipossa
fulminarti, mediante una
sciadica é totalmente scongiu rato.
E tu allora, senza alc-una
titubanza, allunghi la mano,
e. faciliss.imamen.te, la ca.tturi.
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L'altra será, Simeone
voleva an|d'ire al cinematografo
Appena salito in autobus si 6 accorto dio
aveva dimentirato i donari.
Hu dovuto scendcre c
tornaro a casa n prenderli.
AII'ingresso dcl cineinutcgrnfo la cassicra
diceva: P"atea, posti in
piedi; galleria, posti a
sedere..
La galleria era piç_
nissima e Hinicone ha
trovato un posto in piedi dietro nn uomo alto
due metri.
Simeone e uscito dal
cinema, ed ha pensa to:
Adesso valrto a piedi a
casa, cosí Paria mi farA
bene.
A Piazza do Correio
c'era un venditore di co*
comeri.
Simeone ha comprato
una fetta di cocomero
pensando che il fresco
di que1 frutto gli avrebbe giovato.
Dopo averlo mangiato ha gettato la buecia.
|. Un signore che JO seI guiva vi é scivolato so_
pra ed 6 caduto per terra.
11 signore si ê rialzato inferocito come una
tigre e ha detto a 81meone: Lei 6 un villano!
Quindi lo ha af ferrato per il collo con una
mano (sinistra) e con
Paltra (destra) gfi ha
dato una ventina di pugni sul naso.
Chi avesse seguito Simeone fino àl portonc
di casa, avrebbe sentito
net tamente il goeciólio
dei sangue che cadeva
sul selciato delia strada.
Quanjdo la moglie lo
ba visto rltornare.gii ha
detto: Eteco che. cosa
suecede a dar fastidio
alle donne nei cinematografi!
Simeone non é un uomo fortunato,
5
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.
Um&aUe ê&UU!
lo ho sempre amato le bestie... fin da quando ho imparato a conoscere gli uomini; e questo mio afifetto é diventato sempre piú forte e
piú conscio, quanto piú la esperienza e i casi
delia vita mi hanno fatto progredire nel'a conoscenza... dei miei colleghi in umanitá; cosí
che sono adesso profundamente persuaso che
alia vecchia massima evangélica (ormai, dei resto, diventata cosí fuor di moda) intorno al1'amore dei prossimo, bisognerebbe sostituire
"ama
quesfatra assai piú filosófica e razionale:
Je bestie tue come te stesso...".
Giá il mio istintivo amore per le bestie s'era
aceresciuto da quando la lettura degli antichi
fflosofi e dei moderni naturalisti mi aveva con.
vinto che l'anima bestiale di tanto é superiore
alPanima umana in quanto é so'amente un'anima "sensitiva"; e le mancano perció tutte quelle altre =qualitá delFintelligenza che il Creatore
ha vo'uto regalare all'uomo appunto per farne
il piú malvagio — e per conseguenza il piú infelice — animale delia creazione.
Sg infatti 1'uomo avesse davvero dovuto essere moralmente — come pur troppo é, materialmente — il re degli anima'i. bisognava non
dargli insieme, e a cosí alta potenzialitá, la fa_
col tá di sentire e di ragionare: perché é acca-'riuto cosí quello che era inevitabile: che il sen¦timento, cioé, inceppa guasta e avvizzisce l'intelligenza, e che 1'intelligenza a sua volta serve
ad attutire e a danchilosare il sentimento.
.Oosí che avviene — come pur troppo vediamo adesso — che un'infinita schiera di uomini
e di donne, pieni di pietá, accorre sui campi di
battaglia a curar le ferite e ad alleviare inenarrabí'i dolori fisici e morali; mentre a due
passi, un'altra infinita schiera. di uomini contlnua imperterrita ad in-fligg-ersi quelle ferite
je a provocar quei dolori con animo consapevole
e freddamen-te deliberato, e con tutte le forze
delPintelligenza tese e acuite a far si che que*_
le ferite sieno le piú crudeli e le piú insanabili
e quei dolori, fisici e morali, sieno i piú atroci
ei piú irrimediabili e co^iscano 1'umanitá piú
largamente che sia possibile.
Oh no! Una semplice "sensitiva" anima bestiale non sarebbe mai arrivata ad inventare
insieme la cocaína perché un dente possa essere estratto senza dolore, o le bombe lanciáte
4áll'aeroplano per straziare orribi^ente lecarnl delle donne e dei bambini che dormono nella loro casetta.
Ma, poi, basta pensare al linguaggio, per áffermare senza esitazione la superioritá delTa na,
tura bestiale. Pazienti lunghi e ormai non piú
oppugnabili studi hanno stabilito fuor d'ogni
idmbbio che tutte le bestie parlano fra loro: ma
tr-r sia lodato Dio! — quello ó parlare!
Si dicono, cioé, le bestie, ció che ó necessario di dire, con semplicitá, con bvevitá con precisione: il loro linguaggio si limita alle loro'conoscenze: niente giri di frase, niente ipocrisie
di paro"e che nascondono il pensiero, niente
maldicenze sapienti che lacerano le anime,
niente ben costrutte menzogne che lacerano i
cuori. Chi ha sentito mai, por esempio, una bestia arringare in un comizio per persuadere che
l'in-teres.?e pubblico reclama che si faccia quello
che 6 próprio 1'interesse privato dell'oatore?
Chi ha visto mai due bestie innamorate fare
una soüi'e schermaglia di parole per esagerare
o per masche are il próprio sentimento, e torcerlo a figurar di essere ció che non é e a non
essere ció che é? Senza ampiiificazioni, senze.
metafore, senza iperboli, le bestie parlano dei
loro bisogni, dd loro desideri. delle lpr.o passioni: e non si tormentano per saper di piú di
quanto oceorre, e non agognano ad altra scien.
za che non sia .quela di star bene, di conservarsi bene, di evitare i mali e di procurarsi per
quanto ó possibile una semplice ed ingênua felicita...
O bestie sapienti e felici. che ignorate quei
malsani trastulli dello spirito che sono la metafisica, la dip'omazia e 1'eloquenza; che quando
volelo darvi una zampata ve la date, e quando
volete 'darvi un bacio ve lo date, senza r.agionamenti, senza sottigliezze e senza ipocrisie; o
bestie, sorelle nostre piú vere e maggiori, a cui
son parole e cose ignorate la superbia, la riechezza.la g'oria, il lusso, la riputazione e tutte
quelle altre infinite miseraibili invenzioni di
questo genere, con cui .'umanitá tormenta sé
stessa; o bestie, che non avete né capitalisti
aif-famator!, né socialisti procaccianti, né fabbri_
canti di esplosivi, ná imperatori impiecatori. né
sefittori di estética, né professori di economia
politica; o bestie felici e sapienti, vogliate accog'iere 1'inno d'omaggio che depone umilmenta
davanti alle vostre zampe, questo vostro oscuro
ammiratore!
E di contro al 'disprezzo che ostenta verso di
voi tanta gente che non vale il pelo delia vostra coda. vogliate, in grazia, tener conto deil'inno immortale ond'hánno esa'tato il vostro
valore Platone e Giacomo Leopardi. I quali —
badate — gli uomini chiamano concordementa
"ingegni sovrumani", appunto perché riconoscono, o bestie virtuose, sapienti e felici, che
pèr apprezzarvi (degnamente bisogna essern
qualche cosa di piú — e di meglio — che uomini.
E. G. DIO BIANCHI
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"Cercar che gic<va
al buio hon si trova.!"
Peró questa canz.òne
non ha sempre ragione.
Infatti nella sala
di un cinema, a Kavala,
un audace signore
"cerco" nel tenebrore
la mórbida mandna
dellia, bella vicina
e "trovo" non gradito
lo -siGhiaffo * dei maritc.
""ÍSilM!
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'NAíVvàl
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U
"I primi
amori
sono i migliori"
dice Tadaigio.
Infatti un vecchio
d.i nome Biagio
ricco e parecchio
che a Crevalcuore
volle prrvare
1'ultümo amore
con un imbróglio
poço pul-to
dei portafogllo
fu alleggerito.
in
a Lugano
addtetro
Sere
un negro americano
tipo dl ladro galo
entrato da un fornaio
sfiló dal cravattino
dl un vecchio pensionato
lia» spilla d'oro fino.
Quando venne airrestato
diPse allegro agli agenti
"Dal fornaio ho trovado
il pane pei miei denti".
Infatti il ladro moro
aveva dent.i d'oro.
IV
Certo Almé di Sofia
tre mogli prende ma presto
flcoperta la trigiamia
vien d'Chiara to in atrresto.
II giudice interrogate
le e 2#azze in?annae
sene ispondersi "A parte
Finganno fatto con arte1,
la beffa, il danno e 10 scorno
fummo feljici ogni giorno"
— Vedete — dice Alimé ~Ohi fa da sé fa per tre ! —
^^1 mmmW ^^m%m0^^^ ^^mmmWSBmWy mmmm' \_
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HBfl^Rs'WK"' - I
Con una "lista vermelha" (IX Edição)
gallo sa servirsi dei telefono!. . .
anche un pappa-
TRA GLI ELFJMENTI INDISPENSABILI ALLA VITA,
0'E' L'ACQUA. TRA LE ACQUE, QUELLA INDISPENSABILE AD UNA OTTIMA DIGiESTIONE E*
Agua Fontalis
Lü PIU' PURA DI TUTTE LE ACQUE NATURAL!, E
OHE POSSIEDE ALTE QUALITA» DIURETICHE.
o IN "GARRAFOES" E MEZZI LITRI
TELEF. 2-5949
*
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In • una universitá ameriun
cana -é stato istitulto instudentesise
le
corso per"Corso
per. 1'insetitolato
e
çamento dei coraggio
deirintraprendenza". Dopo
un anno di lezioni si dono
ottenuti i seguenti risultati. Sei Piroféssori rapiti da
ragazze americane delia migi.iore societá. Tutto il corpo dei bidelli cambiato dod;ci volte per sostenere valídamente 1'aggressivitá deile studenfcesse. H vecchic
preside deposto d'autqritá
dalla scolaresica e -sostituito
con il professore di educazione fisica che ha poi dovuto chiedere pariecchi mesi di aspettativa per andarsene in campagna a ilmettersi. All'us«cita delia sçuola botte da crbi a tutti quei
pàovanotti che non .capivafinta di non
no o facevano
"Vien
meco" • delia
capire il
celebre romanza. E altre
cose dei genere.
Insegnare il coraggio e
1'intraprendenza alle ragazze d'oltre oceano é come fare un-iniezione di caffeina
a un lüazzo agitato. Ma gli
americani tengono piú d'occhio (in matéria di studi,
s'intende) la teoria: che la
pratica. La donna per loro
é una creatura fraigile e
poética che ha bisogno dei]a scuola dei coraggio e deiTiniziativa. Speriamo bene.
Ho paura che tra non molto la signorina americana
entrerá in un niagaBzino e
dirá: "Quattro combinazioni
per il mio fidanzato e una
col petto duro per me".
— Serve altro?
.— Ah, si'! Un reggipetto
per il mio futuro suocero, e
uno per mia cCgnata.
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il bollettino
Arrivederci, parto in aeroplano
. e salgo per le azzurre vie dei cielo.
Fo' colazione sopra un meridiano
. gioco a tresette sopra un parallelo,
e guardo, nel segreto piú prof ondo,
quello che fa e che disfa il vecchio mondo.
UAmerica fa pace coi Sovietti
e Stalin cadê in braccio alio Zio Sam.'
Mangeremo prestissimo i confetti
(quella é gente che spende, lo sappiam).
Anche se qualche volta ci dimostra
di spender un poço con la tasca nostra.
La Germania smeniisce le notizie
che appaion sopra i fogli di Parigi.
Quei giornalisti, in cerca di primizie,
non sono alVesattezza sempre ligi
nessuno spara mai, da monte a valle,
eppure trovan sempre delle palie.
vince il DOLORE
I NCTN FX bhMWO
ÀL CUOGE
Roosevelt tiene congressi di banchieri
e i miliardi d'America raduna.
Andrei a queste sedute volentieri,
le tenessero purê sulla luna.
Ma finora ho portato i miei penati,
sol nei congressi, ahimé, dei disperati.
mJrM
In Ispagna lavorano i cannoni:
é spari, e scoppi, e tintinnar di spade.
Al passo delle belle guarnigioni
lugubremente suonano le strade,
e ogni spagnolo muore arcicontento
non per la Pátria. .. peril Parlamento.
G
R À
il
N A^D
gran
*
J0
O
)&_*$/,
segreto
In Francia rotazione di ministri,
gabinetti che vanno a gambe alVaria;. _¦ XI. : '¦ '..-•.'¦¦.'•_;.
In quella terra abbondano i sinistri
e il potere é una cosa assai precária:
con quei popolo instabile ed isterico
vai a letto papa e ti risvegli chierico..
A Cuba Vorizzonte é ancora oscuro;<
Batista non ha piú seguito alcuno.
Gran San Martin si sforza a tener duro
ma oramai non lo ascolta piú nessuno.
Per cui meglio la tuta che la tuba;
meglio facchino a Roma che Re a Cuba.
'"
7,'-"-.',.:
'¦r"Pnf*-r
¦
:¦¦'
Attenzione, che atierYa Vaeroplano
che viene dalle azzurre vie dei cielótY
Ho sonnecchiato sopra un meridiano
ho fatto il chilo sopra un parallelo,
e ho visto, nel segreto piú pro fondo,
quello che fa e che disfa il vecchio mondo.
r.íí1 _
AVV. GIULIO ROMEO
I
IL MIGLIOR PASTIFICIO
MIGLIORI G ENMIALIMBNTARI
IMIGLIO RI p RE Z Z r
'Aí tre Abruzzí
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•_¦..:¦-.
7 _£¦"'¦¦ Vfr #"'..¦;:
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I\£ .;*;."«-».
Qual forza irresistibile, o lueggere, ti rend« cosi fUEile
» forte? '.. [..- -7,i ..
— Ogffi, o damiffolla, ho preso dno compresso "Dallar!"}
».'.:
¦'
¦*
•-
7U
Sl tratta sempre dei rinomato "Lassativo Dallari'' il "Purgante senza dieta", il niiglior regolatore dell'intestino.
8
i
1
Os paulistas consagraramse "campeões" brasileiros
em futebol. Campilonissimos,
como d.zem os "trouxas".
Aünail de contas, nós, que
pertencemos a um jornal sério, seriissimo, como é o
"Pasquino", náo vamos na
oncta, porque cna em criança so c. papagaios nac tomam. o seguro — a.zem os
pn.-osopnoi. que sabem onde
tem o nariz e o eatomaaQ —
morreu üe veiho e sem uentes. K, par.a nos, que já tenus o... pescoço no _*guro,
os paulistas sao nada mais
nada menos que campeões
de papelão, e papeiao bem
vagabundo. Vncer uns "aleijaaos" provincianos por uma.
contagem homeopaithica e
depous vender garganta a
1*00 réis 0 kilo é positivamente o "cumulo", é fazer
papel de macaco em loja de
luoça ou que nuneiai lambeu
melado ou sentou no meio
do mundo, come fazem os
águia,, como nós, graças a
Deus,
O "technico" Taciano de
Oliveira ficou tão contente
oom a victori'a de Pyrrho,
do Carnera, do Jurandyr e
do Impariaito, que nos mandou estes versos — Deus nos
perdoe! — acomipanhadcis de
um fervoroso pedido para
lel-os e depcis pôl-os no cesto, o que fizemos com muito gosto:
"O tutu' venceu a ichurras[cada
A churrascada perdeu do
[tutu'
Quem foi na onda não fui
[eu nem tu
Poi o "Zé" caririaa» que cahiu na enroscada!"
Rima e é verdade! "porca
la miséria"...
esporte em pululas
a "Papa"; Russinhc a "Polaquinho", e o technico Brazão de Lima a "Brazão de
Laranja azeda".
* *
Balda Sarro, palestrino
dos sete costados, ex-"tec_inico" melhor que o Mastrandéa — è porissc* que o
Paiestra ultimamente esta
.perdendo até do Álhion —
também nos enviou um poema acompanhado de umas
piilulas para "allivio immedlato". O redactor, por engano, tomou as piiluiase jogou o poema no cesto... No
final das contas deu tudo no
mesmo!...
* *
Sabemos que vae haver
forte disputa entre o Pales1tra e c Corinth_ans para saber quem são os campeões
brasileiros de facto: Jahu',
Brandão, Brito e Teleco ou
Jurandyr, Carnera e Imparato?
Commentario do "trem
blindado":
"Elles são trquxas. Nos
puzemos todos elles no boiso. E' porisso que quando os
corinthianos vêem a camisa
ficam
verde no campq...
"verdes" de... paura!"
O Jahu', que estava perto,
não se conteve:
"E\.. Você tem razão.
Mas no jogo nós actuamcts
com calções pretos e quem
.¦
fica com os calções pretes
no lugar onde não bate o sol
.
são vocês..."
O Imparato pediu a intervenção do Dula que, nesses
casos graves, faz o papel de
ca.a-tudc*...
Um ••torcedor" ipalestiúno
pergunta a outro:
"Quai e a differença
entre um cantor,
existe
que
o Carnera e o Junqueira?
!?!
O cantor pôde ser baixo profundo e o Carnera é
alto... pra burrci...
E o Junqueira?
O Junqueira é canja
prá burro e palestrino pro...
rundo!"
Tableaux!
4
*
1f
+
*
+
O Carnera com 110 kilos,
800 grammas e um pedaço,
mesmo assim arranjara uma
namorada, que, comparada
com o mastMdontico "tank"
palestrino, era authent,:.co
peso... ipelle e só osso. Chamava-se Lina e servia de
caixeiírihha numa loja de
fazendas. Afim de avistarse com a Duleinéa, o Romeu
peso-pesado dirigiu-se uma
tarde á loja e fingiu querer
comprar alguma coisai:
— "Allô, belle_;inha! Quanto custa o metro desta fazenda? E' para fazer umas
cuecas..."
E' PERIOOl/OSO ANDARE
A TENTONI
specialmente se si tratta
delia própria salute!
Fate ló voatre compere
nella
* * *
.
\
u
Os gaúchos não gostaram
da "surra" que os "campeões" — perdoae-lhes meu
Piae porque elles não sabem
o que fazem ! — lhes in•fugiram. E' que já estava
redigido um decreto premovendo, se vencessem, os seguintes jogadores:
Penha seria elevado á categoria de "Mont Serrat"^
Luiz Luz a Luiz "Pharoi;
Foguinho a Labareda.; Tom
Mix a "Buck Jones"; Risada a "Gargalhada"; Itararé
a "Amba Aradam"; Cardeal
í\n
^£_
__rr
^^^
"PHARMACIA
THEZOURO"
'—
A pequena, sem corar
ella já era corada por natureza, pois nascera com a
vergonha collada â pelle assetinada — respondeu:
— Para você deixo por 4$
a metro...
O nosso heróe, fazendo,
então, profunda reverencia,
retrucou:
"Meca Lina"...
Até hoje o Carnera não
sabe porque a pequena lhe
deu o "fora"...
* * •
O Rio de Janeiro se acha
caval.arm.ente em festas
vez
turfisticas. Mais uma'
"Grano
realisa-se aihanhã
de Premio Brasil". O enorme "crack" Saiigento siegundo se diz, faz questão de
mostrar a Borba Gato com
quantos paus se faz uma canôa, e este, por sua vez, já
disse que fará o nacional
lamber embira com "garbancas" e tudo.
Um repciriter hippico e espfrituoso, de vastas orelhas
meticulosamente escondidas
sob um enorme chapéu a
Tom Mix, entrevistou-se
com Sargento:
Como é. Vcicê vae fazer
força?
Sargento olhou para as
orelhas mediumnicas, cuspliu
de lado e sorriu:
Vou correr com uma
pata só. As cutras tres vou
amairral-as para não enverBorba Gato...
gonhar
"crack"
O
argentino, procurado pelo homem das orelhas, assiim respondeu:
Sargento és mui trepca
en metter-se a* tenente-interventor. Voy a haoer una
fuerza' bruta, como se dice
en mi tierra. A Sargento lebantaré unia paitita sola. Para mi ese muchacho no pasa de un gringo combencido... De Ias ctras ni és bon
hablar.
* *
A Apea vae iniciar seu
campeonato (?!?) amanhã.
Resumo dos jornaes de segunda-feira: assistência, 2
sócios vinte e dois jogadores e o juiz; esccFa 40 a 28.
A asslstenc'ia< toda no final
do jogo dormia e roncava...
inclusive as vinte e dois joGrcfesa patifar^,
gadores.
diria o Juvenal Ennio...
Preparazione aceurata.
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ci
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K_/*
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~mmmmmmm.m
íntorferenzo delia radio.
— No: sono infonnazioiil
finnnzlnric.
II Ministro delle Colonic
ha stabilito che nc?Io scuole
elementar! ln EMtrca possano essoro ammcssi, a parita
«•oi bianchi, anche maestrl dl
colore, purche abbiano suffidento supere.
Sarebbe come dire: "Mae.
stri di color cho snnno".
*
*
*
Krach!
Krach!
JL&VOW4L G&kii
i v-
e
*
*
# DaUa "Vedova allegra":
lo sono nn ometlo onesto
e tale io voglio restar!
*
*
Ma almeno nelle ven© dei
mulo scorre un po' di sangue,
di cavallo.
Krach!
ore
#
^flW_ *
*
Una volta un mulo esclamó con un metro cubo di boria:
— Io sono un destriere!
Pavesi rispose:
— Io sono un commendatore!
*
#
Peró la barba la fnnno creveere tutte úgualmente.
mp~
*
Bollettini spagnoli.
Dei legalistl:
Vittorie in tutte le fronti.
Dei rivoluzlonari:
Vittorie ln tutte le fronti.
Del popolo:
Fucilazioni in tutte le schicne.
*
y
J
i
9
l
a
ifi Ieri:
"La spagnoln sn amaro cosi!"
Oggi:
"La spngnoln sa ammazwire comí!"
*
*
II
caduto
ladeio
Ecco
Poteva
signor Jorge Raick é
dal 2." piano dol gratMartinelli.
un uomo fortunato.
cadero dal 17.°.
*
#
I Sovieti hanno reso obbligatorio nn tipo unico di
scarpo.
I cittadini russi sl sforzeranno poi di ndottare un tipo
unico di calli
*
#
* Ci sono diverso
inezze ore italiano.
#
*
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orticaria
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*
La Crisi é come
cea. Da principio fa
nia poi ci si abitua; si
si canta c sl suona il
lino.
la trinpaura;
donne,
mando.
* f
Ma che ne sara di quei
benedetti. Messicani che da
piú dl un trimestre non fanno
una rivoluzione?
* •*
Adios mi noches!
muchachos!
Viva la Espafia!
Viva su madre!
Oló!
Adlos
* #
Palpites para hoje:
"Vinceranno i rivoluzionari".
Palpite para amanhã:
"Vinceranno i legalistl"
* *
Sentenzo moderne.
Vivere non <j necessário:
impossibile.
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Questa ce Ia vaccontava 11
Cav. Salvatore Siddivó:
Sul palcoscenico manca alia
prova un cantante tutfaltro
che dl çartello.
LMmpresario Pancani interroga 1'lnserviente, che torna tra feia to per essere andato
in giro a cercarlo:
Ma dove diavolo si é
cacciato?
Io non lo so. Sono stato
al caffé, alia birreria, al bi.
liardo, a casa...
LMmpresario fremendo:
E
dairaccalappiacani
non ci sei stato?
# *
"Weiss
é in visita presClara
amica e inrfamiglia
so una
terroga un bambino.
Quanti anni hai, piccino?
Cinque anni. e lei?
—
.
Io? Prova ad indovinarlo.
E* impossibile! Non so
contare che fino a cinquanta!
# #
Umberto Sola, quando risiedeva a Ribeirão Preto, venne
in S. Paulo, in cerca d'un posto cbe gli consentisse un migliore tenor di vita. Ma dopo
di essersi molto raccomandato senza alcun pro, stanco di
attendere invano, risolse di
tornarsene a casa, e recatosi
alia stazione del'a ferrovia, e
preso un biglietto per Ribeirão Preto, s'incontró in un
amico, íl quale gli chiese se
avesso poi trovato il posto.
SI, rispose, l'ho finalmente trovato.
Me ne rallegro. E' un
posto buono?
Figurati! Di prima ciasso.
E dove 1'hai trovato?
—. Nella ferrovia che sta
per riconduTmi. a Ribeirão
Preto!
u
i
ti
Booolni
Ivl vil, 1
to (10) — conterá un — verbo auislliario (11) — felice
di piú.
Quando stasera verró a casa sua per — inuovere le lal)bra e Ia língua producendo
suoni (12) — con suo padre,
voglia introdurre furtivamen_
te qua'che — quadrello da rigare (13) — sotto — Pabitante dei Maròcco (14) —
delia mia — piccola palia di
ferro vuota e riempita di poivere che lancinta scoppia (15)
—: ia lasceró a bela posta
sulla cassapanca neiringres80.
Sono speranzoso che mi
vorrá — tenere a lungo in un
bagno d-iposolfito di soda
(16) — un appuntamento nel
módico frugale par si monioso sóbrio (17) — municipale.
Mi recheró a! convegno —
agitando le ali e mantcnendo
Ia direzione con Ia coda
(18) —.
Le invio tanti — religiosi,
bigotti (19) — ecc... ecc...
Suo
MARTINO
Orizzontali e verticali:
(1) Io — (2) Fortuna —
(3) Giorno— (4) Compagnia
(5) Cielo — (6) Dito —
(7) Voglia — (8) Accordare
-— (9) Servi — (10) Mondo
(11) -Essere — (12 Par.
lare — (13) Rigo — (14)
Marocchino — (15) Bombetta — (16) Fissare -— (17)
Parco — (18) Volando —
(19) Devoti.
Dopo pochi giorni Ia Hignorina fece recapitaro a Martino (non il Bello) una risposta contenente le tre seguenti precise pavole: — Si fac.
cia ricoverare!...
*#•*¦¦•
Lina Terzi, si sa, é una
donna molto spiritosa e feconda di motti ingegnosi e vivaci. Ando a trovaria un giorno
un'altra dama, ia quale, sentendola parlare saggiamente,
credette di farle un gentilo
complimento dicendole:
Mi accorgo che mi hanno ingannata coi dirmi che
avevate
invecchiando,
voi,
testa.
Ia
perduto
Voi vedete — rispose
prontamente Lina Terzi —
che conto si debba fare dello
ciarle; anche a me avevano
detto cho voi avevate trovata
Ia vostra; ma veggo che non
é vero.
*
* •*
.Molte, moltissime volte gli
impiegati fanno Ia fortuna di
un'azienda. Appunto per ció
ogni buon direttore deve
preoccuparsi di una oculata e
seria cernita nella scelta dei
propri dipendenti. Giorni or
sono Lea Candinl si reco in
un negozio di stoffe di rua
Libero Badarô, per farvi degli acquistl, ma ben presto se
ne allontanó, indignata, dopo
di avere scambiato coi commesso le seguenti frasi:
* *
Martino (non il Bello),
punto scoraggiato dall'esito
conseguito coi suo primo tentativo di conquista, sempre
maníaco delle parole crociate,
si rivo'ge ad una sua nuova
conoscenza, con Ia seguente
missiva:
Gentile Signorina,
ogni volta che — fu cangiata in vacca da Giove (1)
Lo Ia — Dea bendata eretta sopra nna mota (2) — 'di
passare un — poema dei Parini (3) — nella sua delizioza — schiera di circa 200 nomini comandata da un capitano e formata da plotoni (4)
mi sembra di toccare —
lo spazio convesso sulla Terra e che ci appare turchino
(5) — Con — ciascnna deMe
parti mobili distinte e árticolate con cui terminano le
membra (6) —.
. Piaccia al Numi che ella —
macchia o neo congênito in
(7)
qualche parte dei corpo
—
dare
.freqüente
di
piú
il tono alie corde dello stnr
mento (8) — questa picco'a
grazia al piú umile dei suoi
freni suppTementari (9j
.__ e \\ — puro, pulito, schiet-
tk:pÂ^UU€^
Dunque questa stotta é
dl ultima moda?
Ultimlssima: ultimo ar.
rivo.
Ma soolorirá al sole?
Che! si figurl; ó da due
anni in vetrina e purê guardi
com'ó conservata!
•x- # *
Ma ei general Franco...
E Queipo dei Llano?
Si, ma Cabanellas...
E Gil Roger?
Bueno, ma Companys...
Eh! Largo Caballero...
já lo vejo: ma Estreito
Motorista...
E Pintacuda?
_ si, ma hasta Marinoni...
E Teffé?
Hel'é!
E Hailé?
Sellassié!
Hip - hip - hip: Helió,
Teffé - Hurrááá!
# # *
,La cronaca pellicolare portenha (stock Ugliengo):.
Para Ia Metro y en companía de Brian Aherme, Joan
Crawford va a filmar una pe_
iícula que tiene de nombre:
••Vivo mi vida".
El título es sugestivo, ya
que ei papel principal ha sido
confiado a quien desde hace
un tiempo se sindica por eso
precisamente, por vivir su vida.
, Separada de Douglas Fair- *
banks (hijo), Joan inicio un
romance de amor con Franchot Tone, que fuera 3U galán
en algunas produccioneg estrenadas no hace mucho tiempo; pero ei idilio no cuajó en
más que en eso. En un simpie idilio, aunque ei chimento
que con ese motivo se formo
fué de aquellos que tocan ei
limite dei escândalo. Luego so
creyó que Joan tendría algo
que ver con Clark Gable, y
luego con a'guns otros más.
?Qué ocurre en definitiva?
Nada; sino que Joan vive su
vida, y por lo visto, en forma
y cam_
apresurada, divertida"cambianbiante; sobre todo
le".
* * #
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FORTIFICA
Sempre imitada igualada.
Nunca
1
u
DEDOLEúSZA
E SGÒRAGOIAMJBNTO
Con le innovazioni che sor_
gono, la vita di giorno in
giorno diventa piú difficile.
Cosicché non si puó camminare ilberamente per le vie.
Dovunque per esempio esiste il pericolo delle automobili. Alle volte, poríino bu i
marciapiedi si corre pericolo
di essere investiti. Questo'
stato permanente di preoccupazione scuote i nervi delle
persone deboli e anche di
quelle forti che si curano
scientificamente. Nelle grandi metropoli il progresso cam_
mina a lato dei pericoli. In
queste condizioni non tutti i
loroabitanti poBSono alimentarsi e riposare come sarebbe necessário. Si esauriscono, perdono i fosíati e altri
elementi indispensabili al sistema nervoso. E questa é la
ragione dei successo dei Tonofosfan fra le persone indebolite nelle grandi cittá.
Dopo due o tre iniezioni si
sentonp rinnovate, ritempra.
te, come se avessero goduto
qualche settimana di riposo
in un clima di montagna.
NOZZF
Rologna-Sandoval
•II giorno 29 dello scórso
mese di Luglio, il nostro otBotimo collega, sig. Américo
"A
Gadelia
logna, redattore
matrimozeta", si e unito in
nio alia gentile signorina
Clotilde Deleuse Sandoval.
Furono testimoni, dello spo.
so, il dott. íCa&per Libero, direttore'delia "A Gazeta" e la
signora Marietta Leonel; e
delia sposa il sig. José Rey e
la sua signora, Elena Bologna
.Rey.
Alia simpática coppia, che
parti, súbito dopo la cerimonia nuziale, per Santos, dove
trascorrerá la luna di miele,
le nostre piú vive felicitazioni.
*
*
Polichetti-Caggiano
Sabato prossimo avranno
luogo le nozze delia gentile
signorina Anna Maria Policbetti, col signor Vincenzo
Caggiano.
La cerimonia religiosa si
svolgerá a'le ore 17, nella
chiesa di San Francesco, largo omonimo.
*
*
Ardinghi.Dominella
m 25 Luglio u. s., nella
Chiesa di S. Gecilia si unirono in matrimônio- la gentile
sig." Enrichetta Dominella. e
il. distinto giovane Virgílio
Ardínghi;.
Dopo ía cerimonia fu offerto aglinvitati un riccio
lunch nel salone Vittorio E_
manuele.
Ai novelli sposi rinnoviamo
le nostre felicitazioni.
PUBBLIOAZÍONi RICEVUTE
¦ "Infância" —• Rivista mensile educativa illustrata, orgaho ufificiale delia Crociata
Pro Infanzia. Ricca di árticoli, di illustrãzioni e di consi-far.- ip-madrí, merita di
0i
n
n
luml ippÊifiate
SCRUPOLOSITA'
La vecchia signora che viaggiava sola per la prima
volta aveva seccato il controllore col chiedergli piú d'una
volto quanto mancava ancora ad arrivare ad X. Y.
Impazientitosi, il controllore rispose infine:
Per favore, signora, non me lo domandi uríaltra volta! Le assicuro che quando staremo per giunr
gere, Vavviseró io stesso.
Disgrazia volle peró che egli dimenticasse temporaneamente tale promessa, per ricordarsene di nuovo
soltanto quando il trenó ebbe sorpassato di parecchi
chüometri la stazione delia localitá richiesta. Egli capi
che c'era una cosa sola da fare visto che la povera viaggiatrice s'era cosi pienamente fidata di lui: far fermaré e far retrocedere il trenó. Giunti che furono di
nuovo ad X. Y., il controllore si precipito nella vettura
occupata dalla vecchia.
Presto, signora, scenda, ê arrivata., M'incaricheró io dei suoi bagagli.
Oh, grazie — rispose con un sorriso riconor
scente la viaggiatrice — ma io non devo mica scendere
qui. El che mia figlia mi ha detto che quando arrwavo
a X. Y., era ora che io prendessi un'altra pillda, —
HELLE'.
/
/
essere accolta in tutte le famiglie.
#
#
COMPLEANNI
La sginora d. Aida GuastL
ni, sposa dei noto giornalista
comm Mario Guastini.
Alia piceola -anniversariante
i nostri auguri.
/'*
* *
.
Linteiligente bambino Carlino Bíaz, figlio dei nostro
Cândido
amico
aífezionato
•
*
*
La signora Jole Rocco, spo-,
sa dei signor Luiz Rocco, commerciante in questa piazza,
*
*
II nostro connazionale signor Luigi Gorga, tanzionario
delia Comp. Singer, in questa
cittá.
*' *
*
Helena Takacs
Con "giorno
una brillantissima íe2 u. s. Ia grasta, il
mmk.
I
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'J$mr- ^m
, >.í$sM
BHÈxíxn^^B
BÍS&^l
wL * m
WÊmSÉmm
* *
*
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Diaz, appassionato lettore dei
"Pasquino Coloniale", abi tan.
te in via Gomes Freire 92,
Rio de Janeiro.
•*'
tt *
Hanno íesteggiato il compleanno, durante la settimana:
Giovanni Padula.
Rag. Nady de Oliveira Mar
tins.
6
Rubens Lopes.
Umberto- Brioschi.
Sig.na Concetta Earducci.
\
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*sy
¦¦-'
'
-
*
*
*
CIRCOLI E SOCTETA'
La prossima gita a Santos
dell'U. V. I.
La gita a Santos é-stata definitivamente fissata per il 30
corrente (domenica). Presso
la Segreteria delia societa Bi
ricevono fin d'ora le adesioni
accompagnate dal rlspettivo
importo (83 per gli adulti e
4$ per minòrenni da- 3. a 12
anni).
Siccome 1'aduttatá: ó' stata
stabilita presso' il Restaurant
Cicognati sula spiaggia José
Menino, nel presso" sopra menzionato é compreso il viaggio
in tram dalla stazione di Santos alia spiaggia, e viceversa.
I soei delia U. V. I. che vorranno partecipare a questo
pic-nic, specialmente se con
famiglie e conoscenze, sono
le
pregati d'inv,iare per tempo Se.
loro adesioni affinche la
greteria possa espletare le
pratiche necessarie.
tt *
I
La gentile bambina Regina
Droghetti, figlia dei sig. Rodolfo Droghetti e delia signora Lyly Grazzini. Droghetti.
Sig.ra Dirce Carline.Stainatis.
Sig.na Virgínia Vascono.
Sig.ra FTancesca Fraraccio.
••
Sig.na Sivia Gtnesi;
"
Decio Pasquim'
Giuseppe Antônio Piro.
Fiore Feola.
Dino Sabatelli.
Sig.ra Iole Rocco.
Sig.na Nibe Perobelli.
'¦;•
Paolo Giannotti.
Giuseppe Cenamoj
tt * tt
'
COMM. DOTT.
ft "/'
PASQUALE MANERA
Dopo parecchi mesi'di; permanenza iü Europa 'è arrivato il goirno 5, col "Conte
Biancamand" il Comm.' dott.
Pasiquale Manera, assieme alia leggiadra tf-distinta sua íifliuola,
All'egregio amico, diretto.
re del'Istituto Biochimico.Italo-Brasiliano, ed alia cortese
sua/figlia, íl nostro piú cordiale "ben tornato".
*
I. M D. A. .
Promosso daH'Associasione
<fDan.
ex-a^unni Istituto Medip
te Alighieri" sabato prossimo
15 corr. av^á luogo.nei saioPàuni dei Trianon (Avenida"Bailo
lista) il tradizionale
d'Anniversario", dalle ore
' -. 22
*:
al"e 4 dei mattino.-.
E' d'obbligo liabito di rigo.
re.
I
ziosa signorina Helena Takaes ha compiuto ilventesimo anno delia sua lieta esi_
stenza. Alia gentile signorina
che, nelPoccasione delia íausta data, ha ricevuto un nugolo di amici e parenti, inviamo i nostri piú cordiali auguri.
U
a
tt
*
OTRCOLO ITALIANO
Stassera avrá luogo il bailo di gala'che lá direzione dei
Circolo Italiano ha indetto per
festeggiare la vittoria delle
armi italiaiie nell'A. O.
La íesta, per 1'interessamento giá suscitato, riusc^rá
indubbiamente animatissima.
Essa si svolgerá nei saloni
delia Sede Sociale * ed" avrá inizio alle ore-22.;
La Direzione prega caldamente i signori. soei di.vo^r.
si astenere dal richiedere biglietti d-invito per. estranei,
poiché ne é «tata giá sospesa
la concessione. . •
E'. prescritto üabito- di ,ri¦ gore. ; ,¦ „¦•¦¥,¦'¦:¦ 'T-ri -iy:s-;.v}:
/
u
12
do
coloni»1
«
E
LAB. PAULISTA
DB BIOLOGIA .*
Domani, a'le ore 9, sara solennemente inaugurata la nuova sede dei Laboratório Paulista, a R. S. Luiz n. 161.
fi. E. 11 Vescovo toni la benedizione, e il sig. Valentino
Giolito aprira Va sessione.
Parleranno poi 11 Prof. Dott.
Dott. Ulys-ses
Carini e Prol.
'
ParattthOB.
* *» *
CJULUD
tSd-Ao nati durante la settimana: *
Eliona Coelho de Moura di
Antonloi •
Kilza; A-rea Palestino dei
tenente Flavto.
FTomena Bt-qiiee Licclardi
.
di G. Battista.
Quilici Pirani; Giuseppina PIrani, sposata con Lorenzo
Manfredini, e Paolo Pirani.
I funerali ebbero luogo
mercoledi scorso, al'e ore 9,
da via Cajurú n. 125 (largo
do Belém) per il cimitero dei.
la Consolazione.
•* •*+ #
SI sono spenti in questa «a-
pitale durante la settimana:
Filippo Caligiuri.
Salvatore Vecchio.
Rosina Cope'li.
Raffaela Rascigno Rocco.
Luigi Tosetti.
Giuseppe Marotte.
Ignazio Vetere.
Angelina Pellegrino,
Álvaro Moledo.
Cario Dondi.
Fortunata Siniscalchi Dí
Kelice.
Flavia Vislbelli Plrró.
NicoMno Pirani.
Domenico Romeo.
Natale Leone.
Nicodemo Salviati.
Michelangelo Mastropietru.
Teresa Arcolani.
cfatidhto- cjiMfi
'. V * #
klio rozzi
Elio, quel bímbo vispo, graaioso ed intelligente, Siglio
dei nostro egrégio e distinto
junico Ing. Giuseppe Pozzi e
Donna Zulmíra Abbondanza
Poisiz, ha compiuto ieri, giorno 7, il seeto anno di etá. Per
la lieta ricorrenza ebbe luogo
in casa Pozzi un fine e simpatico ricevimento alio scopo
di rendere maggiormente gaio
il compleanno al piccolo Eüo.
: Agli auguri affettuosi dei
molti amici, il Pasquino" desidera aggiungere i suoi, posticipati, ma ugualmentc fervidi ed affettuosi
-.•<
*
#
*
NEÇROLOGIA
Dalila Dias de Almeida Romeo
Sabato scorBO, alle 3 dei
mattino, .dopo breve malattia,
ha cessato idi vivere all'etá di
.19 anni la signora Dalila Dias
de A'meida Romeo, sposa dei
signor Geraldo Giorgio Romeo, figlio dei nostro collega
signor Emilio Romeo e della
signora' Annita Curti Romeo.
Alia famiglia addolorata
noper l'immatura perdita, le
st?-*-* piú seritite condoglianze.
Babato alle bre 17, ebbero
luogo i funerali.
II feretro parti da via Djalma Dutra 219. per il Cimitero
delia Quarta Parada.
/.
Maria Antonia Canuso Romeo
¦ 'Il
ore
giorno 30 u. s. aUe al.23,30 ha cessato di vivere
rétá di 80 anni la veneranda
signora Maria Antonia Canuso Romeo, vedova dei complanto signor Gerardo Romeo,
noto e stimáto industriale di
questa piazza.
,. .1 funerali ebbero luogo íl
giorno 31, állè ore 15, partendo il feretro da via Japura 52, per Cimitero S. Paolo.
*
.**¦
*
mPêM.WWmXl'*'-'**'**1
'
Nicolino Pirani
.Si é spento in questa capi^é.il sig. Nicolino Pirani,
eommerciante, sócio deíla dit.
Ita! Irniáqs Pirani, di questa
piazza.. Lascia i fratelli: Rodolfo pirani,, sposato con Maria Guaglíauoui Pirani; Edpaiido, sposato con Mercedes
Nel pomeriggio dei giorno
5 u. s." giunse in S. Paulo la
salma dei nostro compianto
connazionale Guglielmo Giorgi. La messa fúnebre venne
celebrata alle 11 dei mattino.
Alle ore 17, dopo i canti liturgici accompagnati dalPorgano, venne benedetta la Sal. ma, Ultimata la cerimonia fü-
nebre, un corteo di parenti e
di amici, segui il feretro fino
al cimitero di ,S. Paulo. La
Salma. fu inumata nella tomba di famiglia. Belle, espressive e adeguate parole furono
pronunzjate da nn giovane
rappresentante degli operai
delle Industrie Giorgi, il quale intese esaltave nella figura
iAAhíu,A
deiriEsthUo preclari virtú di
earattere, cuore ed elevato patriottismo.
II "Pasquino" trhe lo ebbe
distinto quanto sincero amico, rammaricandosi per la Sua
triste dipartita, porge alia
cortese famiglia delVEstinto.
le piú sentite condoglianze.
•
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1
a
'*.'". I,
n
11 tandetto fo mame d Ôô#m. 7Helfo %oà#o*iü
>t*>
Xei salone Confessa Mari- a poço a poço la sun invidia- &iqhe contro le Sanzioni h_> of- con quolrarto oratória ché„,lo
ferto ben 200 contos.
distingue, volle precisara, che
nn Crespi, gentilmente con- bile posizione finanziaria.
educuPietro
Morganti
ha
dei
Ciravrebbe
Altri, al suo posto,
la fortuna dei Comm. Moi-gancesso dalla direzione
iiO1
i
to
suoi
(I cm soltanto dpyuta, al sj"fli
«otenore
o
italianamento
vita
colo ItnUnno, ebbe luogo gio- cambiâtò
*¦""•¦
no
o
o
egli
ed
esse»*»cameratigli
indo.frs.so
lavoro. Luminosapuó
vedi sem, giorno ít, alie ore stiluito alPantico
flcMíi
famiglia.
dei
sua
la figura
bella
trattcggiondo,
mente
20, 11 banchetto aircgregio K.mo 1'albagia a*i.ezzosa
Noi lo potremmo definire dc^ festeggiato cJ.Íuse;ir suo
connazionale Comm. Pietro nuovo rieco.
il
ito
Altri avrebbe hn barbar
eminenti qua- 6inagTiante discorso còn lé seMorganti,
per quoste sue "pre
fascista'', guenti espressive parole; ?11
nome dandogli un aspei- litíl come un
Con questo banchetto, pro- suo
cerca- perchè egli ha saputo realiz- Comm. Pietro .>fprgáptl ha
e
•
avrebbe
o
straniero
iuosko dn una onorevolo Comle origini zare in pratica quello che 11
pu rancho onorato la Pátria,
le to di náscÓn/Jeredcüa
comprendento
iniss-ione,
sua fã; Fascismo ha poi predicato agü perchè quando un ^taliano si
:r.riiíi
italiane
o
innggiori figure delia Colônia niglia, rivendjeando una no_
italiani aíl''Estero: "Rispetta. afferma In virtú dei próprio
italiana e presieduta da.'
e cambiando ia re la terra che ospita. Oneraonesto lavoro, valoriza», ,oltrc
Comm. Tito Tuccimei, s-inte- b..ta fittizia
con
nazionalitá
quella
l'oro, ritalia col lavoro, con
il suo nome ,nnche quello.dei
se fcstogginrc Ia concessione própria
diconta
ospitale.
nesta
e
che
dcl
piú
quei
paese
popolo al quale pppartleno.'*
dellá rommendn deliu Coronn
"per tutto quanto
avd^àpplnm-i
non
Tenderia
scroscio
ó
Uno
tutto
Ora
questo
.ntalfn, da parte dcl R. «ori- essa lia di grande nel passato, (hiuse il dire fluente ed esto.
é
Morganti
Pietro
venuto:
verno italiano, al connazlonacome ogni lucchese di nel presente e neiPavvenire". ' tico dei Comm, Giovannetti,
lé Pietro Morganti. La çoncés- ínasto, iininune
da ogni meQuando, due anni or sono, cho fa anche abfcracdáto, dal
razza,
¦ione di questa onorificenza
cbe ii figlio Fulv.io gli tel--- festeggiato. t
bassezza.
vlcnc i* consr.crare i meriti in- schinili, da fT.nl
Al Comm. Giovannetti sc
<Mscutibi'i o le vlrtú preclare
scrit,
' gui Prancesco Pettinati,
dl un geniale figlio delia mail
eíegantei
tore
e
dicitore
dre terra italiana, meriti c
seguente
il
.
quale pronunztá
virtú che mhio-vaiai a eollocadiscorso:
vc il festeggiato aí primo piauo del'a collcttivltè italiana
-Del comm. Plet-o Mdrganin.S. PaUlo.
ti hanno parlato assai bene.
II banchetto beni» organizcon autorita ed eioquôuza, ;gli
zato* o sapientemente prepaegregi orateri che. mi hanno
tato, riuscí, irreprensibile nel.
irreceduto. AttràVoraò.'.16 orahi forma, una autentica afferzioni che abbiamo aseo'.tate,
mazione di stima verso H
la .figura di Pietro Morganti
Comm. Morganti, che attraèci é ba'zata in tutta la sua
verso una condotta lineare
complessa e suggestiva perso*
(manto insindncabilc, ha sapunalitá come uomo dl lavoro c
to raggiungere la generale al;
di lotta. di costruttore e di cata considerazione ed una vepo d'azione, di agrico'tore e
ammirazioaineera
ramente
di industriale e, finalmente,
ne.
' di italiano tenacementè attaccato alia Pátria ma egualI meriti dei festeggiato,
mente avvinto a1la generosa
nonché la simpatia che Egli
ambienti
terra ospitale ove i'áitivitá
tutti
inspira in
gli
una
degli italiani ha
che
vittoriosa
aí
colonaili, fecero
abbondante
raccolto
sempre
di
personalivera moltitudine
matorlàli
in
compensi
di
messe
assente
tá, volle non essere
morali.
,t.
si
e
prouna manifestazione che
dimo_
una
appunto
L'argomento ó stato quindi
poneva
testimonianza
trattato dalla
una
egregiamente
atrazione,
di Tuccimei e
B
generalc
vibrante
questa
parola
pUbblica.
significaaltro
d_
testimonianza
quel*a.elegante dl Giovandi
quello
Mi limiteró quindi ad
alPinfuori
netti.
to non ha
ri«>noassociarmi di tutto cuore a
che il pátrio governo,
scendo e consacrando lalta
questa significativa e meritae
ta nuanifestazione di omaggio
dignitá di Pietro Morganti,
atto
ad uno dei piú lègittlmi eapovenuto,. con questo suo
fonnenti delia nostra collettivitá.
ad apnagare la giusta e
In Pietro Morganti noi onodata attesa deiriittera colônia.
che
riamo-questa será tutti quei
Alia fine dei bianchetto,
*.
!
vecchi italiani venuti in Brafu ininterrottamente animato
sile quando 1'Italia non era
da una fine orchestra, prese
queMa che é oggi e le condila parola il Comm Tito Tuc
cimei, il quale pronurizió il se_
Adamantino era ed . ada- grafo da Bologna che era na- zioni delia nostra emigrazione
o
mantino é rimasto; semplice to un Morgantino Bolognese, erano. ben diverse. Desido
quente discorso:
1'occasionc
dl modi era, quando era po- Pietro Morganti ha pianto jdi frattanto cogüere
una volta
"Se bene che a stretto rigo- vero
ancora
per ripetere
e tale é oggi che é rieco, gioia!
ha
'Colônia
Italiana
connazionáli,
che se la
Camerati,
re nello stile fascista non si profondamente italiano era al
suoi
dei
se
virtú
saputo per
Soltanto queste lacrime,,
dovrebbero far bancnetti.e che suò arrivo in Brasile e tale é
avesnon
membri elevarsi, ingrandirsi e
benemerenze
altre
ció
cento.
rimasto al cento per
gli ipereritiei troverannò
aarebraggiungere utt altissimo gra*
fuori tempo. Purê era necessaOgni qual volta la Pátria se il nostro festeggiato,
do di prosperitá ció è dorutJ
rio sery,irsi di questo iriezzo, ha bussato alia sua porta, non bero sufficienti a giustificar-Go_
il
1'alta onorificenza che
principalmente, o per lo meno
antiquato ma pur sempre ef- ha mai bussato invano.
concedergü.
in grandíssima, parte, alia
ficace per riunire le personaQuando D'Annünzio nel 1919 verno ha voluto
ilo a nome dei Fascio e dei bonfcá. dei pqpplo. paolista che
litá delia collettivitá. italiana inizió coirimpresa fiumana la
Paolo gli ci ha spaíancato iraternamendi S. Paolo intorno a Pietro
rinascita italiana, Morganti Dopolavoro di San
e fac- te le súe bractiá e alia gíauguri
migliori
i
Morganti, perchè il festeggia- di sua iniziativa invió telegra- porgo
di tale nerosa dòvizia di quéstá. terto é realmente un italiano
ficamente al Poeta Soldato cio voti che italiani
—1
ra chenèl tormèntato e.insànd'eccezione.
úh'impórtante somma per il tempra si moltiplichino,
la'
grandezza
vasto mondo per
guinato maré,dela sitüazíóne
vettovagliamento del"a ei-ttá.
Morganti é da oltre due lüimmortale."
mondiale, rappresenta effetti
Le varie sottoscrizioni Pro delia Pátria
stri in S. Paolo: qui egli é
vãmente Tlsdla dèl áògpóLa-*ll..
venuto emigrante, qui col suo Pátria lo hanno visto sempre
Al Comm Tuccimei segui il Ia'. pace è dal. pfogíÍ6>Stfo,..'.'',
contribuente spontaneo e geiavoro, colla sua tenacia, cor
Meritrè nobiíi ev*miê %ixGiovannetti i] quale,
Comm.
neroso; nélPiiltima sottoscrL
la sua intelligenza ha creato
¦
'¦
V
¦
¦
¦
i
.*S.;,:*J
i
1
Brasile, o questo amore aiia
terra è appunto caratteristien
delia nostra gente.
Noi italiani siamo essenzialmente un popo'o di agricoltori.
Possono le circostanze averei spinto a dare uno sviluppò sempro maggiore all'in_
dustria, per rendere il nostro
paese economicamente indlpendente; possono le sanzioni, colle quali 5 2 nazioni sto!tamente pensavano di potercl
soffocare e vincere, avere impresso un ritmo ancora piú
intenso alia produzione industriale; ma la nostra vera rie.
chezza é sempre la terra., ia.
nostra vita ed il nostro avvenl.rè sono legati alia terra e
tutti gii atti dei Governo so.
no diretti a dare sviluppo alragricoltura, dalla campa__na
dei grano ai premi ai coloni.
E se non bastassero g'i atti,
vi é 1'eseinpio dei Duce che
simbolicamente si reca ogni
anno a falciare le spighe di
giano sorte sui terreni, iin
tempo pantanosi e malaviei,
ed oggi riechi di messi e di iavoraíori.
Questo amore alia ter. a,
innato nelPanimo di ogni ita..ano. voi lo avete trapiahtj.to in Brasile: avete avuto fe.
de nella terra, nei tempi buoni ed in quelli critici, ed avete creato colture nuove ed intorno a voi vivono, nella vostra piceola repubblica di Tamoyo, migliaia di famig'i.e,
non di coloni pavidi e asserviti, ma dl liberi lavoratori
che in voi vedono 11 conãottiero, il consigliere, 1'artefice
delia loro prosperitá, non íi
loro sfruttatore.
Questo é il migliore titolo
onorifico di cui potete andare orgoglioso e per questo io
vi saluto, tenace colono Pietro
Morganti."
ghe d-Eoiropa, e dei, coatlnente asiático sono
"cfelónecome devastate da'utí
di sangue
e di fuoco che minaccia travolgere .tr.on.ta ,secoli dl civil.
tA, 11 ^üàclrò tíhe oflfre 11 Brasilo . é,.coníòrtàííte e infond 3
un senso di deírena flducia.
Noi Itáliíiní phe abbiamo il
senso!clássico delPequiibrio o
dè-Parmonla Vctieál' Brasile
siamo legatl da ta"rití "vincou
dl sangue, di amicizia .
di gratitüdiiie; principalmente
per ià fécènte dimostrazione
di solidárletâ ideale dimostratnciin òcçasione dei conflillo
Ualò.ôtiopico, auguriamo cL
nobile paèsse che ci ospita un
avvènire sempre piú luminoso.., _.-.*
.'¦
'..>.!.>,
Moltissimi ápp nusi phiuseio lu"f{hé delle bePe parole di
Franeesco Pettinati, ii quale
si riconfermó oratore di primo piano;
A Franeesco Pcttlna.i segui
Umberto' Scrpieri, il quale
prónunzió il seguento discovso:
"Portando al ¦ Comm. Mor.
ganti il saiuto delia Camera
Italiana di Commercio. potrei
di&pensarmi * da aggiungere
qualsiasi altra parola, giacché
g!i oratori che mi hanno' precedutoilustrarono con superbe frasi tutte le pavticolar.
benemerenze dei festeggiato.
Mi limiteró a- prospettare
un altro e non meno degno
aspetto delia personalitá dei
Comm. Morganti. •¦•¦.
Permettetemi che, con figurazione d'Annunziana, vi chiami "tenace colono" intesa la
. paróía " colono", nellálto sensb romano,' perché i romani
furono i colonizzatori ed i civilizzatori
dei mondo.
.
Come dégno esponente deiía nò_trà stirpe ItaMca,- voi
avete avuto sempre fede ed
amore alia terra, a questa ter_
ra feconda e generosa dei
•*_¦¦¦¦-•_• -.. -
....
iii ¦ ¦¦¦ ¦
•..
.;
i
n
u
Una vera ovazíone chiuse la
fine dc1 belüssimo discorso di
Umberto Hcrpiori, che vomie
da tutti coiiiplimentnto.
Proso inflnc la parola il H.
Console Generalo M. O. Comm.
Uiuscppc Castruccio, il quale,
con la .na fino dialettica, seppe mettere in rillevo anzlti.t.
to ehe il neo Comniendatorc
era riuscito ad nflccndere, assistito e sorretto, solo ÃiilU
próprio energie fnltiva, e, poi,
rhe la ooncessiono deironoviflccnxa ativo sighlflcàto non
avevn che quello di cpnsacrnre i merltl dei festeggiato.
Èlgli conoliise il suo dlsçorso, <«lie ci 6 iinpossibile rlportaro integrãinicntc, eon le *<¦guenti testuali parole:
"Sino dai primi albori de*'la civiltá, i popoii sentiroi.o
i! bisogno di manifestare ai
loro capi ai loro eroi, ai 1« ro
1-oeti e a tutti i loro grandi.
La gratitudine o 1'ammirazione.
i3o- sero cosi segni cli distin
zione, sia in corone di alio. o
e di quercia, sia in spade, s*~udi, anelli e altri simboi. I Ro_
mani avevano la "corona muralis". che veniva conferita a
chi primo avesse scalato le
mura di una cittá. invesütv,
la "corona ovalis" per chi .ra
moritevoíe dela pubblica ovazione, e moltissime altre distinzioni intese a premiare gü
atti delia pubblica henem.renza.
nel
Chiunque fosse entrato"coro.
la
con
Massimo
Cireolo
na ova-is", non importa se di
umili origini, aveva diritto al
rispetto di tutti, e i Senatori
si alzavano in piedi e lo invitavàno a sedersi fra di essi.
Anche nel Médio Èvo i _egni delia distinzione cavalieresca non mancano; troviaino
i, .Cavalieri di -Gerusaleiume, i
Temiplari, i Cavalieri di Rodi,
i Cavalieri di Malta e mol tissimi altri ordini di distinzione e nobiltá. Soltanto con la
diffusione delle dottrine libe.
___...____^___._.___^_^_._____
¦.-¦¦¦
_j¦
i
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_____l_^^____B_J____3___ff*.
¦¦¦¦¦
__-_______¦_-___________¦___¦¦!
fc''j:oj£^J-t-. .->'¦¦ HJÍÍ8Í88.^^S^^^v/'|lvwSS_&_^^^^*Bíi_ft__íff_^_-_-^__^
___¦¦¦__¦¦¦¦—¦.—¦
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¦ ¦ ¦__¦¦ i ¦
_i__n,__
i
n
,
.„
raloidi, cominció a stiluppdvsi lo stolto principio-che Int.
ti gli uomini sono guali tra di
loro. <> che tutti gli uomini sl
dobbono idontificare nel llvello piú basso. Veniva cosi negata !a piú alta e la piú _ublimo aspirazione dell'uomo.
duolla cioé di elevarsi col rf'1prio sacrifício, col próprio ln.
voro o con la própria tenaclá,
dai iive'li piú bassi fino a
quelli piú alti delia riechezza
delia intelligenza, dela coltura e delia spiritualitá. II Di*>
ljingoso dei bassi foneli \:c.c\~
deva ícaro. Tutti gli uomii.i
erano condannati a vivere cti
ivo'lo piú basso, senza $ófisibilüâ di salire. Chi lo aves<-;** tentato, sarebbe stato u»
ciso. Nel nome difqueáta niO
struosa concezione sociale, rlí»
molti ancora chiamano libe tú, anche le decorazioni cava leresche furono soppresso. Mu
liei nostro paese dove lóvivr
natamente a civiltá millei.aria é slata chiamata al"a \"acossa da Benito Mlissolilí',
oggi, non solo sp'ende il 3ü'e.
ma si ammette che 1'uomo *f*
libero e ha il diritto di U-Vbiare, di ecvarsi e dl nobt1;.
tarsi. Questo diritto viene riconosciuto adesso a favore üei
Comm. (Morganti, nato modosto, ma che col suo lavoro h".
saputo raggiungere una ecco'e
zionale posizione finanziaria
sociale, al punto che Sua Maestá il Re d'Italia si é degnato di concedergli questo segno tangibile e visibilo ^el
Sua alto e âmbito compiacimento."
Il Comm. Castruccio, sem.
pre attentamenfe ascoltato
per la maniera elegante dei
suo parlare, onde facilmente
riusciva ad incatenare Pattento uditorio, fu alia fine dei
suo (lire lungamente applaudito, complimentato ed abbracciato dal Comm. Morganti..
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^'k'":''^^^^^^^r^Sn^v^^m^KJmw^^^^^^BffíS^BSS^Êmm^mV^Á
L*.-.:*:;^:S?^'¦'::.\''.''':::i;r:::
aspetti del banchetto
-''*!' Servi2lo fotográfico speciale pfer "II Pasquino Coloniale"
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(Foto Pe.ce)
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ASPETTT DEL BANCHETTO
Tra gli intervenuti notanttmo:
CoiMrí. Giuseppe CastrucMa, Regio Console
.
H
IH
Pírvfjilo fòfú&rafién spèciale per "II Pasquino Coloniale"
Gènerale — Comm. Tito
Tuccimei, Reggente il Faseio di S. Paolo — Cav.
Orazio Graziani — Cav.
uff. Salvatore Pisani —
Cav. Giovanni Turco —
Cav. uff. Livio Frioli —
Rag. Giacomo Ivaldi —
Cap. Giovanni Ronchi —
Dott. Pietro Baldassari —
L. V. Giovannetti — Aurejió Sammarone — Giovamú B. Raia —- Dottor
De Fuccio Francesco (Piracicaba) — Cav. Vinoenzo Sabino — Gr. Uff. Giuseppe Martinelli — Lieto
Franceschini — Gr. Uff.
Luigi Mediei — Ercole
Aversa — Conte Andréa
Matarazzo—Stefano Margutti — G. B. Scuracchio
Luigi Scattolin — Ing.
Primo Fazzini—Dott. Victor Ayrosa Filho—Francesco De Paula — Charles
de Tonaszewski — Ing.
Nowak Wilhenn --• Dott.
Alcides Ayrosa — Carnera Italiana di Commercio
Gr. Uff. Giovanni Ugliengo — Francesco Cuoco — Cav. Dino Páulini —
Ezio Martinétii — Cav.
i
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______LM
A ringraziare tutti, oratori
intervennti,
si alzó, infine,
e
11 Comm. Pietro Morgan ti, il
quale, visibilmente coirimosso
per tanta spontanea maniíc_
stazione, disse che 1'omaggio
tributatogli soprayvanzava di
molto le sue modesto vlrtú e
che lui lo accoglieva come
sprone ad una piú alta cd intemerata condotta avvenire.
11 festeggiato chiuse il suo
còmhiosso discorso còn lé seguenti esprcssiòni: "Scnsibile
a questa calda manifestazione, io tengo a dichiarare che
mi sapró costituire geloso cusfode di questa verace simpatia che gli egregi miei conriazionali, autoria o colôniali, hanno voluto testimoniavmi, non solo, ma cercheró con
dghi mezzo di essenfe sempre
piíft' degno."
Le commosse e sincciv parole dél Comm. Pietro Morganti suscitarono, nella folia
dei áüoi ammiratorí, un aragano di applausi
II banchetto riuscí splciuli<lo e comnioVente ed il Comm.
Pietro Morganti puó andare
giustamenté Orgoglioso per la
bella manifèstázione che si
ebbfe ih riconoscimento dello
me non comuni virtú.
¦
Elia Belli — Pietro Pará'ni — Cav. Gitdio Helzel
Cav. Uff. Ludovico
Lazzati — Cav. Sebastiano Sparapani — Barboza
Meca e C. — Dott. Ezio
Moncassoli—Gr. Uff. Geremia Lunardélli—Comm.
Bernardo Leonardi — Julio Meca — Manam Giovanni — Ardelio Guidi —
Cav. Francesco Marengo
Cav. Ernesto Giviia,ni
Giulio Parente — mlvatore Filardi — José Losanna Minetti — Avv.
Francesco Tommasini —
Ezio Battistini — José L
Loria — P^oio Napoli r~
Rag. Luigi Sacchi — Cav.
Arturo Odescalchi — Circolo Italiano — Marchese
A. Nicastro Guidiccioni-—
Francesco Matarazzo Nipote — Ing. Adriano Arcani — Avv. Giuliò Romeo
Comm. Ing. Gaetapo
La Villa — Cap. Cario Go.ronte Magnoni — AntoHio
Ambrogi — Ing. Páidiho
Ambrogi — Francesco
Pettinati — Ettore Bresciani — Dott. "NiüoUho
Pepi — Süvain Levy —
__¦
tFôtò -fmi)
Giovanni Senise — Rontero Pinto e C. — Gennaro
Grieco — Dott. Antônio
Grisi — Francesco Cotáe
Emidio Falchi —. Vaseo Lenci — /. B. Pizante
Armãúdo Sèstini —
Ivo Tortóri —^ Giàvamií
Compdrato ¦-— Donato Piastino &r- Onüífato -Bérsõiti
Ilãebràndo CostanUni
buigi Sciascia -^ Ràg.
Mario Scotti — In%. Virgilió Isola ~ Ulisàè -Pellieciotti ~ Prof. Vmturi
Bòtt. Cwrlb Alberto Benincasa— Gr. Uff. AIMgelo Poci — Ràg. Pietro
Falchii — Gaetario Pausero _-_: Ràfàelè M&yer —
Enrico Mànogfasèo^Pao10 Mam§'ra880'"** ílfiekele
Vaeààro —Dott. Valente
Giannini ^- Dott. Gâv.
Gitâeppe Fàrano ~ Giu—
seppè Arturo FtotiUiíi
Antônio Flosi ~ Uhione
Viaggiátori Italiani #^ De
Luca Pietfo — Albèfto
Cèfvone **= Wott. Sifoadião Nngueirã dè hiÊna,
*/. jjBoos
(Piracièàbà) -~ €wte Rodolfo Cteéfri
és* Úonte Adriano $^m$^.,
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DEL BANCHÉTTO
(Foto Pcsce)
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— Conte Raul Crespi —
Gr. Uff. A. Marinangeli
— Nicola Serricchie —
Igino Serriechio — .Alfonso Roselli— Calliera Galliano— Dott. Vincenzo
Seria — Mario Morgantí
—; Américo Morganti —
Prof. Franeesco Piccolo
,-— Prof. Ettore Onorato
?— Prof. Luigi Galvani —
Gqlesi Terenzio (Piracicaba) —- Enrico Gregori
(S. Carlos) ~~ Michele
Giunetti (id.) —Franceseo Schiavone (id.) —Ing.
cav. Mario Schraider —
Arturo Capodaglio —Brurío Puteri .— Rosso Cent.
Giovanni — Ing. Girardi
Luigi >- Cocito Ernesto
—- Lajota ing. Guido —
Nicoli Alfonso per la "Benedetto Marcello" -—Cav.
affv Pctrsqüale Fratta —
Paféhtra ItaMa — Dott.
Raffaele Parisi —- Igino
Pellegrini ~~ Ângelo MaStâtiâtea —¦ Dott. France^$0.Patti íi*. Lorenzo Cu— Gaetano Maren-
go — ítalo Adami — Orlandi Sobrinho e C.—Cav.
Cario Micheletti — Cav.
uff. ing. Donnino Donini
Ugo Fazzini — Comm.
Arturo Apollinari — Cav.
VirgiUo Galvan — Dott.
João A. Martin — Vicente Amato Sobrinho—Lui
gi Pieri — Cav. Caetano
Zammataro — Associazione Ex-Allievi 1. M. D. A.
Pietro Tofani (Piraci-
caba) — Lucien Kahn —
Felix Loeb — Marc Locb
Fábio Ruy Galembek
pA;bcrío Alves de AU
meida — Antonio E. dc
Souza — José Dias de
Castro — Antonino Sali:,dor Messina — Fanoio
Flosi — Luigi Rimldi —
Prof. Manlio Nelli Benedetti — Cav. Franeesco
De Vivo — Dott. Giuò-eppe Palandri — Società
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eli Piracicaba — Dott. Augusto Goeta—Duilio. Frugoli — Celestino Valerio
Anzano Frugoli — Dr.
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Massimo Tommasini —
Dr. Rodolfo Monecchi —
Silvio Montanarini — Guglielmo Corazza — Guido
Cataldi —Alexandre Marcondes Filho — Luigi Jovane — Ippolito Vagnotti
Ivo Gori — Matteo
Malfatti — Antonio Aulicino — Franz Buffardi —
Cav. Uff. Olinto Simonini
—Italmar S/A — Alberto
"II
Quattrini Bianchi —
Pasquino Coloniale" —
Alberto Ferrabino — Cav
G. Castellani, R. Vice Console — Rag. Alberto Bonfiglioli —Serafino Fileppo
A. S. Malfatti — Societá Italiani Uniti, Ai araquara — Andrade Rabello
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GANANCIOSO — II caso
Maggi diiíiostra che non sempre i daiuai'1 fanno Ia felicita.
affannarsi ePerché djunque "diètró
alia riesasperatalpnente
cbezza? )L a riechezza non é il
requisito] essenziale, raa aP_
pena une1) dei fattori che contribuisc(.io al benessere. In
quanto alia tragédia Maggi,
non sempre il suicídio ó codardia:i e noi non possiamo
non ami. nirare quesfuomo che
seppe con pari serenitá aífrontare le lótte delia vita e
1'ignoto delia morte.
CARIOCA — Si riconferma
Ia noftizia, da noi pubblicata
in prima mano, secondo Ia
qual'. Ia personalita che rivare hera i tropici rimarrá poi
definitivamente' neH'emisfero
boreale.
HPEITTATORE — Si smen.
tlsóe che il Comm. Dott. Tito
Tuccimei venga destinato ad
uri Vke-Cohsplatp, e questa
sr* entita é causa di sinceri
rallegramenti tra i numerosi
afnici che conta nelía Colônia
«juel nostro ottimo e coito
tunzionario.
-- 11 banchetto
f COLLEGA
kl Comm. Pietro Morganti e
.stato una imponente mani. estazione di stima. Anche noi
ci associamo alia manifestazione, perché il Comm. Morganti, in fondo, col suo carat, tere semplice e 'buono, é una
persona che non puó non riuHcire* simpática.
DUBE,H) — Che c'é da dire? Abbiamo scritto di Egidio
Bianchi:
dobbiamo
í! Francamente,
co_
Ia
stampa
a.mmettereche
'oniale
sempre
riconosce
non
con equitá i suoi amici. Assempro: Egidio Bianchi. II signpr Bianchi, oltre ad essere
un eccellente scrittore, come
diniostrano le sue attuali collaborazioni al nostro giornale,
é un grande amico delia stampa. Pochi prominenti colônia.
]i aiutano come lui, questo no-'
stro famoso "quarto potere"
— e mai nessun collega bussó invano alia sua porta. Arrógi che, direttore di due
grandi aziende — Ia Brasital
e ia Cia. Ítalo .Brasileira de
Seguros — che non destinano
grandi somme alia pubblicitá
a traverso Ia stampa, il noegrégio • connazionale
stro
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SOFFRITE Dl
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SIH0SITE?
posÊ
spesso e volentieri, attinge
alia propria tasca per sovven/.ionare in forma non indifferente quei periodici ch'egli ri_
tiene meritevoM di appoggio.
E il bello ó che, meritevoli di
appoggio, li ritiene un po'
tutti. Perché Ia bella ed opportuna iniziativa editoriale
"Homens e cousas do dia"
non include questo simpaticissimo nome nella lista dei suoi
profilabili? E' un suggerimento dei cui esito editoriale ed
extra-editoriale, ci rendiam o
mallevadori."
E riconfermiamo pienamen_
te quel che abbiamo detto.
Bianchi, per noi, é e sara
il ''prú miglioré" galantuomo
che sia apparso in colônia in
questi ultimi 50 anni.
MPLO»LATICO — La nostra informazione apparsa nel
numero passato, e secondo Ia
quale un vicino Ministro Pienipotenziario sarebbe destinalo a Rio, é riconfermata.
IJUONO BITIRO — Sinisgalli ricircola?
MARTUSCELLI - 500.
CAPO D'AGLIO — Avete
visto, al Banchetto Morganti,
come inghiottivano foene l'avv.
Puteri ed il bertollico Belli?
CURIOSO — Si dice -— e si
dice insistentemente — che é
molto prossimo un altro ba.ndietto, per íesteggiare . tavolta una onorificenza concessa
ad un nostro connazionale che
.— tra parentesi — fa parte
ridi quera categoria che noi
compo.
tenfamo sinceramente
"bonifiglióli".
sta di
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MORALE
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In America, un trenó lfefc. ' gerissimo, costruito in allulftínio ed acciaio léggere.
B" andata coei: una notte
il trenó é s-omparso.
«Ecco cosa si é guadafcnato a .ostruirlo troppo ífegAfcero: ehe ce ..PhtoAho alleggerito dei tutto.
•«••3. 4.
Vengo ad ottrirvi lia
'
mia calvizte pèr la pubblli ciitá dei vofítíi articoli di
/,¦ii ermo. Accetto qua^lüiq-ue
sexitta.
Oh, baeta Vlnútimia
V deUa ditta.. La qualità dei, rarticolo, lei 1'ha giá scritta Ih frohte...
¦U^Ayyy: U:r
J^^*
4_# ____f ¦ _&j..^Q^..k____r _____________________
_F___Í____
* «* *
Moita pubblicitá é fatta
coi piedi. Finallmente «eaco
quella dei calvi che sicuramente é fatta col oajpo.
iatmUtfrlwmwaM
n*<
* *
I calvi pttbb-fciitafí ha-ni ,no íjtph-ü Wâ^ttâbili.
Cor'
rono uai bei risòhio. ESpc,ngono la pèllé.* álliâ fronte...
-— Lettore, hai tu un arIttente capp-Ho i_a testa, ticclo da lanciaare sul mer« Ma mèiètrare la calvizie in cato? Affidane la; pubbliciogni íièP púbblüco. Ghe! tá ai calvi. Sanai sicuro che
(^Iva-i-õ!
ü tuo ^'ticolo viene lancia
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veramente sulla piazza.
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—•¦' ."^iVn i ifelMJáiljiggW
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Indietreggiando, il mulo
ha colpito nel petto
il povero Giannetto.
Morale
State attenii al rinculo!
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JUquidaidáttePREZZI
BEN
SCHAEDLICH, OBERT & CIA.
RIDOTTI
RUA DIREITA, 16-1.8
¦:<
le risorse delia lingua italiana
Finalmente cominciano a
.ribe-larci all'od;iosia íservitu'
delle lingue straniere... Ma
perché adoprare delle parole ostTOgate quando possiamo usare voca'boli nel nostro ricchissimo idioma?
incomincia.
La rlscossa "sanídwjich"
/Perché dire
opportuquando ci soccorre
"framezzino"?
il
namente
Perché chiamare "icoktaii"
quello che si puó appellare
sempliicemente
molto piu'
"zozza", come vuole D'Aninunzio?
Bisognerá abituiare i caífettleri e i pasticceri e i baríteti (altro vrcabolo da cambiare) ai nuovo e leglttlmo
linguaggio. Altrimenti a dire a bruciapelo a un carneriere:
— Portami un tramezzino! —
Quello é capace di andarti a cercare il traversino dei
letto e di chiamaie due
guardle per farti ccmdurre
in manicômio.
Per la "zozza" non ci son
paure. Tutt'a>l piu' vi toecherá ingollare un biicchie^
di quella rerino di grappa "zozza"
fàcevá
Ma
la
pente.
testo anche presso i vecchi
liquoristi.
Ammaestrati dairesempio
insigne, dovremo cercare,
per quanto ci rigranda di
epurare il nostro vocabolario da tante parole barbariche e questo sia détto soprattutto iper gli scrittori e
giornalisti sportivj che non
aprono bocea se non dicono
una paroiai inglese.
Per esempio "goal". Nem
c'é dunque mezzo di cambiare questo brutto vocabolo, di renderlo con un vocadibolo nostro? Si potrebbe*
re, per esempio, "ingollo".
Ci sembra che sarebbe ugalmente eíf|icace ed espressivi.
Ma questo non é che un
piccolo esempio.
Perché le nestre signore e
signorine parlano sempre di
"permanente", ehe é quella
speclale arrieciatura dei capelli che li fa rimanere pettinati per molto tempo? Non
itapotrebbero molto piu'"mazdi
lianamente paitoe
zoechio"?
Dove vai?
Vado a farmi il mazzoechio.
Non vi ipare che suoni aitrettanto bene?
Cosi lo "short", quei modello di picicole mutandine
che le signere portano ali
rnare, nella dannata ipotesi
si
di coprire qualche cosa,
"mezdovrebbe chiamare la
zarella". E di una persona,
invece di dire che ha dello
"schic" si dovrebbe dire che
ha delia "gramatigia".
Quando si chiedono degli
¦ >¦¦ • ' ,
y-H-.r.yw-o-.'/-''.-''';
•*hors-d'oeuvre",
bllscigna decidersi a doman dare invece
dei "giammengoli".
Ció non vi sembri lumer(Per chi non lo sa!-.
bio... "lumerbio"
un.ogé
pesse
che sigettivo italianilssimo
"stranc"',
il
quale liai
gnifica
rassomigliare
il difetto di
troppo alia parola "etrange"). Cjó, dunque, non vi
sembri lumerbio: la nostra.
lingua ha d'uopo di rinnovar ciiecia e quattrini come
si dice di chi ripágUa nicr
gliera.
E non dirai ai tavolegun "coper.giant=: di mettere"mezzuglio",
to", bensi un "foot-bal."
non parlerai di
non di
ma di "pallistorgio"
"barca" ma di "pia.iscalmo"
(o "schifo") e • se ti pungerá'
vaghezza di abbandonarti
alia scomposta voluttá di un
bailo moderno non pralerai
ma di "romgiá di "nimba"
"fronbeia"
detta cobolai" o
frombo
e
rombo
si da quei
che
scagliato
che fa il sasso
frulla come il ballerino in
vado a farmi fare un tra- i!
questa strana danza. esotica.
(volgarmente dettc';
Sen certo che i fedeli let- mezzino"paniho
grávido") ed
tori ci aiuteranno in questa anche
Ció;;
meritoriai ricerca: per ora, l a berci sopraunâ zozza.cora-;,
schiarirmi-11
a
servirá
ve lo confesso, tanta fatica
'::—~~'
mi ha fatto venir appetito: prendonio."
BRANCOS
CASPA
ueda
a bei los
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Juventude
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&aaSSsG^Bm^^^^^^^^^^e^
In vendita nelle principali
profumerie di S. Paulo o
Rio de Janeiro e con i
concessionari e distributori
generali
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WmmWÊÊmy^rrÊà. —
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LAVANDA
COLDINAVA
— Abramuccio, Abramuccio... — lo rimproveravano
sempre — Non si ficcano le
dita nel naso.
Abramuccio era stanco di
sentirsi rimproverare.
Famigliari e conoscenti non
facevano che riipetergli la
stessa cosa, per quanto piú
volte il piccolo Abramuccio
avesse affermato di avere sorpreso quelli stessi che lo rimproveravano, mentre erano intenti ad operare accurate esplorazioni nelle narici con le
dita.
Una volta Abramuccio si
trovo ad un pranzo.
Sembrava che tutto dovesse. svolgersi nel migüore dei
modi, ma ad un tratto il maLaccorto Abramuccio si fíccó
le dita nel naso.
Tutti notarono la cosa. Alcuni notarono persino che il
padre di Abramuccio fece piú
volte gli occhlacci al ragazzino, che, tuttav.ia, assor.to in
gravi rifiessioni, continuo a
tenere le idita nel naso.
Passo qualche istante.
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CASA
DOS
ELÁSTICOS
LTDA.
R. Libero Badaró
N.o 5»
S. PAULO
Ad un tratto Abramuccio
allungó una mano e prese un
pezzo di pane.
—' Abramuccio, — lo rimproveró dolcemente un commensale — hai tenuto fino ad
ora le dita nel naso, ed hai il
cor.aggio di toccare il pane...
— Conosco 1'educazione; —
si risentí Abramuccio — é vero che tenevo le dita nel naso
ma, (prima di toccare il pane,
mi sono leccato per bene le
dita.
LETTERE DELLA MIA
DATTILOGRAFA
SpetabÜe Dita,
la seprente- per alssucarvi
cirevuta deirassogne di rile "X ih tonto arretrato,
giusta por celiai N. X: ?".
H nastro scopirrondente
sara costa in mettisana con
lavisccipa di siffare il prezzo
dei lengo giastonato al metro buco.
Quanto al barcone fossile non teriniamo dl toperci
a giaccne delia
adcardare,
di un mazzo di
mancanza
strapporto, mentre ché abbiiamo giá cih ciá — dietro
nV chiriestà — fabto offerte molto glimori anche per
la1 gnafre lescai.
Vogliate mocumque esaerci cipresi per il Q. e per la
T.
IL CAPO PERARTO
22
ti
SE
C
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I—BB Bi
O
"
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ac
ií cô*í£, il qutodb ed ii ipéàdè!
Coloro che vogliono
(.'onsultarc il nostro co1laborntore "il buon consigliere" per qualsiasi
uso o convenienza delia
vita sociale, scrivnno alrindirizzo dei giórnaüè,
con
firmando
pseudo.
verrisposta
e
Quesito
ranno pubblicati io quo
stn rubrica.
Q. — Si dice che chi disprezza compra. Ebbene,
ehe pensa di un uomo che
disprezza e prende in giro, in sordina, quasi ogni
donna che incontriamo?
R. -— II disprezzo per una
persona é il suo deprezzamento morale. Si puó avere anti.
patia o disgusto per un essere volgare. ma si disprezza
soltanto chi non si stima.
Peró molte volte il disprez•Áo non é che un ripiego suggerito dal dispetto o dal tornaconto.
Molti uomini respinti ostentano di disprezzare la donna
desiderata attribuendole difetti e maechie inesistenti.
Altri, per distogliere la mo.
glie da una vetrina, disprezzano gli oggetti esposti come
indegni di lei perché troppo
pari per lui.
II provérbio "chi disprezza
compra" riassume efficacemente la tendenza a disprezzare quello che si vorrebbe
ma non si puó ottenere.
iSe lei applicasse la teoria
airuomo che, acompagnandola, disprezza le donne che in_
contra e specialmente, imma••
gino, le piú graziose, dovrebbe concludere che quelle donne gli piacciono tutte.
Puó darsi che si tratti di
una formula genérica applicata e ripetuta per consuetudine; ma se la formula é nata,
deve esistere il motivo, cioé
l'impressione piacevole che
egli ne prova.
.Naturalmente si tratta di
una finzione, troppo ingênua
p.er nascondere il trueco, cha
vorrebbe dimostrare la sua indifferenza per le altre e la
sua esclusivitá per lei.
Non si fidi. Io preferisco
gli uomini che, anche accom_
pagnati esprimono la loro ammirazione per un'altra donna.
B anche la loro compagna dovrebbe essére dei mio parere
perché- potrebbe giudicare ii
buon gusto dell'uomo nel lodare le belle e per riflesso
sehtirsi bella ed essére lusingata dalla scelta.
*. *. *
Q. — Ho 48 anni ma sono fisicamente molto a posto.
Conobbi tempo fa una
ragazza di 25 anni e con
Lei yoleva perdermi? Ecco.
mi ha perduta.
oOJMÍqíí qMtuiü
lei passai momenti deliziosi. La relazione era assolutamente disinteressata e
mai si parlo di fedeltá.
Un giorno in tram, alzando gli occhi dal giornale, la vidi entrare e prender posto quasi vicino a
me. Stavo per rivolgerle la
parola quando mi accorsi
che un giovane prendeva
posto accanto a lei proseguendo una conversazione
che non mi, lasció alcun
dubbio.
Rimasi coyifuso, arrossii, ma non avevo nessun
diritto di far Voffeso.
Per nascondere la confusione, scesi dal tram.
Non feci una bella figura
e questo mi secca.
R — La cattiva figura molte volte é unMmpressione
soggettiva che deriva dal_
1'amor próprio e non é avverlita dagli altri.
Lei pensa: io sono cosi a
posto, abbiamo passato momenti deliziosi e tutto questo
non basta! Pare di no. II poeta ha scritto: per quanto sia
il dolor non idir mai "basta"'.
E tra voi non si tràttava cli
dolore.
Lei si é seccato ne] vedersi
sostituito e per questo crede
di aver fatto una brutta figura. Ma non pensa quella degli
altri?
Se il giovane concorrente
avesse indovinato clie lei l'avesse preceduto, avrebbe provato anch'egli un certo irnba.
razzo.
E che cosa avrá pensato !'a
ragazza vedendosi coita in fiagrante con la refurtiva? Ma
per essa faccio le mie riserve
avrá
perché
probaibilmente
sorriso di compiacenza.
iSe il giornale 1'avesse interessato maggiormente, se non
avesse alzato gli occhi, se i
due avessero preso un altro
tram, nulla sarebbe accaduto.
Con una punta di malignitá
avrebbe potuto salutare la ragazza e parlarne e insinuare
il sospetto nel terzo incomodo. Ha preferito di essére idelicato e cavaliere, e far finta
di non conoscerla.
Peró ha avuto torto di tur_
barsi e di arrossire perché, ci
scommetto, la ragazza é rimasta perfeitamente a posto, padrona dei suoi nervi e de] suo
contegno.
Cosi, senza volere, ha lusingato la sua vanitá. Mon fac-
tt *
cia il geloso e neppure lo
scontroso tanto piú che, come
dice lei steBSo, nessun impegnò vi lega.
Se la rivede, la fermi e se
le sorride la confermi.
In una figura delle antiche
quadriglie le dame cambiavano cavaliere, ma dopo una
breve pausa ritornavano al
primo.
Non era una brutta figura..
*
*
tt
Q. — Per una fatalitá
ho dovuto gettarmi nelle
braccia di un bel giovane,
salvando Vonore di mio
marito, senza che questi
sappia...
Ho implorato il suo silenzio senza perdermi ed
egli da gentiluomo ha
mantenuto il segreto.
Dovró rivederlo inevitabilmente. Come contenermi? Ho paura che attenda... Mi sono accorta di
piacergli ma tengo a rimanere fedele.
Non si vendicherá dei
mio ostinato rifiuto?
K. — La sua lettera é oscu_
ra come forse lo era la stanza quando si precipito tra le
braccia dei bello, simile alia
ballerina clie nel finale di un
nume- o si. ..las.ciá ghermire e
rollevare e rotearé nell.aria.
L'cs~enziale é che lei s:'a ri
inasta sollevata, non perché
ha avuto un soliievo, ma perché non ha sorpassato il programma de'la ballerina.
Cosi sembrerebbe dalla firma e dal suo rifiuto ostinato.
Ma allora perché tanta pau_
ra? •'
Se per un istante ha fatto
la ballerina, é naturale che
1'onore di suo marito sia stato in bailo; ma lei l'ha salvató perché la sua agilitá le ha
fatto riprendere 1'equilibrio.
il bello egli attende e sia
purê. Ama il bailo e spera di
perfezionarsi e imparare nu ovi passi, di preferenza falsi.
Perché e come dovrebbe
vendicarsi?
Lei lo chiama un gentiluomo e dopo duo vighe cambia
di parere! Ma c f?ura di queilo che vuole?
Se egli rimarrá sempre in
attesa, se la situazione sara
sempre piú tesa, per difendere la sua fedeltá lo congedi
definitivamente, con una ibeL
la frase, ambígua e consolatrice. Questa, per esempio:
#
q, — Sono molto giovane, innamorata di un amico di famiglia che ha dieci
anni piú di me. Le mie visite frequenti nella sua casa hanno per único risidtato moita gentüezza da
parte sua. Ma in fatto di
a more, nulla.
R. — L'amico di famiglia
é sempre stato il perturbatore
delia medesima. II suo piceolo
cuore che pulsava regolarmente ' come un orologio di re
cente fabbricazione é stato
sconvolto da quei visitatore.
Probabilmente é questo il
primo uomo che lei vede con
qualche frequenza. Senza tanti preamboli, senza fare confronti, ha detto: se mi piace,
perché non potrei piacergli?
L'amico é giovane se hi
solo dieci anni piú di lei che
é giovanissima. Ma non ó detto che 1'amico di famiglia.
debba corteggiare tutte le
donne delia casa. Anzi se il
giovanotto é serio o per lo
meno t.iene all'amicizia dei
suoi genitori, é naturale che
egli sia gentile con lei e nul_
la piú.
Lei va spesso in casa di
lui? e vi rimane sola ed a
lungo? Le apparenze indicherebbero che i suoi genitori
hanno una fiducia illimitata
nelFamicizia di lui e nellMnnocenza di lei.
E' próprio sicura di non essere ancora una bambina? e
phe 1'amico non la giudichi
íale? Se lei -é cosi precoce dovrebbe giudicare se le gentilezze che riceve sono fatte alla figlia degli amici o alia
donnina che piace. Ci vuol po.
co a capirlo. La natura delle
gentilezze, ij gesto, lo sguardo non dovrebbero lasciare
dubbi in propósito.
Creòe che egli provi una
simpatia, senza malizia, ma
espansiva, come ha visto al cinema o letto in un romanzo?
Se vuol persuadersene abbia una di quelle audacie che
stanno fra la sfrontatezza e
1'ingenuitá.
Quando sara sola con »ui
gli dica a bruciapelo: —- Io
vorrei per marito un uomo
che rassomigliasse a lei.
Stia certa che in nessun caso si offenderá. O ri dera di
compiacenza e le dará un buffetto sulla guancia diceudole:
— Cara bambina! — oppure.
non riderá, non dirá niente,
ma si morderá il labb.ro infe.
riore.
In questo secondo caso si
fermi se non vuol toglier» alla famiglia un amico.
IL BUON CONSIGLIERE
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cronache arretrate
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B_^
Le tragedie delia gelosia
SQPPRIME LA MOGLIE E
SI SOPPRIME
VENEZIA, 12 (Canal
Grande).
Di una tragédia che per
Ia notorletá dei personaggi,
il motivo e Ia fulmineitá
con Ia quale si é svc*lta ha
profundamente turbato Topinione pubblica si hanno
soltanto pochi parti col?,.ri
che brevemente riassuimíiamo.
Le notizle sono anccra inoerte,
quindi ci dobibamo
limitare a riferire
lesito
delle pirime indagini tífettuate dalla polizia lociale.
II Capitano Moro Otello,
Astigato dal suo aiutante
maggiore tenente Jagu, oriundo .spagnolo, ha ucciso
Ia própria moglie Desdemona in un ímpeto di gelosia.
Compiuto 11 delitto, 11 capitano Otello si é scppresso.
II motivo delia tragédia
sembra che s.l debba rtacrcare nella mancanza di un
fazzoletto che Ia povera signora avrebbe dato a. un
certo Cassio 11 quale soffriva di raffreddore.
Ma puó anche darsi che il
fazzoletto ncin sia stato riporta to dalla lavandaia..
GLI ARMAMENTI
NAVALI
Cartagine chiede Ia paritá
con Roma
CARTAGINE (via cielo)
Nei drcoli bene informati
si afferma che il governo
di Cartagine ehiederebbe,
conferenza
alia prcssima
ioiternazíonale, ia paritá,
cnn Roma per gli armamenti navali. — (Radio Stefano).
—o—LE COSE 1NTTTIL1
COSTRUISCE UNA PALLA
ECCEZIONALE
ATENE, 15
Tutta ia pepolazione é in
rumore perene un talf; Apelle di Apollo avrebbe fat-
|^BgH|^^^^^_
LABORATÓRIO Dl ANALISI
Dott. Luiz Migliano
K. José Bonifácio, TA
(Esquina da R. Q. Bòcayuva)
Dalle 8 alie 18
to una palia costruita con
materiale d'eccezione: deiia pelle di pollo.
Portata Ia palia in riva
al maré i presenti dicono di
aver assistito a un curioso
fenômeno: molti pesei, attirati dalla novitá, aarebbero venuti a galla per vedere Ia palia di peíle di poilo fatta da Apelle figlio di
Apollo.
La notizia non é uflicialc
e merita conferma.
RISPETTATE
LE
BESTIE
áWàW-mm&
e-V
r.
Telefono: 2-0426
S. PAOLO'
CALZATURE
SOLO
NAPOLI
LO SíTUPIDO ATTO Oí LTN
VANESIO
ATENE, 12 (a mano)
La societá zoofila greca
ha elevato contrawenzione
e deferàto all'autoritá giudiziaria tale Alcibiade, noto
elegantone delia cittá, il
quale, per farsi netare ha
Ia
pensato bene di tagliare
"Fido"..
cane
coda al próprio
II malvaggio gesto ó stato
deprecato da tutti. Ci.auguriamo che i giudiei dei1'Aeropago siano oltremodc
severi contro questi giovanotti che, per farsi no tare,
tagliano Ia coda al próprio
cane.
—o UNA COLÔNIA NUDI8TA
SiCIOLTA DALLE
AUTORITA'
ÉDEN, 12 íritardato)
Le autoritá hanno provdalla
veduto all'eispulsione
"Paradisc
Tercelocalitá
stre" di una coppia di giovani nudisti, tali Adamo ed
Eva non meglio identificati, i quali vivevano in completa liberta portando per
tutto costume una foglia di
fico.
I sunnominati Adamo' ed
Eva sono sftati deferiu ail'autoritá per oltraggio ai
pudore.
II cronista
Dott. Guido Pannain
>
i \
i
Rua José Bonifácio n.° 176.
im
Rua Santa Ephigenia, 345
Ohirurgo-Dentista
Ex-professore delia Facoltá
L. di Farmácia e Odontologia dello Stato di S. Paolo
RAGOIX
R. Barão Itapetininga, 70
4.» piano — Sala 405
Ohiedere con antecedenza
l'ora delia consulta, per
TELEFONO 4-2802
..
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24
'fe^HOndo.
%c^>
Ca*. 1AU.
Mercoledi mattina, giorno
fi, giungeva la notizia dolorosa delia morte dei Cav. Uff.
Ferdinando Maggi. Noto e sti_
mato nel mondo industrialc.
commerciale e sporlivo di S.
Paulo, sebbene di carattere
riserbato e nemico naturale di
ogni esibizionismo. Stimato
dag.i industriali perché tecnico competentissimo e dai commercianti per la sua chiara
correttezza e la immancabilc
linea di signorilitá a cui imprr;.cava tutte le sue azioni.
(ili amanti dello sport invidiavano ed ammiravano in lui ll
•'tiratore d'eccezione" vineito_
re in diverse gare internazionali. Da tutti ben vó.uto per
Pinhata generositá dei suo
cuore. Ferdinando Maggi era
figlio ad un indusíriale di sin.uolare tempra. e, dopo un'adeguata preparazione all'e.ste.
i-o, ritornó, in S. Paulo, ove,
.ciovanissimo assunse la direíione
delTazienda paterna,
migMorandola e rendendola
modelio. Se bisogna riconoscern. nel padre Cav. Enrico Magj>i, il fondatore dell'impresa.
nel figlio Ferdinando abbia.
ino indubbiamente colui che
consolido e innalzó 1'industria
ala
vittoriosa
perfezione.
Raggiunta la meta, s'illuse di
potersi ritirare in Italia e vivere in tranquillitá. Ma partito s'avvide che non poteva
fare a meno delle sue maechine e allora decise di ritornare tutti gli anni a ,S. Paolo per
occuparsi de"lo stabilimento.
intento sempre ai perfeziona_.
mento di qualche cosa, a sostituire attrezzi piú agevoli e
convenienti, a migliorare inil congegno
cessantemente
delle sue industrie.
A 58 anni, mentre si dovrebbe trovare nella pieha vi.
goria delle sue energie íáttive, 11 troppo Hivoro, 1'indefes.sa applicazione lo deprime e
un evidente esaurimento nervosp lo abbatte. Gli intimi sa_
pevano delle sue -"offerenze,
ma speravano sempre che la
sua fortíssima tempra di lavoratore férreo riuscisse vit-
toriosa di ogni insidia. Inveco la sua capacita di resistenza venne sopraf.fatta dairinvisibüe ed invincibile nemico
e la sua esistenza fu inifranta.
II "Fanfulla", rlportando la
dolorosa quanto inattesa noti/.ia, cosi si esprime: "Ua cessato di vivere improvvisamen.
te, a bordo dei "Conte Bian-
H._,W^S_:.:4:^_____|
_____________________________________________________________Dr^ :5888B
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¦___________________________BII_______________-___________B_m
^^^^^^^^fl^^^^B|BH|BW8BB^t.*_-;v^CT
j^BBBSpgfjmiSaSgSm aB888}8ffl«lnWBBttMtf_WB_iiBW
IBM_)__K_a_<w£__y__n____M__w '.'ySsSr'-í •______! _^______6b3__
cainano" i) noBtro egrégio
connazionale Çav. Uff. Ferdinando .M.aggl. Anche nelle sue
ultime ore sl mostro sereno e
pieno di riguardo per g.i amici. Volle perfino chiedere per_
dono dei dolore e dei disturbo che avrebbe loro causata
la suà morte. Era un Italiano
ottimo nel preciso e amplo significato delia parola. Ottimo
per !a vita esemplare, tutta
dedicata alia sua .famiglia, per
la capacita di lavoro, per lo
spirito intraprendente, per la
intelligenza costruttiva, per
Ía dignitá dei carattere e lu
correttezza dei metodl commerciai e per la sua gênerosita. Era di quelli che non
fanno mai scalpore intorno
aglí atti che compiono. Ma in
tutte le oceasioni. quando si
trattava di far dei bene, o di
affermare con gli atti i sen.
timenti patriottici. era pronto
a dare il suo danaro in larga
misura. Fra i molti suoi gesti
filant.opici ci piacr? ricordare,
per il significato gcnti'e che
.l.bc il cospicuo' suo dono di
50 contos de reis per la fonflazione di una Colônia Mariria in Santos, f suoi pensieri
di solidarietá per i lavoratori
e per gli umili si concretirono in quel dono, che voleva
esse"e anche uh incitamento
a realizzare una necessária e
nobile impresa."
La sua immatura dipurtita
cause'ii vivo cordogio in
n.uanti lo ebbero amico ed in
tutta la nostra collettivitá.
Alia famiglia ed ai parenti
"Pasquino"
de_l'Es'_into
il
porge le sue piíi vive condoglianze.
S^H
Cav. Uff. Ferdinando Maggi
La vedova Lina Menni; le figlie Livia e
Amin?.; le sorelle Emilia, Elena e Teresa coi
cognati, i nipoti ed i parenti tutti, straziati dal
dolore, annunciano la morte dei loro caro
FERDINANDO MAGGI
avvenuta nella notte dei giorno 4 a bordo dei
"Conte' Biancamano".
F. Mzggi & Cia., Ltda., con prof ondo doIore, annimcia la perdita irreparabile dei proprio titolare
Cav. Uff. Ferdinando Maggií
avvenuta nella notte dei giorno 4 a bordo dei
"Conte Biancamano".
mmÊÊÊmÊÊÊÊÊmmmmWím
.
l
n
u
a
te sempre allori o applauai
senza fine, questa será dará
"La
principessa dolla czarda"
doi Maestro Kalmann.
lavoro
magnífico
Questo
dei Knmann, non errôneamente considérato dalla cri-
teatri
Ah «OA VIl-ÍTA
Accórré sempre un pubb ico
numerosíssimo per .issisteri'
nlle repudie di "Cielo Africano" l'allegva fantasia di Ilubino. 11 quale con questo suo
nuuvo lavoro ha largamente
soddisfatto le aapèfetative dei
pubblico piú rigoroso.
La Compagnia é assolutamente irreprensibile nel disimpegno delle proprie attribuzioni.
Col "Conte Biancamano" é
arrivato Ugo Maiisi, il nuovo
tica una delle sue migliori
produzioni, richiama sempr*
in teatro un pubblico numeroso quanto entusiasta e. a
spettacolo ultimato, contento
di avere speso bene tempo e
quattrini.
Entra in letto, Aldemiso, a tarda notte,
cou una scusa incerta;
ma la consorte, ch}é di mano lesta,
lo minaccia: ed ei copresi la testa
con le coperte per parar le botte.
Morale
S'appressa tempesta?
Va' sotto coperta.
DOMANDATE
I NOSTRI PEEVENTIVI
Camicette Soprabiti di flanella
Mantelli
Cappottini
Berretti di seüa
Baverine
Cuffie
Fascie
Scarpette
Vestitini
Scialli
Pannolini
wSm
Lenzuola di gomma impermeabile a metro
OFFICINA PRÓPRIA
che
UGO MORISÍ,
oggi debutta nella
zone di Napoli.
Iiar0-
SANTOS
SÃO PAULO
La Compagnia di Lea Candini, che tutte !e sere manda
in visibilio il pubblico e mie-
TEATRO
Rua
Badaró,
Libero
80
S ANT 'ANNA
Grande Comp. di Operette Lea Candini
Sabato, 8 Agosto — Alle ore 21
OGGI
— PRINCEZA DAS CZARDAS —
in 2 atti e 10 quadri.
LEA CANDINI — MAFALDA, VITELLI -— LEO iMflC-iELUZZI — S. SIDDIVO' — TIGNANI — ORSI.
Direttore artístico:
Direttore d'orchestra:
ENRICO 1'ANCANI
ARMANDO BELARDJ.
Matinée alle ore 15
AZUL
6Í?90°
OGGI
ore 20 e oro 22
OGGI
D É B II T T O
magnífico
;del
LI GO
cantante
MO RI SI
"Conte Biancamano", e che coche mercoledí arrivó col
*.
stituirá la nota culminante ideTattuale brillantissima
;
stagione dei
TEATRO
BOA
VISTA
in
:-: C I E L O
Di sera, ore 21
POLTRONA
Kua João Pessoa, 45/47
DOMENICA
FRASQUITA
MAZUKKA
A
R
rtUna signora ingiassó ai o
chili in 8 setümune, esito confermatò da attestato médico*.->
un'altra signora aumento di
chili in 5 settimane. Ln bam9
bino molto indebolito, di
i
chi
6
anni di etá, riacquistó
in
piena
in 7 mesi e ora sta
-.m-orc*
di
buon
esmpre
salute
e di ottimo appetito.
CASA LEMCKE
AL SANT-ANNA
DOMENICA
I poveri bambini, denutriii
non grideranno pio
magri,
e
alia vista delia fastidiosa bòt~
tiglia di Olio di Fegato di
Merluzzo, di gusto tanto ripugnante. La scienza medita
progredisce a grandi passi e
grazie a tali progressi, siamo
oggi in grado di poter còm'e
prare in tutte le farma«;ie,
Pastiglie McCoy di O io di Fegato di Merluzzo, ricoperte di
zucchero che contengono tutto le eccellenti proprietá dei
1'Olio di Fegato di Merluzzo.
e che vengono usate con solti- '
mo piacere da tutti: granai e
piecoli. Persino gli adu.ti magri e deboli, che devono curarsi con questo olio fbvtifiçàpte,
coh allegriá
apprenderanno
novitá.
questa
Gli uomini, le donne ed :
bambini magri. artemici ed
esáuriti, che hanno bisogno
di riacquistare forza e saiute,
devono prendere le pa_tiglie
MoCoy di Olio di Fegato di
Merluzzo. Se non ingrassèrá 2
o 3 chili, in 30 giorni. riceverá in restituzione il suo de-
Can-
tenor»:, che preceduto dalle
piú lusinghiera affermazioni,
debutterá stassera in questo
teatro.
OGGI
II nuovo método
di prendere
1 olio di Fegato
di Merluzzo
In pasUglie prive di qualsiasi
odore o «apore.
Corredi per Bebê
^________
25
a
n
AFRICANO:-:'
il nuovo grandioso successo di
RÜBOO
26
pasquino
i
iii.
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•
.,«
»i
'
•
,
coloniale
•
t^ok^t^ t-iwdtv
¦
6
bottuuito inédito di
I
tittLgtiíti'
>|
"Teste —
Queste ricette sono» Vaticano, non puó dar segni notevomie. Su ciascuna é ripetuto il mio li di miglioramento.
"Imputato — Desidero
nome. Ogni giorno io vedevo sul coche il prof.
modino dei malato queste boccette Hugues si rassicuri su questo punordinate da me nella mia ultima vi- to: il malato ha osservato scrupolosita, ma non notavo miglioramenti samente tutte le sue prescrizioni. Se
nello stato generale. La medicina é il signor Presidente, prima di congetutfaltro che una scienza esatta, e dare il prof. Hugues, volesse udirc
fra rimedio e guarigione non ò'ê un la testimonianza di Pietro Saintrapporto costante di causa a effetto. Silvain..
"Teste — Non
Le reazioni chimiche avvengono ri"Presidente —lo conosco.
vetri
dei
nei
laboratoE' il servo deigorosamente
.
ri, e un po' meno rigorosamente ne- Vimputato.
"Il
Presidente si consulta sottogli intestiyii. II corpo umano non é
un alambicco. Per questa conside- você con i due giudici, domanda al
razione non mi sono meravigliato né Pubblico Ministero se non ha obiedei peggioramento delle condizioni zioni. Nessuna. La stessa domandelVinfermo né delia sua morte. Ma da alia difesa. La difesa non ha opisebbene qualcuno curi i mali con le nioni. Viene introdotto Pietro Saintpratiche di magia, a me risulta che, Silvain.
"Presidente —
alio stato attuale delia medicina,
Da quanti anni
senza medicinali non si guarisce di siete al servizio délVimputato ?
"Teste — Da
nessuna malattia orgânica. Se il
cinque. Nella sua
malato compera i medicinali e poi bontá il maestro mi chiama suo colnon li prende o non glieli lasciano laboratore.
"Presidente
prendere...
(alPimputato) —
"Presidente
(alPimputato) — Voi Che cosa volevate farei sentire dal
avete visto altre volte queste boc- vostro collaboratore ?
"Imputato
cette ?
(rivolgendosi piuttosto
"Imputato — Io
stesso dicevo al al teste che al Tribunale) — Ogni
malato di far spedire le ricette dei giorno io mandavo Pietro SainU
Silvain in una. farmácia — un'altra,
Hugues.
prof.
¦ "Presidente — Ma il malato non non quella dei malato
— a far esene ha mai ingoiato un cucchiaio.
quire, su ricetta dei prof. Hugues le
Imputato — Ero io a impedir- medesime sue prescrizioni (e col gesto indica le boccette ancora suggelglieloi.
"Presidente — E allora,
perché late che sono sul tavolino). Al malato, dopo aver vietato li toecare le pospedire le ricette ?
far"Imputato
((pacatamente) — La zioni prescritte dal professore (indiprima cosa che il medico curante do- ca di nuovo, col dito teso, in un gemonda entrando nella stanza dei sto lineare la lunga fila di boccette),
malato é se ha fatto eseguire quella facevo prendere io stesso le stesse
ricetta; la seconda domanda é in pozioni, ma gliele portavo da. casa
•
mia in certi recipienti che non avevaquale
"II farmácia.
no nulla di farmacêutico, dicendogli
pubblico ride.
"Presidente
(al teste) — Lei cre- che erano estratti di erbe benedette,
de che se ii malato avesse osservato âistillate da me al chiaro di luna rele sue prescrizioni sarebbe guarito? citando certe formule.
"Teste— Probabilmente
Presidente (al teste) — E' esatto?
si\ quan"Teste — Poiché
tunque, come dicevo,. in. medicina
il mio padrone
non si possa dar nulla per certo. E' prevedeva che un giorno si sarebbe
fuor di dubbio che un malato di poi- giunti a dover dare di queste spiegamonite, quando non ha ventfanni ed zioni, conservava, catalogate, tutte le
é abbandonato a sé o é curato con boccette vuote. Non mi ê stato difV applicazione sottc/ le asèélle • di ficile rintracciarle. Eccole
"II Presidente, i
due giudici e il
francobolli, sia purê delia Cittá dei
Pubblico Ministero si passano di mano in mano le boccette vuote che il
teste, con gesti un po' teatrali di prestidigitatore che calcola gli effetti,
ha fatto uscire dalle tasche delVimpermeabüe. Acuni minuti sono impiegati nel confronto delle boccette
piene con le boccette vuote. 11 buon
Presidente permette anche a noi,
giornalisti, di vedete da vicino le due
serie di boccette: sono le stesse prescrizioni, senza un milligramm.o di
meno, senza una goecia d'acqua disiülata di piú. Tutte quante recano il
nome dei prof. Hugues. Di diverso
non c'é che la framacia.
"Pubblico Ministero — Vorrei che
Vimputato chiarisse un punto che mi
pare piú oscuro degli altri. Uimputato faceva prendere al malato le medicine prescritte dal professor Hugues. Dunque aveva fiducia nella cura dei professore. E' vero?
"Iputato — Io si, ma Vinfermp,
no.
"Pubblico Ministero —
Qui c'é una
contraddizione grossolana: il malato
aveva fiducia nel medico e non nella
sua cura? E perché lo ha mandato a
chiamare? Ció che conta é la scienza
dei medico, non la sua persona fisica.
"Imputato
(poço convinto) — Se
io fossi malato mi preoecuperei deila scienza dei medico, non delia sua
barba. Per certi malati é il contrario.
La sua persona fisica è la sua scienza sono un tutto unico: se torniamo
indietro di qualche secolo o se ci
spostiamo un po' a est o un po' a sud
nella geografia, vediamo che Vamlulatorio e Voracolo sono la stessa
cosa, e che il medico é prima d'ogni
altra cosa un sacerdote. Qualche secolo di evoluzione o qualche giorno di
piroscafo non hanno cancellato le ultime tracce di questo concetto nel cervello degli uomini cosiddetti progrediti o civilizzati. Per certi malati la
guarigione é un fluido che emana dalla stilografica nel momento in cui
ver gaia ricetta. Non-credo di dir nulla di nuovo, ma é il medico, non il
chinino, che fa abbassare la temperatura..La palandrana dei mediei di
cinqmnfanni fa era una aoprawi-
I
venza dei costume dei dottori dei
'500.
Uilleggibüitá delia scrittura dei
mediei e Vimpronunciabüitá dei nomi di certi rimedi rappresentano la
continuazione dei mistero. Un serio
jarmacista tedesco non cessa di ripeiere che il suo Salvarsan é diodoamidoarsenobenzolomonometilene8ulfosillato di sódio. Parola astrusa per
•i non iniziati, che peró non significa
nulla, poiché anche Vumüe camomiU
la o Vinoffensivo rabarbaro, a decomporli nei loro elementi, potrebbero
dare origine a nomi altrettanto lunühi irti, maechinosi, impronunciabili. Ma quella parola fa un certo effette sulla clientela.
"Pubblico Ministero — L'imputato ammette d1 aver avuto fiducia nella cura dei professor Hugues?
"Imputato — Sissignore:
perché il
aveva
prescritto la cura
professore
tipica di quella malattia, quella che
il medico dei transatlântico in alto
maré suggerisce per marconigramma
al guardiano dei faro isolato dalla
imrrasca.
"Pubblico Ministero — Benissimo;
infatti, come ha dimostrato ü divertente gioco di prestigio delle boccette
piene e delle boccette vuote eseguito
con tanta maestria dal suo partner,
lo Zweifel somministrava al malato le
prescrizioni dei medico cur ante. Ma
per qujale ragione allora Vimputato si
é sostituito a lui? Perché Vimputato ha voluto fare il medico al suo posto?
"Imputato — Io non ho voluto "fare il medico". Io non mi sono "sostituito" al prof. Hugues. L'ho assecondato facendo osservare diligentemente le sue prescrizioni, somministrandole nella stessa misura e con gli
stessi intervalli stabiliti da lui. Se
avessi voluto sostituirmi. avrei prer
scritto un'altra cura: un medico trova sempre nociva, ciarlatanesca, mieidiale, o, nel piú indulgente dei casi,
inefficace la prescrizione dei collega.
Io che non ero un collega seguivo alla lettera le sue direttive. Io che non
ero un collega credevo cosi rispettosomente alia sua scienza che fui proprio^io a suggerire il sua nome a
Walter Tam. Vissuto trent'anni nelle
Indie Olandesi, e tornato in Europa
a morire, Walter Tam non aveva conoscenze: quando mi disse: per morvrê.decorosamente ci vuole un grande
notaio, un celebre medico e una ricco,
sepultura, gli ho suggeritola suprema
aútóritá sçieniifica dei mio paese: il
ptof. Hugues. Ma Walter Tam, nel
suo lungo sóggiorno a Giava e a Sumatra si era abituato a credere piú
alia magia deiMalesi che alia scienza
degli Európei. Per far gli prendere le
medicine ho dovuto riòorrere alia magia. Siccõme non sono un mago non
l
ho colpa se lo zafferano e il francoboüo non lo hanno guarito; ma non é
nemmeno colpa mia se le ricette dei
Hugues non lo hanno salvato.
prof.
"Fra ü
pubblico corre quei mormorio di approvazione che a teatro
sottolinea una tirata piú ingegnosa
che convincente. II Presidente sospende la seduta e la rinvia al pomeríggio, raccomandando ai testimoni di
ritornare.
"II
pubblico ê sempre piú foito e
impaziente: molti non hanno voluto
staccarsi dalla porta délVaula, per
essere i primi a rientrare. Le previsioni sulla richiesta dei Pubblico
Ministero e sualla sentenza sono differ enti. U episódio delia maestrina di
pianoforte che ha deposto contro lo
Zweifel é variamente interpretato:
per certuni si tratta di una vendetta
di donna; per altri é il giusto resintimento di chi, avendo stipulato un
contratto sui generis, basato sulla fiducia reciproca, si sente leso senza
aver la possibilita di rivendicare tutti i diritti.
AlVaprirsi delVudienza pomeridiana, il Pubblico Ministero si leva:
— Prima che si inizi la discussione — dice Voratore delia legge —
vorrei rivolgere una domanda alVimputato. E sara Vultima: risulta che
egli ha una casa arredata con gusto, una scelta bil lioteca, vasti laboratori, un servo t.ie egli chiama collaboratore e che é lungimirante nel
precostituirgli delle prove. Ma la casa, il servo, i libri, o pesei cinesi, le
piante tropicali imporíano una spesa
notevole. Se quelle signore e quei signori che facevano delle lunghe anticomere per essere ricevuti (non ho
ancora ben capito a quale scopo), non
gli davano dei denaro in cambio dei
suoi consigli di igiene fisica o spirituale. di dove lo Zweifel traeva i
suoi redditi?
.
...
i
"Presidente
(aiVimputato)
— Avete udito la domanda
dei Pubblico Ministero? Se. il
vostro gabinetto non vi rende, se non date a scopo di lucro i vostri responsi, quali mezzi di sússistenza avete?
"Imputato
(evasivamente) — Piecoli affari, gioco, speculazioni..'.
"Pubblico Ministero — II denaro,
msomma, yion vi ripugna.
"Imputato — II denaro é ció che si
è trovato di meglio, finora, com,e accumulatore di energia.
"Pubblico Ministero — E allora
perché ai vostri malati reali o imaginari avreste dato a titolo gratuito
i vostri responsi e i vostri consigli?
Possibüe che vi bastasse la loro gratitudine?
*
y/y
Ji
27
MmmmM
^^^^
>-*-Í^^^^7V
W mm\W
— La signora vuole che. Ia sbarazzi
dei suoi fagotti?
"Imputato
(scattando) — Gratitudine?
"Una lunga
pausa. Vimputato fa
un visibiíe sforzo su se stesso per dominar si. Si aggrappa al bordo dei box
come per reagire a una forza che lo
spinge neWaula, e dichiaro:
" — Si, ho dato dei
pareri, ho regaiato degli estrtti di erbe, ho elargito precetti igienici, ho aiutato a
guarire, ho ajutato a morire. Ma non
per ottenere dei denaro dagli uomini, e tanto meno delia reconoscenza.
Alimio prossimo chiedevo esattamente Vopposto: chiedevo Vingratitudine.
"I
giudici si scambiano un'ócchiàta: il pubblico si agita; neWaula passa un mormorío, a cui segue un lungo süenzio d'attesa. Vimputato riprende con você chiara, martellando
le sülobe e appoggiando leggermente
le lunghe mani bianche al bordo dei
box come su una tastiera:
". — Si, signori
giudici, in questi
ultimo anni non cercavo che Vin-grati-tu-dine, questo impareggiabile sonnifero per chi ha lè notti agitate dal
dolore altrui. Ogni volta che vedo
un uomo infelice, ne soffro, e sento
il bisogno di fargli dei bene per creare un ingrato. Vesperimento non fallisce mai. Gli altri uomini, quando
compiono una buona azione, buttano
le basi di un vicino o lontano pentimento; e non lo sanno; io invece lo
so: e me lo preparo io stesso. E' questa la mia forza. Quando soffro delle
spfferenze di un debole cerco di seoprirein lui il lato cattivo, il lato in-;
giusto, il lato prepotente, il lato vile. Gli uomini sono dei poliedri di
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CAPITAL, 12.300:0O0|000 — CAPITAL REALISADO, 8.610:000| — FUNDO DE RESERVA, 1.300:000$000
BALANCETE EM 31 DE JULHO DE 1936, OOMPREHENDE NDO AS OPERAÇÕES DA FD.IAL DE SANTOS E DAS AGENCIAS DB BOTUOATU', JABOTICABAL, JAHU,' LENÇÓES E PRESIDENTE PRUDENTE.
ACTIVO
Capital a realisar ..
Letras descontadas .
Letras a Receber:
Letras do Exterior
Letras do Interior
3.690:000*000
15.395:376$100
.10.809:9501900
22.159:399*100
Empréstimos em contas correntes
Valores caucionados ..
43.814:561*800
33.278:672*200
Valores depositados ....
87:500*000
Caução da Directoria .
Agencias
Correspondentes no Paiz
Correspondentes no Exterior ..
Titulos .pertencentes ao Banco
Immoveis
Contas de Ordem .......
Diversas Contas ............
CAIXA:
Em moeda corrente ...
Em outras espécies ,.-..
Em diversos Bancos ..
No Banco do Estado ds
...
S. Paulp ...
No Banco do Brasil .*.:..
PASSIVO
32.969:350*000
25.475:2821500
77.180:734$000
5.981:312$400
6.132:686$900
78:3191800
387:8671000
629:290(800
5.327:3581000
2.165:6451000
2.103:736*200
24:816*600
227:5,25*800
1.0ltl:0.17*00>0
2.090:352*600
Capital
...
Fundo de Reserva .. . .
Lucros e Perdas
Depósitos em Contai Correntes:
C/Correntes á vista. .
C/Correntes Limitadas
Depósitos a Prazo Fixo e com aviso prévio
27.566:153*900
2.284:789*500
6.561:873*600
36.412:8,17*000^
Credores por Titulos em (Cobrança ......
Titulos em Caução e em
Deposito
77.093:284*00*0
Caugão da Directoria .. 87:500*000
32.969:350*000
Agencias
'Correspondentes no Paiz
Correspondentes no Exterior .. .
Cheques e Ordons de Pagamento
Dividendos a Pagar
Contas de Ordem ..
'Diversas Contas . . .
77.180:734*000
6.364:962*400
239:883*800
410:446*700*
131:519*400
155:679*50.0"
5.327:358*000
8.021:474*900
5.457:448*200
Í80,'870:6TO*700
Presidente: B. LEONARDI
Snperint«ndtnt«: R. MA
11.300:0'J0*000
1.300:000*000
56:445*000
S. 1. ou O.
São Paulo, 3 de Agosto de 193Ü.
180.870:670*709*
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Gerente: A. LIMA
Contador: T. SELVAGOI
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