Edizione 09/16 del 21 settembre 2016
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Edizione 09/16 del 21 settembre 2016
oggi 09/2016 www.samaritani.ch Una festa tra i cavalli Pagina 4 Team al completo Buono a sapersi ASSTM e Sezioni Pronto al via il settore giovani e volontariato Cosa succede in caso di avvelenamento? Progetto pilota in Ticino con il SACD Pagina 10 Pagina 12 Pagina 20 – Inserzione pubblicitaria – A che cosa Un incredibile SEGRETO di SALUTE nel suo frigo! può servire LO ZENZERO Lo zenzero è una spezia molto diffusa che il limone? si rivela super efficace Tutti conoscono le proprietà benefiche degli agrumi. E, per la maggior parte di noi, il limone è spesso sinonimo di vitamina C. Nel libro “Molto più che vitamina C” imparerà a conoscere i numerosi benefici sconosciuti di questo agrume straordinario che arriva dal sud, le sue numerose virtù e come preparare delle ricette estremamente efficaci e semplici da usare. Il limone può attenuare i disturbi e i problemi più inaspettati. Dall’herpes labiale ai postumi di un’ubriacatura, senza dimenticare l’acne, i problemi di prostata, l’arteriosclerosi, la disintossicazione e la perdita di peso, solo per citarne alcuni. C’è acido e ... acido Il nostro attuale modo di vivere porta all’acidificazione del corpo (acidosi) che si accompagna, tra l’altro, all’apatia, all’invecchiamento precoce, all’aumento del colesterolo, alla perdita dei capelli e all’esaurimento nervoso. Malgrado il suo gusto acido, il succo di limone è alcalino (antiacido), quindi ha l’effetto opposto. Ciò lo rende una delle armi più temibili per combattere numerose malattie. E molto di più ancora Il libro è una fonte inesauribile di trucchi e astuzie pratiche come per esempio come eliminare le lentiggini avere delle belle unghie bianche far sparire la forfora tagliare le cipolle senza piangere lenire gli effetti dannosi sulla pelle provocati dall’esposizione al sole respingere i moscerini, ecc. Il libro la soprenderà e si rivelerà un punto di riferimento ogni qual volta avrà un piccolo problema da risolvere. Un libro indispensabile in ogni biblioteca! contro vari disturbi; è un rimedio incredibile e non costa quasi niente. Lo zenzero, già usato nell’antica medicina cinese, viene impiegato sia nella medicina tradizionale che in quella ayurvedica. È un rimedio molto potente contro numerosi disturbi frequenti nella vita di tutti i giorni. Non è una formula magica tratta da un libro per fattucchiere, ma un rimedio che è stato studiato e testato e i cui effetti sono stati provati scientificamente. Lo zenzero è ricco di minerali, di vitamina B6 e soprattutto di antiossidanti estremamente potenti. Nessun altro frutto o spezia è così efficace contro tanti disturbi diversi. Nel suo nuovo libro “Zenzero, un tesoro dimenticato”, Sandra Bierstedt ci svela tutti i segreti dell’antichissima pianta. Per esempio: come alleviare o bloccare le crisi di emicrania senza effetti collaterali e con risultati migliori rispetto al rimedio chimico qual è la ricetta per preparare una bevanda afrodisiaca qual è l’alternativa efficace contro artrosi, artrite e reumatismi come preparare un bagno contro la cellulite e per ringiovanire la pelle come bloccare l’acidificazione del corpo che è pericolosa quanto il consumo eccessivo di alcol e tabacco come combattere i postumi della sbornia come risolvere problemi di indigestione, dolori allo stomaco e aerofagia in appena mezz’ora qual è la semplice ricetta, più efficace dei medicinali chimici, contro i bruciori di stomaco come preparare uno spray efficace contro l’acne come mettere fuori gioco un’eccessiva freddolosità e un ciclo mestruale doloroso per quanto concerne la sessualità: si rivela l’arma assoluta da secoli contro l’impotenza o la mancanza di libido come farla finita con i disturbi del sonno.... come far funzionare il sistema immunitario a pieno regime e non lasciare alcuna chance alle influenze come preparare un astuccio di emergenza con rimedi a base di zenzero. Il libro “Zenzero, un tesoro dimenticato” le farà scoprire decine di rimedi e ricette per curare numerosi problemi di salute grazie alle straordinarie virtù dello zenzero. Il grande vantaggio dello zenzero è che è in vendita in tutti i supermercati. Economico, efficace e senza effetti collaterali. Il suo farmacista gliene ha già parlato? Tel. 091 252 00 98 Fax 022 552 09 42 [email protected] Buono di lettura da rispedire a Body Best Casella postale 2622-1260 Nyon 2 – Tel. 091 252 00 98 – Fax 022 552 09 42 [email protected] – www.bodybest.ch Prego inviarmi il (i) libro(i) seguente (i) ______ copia(e) di « Zenzero, un tesoro dimenticato » al prezzo di CHF 39.-/copia ______ copia(e) di « Molto piu che vitamina C! » al prezzo di CHF 39.-/copia Faccia un regalo: Risparmierà CHF 19.- ordinando due copie al prezzo offerta di CHF 59.(+ CHF 6.95 per spese di trasporto e imballaggio) Diritto di recesso entro 30 giorni. Nome/Cognome Indirizzo NPA/Località Tel.: Data di nascita: GCIP018 Se pensava di conoscere tutto sul limone, sarà sorpreso di scoprire che questo frutto solare è ben di più di un concentrato di vitamina C. come eliminare il mal di mare, d’auto e le nausee qual è il segreto di Angelina Jolie che ha perso 11 chili in qualche settimana appena qual è la ricetta per alleviare i dolori alle articolazioni, per i gonfiori e le infiammazioni Sommario Editoriale La farmacia che non c’era e il cerotto olandese Ma è mai possibile, mi son detta in quell’istante quasi «maledicendomi», che la sola volta che dimentico di mettere la piccola farmacia della FSS nel mio sacco, io vada a farmi un taglio al dito col coltellino? E anche piuttosto profondo... ok, mi dico, posso usare un fazzoletto... Eravamo sulla cima della montagna e avevamo fame... è vero, forse anche lo stomaco che brontolava mi ha resa disattenta maneggiando l’affilato coltellino. Proprio in quel momento arrivano altri escursionisti... sono in cinque e parlano una lingua strana. Ci capiamo comunicando in tedesco. Non è la prima volta, raccontano, che salgono fin quassù. È un paradiso, dicono (ed è verissimo, la vista poi è stupenda!). Da anni affittano una cascina laggiù... e indicano la vallata del Lucomagno, dalle parti di Acquacalda. La loro gioia è palpabile; alla stretta di mano si accorgono del mio «cerottone improvvisato». «Brauchen Sie ein Pflaster?», mi chiede l’omone alto, gentilmente, e io quasi quasi mi vergogno. Cavoli, la mia farmacia da viaggio è a casa! Con tutte le mie «prediche» agli amici ai quali ne ho offerta una, di lasciarla sempre nel sacco. Ahè! Non faccio in tempo a rispondere, che già mi trovo disinfettante e cerotto tra le mani. Ringrazio e sorrido... Intanto i cinque hanno aperto a loro volta i sacchi e cominciano a mangiare allegramente, offrendoci le loro leccornie. Apprendiamo che sono olandesi. Ma che bella chiacchierata e scambio di vedute! E se non avessi dimenticato la farmacia? Forse, lassù in cima, non sarebbe stata la stessa cosa... Reportage 04 Samaritani tra i cavalli a Saignelégier All’atteso e frequentatissimo Concorso nazionale dei cavalli erano presenti i picchetti delle Sezioni Samaritane della regione, mentre al tradizionale corteo ha sfilato anche una delegazione della Federazione svizzera dei Samaritani, oltre che della Croce Rossa svizzera. Attualità 10 Settore Gioventù e Volontariato al completo È di nuovo completo il Settore che presso il Segretariato centrale della FSS a Olten si occupa in particolare delle tematiche legate alla formazione e alle attività dei giovani e al volontariato. Vi presentiamo i resposabili e i loro compiti. Buono a sapersi 12 Come comportarsi i caso di avvelenamento Non solo i funghi possono essere pericolosi e causare avvelenamenti, ma anche tutta una serie di prodotti che solitamente abbiamo in casa: articoli per la pulizia, solventi e altro ancora. Come prevenire gli incidenti? Sezioni e Associazione Mara Zanetti Maestrani 20 Progetto pilota in Ticino grazie alle Sezioni bleniesi Le Sezioni Samaritane di Acquarossa-Serravalle e di Blenio, congiuntamente al SACD delle Tre Valli, stanno portando avanti un progetto pilota a favore della popolazione locale e degli utenti del Servizio di cura a domicilio. La Sezione di Castagnola-Cassarate ha svolto con successo i picchetti durante la traversata del lago di Lugano. oggi samaritani 09/2016 3 Nel grande corteo folcloristico della domenica erano pure presenti una delegazione della Croce Rossa svizzera e una della Federazione svizzera dei Samaritani. Marché-Concours National dei cavalli a Saignelégier Una straordinaria festa dei cavalli L’annuale Concorso nazionale di cavalli nella località giurassiana di Saignelégier comporta ogni volta un grosso impegno per i Samaritani coinvolti. Nonostante i molti interventi, tra cui anche alcuni per casi gravi, anche quest’anno la maggior parte dei presenti si è comunque tenuta «saldamente in sella». Testo e foto: Sonja Wenger Già da lontano si sentono i nitriti dei cavalli, il suono ritmato dei loro zoccoli sul terreno e gli applausi e le grida entusiaste da parte del pubblico. L’infaticabile voce degli speaker annuncia senza sosta i nomi dei vincitori delle gare in corso e informa sulle prossime attrazioni e sulle altre gare in programma. In questa atmosfera festosa, dai tocchi 4 oggi samaritani 09/2016 vagamente Western, i volti di quasi tutti gli spettatori sono felici e spensierati. Fa molto caldo in questa domenica di metà agosto a Saignelégier durante l’ultimo giorno del popolare e molto atteso “Marché-Concours National de Cheveaux”, una competizione nazionale di cavalli che si svolge ogni anno in questa località del Giura, sull’altopiano delle Franches-Montagnes. Per tre giorni, questo villaggio altrimenti sempre piuttosto tranquillo, si trasforma letteralmente nel centro degli appassionati di cavalli e di equitazione: sono infatti circa 50 000 le persone che «invadono» pacificamente il capoluogo del Distretto, abitato solitamente da 2500 anime. Tutto ciò comporta un «tour de force» logistico non indifferente al quale partecipano attivamente, tra le molte altre associazioni, anche le Sezioni Samaritane della regione. Reportage Cambio di turno presso la Sezione Samaritani di Les Breuleux. Due Samaritane della Sezione di Le Noirmont alla postazione presso il Paddock. Il gran caldo ha procurato molto lavoro. Odor di stalla e sfilate Solamente in questa giornata, sono ben 30 000 le persone accorse e sparse sui vasti campi attorno al sito del Concorso o presenti sulle tribune lungo la pista di gara. Molte di loro sono attrezzate con sedie da campeggio, ombrelloni e cestelli per il pic-nic. Il «Marché-Concours» è infatti una grande e tradizionale festa popolare che nel 2017 festeggerà i suoi 120 anni di vita (vedi articoletto «Da mercato dei cavalli a festa popolare») e per la quale a ogni amico del cavallo, indifferentemente se adulto o bambino, batte forte il cuore, specialmente alla vista di belle cavalle che sfilano con i loro puledri. Grosse nuvole di polvere accompagnano regolarmente ognuna delle gare in programma oggi. Nell’aria si respira un miscuglio di odori, dalla paglia agli escrementi dei cavalli, dall’odor di stalla ai profumi intensi provenienti dai vari stand gastronomici. Durante il fine settimana, al pubblico presente viene offerto molto: oltre al mercato vero e proprio dei cavalli, ci sono molte gare, Regina Gorza (a sin.) e Anita Tenhagen della Anche l’ambulanza era in servizio. A sinistra, i FSS con Annemarie Huber-Hotz (centro), CRS. cameramen della Televisione svizzera tedesca. Un po’ di storia Da mercato dei cavalli a festa popolare La prima edizione del Marché-Concours di cavalli di Saignelégier si tenne alla fine del 19.mo secolo, precisamente nel 1897 su iniziativa e organizzazione della Società agricola delle Franches-Montagnes. All’epoca gli allevatori di cavalli si dividevano in sostenitori del cavallo mezzo-sangue e quelli dei cavalli indigeni giurassiani, ossia delle Franches-Montagnes. L’Esercito preferiva il primo. Questa situazione causava agli allevatori dei cavalli indigeni delle difficoltà di vendita. Bisognava allora mostrare tutto il valore e i pregi del cavallo delle Franches-Montagnes, e per questo gli allevatori della zona hanno fondato e dato vita al Marché-Concours. Il primo Marché-Concours assomigliava più a un’esposizione agricola che alla festa che conosciamo oggi. Inoltre si svolgeva solo ogni due anni. In occasione della terza edizione del 1901, per ragioni finanziare si rinunciò all’esposizione di bovini, alle corse e alla presentazione dei prodotti agricoli locali nonché al corteo, mantenendo solo la presentazione di ben 500 cavalli. Solo con il quarto Marché-Concours le cose cominciarono ad andare per il verso giusto. Questa edizione del concorso vide l’inaugurazione della nuova Hall del mercato, oggi diventata il vero e proprio punto di riferimento e distintivo per Saignelégier e che, ogni anno oltre alle piste di gara, rappresenta il simbolo della grande festa annuale del cavallo. Fonte: www.marcheconcours.ch oggi samaritani 09/2016 5 Anche nei pressi di questo Posto sanitario è stazionata, in posizione centrale, un’ambulanza. Per fortuna, su questo «fronte di lavoro» questo pomeriggio la situazione è così calma che una parte dei Samaritani si permette di uscire tra la gente in modo attivo chiedendo alle persone se qualcuno ha bisogno di aiuto o sostegno. Affinché il carico di lavoro tra le due postazioni sanitarie (quella principale e la secondaria) sia ripartito in modo equo, ogni anno le Sezioni Samaritane si scambiano i Posti di lavoro, a rotazione. giubileo. A Saignelégier è infatti pure presente il camion della Croce Rossa svizzera (CRS) che – grazie al suo Roadshow – permette ai visitatori interessati di conoscere meglio la storia delle diverse Organizzazioni della Croce Rossa svizzera. La presidente della CRS Annemarie Huber-Hotz ha preso pure parte al corteo folcloristico salendo su una bella carrozza tradizionale assieme alla Segretaria centrale della FSS Regina Gorza e alla vicepresidente della FSS Anita Tenhagen. La «sfilata» delle cavalle con i loro puledri è una Sotto il segno della Croce Rossa La televisione in visita tra le maggiori e più attese attrazioni. Per le Sezioni Samaritane è un onore poter cogliere l’occasione del Marché-Concours per rendere attenta la popolazione sulle loro varie attività. Infatti, quei Samaritani che non sono attivi nella tenda, si occupano di attirare il pubblico allo stand samaritano con un divertente gioco. Chi sa manipolare correttamente il defibrillatore, o conosce il ruolo delle Sezioni e della Federazione o sa maneggiare altri utili attrezzi dei Samaritani, può vincere piccoli premi, inclusa una... bella chiacchierata con un o una Samaritana sotto la tenda. Quest’anno, anche il programma collaterale del Marché-Concours si svolge sotto il segno della Croce Rossa e del suo 150esimo Ma il Marché-Concour rimarrà nella memoria di tutti i Samaritani presenti per un’altra ragione ancora: la Televisione della svizzera tedesca è infatti arrivata alla manifestazione con le sue telecamere e i giornalisti per realizzare una puntata dell’emissione «Mitenand Insieme» proprio sul lavoro dei Samaritani. Così nei momenti delle riprese televisive nella tenda centrale tutto è diventato stretto stretto, mentre la giornalista assieme al suo cameraman e al tecnico del suono, cercava di catturare il maggior numero di immagini e impressioni durante il variato lavoro dei Samaritani, impegnati a trattare numerosi pazienti. La puntata di «Mitenand – Insieme» è visibile sul sito www.samaritani.ch. • alcune anche con le carrozze romane, sfilate e animazioni varie con cavalli e cavalieri e ovviamente, domenica pomeriggio, il tradizionale corteo folkloristico al quale partecipa di volta in volta un Cantone ospite. Quest’anno è il turno del Canton Zurigo che è presente con una folta delegazione e i cui carri coloratissimi sono stati accolti con molto entusiasmo. Molti casi dovuti al grande caldo Tuttavia i Samaritani, che sono impiegati nella tenda centrale, vedono davvero poco di tutto questo. Oggi il termometro è salito oltre i 30 ° e anche i più resistenti tra gli amanti del sole e delle abbronzature sono costretti a ripararsi all’ombra; per i soccorritori volontari delle tre Sezioni Samaritane di Les Breuleux, Montfaucon e Le Noirmont c’è molto lavoro. «Molti casi casi sono dovuti proprio al grande caldo», raccontano Carmen Prétat e Nicole Sieys della Sezione Les Breuleux durante il cambio del turno di lavoro. Dalla classica scottatura da sole al mal di testa, dalle allergie alle punture di insetti fino a malesseri indefiniti e problemi della circolazione cardiaca: durante le loro 9 ore di lavoro hanno visto di tutto un po’. Più volte i team di soccorso sono dovuti intervenire fuori dalla tenda, tra la folla. Il medico della Sezione è sul posto come pure l’ambulanza stazionata nei pressi della tenda sanitaria e pronta a intervenire. La situazione è un po’ meno stressante e caotica nel secondo Posto sanitario, più piccolo, ubicato presso il Paddock (una specie di recinto per i cavalli). Proprio in questo punto, i cavalli transitano per essere portati sul campo di gara o escono per tornare ai loro box. Spesso questi grossi animali sono agitati e nervosi e ogni anno sono fonte di piccole ferite allorquando degli spettatori, incautamente, accarezzano questi animali o casualmente sbarrano loro la strada. 6 oggi samaritani 09/2016 Le cifre Dai calci di cavallo ai colpi di calore Il Servizio sanitario del Marché Concours è strutturato in due postazioni servite da tre Sezioni Samaritane. Dato che l’utenza e le tipologie di intervento nelle due postazioni sono molto diverse tra di loro, ogni anno le Sezioni si scambiano a rotazione i Servizi sanitari. Quest’anno il servizio nella postazione maggiore e più frequentata, la tenda nel mezzo della zona spettatori, è stato prestato dai Samaritani delle Sezioni di Montfaucon e Les Breuleux. Il sabato e la domenica, sull’arco di ben 9 ore ciascuno, erano attive otto persone in due gruppi di intervento. Sabato la Sezione di Montfaucon ha dato il suo sostegno in 13 casi, tra cui punture di insetti, lesioni diverse, una contusione a un piede calpestato dallo zoccolo di un cavallo, ferite da taglio, ferite alla mano procurate da un chiodo o schegge di vetro, ustioni di primo grado a diverse dita come pure due persone colpite da un «calcio» di un cavallo rispettivamente al ginocchio e alla gamba. La domenica la Sezione di Les Breuleux era sul posto pure con 8 Samaritani. Le Sarmaritane di questa Sezione, quel giorno e a causa del gran caldo, hanno trattato essenzialmente casi di colpi di calore, come pure scottature da sole e mal di testa. Una persona è stata ferita a un braccio da un morso di un cavallo. Infine un’anziana signora ha dovuto essere portata all’ospedale in autoambulanza poiché soffriva di forti problemi di circolazione ed era disorientata. Nella seconda postazione presso il Paddock (recinto per i cavalli) la situazione anche quest`anno era più o meno tranquilla. In totale gli 8 Samaritani della Sezione di Le Noirmont hanno trattato solo sette casi sull’arco dell’intero fine settimana di manifestazione, tra questi casi citiamo: escoriazioni, mal di testa e mal di stomaco come pure nausee legate al grande caldo. Testo sw Alleviare il dolore naturalmente. * per 84/449/EEC I cuscinetti in gel Nexcare™ COLDHOT™ costituiscono un tipo ditrattamento semplice, efficace e naturale del dolore. 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Le Solo più tardi Ivan B. scopre che tutto sommato gli è andata bene perché grazie alla sua buona soluzione assicurativa entrambi i danni sono coperti. La Basilese si fa carico della riparazione della bicicletta perché è stato stipulato il modulo di sicurezza «Danni propri» in integrazione all’assicurazione casco collisione. Con questo modulo sono coperti i danni propri a cose, edifici o veicoli di proprietà del detentore del veicolo oppure delle persone che vivono nella sua stessa economia domestica, per un valore fino a 5000 CHF per anno assicurativo. La riparazione della sua auto viene pagata dall’assicurazione casco collisione e quella del veicolo urtato è a carico dell’assicurazione responsabilità civile. Poiché Ivan B. ha stipulato il modulo di sicurezza «Senza preoccupazioni», la Basilese rinuncia a richiedere la restituzione di una parte dei costi causati da negligenza grave (diritto di regresso). Tra le violazioni per negligenza grave è inclusa tra l’altro anche la programmazione del navigatore durante la guida. I moduli di sicurezza della Basilese Ivan B. si è distratto solo per un momento, ma è bastato a provocare il danno. auto davanti a lui ripartono e parte anche lui. Digita ancora per un attimo sul navigatore e... il danno è fatto. La macchina davanti a lui ha frenato ma Ivan B. non se n’è accorto perché era distratto. Per fortuna nessuno si è fatto male. Il danno materiale però non è indifferente. La Basilese Assicurazioni va oltre alla semplice copertura dei danni finanziari, per es. con i moduli di sicurezza. Gli innovativi moduli di sicurezza della Basilese sono presenti nell’assicurazione veicoli a motore e mobilia domestica, ma anche in molte altre assicurazioni. Il Mondo della sicurezza della Basilese presta ascolto ai propri clienti e prende le loro esigenze sul serio. 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Roger Hayoz è la persona di contatto per domande relative alla conduzione delle Sezioni e delle Associazioni, allo sviluppo dell’organizzazione e sostiene e accompagna le Associazioni cantonali e le Sezioni Samaritane nella ricerca di soluzioni in caso di conflitti o di altre problematiche. Se Roger gioca il ruolo di «insider» essendo conosciuto già da molti Samaritani grazie alla sua attività di formatore OC, la sua nuova collega Melanie Fussen vanta invece uno sguardo indipendente dall’esterno. Infatti, dopo aver terminato una formazione in psicologia del lavoro e dell’organizzazione, è stata attiva nel settore giovani di un’organizzazione giovanile svizzera prima di incontrare, nel suo cammino, la Federazione svizzera dei Samaritani. Tutte queste esperienze provenienti da vari campi faciliteranno i membri del team nel far fronte attivamente alle grosse sfide cui il Settore della formazione e della promozione della Gioventù della FSS sarà confrontato nei prossimi anni. Melanie Fussen è responsabile dell’assistenza della gioventù samaritana in tutte le regioni linguistiche della Svizzera e risponde pure alle domande sui campi giovanili e sul previsto Congresso dei giovani del 2018. Oltre alla definizione dei requisiti nel campo della formazione e della formazione continua dei quadri giovanili, il team è anche responsabile per le domande relative al successivo passaggio dei giovani Help nelle Sezioni e alla loro integrazione nel lavoro delle stesse. Ciò è particolarmente importante laddove in seno alla Sezione non esiste nessuna forza trainante e dove spesso i membri dei Gruppi giovanili si perdono appena i giovani hanno oltrepassato l’età degli Help. Lo sviluppo dell’organizzazione nelle Sezioni è un altro importante settore di lavoro del nuovo team. A questo scopo si sta attualmente Il team del Settore Gioventù e Volontariato: da sin. Roger Hayoz, Helen Baumann, Melanie Fussen e Christian Frischknecht. elaborando la costituzione della nuova funzione di «Coach di Sezione». Il coach della Sezione fungerà in futuro da importante anello di congiunzione tra le Sezioni Samaritane, le Associazioni, la Federazione e il Segretariato centrale. Inoltre egli si occuperà di moderare gli scambi di esperienze e gli incontri tra le Associazioni, esperienze attraverso le quali le Associazioni come pure le Sezioni possono continuare a svilupparsi secondo i loro bisogni. Non da ultimo, il coach sarà la persona di riferimento e di contatto anche per i Comitati delle Sezioni in caso di domande e questioni organizzative come ad esempio la suddivisione dei vari compiti e lavori. Testo e foto: Sonja Wenger • Pensionamento di Manfred Segessenmann Una questione di cuore Dopo esattamente 29 anni di attività al Servizio vendita della Federazione svizzera dei Samaritani, Manfred Segessenmann si è congedato dal lavoro e beneficerà ora del meritato pensionamento. Durante tutti questi anni, egli è stato per molte Samaritane e molti Samaritani di tutta la Svizzera un importante punto di riferimento e di contatto per il materiale didattico, per i manichini, gli apparecchi defibrillatori e per l’intero assortimento della FSS. Per Manfred Segessenmann il lavoro alla FSS è sempre stato una «questione di cuore», svolta con lealtà e senso del dovere. Basti pensare che dopo appena due mesi dall’inizio del suo lavoro presso la FSS, egli era già diventato membro di una Sezione Samaritani e questo perché «per il nostro lavoro è bene 10 oggi samaritani 09/2016 sapere cosa succede e cosa fanno le persone nella vita di tutti i giorni di una Sezione». Nel corso della sua carriera, come ha ricordato di persona durante la breve cerimonia di congedo, egli ha stretto numerose amicizie con molti soci Samaritani. E ha detto: «Ho avuto il miglior lavoro di tutti.» Manfred ha sempre trovato molto interessante e stimolante imparare cose nuove e partecipare a diversi progetti. La sua inesauribile energia e il suo modo positivo di porsi nella vita erano e sono sue personali caratteristiche che ora egli potrà dedicare con più tempo agli animali del «Wildparkverein Mühletäli» a Olten, specialmente ai simpatici procioni (orsetti lavatori) per i quali egli già da anni si impegna a titolo di volontariato. Da parte nostra, ringraziamo di cuore Manfred Segessenmann per il suo apprezzato, fedele e puntuale lavoro svolto per molti anni e gli auguriamo ogni bene per il futuro. FSS • Attualità Segretaria centrale Restare in contatto Appello ai Samaritani e alle loro Sezioni Coppa del Mondo di sci 2017 a St.Moritz, cercasi Samaritani per i picchetti Mentre i migliori sciatori sulla scena mondiale si contenderanno le medaglie sulle piste di St. Moritz dal 6 al 19 febbraio 2017 per la Coppa del Mondo, i Samaritani dal canto loro saranno impegnati a garantire la sicurezza degli atleti e soprattutto degli spettatori. Sul posto saranno presenti le locali Sezioni Samaritane ma si cercano tuttora altri Samaritani desiderosi di aiutare e sostenere i colleghi grigionesi in questo grande evento sportivo mondiale. I picchetti sono previsti durante le gare nella zona del traguardo e presso le tribune degli spettatori nonché alla sera nel corso delle varie cerimonie di premiazione. Su richiesta, forniamo volentieri altre informazioni e dettagli. Basta annunciarsi a Edith Millar della Sezione Samaritani di St. Moritz/Sils/ Silvaplana; e-mail: [email protected]. • Lettera di una lettrice A proposito del tema morsi di insetti «Ho letto con grande interesse il vostro articolo ‹Agire correttamente in caso di punture, morsi e ferimenti› nella rivista 06–07/2016. Quello che ho trovato che mancava, tra gli ‹animali pericolosi› erano e sono i ragni. Ecco un contributo da parte mia: lo scorso anno, durante un’escursione sui Monti dei Draghi in Suafrica, mio marito è stato morso da un ragno. La cosa inusuale è stata che egli non ha manifestato subito forti dolori o malesseri, come spesso viene descritto. Nonostante ciò, lo stesso giorno ha comunque Un morso di un ragno dopo più giorni. preso un antibiotico che abbiamo sempre con noi. Solo due giorni dopo è stato possibile In generale, si può ridurre il rischio di punture e farsi visitare da un medico. Quest’ultimo ha morsi da parte di ragni se consideriamo che i disinfettato la ferita e ha regolato l’assunzio- ragni vivono solitamente in siti bui, ad esempio ne dell’antibiotico. Ci sono poi comunque dietro le installazioni sanitarie dei bagni o in volute quasi tre settimane affinché il males- prossimità di alimenti (specialmente frutta), in sere di mio marito, il gonfiore e l’arrossa- cassette della frutta, in fessure nel legno o mento attorno alla ferita si attenuassero. nelle pareti in sasso o roccia. In genere Normalmente, quando visitiamo luoghi mordono solo se li tocchiamo o ci capitiamo simili, siamo sempre equipaggiati con scarpe sopra. robuste, pantaloni lunghi e maglie con maniche lunghe. Durante questa escursione, però, Testo: FSS, Foto: Linda Kneist mio marito indossava purtroppo dei pantaloncini corti, cosa che portato probabilmente a questa spiacevole situazione. Come ci ha confermato il medico africano, è importante in ogni caso, se possibile, assumere un antibiotico e disinfettare subito bene la ferita.» Linda Kneist, Sezione Samaritani di Saas / Prättigau (GR) • A fine settembre sono stata invitata a partecipare ai festeggiamenti per i 100 anni di esistenza di una Sezione Samaritana. Ho colto questo invito con molta gioia e piacere poiché questi eventi mi danno la possibilità di entrare in contatto diretto con le Samaritane e i Samaritani. Sono occasioni che mi offrono delle buone opportunità di dialogo e soprattutto mi permettono di ringraziare di persona tutti i membri della Sezione per il loro instancabile impegno e il loro grande lavoro. Negli scorsi mesi ho vissuto numerosi altri piacevoli incontri del genere che certamente rimarranno a lungo nella mia memoria. Ad esempio ricordo la grande dimostrazione di salvataggio a Brunnen e il Marché Concours a Saignelégier. Ovunque ho percepito chiaramente gioia ed energia, sentimenti che nascono quando si è consapevoli che si sta facendo una buona cosa. Non da ultimo ho potuto constatare di persona quanto l’agire competente dei Samaritani sia apprezzato e riconosciuto dalle autorità, da organizzazioni varie, dalla popolazione e pure dai mass-media. Nel corso della Colletta samaritana di quest’anno, i Samaritani sono entrati in contatto con la popolazione grazie a una moderna campagna. Con lo slogan «Samaritano per vocazione» essi hanno potuto mostrare i loro campi di attività nonché quanto importante sia il loro lavoro a favore della società. Tutto questo è positivo dato che il nostro bel marchio «Samaritani» dev’essere il più possibile conosciuto, affinché possiamo anche in futuro mantenere i contatti e fare in modo che il nostro impegno venga ancorato nella mente della gente. Regina Gorza oggi samaritani 09/2016 11 Avvelenamenti Funzioni vitali limitate e bloccate Ogni anno, Tox Info Suisse (ex Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica) risponde a circa 37 000 domande sui casi di avvelenamento, di cui approssimativamente il 50 % riguarda bambini di età inferiore ai 5 anni. Ma cosa s’intende esattamente per avvelenamento? I veleni dell’Amanita falloide agiscono ancor prima che siano riconoscibili i sintomi iniziali. Testo: Sonja Wenger, consulenza specialistica Dott. Thomas Behrmann, biochimico Immagini: Shutterstock «Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.» Questa massima spesso citata di Paracelso, medico e filosofo svizzero, non può mancare quando ci si occupa del tema degli avvelenamenti. Si tratta innanzitutto di definire esattamente cos’è un avvelenamento, perché il concetto viene troppo spesso utilizzato anche per i sintomi provocati, ad esempio, dalle infezioni da novovirus (responsabile di 12 oggi samaritani 09/2016 numerosi tipi di diarrea di origini non batteriche), oppure che sono la conseguenza di una malattia dovuta a microorganismi come batteri (ad es. salmonelle), molti funghi, alghe microscopiche, nonché protozoi (ad esempio il plasmodio, l’agente patogeno della malaria). È vero che un’infezione o una malattia può portare di per sé a un avvelenamento degli organi, ma in genere con il termine «avvelenamento» vengono designati quei danni che limitano o bloccano le funzioni vitali essenziali. Tali sostanze tossiche si trovano tra l’altro nei prodotti domestici e nelle sostanze chimiche, nei farmaci, nelle piante e nei funghi, nei cosmetici o nelle droghe e nei generi voluttuari. Anche il veleno degli animali, come serpenti, ragni, scorpioni o meduse, può mettere a repentaglio la vita di una persona (vedere «oggi Samaritani», n. 06/07 2016). Altrettanto nocivo è inspirare il monossido di carbonio emesso dai processi di combustione, oppure il contatto con le cosiddette sostanze pericolose tra le quali rientrano, ad esempio, gli elementi puri come il mercurio o i legami chimici come gli acidi e le liscivie. Cos’è esattamente un avvelenamento? Lo spettro delle possibili sostanze tossiche è grande esattamente quanto il suo effetto Buono a sapersi I batteri del ceppo del Clostridium botulinum un tempo erano temuti. Gli insetticidi possono essere pericolosi già a piccole dosi, specialmente per i bambini. specifico. In linea generale, tuttavia, una sostanza viene considerata tossica se blocca i processi metabolici dell’organismo e/o danneggia i tessuti. Un esempio è l’effetto della colchicina, l’alcaloide contenuto nei semi e nei tuberi del Colchico autunnale, che può bloccare i processi di divisione cellulare nel corpo. Ne consegue la formazione di cellule non funzionanti in tutto l’organismo, la cui capacità di scissione è fondamentale ai fini di un’esistenza sana. Ciò causa a sua volta gravi sintomi di avvelenamento e le possibili conseguenze di una paralisi respiratoria, di un blocco cardiocircolatorio oppure, ad esempio, di danni renali. Un altro esempio sono i veleni contenuti nei funghi Amanita falloide. Se raggiungono il circolo sanguigno, agiscono molto rapidamente, causando gastroenteriti severe dopo 8–24 ore nonché, in una seconda fase, un’insufficienza epatica e renale che può avere un decorso mortale se non viene trattata. Il danno epatico comincia già prima della comparsa dei sintomi iniziali. Acidi e alcali possono danneggiare gravemente i tessuti del corpo. La dose fa la differenza L’effetto di alcol e glicoli viene spesso sottovalutato. Mentre il normale alcol per uso commestibile (etanolo) è relativamente innocuo se assunto a basse dosi poiché l’organismo lo decompone completamente, già l’assunzione di piccole quantità di metanolo può causare avvelenamenti pericolosi. Il metanolo è tra l’altro un componente di detergenti e carburanti per aeromodelli, e Molti prodotti per la pulizia contengono il pericoloso metanolo. La colchicina è una sostanza del Colchico autunnale che blocca i processi di divisione Conservare prodotti chimici e medicinali in cellulare. armadi chiusi e fuori dalla portata dei bambini. oggi samaritani 09/2016 13 Diversi medicamenti possono essere molto pericolosi specialmente per i bambini. può formarsi durante la produzione non idonea di distillati. Dalla decomposizione del metanolo nell’organismo, deriva un prodotto di scarto tossico (acido formico) che può distruggere il nervo ottico nel giro di pochi giorni, portando quindi alla perdita della vista. Il glicole etilenico si ritrova come protezione antigelo nei liquidi di raffreddamento o antighiaccio. Basta un solo sorso di questa sostanza per causare un pericoloso avvelenamento. Nel corpo si formano prodotti di scarto tossici, che possono provocare un danno renale. In altri settori, come ad esempio la neurologia o la chirurgia estetica, dagli Anni Ottanta vengono impiegate sostanze che prima erano temute. Ne sono un noto esempio i batteri del ceppo del Clostridium botulinum, responsabile un tempo dell’avvelenamento alimentare da botulino, che veniva causato dall’ingestione di carne andata a male o verdure non cotte a regola d’arte. Le proteine generate dal batterio bloccano la funzione delle cellule nervose: oltre a disturbi del sistema nervoso vegetativo, ciò può portare anche a una debolezza muscolare, fino all’arresto della funzione polmonare. Oggi, in medicina, i disturbi motori neurologici vengono trattati in questo modo. Nella chirurgia estetica, la neurotossina viene impiegata, ad esempio, sotto il nome commerciale Botox in versione estremamente diluita, per attenuare temporaneamente le rughe. Senza voler ridurre i possibili danni alla salute a lungo termine o sottovalutare il potenziale di dipendenza, l’effetto acuto tossico della nicotina viene qualificato invece come piuttosto basso. In dosi minime, la nicotina è 14 oggi samaritani 09/2016 innanzitutto uno stimolante. Nel dosaggio medio, possiede un effetto rilassante ed è velenosa solo in concentrazione elevata, poiché blocca in seguito i gangli del sistema nervoso vegetativo e, tra l’altro, compromette la circolazione sanguigna. Gli effetti a lungo termine non sono stati ancora sufficientemente esaminati a livello scientifico. Cosa fare in caso di avvelenamento? Si dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di un avvelenamento, se improv- visamente si manifesta una malattia grave senza una patologia precedente nota, se più persone o esseri viventi si ammalano contemporaneamente, ad esempio tra i tossicodipendenti o coloro che hanno un accesso più facilitato ai veleni. In genere, tuttavia, la prova che si tratti di un avvelenamento può avvenire solo attraverso un esame di laboratorio. Le possibilità di prestare i Primi soccorsi in caso di avvelenamento appurato sono sì piuttosto scarse, ma non meno importanti. In qualità di soccorritore non professionista, soccorritore professionista o medico, la misura di Primi soccorsi essenziale è il mantenimento delle funzioni vitali fondamentali, come la respirazione e il battito cardiaco, nonché la stabilizzazione della circolazione. Qualsiasi altro trattamento di un avvelenamento può avvenire di norma solo con l’aiuto di un antidoto o attraverso una speciale misura medica. In caso di sospetto di avvelenamento, attenetevi alla seguente procedura basilare: • Chiamate un’ambulanza 144 • Consultate il Centro TOX 145 e seguite scrupolosamente le istruzioni Il Centro TOX Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica (TOX) Numero di emergenza 24/24h: 145 Dall’estero: +41 44 251 51 51 www.toxi.ch Buono a sapersi Prevenire le intossicazioni Semplici misure possono aiutare a prevenire le intossicazioni. Le intossicazioni sono spesso dovute a confusione o errori. I bambini di meno di 5 anni sono frequentemente coinvolti. • Conservare tutti i prodotti chimici e medicinali negli imballaggi originali. • Evitare di travasare prodotti liquidi in bottiglie destinate a bevande o in altri recipienti, anche con nuova etichetta. • Non spostare prodotti chimici dal lavoro al domicilio. • Conservare prodotti chimici e medicinali in armadi separati e chiusi, fuori dalla portata dei bambini. • Rispettare le istruzioni e le indicazioni di pericolo. • Per evitare errori, leggere l’etichetta prima dell’uso. • Non prendere medicine davanti a un bambino (rischio d’imitazione). Una volta all’anno restituire i resti di prodotti chimici e medicinali al fornitore/farmacista. • Tenere tabacco e alcol fuori dalla portata dei bambini. • Non tenere piante tossiche nell’ambiente casalingo. • Controllare regolarmente riscaldamenti a combustibili fossili e assicurare una buona aerazione se si accende un fuoco (rischio di intossicazione da CO). Fonte: Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica Buono a sapersi La nicotina è un ve- • Chi? Età, peso, sesso e malattie precedenti della persona coinvolta. • Che cosa? Sostanza, prodotto (dati riportati sull’etichetta, indicazioni di pericolo), pianta o animale coinvolti nell’intossicazione. Se possibile scattare una foto. • Quanto? Provare a valutare la dose massima assunta in modo accidentale o intenzionale. • Quando? Provare a valutare il tempo trascorso dall’incidente. Inoltre: primi sintomi osservati? Prime misure intraprese? • Dove? Numero di telefono per richiamo e luogo in cui si trova il paziente. leno che agisce velocemente sui nervi. Prime misure: • Perdita di coscienza con respirazione normale: posizione laterale di sicurezza • Perdita di coscienza senza respirazione normale: massaggio cardiaco • In caso di convulsioni: proteggere da ulteriori lesioni (p.es. cadute) • In caso di caduta della pressione arteriosa: sdraiare con le gambe in posizione sollevata. Cercare di fornire le indicazioni seguenti, essenziali per una buona valutazione del rischio e delle misure da intraprendere: Fonti: Fonti e ulteriori informazioni: • Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica (TOX) • Libro «Primi soccorsi – Agire in modo sicuro», edizioni Careum • Wikipedia • Sito web dell’Ufficio federale della sanità pubblica • TEXAID DIVENTA UN’AZIENDA CHE FORMA APPRENDISTI Con circa 140 diversi posti di lavoro nelle diverse regioni della Svizzera, TEXAID è un attraente datore di lavoro. Dall’agosto di quest’anno TEXAID si impegna nella formazione professionale di giovani, diventando un’azienda attiva nella formazione di apprendisti. Il posto di apprendistato della durata di tre anni per conseguire il diploma di commerciante (attestato federale di capacità) è già stato assegnato. La formazione professionale avviene in diversi reparti, per cui l’apprendista riceve un completo know-how e molteplici conoscenze del settore. TEXAID è lieta di accompagnare i giovani nell’accesso al mondo del lavoro e di contribuire attivamente alla loro formazione professionale. www.texaid.ch oggi samaritani 09/2016 15 Trasfusione CRS Svizzera Il mister delle lettere sc mp rse G gle e ldi anziché Google e Aldi: a metà agosto, dai loghi di aziende e personaggi di spicco della Svizzera sono improvvisamente scomparse alcune lettere. Il mistero è stato presto svelato: dietro a queste sparizioni si celava la campagna «Missing type» di Trasfusione CRS Svizzera. Le lettere in questione sono quelle che simboleggiano i gruppi sanguigni e con la loro scomparsa si è voluto trasmettere un messaggio importante. «Credo che abbiano scritto questo articolo mentre guidavano sul ciottolato…»: a metà agosto simili reazioni sui social network come Facebook e Twitter non si sono fatte attendere. A gran sorpresa del pubblico, le lettere A, B e O (che sta per 0) erano simultaneamente 16 oggi samaritani 09/2016 scomparse dai loghi di note aziende o da contributi di personaggi famosi. I testi incompleti hanno provocato una certa confusione e in alcuni casi si è addirittura speculato su un redattore ancora in preda ai postumi del weekend. Attualità Gruppi sanguigni e donatori universali Si nota solo quando manca In realtà, dietro queste sparizioni, c’era Trasfusione CRS Svizzera con la sua campagna «Missing type». Le lettere mancanti rappresentano i gruppi sanguigni A, B e O (che sta per 0). Il messaggio è chiaro: quando mancano gruppi sanguigni, la situazione si fa critica. Spesso, però, ci si accorge dell’importanza del sangue solo quando manca già. Per evitare una situazione simile, servono nuovi donatori giovani anche in futuro. Solo così è possibile compensare la perdita, dovuta all’età, di donatori fedeli. Con questa campagna, Trasfusione CRS Svizzera ha voluto anche ringraziare tutti gli attuali donatori in Svizzera, che con il loro impegno aiutano a coprire il fabbisogno di sangue. Campagna internazionale La campagna «Missing type» è stata inizialmente lanciata dall’organizzazione NHS Blood and Transplant, responsabile dell’approvvigionamento di sangue in Inghilterra e in Galles. La prima edizione, che ha riscosso un grande successo, risale al 2015. Nel 2016 «Missing type» è stata organizzata su scala internazionale, con la partecipazione di più di 20 Paesi, dalla Svezia, passando per la Corea del Sud fino all’Australia. Testo e foto: Trasfusione CRS Svizzera • Ogni individuo appartiene a uno dei gruppi sanguigni A, B, AB o 0 (zero). Un’altra caratteristica distintiva è il fattore Rhesus: in Svizzera, solo il 15 per cento della popolazione è Rhesus negativo. Le persone che appartengono al gruppo sanguigno 0 negativo sono donatori universali, ciò significa che il loro sangue è compatibile con tutti i riceventi e può quindi essere impiegato immediatamente durante le emergenze. In generale, comunque, sono importanti le donazioni di tutti i gruppi sanguigni. In Svizzera appena il 6 per cento della popolazione è 0 negativo, sarebbe quindi impossibile costituire riserve sufficienti soltanto con le loro donazioni. Perché il fabbisogno di donazioni dei diversi gruppi sanguigni varia Primo, gli emoprodotti hanno una data di scadenza; secondo, il fabbisogno di un determinato gruppo sanguigno non è sempre lo stesso in tutta la Svizzera in un dato momento; terzo, il numero di donatori disponibili varia su tutto il territorio nazionale. Risulta quindi essenziale pianificare attentamente le donazioni, ciò che implica che spesso i donatori vengano convocati in base al loro gruppo sanguigno. Donare il sangue non è un gesto scontato, ma è un gesto che salva la vita dei pazienti. L’obiettivo della campagna «Missing type» è proprio trasmettere questo messaggio, affinché resti sempre d’attualità. Acquisire nuovi donatori giovani oggi, significa garantire l’approvvigionamento di sangue di domani. oggi samaritani 09/2016 17 Attualità Primi soccorsi in Gran Consiglio Aiutare al posto di «smanettare» col telefonino! L’Associazione dei Samaritani del Canton Turgovia ha invitato tutti i granconsiglieri a un aggiornamento delle conoscenze sui Primi soccorsi; e con successo. Sotto l’attenta guida del monitore Samaritano Achim Holzmann, i politici turgoviesi esercitano il massaggio cardiaco. Un cerottino non basta per salvare una vita. Anche una mano sola non aiuta. Il granconsigliere turgoviese Martin Stuber è inginoc chiato e, con le due mani, esercita una compressione ritmata sul tora ce del manichino che giace davanti a lui: «Tack, tack, tack …» 30 compressioni. È il massaggio cardiaco, un’azione che permette di spingere il sangue fuori dal cuore e grazie a ciò, di ripristinare la circolazione sanguigna. Il politico fa una breve pausa, mentre il suo collega Peter Dransfeld, dopo un lungo inspiro, si china a sua volta sul manichino per eseguire due profonde insufflazioni. Costole rotte Per una volta e in via eccezionale, i politici turgoviesi sono stati confrontati, la scorsa metà di giugno, con il tema «vita o morte». A Frauenfeld, al termine della riunione del Parlamento cantonale, era infatti stata inserita la trattanda «salvare vite». Vi hanno partecipato più di 30 granconsiglieri che hanno raccolto l’invito dell’Associazio ne cantonale volto a rinfrescare e aggiornare le conoscenze e nozioni sui Primi soccorsi. Il massaggio cardiaco richiede più energia di quel che si pensa, osserva Stuber. Infatti alcuni granconsiglieri si allentano addirittura la cravatta per non restare loro stessi senza … respiro mentre eseguo no in modo alternato (compressioni e insufflazioni) e ritmato il mas saggio sul manichino dei Samaritani. Un massaggio cardiaco è anche una … questione di ossa. Chi lo esegue può involontariamente causa re nella persona da rianimare anche la frattura di alcune costole. Esercitare fino a perdere la coscienza «Ma non è così grave, le ossa guariscono di nuovo», spiega Hedi Helg, presidente dell’Associazione cantonale dei Samaritani turgo viesi. Quando i politici, finito l’esercizio, sono già da tempo al banco del meritato e ricco aperitivo, Helg ci dice che è stata molto sorpresa della partecipazione attiva dei granconsiglieri. E oggi i Samaritani hanno pure approfittato dell’occasione per attirare l’attenzione sul 18 oggi samaritani 09/2016 loro lavoro. Molte cose sono cambiate da quando gli attuali e in parte brizzolati granconsiglieri hanno assolto per la prima volta il loro corso soccorritori, anni fa, per ottenere la patente di guida. Come afferma Astrid Ziegler, anche nel settore delle misure immedi ate di primo intervento ci sono stati aggiornamenti e miglioramenti. La granconsigliera PPD è attiva pure come Samaritana. Sono ormai passati i tempi nei quali i partecipanti al corso samaritano quasi quasi arrivavano a perdere conoscenza mentre esercitavano il bend aggio compressivo. Oggi è molto importante sensibilizzare la gente affinché sappia che bisogna agire velocemente quando una persona ha bisogno di aiuto. «È sbagliato guardare dall’altra parte e correre via», dice Tanýa Bauer, istruttrice in seno all’Associazione cantonale turgoviese. E questo non è tutto. Oggi ci sono addirittura delle persone che non guardano dall’altra parte, ma non hanno niente di meglio a cui pen sare che agli amici sui social media e quindi filmano e postano imma gini. «Prestare aiuto invece di smanettare con gli smartphone», è quindi oggigiorno un monito che verosimilmente deve più che mai essere inculcato nei giovani. Il defibrillatore aiuta I Samaritani organizzano dei corsi di primi soccorsi anche per fare in modo che le persone, ad esempio sulla scena di un incidente, abbiano il coraggio di agire. «Vogliamo facilitare il salvataggio di vite», dice Bauer. Anche chi non sopporta la vista del sangue, in un modo o nell’altro può rendersi utile. In ogni caso, deve subito essere concordato l’intervento di soccorso e il luogo dell’incidente va messo in sicurezza. Oggi i politici presenti hanno imparato a trattare una persona con fibrillazione cardiaca, hanno anche appreso a posi zionare correttamente gli elettrodi le cui scosse possono riportare in via la persona colpita da arresto cardiaco. Perché, infatti, potrebbe succedere ovunque. Anche in Parlamento … Silvan Meile, foto: Reto Martin • Articolo pubblicato il 16 giugno 2016 nella «Thurgauer Zeitung» e messo gentilmente a disposizione della redazione di «oggi Samaritani». Buono a sapersi E poi … un caso reale! Solo poche settimane dopo aver seguito questo corso di aggiornamento su Primi soccorsi, il granconsigliere turgo viese Josef Gemperle ha messo in pratica in un caso reale le sue conoscenze e questo quando proprio davanti a casa sua si è verificato un incidente stradale. In un’intervista rilasciata alla «Thurgauer Zeitung» egli ha affermato che: «Ovviamente tutti sperano di non dover mai usare quanto imparato. Comunque, il corso dell’Associazione cantonale mi ha insegnato a reagire in modo corretto e a non lasciar mi prendere dal panico.» Testo: Jolanda Riedener/sw Persone Sandra Rauber, già presidente della Sezione Samaritani di Jaun (FR) Costruire ponti invece di rimanere seduti Così come nelle baraccopoli in Namibia, anche durante le esercitazioni della Sezione del villaggio oppure mentre redige i rapporti per l’Associazione cantonale: Sandra Rauber di Jaun (Friborgo) è ovunque e soprattutto una Samaritana che sa sempre gestire in modo pragmatico e con umore i conflitti di ruolo. Testo e foto: Marcel Friedli «Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo.» Questo proverbio africano ritorna sempre nella mente di Sandra Rauber. Da quando è di nuovo in Svizzera, avere tempo sembra un’illusione: durante il suo mese di permanenza in Namibia, infatti, il lavoro in ufficio si è accumulato. Ora bisogna di nuovo andare a tutto gas, anche se lo shock culturale non è ancora stato del tutto assorbito. Succede sempre così, quando ritorna dall’Africa. Le sue «antenne» sono molto sensibili e reagiscono in particolare alle lamentele. «Qui da noi ci lamentiamo spesso e spesso a gran voce. Per questa ragione, appena tornata in Svizzera mi capita di avere meno comprensione del solito. Noi stiamo infatti così bene!» Fare del bene con poco: anche per questa ragione, ogni anno la 46enne segretaria di professione si reca in Namibia, dove è emigrata una sua cugina. Sul posto compra delle matite e della carta, gioca con i bambini di una baraccopoli della capitale Windhoek; cucina per loro, racconta loro della Svizzera. «Tutto questo mi dà la sensazione di dare e condividere qualcosa della mia propria fortuna», dice, sottolineando nel contempo però di «non sentirsi un benefattore che vuol cambiare l’Africa, non lo sono: sono infatti cosciente delle difficoltà esistenti.» Anche se è molto interessata alle conoscenze tecniche e specialistiche, lei stessa riconosce che ha molto più talento nell’organizzazione. «In un esercizio, una volta alla fine mi è stato detto: buon lavoro, ma purtroppo il paziente è morto», racconta mentre le scappa una risatina. «Ho ancora molto da imparare.» Tuttavia, Sandra si è sermpre sentita a suo agio nella funzione di presidente di Sezione. Nei 50 anni di storia della sua Sezione di Jaun, lei è stata addirittura la prima donna a rivestire la carica di presidente. Le finanze rappresentano purtroppo la questione critica della Sezione: essere attiva nell’unico Comu- avevamo tentato invano di rianimarlo col defibrillatore», racconta Rauber. «Così ho ascoltato il mio cuore e ho regolato la fattura grazie alle donazioni.» L’appoggio del paese è oltremodo importante e visibile, dato che i soci Samaritani – in caso di urgenza – sono sul posto ben prima dell’arrivo dell’ambulanza. «Siamo pionieri tra i First Responder», puntualizza Rauber, «cinque dei nostri Samaritani sono sempre di picchetto.» Un altro motivo di soddisfazione per Rauber è il fatto che nella sua Sezione giovani e meno giovani collaborano bene: «Ho sempre cercato di integrare i giovani e di motivarli nei vari compiti; ad esempio organizzando un pomeriggio con esercizi pratici ma anche con del divertimento, come una corsa con i sacchi o altro.» Nonostante le molte soddisfazioni, la presidenza è comunque una carica che richiede molto tempo, pari a circa una mezza giornata a settimana per lavori e incombenze varie. Alla fine dello scorso anno ha così deciso di porre fine a questa sua esperienza e di lasciare la presidenza. «Dopo nove anni ho notato che comunque ci voleva ‹aria nuova› in Sezione. Non sono una attaccata al ‹cadreghino›.» Costruire ponti Nella sua Sezione non ci sono problemi di reclutamento di nuove leve: «Da noi giovani e L’importanza della cooperazione meno giovani collaborano molto bene.» Sandra Rauber è Samaritana da quasi 30 anni, di cui 9 nella carica di presidente della Sezione. «Desidero svolgere un’attività utile e sensata e mi piace molto l’atmosfera conviviale all’interno della nostra Sezione.» Sandra sa unire l’utile al dilettevole: «Il fatto di sapere come comportarmi e cosa fare in caso di incidente mi dà sicurezza e tranquillità. Le mie conoscenze, tra l’altro, mi hanno già fatto risparmiare in alcune occasioni la visita dal medico.» ne di lingua tedesca nel distretto di Greyerz, località più elevata dell’intero Canton Friborgo, per la Sezione locale implica una sfida continua nel cercare di tenere le cifre in nero. Ma il sostegno da parte della popolazione del paese è grande, cosa che in alcuni casi le ha permesso di trovare delle soluzioni alternative: «Mi avrebbe fatto male, ad esempio, inviare una fattura a una signora che aveva appena perso suo marito e questo dopo che Anche in seno all’Associazione cantonale di Friborgo, Sandra è stata attiva come segretaria per quattro anni, ma dopo ha lasciato questa funzione. Durante questo periodo, Rauber (che tra l’altro è mamma di tre figli) non solo ha potuto migliorare le sue conoscenze della lingua francese ma ha anche dimostrato il suo talento nel costruire ponti, dato che conosceva e conosce bene la realtà delle Sezioni e dell’Associazione. Sandra è molto pragmatica anche a riguardo del suo futuro: dopo il pensionamento, intende infatti tornare in Namibia. «Perché questo Paese mi affascina così tanto? Non so rispondere. Come non sappiamo perché ci piace il rosso più del blu. È così e basta.» • oggi samaritani 09/2016 19 Intervento a titolo volontario delle Sezioni di Acquarossa-Serravalle e di Blenio Progetto pilota in Ticino: i Samaritani collaborano con il Servizio d’assistenza e cure a domicilio Fare in modo che gli utenti dell’apprezzato Servizio d’assistenza e cure a domicilio (SACD) siano seguiti e assistiti non solo nei loro bisogni d’assistenza sanitaria, ma che siano soddisfatti nella misura del possibile anche i loro bisogni sociali, affettivi e di ricerca di compagnia. E in questo campo, il ruolo dei Samaritani è validissimo e si sta rivelando davvero importante. Nel corso del 2015, infatti, le due Sezioni Samaritane attive in Valle di Blenio hanno iniziato a gettare le basi per una collaborazione attiva con il Servizio d’assistenza e cura a domicilio (SACD) della Regione Tre Valli. La scintilla di questo progetto è scattata grazie all’infermiera Paola Wyder di Aquila-Dangio che ha frequentato il primo corso SUPSI per la formazione di infermiera di famiglia. Il suo percorso formativo prevedeva un lavoro di diploma volto a promuovere un progetto di cambiamento passando dalla teoria alla pratica. Il suo tema è nato dalla sensazione di non riuscire a soddisfare completamente le necessità degli utenti, specialmente riguardo al loro bisogno di compagnia; tesi avvalorata dai dati emersi dall’indagine sulla qualità percepita da parte degli utenti e dei loro famigliari rispetto al SACD; indagine svolta dalla SUPSI su mandato del Cantone e terminata nel febbraio 2015. Le necessità espresse dagli utenti andavano insomma oltre alle prestazioni delle cure infermieristiche. Da questa constatazione è partita l’idea di migliorare l’offerta di un servizio di volontariato che fornisse questa prestazione in modo sussidiario all’intervento del SACD. Quale migliore soluzione se non rivolgersi alle Sezioni Samaritani che già sono attive anche in questo campo, chiedendo loro una collaborazione? Da questi presupposti è partito il progetto di Paola. Il lavoro di diploma le ha permesso di approfondire queste premesse seguendo diverse metodologie apprese dalla teoria e coinvolgendo poi in pratica gli anziani stessi, il capo-équipe, il presidente e il direttore SACD della Regione Tre Valli, nonché un gruppo di lavoro formato da alcune sue colleghe, alcuni volontari, dalla presidente dei Samaritani e da un membro del comitato. È pure stata consultata la presidente della Conferenza del Volontariato Sociale con sede a Lugano. È nato così un vero e proprio progetto pilota – primo del genere così strutturato a livello cantonale – che, iniziato con tre utenti e tre volontarie, è arrivato oggi a dodici casi molto ben avviati e a quattro da sistemare nelle prossime settimane. In primavera ha così potuto esser sottoscritta la convenzione tra le due Sezioni Samaritane e il SACD. È pure stato allestito un accordo del Volontariato per l’utente e uno per il Volontario stesso nel quale vengono descritti i suoi diritti, i suoi doveri e le sue mansioni. 20 oggi samaritani 09/2016 Come funziona la collaborazione tra SACD e Samaritani L’infermiera di famiglia del SACD segnala gli utenti alle presidenti delle due Sezioni della Valle di Blenio, specificando esattamente il bisogno da soddisfare da parte del volontario: passeggiata, compagnia, altro. Alle presidenti spetta il compito di trovare i volontari e di abbinarli ai diversi utenti in modo tale che si possa creare una buona sintonia tra di loro. In generale i volontari si recano dall’utente un pomeriggio alla settimana per alcune ore. Finora tutto è funzionato nei migliori dei modi grazie all’ottimo impegno, alla grande disponibilità, alla spiccata sensibilità, alla voglia di sentirsi utili anche alla collettività e al calore umano delle magnifiche VOLONTARIE che si sono già messe a disposizione. Va detto e sottolineato che diverse di loro non si sono mai confrontate con questo tipo di esperienza; a maggior ragione quindi la loro buona riuscita è da ammirare e valorizzare. Ciò che soddisfa molto le volontarie e le stimola a continuare è osservare la grande gioia degli utenti presso i quali si recano; è la consapevolezza che la loro «piccola e semplice mansione» contribuisce al benessere fisico e psichico degli utenti; è il sapere di essere aspettate con grande piacere al giorno concordato; è il rendersi conto che stanno «dando» tanto ma pure ricevendo tantissimo. Le due Sezioni Samaritane sono orgogliose di essere riuscite a organizzare questo servizio sociale in collaborazione con il SACD a favore degli utenti della Valle di Blenio. Un grande segno di riconoscenza e di ringraziamento va alle volontarie senza le quali non si sarebbe potuto concretizzare il progetto. Invitiamo calorosamente coloro che volessero avere delle informazioni dettagliate o sperimentare questo importante volontariato a mettersi in contatto con le due presidenti: Ausilia Canepa, Olivone (per la Sezione di Blenio), telefono numero 091 872 15 37; mail: [email protected]; Dolores Buzzi, Dongio (per la Sezione di Acquarossa-Serravalle), telefono numero 091 871 22 78; mail: [email protected] Dolores e Ausilia • Sezioni, Associazione Colonna Castagnola-Cassarate Picchetto per l’84esima edizione della Traversata del Lago di Lugano Samaritani per vocazione Ben 11 Samaritani della nostra Sezione hanno partecipato al picchetto per la tradizionale e attesa traversata a nuoto tra Caprino e il Lido di Lugano. Per assistere gli 800 nuotatori già durante la trasferta mattutina, sei soccorritori, alcuni appena diplomati, sono saliti a bordo dei due battelli che hanno trasportato i nuotatori al di là del lago. Altri cinque hanno provveduto ad allestire il Posto sanitario al Lido. Quest’anno il primo intervento è proprio avvenuto già prima dell’inizio della nuotata. Un’emergenza importante è avvenuta al Ristorante del Lido e si è quindi potuto garantire l’assistenza al paziente fino all’arrivo dell’ambulanza. Numerosi sono poi stati i piccoli interventi. Dalle lievi ferite, ai crampi muscolari, alle ipotermie. Tutti i nostri giovanissimi ed entusiasti samaritani (17–20 anni), guidati con molta attenzione dai monitori e dai Samaritani con più esperienza, si sono messi a disposizione già nelle prime ore del giorno per ritirare il materiale necessario dalla sede di Cassarate, materiale sempre controllato, aggiornato e in caso di bisogno sostituito. Una giornata di gioia collettiva, benedetta da un sole estivo e soprattutto da nessun incidente di rilievo! Foto: Club Lugano / Testo: PgH • Il gruppo dei Samaritani della Sezione Castagnola-Cassarate pronto a intervenire in caso di necessità e per prestare assistenza sulla riva del Lido di Lugano. «oggi Samaritani» 09 / 2016 Data di apparizione: 21 settembre 2016 Editore Federazione svizzera dei Samaritani FSS Martin-Disteli-Strasse 27 Casella postale, 4601 Olten Telefono 062 286 02 00 Telefax 062 286 02 02 [email protected] www.samaritani.ch Segretaria centrale: Regina Gorza Abbonamenti e cambiamenti d’indirizzo da farsi per scritto all’indirizzo citato qua sopra Redazione centrale Olten: Sonja Wenger Segretariato: Monika Nembrini Telefono 062 286 02 67 Redazione Ticino e Moesano Mara Zanetti Maestrani Via Strada Vecchia 162, 6717 Dangio Telefono e fax 091 872 17 47 [email protected] Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese Inserzioni Zürichsee Werbe AG Verlag und Annoncen Seestrasse 86, 8712 Stäfa Telefono 044 928 56 11 Telefax 044 928 56 00 Prezzo d’abbonamento Singolo abbonamento per terzi: Fr. 33.– annuali Impaginazione, stampa, spedizione AVD GOLDACH AG, 9403 Goldach 10 numeri all’anno Tiratura: 4800 copie Organizzazione di salvataggio della CRS Recentemente ho avuto occasione di sfogliare il nostro Rapporto annuale e, una volta in più, sono rimasta sbalordita nel vedere quanto e cosa facciamo noi Samaritani. Solamente considerando i Servizi sanitari, lo scorso anno abbiamo prestato ben 423 301 ore di lavoro. Se comprendiamo anche le Azioni di donazione di sangue e i servizi di assistenza arriviamo a 507 823 ore. Se calcolassimo uno stipendio orario di 40 franchi, otterremmo la somma di circa 20 milioni di franchi. In altre parole e cifre: considerando i circa 25 000 Samaritani, ciò significa in media 20 ore di impiego all’anno per ogni Samaritano, il tutto oltre alle esercitazioni mensili e alle altre attività svolte a favore della Sezione. La maggior parte di noi lavora a titolo di volontariato. Il nostro onorario, in questa attività, non è materiale bensì ha un altro valore, più alto. Può trattarsi di un semplice «grazie», oppure del sorriso di un bambino una volta che ha asciugato le lacrime o ancora del ringraziamento di un partecipante al Corso soccorritori che, all’inizio, non era motivato ma che poi è stato riconoscente per l’ottimo corso. Certamente: ogni tanto anche nel lavoro samaritano ci sono degli ostacoli, in queste occasioni molti si chiedono se lo sforzo per superarli vale la pena, poiché tuttavia si tratta comunque sempre di volontariato. Qui posso parlare solo dal mio punto di vista. Ma per conto mio, nella vita è sempre stato utile affrontare le difficoltà imparando nel contempo qualcosa di nuovo, anche perché ci saranno sempre delle sfide. E quando vedo quello che facciamo tutti assieme, guardo con fiducia al futuro, orgogliosa di essere una Samaritana. Anita Tenhagen Vicepresidente della FSS oggi samaritani 09/2016 21