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A
ttualità
la Redazione
Intervento a tutela della professione
Precisazioni e rettifica in merito alla lettera “RIFORMA:
Scuola in Belgio” apparsa sul quotidiano “Il Corriere
della Sera” del 25 febbraio 2003 firmata Nicola Priolo
ghiere “logistic assistent”) ma risulta del
Milano, 5 marzo 2003
Al Corriere della Sera
e p.c. Egr. Sig. Nicola Priolo
Alla Federazione Nazionale Collegi IPASVI
Ai Collegi IPASVI d’Italia
tutto screditante in quanto in Italia lo studente che voglia intraprendere la carriera infermieristica deve essere in possesso
In risposta alla lettera pubblicata in data
del diploma di laurea triennale abilitante
25 febbraio 2003 sul Vostro quotidiano
e dell’iscrizione all’Albo Professionale. I
(“RIFORMA: Scuola in Belgio”) questo
laureati sono operatori sanitari, ai sensi
Collegio IPASVI ente di diritto pubblico
del D.M. 739/94 del Ministero della
istituzionalmente preposto alla vigilanza
Sanità e della legge 26.2.1999 n.42,
ed alla tutela della professione infermie-
responsabili
ristica, non ha potuto non rilevare alcune
infermieristica. Le loro principali funzioni
fondamentali imprecisioni, causa di pos-
sono la prevenzione delle malattie, l’assi-
sibili fraintendimenti da parte dei vostri
stenza dei malati e dei disabili di tutte le
lettori:
età e l’educazione sanitaria. Svolgono la
dell’assistenza
generale
È innanzi tutto sconcertante l’indica-
loro attività professionale in strutture
zione fornita dal lettore, secondo cui in
sanitarie, pubbliche o private, nel territo-
Italia la formazione di un infermiere
rio e nell’assistenza domiciliare, in regi-
dovrebbe prevedere, come accade in
me di dipendenza o libera professione.
Belgio, un percorso di second’ordine,
Ciò a testimonianza delle competenze e
adatto - si cita testualmente - “ai nostri
conoscenze scientifiche e relazionali fon-
figli più sfortunati, incapaci di frequenta-
damentali per l’esercizio della professione.
re la scuola “normale””. Non solo tale
Per tale motivo riteniamo altresì scon-
informazione non corrisponde a verità
veniente ed inopportuno che il ruolo e la
(in Belgio la formazione infermieristica
professionalità degli infermieri, caratte-
prevede percorsi formativi di I° livello
rizzati da una rilevanza sociale di indi-
universitario triennale con master bien-
scusso valore per la collettività, vengano
nali e dottorato, da non confondere con
accomunati a quelli di “mestiere” come
la formazione di altre figure non sanitarie
panettieri e parrucchieri.
che ricoprono mansioni igienico-alber-
Le informazioni trasmesse dal lettore, per
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lo più erronee e non condivisibili, risul-
punti in comune tra i due sistemi scola-
tano ancor più gravi se si considera il
stici. In Belgio, questo sistema (negli
particolare momento storico in cui ven-
anni aggiornato), sostanzialmente, sod-
gono diffuse: in un contesto critico per le
disfa i genitori, gli studenti e gli inse-
professioni infermieristiche in cui scarsa
gnanti. Forte dell’esperienza maturata
e inadeguata è nel nostro Paese l’adesio-
all’estero mi sento di poter affermare,
ne dei giovani alla carriera infermieristi-
senza paura di essere smentito, che la
ca, la distorsione delle informazioni
scuola italiana è una tra le migliori al
apparse sulla stampa non possono che
mondo, se si considera la formazione
pesare
culturale tout court. Vi è un abisso con il
negativamente
sull’immagine
della professione
modello nozionistico, da non copiare,
Vi preghiamo pertanto di pubblicare
nel modo più assoluto. Spero invece, si
questa risposta affinché si contribuisca a
possano introdurre, in Italia, le cosiddet-
conferire una connotazione sociale posi-
te “onthaalmoeder” (oggi vi è un solo
tiva ed adeguata alla professione infer-
esempio in Friuli) e le scuole “speciali”.
mieristica e venga evidenziata la centra-
L’istituzione
lità della funzione infermieristica nel
(mamme che assistono i neonati) con-
sistema sanitario del nostro Paese.
sente ai genitori di affidare i propri figli,
Nel ringraziare per l’attenzione, certi che
ancora non in età scolastica (minori di
avrete l’opportunità nel caso in esame di
due anni e mezzo), a delle strutture par-
fornire le opportune precisazioni, Vi por-
ticolarissime. Infatti si tratta di donne
giamo i nostri più cordiali saluti.
disoccupate, che debitamente formate,
Il Presidente
accolgono, a casa loro (previo pagamen-
D.D.S.I. Giovanni A. Muttillo
to di una quota mensile calcolata in base
delle
onthaalmoeder
al reddito dei genitori), qualche neonato.
RIFORMA SCUOLA IN BELGIO
La scuola speciale (buitengewoon), inve-
Lettera al Corriere della Sera 25/2/2003
ce, consente ai nostri figli più sfortunati,
La riforma dei cosiddetti cicli scolastici
incapaci di frequentare la scuola “nor-
viene aspramente criticata dall’europei-
male”, di seguire un percorso formativo
sta sinistra italiana. Non ne capisco i
personalizzato fino ad ottenere un diplo-
motivi se confronto la scuola belga, se
ma di scuola superiore professionale
non sbaglio europea, con quella infor-
(infermieri, parrucchieri, panettieri,
mata dal Ministro Moratti. Obbligo agli
ecc.). Se il legislatore e/o l’esecutivo ita-
studi sino ai 18 anni, una scuola media
liano guardasse alla suddetta esperienza
superiore con indirizzi professionali tec-
delle scuole speciali, darebbe tante possi-
nici e generali, asilo dai due anni e
bilità ai meno fortunati.
mezzo, sono solo alcuni dei tantissimi
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