rassegna stampa 19_05_2008

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rassegna stampa 19_05_2008
RASSEGNA STAMPA
19_05_2008
5 - 10 maggio 2008
Anno XIII - n. 18
Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003
conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Roma
■ ACCORPAMENTO
DEI BANDI
Roma e Milano: «Per le imprese è l’ora dei consorzi»
Lerbini a pagina 12
■ REGOLARITÀ
CONTRIBUTIVA
Sul Durc per benefici e agevolazioni edilizia facilitata
Servizio a pagina 10
■ CONGIUNTURA
Nuove costruzioni: in un anno oltre l’11% in più
Servizio a pagina 6
In un anno sono saliti da 35 a 45 miliardi di euro le commesse delle prime dieci imprese
Grandi imprese, portafoglio boom
Bilanci non brillanti nel 2007, ma nel 2008 arriva il rilancio
opere in Italia. Oltre ovviamente all’interesse diretto di alcune di esse nel
possibile ripristino dei maxi-contratti
revocati dal Governo Prodi, quelli per
il Ponte sullo Stretto (Impregilo, Condotte, Cmc, consorzio Aci) e per le
tratte Tav (Impregilo, Astaldi, Condotte, Salini, Pizzarotti).
Per i prossimi anni spicca il piano di
crescita di Astaldi, che entro il 2012
punta a raddoppiare i proprio fatturato
da 1,3 a 2,6 miliardi di euro, mentre nel
2007 e 2008 prosegue il boom di Salini, salita in pochi anni dalla 28a alla
quinta posizione nella classifica per fatturato. Anche Condotte, scottata dalle
delusioni in Italia, punta molto sulla
crescita all’estero. Fuori dalla Top ten,
invece, ci sono forti potenzialità per
Vianini lavori, Ccc e Gruppo gavio.
Portafoglio ordini 2007 in milioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Impregilo
8.316
Condotte
3.713
Coopsette
3.500
Pizzarotti
3.200
Salini
3.094
Cmb
2.530
Cmc
1.902
Btp
1.889
Unieco
rovare nuove aree per realizzare alloggi di
edilizia residenziale pubblica. È questa la priorità in cima all’agenda urbanistica del nuovo sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e del prossimo
assessore all’Urbanistica, che già nelle sue prime
uscite pubbliche ha annunciato misure che prevedono premi di cubatura per incentivare i privati a
costruire nuovi alloggi pubblici. In campagna elettorale sono stati promessi 25mila nuovi alloggi
per le fasce più deboli e a Roma tutte le aree di
riserva sono già esaurite.
Premi di cubatura anche per la sostituzione
edilizia, cioè gli interventi di costruzione e demolizione, che Alemanno intende promuovere, sia come strumento di riqualificazione di aree degradate
su ampia scala, sia come mezzo per ricavare nuovi
alloggi pubblici. In questa prospettiva, il sindaco
ha anche annunciato che rimetterà mano al Prg,
■ Shanghai 2010, monolite
hi-tech per made in Italy
■ Concorsi, 50 alloggi Erp
all’isola della Maddalena
■ La villa di Zucchi in Olanda
sul boulevard delle star
■ Sostenibile e versatile, per
il legno è di nuovo boom
L’
Ati guidata da Impregilo
si aggiudica provvisoriamente la gara di general contractor per la Pedemontana
lombarda. Il raggruppamento
%
capitanato dalla società di SeLO SCONTO
sto San Giovanni (e comprenSu 781 milioni
dente Astaldi, Pizzarotti e Aci)
offerto da Impregilo
ha presentato un’offerta con un
ribasso del 20,74% sull’importo a base d’asta (781 milioni) e
con una riduzione dei tempi di realizzazione delle opere di
un anno circa (tre anni contro i quattro previsti).
800
20,7
SERVIZIO A PAGINA 12
SERVIZI ALLE PAGINE 2 E 3
Roma, priorità al social housing
PROGETTI E CONCORSI
Con ribasso e tempi ridotti
Impregilo vince l’autostrada
16.944
Astaldi
Alemanno promette di trovare nuove aree – Modifiche al Prg
T
PEDEMONTANA LOMBARDA
I PRIMI DIECI
licenziato appena il febbraio scorso come ultimo
atto del consiglio comunale, prima delle dimissioni di Walter Veltroni. «Il piano regolatore di
Roma non è da cancellare ma non è neanche fisso
e immutabile», ha detto Alemanno nella sua prima
conferenza stampa in Campidoglio, annunciando
che sul Prg verranno aperti due tavoli «insieme
alle categorie interessate, ovvero “costruttori e
inquilini” sull’applicazione del Prg e sul suo
“monitoraggio”, per rivederne alcune parti».
Nel mirino anche le cosiddette centralità romane, le grandi aree di nuovo sviluppo che, in base
all’impostazione policentrica data al piano, avrebbero dovuto essere attrattori alternativi al centro
storico. Obiettivo che, secondo Alemanno, è fallitto.
FRONTERA A PAGINA 7
PIEMONTE
Risorse idriche, la mappa
degli investimenti mancati
I
gestori del servizio idrico integra- i pessimi risultati del Sud, falsati
to hanno realizzato nel periodo tuttavia in molti casi da piani molto
2003-2006 investimenti per 2.147 ambiziosi elaborati per non perdere
milioni di euro, pari al 49% di quan- i finanziamenti europei.
to programmato dai piani d’ambito
Dal canto loro le tariffe salgono,
degli Ato per lo stesso periodo.
del 5-6% medio annuo, e pochi soÈ quanto emerge dal rapporto no i controlli per verificare che gli
2007 del Comitato di vigilanza sulle aumenti siano effettivamente destirisorse idriche, che ha condotto nati agli investimenti.
un’indagine sui Piani d’ambito (e la
Intanto la Sorical (Calabria), doloro attuazione) di 46 Ato (gli ambi- po le bufere giudiziarie cerca la svolti ottimali), pari
ta con un project
a circa la metà
financing da 240
Il Rapporto 2007
dei 91 esistenti. @ INTERNET
milioni di euro
del Coviri
(Comitato di
Alle buone
ottenuto da Devigilanza sulle
performance del
pfa.
risorse idriche)
Centro-Nord fanno da contraltare www.ediliziaterritorio.ilsole24ore.com
A PAG. 5
COMMENTI E NORME
Se la variante è sprint
A
un anno dal varo della leggina urbanistica il Piemonte
fa un primo bilancio dell’impatto della nuova disciplina: i tempi di approvazione delle varianti strutturali si sono
dimezzati. Prima servivano 57 mesi, quasi cinque anni, ora
ne bastano due. Anzi in qualche caso, come a Settimo
Torinese, ne è servito uno solo. Il segreto sta soprattutto
nel ruolo forte dato alla conferenza di pianificazione.
L’assessore alle Politiche territoriali, Sergio Conti, promette: «In arrivo, dopo trent’anni, anche la nuova legge
urbanistica piemontese».
VOCI A PAGINA 9
RESPONSABILITÀ
SOLIDALE: IL DECRETO
CHE «LEGA» APPALTATORE
E SUBAPPALTATORE E I
DOCUMENTI NECESSARI
PER L’ESONERO
URBANISTICA:
L’AUTORITÀ
Supplemento al numero odierno de “Il Sole-24 Ore Edilizia e territorio” - Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. in L.46/2004, art. 1, comma 1, DCB Roma
D
opo un 2007 non particolarmente brillante dal punto di
vista dei fatturati (+5,8% il
dato aggregato) e degli utili
(un calo del 34%), le prime dieci imprese italiane di costruzioni prevedono un
2008 di crescita sostenuta del giro d’affari (+4% Impregilo, +15% Astaldi,
+18% Condotte e Pizzarotti, +10% Salini costruzioni).
Il portafoglio ordini era salito lo scorso anno da 35 a 45 miliardi di euro,
ponendo le basi per una crescita duratura dei fatturati. Forte e strategica è poi
per molte delle imprese della Top ten
la scelta dell’internazionalizzazione
(Impregilo, Astaldi, Condotte, Pizzarotti, Salini, Cmc).
La conquista dell’Expo 2015 e soprattutto il nuovo Governo Berlusconi
rendono inoltre le grandi imprese più
fiduciose in un rilancio delle grandi
VUOLE LA GARA
SULLE OPERE
PUBBLICHE
NEI PIANI COMPLESSI
COMMENTI E NORME
12 - 17 maggio 2008
Anno XIII - n. 19
Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003
conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Roma
■ PAKISTAN
Alleanza tra Pivato, Carena e Guerrini per il campus
■ SERVIZI
DI INGEGNERIA
Archiviato il ribasso automatico del 20 per cento
Servizio a pagina 5
■ BANDI
A Empoli e Roma edilizia sanitaria per 54 milioni
Servizio a pagina 12
Servizi a pagina 14
Con il testo unico crescono i documenti da presentare anche per ottenere i lavori privati
Sicurezza, più oneri per l’edilizia
Sanzioni speciali rafforzate se il datore di lavoro è costruttore
È
salato il conto che il testo unico rà anche a lui, oltre che al coordinatore,
per la sicurezza del lavoro presen- controllare l’applicazione del piano di
ta all’edilizia. Per combattere la sicurezza.
piaga degli infortuni che affligge
Per la nomina dei coordinatori basterà
pesantemente il settore, il decreto inaspri- la semplice presenza in cantiere di più
sce i controlli e le sanzioni specifiche per imprese. Anche alle Asl viene riconosciul’edilizia. Per la prima volta, ad esempio, to il potere di irrogare la sanzione del
dal 15 maggio è richiesta una verifica di blocco del cantiere. Particolare severità,
idoneità tecnica delle imprese appaltatri- poi, per il costruttore che non elabora il
ci. Questo adempimento che nella documento di valutazione dei rischi che,
494/1996 era privo di contenuti specifici, al contrario dei suoi colleghi di altri settodiventa ora con l’allegato XVII ricco di ri, non può essere punito con la sola
documentazioni e attestati (ben dieci) che ammenda, ma rischia sempre l’arresto.
le imprese devono produrre prima della
Reazioni dure da parte di Ance,
firma del contratto. Atti che secondo Aniem e artigiani all’aumento delle sanl’Ance sono solo un
zioni e al fatto che
duplicato di quanto
non siano differenziaScaricabile
dal
già previsto nel piano @ INTERNET
te in rapporto alle disito il testo del
Dlgs 81/2008
di sicurezza.
mensioni delle impresulla sicurezza
Nuovi obblighi al
se.
nel lavoro
datore di lavoro anche
www.ediliziaterritorio.ilsole24ore.com
nella vigilanza: spetteALLE PAGINE 2-3
INFRASTRUTTURE
PROGETTI E CONCORSI
QUELLE GARANZIE IN PIÙ
Obblighi e norme specifiche per l’edilizia nel Tu
■ Pena esclusiva dell’arresto per l’imprenditore edile che omette la valutazione dei
rischi
■ La verifica di idoneità diventa un adempi-
■ Alemanno: meno star,
più tradizione per Roma
mento “pesante” con l’allegato XVII: atti e
documenti a carico delle imprese
■ Reggio Calabria converte
■ Ammenda da 2.500 a 10mila euro per la
l’ex Italcitrus in un polo Tv
mancata designazione del coordinatore per
la progettazione
■ Durc e documenti preliminari da esibire
■ Milano rilancia le grandi
trasformazioni con l’Expo
anche per le imprese che operano senza
appalto a terzi (in economia o in proprio)
■ Archea, nel 2010 le cantine
■ Per nominare i coordinatori basta la
presenza in cantiere di più imprese, anche se non contemporanea
■ Speciale SolarExpo, cresce
ipogee per Antinori
il business fotovoltaico
Ultimo atto di Di Pietro prima dell’arrivo di Matteoli a Porta Pia
Autostrade siciliane,
sequestri e ultimatum
Si sblocca il regolamento appalti
U
L’
ultimo atto dell’ex ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, è lo
sblocco del regolamento di attuazione del
codice degli appalti. Prima di cedere il
posto ad Altero Matteoli, Di Pietro è riuscito a inviare di nuovo alla Corte dei conti il
decreto di attuazione dopo averlo trattenuto
per circa due mesi per «controlli su errori
formali e di coordinamento». Si avvia verso la conclusione quindi il tormentato iter
del provvedimento.
Approvato in via definitiva nell’ormai
lontano dicembre scorso, il testo era stato
anche firmato dal Capo dello Stato il 28
gennaio e poi trasmesso alla Corte dei conti. Ma poi era stato formalmente ritirato dal
ministero delle Infrastrutture che aveva
IANNELLI A PAGINA 7 chiesto di poter correggere alcune impreci-
sioni ed errori formali. Da allora – eravamo
a febbraio – del maxidecreto da 358 articoli, che disciplina nel dettaglio gli appalti di
lavori, servizi e forniture, si erano perse le
tracce. E nel frattempo sul codice era piovuta una nuova tegola: la procedura di infrazione europea che contestava alcune modalità di recepimento delle direttive appalti
nel Dlgs 163/2006. A questo punto la verifica sul regolamento si è allargata a un doppio controllo di compatibilità: da un lato si
è verificato se il regolamento così come è
impostato contenesse anche norme che impattavano sui rilievi europei, dall’altro, si è
pensato, in prospettiva, a coordinare il regolamento con un eventuale futuro terzo decreto correttivo che si rende necessario proprio alla luce della procedura di infrazione.
TREND IMMOBILIARE
COMMENTI E NORME
Mutuo casa, l’immigrato soffre
G
li immigrati hanno dato un contributo
consistente al mercato immobiliare della casa. Lo scorso anno – ha calcolato Scenari
Immobiliari – il valore delle transazioni che
hanno coinvolto gli immigrati è stato di 16,8
miliardi rispetto ai 103 circa dell’intero business abitativo. Stessa cosa per quanto riguarda il numero delle compravendite: 135mila
quelle degli immigrati rispetto alle quasi
800mila dell’intero comparto abitativo.
Insomma un pilastro importante, che comincia però a mostrare qualche crepa. A partire
da quest’anno, si prevede infatti una doppia
inversione di tendenza, con un calo sia degli
scambi, sia dei volumi di mercato. La retromarcia è iniziata nel settembre scorso, con
un’accelerazione nei primi mesi di quest’anno. La causa principale è la stretta sui mutui.
Intanto, l’agenzia del Territorio fa retromarcia
sui dati delle nuove costruzioni: «Errori nell’elaborazione dei dati», spiega il direttore
dell’Osservatorio immobiliare.
FRONTERA A PAGINA 8
RISPARMIO
ENERGETICO:
LE NUOVE ISTRUZIONI PER
LE DETRAZIONI FISCALI
DEL 55%: SEMPLIFICATI I
MODULI DA INVIARE
ON LINE ALL’ENEA
AVVALIMENTO :
PER IL CONSIGLIO
DI STATO È
SEMPRE POSSIBILE
NEL SILENZIO DEL
BANDO DI GARA
Supplemento al numero odierno de “Il Sole-24 Ore Edilizia e territorio” - Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. in L.46/2004, art. 1, comma 1, DCB Roma
n mese di fuoco per il nuovo presidente del Consorzio autostrade siciliane (Cas). Appena nominato dalla Regione Siciliana, dovrà convincere l’Anas,
entro il 31 maggio, che è possibile superare i ritardi nell’esecuzione della Siracusa-Gela e nella manutenzione delle vecchie autostrade, pena la revoca della concessione per inadempienza contrattuale.
Ad aggravare la situazione anche il
sequestro, da parte della procura di Siracusa, del lotto Noto-Rosolini della Siracusa-Gela (pronto per l’inaugurazione) per
«grave dissesto».
Passi avanti invece per la Ragusa-Catania e la Agrigento-Caltanissetta.
COMMENTI E NORME
180
GIORNI
Entrata in vigore
Entrambe le veridopo la pubblicazione
fiche sono state
negative e dunque il regolamento è potuto tornare alla Corte dei conti. Da
lì dopo la registrazione approderà in «Gazzetta Ufficiale».
E proprio il nodo del terzo decreto correttivo del codice degli appalti sarà uno dei
primi punti nell’agenda di Matteoli: la delega a intervenire scade subito (il 30 giugno).
Altri dossier delicati: lo stop agli arbitrati
che dovrebbe scattare anche qui il 30 giugno, le decisioni sul tracciato della TorinoLione e la proroga degli sfratti in scadenza
ad agosto.
UVA A PAGINA 11
2
DODICIMINUTI
19 - 24 maggio 2008
TRASFORMAZIONE URBANA
Presentato il concept per la riconversione di un’area industriale da 815mila mq
A Settimo Torinese la Laguna Verde di
Il quartiere sopraelevato sul parco continuo costerà 1,2 miliardi – Grandi firme e concorsi per
U
na grande distesa verde in cui affioreranno, come tanti isolotti sparsi, torri
e gruppi di edifici sopraelevati, costruiti per blocchi compatti e progettati da
diversi architetti internazionali, anche se all’interno di un unico disegno comune. Affonda
le radici nel dialogo progettuale e architettonico
il concept elaborato da Pier Paolo Maggiora e
dallo studio ArchA per il nuovo quartiere Laguna Verde di Settimo Torinese, al confine nordorientale di Torino sulla direttrice verso Milano,
Aosta e Ginevra.
Il progetto, che rappresenta uno dei più grandi
piani di riqualificazione urbana oggi esistenti in
Italia, porterà con un investimento di oltre 1,2
miliardi alla riconversione di un’area industriale
di oltre 815mila mq, in parte dismessa e in parte
in via di dismissione dopo la decisione di Pirelli
di chiudere la fabbrica di via Torino per ricollocare l’attività nel rinnovato polo di via Brescia,
presto il più avanzato fra quelli del gruppo nel
mondo.
Il progetto Laguna Verde nasce grazie a un
lavoro di programmazione negoziata portato
avanti dal Comune di Settimo con i diversi
proprietari dell’area (Pirelli Tyre, Aree Urbane-Pirelli, Risanamento, Intesa San Paolo, Sefas, Edison e Global Locafit), riuniti in un
comitato promotore. Per la trasformazione sarà
creata una società nella quale è previsto anche
l’ingresso di partner stranieri. «L’intera iniziativa – spiega Maggiora – nasce su un doppio
dialogo. Il primo è quello avviato con la città e
con il territorio e il secondo sarà quello architettonico, fra progetti diversi, ma tutti di altissima
qualità. A questo proposito il concept si fonda su
una riflessione frutto di anni di lavoro. Come gli
esempi più straordinari del paesaggio urbano
E NEL 2009 SARANNO PRONTE LE PRIME ECO-CASE DI CUCINELLA
Nel Comune di Settimo
Torinese partono anche
i cantieri per trenta
alloggi a emissioni
zero. Saranno costruite
entro un anno da parte
dello stesso comune le
prime eco-case da 100
metri quadrati al costo
di 100mila euro
progettate da Mario
Cucinella. Unità abitative che grazie al basso impatto
ambientale consentono di recuperare buona parte dei costi
d’acquisto. Non una unità singola ma un complesso
plurifamiliare, in modo da ottenere risultati energetici
soddisfacenti. Le case di Settimo Torinese sono distribuite
su tre livelli (un piano o duplex), sono ben orientate,
hanno una forma compatta e ogni alloggio ha un doppio
affaccio che favorisce la ventilazione naturale.
La costruzione a secco (in cemento armato, legno o acciaio)
consente una riduzione dei costi e dei tempi
di cantierizzazione e dà garanzia di certificazione
del prodotto già in fabbrica. Il progetto prevede anche servizi
comuni funzionali a dividere le spese collettive. (p.p.)
spesso sono il risultato di stili e stratificazioni
differenti, così anche nella realizzazione di Laguna Verde si dovrà seguire il criterio della diversità unitaria. A partire cioè da un disegno comune,
sarà costituito un gruppo eterogeneo di professionisti che si occuperanno di sviluppare i singoli
elementi». Toccherà alla società promotrice definire il pool di progettisti insieme all’architetto
Maggiora che ha ricevuto dal comitato l’incarico
Taranto e Savona cercano
progetti per il waterfront
alla Puglia alla Liguria, le AuD
torità portuali cercano idee e
progetti per ridefinire architetture
di idee a fase unica finalizzato alla
definizione dell’infrastruttura e al
suo inserimento nel paesaggio.
e infrastrutture sul waterfront.
«Obiettivo del concorso – si legCentro servizi a Taranto
ge nel bando di gara – è quello di
A Taranto, l’Autorità portuale ricevere indicazioni, proposte conindice un maxi concorso di proget- cettuali e metodologiche, prelimitazione per realizzare un Centro nari a scelte progettuali da adottarservizi polivalente sul porto, al si successivamente all’esito del
molo San Cataldo. In competizio- concorso e, di individuare nell’aune il progetto preliminare di un tore del miglior progetto il soggetcentro per usi portuali con un to a cui affidare l’incarico per la
montepremi
di
progettazione preli88mila euro: 44miminare, che dovrà
la euro al vincitore
essere conclusa ene 22mila euro ritro 60 giorni dalEURO
spettivamente al sel’assegnazione».
condo e al terzo
L’infrastruttura
Il montepremi messo
classificato.
dovrà collegare il
in palio dall’Autorità
I progetti saranterminal multipurportuale di Taranto
no valutati sulla bapose e il sistema
per la progettazione
se della qualità ardella viabilità terripreliminare di un
chitettonica e ingetoriale. La larghezcentro servizi
gneristica (55 punza del sovrappasso
da realizzare sul molo
ti), del grado di bedeve essere di almeSan Cataldo nel porto
nessere termoigrono quattro corsie.
della città pugliese.
metrico, acustico,
La
sistemazione
illuminotecnico e
dell’area deve afvisivo (20 punti),
frontare il tema deldel grado di sostenibilità ambienta- l’inserimento paesistico e del verle (20 punti) e della stima dei de di mitigazione del comparto.
costi di realizzazione (5 punti). Le
Per realizzare l’opera l’amminiproposte progettuali dovranno es- strazione prevede un impegno di
sere consegnate entro il 1˚ settem- spesa pari a otto milioni di euro.
bre prossimo.
I progettisti devono consegnare
Infrastruttura a Savona
le proposte entro il 9 luglio 2008.
A Savona, l’Autority indice una Il concorso si conclude con una
gara di progettazione per collega- graduatoria di merito e l’assegnare in sovrappasso alla via Aurelia, zione di tre premi di 30mila, 20mila prevista piastra logistica di la e 10mila euro.
scambio strada-rotaia e il sistema
viario territoriale. Montepremi di
www.porto.sv.it;
60mila euro per questo concorso
www.port.taranto.it
88.000
@
per l’elaborazione del concept e del masterplan e
che curerà il coordinamento. «Per le aree pubbliche – aggiunge il sindaco di Settimo, Aldo Corgiat – saranno invece indetti concorsi di progettazione, anche per dare spazio ai giovani».
Secondo il concept, Laguna Verde si presenta
come un modello di struttura urbana a elevato
contenuto di sostenibilità non solo ambientale,
ma anche socio-gestionale, culturale, urbanisti-
Torri in corten
per l’aeroporto
di Gae Aulenti
co-architettonica ed economico-finanziaria. Il
nuovo quartiere, occupato per i 2/3 da giardini e
aree a parco, sarà interamente sopraelevato per
dare continuità al verde e sarà costituito da isole
collegate da una ricca trama di pensiline, ponti e
calli. Le isole saranno in parte pubbliche, destinate alla ricerca, allo sport, all’attività museale e
scolastica e per la maggior parte private, bilanciate fra funzioni residenziali, commerciali, ricetti-
Finisce in polemica l’iniziativa di project financing
Teramo, ricorsi a teatro
ae Aulenti ha presenG
tato il progetto per il
nuovo aeroporto di Aosta.
arà con tutta probabilità
S
un giudice amministrativo a decidere le sorti del
«Un’architettura compatta risultante dalla composizione di otto corpi principali – spiega l’architetto
– concepiti come solide
torri, astratte e monolitiche, rivestite di corten
(che richiama il colore del
legno scurito dal tempo),
con base quadrata di 9x9
metri alte 13,80 metri, unite da tre elementi trasparenti che segnalano gli ingressi e le uscite dagli spazi interni sia dal land side
sia dall’air side». L’aerostazione sarà realizzata su
tre livelli: il piano terra
sarà destinato alle attività
aeroportuali, al primo piano sono previsti uffici e
impianti, più in alto ristorante, caffetteria e una sala espositiva.
All’architetto la Regione Valle d’Aosta ha affidato l’incarico di progettazione e di direzione dei lavori.
I lavori costeranno circa
nove milioni.
La progettazione – alla
quale partecipano anche la
Tecno Engineering 2C di
Roma e la Tecno Services
Vallée d’Aoste – dovrà essere ultimata entro il 2009,
anno in cui sarà bandito
l’appalto. E la nuova aerostazione sarà operativa dal
2011.
progetto del nuovo teatro di
Teramo (vedi anche «Progetti e Concorsi», n.
18/2008). Un’operazione di
project financing trasformatasi, al momento dell’aggiudicazione, in una sorta di
vero e proprio concorso di
architettura. Tanto che a decidere
sull’assegnazione ■ Prisma in pietra: il progetto di Quattroassociati
del ruolo di promotore tra i
progetti in gara sono state
le valutazioni della commissione tecnica su parametri
soggettivi come la qualità
progettuale e la sistemazione urbanistica – che in qualche modo qualificano la
«bontà del progetto» –, piuttosto che i punteggi attribuiti sul valore del piano eco- ■ Forme organiche: la proposta di Ian+ e Interprogetti
nomico-finanziario, la redditività dell’intervento proposto, i costi ve ricevere il via libera anche dal
e le tariffe delle opere pubbliche.
Consiglio comunale, dove però, viste
E allora via alle polemiche, riporta- le polemiche scoppiate in città sarante diffusamente dalla stampa locale, no probabilmente presentati tutti i procon cittadini e amministratori divisi tra getti, compresi i due esclusi in fase di
il massiccio prisma esagonale in pietra gara. Dal canto suo il raggruppamendi Quattroassociati (nel gruppo guida- to guidato da Socabi non ci sta a
to dall’impresa Straferro) uscito vinci- perdere la sfida proprio sulla qualità
tore dalla procedura di selezione e le di un progetto «forse troppo innovatilinee più avveniristiche del progetto vo per i gusti della commissione –
proposto da Ian+ con Interprogetti dicono i progettisti – che d’altra parte
nel gruppo guidato dall’impresa Soca- ha premiato la solidità del nostro piabi, giunta seconda. In ballo c’è la di- no finanziario che non richiede alcun
chiarazione di pubblica utilità del pro- contributo pubblico, al contrario della
getto e l’assegnazione del ruolo di pro- proposta scelta in gara». Il ricorso al
motore dell’iniziativa. Già ratificata Tar è già pronto a partire.
dalla Giunta, la scelta del progetto presentato dalla Straferro, dovrebbe a breMAU.S.
19 - 24 maggio 2008
DODICIMINUTI
nel comune piemontese
3
OCCHIO CRITICO
L’architettura
italiana «misurata»
da Purini
Maggiora
edifici e spazi pubblici
I
A Iotti+Pavarani
il «motel tra i ponti»
De Lucchi: a Milano
un polo dello spettacolo
o studio Iotti+ PaL
varani si è aggiudicato il concorso di
n teatro come
U
un’officina, un
palcoscenico che ri-
idee indetto dalla società Scat Punti Vendita per una stazione
di servizio e un motel
tra i ponti di Santiago
Calatrava a Reggio
Emilia. Il gruppo vincitore si è distinto con
una proposta che sviluppa un programma
funzionale e un concept formale innovativo,
che accosta attività diverse
in un unico segno dalla forte
carica iconica. Funzioni di
accoglienza, servizio e infrastruttura sono integrate infatti nel paesaggio e allo stesso
tempo sono raccolte in una
soluzione architettonica unitaria che «risponde ai caratteri di design, rispetto della
privacy e sostenibilità gestionale e ambientale», dicono i
progettisti.
Inevitabile il ruolo di landmark. Il nuovo complesso
si configura come un volume bianco leggero e luminoso; un solo piano fuori terra,
salvo un’ala che si alza a
due livelli per inserirsi nel
paesaggio della pianura.
«La copertura – spiegano i
progettisti – abbraccia planimetricamente lo spazio della strada e si inarca verso
l’alto in corrispondenza della stazione di servizio a cercare il miglior affaccio ver-
chiama la città. Questo l’obiettivo di Michele De Lucchi per
la ristrutturazione
dello storico Teatro
Franco Parenti di Milano, che presto aprirà i suoi nuovi spazi
al pubblico, con la
prossima stagione teatrale.
Nel 1973, Franco Parenti descriveva il suo teatro come «uno
spazio indipendente e permanente aperto alla ricerca, alla comicità intesa nel senso più generale di distacco critico dalla realtà, di
stimolo alla riflessione, alla fantasia e alla varietà delle proposte». Un luogo che De Lucchi, con il sostegno della direttrice
artistica Andrèe Ruth Shammah e con la collaborazione dello
scenografo Gian Maurizio Fercioni, ha ampliato mantenendo i
segni della memoria e donando loro nuova contemporaneità.
Materiali originari convivono con materiali nuovi, il laterizio
sposa il vetro, il cemento grezzo, l’acciaio verniciato. La volontà
è stata quella di creare una vera e propria «Cittadella dello
spettacolo», concepita come un «teatro laboratorio» aperto al
contesto urbano, dalla vocazione sperimentale. La Cittadella
prevede tre sale teatrali, due foyer, due sale prove, i nuovi
camerini e gli uffici, uno spazio di ristoro dopo teatro e una
caffetteria. Le sale teatrali sono distribuite attorno al nuovo
grande foyer, cuore della Cittadella, organizzato su diversi livelli. La Sala Grande, poi, presenta un sistema di pedane mobili in
legno d’abete che consente diverse configurazioni dell’ambiente
in funzione del tipo di spettacolo.
Ovunque si potrà fare teatro, ed è per questo che il progetto
mira alla flessibilità, alla mobilità, alla trasformabilità degli
spazi. «L’attuale carattere del teatro viene mantenuto invariato –
spiega Giovanna Latis del team di De Lucchi –, una sorta di
laboratorio in continua evoluzione, con l’uso di materiali grezzi,
spazi flessibili e trasformabili, e un’illuminazione adatta a diverse situazioni».
Un teatro in continuo divenire, fisicamente e culturalmente.
l titolo dell’ultimo libro
di Franco Purini, «La misura italiana dell’architettura», edito da Laterza, gioca
su una voluta ambiguità. Da
un lato, infatti, promette una
valutazione del ruolo e della
funzione che l’architettura italiana ricopre all’interno dello
scenario internazionale, dall’altro sottolinea che ciò che
ci contraddistingue è il senso della misura.
Le due interpretazioni convergono in una
strategia che da tempo l’autore persegue. Purini, infatti, ha in più occasioni sostenuto che se
gli architetti italiani sono oggi oggetto di scarsa
considerazione critica, ciò è dovuto al loro
tradimento di una tradizione disciplinare all’interno della quale avrebbero dovuto riconoscersi
con più coraggio. E, allo stesso tempo, alla resa
di fronte alle mode che vengono d’oltralpe e
che li hanno relegati in un’imbarazzante situazione di marginalità. Per uscire dal buco nero
nel quale si sono cacciati, i progettisti italiani
non possono, pertanto, rifarsi a Koolhaas o a
Zaha Hadid. Devono semmai riflettere meglio
su quanto da anni viene elaborato da alcuni
protagonisti attivi all’interno del nostro scenario culturale. E, per intuire chi siano, basta
sfogliare l’indice del libro e osservare che Gregotti viene citato ventitré volte (Koolhaas tre,
Gehry sei).
Per Purini – che, lo ricordiamo, è stato uno
dei trentacinque firmatari di una famosa lettera
mandata al Presidente della Repubblica per la
difesa dell’architettura italiana che sollevò un
certo scalpore perché da molti intesa come una
presa di posizione autarchica – la scoperta delle
radici e la ritrovata identità non implicano una
chiusura sanfedista. Una nuova architettura e
una nuova critica devono, anzi, far convivere le
diversità «all’interno di un mosaico evolutivo
di sistemi concettuali aperti e interrotti e di
esperienze interagenti». L’obiettivo è, infatti, di
optare non per l’esclusività, l’aut aut, tipico
delle scelte di tendenza, ma per un possibilismo
metodologico in cui non occorre «più vincere e
neanche convincere, ma convivere in una sostanziale equivalenza delle posizioni». Insomma accettare un mondo dove Paolo Portoghesi
abbia diritto di cittadinanza come Jean Nouvel,
Pietro Derossi come Tom Mayne, Francesco
Cellini come Daniel Libeskind.
Tanto più che gli italiani, pur da sempre
tiepidi verso la modernità, non è che poi l’abbiano mai rifiutata. Anzi, come mostra la storia del nostro passato, dal neoclassicismo in
poi, l’hanno accettata ma dopo averla metabolizzata attraverso un lungo e tormentato processo di rielaborazione. Dal quale sono emerse
alcune caratteristiche che ci sono congeniali.
Tra queste la lontananza da eccessi e stravaganze, la finitezza plastico-volumetrica, la sintonia con il paesaggio, il rapporto di organica
indipendenza tra edificio e città, lo scarso
interesse per la tecnologia, una modesta inclinazione per la sperimentazione e, infine, un
deciso formalismo.
Un libro con una tesi tanto decisa non può
che lasciare perplessi. Motivo per il quale merita di essere letto. La lettura, nonostante le molte
ripetizioni che derivano dal fatto che il saggio
nasce dall’unione, a volte un po’ meccanica, di
scritti precedenti è scorrevole e a tratti piacevole. Non ci vuole molto a capire che è un lavoro
che in altri tempi si sarebbe definito di «critica
operativa». Serve a inquadrare un fenomeno –
in questo caso l’architettura italiana degli ultimi
anni – ma soprattutto a giustificare le scelte
progettuali dell’autore. In questa luce, potrebbe
essere letto come una biografia intellettuale. Di
un personaggio del nostro firmamento architettonico che ha cercato e cerca continuamente di
trovare una misura tra le esigenze dell’avanguardia, alle quali in fondo vorrebbe appartenere, e
quelle di una tradizione accademica alla quale
non riesce a rinunciare.
FRANCESCA ODDO
LUIGI PRESTINENZA PUGLISI
ve, produttive e di terziario. «Il verde – prosegue Maggiora – si estenderà su due piani, uno
naturale orizzontale che segna una continuità
tra la Tangenziale Verde, il parco collinare e
quello lungo il Po e uno leggero verticale che
racchiude al suo interno i parcheggi e i volumi
tecnologici». La forma urbana generale sarà
contraddistinta da una grande via centrale sospesa, ricca di vitalità e funzioni pubbliche e
private, commerciali di servizio e terziarie, una
sorta di Broadway del sistema, un nastro sospeso sulla Laguna Verde.
Anche sotto l’aspetto della tempistica, il
progetto è innovativo. «Per la trasformazione
dell’area – conclude Corgiat – sarà approvata
la variante strutturale 21, il cui documento
programmatico è già stato ratificato dal Consiglio. L’iter impiegherà circa un anno. Tuttavia,
so la città».
Il motel è dimensionato
per 33 camere organizzate
in due ali intorno a una corte
interna. Nel fronte curvo del
piano terra è prevista la lobby del motel: un ampio spazio luminoso e accogliente
affacciato all’esterno e attrezzato anche come spazio
espositivo. Un caffè interno
è affacciato sulla corte verde
interclusa tra le ali del motel. Al piano terra sono previste 20 camere e al piano primo le altre 13. Al piano superiore è previsto anche un
ambiente polivalente, lounge affacciato all’esterno con
un’alta vetrata (all’occorrenza sala ristorante dotata di
cucina o sala eventi). Prevista anche una zona benessere con una piccola palestra e
zona sauna.
P.P.
www.architetti.re.it
non è escluso che le singole proprietà possano
anticipare le trasformazioni che sono già coerenti con le previsioni di Prg, purché nel rispetto del concept dell’area. In questo modo il
nuovo insediamento non è un sogno che prenderà forma fra cinque o sei anni, ma un’iniziativa concreta e pronta a diventare realtà».
MARIA CHIARA VOCI