rassegna stampa 19_05_2008
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RASSEGNA STAMPA 19_05_2008 5 - 10 maggio 2008 Anno XIII - n. 18 Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Roma ■ ACCORPAMENTO DEI BANDI Roma e Milano: «Per le imprese è l’ora dei consorzi» Lerbini a pagina 12 ■ REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA Sul Durc per benefici e agevolazioni edilizia facilitata Servizio a pagina 10 ■ CONGIUNTURA Nuove costruzioni: in un anno oltre l’11% in più Servizio a pagina 6 In un anno sono saliti da 35 a 45 miliardi di euro le commesse delle prime dieci imprese Grandi imprese, portafoglio boom Bilanci non brillanti nel 2007, ma nel 2008 arriva il rilancio opere in Italia. Oltre ovviamente all’interesse diretto di alcune di esse nel possibile ripristino dei maxi-contratti revocati dal Governo Prodi, quelli per il Ponte sullo Stretto (Impregilo, Condotte, Cmc, consorzio Aci) e per le tratte Tav (Impregilo, Astaldi, Condotte, Salini, Pizzarotti). Per i prossimi anni spicca il piano di crescita di Astaldi, che entro il 2012 punta a raddoppiare i proprio fatturato da 1,3 a 2,6 miliardi di euro, mentre nel 2007 e 2008 prosegue il boom di Salini, salita in pochi anni dalla 28a alla quinta posizione nella classifica per fatturato. Anche Condotte, scottata dalle delusioni in Italia, punta molto sulla crescita all’estero. Fuori dalla Top ten, invece, ci sono forti potenzialità per Vianini lavori, Ccc e Gruppo gavio. Portafoglio ordini 2007 in milioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Impregilo 8.316 Condotte 3.713 Coopsette 3.500 Pizzarotti 3.200 Salini 3.094 Cmb 2.530 Cmc 1.902 Btp 1.889 Unieco rovare nuove aree per realizzare alloggi di edilizia residenziale pubblica. È questa la priorità in cima all’agenda urbanistica del nuovo sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e del prossimo assessore all’Urbanistica, che già nelle sue prime uscite pubbliche ha annunciato misure che prevedono premi di cubatura per incentivare i privati a costruire nuovi alloggi pubblici. In campagna elettorale sono stati promessi 25mila nuovi alloggi per le fasce più deboli e a Roma tutte le aree di riserva sono già esaurite. Premi di cubatura anche per la sostituzione edilizia, cioè gli interventi di costruzione e demolizione, che Alemanno intende promuovere, sia come strumento di riqualificazione di aree degradate su ampia scala, sia come mezzo per ricavare nuovi alloggi pubblici. In questa prospettiva, il sindaco ha anche annunciato che rimetterà mano al Prg, ■ Shanghai 2010, monolite hi-tech per made in Italy ■ Concorsi, 50 alloggi Erp all’isola della Maddalena ■ La villa di Zucchi in Olanda sul boulevard delle star ■ Sostenibile e versatile, per il legno è di nuovo boom L’ Ati guidata da Impregilo si aggiudica provvisoriamente la gara di general contractor per la Pedemontana lombarda. Il raggruppamento % capitanato dalla società di SeLO SCONTO sto San Giovanni (e comprenSu 781 milioni dente Astaldi, Pizzarotti e Aci) offerto da Impregilo ha presentato un’offerta con un ribasso del 20,74% sull’importo a base d’asta (781 milioni) e con una riduzione dei tempi di realizzazione delle opere di un anno circa (tre anni contro i quattro previsti). 800 20,7 SERVIZIO A PAGINA 12 SERVIZI ALLE PAGINE 2 E 3 Roma, priorità al social housing PROGETTI E CONCORSI Con ribasso e tempi ridotti Impregilo vince l’autostrada 16.944 Astaldi Alemanno promette di trovare nuove aree – Modifiche al Prg T PEDEMONTANA LOMBARDA I PRIMI DIECI licenziato appena il febbraio scorso come ultimo atto del consiglio comunale, prima delle dimissioni di Walter Veltroni. «Il piano regolatore di Roma non è da cancellare ma non è neanche fisso e immutabile», ha detto Alemanno nella sua prima conferenza stampa in Campidoglio, annunciando che sul Prg verranno aperti due tavoli «insieme alle categorie interessate, ovvero “costruttori e inquilini” sull’applicazione del Prg e sul suo “monitoraggio”, per rivederne alcune parti». Nel mirino anche le cosiddette centralità romane, le grandi aree di nuovo sviluppo che, in base all’impostazione policentrica data al piano, avrebbero dovuto essere attrattori alternativi al centro storico. Obiettivo che, secondo Alemanno, è fallitto. FRONTERA A PAGINA 7 PIEMONTE Risorse idriche, la mappa degli investimenti mancati I gestori del servizio idrico integra- i pessimi risultati del Sud, falsati to hanno realizzato nel periodo tuttavia in molti casi da piani molto 2003-2006 investimenti per 2.147 ambiziosi elaborati per non perdere milioni di euro, pari al 49% di quan- i finanziamenti europei. to programmato dai piani d’ambito Dal canto loro le tariffe salgono, degli Ato per lo stesso periodo. del 5-6% medio annuo, e pochi soÈ quanto emerge dal rapporto no i controlli per verificare che gli 2007 del Comitato di vigilanza sulle aumenti siano effettivamente destirisorse idriche, che ha condotto nati agli investimenti. un’indagine sui Piani d’ambito (e la Intanto la Sorical (Calabria), doloro attuazione) di 46 Ato (gli ambi- po le bufere giudiziarie cerca la svolti ottimali), pari ta con un project a circa la metà financing da 240 Il Rapporto 2007 dei 91 esistenti. @ INTERNET milioni di euro del Coviri (Comitato di Alle buone ottenuto da Devigilanza sulle performance del pfa. risorse idriche) Centro-Nord fanno da contraltare www.ediliziaterritorio.ilsole24ore.com A PAG. 5 COMMENTI E NORME Se la variante è sprint A un anno dal varo della leggina urbanistica il Piemonte fa un primo bilancio dell’impatto della nuova disciplina: i tempi di approvazione delle varianti strutturali si sono dimezzati. Prima servivano 57 mesi, quasi cinque anni, ora ne bastano due. Anzi in qualche caso, come a Settimo Torinese, ne è servito uno solo. Il segreto sta soprattutto nel ruolo forte dato alla conferenza di pianificazione. L’assessore alle Politiche territoriali, Sergio Conti, promette: «In arrivo, dopo trent’anni, anche la nuova legge urbanistica piemontese». VOCI A PAGINA 9 RESPONSABILITÀ SOLIDALE: IL DECRETO CHE «LEGA» APPALTATORE E SUBAPPALTATORE E I DOCUMENTI NECESSARI PER L’ESONERO URBANISTICA: L’AUTORITÀ Supplemento al numero odierno de “Il Sole-24 Ore Edilizia e territorio” - Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. in L.46/2004, art. 1, comma 1, DCB Roma D opo un 2007 non particolarmente brillante dal punto di vista dei fatturati (+5,8% il dato aggregato) e degli utili (un calo del 34%), le prime dieci imprese italiane di costruzioni prevedono un 2008 di crescita sostenuta del giro d’affari (+4% Impregilo, +15% Astaldi, +18% Condotte e Pizzarotti, +10% Salini costruzioni). Il portafoglio ordini era salito lo scorso anno da 35 a 45 miliardi di euro, ponendo le basi per una crescita duratura dei fatturati. Forte e strategica è poi per molte delle imprese della Top ten la scelta dell’internazionalizzazione (Impregilo, Astaldi, Condotte, Pizzarotti, Salini, Cmc). La conquista dell’Expo 2015 e soprattutto il nuovo Governo Berlusconi rendono inoltre le grandi imprese più fiduciose in un rilancio delle grandi VUOLE LA GARA SULLE OPERE PUBBLICHE NEI PIANI COMPLESSI COMMENTI E NORME 12 - 17 maggio 2008 Anno XIII - n. 19 Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Roma ■ PAKISTAN Alleanza tra Pivato, Carena e Guerrini per il campus ■ SERVIZI DI INGEGNERIA Archiviato il ribasso automatico del 20 per cento Servizio a pagina 5 ■ BANDI A Empoli e Roma edilizia sanitaria per 54 milioni Servizio a pagina 12 Servizi a pagina 14 Con il testo unico crescono i documenti da presentare anche per ottenere i lavori privati Sicurezza, più oneri per l’edilizia Sanzioni speciali rafforzate se il datore di lavoro è costruttore È salato il conto che il testo unico rà anche a lui, oltre che al coordinatore, per la sicurezza del lavoro presen- controllare l’applicazione del piano di ta all’edilizia. Per combattere la sicurezza. piaga degli infortuni che affligge Per la nomina dei coordinatori basterà pesantemente il settore, il decreto inaspri- la semplice presenza in cantiere di più sce i controlli e le sanzioni specifiche per imprese. Anche alle Asl viene riconosciul’edilizia. Per la prima volta, ad esempio, to il potere di irrogare la sanzione del dal 15 maggio è richiesta una verifica di blocco del cantiere. Particolare severità, idoneità tecnica delle imprese appaltatri- poi, per il costruttore che non elabora il ci. Questo adempimento che nella documento di valutazione dei rischi che, 494/1996 era privo di contenuti specifici, al contrario dei suoi colleghi di altri settodiventa ora con l’allegato XVII ricco di ri, non può essere punito con la sola documentazioni e attestati (ben dieci) che ammenda, ma rischia sempre l’arresto. le imprese devono produrre prima della Reazioni dure da parte di Ance, firma del contratto. Atti che secondo Aniem e artigiani all’aumento delle sanl’Ance sono solo un zioni e al fatto che duplicato di quanto non siano differenziaScaricabile dal già previsto nel piano @ INTERNET te in rapporto alle disito il testo del Dlgs 81/2008 di sicurezza. mensioni delle impresulla sicurezza Nuovi obblighi al se. nel lavoro datore di lavoro anche www.ediliziaterritorio.ilsole24ore.com nella vigilanza: spetteALLE PAGINE 2-3 INFRASTRUTTURE PROGETTI E CONCORSI QUELLE GARANZIE IN PIÙ Obblighi e norme specifiche per l’edilizia nel Tu ■ Pena esclusiva dell’arresto per l’imprenditore edile che omette la valutazione dei rischi ■ La verifica di idoneità diventa un adempi- ■ Alemanno: meno star, più tradizione per Roma mento “pesante” con l’allegato XVII: atti e documenti a carico delle imprese ■ Reggio Calabria converte ■ Ammenda da 2.500 a 10mila euro per la l’ex Italcitrus in un polo Tv mancata designazione del coordinatore per la progettazione ■ Durc e documenti preliminari da esibire ■ Milano rilancia le grandi trasformazioni con l’Expo anche per le imprese che operano senza appalto a terzi (in economia o in proprio) ■ Archea, nel 2010 le cantine ■ Per nominare i coordinatori basta la presenza in cantiere di più imprese, anche se non contemporanea ■ Speciale SolarExpo, cresce ipogee per Antinori il business fotovoltaico Ultimo atto di Di Pietro prima dell’arrivo di Matteoli a Porta Pia Autostrade siciliane, sequestri e ultimatum Si sblocca il regolamento appalti U L’ ultimo atto dell’ex ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, è lo sblocco del regolamento di attuazione del codice degli appalti. Prima di cedere il posto ad Altero Matteoli, Di Pietro è riuscito a inviare di nuovo alla Corte dei conti il decreto di attuazione dopo averlo trattenuto per circa due mesi per «controlli su errori formali e di coordinamento». Si avvia verso la conclusione quindi il tormentato iter del provvedimento. Approvato in via definitiva nell’ormai lontano dicembre scorso, il testo era stato anche firmato dal Capo dello Stato il 28 gennaio e poi trasmesso alla Corte dei conti. Ma poi era stato formalmente ritirato dal ministero delle Infrastrutture che aveva IANNELLI A PAGINA 7 chiesto di poter correggere alcune impreci- sioni ed errori formali. Da allora – eravamo a febbraio – del maxidecreto da 358 articoli, che disciplina nel dettaglio gli appalti di lavori, servizi e forniture, si erano perse le tracce. E nel frattempo sul codice era piovuta una nuova tegola: la procedura di infrazione europea che contestava alcune modalità di recepimento delle direttive appalti nel Dlgs 163/2006. A questo punto la verifica sul regolamento si è allargata a un doppio controllo di compatibilità: da un lato si è verificato se il regolamento così come è impostato contenesse anche norme che impattavano sui rilievi europei, dall’altro, si è pensato, in prospettiva, a coordinare il regolamento con un eventuale futuro terzo decreto correttivo che si rende necessario proprio alla luce della procedura di infrazione. TREND IMMOBILIARE COMMENTI E NORME Mutuo casa, l’immigrato soffre G li immigrati hanno dato un contributo consistente al mercato immobiliare della casa. Lo scorso anno – ha calcolato Scenari Immobiliari – il valore delle transazioni che hanno coinvolto gli immigrati è stato di 16,8 miliardi rispetto ai 103 circa dell’intero business abitativo. Stessa cosa per quanto riguarda il numero delle compravendite: 135mila quelle degli immigrati rispetto alle quasi 800mila dell’intero comparto abitativo. Insomma un pilastro importante, che comincia però a mostrare qualche crepa. A partire da quest’anno, si prevede infatti una doppia inversione di tendenza, con un calo sia degli scambi, sia dei volumi di mercato. La retromarcia è iniziata nel settembre scorso, con un’accelerazione nei primi mesi di quest’anno. La causa principale è la stretta sui mutui. Intanto, l’agenzia del Territorio fa retromarcia sui dati delle nuove costruzioni: «Errori nell’elaborazione dei dati», spiega il direttore dell’Osservatorio immobiliare. FRONTERA A PAGINA 8 RISPARMIO ENERGETICO: LE NUOVE ISTRUZIONI PER LE DETRAZIONI FISCALI DEL 55%: SEMPLIFICATI I MODULI DA INVIARE ON LINE ALL’ENEA AVVALIMENTO : PER IL CONSIGLIO DI STATO È SEMPRE POSSIBILE NEL SILENZIO DEL BANDO DI GARA Supplemento al numero odierno de “Il Sole-24 Ore Edilizia e territorio” - Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. in L.46/2004, art. 1, comma 1, DCB Roma n mese di fuoco per il nuovo presidente del Consorzio autostrade siciliane (Cas). Appena nominato dalla Regione Siciliana, dovrà convincere l’Anas, entro il 31 maggio, che è possibile superare i ritardi nell’esecuzione della Siracusa-Gela e nella manutenzione delle vecchie autostrade, pena la revoca della concessione per inadempienza contrattuale. Ad aggravare la situazione anche il sequestro, da parte della procura di Siracusa, del lotto Noto-Rosolini della Siracusa-Gela (pronto per l’inaugurazione) per «grave dissesto». Passi avanti invece per la Ragusa-Catania e la Agrigento-Caltanissetta. COMMENTI E NORME 180 GIORNI Entrata in vigore Entrambe le veridopo la pubblicazione fiche sono state negative e dunque il regolamento è potuto tornare alla Corte dei conti. Da lì dopo la registrazione approderà in «Gazzetta Ufficiale». E proprio il nodo del terzo decreto correttivo del codice degli appalti sarà uno dei primi punti nell’agenda di Matteoli: la delega a intervenire scade subito (il 30 giugno). Altri dossier delicati: lo stop agli arbitrati che dovrebbe scattare anche qui il 30 giugno, le decisioni sul tracciato della TorinoLione e la proroga degli sfratti in scadenza ad agosto. UVA A PAGINA 11 2 DODICIMINUTI 19 - 24 maggio 2008 TRASFORMAZIONE URBANA Presentato il concept per la riconversione di un’area industriale da 815mila mq A Settimo Torinese la Laguna Verde di Il quartiere sopraelevato sul parco continuo costerà 1,2 miliardi – Grandi firme e concorsi per U na grande distesa verde in cui affioreranno, come tanti isolotti sparsi, torri e gruppi di edifici sopraelevati, costruiti per blocchi compatti e progettati da diversi architetti internazionali, anche se all’interno di un unico disegno comune. Affonda le radici nel dialogo progettuale e architettonico il concept elaborato da Pier Paolo Maggiora e dallo studio ArchA per il nuovo quartiere Laguna Verde di Settimo Torinese, al confine nordorientale di Torino sulla direttrice verso Milano, Aosta e Ginevra. Il progetto, che rappresenta uno dei più grandi piani di riqualificazione urbana oggi esistenti in Italia, porterà con un investimento di oltre 1,2 miliardi alla riconversione di un’area industriale di oltre 815mila mq, in parte dismessa e in parte in via di dismissione dopo la decisione di Pirelli di chiudere la fabbrica di via Torino per ricollocare l’attività nel rinnovato polo di via Brescia, presto il più avanzato fra quelli del gruppo nel mondo. Il progetto Laguna Verde nasce grazie a un lavoro di programmazione negoziata portato avanti dal Comune di Settimo con i diversi proprietari dell’area (Pirelli Tyre, Aree Urbane-Pirelli, Risanamento, Intesa San Paolo, Sefas, Edison e Global Locafit), riuniti in un comitato promotore. Per la trasformazione sarà creata una società nella quale è previsto anche l’ingresso di partner stranieri. «L’intera iniziativa – spiega Maggiora – nasce su un doppio dialogo. Il primo è quello avviato con la città e con il territorio e il secondo sarà quello architettonico, fra progetti diversi, ma tutti di altissima qualità. A questo proposito il concept si fonda su una riflessione frutto di anni di lavoro. Come gli esempi più straordinari del paesaggio urbano E NEL 2009 SARANNO PRONTE LE PRIME ECO-CASE DI CUCINELLA Nel Comune di Settimo Torinese partono anche i cantieri per trenta alloggi a emissioni zero. Saranno costruite entro un anno da parte dello stesso comune le prime eco-case da 100 metri quadrati al costo di 100mila euro progettate da Mario Cucinella. Unità abitative che grazie al basso impatto ambientale consentono di recuperare buona parte dei costi d’acquisto. Non una unità singola ma un complesso plurifamiliare, in modo da ottenere risultati energetici soddisfacenti. Le case di Settimo Torinese sono distribuite su tre livelli (un piano o duplex), sono ben orientate, hanno una forma compatta e ogni alloggio ha un doppio affaccio che favorisce la ventilazione naturale. La costruzione a secco (in cemento armato, legno o acciaio) consente una riduzione dei costi e dei tempi di cantierizzazione e dà garanzia di certificazione del prodotto già in fabbrica. Il progetto prevede anche servizi comuni funzionali a dividere le spese collettive. (p.p.) spesso sono il risultato di stili e stratificazioni differenti, così anche nella realizzazione di Laguna Verde si dovrà seguire il criterio della diversità unitaria. A partire cioè da un disegno comune, sarà costituito un gruppo eterogeneo di professionisti che si occuperanno di sviluppare i singoli elementi». Toccherà alla società promotrice definire il pool di progettisti insieme all’architetto Maggiora che ha ricevuto dal comitato l’incarico Taranto e Savona cercano progetti per il waterfront alla Puglia alla Liguria, le AuD torità portuali cercano idee e progetti per ridefinire architetture di idee a fase unica finalizzato alla definizione dell’infrastruttura e al suo inserimento nel paesaggio. e infrastrutture sul waterfront. «Obiettivo del concorso – si legCentro servizi a Taranto ge nel bando di gara – è quello di A Taranto, l’Autorità portuale ricevere indicazioni, proposte conindice un maxi concorso di proget- cettuali e metodologiche, prelimitazione per realizzare un Centro nari a scelte progettuali da adottarservizi polivalente sul porto, al si successivamente all’esito del molo San Cataldo. In competizio- concorso e, di individuare nell’aune il progetto preliminare di un tore del miglior progetto il soggetcentro per usi portuali con un to a cui affidare l’incarico per la montepremi di progettazione preli88mila euro: 44miminare, che dovrà la euro al vincitore essere conclusa ene 22mila euro ritro 60 giorni dalEURO spettivamente al sel’assegnazione». condo e al terzo L’infrastruttura Il montepremi messo classificato. dovrà collegare il in palio dall’Autorità I progetti saranterminal multipurportuale di Taranto no valutati sulla bapose e il sistema per la progettazione se della qualità ardella viabilità terripreliminare di un chitettonica e ingetoriale. La larghezcentro servizi gneristica (55 punza del sovrappasso da realizzare sul molo ti), del grado di bedeve essere di almeSan Cataldo nel porto nessere termoigrono quattro corsie. della città pugliese. metrico, acustico, La sistemazione illuminotecnico e dell’area deve afvisivo (20 punti), frontare il tema deldel grado di sostenibilità ambienta- l’inserimento paesistico e del verle (20 punti) e della stima dei de di mitigazione del comparto. costi di realizzazione (5 punti). Le Per realizzare l’opera l’amminiproposte progettuali dovranno es- strazione prevede un impegno di sere consegnate entro il 1˚ settem- spesa pari a otto milioni di euro. bre prossimo. I progettisti devono consegnare Infrastruttura a Savona le proposte entro il 9 luglio 2008. A Savona, l’Autority indice una Il concorso si conclude con una gara di progettazione per collega- graduatoria di merito e l’assegnare in sovrappasso alla via Aurelia, zione di tre premi di 30mila, 20mila prevista piastra logistica di la e 10mila euro. scambio strada-rotaia e il sistema viario territoriale. Montepremi di www.porto.sv.it; 60mila euro per questo concorso www.port.taranto.it 88.000 @ per l’elaborazione del concept e del masterplan e che curerà il coordinamento. «Per le aree pubbliche – aggiunge il sindaco di Settimo, Aldo Corgiat – saranno invece indetti concorsi di progettazione, anche per dare spazio ai giovani». Secondo il concept, Laguna Verde si presenta come un modello di struttura urbana a elevato contenuto di sostenibilità non solo ambientale, ma anche socio-gestionale, culturale, urbanisti- Torri in corten per l’aeroporto di Gae Aulenti co-architettonica ed economico-finanziaria. Il nuovo quartiere, occupato per i 2/3 da giardini e aree a parco, sarà interamente sopraelevato per dare continuità al verde e sarà costituito da isole collegate da una ricca trama di pensiline, ponti e calli. Le isole saranno in parte pubbliche, destinate alla ricerca, allo sport, all’attività museale e scolastica e per la maggior parte private, bilanciate fra funzioni residenziali, commerciali, ricetti- Finisce in polemica l’iniziativa di project financing Teramo, ricorsi a teatro ae Aulenti ha presenG tato il progetto per il nuovo aeroporto di Aosta. arà con tutta probabilità S un giudice amministrativo a decidere le sorti del «Un’architettura compatta risultante dalla composizione di otto corpi principali – spiega l’architetto – concepiti come solide torri, astratte e monolitiche, rivestite di corten (che richiama il colore del legno scurito dal tempo), con base quadrata di 9x9 metri alte 13,80 metri, unite da tre elementi trasparenti che segnalano gli ingressi e le uscite dagli spazi interni sia dal land side sia dall’air side». L’aerostazione sarà realizzata su tre livelli: il piano terra sarà destinato alle attività aeroportuali, al primo piano sono previsti uffici e impianti, più in alto ristorante, caffetteria e una sala espositiva. All’architetto la Regione Valle d’Aosta ha affidato l’incarico di progettazione e di direzione dei lavori. I lavori costeranno circa nove milioni. La progettazione – alla quale partecipano anche la Tecno Engineering 2C di Roma e la Tecno Services Vallée d’Aoste – dovrà essere ultimata entro il 2009, anno in cui sarà bandito l’appalto. E la nuova aerostazione sarà operativa dal 2011. progetto del nuovo teatro di Teramo (vedi anche «Progetti e Concorsi», n. 18/2008). Un’operazione di project financing trasformatasi, al momento dell’aggiudicazione, in una sorta di vero e proprio concorso di architettura. Tanto che a decidere sull’assegnazione ■ Prisma in pietra: il progetto di Quattroassociati del ruolo di promotore tra i progetti in gara sono state le valutazioni della commissione tecnica su parametri soggettivi come la qualità progettuale e la sistemazione urbanistica – che in qualche modo qualificano la «bontà del progetto» –, piuttosto che i punteggi attribuiti sul valore del piano eco- ■ Forme organiche: la proposta di Ian+ e Interprogetti nomico-finanziario, la redditività dell’intervento proposto, i costi ve ricevere il via libera anche dal e le tariffe delle opere pubbliche. Consiglio comunale, dove però, viste E allora via alle polemiche, riporta- le polemiche scoppiate in città sarante diffusamente dalla stampa locale, no probabilmente presentati tutti i procon cittadini e amministratori divisi tra getti, compresi i due esclusi in fase di il massiccio prisma esagonale in pietra gara. Dal canto suo il raggruppamendi Quattroassociati (nel gruppo guida- to guidato da Socabi non ci sta a to dall’impresa Straferro) uscito vinci- perdere la sfida proprio sulla qualità tore dalla procedura di selezione e le di un progetto «forse troppo innovatilinee più avveniristiche del progetto vo per i gusti della commissione – proposto da Ian+ con Interprogetti dicono i progettisti – che d’altra parte nel gruppo guidato dall’impresa Soca- ha premiato la solidità del nostro piabi, giunta seconda. In ballo c’è la di- no finanziario che non richiede alcun chiarazione di pubblica utilità del pro- contributo pubblico, al contrario della getto e l’assegnazione del ruolo di pro- proposta scelta in gara». Il ricorso al motore dell’iniziativa. Già ratificata Tar è già pronto a partire. dalla Giunta, la scelta del progetto presentato dalla Straferro, dovrebbe a breMAU.S. 19 - 24 maggio 2008 DODICIMINUTI nel comune piemontese 3 OCCHIO CRITICO L’architettura italiana «misurata» da Purini Maggiora edifici e spazi pubblici I A Iotti+Pavarani il «motel tra i ponti» De Lucchi: a Milano un polo dello spettacolo o studio Iotti+ PaL varani si è aggiudicato il concorso di n teatro come U un’officina, un palcoscenico che ri- idee indetto dalla società Scat Punti Vendita per una stazione di servizio e un motel tra i ponti di Santiago Calatrava a Reggio Emilia. Il gruppo vincitore si è distinto con una proposta che sviluppa un programma funzionale e un concept formale innovativo, che accosta attività diverse in un unico segno dalla forte carica iconica. Funzioni di accoglienza, servizio e infrastruttura sono integrate infatti nel paesaggio e allo stesso tempo sono raccolte in una soluzione architettonica unitaria che «risponde ai caratteri di design, rispetto della privacy e sostenibilità gestionale e ambientale», dicono i progettisti. Inevitabile il ruolo di landmark. Il nuovo complesso si configura come un volume bianco leggero e luminoso; un solo piano fuori terra, salvo un’ala che si alza a due livelli per inserirsi nel paesaggio della pianura. «La copertura – spiegano i progettisti – abbraccia planimetricamente lo spazio della strada e si inarca verso l’alto in corrispondenza della stazione di servizio a cercare il miglior affaccio ver- chiama la città. Questo l’obiettivo di Michele De Lucchi per la ristrutturazione dello storico Teatro Franco Parenti di Milano, che presto aprirà i suoi nuovi spazi al pubblico, con la prossima stagione teatrale. Nel 1973, Franco Parenti descriveva il suo teatro come «uno spazio indipendente e permanente aperto alla ricerca, alla comicità intesa nel senso più generale di distacco critico dalla realtà, di stimolo alla riflessione, alla fantasia e alla varietà delle proposte». Un luogo che De Lucchi, con il sostegno della direttrice artistica Andrèe Ruth Shammah e con la collaborazione dello scenografo Gian Maurizio Fercioni, ha ampliato mantenendo i segni della memoria e donando loro nuova contemporaneità. Materiali originari convivono con materiali nuovi, il laterizio sposa il vetro, il cemento grezzo, l’acciaio verniciato. La volontà è stata quella di creare una vera e propria «Cittadella dello spettacolo», concepita come un «teatro laboratorio» aperto al contesto urbano, dalla vocazione sperimentale. La Cittadella prevede tre sale teatrali, due foyer, due sale prove, i nuovi camerini e gli uffici, uno spazio di ristoro dopo teatro e una caffetteria. Le sale teatrali sono distribuite attorno al nuovo grande foyer, cuore della Cittadella, organizzato su diversi livelli. La Sala Grande, poi, presenta un sistema di pedane mobili in legno d’abete che consente diverse configurazioni dell’ambiente in funzione del tipo di spettacolo. Ovunque si potrà fare teatro, ed è per questo che il progetto mira alla flessibilità, alla mobilità, alla trasformabilità degli spazi. «L’attuale carattere del teatro viene mantenuto invariato – spiega Giovanna Latis del team di De Lucchi –, una sorta di laboratorio in continua evoluzione, con l’uso di materiali grezzi, spazi flessibili e trasformabili, e un’illuminazione adatta a diverse situazioni». Un teatro in continuo divenire, fisicamente e culturalmente. l titolo dell’ultimo libro di Franco Purini, «La misura italiana dell’architettura», edito da Laterza, gioca su una voluta ambiguità. Da un lato, infatti, promette una valutazione del ruolo e della funzione che l’architettura italiana ricopre all’interno dello scenario internazionale, dall’altro sottolinea che ciò che ci contraddistingue è il senso della misura. Le due interpretazioni convergono in una strategia che da tempo l’autore persegue. Purini, infatti, ha in più occasioni sostenuto che se gli architetti italiani sono oggi oggetto di scarsa considerazione critica, ciò è dovuto al loro tradimento di una tradizione disciplinare all’interno della quale avrebbero dovuto riconoscersi con più coraggio. E, allo stesso tempo, alla resa di fronte alle mode che vengono d’oltralpe e che li hanno relegati in un’imbarazzante situazione di marginalità. Per uscire dal buco nero nel quale si sono cacciati, i progettisti italiani non possono, pertanto, rifarsi a Koolhaas o a Zaha Hadid. Devono semmai riflettere meglio su quanto da anni viene elaborato da alcuni protagonisti attivi all’interno del nostro scenario culturale. E, per intuire chi siano, basta sfogliare l’indice del libro e osservare che Gregotti viene citato ventitré volte (Koolhaas tre, Gehry sei). Per Purini – che, lo ricordiamo, è stato uno dei trentacinque firmatari di una famosa lettera mandata al Presidente della Repubblica per la difesa dell’architettura italiana che sollevò un certo scalpore perché da molti intesa come una presa di posizione autarchica – la scoperta delle radici e la ritrovata identità non implicano una chiusura sanfedista. Una nuova architettura e una nuova critica devono, anzi, far convivere le diversità «all’interno di un mosaico evolutivo di sistemi concettuali aperti e interrotti e di esperienze interagenti». L’obiettivo è, infatti, di optare non per l’esclusività, l’aut aut, tipico delle scelte di tendenza, ma per un possibilismo metodologico in cui non occorre «più vincere e neanche convincere, ma convivere in una sostanziale equivalenza delle posizioni». Insomma accettare un mondo dove Paolo Portoghesi abbia diritto di cittadinanza come Jean Nouvel, Pietro Derossi come Tom Mayne, Francesco Cellini come Daniel Libeskind. Tanto più che gli italiani, pur da sempre tiepidi verso la modernità, non è che poi l’abbiano mai rifiutata. Anzi, come mostra la storia del nostro passato, dal neoclassicismo in poi, l’hanno accettata ma dopo averla metabolizzata attraverso un lungo e tormentato processo di rielaborazione. Dal quale sono emerse alcune caratteristiche che ci sono congeniali. Tra queste la lontananza da eccessi e stravaganze, la finitezza plastico-volumetrica, la sintonia con il paesaggio, il rapporto di organica indipendenza tra edificio e città, lo scarso interesse per la tecnologia, una modesta inclinazione per la sperimentazione e, infine, un deciso formalismo. Un libro con una tesi tanto decisa non può che lasciare perplessi. Motivo per il quale merita di essere letto. La lettura, nonostante le molte ripetizioni che derivano dal fatto che il saggio nasce dall’unione, a volte un po’ meccanica, di scritti precedenti è scorrevole e a tratti piacevole. Non ci vuole molto a capire che è un lavoro che in altri tempi si sarebbe definito di «critica operativa». Serve a inquadrare un fenomeno – in questo caso l’architettura italiana degli ultimi anni – ma soprattutto a giustificare le scelte progettuali dell’autore. In questa luce, potrebbe essere letto come una biografia intellettuale. Di un personaggio del nostro firmamento architettonico che ha cercato e cerca continuamente di trovare una misura tra le esigenze dell’avanguardia, alle quali in fondo vorrebbe appartenere, e quelle di una tradizione accademica alla quale non riesce a rinunciare. FRANCESCA ODDO LUIGI PRESTINENZA PUGLISI ve, produttive e di terziario. «Il verde – prosegue Maggiora – si estenderà su due piani, uno naturale orizzontale che segna una continuità tra la Tangenziale Verde, il parco collinare e quello lungo il Po e uno leggero verticale che racchiude al suo interno i parcheggi e i volumi tecnologici». La forma urbana generale sarà contraddistinta da una grande via centrale sospesa, ricca di vitalità e funzioni pubbliche e private, commerciali di servizio e terziarie, una sorta di Broadway del sistema, un nastro sospeso sulla Laguna Verde. Anche sotto l’aspetto della tempistica, il progetto è innovativo. «Per la trasformazione dell’area – conclude Corgiat – sarà approvata la variante strutturale 21, il cui documento programmatico è già stato ratificato dal Consiglio. L’iter impiegherà circa un anno. Tuttavia, so la città». Il motel è dimensionato per 33 camere organizzate in due ali intorno a una corte interna. Nel fronte curvo del piano terra è prevista la lobby del motel: un ampio spazio luminoso e accogliente affacciato all’esterno e attrezzato anche come spazio espositivo. Un caffè interno è affacciato sulla corte verde interclusa tra le ali del motel. Al piano terra sono previste 20 camere e al piano primo le altre 13. Al piano superiore è previsto anche un ambiente polivalente, lounge affacciato all’esterno con un’alta vetrata (all’occorrenza sala ristorante dotata di cucina o sala eventi). Prevista anche una zona benessere con una piccola palestra e zona sauna. P.P. www.architetti.re.it non è escluso che le singole proprietà possano anticipare le trasformazioni che sono già coerenti con le previsioni di Prg, purché nel rispetto del concept dell’area. In questo modo il nuovo insediamento non è un sogno che prenderà forma fra cinque o sei anni, ma un’iniziativa concreta e pronta a diventare realtà». MARIA CHIARA VOCI