il bollettino - Distretto 2060

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il bollettino - Distretto 2060
ROTARY CLUB CITTADELLA
4 Ottobre 2010
numero
8
IMPEGNAMOCI
NELLE COMUNITÀ
UNIAMO I CONTINENTI
DISTRETTO 2060 ITALIA
ANNATA ROTARIANA 2010-2011
PRESIDENTE STELVIO ROCCO
IL BOLLETTINO
NELLA TRADIZIONE FINO AL COLLO. Serata con Giorgio Galla
“Usanse de sti ani
Che sempre sia cussì
Trovarse vivi e sani
Magari tuti i dì”
Ci sono stati momenti topici, nella
serata dedicata alle tradizioni venete con nostro ospite e intrattenitore, l’agronomo ed enogastronomo, autore di testi, proprietario di
una bottega di vini, Giorgio Galla.
Bortolo (corteggiatore ruspante in
fase di se-duzione) alla Angelina
(corteggiata, ruspante-anche lei-dai
begli occhi incantatori)
Bortolo (galante):“Angelina che bei
oci che te ghe!”
Angelina (lusingata e pronta ad evidenziare altri elementi di pregio del
suo status):
”E no te ghe visto le arne (araneanitre) che go in corte!!!”
E’ nella tradizione e nelle finalità del
Rotary unire momenti intensi di service solidaristici come quello di Gigi
Ragni del lunedì precedente, con altri momenti dedicati alla cultura
dei luoghi, alle radici profonde, alle
tradizioni della propria terra. C’è un
tempo da dedicare agli altri ed un
tempo per se stessi, ma noi stessi
siamo anche “altri” a cui dedicare
attenzione per ricaricare le “pile” e
trovare energia per fare. Le famose
e tanto “attenzionate” cene rotariane sono le occasioni del lunedì per
star bene e inventare qualcosa per
far star meglio anche gli altri nello
spirito appunto del Rotary.
Eravamo da Giovanni a Sant’Anna
Morosina, ristorante frequentato in
passato spesso anche dal Club Rotary Cittadella. Ristorante dai buoni
prezzi e dalla cucina tipica, con un
gestore, Giovanni appunto, attento
alla cultura del mangiar bene fatta di cibo autoprodotto o dalla filiera sicura e immersa nella tradizione
del luogo. Sulla grandissima tavolata troneggiava la statua di un’oca
dall’aria accogliente (ignara certo
che i commensali che in allegri conversari facevano ad essa corona, si
sarebbero, di lì appresso, cibati delle gustose carni delle sue consorelle…ahimè la catena alimentare non
si crea scrupoli!). Grazie Giovanni
per le informazioni sul cibo e sul
modo di porgere queste informazioni (qualcuno non ha resistito nel
definire quei buoni interventi come
“Il vangelo secondo Giovanni”).
C’erano con noi, ospiti graditi, anche Michele Puller, cavaliere del
lavoro, cittadellese di origine, poi
romano, laureato in statistica e ora
a Dortmund dove è socio e amministratore delegato dell’azienda Miro
Radici Ag. C’era con noi anche Paolo Scudiero, invitato da Loris Beghetto e grande cinofilo.
Nel frattempo il nostro caro Nando
passava, costante come una goccia che scava la roccia, a far firmare la consueta ruota. Poi Giovanni
Albanese cercava adesioni per la
mostra a Padova “Da Canova a
Modigliani”. C’era il carissimo Mario Cancellier con noi e con il traguardo tagliato dei novant’anni.
Giorgio Galla ci ha intrattenuti in
due riprese: dopo la fine dei primi
piatti e nella fase finale della cena,
in zona arrivo dei dolcetti.
Comunicazione forte e decisa. Comunicazione dai confini netti a favore di una alimentazione STAGIONALE, a chilometri ZERO, magari,
anche se non necessariamente,
BIOLOGICA, legata alla TRADIZIONE! Attenzione alle grandi catene
di distribuzione. Attenzione ai supermercati e ai cibi con i famigerati
“aromi” dove la “chimica” può
nascondere di tutto. Attenzione
alle multinazionali e alle ragioni delle loro produzioni e ai loro diserbanti che rimangono poi nel terreno e
lo avvelenano. E la “celiachia” che
si sta tanto diffondendo, pare che
abbia a che fare con taluni specifici
tipi di “grani” per la pastificazione
trattati in modi non da tradizione.
Il tutto condito con citazioni, aneddoti e filastrocche piacevoli nonché suggerimenti, prudenze e consigli per una sana alimentazione.
Qualche esempio: “Le femmine
(da mangiare) sono più buone dei
maschi: meglio l’oca che non l’oco!
Meglio la gallina che non il gallo!
Meglio la “sorana” (la signorina)
che non il toro!
A metà del ‘500, a San Daniele
del Friuli c’era una macelleria di
OCHE…una macelleria proprio ad
HOC!
L’oca (grande protagonista della serata) è il “maiale” degli uccelli (nel
senso che di essa si utilizza tutto: carne, piume, anche il becco).
Presso gli Etruschi veniva donata
un’anitra alle donne come simbolo
di fedeltà, pare. I “bigoli con l’anatra” ricordano la Festa della Madonna del Rosario istituita dopo la
Battaglia di Lepanto. Le uova di oca
non hanno colesterolo.
“Oche, maroni e vin xe l’istà de
San Martin”
E poi…poi…attenzione all’UNGHIA NERA !!! Quando il relatore
Giorgio ha lanciato l’allarme sull’unghia nera, un brivido sottopelle si è
sparso tra i commensali. Attenzione all’unghia nera! C’era inquietudine! Una serie di immagini mentali
ha percorso miliardi di connessioni
neuronali nei nostri cervelli destando timori primigeni…tra queste
certo l’idea impresentabile a pasto,
di unghie incarnite dei piedi prese
da martellate e diventate nere!
Tranquilli, niente di così sgradevole
e inopportuno! Trattavasi soltanto
di un consiglio utile a tutti coloro
che cercano una sana alimentazione: attenzione, nel formaggio, alla
zona tra la parte tenera e la parte più
dura della crosta…non deve diventare scura (l’unghia nera) altrimenti
è segno di non buona qualità.
Un altro momento di divertente
scambio di opinioni si è instaurato
quando il nostro esperto ha elargito
il consiglio, en passant, per cuocere l’uovo d’oca all’occhio di bue…
attenzione…”Mettetelo prima dentro una tazzina di caffè!”.
Molti si son girati guardando
l’esperto con un punto interrogativo in fronte. Ha cominciato a serpeggiare qualche domanda rivolta
al vicino. Ci si chiedeva la possibile combinazione tra uovo e caffè.
Qualcuno si immaginava già sto
grosso uovo acquoso e tremolante che faceva schizzare fuori dalla
tazzina tutto il caffè…e perché mai
questa operazione? L’uovo nella
tazzina di caffè?! La curiosità ad
un certo punto è traboccata in aperta richiesta di spiegazioni. Nazareno consultandosi con il suo vicino
è stato il più esplicito, chiaro e net-
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to:”…ma no te metarè mia l’ovo
drento el cafè’?”. Dopo un attimo
tutto chiarito. L’uovo andava rotto
e messo dentro una TAZZINA DA
e non DI caffè e poi fatto cuocere perché così sarebbe rimasto più
raccolto e meno “squacquerato”
nel tegame. E poi via ancora con
dati e informazioni sulle oche pezzate, le oche padovane (marroncine), quelle della Lomellina e il “fois
gras” che deriva dal FICATUM degli antichi romani (nutrivano le oche
con fichi da cui appunto “ficatum”).
Qualcuno a tavola ricordava anche
che le oche venivano “incoconate”
per farle ingrassare rapidamente.
Altri ricordavano gli “ochi” bianchi
e dal lungo collo che rincorrevano i
bambini che si avvicinavano ai loro
ochetti, minacciando di beccarli.Altri ancora ricordavano le oche del
Campidoglio che avevano svegliato
le guardie avvisando dell’arrivo dei
Galli. Ma si era già abbastanza avanti con le libagioni con il VIN TOCIA’
offerto in tavola a scopo promozionale da Gianluigi Marchiorello (figlio
di Dino) che ha creato un’azienda
(la Marchiopolo) che è specializzata
nella ricerca di vini d’annata italiani
prestigiosi ed esclusivi, da bere in
occasioni particolari. Il “vin tocià”
è un vino ripassato, cioè un vino
già fatto a cui viene aggiunta uva
appassita che fa ripartire la fermentazione. È un vino color mattone,
pregevole anche nel costo. E per
finire qualche battuta a stampo un
po’ maschilista: ”Seto come che
se fa a trasformare na oca in tigre?
Basta sposarla!”
(Minister vetuli puer Falerni
Inger mi calices amariores…)
Ragazzo che versi il vecchio Falerno, riempi la tazza di quello più forte: Così decide l’arbitra Postumia,
ebbra più d’acino inebbriato.
E tu via di qui, vai dove ti pare,
acqua, peste del vino:và dai cauti
bevitori.
Per noi il puro Tioniano
Catullo, Canti, Carme 27, traduzione di G. Ungaretti, Mondadori, pag
49.
Sant’ANNA MOROSINA, compare in un documento del 1508 in
cui si concede la giurisdizione del
lungo alla famiglia veneziana dei
Morosini, i quali costruirono un
grande complesso edilizio con palazzo, barchesse e chiesa di cui ora
restano pochissime tracce. I Morosini misero all’asta i loro possedimenti nel 1824, e furono prelevati
dai Cittadella – Vigodarzere. Da allora iniziò un lento, ma progressivo
decadimento del complesso fino
ad un suo graduale abbattimento
ed alla distruzione quasi completa
della struttura. Fino agli anni 60 esistevano ancora parte dei “Portici”
a sinistra della chiesa e all’imbocco dello stradone. Le uniche tracce superstiti le troviamo, ora nella
disposizione della piazza attuale,
nel fabbricato a ridosso della chiesa (le ex scuderie) che funge da
canonica e strutture parrocchiali e
negli edifici dell’altro lato della strada, disposti trasversalmente, che
costituivano gli antichi portici in
apertura allo stradone (l’attuale via
Montegrappa). La grandiosità del
complesso è testimoniata da un’incisione dell’1683, che documenta
il suo passato splendore. La chiesa parrocchiale subì un rifacimento
nel 1891 assumendo l’aspetto attuale; della stessa epoca è pure lo
slanciato campanile. Proseguendo
su via Morosini, al trivio troviamo
un altro bel capitello al centro della
strada, dedicato alla Sacra Famiglia.
In via Sega, al confine con Villa del
Conte, vi è un altro ex - mulino sul
Tergola. Da qui proseguendo per
via Sega (dalla presenza di segherie per il legname) attraversiamo
un paesaggio che conserva ancora
angoli di tipica campagna veneta;
al bivio con via Roara un altro capitello testimonia la devozione popolare, arrivando infine a fianco della
chiesa parrocchiale di S. Giorgio.
4 Ottobre 2010
numero
8
Notizie liete!
Il caro Giorgio, Giorgio Dal Pian,
nostro socio …ha raggiunto CINQUANT’ANNI di professione
nell’avvocatura.
Grande traguardo celebrato a Padova, con altri venti colleghi, nella
prestigiosa Sala del Palazzo della
Ragione.
Conferita
nell’occasione
la
TOGA d’ORO. Che soddisfazione! Che percorso professionale!
I complimenti di tutto il nostro
club! Solo forse qualche desiderio
o rimpianto… di poter, a magico
piacimento, cambiare, qualche vocale nella menzione, se del caso,
ma non si può ardir oltre di dire e
oscuro convien, in questo nobile
bollettino ufficiale, sia il recondito,
sotto voce sussurrato e fuggevol
desiderio nonché significato.
Costante Turco si è laureato. I nostri Complimenti per il raggiunto
traguardo.
La laurea? Dottore in Scienze
bancarie e assicurative. Gran
bella soddisfazione!
C’è un nuovo nonno. E’ il nonno
di Giulia. Fa il primario di Cardiologia e per noi rimarrà sempre tale
anche da nonno o in quiescenza.
Viva Giulia e che porti con suoi teneri anni gioia al nostro caro Pietro Maiolino e a Concettina!
Blog, BLOG! E’ nato il blog del
club Rotary Cittadella. Lo cura
Giorgio Colonna. Grazie Giorgio e
poi dirai ai profani se è una cosa
che si mangia, si beve, in che momenti si usa, perché potrebbe esserci utile, cosa ci si guadagna o
se è pericolosa ed è meglio prendere delle precauzioni o se invece
è cosa amica e si può stare tranquilli?
CONVIVIALE
PRESENTI / ASSENTI
SOCI ATTIVI
Giovanni
Aldo
Giancarlo
Vittorio
Loris
Franco
Gino
Otello
Flavio
Alberto
Armando
Antonio
Francesco
Gianfranco
Ferruccio
Fernando
Antonio
Giorgio
Nino
SOCI DISPENSATI
ALBANESE
ANDREATTA
ANDRETTA
ANDRETTA
BEGHETTO
BERNARDI
BERTO
BIZZOTTO
BONIFAZI
BORDIN
BORDIN
BRACCIO
BRACCIO
CAMPAGNOLO
CARIOLARO
CERCHIARO
CETERA
COLONNA
COLONNA
soci attivi assenti non giustificati
SOCI ONORARI
Rino
Mario
Norberto
Livio
percentuale presenza di soci attivi 63%
del 27 settembre 2010
55
2
G
Nando
Alberto
Vasco
Giorgio
Giampietro
Giuseppe
Massimo
Giacomo
Rodolfo
Andrea
Lino
Renzo
Annalisa
Vittorio
Fabrizio
Lanfranco
Pietro
Antonio
Luigi
10
soci attivi assenti Giustificati
G
G
D
G
COPPO
CRIVELLARO
CRIVELLARO
DAL PIAN
DIDONÈ
DIDONÈ
DONATI
FABRIS
FRANCESCHETTO
GABRIELLI
GALLO
GARDIN
ISOLI
LAZZARIN
LEOPARDI
LIONELLO
MAIOLINO
PAGANINI
PASQUALE
G
G
G
G
Antonio
PASQUALE D
Livio
PASSADORE
Giancarlo PAVIN
Massimo PAVIN
Paolo
PERIN
Luigi
RAGNI
Silvio
RIONDATO
Stelvio
ROCCO
Armando SARTORE
Ugo
SILVELLO
Arcangelo SORGENTE
Carlo
SVEGLIADO
Piergiorgio TONIOLO
Costante TURCO
Nazzareno VELO
Gianfranco VELO DALBRENTA
Alberto
VIELMO
G
9
SOCI ATTIVI PRESENTI
34
11
CALOGERO
CANCELLIER
CARIOLARO
CAZZADORE
Ennio
Alberto
Riccardo
Dino
DORIS
FAVARETTI
MARCHESE
MARCHIORELLO
Gianni
Elvino
Maria
MARCHIORELLO
ORTOLAN
PASQUALE ALTRI PRESENTI
4
Totale presenti alla conviviale
38
Auguri: Buon compleanno a Nino Colonna e Giacomo Fabris il 6 ottobre; Giovanni Albanese il 10 ottobre;
Armando Bordin e Maria Pasquale l’11 ottobre.
OTTOBRE 2010 - Il programma del mese
4
11
18
25
L’ARCHITETTURA DEI SENTIMENTI relazione di Flavio Albanese (serata con il coniuge)
VISITA DEL GOVERNATORE Riccardo Caronna (serata con il coniuge)
INTERCLUB – ROTARY CITTADELLA CON LIONS CLUB DI CITTADELLA E ROTARY PIAZZOLA/CONTARINA
BANCA DEL TERRITORIO: “ È SOLO UNO SLOGAN?”
Il Dr. Roberto Papetti Direttore de “Il Gazzettino”intervista il: prof. Andrea Pisaneschi ed il Dr. Giuseppe Menzi della Banca Antonveneta
SERATA DEL 25 OTTOBRE SOSPESA PER LA FESTA DEL PATRONO
NOVEMBRE 2010 - Il programma del mese
1
SERATA DEL 1 NOVEMBRE SOSPESA PER LA FESTA DI OGNISSANTI
8
PALAZZO ZABARELLA (Padova) Mostra “DA CANOVA A MODIGLIANI”
ROTARY CLUB CITTADELLA
Stradella dell’Officina, 8 35013 CITTADELLA (PD)
Presidente
Vice Presidente
Segretario
Tesoriere
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Redazione Bollettino
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Lanfranco Lionello
Giovanni Albanese
Aldo Andreatta
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