Dall`Africa lezione di riconciliazione
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Dall`Africa lezione di riconciliazione
N° 100 settembre - ottobre 2009 Notizie SMA Società Missioni Africane Autorizzazione del Tribunale di Genova N° 18 del 2 aprile 1990 - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 2, DCB Genova” - detentore del conto per restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Imprimé à taxe réduite taxe perçue -Tassa riscossa CMP/CPO Genova -Italia Red./Amm. SMA NOTIZIE Via Francesco Borghero 4 16148 Genova (GE) Tel. 010.307011 Fax 010.30701240 - C.C.P. 479162 Direttore Responsabile: S. Galli. Redazione: M. Armanino, E. Basso, A. Porcellato, Paola Dodero, Chiara Trumpy. Iscritta all’Unione Stampa Periodica Italiana Grafica e Stampa Erga Edizioni -Via Biga 52r. 16144 Genova - tel.010 8328441 Federazione Stampa Missionaria Italiana Dall’Africa lezione di riconciliazione N elle piccole comunità ecclesiali del Congo viene chiamato msimamizi wa amani (in swahili) «responsabile della pace». È un uomo o una donna da tutti riconosciuto/a come persona di grande fede, con il dono particolare di facilitare la pace: un vero «ministro» che mette a servizio della comunità cristiana il carisma di rappacificare individui, gruppi, famiglie che per anni hanno litigato per un insulto o un’offesa ricevuta e mai perdonata. n Africa rivolgersi a un tribunale civile non sempre dà risultati: la sentenza finale lascia spesso i cuori sconvolti e talora il desiderio di vendetta continua a dimorare nei pensieri. Per i cristiani invece domandare a un “responsabile della pace” di intervenire in un litigio o in una disputa non solo non ha tariffe, ma è nel DNA di ogni comunità cristiana (cfr. 1Cor 6,4 e Mt 18,15). Tanto è vero che in ogni incontro di cristiani - a cominciare dal più importante, l’Eucaristia festiva - c’è un invito costante, da parte della Parola di Dio, a rimanere in pace o a ritrovare la pace perduta. vescovi africani, in rappresentanza delle loro comunità, sono convocati a Roma da Benedetto XVI per il secondo Sinodo continentale, dal 4 al 25 ottobre prossimo, a riflettere su: «La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace». Negli ultimi vent’anni il Continente ha attraversato guerre e conflitti di ogni genere. Sul piano civile diciotto Paesi africani hanno istituito “Commissioni Verità e riconciliazione”, per arrivare ad una giustizia di transizione, per ricomporre gli animi e creare un futuro col perdono. La Chiesa, con altri gruppi religiosi, I I non solo ha incoraggiato il sorgere di queste commissioni, ma vuole ora far scaturire una spiritualità e una cultura di perdono e riconciliazione. na lezione per tutta la Chiesa, italiana compresa. È sensazione diffusa che le nostre comunità abbiano molta strada da fare per passare da una compattezza formale ad un’unità sostanziale, riconciliandosi al loro interno, anche a prezzo di un confronto severo. Solo una Chiesa capace di far pace al suo interno - re-inventando spazi e dinamiche di dialogo e confronto reali - può proporsi come strumento di pace dentro e a servizio di una società segnata da frammentazione, dissidi, tensioni notevoli. bbene, noi missionari crediamo che la figura del ministro straordinario della riconciliazione allargherebbe il ventaglio dei ministeri come servizio alla comunità cristiana italiana che cerca riconciliazione e pace. Se in Africa si litiga per un pezzo di terra o per una capra che ha rovinato un raccolto, nelle nostre assemblee condominiali fedeli cattolici, che poi si incontrano alla Messa festiva, si azzuffano su cose di poco valore, ma che lasciano strascichi di incomprensioni, tensioni ecc. na Chiesa riconciliata al suo interno, dove i membri imparano a fare il primo passo - chiedendo o accettando il perdono - è una Chiesa più vera e credibile. Perché la Chiesa italiana non potrebbe fare sua l’esperienza delle giovani Chiese africane, preparando uomini e donne, operatori e operatrici di pace, per il «ministero straordinario della riconciliazione» in ogni comunità parrocchiale. U E U FESMI Federazione Stampa Missionaria Italiana Notizie SMA Società Missioni Ottobre Missionario Africane settembre - ottobre 2009 N° 100 Vangelo senza confini Dal messaggio del Papa per la Giornata missionaria mondiale I n questa domenica, dedicata alle missioni, mi rivolgo innanzitutto a voi, Fratelli nel ministero episcopale e sacerdotale, e poi anche a voi, fratelli e sorelle dell’intero Popolo di Dio, per esortare ciascuno a ravvivare in sé la consapevolezza del mandato missionario di Cristo di fare “discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19). “Le nazioni cammineranno alla sua luce” (Ap 21,24). Scopo della missione della Chiesa infatti è di illuminare con la luce del Vangelo tutti i popoli,dobbiamo sentire l’ansia e la passione di illuminare tutti i popoli, con la luce di Cristo perché tutti si raccolgano in un’unica famiglia umana sotto la paternità amorevole di Dio. È in questa prospettiva che i discepoli di Cristo sparsi in tutto il mondo operano, si affaticano, gemono sotto il peso delle sofferenze e donano la vita. La Chiesa non agisce per estendere il suo potere o affermare il suo dominio, ma per portare a tutti Cristo, salvezza del mondo. Crediamo che “l’impegno di annunziare il Vangelo agli uomini del nostro tempo è senza alcun dubbio un servizio reso non solo alla comunità cristiana, ma anche a tutta l’umanità” (Evangelii nuntiandi, 1). Tutti i Popoli chiamati alla salvezza L ’umanità intera, in verità, ha la vocazione radicale di ritornare alla sua sorgente, che è Dio, nel quale solo troverà il suo compimento finale media nte la restaura zione di tutte le cose in Cristo. La dispersione, la molteplicità, il conf litto, l’inimicizia saranno rappacificate e riconciliate mediante il sangue della Croce, e ricondotte all’unità. L’inizio nuovo è già cominciato con la risurrezione di Cristo, che attrae tutte le cose a sé. Il futuro della nuova creazione br illa g ià nel nostro mondo ed accende, anche se tra contraddizioni e sofferenze, la speranza di vita nuova. La missione della Chiesa è quella di “contagiare” di speranza tutti i popoli. Per questo Cristo chiama e invia i suoi discepoli ad annunciare il Regno di Dio, perché tutte le nazioni diventino Popolo di Dio. La missione universale deve divenire una costante fondamentale della vita della Chiesa. Annunciare il Vangelo deve essere per noi Domenica 18 ottobre l’impegno imprescindibile e primario. Chiesa pellegrina L a Chiesa universale, senza confini e senza frontiere, si sente responsabile dell’annuncio del Vangelo di fronte a popoli interi (cfr. Evangelii nuntiandi, 53). Essa deve continuare il servizio di Cristo al mondo. La sua missione e il suo servizio non sono a misura dei bisogni materiali o anche spirituali che si esauriscono nel quadro dell’esistenza temporale, ma di una salvezza trascendente, che si attua nel Regno di Dio (cfr. Evangelii nuntiandi, 27). La Chiesa mira a trasformare il mondo con la proclamazione del Vangelo dell’amore, “che rischiara sempre di nuovo un mondo buio e ci dà il coraggio di vivere e di agire e... in questo modo di far entrare la luce di Dio nel mondo” (Deus caritas est, 39). È a questa missione e servizio che, anche con questo Messaggio, chiamo a partecipare tutti i membri e le istituzioni della Chiesa. Missio ad gentes L a missione della Chiesa, perciò, è quella di chiamare tutti i popoli alla salvezza operata da Dio tramite il Figlio suo incarnato. Voglio “nuovamente confermare che il mandato d’evangelizzare tutti gli uomini costituisce l’incarico essenziale della Chiesa” (Evangelii nuntiandi, 14), compito che i vasti e profondi mutamenti della società attuale rendono ancor più urgenti. È in questione la salvezza eterna delle persone, il fine e compimento stesso della storia umana e dell’universo. Evangelizzare anche mediante il martirio I n questa Giornata dedicata alle missioni, ricordo nella preghiera coloro che della loro vita hanno fatto un ‘esclusiva consacrazione al lavoro di evangelizzazione. Una menzione particolare è per quelle Chiese locali, e per quei missionari e missionarie che si trovano a testimoniare e diffondere il Regno di Dio in situazioni di persecuzione, con forme di oppressione che vanno dalla discriminazione sociale fino al carcere, alla tortura e alla morte. Non sono pochi quelli che attualmente sono messi a morte a causa del suo “Nome”. La partecipazione alla missione di Cristo, infatti, contrassegna anche il vivere degli annunciatori del Vangelo, cui è riservato lo stesso destino del loro Maestro. “Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15,20). Conclusione L a spinta missionaria è sempre stata segno di vitalità delle nostre Chiese (cfr. Redemptoris Missio, 2). È necessario, tuttavia, riaffermare che l’evangelizzazione è opera dello Spirito e che prima ancora di essere azione è testimonianza e irradiazione della luce di Cristo (cfr Redemptoris missio, 26) da parte della Chiesa locale, la quale invia i suoi missionari e missionarie per spingersi oltre le sue frontiere. Chiedo perciò a tutti i cattolici di pregare lo Spirito Santo perché accresca nella Chiesa la passione per la missione di diffondere il Regno di Dio e di sostenere i missionari, le missionarie e le comunità cristiane impegnate in prima linea in questa missione, talvolta in ambienti ostili di persecuzione. Invito, allo stesso tempo, tutti a dare un segno credibile di comunione tra le Chiese, con un aiuto economico, specialmente nella fase di crisi che sta attraversando l’umanità, per mettere le giovani Chiese locali in condizione di illuminare le genti con il Vangelo della carità. Borse di studio per seminaristi SMA L e BSAG - Borse di Studio ad Gentes - da oltre sili): se un sostenitore può offrirne solo una parte, dieci anni hanno aiutato più di cento seminaristi altre persone daranno il rimanente. SMA Africani a diventare sacerdoti missionari. L’aiuto offerto attraverso la borsa di studio va al seminario SMA che ospita il giovane africano, Queste borse di studio sono quanto mai di attualità, indiano o filippino, che segue la formazione al perché il numero dei seminaristi indigeni aumenta, sacerdozio per un periodo di 5-6 anni. mentre le risorse dei seminari locali diminuiscono, Se è importante realizzare una scuola o una strutperché le famiglie povere, come gran parte della tura sanitaria in Africa è altrettanto importante gente, non possono aiutare questi giovani negli studi. sostenere negli studi coloro che si preparano ad Attraverso le borse di studio vogliamo sostenere essere missionari per far conoscere il Vangelo anche i seminaristi della SMA provenienti dall’In- in Africa. dia e dalle Filippine, che si preparano ad essere La SMA internazionale ringrazia tutti coloro che missionari in Africa ed hanno le stesse difficoltà dei accettano un tale impegno fatto di sacrifici e di giovani africani. preghiera, ricompensati sicuramente dalla gioia Una nuova borsa di studio, completa, domanda un di veder arrivare al sacerdozio il “loro” giovane e impegno notevole (1.200 € in un anno o 100 € men- di aver collaborato all’opera missionaria. 2 Notizie SMA Società Missioni Sma Internazionale settembre - ottobre 2009 N° 100 Africane Ordinazioni Sacerdotali SMA 2009 Grazie a chi ha contribuito alla loro formazione con una borsa di studio IDF P. Maria Joseph Paramandam Bénin/Niger BB P. Osbert Egbe Bénin/Niger IDF P. Subramani Annardurai Bénin/Niger 6 1 2 4 3 IDF P. Guvvala Joseph Kumar Kenya 5 7 8 BB P. Emmanuel Zinsu Costa d’Avorio 9 11 10 12 IDF P. Maria Anthuvan Dominic Philip Jothinathan Nigeria Nord BB P. Henry Obiora Togo BB P. Bernard Kinoumè R. D. Congo 13 GL P. Lawrence Ongoma Zambia IDF P. Gabriel Zhampier Nigeria Nord GL P. Donald Mulenga Nigeria Nord GG - Golfo della Guinea: 1. Liberia, 2. Costa d’Avorio, 3. Ghana, 4. Togo, con sede a Lomé (Togo) USA P. Eliecer Sandoval USA BB - Baia del Benin: 5. Benin, 6. Niger, 7. Nigeria, 8. Centrafrica, con sede a Ibadan (Nigeria) GL - Grandi Laghi: 9. Kenya, 10.Tanzania, 11. RD Congo, 12. Zambia, 13. Sud Africa, con sede a Nairobi (Kenya) IDF - Distretto in Formazione India 3 Notizie SMA Società Missioni Migranti Africane settembre - ottobre 2009 N° 100 Lettera aperta da Lampedusa “Oggi non sto bene, oggi vorrei piangere...” O ggi sono morte delle persone che non sappiamo da quali situazioni scappavano, oggi sono morte delle persone che non avevano niente, niente macchinoni, niente case con televisori al plasma e aria condizionata in ogni stanza, niente vestiti firmati, niente mangiare da buttare perché siamo troppo pieni, niente arroganza da mostrare nelle feste. Ci diciamo cristiani, devoti della Madonna di Porto Salvo, ma non abbiamo neanche l’idea di cosa significhi essere cristiani, e il nostro porto lo vorremmo pieno di barconi da cui scendono donne con collane di perle e uomini con occhiali da trecento euro, i poveracci a casa loro, quelli che non portano soldi a casa loro. Oggi mentre lavoravo qualcuno ha detto, perchè non stavano a casa loro, io ho gridato, e vorrei gridare anche ora, e domani. Oggi abbiamo lavorato e la gente ai tavoli la vedevi che stava bene, era in vacanza e questo mi fa piacere, ma mentre buttavamo la spazzatura vedevo tutti i resti del cibo, e pensavo a quei morti, e pensavo a quanto vicino siamo all’Africa, a quanto poco ci interessa del mondo. Ognuno a casa sua. Ma io voglio dire, il mondo non è di nessuno, il mondo è di tutti, se la nostra salvezza significa la morte di centinaia e centinaia di persone io non la chiamo salvezza, io la chiamo follia, egoismo, ignoranza, arroganza, presunzione. Oggi ho più rabbia del solito, vorrei che domani No ai respingimenti si fermasse tutto, che a Lampedusa ci fosse lutto generale, che a Lampedusa, si mettesse come prima cosa la vita, che si ripensasse alla nostra vita, a dove vogliamo andare, a cosa intendiamo per sviluppo, per benessere, se riusciamo ancora ad amare disinteressatamente. Oggi non sto bene, vorrei piangere, vorrei che il mondo si fermasse per un attimo, a chiedersi se questa è vita, se va bene così, e non credo affatto che noi non possiamo farci nulla. Forse potremmo cominciare a considerare il bene primario,gli uomini, ed avere più rispetto per i morti. (Giacomo Sferlazzo, lettera pubblicata da ‘Grandangolo’, di Agrigento, Misna U.E. - ITALIA - Studio Bankitalia: gli immigrati accrescono l’occupazione degli italiani P otrebbe essere uno shock per chi crede al mito dello straniero cattivo che ruba posti di lavoro. La crescente presenza straniera nel Belpaese “non si è riflessa in minori opportunità occupazionali per gli italiani” che, anzi, “sembrano accresciute per gli italiani più istruiti e per le donne”. Lo rivela uno studio della Banca d’Italia contenuto nel rapporto sulle economie regionali. Al contrario, spiegano gli economisti di Palazzo Koch, l’afflusso di lavoratori stranieri impiegati con mansioni tecniche e operaie “può aver sostenuto la domanda di lavoro per funzioni gestionali e amministrative, che richiedono qualifiche più elevate, maggiormente rappresentate tra gli italiani”. Anche “l’offerta di lavoro femminile italiana si è giovata dei maggiori servizi per l’infanzia e per l’assistenza agli anziani”, continua lo studio, per le donne infatti “la crescente presenza straniera attenuerebbe i vincoli legati alla presenza di figli e all’assistenza dei familiari più anziani, permettendo di aumentare l’offerta di lavoro”. Più in generale, sottolinea Bankitalia, “l’afflusso di immigrati dall’estero nell’ultimo decennio ha sostenuto la crescita dell’occupazione in Italia”, soprattutto al Centro-Nord, contribuendo “a contrastare il progressivo invecchiamento della popolazione”. Oggi “gli stranieri hanno un tasso di occupazione superiore a quello degli italiani” ma “redditi da lavoro significativamente inferiori”. A questa situazione, osserva ancora lo studio, contribuisce “un più basso livello di scolarità degli immigrati, una maggiore concentrazione in imprese meno produttive, il prevalente utilizzo in mansioni a ridotto contenuto professionale”. Anche tra le nuove generazioni di stranieri si registrano “significativi tassi di abbandono scolastico e un livello di competenze inferiore a quello, già modesto nel contesto internazionale, degli italiani”, difficoltà scolastiche che “sono più accentuate nel Mezzogiorno” rispetto al resto del paese. Tuttavia, concludono gli economisti di Palazzo Koch, “il processo di integrazione economico e sociale degli immigrati migliora con il perdurare della loro permanenza in Italia”. 4 Notizie SMA Società Missioni Africane Costa d’Avorio settembre - ottobre 2009 N° 100 La Chiesa di Katiola ha cento anni ! Cent’anni fa i missionari del Vangelo arrivarono a Katiola (centro Nord della Costa d’Avorio). Il Vescovo, mons. Ignace Dogbo, venuto in Italia nel mese di agosto, ha incontrato la comunità SMA di Genova, alcune parrocchie, amici e benefattori, comunicando la gioia di essere cristiani D i passaggio alla casa missionaria SMA di Genova, nel quadro dei preparativi per la chiusura dell’anno giubilare della diocesi di Katiola, sono commosso dall’amore sconfinato per la missione in Africa, che anima questa casa. Desidero condividerla con voi dopo una breve presentazione dell’anno giubilare. Nell’ottobre 2008 la Diocesi di Katiola seminario di riflessioni che durerà una settimana. In attesa di questo grande evento che mobilita tutte le nostre chiese, ho voluto, come tutti gli anni, recarmi da coloro che furono i primi a seminare il buon grano nel campo del Signore. I miei passi, come sempre, si sono fermati a lungo a Genova. Ma contrariamente agli altri anni, forse a causa del Centenario della missione, ho sentito attorno a me, nella casa provinciale, un tale ardore per la missione in Africa, sono convinto che lo zelo missionario per l’Africa mai si spegnerà!. Tutto, in realtà, nella casa provinciale parla di “Africa”. Mi hanno commosso le parrocchie, le famiglie, gli amici ben organizzati intorno alla missione in Africa. nome dell’Africa mi permetto di dire un vibrante grazie a tutti i Padri e Suore missionari, impegnati in Africa, per tutto l’amore che portano all’Africa e agli Africani, che li fa piangere quando gli Africani piangono e danzare di gioia A divenne centenaria dall’arrivo dei missionari sulla sua terra. Dopo l’apertura del centenario celebrata il 18 ottobre 2008 a N. S. di Lourdes di Ferké, la comunità diocesana visse l’anno giubilare con molte manifestazioni, soprattutto con pellegrinaggi in luoghi storici. Darakakaha, villaggio della parrocchia di Fronan, ha eretto una stele che segna l’arrivo dei primi missionari nella diocesi. Questa celebrazione, piena di emozione, ricorda il rifiuto degli abitanti ai missionari del Vangelo. Diventati cristiani oggi, i giovani e le giovani di Darakakaha vorrebbero dimenticare questo triste passato e aprire il loro cuore a Gesù. Il culmine dei pellegrinaggi fu l’incontro di tutta la diocesi nella chiesa Sainte Jeanne d’Arc di Katiola, parrocchia centenaria. L’occasione era buona per consacrare la cattedrale. quando gli Africani danzano di gioia. Gesù Cristo, il Signore della Messe, protegga i missionari SMA e le missionarie NSA e conservi i loro cuori sempre uniti per evangelizzare in profondità l’Africa! Mons. Bessi Dogbo Ignace, Vescovo di Katiola Chiusura dell’anno giubilare Oggi, dopo tutte queste celebrazioni, lo sguardo è rivolto alla chiusura dell’anno giubilare prevista per il 17 ottobre 2009. Sarà preceduta da un In alto il campanile della chiesa Sainte d’Arc. P. Dario Dozio a colloquio con il Vescovo di Katiola e in basso l’interno della Cattedrale di Katiola 5 Notizie SMA Società Missioni Costa d’Avorio settembre - ottobre 2009 N° 100 Africane La Chiesa in Costa d’Avorio in festa I n quest’anno internazionale del sacerdozio, la Costa d’Avorio celebra i 50 anni della fondazione del primo seminario maggiore nazionale di Anyama nell’archidiocesi di Abidjan e i 75 anni del clero nazionale. Tre nuovi Vescovi Ultimamente, il 22 agosto scorso, più di 10.000 fedeli con più di 200 preti, 18 vescovi e le massime autorità politiche, tradizionali, amministrative e militari, rappresentanti delle altre confessioni religiose, hanno partecipato alla consacrazione, nella basilica N. S. della Pace a Yamoussoukro, di tre nuovi vescovi nominati il primo Luglio 2009 da Papa Benedetto XVI per le sedi vacanti del paese. Mons. Marcellin Yao Kouadio ha preso possesso della sede vescovile di Yamoussoukro, domenica 23 agosto; mons. Antoine Koné, la sede di Odienné, sabato 29 agosto; mons. Boniface Gbaya Ziri, la sede di Abengourou, il sabato 5 settembre scorso. È la prima volta che tre vescovi vengono nominati insieme; è anche la prima volta che si assiste all’ordinazione di tre vescovi nella stessa celebrazione liturgica. Il luogo poi è dedicato alla Madonna della Pace. Questo segno della Provvidenza il popolo l’ha percepito come un forte richiamo e un invito al perdono, alla riconciliazione e alla pace: l’avversario non è per forza un nemico da abbattere, le differenze sono anche una ricchezza. Monsignor Antoine Koné, originario della diocesi di Katiola, è uno dei tre vescovi consacrati nella basilica di Yamoussoukro L’ospedale Joseph Moscati U n altro evento di gioia è stato l’inizio ufficiale, il 24 agosto, dei lavori di costruzione dell’ospedale cattolico Joseph Moscati nelle vicinanze della basilica di Yamoussoukro su una superficie di 20.000 m2. Si ricorda che Papa Giovanni Paolo II aveva espresso al Presidente Félix Houphouet Boigny, il desiderio di aggiungere alla dimensione spirituale dell’edificio, una dimensione sociale nel settore della sanità, dell’educazione e della comunicazione. Il Presidente pose allora personalmente la prima pietra il 6 settembre 1992 e dispose per il progetto, una considerevole somma. La cura e la gestione dell’ospedale dei poveri è stata affidata all’Ordine di San Camillo de Lellis. La fine della prima fase dei lavori è prevista per settembre 2011, con 150 posti letto che saranno poi completati con altri 100. L’inaugurazione si farà a dicembre 2011. Il centro sanitario offrirà dei servizi di alta qualità tecnologica e di riferimento internazionale in chirurgia, radiografia, terapia respiratoria, urgenze, ricovero, protezione materna e infantile, laboratori e farmacie. Esso comporterà oltre le residenze dei religiosi, quelle del personale di guardia e degli accompagnatori dei malati. Elezioni Presidenziali L e elezioni presidenziali previste il 29 novembre prossimo, speriamo si realizzino nella pace e nella trasparenza. Si ringrazia Dio per tanti benefici e si continua a pregare perché tutto prosegua bene e che avvenga presto una pace davvero duratura. Nuova chiesa a San Pedro 6 P. Bernard Tondé Notizie SMA Società Missioni Africane Costa d’Avorio Mai più la guerra! settembre - ottobre 2009 N° 100 Altri Stili di Vita Solo chi ha pianto può ridere bene M “ Mai più la guerra!”: è il grido che ora si leva dai cuori di molti abitanti di una Costa d’Avorio sempre più povera. Nel 2008, l’indice di povertà del paese si è attestato al 48,94%, contro il 38,40 % del 2002, secondo l’ I. N. S., Istituto Nazionale di Statistica. La malnutrizione è sempre più diffusa. Le industrie rimaste aperte sono poche, i capitali sono stati ritirati e gli investimenti sono scarsi. Molti malati non hanno i mezzi economici sufficienti per comprare le medicine e per pagare la degenza in ospedale. Bisogna riconoscere, però, che la gente, anche se povera, è molto ospitale, disponibile, affabile, ricca di pazienza e di speranza. C’è chi viene in cerca di aiuto e di pace a Saint Michel d’Adjamé, la parrocchia dove lavoro attualmente con altri quattro confratelli S.M.A. di diverse nazionalità. Cinque missionari sembrano tanti, ma occorre tener presente che gli abitanti della parrocchia sono circa 90.000. Cosa fanno concretamente questi missionari? Ebbene, l’amore è creativo. Quando si vuol bene a qualcuno, si escogitano maniere sempre nuove e originali di manifestarglielo. Il lavoro pastorale assorbe gran parte del tempo; gli iscritti alla catechesi in preparazione al Battesimo, alla Prima Comunione e alla Cresima sono quasi 1.300. Numerosi sono i movimenti, le associazioni e le Comunità Ecclesiali di Base (C.E.B.). Alla missione esiste anche un servizio Caritas per accogliere e aiutare i bisognosi, una piccola biblioteca con testi per le scuole elementari e le medie e un’infermeria con medicinali di prima necessità, soprattutto per la cura di piaghe e malattie del povero che non potrà mai accedere ad un ospedale. Il lavoro è tanto, ma il Signore sostiene, incoraggia e assicura già da ora, nonostante tutto, una pace interiore che si diffonde. P. Benetti Giovanni SMA Solidale Onlus organizza alcuni incontri e una mostra fotografica, per promuovere la conoscenza dell’Africa Giovedì 3 dicembre, ore 18: Presentazione delle iniziative sociali e culturali della SMA: SMA Solidale Onlus, Associazione Volontari SMA, Biblioteca Africana, rivista Afriche Venerdì 4 dicembre, ore 9-13: Seminario sul tema: “Biblioteche, musei e editoria, nuovi strumenti della cultura africana”, in collaborazione con l’Università di Genova Martedì 15 dicembre, ore 17-18,30: “Volti dell’Africa oggi”, ritratti da un fotografo e da una scrittrice africana Luogo: Biblioteca Civica Berio, Via del Seminario 14 - GENOVA 7 e lo diceva Ali proprio stasera. Seduto sulla scaletta di ferro esterna in via Gagliardo. Casa di accoglienza per richiedenti asilo. Ali è Palestinese di Gaza e sua madre con i fratellini vivono in Egitto. Lui abita qui da alcuni mesi ed è a tratti scoraggiato dalle menzogne. Mi ha chiesto che cosa ho imparato di bello dagli anni che ho vissuto da straniero lontano. Lui da sua padre ha imparato che senza prima aver pianto non si può ridere bene. Questo gli basta per continuare a sperare. Anch’io ho imparato lo stesso parlando con due Eritrei ospiti della casa. Entrambi militari ed imprigionati prima di rischiare Lampedusa. Umiliati, derubati e minacciati durante il soggiorno di alcuni mesi in Libia. Altri come loro non sono arrivati mai ad attraversare il deserto. I drissa è scappato dal Burkina Faso perché minacciato di morte per motivi politici. Si imbarca dal porto di Abidjan in Costa d’Avorio ed approda a Genova. Chiede a qualcuno in quale Paese si trova e poi alla Questura gli danno il permesso per motivi umanitari. Da rinnovare dopo 6 mesi, mentre sua moglie e i due figli si trovano al Paese. Lui ha ora 34 anni. M aximo Saliba è morto un paio di giorni fa nelle Filippine. Sua sorella, in Italia da 7 anni, lavora come collaboratrice domestica. Da quando è partita vede suo figlio attraverso lo schermo del computer. Non poteva partire, perché senza il permesso di soggiorno. Spera ora di essere legalmente riconosciuta e di tornare ad abbracciare il figlio di 9 anni ed il marito nelle Filippine. Ha chiesto si pregasse per il fratello morto giovane. I n mattinata ero in Corso Buenos Aires per visitare una signora peruviana appena tornata da un viaggio al Paese. Ospite di una famiglia originaria di Cuzco, antica capitale dell’impero Inca. Sul cammino ho salutato un nigeriano che vorrebbe trovare un lavoro creativo ed un giovane eritreo che non vedevo da tempo. Ora ha un lavoro per 3 mesi almeno. Un giovane irakeno mi ha offerto una cioccolata, chiedendomi come va la vita. Solo chi ha pianto può ridere bene. P. Mauro Armanino Notizie SMA Società Missioni settembre - ottobre 2009 N° 100 Africane Progetti Il regolamento di SMA Solidale Onlus prevede che un progetto sia considerato “concluso” dopo un anno dalla sua fondazione e / o quando ha raggiunto la somma richiesta. Le eventuali offerte inviate per lo stesso progetto saranno automaticamente orientati ad altri progetti meno sostenuti. Formazione F 07 P. Arnolfo Francesco: Formazione di un avvocato La missione continua locale ad Adzopé (Costa d’Avorio) F 006 P. Ceferino Cainelli: Progetto rivista Aldeia Juvenil parrocchia del Bom Pastor a Kicolo (Angola) F 005 P. Mauro Armanino: Progetto immigrati Centro storico (Genova) Sanità S 009 Suor Piera Sangalli: Aiuto per il funzionamento del Laboratorio di ricerca e cura dell’ AIDS a Fada Ngourma (Burkina Faso) S 010 Suor Diletta: Accoglienza e cura di malati di AIDS presso il Centro “Oasis” ad Abidjan (Costa d’ Avorio) S 013 P. Luigino Frattin: Acquisto di carrozzelle per disabili a Kicolo (Angola) S 015 Suor Claudine: Opere di completamento dell’Ospedale Saint Camille a Bondoukou (Costa d’Avorio) S 016 Suore Missionarie NSA: Strumenti di laboratorio per dispensari (Costa d’Avorio) S 018 PP. Lorenzo Snider e Martino Bonazzetti: Costruzione di un centro di cura integrato (Costa d’Avorio) S 017 P. Walter Maccalli: Casse farmacia Ambriz (Angola) Sviluppo SV 001 SMA - Solidarietà Acqua Africa: risposta a numerose richieste per scavare pozzi o fornire acqua potabile SV 010 P. Carlos Bazzara e P. Pier Luigi Maccalli: Realizzare vari pozzi nel circondario di Bomoanga (Niger) SV 008 P. Dario Dozio: Piantagione di hevea (Costa d’Avorio) SV 011 P. Walter Maccalli e P. Raul Perez: Scuola di alfabetizzazione (Angola) SV 012 P. Arnolfo Francesco: Acquisto di 2 Mulini ad Adzopé (Costa d’Avorio) E ro cappellano nel lebbrosario di Adzopé. Ho condiviso per 10 mesi la sofferenza di 150 degenti, che avevano tra gli 8 mesi e i 50 anni. Non volevano tante cose, ma che si desse loro la mano per non sentirsi esclusi ed abbandonati. Anche se io rientro, la Missione non si ferma, essa è fatta di partenze ed arrivi. Rientrare è necessario, a volte, anche per permettere nuove esperienze, come l’anno sabbatico che farò a Lione (Francia) con altri confratelli SMA. Rientrare vuol dire anche lasciare il proprio posto a missionari più giovani, a missionari africani più vicini ai loro fratelli. Rientrare, dopo aver visto diocesi africane diventare autonome in personale e ben avviate con vescovi, preti, religiosi e cristiani locali, allevia la tristezza del distacco e fa nascere un inno di ringraziamento al Signore per il lavoro che con lui si è fatto. Diceva infatti mons. de Brésillac, fondatore dei missionari SMA: “Guai al missionario che non pensa a fondare una Chiesa locale; ma una volta fondata è meglio che vada altrove”. Il continente africano è talmente grande e ci sono ancora tanti posti che chiedono la presenza di missionari! Ero partito per la Costa d’Avorio, la prima volta in nave, nel settembre del 1971. Quante persone, quanti volti, quanti sorrisi e quanti pianti incontrati! La ricchezza di questi ricordi anima la mia preghiera perché ritorni la pace che da 7 anni non c’è più in Costa d’Avorio, ridia la salute a Miriam di 8 mesi, il cui braccino è mangiato dall’ulcera di Buruli, dia forza a Madeau di finire la casa, a Benoît di trovare un lavoro e a Letizia di 6 anni, di guarire dalla lebbra … la lista sarebbe lunga. In Costa d’Avorio ho imparato un proverbio che suona così: “Il Bianco ha costruito gli orologi, noi Ivoriani abbiamo il tempo!”. C’è tempo per fare tutto, basta prendersi per tempo. Se hai tempo, scrivimi: [email protected] P. Gino Sanavio PROGETTI CONCLUSI SV 008 P. Dario Dozio, Piantagione a Tabou...................................................................raggiunti .3.315 € S 005 Suor Rosangela, Sostegno a ragazze madri a San Pedro....................................raggiunti .24.231 € S 014 Suor Etta Profumo: Centro Nutrizionale per bambini Kolowaré (Togo)...................raggiunti .23.926 € F 004 P. Renzo Adorni: Sostegno a maestri volontari a Kicolo (Angola)..........................raggiunti .14.438 € Sma Solidale ringrazia i benefattori che li hanno sostenuti 8 Notizie SMA Società Missioni settembre - ottobre 2009 N° 100 Africane Progetti Progetto ATTREZZATURE MEDICHE Progetto Centro CURA INTEGRATO S 016 Suore Missionarie NSA S 018 PP Lorenzo Snider e Martino Bonazzetti Nelle missioni in cui operano le suore N.S.A., le popolazioni più povere non possono pagarsi le visite e i medicinali necessari per combattere la malaria e l’anemia. Le suore vorrebbero dotare questi tre dispensari di un apparecchio per il test rapido dell’emoglobina e di un apparecchio per il test della malaria. I costi previsti dal progetto sono i seguenti: - Apparecchio per l’emoglobina 450,00 € x 3 = 1.350 € - Apparecchio test della malaria 700,00 € x 3 = 2.100 € - 500 reagenti 500 € x 3 = 1.500 € Costruzione di un centro di cura integrato (maternità e dispensario) per il villaggio di Brahimakro (Costa d’Avorio) Brahimakro dista un centinaio di Km da San Pedro. Ha una popolazione multietnica e multireligiosa di circa 10.000 abitanti. Cristiani e Musulmani vivono nella pace e nel rispetto reciproco. Brahimakro è un villaggio di coltivatori di piantagioni di caffè, cacao e gomma. Purtroppo vi mancano le infrastrutture nel settore della salute e dell’istruzione. Rimane il problema sanitario: il centro ospedaliero più vicino è appunto nella città di San Pedro. Il dispensario più vicino con un infermiere diplomato è a 20 Km, con una strada impraticabile durante il periodo delle piogge. Ogni malattia diventa un dramma: le prime causa di morte tra le donne sono il parto e le complicazioni post parto, la malaria, l’AIDS e le infezioni, per non parlare della mortalità infantile. Per questo i PP. Lorenzo e Martino, assieme alla gente del posto, hanno deciso di realizzare un Centro di cura integrato (maternità e dispensario) che alleggerirà in parte il carico di sofferenze di queste popolazioni. Il costo della costruzione si aggira sui 30.000 €. ad oggi raccolti: 955 € SMA Solidale Onlus si impegna a sostenere il progetto con un aiuto di 5.000 €. Totale progetto = 4.950 € ad oggi raccolti: 560 € SMA Solidale Onlus si impegna a sostenere il progetto che ammonta a 4.950 € Progetto Acquisto di 2 mulini SV 012 P. Arnolfo Francesco Il progetto 2 Mulini assicura un lavoro meno pesante alle donne della regione di Adzopé (Costa d’Avorio). La manioca, cibo base di tante famiglie ivoriane, richiede una lunga e faticosa preparazione da parte delle donne. Con l’uso del mulino, il tubero della manioca viene ridotto in farina; la sua lavorazione e la commercializzazione diventano fonte di guadagno per parecchie famiglie avoriane. Acquisto di due mulini 2.500 X 2 = 5.000 € ad oggi raccolti: 2.500 € Sma Solidale ONLUS accetta di sostenere questo progetto. Progetto FORMAZIONE DI UN AVVOCATO LOCALE F 07 P. Arnolfo Francesco Ad Adzopé (Costa d’ Avorio) non si trovano avvocati disposti a difendere in tribunale cittadini poveri, autoctoni o stranieri. In caso di giudizio gli incriminati sono lasciati a se stessi e abbandonati anche dalle famiglie. Si fa urgente la formazione di un magistrato locale che si impegni per la difesa dei poveri. La persona, individuata da P. Francesco, è un sacerdote con esperienza in diritto canonico che attualmente lavora part time presso uno studio legale ad Adzopé. La borsa richiesta gli permetterà di continuare per due anni gli studi per ottenere un dottorato in diritto civile. ad oggi raccolti: 150 € Sma Solidale si assume l’impegno di contribuire agli studi con un contributo di 3.500 € 9 Notizie SMA Società Missioni settembre - ottobre 2009 N° 100 Africane Progetto PIANTAGIONE DI HEVEA Progetto CASSA FARMACIA SV 008 P. Dario Dozio S 017 P. Walter Maccalli La guerra in Costa d’Avorio, iniziata nel settembre 2002, ha creato molte situazioni di povertà economica e di miseria morale. Tanti giovani, segnati dai combattimenti o dalla fuga dopo l’attacco dei ribelli, ora stanno rientrando nei loro villaggi e vorrebbero ricominciare a vivere normalmente. Occorre creare posti di lavoro che permettano di ricostruire il paese e di ridare speranza nel futuro. La Parrocchia di Saint Pierre, dove attualmente è parroco P. Dario Dozio, non ha alcun mezzo di sussistenza. Per poter aiutare quanti sono nel bisogno, P. Dario con un gruppo di giovani del posto pensa di creare una piantagione di hevea (albero della gomma). Costo preventivo per una piantagione di 10 ettari di hevea su 5 anni: Primo anno (2010) disboscamento di 10 ettari di foresta (febbraio 2010): 1.000 € preparazione terreno (marzo 2010): 350 € acquisto piantine (maggio 2010): 1.250 € posa delle piantine (maggio-giugno 2010): 150 € taglio erbe e pulizia ( agosto - dicembre 2010): 300 € Totale: 3.050 € Spese annue dal secondo al quinto anno (2011- 2014)1.600 € Totale spese: 9.450 € P. Maccalli da alcuni mesi svolge il suo lavoro missionario nella parrocchia di Ambriz (Angola). Questa regione, al di fuori dei due centri principali, non dispone di dispensari o centri di salute. La povertà delle popolazioni e la mancanza di mezzi di trasporto fanno sì che anche le malattie più banali siano a volte mortali. Con il consenso delle autorità sanitarie locali, la Caritas Parrocchiale di Ambriz si propone di aiutare le comunità dei villaggi più sperduti a formare alcuni operatori sanitari di base, e a dotare una quindicina di villaggi di casse farmacia che rendano disponibili i medicinali di base alle fasce più isolate della popolazione, per la cura della malaria e di alcune patologie comuni e per il pronto soccorso in caso di infezioni o ferite. ad oggi raccolti: 270 € Sma Solidale Onlus è disposta a sovvenzionare la Formazione di agenti sanitari e l’approviggionamento di medicinale per un montante di € 2.500 annui. Progetto Rivista Aldeia Juvenil F 006 P. Ceferino Cainelli La parrocchia del Bom Pastor a Kicolo (Angola) conta più di 350.000 abitanti distribuiti in immensi quartieri, dove la delinquenza giovanile cresce ogni giorno. La mancanza di lavoro, di centri sportivi e di biblioteche fanno sì che i giovani trovino scarsi spazi di ricreazione personale ed non abbiano possibilità di sviluppare i loro talenti. La TV ha conquistato il mondo giovanile con film violenti, di guerra e senza nessun contenuto formativo. I giornali prodotti in Angola non arrivano nelle mani di tutti. Per questo la parrocchia pensa di lanciare una rivista rivolta ai giovani Progetto La rivista “Aldeia Juvenil” ha come obiettivo di informare, formare, educare e intrattenere i giovani dai 15 ai 30 anni, dando loro una formazione integrale. P. Ceferino Miguel Cainelli, coadiuvato da P. Angelo Besenzoni, è il responsabile del progetto. La rivista “Aldeia Juvenil”, che non ha nessun fine di lucro, ha cominciato la sua attività con 500 € versati dai soci. La redazione, composta da volontari, possiede una stampante e una piccola fotocopiatrice. Attualmente essa stampa 500 copie ogni due mesi. Il progetto prevede di arrivare a pubblicare, entro la fine del 2010, 2.000 copie. ad oggi raccolti: 150 € SMA solidale ONLUS si impegna a dotare “Aldeia Juvenil Editoriale” di apparecchiature per un Totale di 6.500 € SMA SOLIDALE Onlus si impegna per un totale di 5. 000 € Progetto Scuola di alfabetizzazione SV 011 P. Walter Maccalli e P. Raul Perez Dopo circa 30 anni di guerra civile, l’Angola sta iniziando una nuova vita. Chi vive nei villaggi sperduti non può accedere alla scuola. Essere analfabeti è un grande handicap, che priva gli esseri umani dei propri diritti e doveri. Donne, uomini e bambini analfabeti sono costretti a rimanere tra i poveri e gli ultimi della società. La parrocchia di Ambriz pensa di realizzare, in una decina di villaggi dove non esiste una scuola, la formazione di alcuni insegnanti volontari, per la lotta contro l’analfabetismo. I maestri, non avendo un lavoro retribuito e vivendo in situazione di povertà, riceverebbero un piccolo sussidio che permetta di essere fedeli al loro impegno. Formazione degli insegnanti: 400 € Distribuzione di materiale didattico: 1.100 € Contributo simbolico agli insegnanti: 3.500 € ad oggi raccolti: 560 € Sma Solidale Onlus si impegna a sostenere il progetto per un montante di € 5.000. Notizie Sma viene inviata gratuitamente a tutti coloro che sono interessati alla vita missionaria e alle attività di SMA Solidale Onlus. 10 Notizie SMA Società Missioni settembre - ottobre 2009 N° 100 Africane Progetto IMMIGRATI F 005 P. Mauro Armanino Inserimento nel Centro storico di Genova, in Vico Campanile Vigne 5/7 A. Esso fa riferimento a P.Mauro Armanino della Società Missioni Africane di Genova. Le Attività: - Lavoro nella Casa Circondariale di Marassi - Volontariato con i richiedenti asilo - Contatto con le Istituzioni sul tema ‘tratta’ - Accompagnamento di alcune comunità straniere dal punto di vista culturale e sociale - Incontri personali Spese legate alle attività in atto: le spese vive per il mantenimento del Responsabile del progetto (cibo, luce, gas, telefono, web…) possono essere stimate a circa 400 € al mese, per un totale di 4.800 € annui. Il lavoro nella Casa Circondariale di Marassi: aiuti economici, occasionale accompagnamento di detenuti in permesso, visite ad alcune case protette, aggiornamento culturale. La stima si aggira sui 250 € annui. I contatti regolari, films educativi, inviti di gruppi culturali: La stima è di 200 € annui. L’accompagnamento di varie Comunità (Eritrei, Indiani di GOA, Africani sub-Sahariani, Filippini) non implica spese, se non occasionalmente. Gli incontri personali richiedono a volte anche un aiuto economico. Sono fatti in raccordo con i Centri d’ascolto della diocesi di Genova. L’aggravio economico si può quantificare in circa 300 € annui. Riepilogo Mantenimento: 4.800 € Carcere: 250 € Richiedenti asilo: 200 € Incontri personali: 300 € TOTALE: 5.550 € ad oggi raccolti: 560 € PREGHIERA e SOFFERENZA Anno Sacerdotale, adottiamo un missionario! Venerdì 19 giugno 2009, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, Papa Benedetto XVI ha indetto l’Anno Sacerdotale. Prendendo come modello il Curato d’Ars, Jean Marie Vianney, il Santo Padre propone ai sacerdoti e ai fedeli laici un tempo congruo per meditare sul Sacerdozio ministeriale e pregare per le Vocazioni sacerdotali. Il Papa propone questa preghiera, che noi missionari invitiamo tutti voi a recitare durante quest’anno, accompagnandola con l’offerta della nostra vita fatta di gioie e dolori. Signore Gesù, che in san Giovanni Maria Vianney hai voluto donare alla Chiesa una toccante immagine della tua carità pastorale, fa’ che, in sua compagnia e sorretti dal suo esempio, viviamo in pienezza quest’Anno Sacerdotale. Fa’ che, sostando come lui davanti all’Eucaristia, possiamo imparare quanto sia semplice e quotidiana la tua parola che ci ammaestra; tenero l’amore con cui accogli i peccatori pentiti; consolante l’abbandono confidente alla tua Madre Immacolata. Fa’, o Signore Gesù, che, per intercessione del Santo Curato d’Ars, le famiglie cristiane SMA solidale ONLUS accetta di sostenere tale progetto per un totale di € 5.000. divengano «piccole chiese», in cui tutte le vocazioni e tutti i carismi, donati dal tuo Santo Spirito, possano essere accolti e valorizzati. Concedici, Signore Gesù, di poter ripetere con lo stesso ardore del Santo Curato le parole con cui egli soleva Con un contributo diretto, rivolgersi a Te: detraibile nella dichiarazione dei redditi «Ti amo, o mio Dio, e il mio solo desiderio attraverso è di amarti fino all’ultimo respiro della mia vita. Conto Corrente Postale N°94444593 Ti amo, o Dio infinitamente amabile, intestato a: SMA Solidale Onlus e preferisco morire amandoti Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova (apponi una crocetta sul progetto scelto) piuttosto che vivere un solo istante senza amarti. La ricevuta è valida per la detrazione dalla dichiarazione dei Ti amo, Signore, e l’unica grazia che ti chiedo redditi è di amarti eternamente. oppure attraverso Mio Dio, se la mia lingua Bonifico Bancario intestato a:SMA Solidale Onlus, non può dirti ad ogni istante che ti amo, Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova voglio che il mio cuore te lo ripeta IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280 presso Banca CARIGE, Agenzia 17 Via Timavo, 92r tante volte quante volte respiro. 16132 GENOVA Ti amo, o mio Divino Salvatore, perché sei stato crocifisso per me, Destinando il e mi tieni quaggiù crocifisso con Te. nella prossima dichiarazione dei redditi firmando nell’apposito riquadro “Sostegno delle Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti Organizzazioni non lucrative di utilità sociale” e indicando e sapendo che ti amo». COME SOSTENERE I PROGETTI 1. 2. 5x1000 il Codice Fiscale di SMA Solidale Onlus: 95125150102 11 Amen Notizie SMA Società Missioni Africane Angola settembre - ottobre 2009 N° 100 Missione al servizio della vita: tutta, di tutti T orno in Italia, apro i giornali e leggo di polemiche sulla pillola del giorno dopo, sul testamento biologico. Nella preghiera, che recito ogni giorno da quando sono entrato alla SMA, prego che il Signore conceda ai missionari di morire nel Suo servizio. Non ho dubbi che si possa servire Dio in qualsiasi luogo e in diversissimi modi, ma per me quella frase ha sempre voluto dire morire in Africa, mentre sto facendo il missionario. Se così fosse non avrò, e non avranno, problemi di coscienza per decidere se sottopormi ad alimentazione o ad idratazione artificiale: nei nostri ospedali già è difficile trovare quelle naturali. Come curarsi Se non vai in ospedale (chiamiamolo così…) accompagnato da qualcuno della famiglia che cucina per te e va in cerca di acqua per i tuoi bisogni personali, muori davvero di denutrizione e di disidratazione, prima che di malattia. Quanto alla vita nascente l’Angola, statistiche alla mano, è il paese con il più alto indice di mortalità da 0 a 5 anni. Credo sia giusto difendere la vita, sempre, dall’inizio del concepimento fino alla fine, ma non riesco a capire perché, poi, in pratica accettiamo senza scandalo, che fuori dai confini nazionali (o dalle acque territoriali) tranquillamente muoiano migliaia di persone: bambini, donne incinte, giovani, non per mancanza di cure sofisticate, ma di qualche banale compressa o iniezione contro la malaria, il morbillo, la polmonite etc. Cosa non vuole Dio... Un mese fa celebravo il funerale di una Ambriz (Angola): P. R. Adorni, P. L. Frattin, un catechista, P. A. Besenzoni, P. W. Maccalli e P. C. Ceferino donna morta durante il parto. Lascia un marito e sei figli. Neanche un prete sa che dire in quelle occasioni e probabilmente sarebbe meglio stare zitti. Ma la gente ti guarda e aspetta due parole di conforto. E io che dico: che bisogna rassegnarsi, perché questa è la volontà di Dio? “No, - dico all’inizio dell’omelia - questa non è la volontà di Dio; ben altro è il sogno di Dio sul mondo! Dio non vuole che i soldi del petrolio finiscano in qualche conto in Svizzera, invece che nella costruzione di ospedali. Dio non vuole che una donna partorisca in un tugurio, affidandosi a qualche infermiere improvvisato e impotente in caso di emergenza. Dio non vuole che di fronte ad eventi così ci stringiamo nelle spalle e diciamo: è il malocchio che l’ha ammazzata. Collaborare Dio vuole che chiediamo alle nostre autorità di pensare alla nostra salute, e che anche noi facciamo tutto quello che possiamo per migliorare le condizioni di vita. Non si può accusare il governo se, a gettare spazzature e liquami in mezzo alla strada siamo noi, se gli uomini sprecano i pochi soldi destinati alla famiglia nell’alcool, se le donne non si preoccupano delle campagne di vaccinazione e di farsi seguire durante il tempo della gravidanza”. GARANZIA DI TUTELA DEI DATI PERSONALI: Legge 675/96. La Società Missioni Africane gestisce i vostri dati personali in conformità alla Legge sulla Privacy 675/96. Essi sono trattati direttamente da noi per l’invio delle nostre pubblicazioni ed informazioni sulle iniziative della S.M.A. Non sono comunicati o ceduti a terzi. Responsabile dati è: Padre Procuratore SMA, via Borghero, 4 - 16148 GENOVA GE. I suoi dati anagrafici finora depositati presso la SMA, ora verranno condivisi con l’Associazione SMA solidale Onlus. Questi dati saranno custoditi con i più corretti criteri di riservatezza e non verranno divulgati a terzi senza il vostro consenso. In conformità al D Lgs 30/06/2003 n°196 sulla tutela dei dati personali, potete in ogni momento consultare i dati che vi riguardano chiedendone la variazione, l’integrazione e anche l’eventuale cancellazione dietro semplice richiesta scritta, indirizzata al Responsabile dati presso l’Associazione SMA Solidale Onlus Via Romana di Quarto,179 16148 Genova 12 Notizie SMA Società Missioni Africane Angola settembre - ottobre 2009 N° 100 “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. Per me vivere la missione è vivere questa parola di Gesù. Lungi dall’essere indottrinamento, alienazione culturale o propaganda, il vangelo è promozione della vita, non solo in tutta la sua durata, ma anche in tutti i suoi aspetti. Padre Luigino Frattin e Padre Renzo Adorni dopo la guerra hanno dato priorità all’educazione dei ragazzi ed ora sono circa 7000 i ragazzi che frequentano in una delle scuole della parrocchia. Le mine La nostra Caritas, segue più di 200 portatori d’handicap, colpevoli di essere nati durante la guerra e di non aver ricevuto la vaccinazione anti-polio. Abbiamo distribuito sedie a rotelle a chi di solito deve trascinarsi nella polvere per andare a scuola o al mercato. Ma le sedie a rotelle funzionano nelle corsie dei nostri ospedali, non sulle strade di Kicolo, che sono campi di battaglia. Mi servono un centinaio di robuste bici-triciclo con cui chi non ha gambe riesca a spostarsi, per continuare la scuola o iniziare un lavoro. Stiamo tentando di rendere indipendenti i portatori di handicap, offrendo educazione all’uno, mezzi per iniziare un piccolo lavoro all’altro. Senza contare le centinaia di anziani indigenti, che oltre ad un appoggio per vivere han bisogno di coprire i buchi del tetto di casa, o di cementarne il pavimento. Tutto si fa con qualche aiuto che viene da qui, ma anche con tanto volontariato e generosità presente nelle nostre comunità. Ragazzi di strada Padre Ceferino ha cominciato a contattare i ragazzi di strada che vivono nel nostro mercato (uno dei più grandi di Luanda). Ora pensiamo a un piccolo rifugio, dove possano chiacchierare con qualcuno, farsi una doccia, imparare a leggere e a scrivere, passare qualche notte e se possibile essere aiutati a ritrovare la propria famiglia. Stiamo aprendo una biblioteca, per invitare i giovani alla lettura. Di fronte alle migliaia di giovani disoccupati che bighellonano sulle nostre strade ci stiamo chiedendo come iniziare corsi di formazione professionale che li aiutino ad uscire dai circuiti della violenza, dell’alcool e della droga. P. Angelo nella nuova chiesa di sotto P. Ceferino visita alle famiglie e alle comunità di base, nella formazione dei catechisti e dei giovani, che sono poi veri animatori dello sviluppo e della fraternità. Gran parte dei nostri fondi (quando li abbiamo) parte anche per acquistare terreni e aiutare le comunità ad avere uno spazio di preghiera, formazione e scambio. Sto cercando qualcuno che mi dia una mano per costruire la nuova parrocchia di Santa Isabel. Tirar su qualche pilastro e fare una copertura per una chiesa-capannone in Angola costa un occhio della testa. I miei amici mi dicono: ecco il mio aiuto, ma non usarlo per costruire chiese. Per la nostra gente però la chiesa è l’unico spazio dove riesce a sentirsi davvero protagonista e in casa e dove nella preghiera, nella liturgia, nelle formazioni comunitarie impara che quel che conta non è riuscire ad avere di più, ma ad essere di più, non è star meglio economicamente, ma impegnarsi per far star meglio tutti. Io non so se riesco a difendere e a promuovere la vita degli altri. A volte forse la complico o faccio solo buchi nell’acqua. Ringrazio il Signore, i fratelli e le sorelle che ogni giorno difendono e danno senso alla mia e sono contento quando anch’io riesco ad aiutare qualcuno a vivere e a sperare. Se non avrò un tubo per alimentarmi artificialmente o se non riusciranno a mettermi un altro stent al cuore in caso di emergenza, pazienza! Basta che non debba vedere troppi bimbi e donne nel fior della vita morire per una stupidaggine. P. Angelo Besenzoni Tra la gente Ma oltre agli interventi specificamente sociali, per noi promuovere la vita è camminare a fianco delle persone, è condividerne le ansie e i problemi, è costruire comunità che siano fermento di vita nuova nell’impegno per la riconciliazione e la giustizia. Per questo molta parte del nostro tempo è spesa nella Il Vescovo di Caxito, il Superiore Generale della Sma P. O. Kieran e P. Frattin Vicario generale della diocesi 13 Notizie SMA Società Missioni Feriole Africane Feriole in Festa! 4-13 settembre 2009 L’ annuale festa SMA del 4-13 settembre 2009 è stata un incontro con numerosissimi amici vecchi e nuovi. È stata l’occasione per ringraziare il Signore per l’anno trascorso, per il 40° di sacerdozio di P. Giuseppe Brusegan e per il 25° di P. Victor Pieretto. Le Liturgie e l’Adorazione Eucaristica, animate da vari gruppi e corali dei dintorni, ci hanno aiutato a rinnovare il nostro dono al Signore, di cui vogliamo essere discepoli e testimoni fedeli. Abbiamo salutato chi arriva in comunità, Suor Marta e anche chi parte per l’Africa, in particolare Sr Sandra Catapano NSA che si prepara a partire in Algeria e P. Vito Girotto SMA in partenza per il Niger, il 17 novembre. Nel clima di festa, fatto di testimonianze, canti, musica e convivialità, sono state presentate le attività del 2010, con la proposta del tema: DOV’È TUO FRATELLO? 14 settembre - ottobre 2009 N° 100 Notizie SMA Società Missioni Africane Costa d’Avorio settembre - ottobre 2009 N° 100 Chiesa giovane e... Islam Korhogo è la terza città della Costa d’Avorio, gli abitanti sono circa 300.000. La Chiesa di Korhogo ha festeggiato da poco i cento anni dall’inizio dell’evangelizzazione della regione. La nostra parrocchia, fondata nel 2005, è la settima della città. L a situazione politica e sociale resta critica. Sono state indette le elezioni presidenziali per il prossimo 29 novembre, ma già da tempo si sente dire che ci sono ritardi e quindi il regolare svolgimento delle votazioni è in forse. C’è una grande voglia di autonomia, di indipendenza, di libertà. Lo senti nei discorsi dei politici (il Presidente della Repubblica, qualche giorno fa, chiedeva semplicemente di poter governare, poter pensare, operare per il paese senza pressioni esterne, essere liberi di governarsi). Voglia di libertà Lo senti anche nei discorsi con le persone che incontri tutti i giorni. Da parte dei giovani, voglia di partire, di andare in Europa o negli USA, per tentare la fortuna, una vita diversa, migliore, quella che viene trasmessa dalla tv attraverso film e telenovele, che veicolano mode e stili di vita trapiantati in Africa senza alcuna mediazione o transizione. Il perdurare della crisi ha prodotto un grave ritardo nel paese, soprattutto al Nord. Le scuole hanno ripreso a funzionare solo nel 2008 e quest’anno, mettendo assieme tutti i giorni di scuola effettiva, si raggiungono appena i tre mesi di lezioni, ed il livello è molto, molto basso: ragazzi che avevano cominciato ad andare a scuola al momento dello scoppio della guerra solo ora dopo sei anni, riprendono a frequentare la scuola. Nel Nord si percepisce un malcontento generale nel’amministrazione, perché i salari sono sottopagati o pagati in ritardo. Inoltre, qualche mese fa, la Costa d’Avorio è stata giudicata tra i paesi poveri più indebitati. Con la guerra, al Nord si è instaurato un “clima” di ribellione alle regole, all’autorità. Penso ad esempio alla circolazione stradale di Korhogo città, dove non c’è alcun rispetto del codice della strada… forte presenza economica cinese, rispondono gli USA, con un recente viaggio del Segretario di Stato H. Clinton in alcuni paesi africani, per portare il sostegno alla democrazia e all’economia americana. La Francia come antica potenza coloniale non resta a guardare, così come l’India, meno interessata alla politica e più a contratti per la costruzione di infrastrutture e all’approvvigionamento di materie prime. Paese “desiderato” La Costa d’Avorio, come tutta l’Africa, è anche terreno di conflitto tra le grandi economie della terra. La Cina con i suoi prodotti a basso costo ha invaso tutti i mercati, ma ora è alla ricerca di materie prime. Si possono incontrare quando si percorre la strada da nord a sud, dei camion carichi di ferro: tutti i pezzi di ferro in disuso, abbandonato, vengono fusi e inviati in Cina come materia prima. O l’acquisizione da parte del governo cinese di contratti per la costruzione di infrastrutture a prezzi molto concorrenziali. A questa Cristiani e musulmani Il Nord della Costa d’Avorio è conosciuto come una regione a maggioranza musulmana. Un Islam imposto con la forza nel XIX secolo, ma che è anche tollerante ed è per questo che ho trovato una Chiesa Cattolica in piena espansione. Nelle famiglie convivono musulmani e cristiani senza alcun problema. Vedo molte persone pregare. Mi è capitato di vedere delle donne che, per strada o in attesa in qualche ufficio, recitano il rosario, leggono un libretto di preghiere. Da parte dei religiosi, di tutte le confessioni, è necessario uno sforzo per allentare la tensione, per ricucire e riappacificare gli animi. Il nostro è un ruolo davvero importante e delicato, unanimemente riconosciuto da tutti gli attori della crisi. Quest’anno nella nostra parrocchia abbiamo avuto un centinaio di battesimi, è una Chiesa che cresce e questo fa ben sperare per il futuro. P. Filippo Drogo 15 Notizie SMA II° Sinodo africano Società Missioni Africane Riconciliazione, Giustizia e Pace in Africa D a anni ormai la Chiesa Africana ha scelto come immagine su cui modellarsi e vivere la famiglia, mettendo in rilievo i valori familiari africani di solidarietà, condivisione, rispetto dell’altro, coesione, ecc. Oggi, in Africa sono tutti orgogliosi di vivere e parlare della “Chiesa famiglia”. Anche il recente documento preparatorio del prossimo Sinodo della Chiesa Africana “La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace” ha un numero molto bello sulla Chiesa famiglia di Dio: “Su invito di Gesù Cristo, il Maestro, la comunità dei suoi discepoli, che è la Chiesa, è diventata una Famiglia di figli e figlie del Padre (cf. Mt 5,16.45.48; 6,26.32; 7,11). L’amore vissuto dal Figlio unigenito diventa la caratteristica dei membri di questa Famiglia, chiamata a seguire l’esempio del fratello maggiore con il servizio fraterno o diakonia. In effetti, dopo aver lavato i piedi dei suoi discepoli, Gesù dichiara loro: «Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi» (Gv 13,15). E nella sua risposta al dottore della legge che sapeva bene come leggere la Legge per trarne l’essenziale, cioè l’amore per Dio e per il prossimo (cf. Lc 10,2528), Gesù dice: «va’ e anche tu fa’ lo stesso». Di fatto, l’esempio che gli fornisce nella parabola è un modello di diakonia, in cui l’amore si traduce in atto concreto nella figura del buon Samaritano (cf. Lc 10,29-37), figura in cui riconosciamo Gesù stesso al capezzale di ogni sofferenza umana, modello per la Chiesa che si preoccupa dell’Africa in cerca di riconciliazione, di giustizia e di pace” (n. 40). P. Andrea Mandonico Ucciso in Amazzonia il missionario Ruggero Ruvoletto Don Ruggero Ruvoletto è stato assassinato sabato mattina 19 settembre in Brasile. Don Ruggero Ruvoletto era nato il 23 marzo 1957 a Galta di Vigonovo (Venezia), nella diocesi di Padova, ordinato sacerdote nel 1982. Dopo gli studi di Ecclesiologia a Roma era rientrato in diocesi occupandosi di Pastorale sociale e del lavoro come delegato vescovile. Era stato nominato Direttore del Centro Missionario diocesano dal 1995 al 2003. Nel luglio 2003 era partito per il Brasile, come missionario Fidei Donum, nella diocesi di Itaguaì a Mangaratiba insieme con don Orazio Zecchin. L’anno seguente aveva raggiunto mons. Francesco Biasin nella diocesi di Pesqueira, nel nord est del Brasile, per partecipare ad un progetto di presenza missionaria alla periferia di Manaus, “un luogo di confine tra la città e la foresta dove la criminalità è particolarmente aggressiva e ultimamente si erano verificati vari assalti. Lo stesso don Ruggero aveva recentemente partecipato ad una manifestazione per chiedere maggiore sicurezza”. Dopo la notizia centinaia di abitanti del sobborgo di Manaus si sono raccolti attorno alla parrocchia per rendere omaggio alle spoglie del missionario italiano. I funerali hanno avuto luogo nella cattedrale di Padova e la sepoltura nel suo paese d’origine. Il Vescovo di Padova, nella sua omelia, ha ricordato che don Ruggero “si è sempre speso tantissimo per la missione. Era uomo e prete di animo buono, sereno, sempre sorridente e di una disponibilità totale”. Anniversari di confratelli Ricorderemo nella celebrazione Eucaristica P. Giacomo Bardelli P. Francesco Borghero P. Michele Colleran P. Secondo Cantino P. Gianfranco Brignone S.M.A. Genova Via Francesco Borghero 4 16148 GENOVA GE Tel. 010.307011 Fax 010.30701240 C.C.P. 479162 [email protected] www. missioni-africane.org P. Aimetta Luigi P. Mandonico Andrea P. Armanino Mauro P. Melchiori Lionello P. Basso Eugenio P. Prada Marco P. Boffa Mario P. Rulfi Giampiero P. Carminati Carmine P. Sessarego Stefano P. Conti Giampiero i confratelli defunti: 15 Ottobre 16 Ottobre 16 Ottobre 15 Novembre 24 Novembre settembre - ottobre 2009 N° 100 INDIRIZZI ANGOLA Adorni P. Renzo Cel. 00244 923. 425291 Besenzoni P. Angelo Cel. 00 244 923323354 [email protected] Ceferino P. Cainelli Cel. 00 244 925458927 Frattin P. Luigino Cel. 00 244 923425080 Maccalli P. Walter Cel. 00244 924331463 Cherchi P. Mario Cel. 00244 924610714 Paròquia Bom Pastor - C.P. 14748 LUANDA BENIN Molena P. Leopoldo Centre Brésillac BP 100 CALAVI T.00229.21360186 - [email protected] COSTA D’AVORIO Alberti P. Luigi - [email protected] B.P. 702 ANYAMA - T. 00225.23559506 Arnolfo P. Francesco T. 00225.23541817 B.P. 212 ADZOPE - Cell 00225 08 129962 Bottarlini P. Gerardo - [email protected] Rapetti P. Lorenzo [email protected] 04 B.P. 884 ABIDJAN - T. 00225.23451791 Benetti P. Giovanni 03 B.P. 147 ABIDJAN 03 - T. 00225.20371568 [email protected] Bonazzetti P. Martino - [email protected] Snider P. Lorenzo - [email protected] 02 B.P. 450 SAN PEDRO 02 -T. 00225.34712180 Dozio P. Dario - [email protected] B.P. 6 TABOU T.00225.34724065 - 00225 07425469 Drogo P. Filippo - [email protected] s/c Rendez-Vous SMA BP 983 KORHOGO T. 00225 36860256 GUADALUPA Lafranconi P. Sandro - Capesterre-Belle-Eau Guadalupe FWI T. 00590590942205 MAROCCO Revelli P. Matteo - [email protected] Eglise St. François d’Assise Avenue Mohammed Slaoui - 30000 FES T. 00 212(0)35622347 Cell. 00 212 66332023 NIGER Bazzara P. Carlos - [email protected] Maccalli P. Pier Luigi - [email protected] Mission Catholique de Bomoanga B.P. 10270 - 8000 Niamey CTN - Niger TOGO Galli P. Silvano - [email protected] KOLOWARE B.P. 36 SOKODE T. 00228.4451012 - Cell. 00228.9977530 P. Dario Falcone, amministratore parrocchiale di Murazzo (CN) Diocesi di Fossano Tel. 0171 938339 cell. 347 3549573 - e-mail: [email protected] S.M.A. Feriole Via Vergani 40 35037 BRESSEO PD Tel. 049.9900494 Fax 049.9902616 [email protected] P. Agbeme Samuel P. Aimetta Nino P. Brusegan Giuseppe P. Pieretto Victor P. Porcellato Antonio S.M.A. Roma Via della Nocetta 111 00164 ROMA RM Tel. 06.6616841 Fax 06. 66168490 [email protected] P. Mandirola Lorenzo P. Semplicio Bruno Bonifico (IBAN) IT23 Z061 7501 4170 0000 1579 180, intestato a Provincia italiana della Società Missioni Africane 16