Dall`Africa lezione di riconciliazione

Transcript

Dall`Africa lezione di riconciliazione
N° 100
settembre - ottobre 2009
Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
Autorizzazione del Tribunale di Genova N° 18 del 2 aprile 1990 - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 2, DCB Genova” - detentore
del conto per restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Imprimé à taxe réduite taxe perçue -Tassa riscossa CMP/CPO Genova -Italia Red./Amm. SMA NOTIZIE Via Francesco Borghero 4 16148 Genova (GE)
Tel. 010.307011 Fax 010.30701240 - C.C.P. 479162 Direttore Responsabile: S. Galli. Redazione: M. Armanino, E. Basso, A. Porcellato, Paola Dodero, Chiara Trumpy.
Iscritta all’Unione Stampa Periodica Italiana Grafica e Stampa Erga Edizioni -Via Biga 52r. 16144 Genova - tel.010 8328441
Federazione Stampa Missionaria Italiana
Dall’Africa lezione
di riconciliazione
N
elle piccole comunità ecclesiali del Congo viene chiamato msimamizi wa amani (in swahili) «responsabile
della pace». È un uomo o una donna da tutti riconosciuto/a
come persona di grande fede, con il dono particolare di facilitare la pace: un vero «ministro» che mette a servizio della
comunità cristiana il carisma di rappacificare individui,
gruppi, famiglie che per anni hanno litigato per un insulto
o un’offesa ricevuta e mai perdonata.
n Africa rivolgersi a un tribunale civile non sempre dà
risultati: la sentenza finale lascia spesso i cuori sconvolti
e talora il desiderio di vendetta continua a dimorare nei pensieri. Per i cristiani invece domandare a un “responsabile
della pace” di intervenire in un litigio o in una disputa non
solo non ha tariffe, ma è nel DNA di ogni comunità cristiana
(cfr. 1Cor 6,4 e Mt 18,15). Tanto è vero che in ogni incontro
di cristiani - a cominciare dal più importante, l’Eucaristia
festiva - c’è un invito costante, da parte della Parola di Dio,
a rimanere in pace o a ritrovare la pace perduta.
vescovi africani, in rappresentanza delle loro comunità,
sono convocati a Roma da Benedetto XVI per il secondo
Sinodo continentale, dal 4 al 25 ottobre prossimo, a riflettere
su: «La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace». Negli ultimi vent’anni il
Continente ha attraversato guerre e conflitti di ogni genere. Sul piano civile diciotto Paesi africani hanno istituito
“Commissioni Verità e riconciliazione”, per arrivare ad una
giustizia di transizione, per ricomporre gli animi e creare
un futuro col perdono. La Chiesa, con altri gruppi religiosi,
I
I
non solo ha incoraggiato il sorgere di queste commissioni,
ma vuole ora far scaturire una spiritualità e una cultura di
perdono e riconciliazione.
na lezione per tutta la Chiesa, italiana compresa. È
sensazione diffusa che le nostre comunità abbiano molta
strada da fare per passare da una compattezza formale ad
un’unità sostanziale, riconciliandosi al loro interno, anche
a prezzo di un confronto severo. Solo una Chiesa capace di
far pace al suo interno - re-inventando spazi e dinamiche
di dialogo e confronto reali - può proporsi come strumento
di pace dentro e a servizio di una società segnata da frammentazione, dissidi, tensioni notevoli.
bbene, noi missionari crediamo che la figura del ministro straordinario della riconciliazione allargherebbe il
ventaglio dei ministeri come servizio alla comunità cristiana
italiana che cerca riconciliazione e pace. Se in Africa si litiga
per un pezzo di terra o per una capra che ha rovinato un
raccolto, nelle nostre assemblee condominiali fedeli cattolici,
che poi si incontrano alla Messa festiva, si azzuffano su cose
di poco valore, ma che lasciano strascichi di incomprensioni,
tensioni ecc.
na Chiesa riconciliata al suo interno, dove i membri
imparano a fare il primo passo - chiedendo o accettando il perdono - è una Chiesa più vera e credibile. Perché
la Chiesa italiana non potrebbe fare sua l’esperienza delle
giovani Chiese africane, preparando uomini e donne, operatori e operatrici di pace, per il «ministero straordinario della
riconciliazione» in ogni comunità parrocchiale.
U
E
U
FESMI Federazione Stampa Missionaria Italiana
Notizie SMA
Società
Missioni
Ottobre Missionario
Africane
settembre - ottobre 2009 N° 100
Vangelo senza confini
Dal messaggio del Papa per la Giornata missionaria mondiale
I
n questa domenica, dedicata alle missioni, mi rivolgo
innanzitutto a voi, Fratelli nel
ministero episcopale e sacerdotale, e poi anche a voi, fratelli
e sorelle dell’intero Popolo di
Dio, per esortare ciascuno a
ravvivare in sé la consapevolezza del mandato missionario
di Cristo di fare “discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19).
“Le nazioni cammineranno alla
sua luce” (Ap 21,24). Scopo della missione della Chiesa infatti
è di illuminare con la luce del
Vangelo tutti i popoli,dobbiamo
sentire l’ansia e la passione di
illuminare tutti i popoli, con
la luce di Cristo perché tutti si
raccolgano in un’unica famiglia umana sotto la paternità
amorevole di Dio.
È
in questa prospettiva che
i discepoli di Cristo sparsi in tutto il mondo operano,
si affaticano, gemono sotto il
peso delle sofferenze e donano
la vita. La Chiesa non agisce
per estendere il suo potere
o affermare il suo dominio,
ma per portare a tutti Cristo,
salvezza del mondo. Crediamo
che “l’impegno di annunziare il
Vangelo agli uomini del nostro
tempo è senza alcun dubbio
un servizio reso non solo alla
comunità cristiana, ma anche
a tutta l’umanità” (Evangelii
nuntiandi, 1).
Tutti i Popoli chiamati
alla salvezza
L
’umanità intera, in verità,
ha la vocazione radicale
di ritornare alla sua sorgente,
che è Dio, nel quale solo troverà il suo compimento finale
media nte la restaura zione
di tutte le cose in Cristo. La
dispersione, la molteplicità, il
conf litto, l’inimicizia saranno rappacificate e riconciliate mediante il sangue della
Croce, e ricondotte all’unità.
L’inizio nuovo è già cominciato
con la risurrezione di Cristo,
che attrae tutte le cose a sé. Il
futuro della nuova creazione
br illa g ià nel nostro mondo ed accende, anche se tra
contraddizioni e sofferenze,
la speranza di vita nuova. La
missione della Chiesa è quella
di “contagiare” di speranza
tutti i popoli. Per questo Cristo
chiama e invia i suoi discepoli
ad annunciare il Regno di Dio,
perché tutte le nazioni diventino Popolo di Dio. La missione
universale deve divenire una
costante fondamentale della
vita della Chiesa. Annunciare
il Vangelo deve essere per noi
Domenica 18 ottobre
l’impegno imprescindibile e
primario.
Chiesa pellegrina
L
a Chiesa universale, senza
confini e senza frontiere, si
sente responsabile dell’annuncio del Vangelo di fronte a popoli interi (cfr. Evangelii nuntiandi, 53). Essa deve continuare il
servizio di Cristo al mondo. La
sua missione e il suo servizio
non sono a misura dei bisogni
materiali o anche spirituali
che si esauriscono nel quadro
dell’esistenza temporale, ma
di una salvezza trascendente,
che si attua nel Regno di Dio
(cfr. Evangelii nuntiandi, 27).
La Chiesa mira a trasformare
il mondo con la proclamazione
del Vangelo dell’amore, “che
rischiara sempre di nuovo un
mondo buio e ci dà il coraggio di vivere e di agire e... in
questo modo di far entrare la
luce di Dio nel mondo” (Deus
caritas est, 39). È a questa
missione e servizio che, anche
con questo Messaggio, chiamo
a partecipare tutti i membri
e le istituzioni della Chiesa.
Missio ad gentes
L
a missione della Chiesa,
perciò, è quella di chiamare
tutti i popoli alla salvezza operata da Dio tramite il Figlio suo
incarnato. Voglio “nuovamente
confermare che il mandato
d’evangelizzare tutti gli uomini
costituisce l’incarico essenziale
della Chiesa” (Evangelii nuntiandi, 14), compito che i vasti
e profondi mutamenti della
società attuale rendono ancor
più urgenti. È in questione la
salvezza eterna delle persone, il
fine e compimento stesso della
storia umana e dell’universo.
Evangelizzare anche
mediante il martirio
I
n questa Giornata dedicata
alle missioni, ricordo nella
preghiera coloro che della loro
vita hanno fatto un ‘esclusiva consacrazione al lavoro di
evangelizzazione. Una menzione particolare è per quelle
Chiese locali, e per quei missionari e missionarie che si trovano a testimoniare e diffondere
il Regno di Dio in situazioni
di persecuzione, con forme di
oppressione che vanno dalla
discriminazione sociale fino
al carcere, alla tortura e alla
morte. Non sono pochi quelli
che attualmente sono messi a
morte a causa del suo “Nome”.
La partecipazione alla missione di Cristo, infatti, contrassegna anche il vivere degli
annunciatori del Vangelo, cui
è riservato lo stesso destino
del loro Maestro. “Ricordatevi
della parola che vi ho detto: Un
servo non è più grande del suo
padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche
voi” (Gv 15,20).
Conclusione
L
a spinta missionaria è sempre stata segno di vitalità
delle nostre Chiese (cfr. Redemptoris Missio, 2). È necessario, tuttavia, riaffermare che
l’evangelizzazione è opera dello
Spirito e che prima ancora di
essere azione è testimonianza
e irradiazione della luce di
Cristo (cfr Redemptoris missio, 26) da parte della Chiesa
locale, la quale invia i suoi
missionari e missionarie per
spingersi oltre le sue frontiere.
Chiedo perciò a tutti i cattolici
di pregare lo Spirito Santo
perché accresca nella Chiesa
la passione per la missione di
diffondere il Regno di Dio e di
sostenere i missionari, le missionarie e le comunità cristiane
impegnate in prima linea in
questa missione, talvolta in
ambienti ostili di persecuzione.
Invito, allo stesso tempo, tutti
a dare un segno credibile di
comunione tra le Chiese, con
un aiuto economico, specialmente nella fase di crisi che
sta attraversando l’umanità,
per mettere le giovani Chiese
locali in condizione di illuminare le genti con il Vangelo
della carità.
Borse di studio per seminaristi SMA
L
e BSAG - Borse di Studio ad Gentes - da oltre sili): se un sostenitore può offrirne solo una parte,
dieci anni hanno aiutato più di cento seminaristi altre persone daranno il rimanente.
SMA Africani a diventare sacerdoti missionari.
L’aiuto offerto attraverso la borsa di studio va al
seminario SMA che ospita il giovane africano,
Queste borse di studio sono quanto mai di attualità, indiano o filippino, che segue la formazione al
perché il numero dei seminaristi indigeni aumenta, sacerdozio per un periodo di 5-6 anni.
mentre le risorse dei seminari locali diminuiscono, Se è importante realizzare una scuola o una strutperché le famiglie povere, come gran parte della tura sanitaria in Africa è altrettanto importante
gente, non possono aiutare questi giovani negli studi. sostenere negli studi coloro che si preparano ad
Attraverso le borse di studio vogliamo sostenere essere missionari per far conoscere il Vangelo
anche i seminaristi della SMA provenienti dall’In- in Africa.
dia e dalle Filippine, che si preparano ad essere La SMA internazionale ringrazia tutti coloro che
missionari in Africa ed hanno le stesse difficoltà dei accettano un tale impegno fatto di sacrifici e di
giovani africani.
preghiera, ricompensati sicuramente dalla gioia
Una nuova borsa di studio, completa, domanda un di veder arrivare al sacerdozio il “loro” giovane e
impegno notevole (1.200 € in un anno o 100 € men- di aver collaborato all’opera missionaria.
2
Notizie SMA
Società
Missioni
Sma Internazionale
settembre - ottobre 2009 N° 100
Africane
Ordinazioni
Sacerdotali SMA 2009
Grazie a chi ha contribuito alla loro formazione con una borsa di studio
IDF P. Maria Joseph
Paramandam
Bénin/Niger
BB P. Osbert Egbe
Bénin/Niger
IDF P. Subramani
Annardurai
Bénin/Niger
6
1
2
4
3
IDF P. Guvvala Joseph Kumar
Kenya
5
7
8
BB P. Emmanuel Zinsu
Costa d’Avorio
9
11
10
12
IDF P. Maria Anthuvan
Dominic Philip Jothinathan
Nigeria Nord
BB P. Henry Obiora
Togo
BB P. Bernard Kinoumè
R. D. Congo
13
GL P. Lawrence Ongoma
Zambia
IDF P. Gabriel Zhampier
Nigeria Nord
GL P. Donald Mulenga
Nigeria Nord
GG - Golfo della Guinea: 1. Liberia, 2. Costa d’Avorio, 3. Ghana, 4. Togo, con sede a Lomé (Togo)
USA P. Eliecer Sandoval
USA
BB - Baia del Benin: 5. Benin, 6. Niger, 7. Nigeria, 8. Centrafrica, con sede a Ibadan (Nigeria)
GL - Grandi Laghi: 9. Kenya, 10.Tanzania, 11. RD Congo, 12. Zambia, 13. Sud Africa, con sede a Nairobi (Kenya)
IDF - Distretto in Formazione India
3
Notizie SMA
Società
Missioni
Migranti
Africane
settembre - ottobre 2009 N° 100
Lettera aperta da Lampedusa
“Oggi non sto bene, oggi vorrei piangere...”
O
ggi sono morte delle persone
che non sappiamo da quali
situazioni scappavano, oggi sono
morte delle persone che non avevano
niente, niente macchinoni, niente
case con televisori al plasma e aria
condizionata in ogni stanza, niente
vestiti firmati, niente mangiare da
buttare perché siamo troppo pieni,
niente arroganza da mostrare nelle
feste. Ci diciamo cristiani, devoti
della Madonna di Porto Salvo, ma
non abbiamo neanche l’idea di cosa
significhi essere cristiani, e il nostro
porto lo vorremmo pieno di barconi
da cui scendono donne con collane
di perle e uomini con occhiali da
trecento euro, i poveracci a casa
loro, quelli che non portano soldi a
casa loro.
Oggi mentre lavoravo qualcuno ha
detto, perchè non stavano a casa
loro, io ho gridato, e vorrei gridare
anche ora, e domani. Oggi abbiamo
lavorato e la gente ai tavoli la vedevi che stava bene, era in vacanza
e questo mi fa piacere, ma mentre
buttavamo la spazzatura vedevo
tutti i resti del cibo, e pensavo a quei
morti, e pensavo a quanto vicino
siamo all’Africa, a quanto poco ci
interessa del mondo. Ognuno a casa
sua. Ma io voglio dire, il mondo non
è di nessuno, il mondo è di tutti, se
la nostra salvezza significa la morte
di centinaia e centinaia di persone
io non la chiamo salvezza, io la
chiamo follia, egoismo, ignoranza,
arroganza, presunzione. Oggi ho più
rabbia del solito, vorrei che domani
No ai respingimenti
si fermasse tutto, che a Lampedusa
ci fosse lutto generale, che a Lampedusa, si mettesse come prima cosa
la vita, che si ripensasse alla nostra
vita, a dove vogliamo andare, a cosa
intendiamo per sviluppo, per benessere, se riusciamo ancora ad amare
disinteressatamente. Oggi non sto
bene, vorrei piangere, vorrei che il
mondo si fermasse per un attimo,
a chiedersi se questa è vita, se va
bene così, e non credo affatto che
noi non possiamo farci nulla. Forse
potremmo cominciare a considerare
il bene primario,gli uomini, ed avere
più rispetto per i morti.
(Giacomo Sferlazzo, lettera pubblicata
da ‘Grandangolo’, di Agrigento, Misna
U.E. - ITALIA - Studio Bankitalia: gli immigrati accrescono l’occupazione degli italiani
P
otrebbe essere uno shock per chi crede al mito dello
straniero cattivo che ruba posti di lavoro. La crescente
presenza straniera nel Belpaese “non si è riflessa in minori
opportunità occupazionali per gli italiani” che, anzi, “sembrano accresciute per gli italiani più istruiti e per le donne”.
Lo rivela uno studio della Banca d’Italia contenuto nel
rapporto sulle economie regionali. Al contrario, spiegano
gli economisti di Palazzo Koch, l’afflusso di lavoratori stranieri impiegati con mansioni tecniche e operaie “può aver
sostenuto la domanda di lavoro per funzioni gestionali e amministrative, che richiedono qualifiche più elevate, maggiormente rappresentate tra gli italiani”. Anche “l’offerta di lavoro
femminile italiana si è giovata dei maggiori servizi per l’infanzia e per l’assistenza agli anziani”, continua lo studio, per le
donne infatti “la crescente presenza straniera attenuerebbe i
vincoli legati alla presenza di figli e all’assistenza dei familiari più anziani, permettendo di aumentare l’offerta di lavoro”.
Più in generale, sottolinea Bankitalia, “l’afflusso di immigrati
dall’estero nell’ultimo decennio ha sostenuto la crescita dell’occupazione in Italia”, soprattutto al Centro-Nord, contribuendo “a
contrastare il progressivo invecchiamento della popolazione”.
Oggi “gli stranieri hanno un tasso di occupazione superiore a
quello degli italiani” ma “redditi da lavoro significativamente inferiori”. A questa situazione, osserva ancora lo studio, contribuisce
“un più basso livello di scolarità degli immigrati, una maggiore
concentrazione in imprese meno produttive, il prevalente utilizzo in mansioni a ridotto contenuto professionale”. Anche tra
le nuove generazioni di stranieri si registrano “significativi tassi
di abbandono scolastico e un livello di competenze inferiore a
quello, già modesto nel contesto internazionale, degli italiani”,
difficoltà scolastiche che “sono più accentuate nel Mezzogiorno”
rispetto al resto del paese. Tuttavia, concludono gli economisti di
Palazzo Koch, “il processo di integrazione economico e sociale
degli immigrati migliora con il perdurare della loro permanenza
in Italia”.
4
Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
Costa d’Avorio
settembre - ottobre 2009 N° 100
La Chiesa di Katiola
ha cento anni !
Cent’anni fa i missionari del Vangelo arrivarono a Katiola (centro Nord
della Costa d’Avorio). Il Vescovo, mons. Ignace Dogbo, venuto in Italia
nel mese di agosto, ha incontrato la comunità SMA di Genova, alcune parrocchie,
amici e benefattori, comunicando la gioia di essere cristiani
D
i passaggio alla casa missionaria
SMA di Genova, nel quadro dei
preparativi per la chiusura dell’anno
giubilare della diocesi di Katiola, sono
commosso dall’amore sconfinato per la
missione in Africa, che anima questa
casa.
Desidero condividerla con voi dopo
una breve presentazione dell’anno
giubilare.
Nell’ottobre 2008 la Diocesi di Katiola
seminario di riflessioni che durerà una
settimana.
In attesa di questo grande evento che
mobilita tutte le nostre chiese, ho voluto, come tutti gli anni, recarmi da
coloro che furono i primi a seminare
il buon grano nel campo del Signore. I
miei passi, come sempre, si sono fermati a lungo a Genova.
Ma contrariamente agli altri anni, forse
a causa del Centenario della missione,
ho sentito attorno a me, nella
casa provinciale, un tale ardore
per la missione in Africa, sono
convinto che lo zelo missionario
per l’Africa mai si spegnerà!.
Tutto, in realtà, nella casa
provinciale parla di “Africa”. Mi
hanno commosso le parrocchie,
le famiglie, gli amici ben organizzati intorno alla missione
in Africa.
nome dell’Africa mi permetto di dire un vibrante
grazie a tutti i Padri e Suore
missionari, impegnati in Africa, per
tutto l’amore che portano all’Africa e
agli Africani, che li fa piangere quando
gli Africani piangono e danzare di gioia
A
divenne centenaria dall’arrivo dei missionari sulla sua terra. Dopo l’apertura
del centenario celebrata il 18 ottobre
2008 a N. S. di Lourdes di Ferké, la
comunità diocesana visse l’anno giubilare con molte manifestazioni, soprattutto con pellegrinaggi in luoghi storici.
Darakakaha, villaggio della parrocchia
di Fronan, ha eretto una stele che segna l’arrivo dei primi missionari nella
diocesi. Questa celebrazione, piena di
emozione, ricorda il rifiuto degli abitanti ai missionari del Vangelo. Diventati
cristiani oggi, i giovani e le giovani di
Darakakaha vorrebbero dimenticare
questo triste passato e aprire il loro
cuore a Gesù.
Il culmine dei pellegrinaggi fu l’incontro di tutta la diocesi nella chiesa Sainte Jeanne d’Arc di Katiola, parrocchia
centenaria. L’occasione era buona per
consacrare la cattedrale.
quando gli Africani danzano di gioia.
Gesù Cristo, il Signore della Messe,
protegga i missionari SMA e le missionarie NSA e conservi i loro cuori
sempre uniti per evangelizzare in profondità l’Africa!
Mons. Bessi Dogbo Ignace,
Vescovo di Katiola
Chiusura dell’anno giubilare
Oggi, dopo tutte queste celebrazioni,
lo sguardo è rivolto alla chiusura
dell’anno giubilare prevista per il 17
ottobre 2009. Sarà preceduta da un
In alto il campanile della chiesa Sainte d’Arc. P. Dario Dozio a colloquio con il
Vescovo di Katiola e in basso l’interno della Cattedrale di Katiola
5
Notizie SMA
Società
Missioni
Costa d’Avorio
settembre - ottobre 2009 N° 100
Africane
La Chiesa in Costa d’Avorio in festa
I
n quest’anno internazionale del sacerdozio, la Costa d’Avorio celebra i
50 anni della fondazione del primo seminario maggiore nazionale di Anyama
nell’archidiocesi di Abidjan e i 75 anni
del clero nazionale.
Tre nuovi Vescovi
Ultimamente, il 22 agosto scorso, più
di 10.000 fedeli con più di 200 preti, 18
vescovi e le massime autorità politiche,
tradizionali, amministrative e militari,
rappresentanti delle altre confessioni
religiose, hanno partecipato alla consacrazione, nella basilica N. S. della
Pace a Yamoussoukro, di tre nuovi vescovi nominati il primo Luglio 2009 da
Papa Benedetto XVI per le sedi vacanti
del paese. Mons. Marcellin Yao Kouadio
ha preso possesso della sede vescovile
di Yamoussoukro, domenica 23 agosto;
mons. Antoine Koné, la sede di Odienné, sabato 29 agosto; mons. Boniface
Gbaya Ziri, la sede di Abengourou, il
sabato 5 settembre scorso.
È la prima volta che tre vescovi vengono
nominati insieme; è anche la prima
volta che si assiste all’ordinazione di
tre vescovi nella stessa celebrazione
liturgica. Il luogo poi è dedicato alla
Madonna della Pace. Questo segno
della Provvidenza il popolo l’ha percepito come un forte richiamo e un invito
al perdono, alla riconciliazione e alla
pace: l’avversario non è per forza un
nemico da abbattere, le differenze sono
anche una ricchezza.
Monsignor Antoine Koné, originario della
diocesi di Katiola, è uno dei tre vescovi
consacrati nella basilica di Yamoussoukro
L’ospedale Joseph Moscati
U
n altro evento di gioia è stato l’inizio ufficiale, il 24 agosto, dei lavori
di costruzione dell’ospedale cattolico
Joseph Moscati nelle vicinanze della
basilica di Yamoussoukro su una superficie di 20.000 m2. Si ricorda che
Papa Giovanni Paolo II aveva espresso
al Presidente Félix Houphouet Boigny, il desiderio di aggiungere alla
dimensione spirituale dell’edificio,
una dimensione sociale nel settore
della sanità, dell’educazione e della
comunicazione. Il Presidente pose
allora personalmente la prima pietra
il 6 settembre 1992 e dispose per il
progetto, una considerevole somma.
La cura e la gestione dell’ospedale
dei poveri è stata affidata all’Ordine di San Camillo de Lellis. La fine
della prima fase dei lavori è prevista
per settembre 2011, con 150 posti
letto che saranno poi completati con
altri 100. L’inaugurazione si farà a
dicembre 2011.
Il centro sanitario offrirà dei servizi
di alta qualità tecnologica e di riferimento internazionale in chirurgia,
radiografia, terapia respiratoria, urgenze, ricovero, protezione materna e
infantile, laboratori e farmacie. Esso
comporterà oltre le residenze dei religiosi, quelle del personale di guardia
e degli accompagnatori dei malati.
Elezioni Presidenziali
L
e elezioni presidenziali previste
il 29 novembre prossimo, speriamo si realizzino nella pace e nella
trasparenza.
Si ringrazia Dio per tanti benefici e
si continua a pregare perché tutto
prosegua bene e che avvenga presto
una pace davvero duratura.
Nuova chiesa a San Pedro
6
P. Bernard Tondé
Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
Costa d’Avorio
Mai più la guerra!
settembre - ottobre 2009 N° 100
Altri Stili
di
Vita
Solo chi ha pianto
può ridere bene
M
“
Mai più la guerra!”: è il grido che ora si leva dai cuori di molti
abitanti di una Costa d’Avorio sempre più povera.
Nel 2008, l’indice di povertà del paese si è attestato al 48,94%, contro
il 38,40 % del 2002, secondo l’ I. N. S., Istituto Nazionale di Statistica.
La malnutrizione è sempre più diffusa. Le industrie rimaste aperte
sono poche, i capitali sono stati ritirati e gli investimenti sono scarsi.
Molti malati non hanno i mezzi economici sufficienti per comprare le
medicine e per pagare la degenza in ospedale.
Bisogna riconoscere, però, che la gente, anche se povera, è molto
ospitale, disponibile, affabile, ricca di pazienza e di speranza. C’è chi
viene in cerca di aiuto e di pace a Saint Michel d’Adjamé, la parrocchia dove lavoro attualmente con altri quattro confratelli S.M.A. di
diverse nazionalità. Cinque missionari sembrano tanti, ma occorre
tener presente che gli abitanti della parrocchia sono circa 90.000.
Cosa fanno concretamente questi missionari? Ebbene, l’amore è creativo. Quando si vuol bene a qualcuno, si escogitano maniere sempre nuove e originali di manifestarglielo. Il lavoro pastorale assorbe
gran parte del tempo; gli iscritti alla catechesi in preparazione al
Battesimo, alla Prima Comunione e alla Cresima sono quasi 1.300.
Numerosi sono i movimenti, le associazioni e le Comunità Ecclesiali
di Base (C.E.B.).
Alla missione esiste anche un servizio Caritas per accogliere e aiutare
i bisognosi, una piccola biblioteca con testi per le scuole elementari e
le medie e un’infermeria con medicinali di prima necessità, soprattutto per la cura di piaghe e malattie del povero che non potrà mai
accedere ad un ospedale.
Il lavoro è tanto, ma il Signore sostiene, incoraggia e assicura già da
ora, nonostante tutto, una pace interiore che si diffonde.
P. Benetti Giovanni
SMA Solidale Onlus organizza alcuni incontri
e una mostra fotografica,
per promuovere la conoscenza dell’Africa
Giovedì 3 dicembre, ore 18: Presentazione delle iniziative sociali
e culturali della SMA: SMA Solidale Onlus, Associazione Volontari
SMA, Biblioteca Africana, rivista Afriche
Venerdì 4 dicembre, ore 9-13: Seminario sul tema: “Biblioteche,
musei e editoria, nuovi strumenti della cultura africana”, in collaborazione con l’Università di Genova
Martedì 15 dicembre, ore 17-18,30: “Volti dell’Africa oggi”, ritratti
da un fotografo e da una scrittrice africana
Luogo: Biblioteca Civica Berio, Via del Seminario 14 - GENOVA
7
e lo diceva Ali proprio stasera. Seduto
sulla scaletta di ferro esterna in via Gagliardo. Casa di accoglienza per richiedenti
asilo. Ali è Palestinese di Gaza e sua madre
con i fratellini vivono in Egitto. Lui abita qui
da alcuni mesi ed è a tratti scoraggiato dalle
menzogne. Mi ha chiesto che cosa ho imparato
di bello dagli anni che ho vissuto da straniero
lontano. Lui da sua padre ha imparato che
senza prima aver pianto non si può ridere bene.
Questo gli basta per continuare a sperare.
Anch’io ho imparato lo stesso parlando con
due Eritrei ospiti della casa. Entrambi militari
ed imprigionati prima di rischiare Lampedusa. Umiliati, derubati e minacciati durante il
soggiorno di alcuni mesi in Libia. Altri come
loro non sono arrivati mai ad attraversare il
deserto.
I
drissa è scappato dal Burkina Faso perché
minacciato di morte per motivi politici. Si imbarca dal porto di Abidjan in Costa d’Avorio ed
approda a Genova. Chiede a qualcuno in quale
Paese si trova e poi alla Questura gli danno il
permesso per motivi umanitari. Da rinnovare
dopo 6 mesi, mentre sua moglie e i due figli si
trovano al Paese. Lui ha ora 34 anni.
M
aximo Saliba è morto un paio di giorni fa
nelle Filippine. Sua sorella, in Italia da
7 anni, lavora come collaboratrice domestica.
Da quando è partita vede suo figlio attraverso
lo schermo del computer. Non poteva partire,
perché senza il permesso di soggiorno. Spera ora di essere legalmente riconosciuta e di
tornare ad abbracciare il figlio di 9 anni ed il
marito nelle Filippine. Ha chiesto si pregasse
per il fratello morto giovane.
I
n mattinata ero in Corso Buenos Aires per
visitare una signora peruviana appena tornata da un viaggio al Paese. Ospite di una
famiglia originaria di Cuzco, antica capitale
dell’impero Inca.
Sul cammino ho salutato un nigeriano che
vorrebbe trovare un lavoro creativo ed un giovane eritreo che non vedevo da tempo. Ora ha
un lavoro per 3 mesi almeno.
Un giovane irakeno mi ha offerto una cioccolata, chiedendomi come va la vita.
Solo chi ha pianto può ridere bene.
P. Mauro Armanino
Notizie SMA
Società
Missioni
settembre - ottobre 2009 N° 100
Africane
Progetti
Il regolamento di SMA Solidale Onlus prevede che un progetto sia considerato
“concluso” dopo un anno dalla sua fondazione e / o quando ha raggiunto la
somma richiesta. Le eventuali offerte inviate per lo stesso progetto saranno
automaticamente orientati ad altri progetti meno sostenuti.
Formazione
F 07 P. Arnolfo Francesco: Formazione di un avvocato
La missione continua
locale ad Adzopé (Costa d’Avorio)
F 006 P. Ceferino Cainelli: Progetto rivista Aldeia Juvenil
parrocchia del Bom Pastor a Kicolo (Angola)
F 005 P. Mauro Armanino: Progetto immigrati Centro storico (Genova)
Sanità
S 009 Suor Piera Sangalli: Aiuto per il funzionamento del
Laboratorio di ricerca e cura dell’ AIDS a Fada Ngourma
(Burkina Faso)
S 010 Suor Diletta: Accoglienza e cura di malati di AIDS
presso il Centro “Oasis” ad Abidjan (Costa d’ Avorio)
S 013 P. Luigino Frattin: Acquisto di carrozzelle per disabili a Kicolo (Angola)
S 015 Suor Claudine: Opere di completamento dell’Ospedale Saint Camille a Bondoukou (Costa d’Avorio)
S 016 Suore Missionarie NSA: Strumenti di laboratorio
per dispensari (Costa d’Avorio)
S 018 PP. Lorenzo Snider e Martino Bonazzetti: Costruzione di un centro di cura integrato (Costa d’Avorio)
S 017 P. Walter Maccalli: Casse farmacia Ambriz (Angola)
Sviluppo
SV 001 SMA - Solidarietà Acqua Africa: risposta a numerose richieste per scavare pozzi o fornire acqua potabile
SV 010 P. Carlos Bazzara e P. Pier Luigi Maccalli: Realizzare vari pozzi nel circondario di Bomoanga (Niger)
SV 008 P. Dario Dozio: Piantagione di hevea (Costa
d’Avorio)
SV 011 P. Walter Maccalli e P. Raul Perez: Scuola di
alfabetizzazione (Angola)
SV 012 P. Arnolfo Francesco: Acquisto di 2 Mulini ad
Adzopé (Costa d’Avorio)
E
ro cappellano nel lebbrosario di Adzopé. Ho condiviso
per 10 mesi la sofferenza di 150 degenti, che avevano tra
gli 8 mesi e i 50 anni. Non volevano tante cose, ma che si
desse loro la mano per non sentirsi esclusi ed abbandonati.
Anche se io rientro, la Missione non si ferma, essa è fatta
di partenze ed arrivi.
Rientrare è necessario, a volte, anche per permettere nuove
esperienze, come l’anno sabbatico che farò a Lione (Francia)
con altri confratelli SMA.
Rientrare vuol dire anche lasciare il proprio posto a missionari più giovani, a missionari africani più vicini ai loro
fratelli.
Rientrare, dopo aver visto diocesi africane diventare autonome in personale e ben avviate con vescovi, preti, religiosi e
cristiani locali, allevia la tristezza del distacco e fa nascere
un inno di ringraziamento al Signore per il lavoro che con
lui si è fatto.
Diceva infatti mons. de Brésillac, fondatore dei missionari
SMA: “Guai al missionario che non pensa a fondare una
Chiesa locale; ma una volta fondata è meglio che vada altrove”. Il continente africano è talmente grande e ci sono
ancora tanti posti che chiedono la presenza di missionari!
Ero partito per la Costa d’Avorio, la prima volta in nave, nel
settembre del 1971. Quante persone, quanti volti, quanti
sorrisi e quanti pianti incontrati! La ricchezza di questi
ricordi anima la mia preghiera perché ritorni la pace che
da 7 anni non c’è più in Costa d’Avorio, ridia la salute a
Miriam di 8 mesi, il cui braccino è mangiato dall’ulcera
di Buruli, dia forza a Madeau di finire la casa, a Benoît
di trovare un lavoro e a Letizia di 6 anni, di guarire dalla
lebbra … la lista sarebbe lunga.
In Costa d’Avorio ho imparato un proverbio che suona così:
“Il Bianco ha costruito gli orologi, noi Ivoriani abbiamo il tempo!”. C’è tempo per fare tutto, basta prendersi per tempo.
Se hai tempo, scrivimi: [email protected]
P. Gino Sanavio
PROGETTI CONCLUSI
SV 008 P. Dario Dozio, Piantagione a Tabou...................................................................raggiunti .3.315 €
S 005 Suor Rosangela, Sostegno a ragazze madri a San Pedro....................................raggiunti .24.231 €
S 014 Suor Etta Profumo: Centro Nutrizionale per bambini Kolowaré (Togo)...................raggiunti .23.926 €
F 004 P. Renzo Adorni: Sostegno a maestri volontari a Kicolo (Angola)..........................raggiunti .14.438 €
Sma Solidale ringrazia i benefattori che li hanno sostenuti
8
Notizie SMA
Società
Missioni
settembre - ottobre 2009 N° 100
Africane
Progetti
Progetto
ATTREZZATURE MEDICHE
Progetto
Centro CURA INTEGRATO
S 016 Suore Missionarie NSA
S 018 PP Lorenzo Snider e Martino Bonazzetti
Nelle missioni in cui operano le suore N.S.A., le popolazioni più povere non possono pagarsi le visite e i medicinali
necessari per combattere la malaria e l’anemia. Le suore
vorrebbero dotare questi tre dispensari di un apparecchio
per il test rapido dell’emoglobina e di un apparecchio per
il test della malaria.
I costi previsti dal progetto sono i seguenti:
- Apparecchio per l’emoglobina 450,00 € x 3 = 1.350 €
- Apparecchio test della malaria 700,00 € x 3 = 2.100 €
- 500 reagenti 500 € x 3 = 1.500 €
Costruzione di un centro di cura integrato (maternità e
dispensario) per il villaggio di Brahimakro (Costa d’Avorio)
Brahimakro dista un centinaio di Km da San Pedro. Ha una
popolazione multietnica e multireligiosa di circa 10.000 abitanti. Cristiani e Musulmani vivono nella pace e nel rispetto reciproco. Brahimakro è un villaggio di coltivatori di piantagioni di
caffè, cacao e gomma. Purtroppo vi mancano le infrastrutture
nel settore della salute e dell’istruzione. Rimane il problema
sanitario: il centro ospedaliero più vicino è appunto nella città
di San Pedro. Il dispensario più vicino con un infermiere diplomato è a 20 Km, con una strada impraticabile durante il periodo delle piogge. Ogni malattia diventa un dramma: le prime
causa di morte tra le donne sono il parto e le complicazioni
post parto, la malaria, l’AIDS e le infezioni, per non parlare della mortalità infantile.
Per questo i PP. Lorenzo e Martino, assieme alla gente del
posto, hanno deciso di realizzare un Centro di cura integrato
(maternità e dispensario) che alleggerirà in parte il carico di
sofferenze di queste popolazioni. Il costo della costruzione si
aggira sui 30.000 €.
ad oggi raccolti: 955 €
SMA Solidale Onlus si impegna a sostenere il progetto con un
aiuto di 5.000 €.
Totale progetto = 4.950 €
ad oggi raccolti: 560 €
SMA Solidale Onlus si impegna a sostenere il progetto
che ammonta a 4.950 €
Progetto Acquisto
di 2 mulini
SV 012 P. Arnolfo Francesco
Il progetto 2 Mulini assicura un lavoro meno pesante
alle donne della regione di Adzopé (Costa d’Avorio). La
manioca, cibo base di tante famiglie ivoriane, richiede
una lunga e faticosa preparazione da parte delle donne. Con l’uso del mulino, il tubero della manioca viene
ridotto in farina; la sua lavorazione e la commercializzazione diventano fonte di guadagno per parecchie famiglie avoriane.
Acquisto di due mulini 2.500 X 2 = 5.000 €
ad oggi raccolti: 2.500 €
Sma Solidale ONLUS accetta di sostenere questo
progetto.
Progetto FORMAZIONE DI
UN AVVOCATO LOCALE
F 07 P. Arnolfo Francesco
Ad Adzopé (Costa d’ Avorio) non si trovano avvocati
disposti a difendere in tribunale cittadini poveri, autoctoni o stranieri. In caso di giudizio gli incriminati sono
lasciati a se stessi e abbandonati anche dalle famiglie.
Si fa urgente la formazione di un magistrato locale che
si impegni per la difesa dei poveri. La persona, individuata da P. Francesco, è un sacerdote con esperienza in diritto canonico che attualmente lavora part time
presso uno studio legale ad Adzopé. La borsa richiesta
gli permetterà di continuare per due anni gli studi per
ottenere un dottorato in diritto civile.
ad oggi raccolti: 150 €
Sma Solidale si assume l’impegno di contribuire
agli studi con un contributo di 3.500 €
9
Notizie SMA
Società
Missioni
settembre - ottobre 2009 N° 100
Africane
Progetto
PIANTAGIONE DI HEVEA
Progetto
CASSA FARMACIA
SV 008 P. Dario Dozio
S 017 P. Walter Maccalli
La guerra in Costa d’Avorio, iniziata nel settembre 2002, ha
creato molte situazioni di povertà economica e di miseria
morale. Tanti giovani, segnati dai combattimenti o dalla
fuga dopo l’attacco dei ribelli,
ora stanno rientrando nei loro
villaggi e vorrebbero ricominciare a vivere normalmente.
Occorre creare posti di lavoro
che permettano di ricostruire il
paese e di ridare speranza nel
futuro. La Parrocchia di Saint
Pierre, dove attualmente è parroco P. Dario Dozio, non ha alcun mezzo di sussistenza. Per poter aiutare quanti sono nel
bisogno, P. Dario con un gruppo di giovani del posto pensa di
creare una piantagione di hevea (albero della gomma).
Costo preventivo per una piantagione di 10 ettari di hevea
su 5 anni:
Primo anno (2010)
disboscamento di 10 ettari di foresta (febbraio 2010): 1.000 €
preparazione terreno (marzo 2010):
350 €
acquisto piantine (maggio 2010):
1.250 €
posa delle piantine (maggio-giugno 2010): 150 €
taglio erbe e pulizia ( agosto - dicembre 2010):
300 €
Totale: 3.050 €
Spese annue dal secondo al quinto anno (2011- 2014)1.600 €
Totale spese: 9.450 €
P. Maccalli da alcuni mesi svolge il suo lavoro missionario
nella parrocchia di Ambriz (Angola). Questa regione, al di
fuori dei due centri principali, non dispone di dispensari o
centri di salute. La povertà delle popolazioni e la mancanza
di mezzi di trasporto fanno sì che anche le malattie più banali siano a volte mortali.
Con il consenso delle autorità sanitarie locali, la Caritas
Parrocchiale di Ambriz si propone di aiutare le comunità
dei villaggi più sperduti a formare alcuni operatori sanitari
di base, e a dotare una quindicina di villaggi di casse farmacia che rendano disponibili i medicinali di base alle fasce più isolate della popolazione, per la cura della malaria e
di alcune patologie comuni e per il pronto soccorso in caso
di infezioni o ferite.
ad oggi raccolti: 270 €
Sma Solidale Onlus è disposta a sovvenzionare la Formazione di agenti sanitari e l’approviggionamento di
medicinale per un montante di € 2.500 annui.
Progetto
Rivista Aldeia Juvenil
F 006 P. Ceferino Cainelli
La parrocchia del Bom Pastor a Kicolo (Angola) conta più
di 350.000 abitanti distribuiti in immensi quartieri, dove la
delinquenza giovanile cresce ogni giorno. La mancanza di
lavoro, di centri sportivi e di biblioteche fanno sì che i giovani
trovino scarsi spazi di ricreazione personale ed non abbiano
possibilità di sviluppare i loro talenti. La TV ha conquistato il
mondo giovanile con film violenti, di guerra e senza nessun
contenuto formativo. I giornali prodotti in Angola non arrivano nelle mani di tutti. Per questo la parrocchia pensa di
lanciare una rivista rivolta ai giovani
Progetto
La rivista “Aldeia Juvenil” ha come obiettivo di informare,
formare, educare e intrattenere i giovani dai 15 ai 30 anni,
dando loro una formazione integrale.
P. Ceferino Miguel Cainelli, coadiuvato da P. Angelo Besenzoni, è il responsabile del progetto.
La rivista “Aldeia Juvenil”, che non ha nessun fine di lucro,
ha cominciato la sua attività con 500 € versati dai soci. La
redazione, composta da volontari, possiede una stampante
e una piccola fotocopiatrice. Attualmente essa stampa 500
copie ogni due mesi. Il progetto prevede di arrivare a pubblicare, entro la fine del 2010, 2.000 copie.
ad oggi raccolti: 150 €
SMA solidale ONLUS si impegna a dotare “Aldeia Juvenil
Editoriale” di apparecchiature per un Totale di 6.500 €
SMA SOLIDALE Onlus si impegna per un totale di 5. 000 €
Progetto Scuola di
alfabetizzazione
SV 011 P. Walter Maccalli e P. Raul Perez
Dopo circa 30 anni di guerra civile, l’Angola sta iniziando una
nuova vita. Chi vive nei villaggi sperduti non può accedere
alla scuola. Essere analfabeti è un grande handicap, che priva gli esseri umani dei propri diritti e doveri. Donne, uomini e
bambini analfabeti sono costretti a rimanere tra i poveri e gli
ultimi della società.
La parrocchia di Ambriz pensa di realizzare, in una decina di
villaggi dove non esiste una scuola, la formazione di alcuni
insegnanti volontari, per la lotta contro l’analfabetismo.
I maestri, non avendo un lavoro retribuito e vivendo in situazione di povertà, riceverebbero un piccolo sussidio che permetta di essere fedeli al loro impegno.
Formazione degli insegnanti: 400 €
Distribuzione di materiale didattico: 1.100 €
Contributo simbolico agli insegnanti: 3.500 €
ad oggi raccolti:
560 €
Sma Solidale Onlus si impegna a sostenere il progetto
per un montante di € 5.000.
Notizie Sma viene inviata gratuitamente a tutti coloro che sono interessati alla vita missionaria e alle attività di SMA Solidale Onlus.
10
Notizie SMA
Società
Missioni
settembre - ottobre 2009 N° 100
Africane
Progetto IMMIGRATI
F 005 P. Mauro Armanino
Inserimento nel Centro storico di Genova, in Vico Campanile Vigne 5/7 A. Esso fa riferimento a P.Mauro Armanino
della Società Missioni Africane di Genova.
Le Attività:
- Lavoro nella Casa Circondariale di Marassi
- Volontariato con i richiedenti asilo
- Contatto con le Istituzioni sul tema ‘tratta’
- Accompagnamento di alcune comunità straniere dal punto
di vista culturale e sociale
- Incontri personali
Spese legate alle attività in atto:
le spese vive per il mantenimento del Responsabile del
progetto (cibo, luce, gas, telefono, web…) possono essere
stimate a circa 400 € al mese, per un totale di 4.800 € annui.
Il lavoro nella Casa Circondariale di Marassi: aiuti economici, occasionale accompagnamento di detenuti in permesso,
visite ad alcune case protette, aggiornamento culturale. La stima si aggira sui 250 € annui.
I contatti regolari, films educativi, inviti di gruppi culturali:
La stima è di 200 € annui.
L’accompagnamento di varie Comunità (Eritrei, Indiani di
GOA, Africani sub-Sahariani, Filippini) non implica spese, se
non occasionalmente.
Gli incontri personali richiedono a volte anche un aiuto economico. Sono fatti in raccordo con i Centri d’ascolto della diocesi di Genova. L’aggravio economico si può quantificare in
circa 300 € annui.
Riepilogo
Mantenimento: 4.800 €
Carcere: 250 €
Richiedenti asilo: 200 €
Incontri personali: 300 €
TOTALE:
5.550 €
ad oggi raccolti:
560 €
PREGHIERA
e SOFFERENZA
Anno Sacerdotale,
adottiamo un missionario!
Venerdì 19 giugno 2009, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, Papa Benedetto XVI ha indetto l’Anno Sacerdotale. Prendendo come modello il Curato d’Ars, Jean
Marie Vianney, il Santo Padre propone ai sacerdoti e ai
fedeli laici un tempo congruo per meditare sul Sacerdozio ministeriale e pregare per le Vocazioni sacerdotali.
Il Papa propone questa preghiera, che noi missionari
invitiamo tutti voi a recitare durante quest’anno, accompagnandola con l’offerta della nostra vita fatta di
gioie e dolori.
Signore Gesù, che in san Giovanni Maria Vianney
hai voluto donare alla Chiesa una toccante immagine
della tua carità pastorale,
fa’ che, in sua compagnia e sorretti dal suo esempio,
viviamo in pienezza quest’Anno Sacerdotale.
Fa’ che, sostando come lui davanti all’Eucaristia,
possiamo imparare quanto sia semplice e quotidiana
la tua parola che ci ammaestra;
tenero l’amore con cui accogli i peccatori pentiti;
consolante l’abbandono confidente alla tua Madre
Immacolata.
Fa’, o Signore Gesù, che, per intercessione
del Santo Curato d’Ars, le famiglie cristiane
SMA solidale ONLUS accetta di sostenere tale progetto
per un totale di € 5.000. divengano «piccole chiese», in cui tutte le vocazioni
e tutti i carismi, donati dal tuo Santo Spirito,
possano essere accolti e valorizzati.
Concedici, Signore Gesù, di poter ripetere con lo stesso
ardore del Santo Curato le parole con cui egli soleva
Con un contributo diretto,
rivolgersi a Te:
detraibile nella dichiarazione dei redditi
«Ti amo, o mio Dio, e il mio solo desiderio
attraverso
è di amarti fino all’ultimo respiro della mia vita.
Conto Corrente Postale N°94444593
Ti amo, o Dio infinitamente amabile,
intestato a: SMA Solidale Onlus
e preferisco morire amandoti
Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova
(apponi una crocetta sul progetto scelto)
piuttosto che vivere un solo istante senza amarti.
La ricevuta è valida per la detrazione dalla dichiarazione dei Ti amo, Signore, e l’unica grazia che ti chiedo
redditi
è di amarti eternamente.
oppure attraverso
Mio Dio, se la mia lingua
Bonifico Bancario intestato a:SMA Solidale Onlus,
non può dirti ad ogni istante che ti amo,
Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova
voglio che il mio cuore te lo ripeta
IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280
presso Banca CARIGE, Agenzia 17 Via Timavo, 92r
tante volte quante volte respiro.
16132 GENOVA
Ti amo, o mio Divino Salvatore,
perché sei stato crocifisso per me,
Destinando il
e mi tieni quaggiù crocifisso con Te.
nella prossima dichiarazione dei redditi
firmando nell’apposito riquadro “Sostegno delle
Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti
Organizzazioni non lucrative di utilità sociale” e indicando e sapendo che ti amo».
COME SOSTENERE
I PROGETTI
1.
2.
5x1000
il Codice Fiscale di SMA Solidale Onlus: 95125150102
11
Amen
Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
Angola
settembre - ottobre 2009 N° 100
Missione
al servizio della vita: tutta, di tutti
T
orno in Italia, apro i giornali e leggo
di polemiche sulla pillola del giorno
dopo, sul testamento biologico. Nella
preghiera, che recito ogni giorno da
quando sono entrato alla SMA, prego
che il Signore conceda ai missionari di
morire nel Suo servizio. Non ho dubbi
che si possa servire Dio in qualsiasi
luogo e in diversissimi modi, ma per
me quella frase ha sempre voluto dire
morire in Africa, mentre sto facendo
il missionario. Se così fosse non avrò,
e non avranno, problemi di coscienza
per decidere se sottopormi ad alimentazione o ad idratazione artificiale: nei
nostri ospedali già è difficile trovare
quelle naturali.
Come curarsi
Se non vai in ospedale (chiamiamolo
così…) accompagnato da qualcuno
della famiglia che cucina per te e va in
cerca di acqua per i tuoi bisogni personali, muori davvero di denutrizione e di
disidratazione, prima che di malattia.
Quanto alla vita nascente l’Angola, statistiche alla mano, è il paese con il più
alto indice di mortalità da 0 a 5 anni.
Credo sia giusto difendere la vita, sempre, dall’inizio del concepimento fino
alla fine, ma non riesco a capire perché,
poi, in pratica accettiamo senza scandalo, che fuori dai confini nazionali
(o dalle acque territoriali) tranquillamente muoiano migliaia di persone:
bambini, donne incinte, giovani, non
per mancanza di cure sofisticate, ma
di qualche banale compressa o iniezione contro la malaria, il morbillo, la
polmonite etc.
Cosa non vuole Dio...
Un mese fa celebravo il funerale di una
Ambriz (Angola): P. R. Adorni, P. L. Frattin, un catechista, P. A. Besenzoni,
P. W. Maccalli e P. C. Ceferino
donna morta durante il parto. Lascia
un marito e sei figli. Neanche un prete
sa che dire in quelle occasioni e probabilmente sarebbe meglio stare zitti. Ma
la gente ti guarda e aspetta due parole
di conforto. E io che dico: che bisogna
rassegnarsi, perché questa è la volontà
di Dio? “No, - dico all’inizio dell’omelia
- questa non è la volontà di Dio; ben
altro è il sogno di Dio sul mondo!
Dio non vuole che i soldi del petrolio
finiscano in qualche conto in Svizzera, invece che nella costruzione di
ospedali. Dio non vuole che una donna
partorisca in un tugurio, affidandosi
a qualche infermiere improvvisato e
impotente in caso di emergenza. Dio
non vuole che di fronte ad eventi così
ci stringiamo nelle spalle e diciamo: è
il malocchio che l’ha ammazzata.
Collaborare
Dio vuole che chiediamo alle nostre
autorità di pensare alla nostra salute, e
che anche noi facciamo tutto quello che
possiamo per migliorare le condizioni
di vita. Non si può accusare il governo
se, a gettare spazzature e liquami in
mezzo alla strada siamo noi, se gli
uomini sprecano i pochi soldi destinati
alla famiglia nell’alcool, se le donne
non si preoccupano delle campagne di
vaccinazione e di farsi seguire durante
il tempo della gravidanza”.
GARANZIA DI TUTELA DEI DATI PERSONALI: Legge 675/96.
La Società Missioni Africane gestisce i vostri dati personali in conformità alla Legge sulla Privacy 675/96. Essi sono trattati direttamente da noi per l’invio delle
nostre pubblicazioni ed informazioni sulle iniziative della S.M.A. Non sono comunicati o ceduti a terzi. Responsabile dati è: Padre Procuratore SMA, via Borghero,
4 - 16148 GENOVA GE. I suoi dati anagrafici finora depositati presso la SMA, ora verranno condivisi con l’Associazione SMA solidale Onlus. Questi dati saranno
custoditi con i più corretti criteri di riservatezza e non verranno divulgati a terzi senza il vostro consenso. In conformità al D Lgs 30/06/2003 n°196 sulla tutela dei
dati personali, potete in ogni momento consultare i dati che vi riguardano chiedendone la variazione, l’integrazione e anche l’eventuale cancellazione dietro semplice
richiesta scritta, indirizzata al Responsabile dati presso l’Associazione SMA Solidale Onlus Via Romana di Quarto,179 16148 Genova
12
Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
Angola
settembre - ottobre 2009 N° 100
“Sono venuto perché abbiano la vita e
l’abbiano in abbondanza”. Per me vivere
la missione è vivere questa parola di
Gesù. Lungi dall’essere indottrinamento, alienazione culturale o propaganda,
il vangelo è promozione della vita, non
solo in tutta la sua durata, ma anche
in tutti i suoi aspetti.
Padre Luigino Frattin e Padre Renzo Adorni dopo la guerra hanno dato
priorità all’educazione dei ragazzi
ed ora sono circa 7000 i ragazzi che
frequentano in una delle scuole della
parrocchia.
Le mine
La nostra Caritas, segue più di 200
portatori d’handicap, colpevoli di essere nati durante la guerra e di non aver
ricevuto la vaccinazione anti-polio.
Abbiamo distribuito sedie a rotelle a
chi di solito deve trascinarsi nella polvere per andare a scuola o al mercato.
Ma le sedie a rotelle funzionano nelle
corsie dei nostri ospedali,
non sulle strade di Kicolo,
che sono campi di battaglia.
Mi servono un centinaio di
robuste bici-triciclo con cui
chi non ha gambe riesca a
spostarsi, per continuare la
scuola o iniziare un lavoro.
Stiamo tentando di rendere
indipendenti i portatori di
handicap, offrendo educazione all’uno, mezzi per
iniziare un piccolo lavoro
all’altro. Senza contare le
centinaia di anziani indigenti, che oltre ad un appoggio per vivere han bisogno
di coprire i buchi del tetto
di casa, o di cementarne il
pavimento. Tutto si fa con
qualche aiuto che viene da qui, ma anche con tanto volontariato e generosità
presente nelle nostre comunità.
Ragazzi di strada
Padre Ceferino ha cominciato a contattare i ragazzi di strada che vivono
nel nostro mercato (uno dei più grandi
di Luanda). Ora pensiamo a un piccolo
rifugio, dove possano chiacchierare
con qualcuno, farsi una doccia, imparare a leggere e a scrivere, passare
qualche notte e se possibile essere
aiutati a ritrovare la propria famiglia.
Stiamo aprendo una biblioteca, per
invitare i giovani alla lettura.
Di fronte alle migliaia di giovani disoccupati che bighellonano sulle nostre
strade ci stiamo chiedendo come iniziare corsi di formazione professionale
che li aiutino ad uscire dai circuiti della
violenza, dell’alcool e della droga.
P. Angelo nella nuova chiesa di
sotto P. Ceferino
visita alle famiglie e alle comunità di
base, nella formazione dei catechisti e
dei giovani, che sono poi veri animatori
dello sviluppo e della fraternità.
Gran parte dei nostri fondi (quando li
abbiamo) parte anche per acquistare
terreni e aiutare le comunità ad avere
uno spazio di preghiera, formazione
e scambio. Sto cercando qualcuno
che mi dia una mano per costruire
la nuova parrocchia di Santa Isabel.
Tirar su qualche pilastro e fare una
copertura per una chiesa-capannone
in Angola costa un occhio della testa. I
miei amici mi dicono: ecco il mio aiuto,
ma non usarlo per costruire chiese. Per
la nostra gente però la chiesa è l’unico
spazio dove riesce a sentirsi davvero
protagonista e in casa e dove nella
preghiera, nella liturgia, nelle formazioni comunitarie impara che quel che
conta non è riuscire ad avere di più,
ma ad essere di più, non è star meglio
economicamente, ma impegnarsi per
far star meglio tutti.
Io non so se riesco a difendere e a
promuovere la vita degli altri. A volte
forse la complico o faccio solo buchi
nell’acqua. Ringrazio il Signore, i fratelli e le sorelle che ogni giorno difendono e danno senso alla mia e sono
contento quando anch’io riesco ad
aiutare qualcuno a vivere e a sperare.
Se non avrò un tubo per alimentarmi
artificialmente o se non riusciranno
a mettermi un altro stent al cuore in
caso di emergenza, pazienza! Basta
che non debba vedere troppi bimbi e
donne nel fior della vita morire per una
stupidaggine.
P. Angelo Besenzoni
Tra la gente
Ma oltre agli interventi specificamente
sociali, per noi promuovere la vita è
camminare a fianco delle persone, è
condividerne le ansie e i problemi, è costruire comunità che siano fermento di
vita nuova nell’impegno per la riconciliazione e la giustizia. Per questo molta
parte del nostro tempo è spesa nella
Il Vescovo di Caxito, il Superiore Generale della Sma P. O. Kieran
e P. Frattin Vicario generale della diocesi
13
Notizie SMA
Società
Missioni
Feriole
Africane
Feriole in Festa!
4-13 settembre 2009
L’
annuale festa SMA del 4-13 settembre 2009 è stata un incontro con
numerosissimi amici vecchi e nuovi. È stata l’occasione per ringraziare
il Signore per l’anno trascorso, per il 40° di sacerdozio di P. Giuseppe Brusegan e per il 25° di P. Victor Pieretto.
Le Liturgie e l’Adorazione Eucaristica, animate da vari gruppi e corali dei
dintorni, ci hanno aiutato a rinnovare il nostro dono al Signore, di cui vogliamo essere discepoli e testimoni fedeli. Abbiamo salutato chi arriva in comunità, Suor Marta e anche chi parte per
l’Africa, in particolare Sr Sandra Catapano NSA che si prepara a partire
in Algeria e P. Vito Girotto SMA in partenza per il Niger, il 17 novembre.
Nel clima di festa, fatto di testimonianze, canti, musica e convivialità, sono
state presentate le attività del 2010, con la proposta del tema: DOV’È TUO
FRATELLO?
14
settembre - ottobre 2009 N° 100
Notizie SMA
Società
Missioni
Africane
Costa d’Avorio
settembre - ottobre 2009 N° 100
Chiesa giovane e... Islam
Korhogo è la terza città della Costa d’Avorio, gli abitanti sono circa 300.000.
La Chiesa di Korhogo ha festeggiato da poco i cento anni dall’inizio dell’evangelizzazione
della regione. La nostra parrocchia, fondata nel 2005, è la settima della città.
L
a situazione politica e sociale resta critica. Sono state
indette le elezioni presidenziali per il prossimo 29 novembre, ma già da tempo si sente dire che ci sono ritardi
e quindi il regolare svolgimento delle votazioni è in forse.
C’è una grande voglia di autonomia, di indipendenza, di
libertà. Lo senti nei discorsi dei politici (il Presidente della
Repubblica, qualche giorno fa, chiedeva semplicemente di
poter governare, poter pensare, operare per il paese senza
pressioni esterne, essere liberi di governarsi).
Voglia di libertà
Lo senti anche nei discorsi con le persone che incontri tutti
i giorni. Da parte dei giovani, voglia di partire, di andare in
Europa o negli USA, per tentare la fortuna, una vita diversa,
migliore, quella che viene trasmessa dalla tv attraverso film
e telenovele, che veicolano mode e stili di vita trapiantati in
Africa senza alcuna mediazione o transizione.
Il perdurare della crisi ha prodotto un grave ritardo nel
paese, soprattutto al Nord. Le scuole hanno ripreso a
funzionare solo nel 2008 e quest’anno, mettendo assieme
tutti i giorni di scuola effettiva, si raggiungono appena i tre
mesi di lezioni, ed il livello è molto, molto basso: ragazzi che
avevano cominciato ad andare a scuola al momento dello
scoppio della guerra solo ora dopo sei anni, riprendono a
frequentare la scuola.
Nel Nord si percepisce un malcontento generale nel’amministrazione, perché i salari sono sottopagati o pagati in
ritardo. Inoltre, qualche mese fa, la Costa d’Avorio è stata
giudicata tra i paesi poveri più indebitati. Con la guerra,
al Nord si è instaurato un “clima” di ribellione alle regole,
all’autorità. Penso ad esempio alla circolazione stradale di
Korhogo città, dove non c’è alcun rispetto del codice della
strada…
forte presenza economica cinese, rispondono gli USA, con
un recente viaggio del Segretario di Stato H. Clinton in alcuni paesi africani, per portare il sostegno alla democrazia
e all’economia americana. La Francia come antica potenza
coloniale non resta a guardare, così come l’India, meno
interessata alla politica e più a contratti per la costruzione
di infrastrutture e all’approvvigionamento di materie prime.
Paese “desiderato”
La Costa d’Avorio, come tutta l’Africa, è anche terreno di
conflitto tra le grandi economie della terra. La Cina con i
suoi prodotti a basso costo ha invaso tutti i mercati, ma ora è
alla ricerca di materie prime. Si possono incontrare quando
si percorre la strada da nord a sud, dei camion carichi di
ferro: tutti i pezzi di ferro in disuso, abbandonato, vengono
fusi e inviati in Cina come materia prima. O l’acquisizione
da parte del governo cinese di contratti per la costruzione
di infrastrutture a prezzi molto concorrenziali. A questa
Cristiani e musulmani
Il Nord della Costa d’Avorio è conosciuto come una regione
a maggioranza musulmana. Un Islam imposto con la forza
nel XIX secolo, ma che è anche tollerante ed è per questo
che ho trovato una Chiesa Cattolica
in piena espansione. Nelle famiglie
convivono musulmani e cristiani
senza alcun problema.
Vedo molte persone pregare. Mi è
capitato di vedere delle donne che,
per strada o in attesa in qualche
ufficio, recitano il rosario, leggono
un libretto di preghiere. Da parte
dei religiosi, di tutte le confessioni,
è necessario uno sforzo per allentare
la tensione, per ricucire e riappacificare gli animi. Il nostro è un ruolo
davvero importante e delicato, unanimemente riconosciuto da tutti gli
attori della crisi.
Quest’anno nella nostra parrocchia
abbiamo avuto un centinaio di battesimi, è una Chiesa che cresce e
questo fa ben sperare per il futuro.
P. Filippo Drogo
15
Notizie SMA II° Sinodo africano
Società
Missioni
Africane
Riconciliazione,
Giustizia e Pace in Africa
D
a anni ormai la Chiesa Africana ha scelto come immagine su cui modellarsi e
vivere la famiglia, mettendo in rilievo i valori familiari africani di solidarietà,
condivisione, rispetto dell’altro, coesione, ecc. Oggi, in Africa sono tutti orgogliosi
di vivere e parlare della “Chiesa famiglia”. Anche il recente documento preparatorio del prossimo Sinodo della Chiesa Africana “La Chiesa in Africa al servizio
della riconciliazione, della giustizia e della pace” ha un numero molto bello sulla
Chiesa famiglia di Dio:
“Su invito di Gesù Cristo, il Maestro, la comunità dei suoi discepoli,
che è la Chiesa, è diventata una Famiglia di figli e figlie del Padre (cf. Mt
5,16.45.48; 6,26.32; 7,11). L’amore vissuto dal Figlio unigenito diventa la
caratteristica dei membri di questa Famiglia, chiamata a seguire l’esempio
del fratello maggiore con il servizio fraterno o diakonia. In effetti, dopo
aver lavato i piedi dei suoi discepoli, Gesù dichiara loro: «Vi ho dato infatti
l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi» (Gv 13,15). E nella
sua risposta al dottore della legge che sapeva bene come leggere la Legge
per trarne l’essenziale, cioè l’amore per Dio e per il prossimo (cf. Lc 10,2528), Gesù dice: «va’ e anche tu fa’ lo stesso». Di fatto, l’esempio che gli fornisce nella parabola è un modello di diakonia, in cui l’amore si traduce in atto concreto nella figura del buon Samaritano (cf. Lc 10,29-37), figura in cui riconosciamo Gesù stesso al capezzale
di ogni sofferenza umana, modello per la Chiesa che si preoccupa dell’Africa in cerca di riconciliazione, di giustizia e di pace” (n. 40).
P. Andrea Mandonico
Ucciso in Amazzonia il missionario Ruggero Ruvoletto
Don Ruggero Ruvoletto è stato assassinato sabato mattina 19 settembre
in Brasile. Don Ruggero Ruvoletto era nato il 23 marzo 1957 a Galta
di Vigonovo (Venezia), nella diocesi di Padova, ordinato sacerdote nel
1982. Dopo gli studi di Ecclesiologia a Roma era rientrato in diocesi
occupandosi di Pastorale sociale e del lavoro come delegato vescovile.
Era stato nominato Direttore del Centro Missionario diocesano dal 1995
al 2003. Nel luglio 2003 era partito per il Brasile, come missionario Fidei
Donum, nella diocesi di Itaguaì a Mangaratiba insieme con don Orazio
Zecchin. L’anno seguente aveva raggiunto mons. Francesco Biasin
nella diocesi di Pesqueira, nel nord est del Brasile, per partecipare ad un
progetto di presenza missionaria alla periferia di Manaus, “un luogo di confine tra la città e
la foresta dove la criminalità è particolarmente aggressiva e ultimamente si erano verificati
vari assalti. Lo stesso don Ruggero aveva recentemente partecipato ad una manifestazione
per chiedere maggiore sicurezza”. Dopo la notizia centinaia di abitanti del sobborgo di Manaus si sono raccolti attorno alla parrocchia per rendere omaggio alle
spoglie del missionario italiano. I funerali hanno avuto luogo nella cattedrale
di Padova e la sepoltura nel suo paese d’origine. Il Vescovo di Padova, nella sua
omelia, ha ricordato che don Ruggero “si è sempre speso tantissimo per la missione. Era
uomo e prete di animo buono, sereno, sempre sorridente e di una disponibilità totale”.
Anniversari di confratelli
Ricorderemo nella celebrazione Eucaristica
P. Giacomo Bardelli P. Francesco Borghero P. Michele Colleran P. Secondo Cantino P. Gianfranco Brignone
S.M.A. Genova
Via Francesco Borghero 4
16148 GENOVA GE
Tel. 010.307011 Fax 010.30701240
C.C.P. 479162
[email protected]
www. missioni-africane.org
P. Aimetta Luigi
P. Mandonico Andrea
P. Armanino Mauro
P. Melchiori Lionello
P. Basso Eugenio
P. Prada Marco
P. Boffa Mario
P. Rulfi Giampiero
P. Carminati Carmine P. Sessarego Stefano
P. Conti Giampiero
i confratelli defunti:
15 Ottobre
16 Ottobre
16 Ottobre
15 Novembre
24 Novembre
settembre - ottobre 2009 N° 100
INDIRIZZI
ANGOLA
Adorni P. Renzo Cel. 00244 923. 425291
Besenzoni P. Angelo Cel. 00 244 923323354
[email protected]
Ceferino P. Cainelli Cel. 00 244 925458927
Frattin P. Luigino Cel. 00 244 923425080
Maccalli P. Walter Cel. 00244 924331463
Cherchi P. Mario Cel. 00244 924610714
Paròquia Bom Pastor - C.P. 14748 LUANDA
BENIN
Molena P. Leopoldo
Centre Brésillac BP 100 CALAVI
T.00229.21360186 - [email protected]
COSTA D’AVORIO
Alberti P. Luigi - [email protected]
B.P. 702 ANYAMA - T. 00225.23559506 Arnolfo P. Francesco T. 00225.23541817
B.P. 212 ADZOPE - Cell 00225 08 129962
Bottarlini P. Gerardo - [email protected]
Rapetti P. Lorenzo
[email protected]
04 B.P. 884 ABIDJAN - T. 00225.23451791
Benetti P. Giovanni
03 B.P. 147 ABIDJAN 03 - T. 00225.20371568
[email protected]
Bonazzetti P. Martino - [email protected]
Snider P. Lorenzo - [email protected]
02 B.P. 450 SAN PEDRO 02 -T. 00225.34712180
Dozio P. Dario - [email protected]
B.P. 6 TABOU
T.00225.34724065 - 00225 07425469
Drogo P. Filippo - [email protected]
s/c Rendez-Vous SMA BP 983 KORHOGO
T. 00225 36860256
GUADALUPA
Lafranconi P. Sandro - Capesterre-Belle-Eau
Guadalupe FWI
T. 00590590942205
MAROCCO
Revelli P. Matteo - [email protected]
Eglise St. François d’Assise
Avenue Mohammed Slaoui - 30000 FES
T. 00 212(0)35622347 Cell. 00 212 66332023
NIGER
Bazzara P. Carlos - [email protected]
Maccalli P. Pier Luigi - [email protected]
Mission Catholique de Bomoanga
B.P. 10270 - 8000 Niamey CTN - Niger
TOGO
Galli P. Silvano - [email protected]
KOLOWARE B.P. 36 SOKODE
T. 00228.4451012 - Cell. 00228.9977530
P. Dario Falcone, amministratore parrocchiale
di Murazzo (CN) Diocesi di Fossano Tel. 0171 938339
cell. 347 3549573 - e-mail: [email protected]
S.M.A. Feriole
Via Vergani 40
35037 BRESSEO PD
Tel. 049.9900494
Fax 049.9902616
[email protected]
P. Agbeme Samuel
P. Aimetta Nino
P. Brusegan Giuseppe
P. Pieretto Victor
P. Porcellato Antonio
S.M.A. Roma
Via della Nocetta 111
00164 ROMA RM
Tel. 06.6616841
Fax 06. 66168490
[email protected]
P. Mandirola Lorenzo
P. Semplicio Bruno
Bonifico (IBAN) IT23 Z061 7501 4170 0000 1579 180, intestato a Provincia italiana della Società Missioni Africane
16