OPERAZIONI COLTURALI POST-SVERNAMENTO PER FRAGOLA
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OPERAZIONI COLTURALI POST-SVERNAMENTO PER FRAGOLA
IASMA Notizie 1 Stampato su carta certificata Ecolabel prodotta dalla cartiera Mondi EU Ecolabel: AT/11/001 PICCOLI FRUTTI e ortaggi Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all’Adige 19 marzo 2012 n. 2 IASMA Notizie n. 5 - Anno XI - Taxe payée/Tassa riscossa - TN-CPO - Direttore responsabile: Michele Pontalti - San Michele all’Adige, Via E. Mach 1 - Autorizzazione Tribunale di Trento n. 1114 del 19.02.2002 - Stampa: Litotipografia Alcione, Lavis (TN) OPERAZIONI COLTURALI POST-SVERNAMENTO PER FRAGOLA E LAMPONE FUORI SUOLO - controllare l’umidità del substrato e procedere all’eventuale reidratazione; - verificare la presenza di larve di oziorrinco all’interno del substrato; - valutare (anche in un secondo momento) il numero e le dimensioni degli accestimenti per eseguire un eventuale diradamento al fine di garantire la qualità della frutta; grafico 1 TEMPERATURE MINIME 3 -2 TEMPERATURA (°C) L’inverno 2011 - 2012 è stato caratterizzato da scarsissime precipitazioni, che in alcune situazioni possono aver favorito la disidratazione delle piante. Anche le temperature meno fredde del mese di dicembre rispetto agli scorsi anni potrebbero aver accentuato il problema. Successivamente, nel mese di gennaio, si è avuto un calo delle temperature minime che sono risultate inferiori al 2011 e al 2010, così come in febbraio, mese più freddo e asciutto delle due annate precedenti. Questa combinazione di temperatura e umidità è generalmente favorevole alla manifestazione di danni invernali, che si possono ridurre nel caso in cui le piante di fragola siano state svernate con tessuto non tessuto (TNT 30 g/m2) e telo in nylon oppure con tessuto non tessuto (TNT 30 g/m2) e copertura con paglia, piuttosto che protette con solo TNT (30 g/m2). Nei grafici di seguito riportati, è possibile osservare le differenze relative alle temperature minime ed alle precipitazioni degli ultimi tre inverni rilevati nella stazione di Levico Terme. Gli interventi tecnici consigliati da eseguire in questo periodo sono di seguito descritti. 2011-2012 -7 2010-2011 2009-2010 -12 -17 -22 DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO MESI INVERNALI grafico 2 Page 1 PRECIPITAZIONI FUORI SCALA 50 45 40 - Pulizia delle piante dalle foglie più vecchie (secche e marcescenti) e successivo allontanamento dei residui di toelettatura, evitando in tal modo l’inoculo di parassiti fungini, acari ed insetti; -verifica della presenza di eventuali danni invernali causati dal freddo (necrosi del rizoma) o da marciumi. In presenza di marciumi è buona prassi togliere la paglia e scoprire le piante dal TNT durante le ore diurne; PIOGGIA (mm) FRAGOLA FUORI SUOLO 35 2011-2012 30 2010-2011 25 2009-2010 20 15 10 5 0 DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO MESI INVERNALI Grafico 1 e 2: Grafici delle temperature minime e delle precipitazioni Page 1 degli ultimi tre inverni (Levico Terme) 2 IASMA Notizie 19 marzo 2012 - per evitare le condizioni asfittiche e favorire la crescita dell’apparato radicale, si consiglia l’aggiunta di circa 2 l di torba nella parte basale di ogni vaschetta (utilizzare torba pre-idratata); - in impianti con presenza elevata di oidio nell’autunno 2011, prevedere controllo e intervento antioidico con penconazolo (es. Topas) oppure Ampelomyces quisqualis (es. AQ 10 wg). Foto 1: Larve di Oziorrinco (Otiorhynchus spp) presenti tra le radici nel substrato Foto 2: Infezione di oidio (Sphaerotheca macularis f. sp. fragariae) su foglie e stoloni Foto 4: Nuova radicazione su 2 l di torba nuova Foto 3: Radicazione post-svernamento in buone condizioni IASMA Notizie 3 19 marzo 2012 Avversità e relativi interventi per una corretta gestione della coltura nella fase di post-svernamento Avversità Rizoctonia Botrite Vaiolatura Fitoftora Antracnosi Acari Controlli da effettuare, criteri d’intervento, condizioni favorevoli Misure preventive Eliminare velocemente le piante infette e Verificare settiquelle più prossime manalmente la (anche se sane) e non presenza di piante reimpiantare; nel caso stentate, con foglie del pieno campo evirosse, con lembi tare reimpianti dopo ricurvi verso l’alto solanacee (patate, pomodori, ecc) Evitare l’eccessiva bagnatura nell’irrigaCondizioni favorezione sovrachioma voli: forte umidità e l’eccessiva vigoria e mancanza di delle piante (eccessiva ricircolo di aria concimazione azotata); evitare i ristagni d’acqua Controllare le foglie in periodi piovosi e con T° superiori a 15°C per verificare la presenza delle tipiche macchie P. a. consigliati o interventi con organismi biologici (in corsivo prodotti ammessi per difesa biologica) Dose ad ettolitro (g/hl ml/hl) Dose ad ettaro (kg/ha l/ha) Tempo di carenza (giorni) Iprodione (es. Rovral) 100-140 1,5 - 2 21 Thiram (es. Pomarsol 80 wdg; TMTD 50 SC) 120-150 7 Thiram (es. Pomarsol 80 wdg TMTD 50 SC) 120-150 7 Rame dosi varie 20 (3) Note A parte le fumigazioni del terreno (nel caso del pieno campo), nessun p.a. è registrato per la coltura Fosfiti vari 250 Metalaxil M+Rame (es. Ridomil Gold In presenza di R): solo trattamenti piante stentate Eliminare eventuali fogliari sezionare il rizoma piante infette e evitare 250 e/o ispezionare la Metalaxil M (es. l’eccessiva bagnatura radice per verificaRidomil Gold SL): del substrato re la presenza del trattamenti fogliari fungo o fertirrigui Propamocarb (es. 100-200 Previcur) Verificare se ci sono piante che appassiBoscalid + Pirascono nelle ore cenclostrobin (es. 150-180 trali della giornata e Signum) si riprendono nelle ore fresche Clofentezine (es. 40-60 Apollo sc) Ritardare le coperture, Controllare la preutilizzare tunnel corti, Fenpyroximate (es. 150-200 senza di acari sulle Miro) alti e inerbiti per raffoglie. La soglia di Beauveria bassiana frescare ed aumentare 80-120 intervento è 1-2 (es. Naturalis) l’umidità relativa, non forme mobili/foglia utilizzare nylon troppo Lancio predatori vecchi fitoseidi 30 4 1,5-3 1,5-1,8 40 20 3 3 14 0,75-1 Con Signum effettuare massimo 2 trattamenti annui compreso azoxystrobin 4 Avversità IASMA Notizie 19 marzo 2012 Controlli da effettuare, criteri d’intervento, condizioni favorevoli Oziorrinco Controllare la pre(per fragola senza di larve primaverile) Effettuare le prime ispezioni per la ricerca degli afidi o Afide verde dei sintomi di virosi. La soglia di intero simili vento è 3-5% delle piante con presenza di afidi Misure preventive P. a. consigliati o interventi con organismi biologici (in corsivo prodotti ammessi per difesa biologica) Nematodi entomopatogeni scegliere il tipo in base alla temperatura Pirimicarb (es. Limitare le concimazioPirimor 17,5) ni azotate e l’eccessivo rigoglio vegetativo in quanto piante equilibrate sono meno Azadiractina (es. sensibili alle infestaNeemAzal T/S) zioni, eliminare fragole spontanee vicine all’impianto Dose ad ettolitro (g/hl ml/hl) Dose ad ettaro (kg/ha l/ha) Tempo di carenza (giorni) Note 1 conf/1000 mq nel fuori suolo 200 200-300 14 2-3 3 Prima del posizionamento sui tralicci, assicurarsi della funzionalità dell’impianto ed effettuare l’eventuale pulizia come illustrato nel bollettino tecnico IASMA notizie Ortoflorofrutticoltura n°1 - 2009. LAMPONE FUORI SUOLO - Controllare l’umidità del substrato composto da torba, in quanto possiede minori caratteristiche drenanti rispetto alla fibra di cocco; - verificare l’eventuale presenza di danni invernali (avvizzimento dei tralci e delle gemme) o di presenza di Botrytis sulla corteccia e di marciumi vari, nelle situazioni di non completa caduta delle foglie in autunno; - controllo della presenza di larve di oziorrinco nel substrato; - valutazione dello stadio vegetativo e conseguente posizionamento sulla fila con legatura quando le gemme si sono schiuse ed il germogliamento è appena iniziato. Ad operazione ultimata, in presenza di cancri rameali e con azione preventiva, si consiglia un trattamento a base di rame, ad es: Bordoflow Sector (800 ml/hl e 20 giorni di tempo di carenza), Maniflow sector, Moller o Evo Tribasic (dosi di etichetta, 20 giorni di tempo di carenza). Non trattare con vegetazione bagnata e assicurarsi che non si verifichino repentini abbassamenti termici nelle ore successive al trattamento. Tecnici di zona - Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach Consulenza fragola e piccoli frutti Alta Valsugana - Sandro Conci cell. 335-7440189, tel. 0461-519103 Bassa Valsugana - Gianpiero Ganarin cell. 338-6403039, tel. 0461-519107 Trentino occidentale - Paolo Miorelli cell. 335-7440192 Consulenza ciliegio e altre drupacee Trentino - Sergio Franchini cell. 335-6505256, tel. 0461-519106 Trentino - Marco Brentegani cell. 331-1727739, tel. 0461-519102 Si ricorda, per chi già non ne usufruisse, la possibilità di iscriversi al servizio gratuito di avvisi SMS su telefono cellulare. Per le modalità di registrazione contattare il tecnico FEM-CTT di zona.