Giardini didattici - Museo Botanico UNIVPM
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Giardini didattici - Museo Botanico UNIVPM
Università Politecnica delle Marche Facoltà di Agraria Giardini didattici: Analisi e confronto fra le attività di progettazione, realizzazione e gestione Laureando: Francesco Pica Relatore: Prof. Fabio Taffetani Obiettivi della tesi: ¾ Analizzare e approfondire la situazione e le prospettive delle aree verdi con finalità didattiche ¾ Descrivere e confrontare le diverse scelte progettuali individuate ¾ Analizzare le tecniche di impianto e di realizzazione ¾ Evidenziare l’importanza della gestione ¾ Sviluppare le possibilità di utilizzazione delle aree verdi come strutture didattiche Finalità di un giardino didattico: ¾ ¾ ¾ ¾ Studio della botanica (morfologia e tassonomia, etnobotanica, ecc.) e dell’ecologia (ecologia delle specie, della vegetazione, del paesaggio) Realizzazione di progetti per la conoscenza diretta delle piante, degli ambienti e dei loro significati Educazione ambientale, con particolare riferimento alle realtà regionali Ricerca scientifica in particolare nell’ambito del monitoraggio, della conservazione e della riproduzione delle specie a rischio Materiali e Metodi ¾ Scelta dei giardini botanici ¾ Documentazioni relative i diversi esempi progettuali presi in considerazione ¾ Analisi dei dati disponibili in bibliografia sulle aree naturali interessate dai progetti ¾ Visita ai giardini già realizzati, raccolta degli elementi progettuali e verifica dello stato dei lavori Localizzazione dei progetti Elenco delle aree considerate Istituto Località Superficie N° taxa ITC “Filippo Corridoni” Civitanova Alta 7000 mq 138 Istituto comprensivo Via Piave Morrovalle 540 mq 29 Scuola d’infanzia “Monte San Pietrangeli” Monte San Pietrangeli 400 mq 95 Istituto comprensivo “Luca della Robbia” Appignano 20 mq 23 Istituto superiore “Leonardo Da Civitanova Marche Vinci” 1795 mq 67 Riserva Naturale di Onferno Gemmano 5000 mq 267 Università Politecnica delle Marche Ancona 2 ha 154 Criteri per l’organizzazione di un giardino didattico: ¾ Ricostruzioni z z ambientali di habitat naturali Sulla base delle potenzialità dell’area Ambienti esotici o di particolare interesse ¾ Categorie su base tassonomica ¾ Forme ecologiche ¾ Tipologie di utilizzazione ¾ Categorie sensoriali Esempio di ricostuzione ambientale: ITC “Filippo Corridoni” di Civitanova Alta (MC) Arenarie compatte Arenarie sciolte (A) serie della roverella (Roso sempervirens – Querceto pubescentis sigmentum) caratteristica dei substrati arenaceai (B) serie della cerreta (Lonicero xylostei – Querceto cerridis sigmetum) dei substrati arenaceo – pelitici Taffetani et al., in stampa – Boschi residuali nelle Marche: primi risultati del censimento. Fitosociologia. Taffetani, Rismondo, Zitti, in stampa – I boschi a cerro dell’Appennino. Fitosociologia. Ricostruire la vegetazione potenziale che l’azione antropica ha pressoché cancellato Bosco Mantello Bosco Mantello Bosco di roverella Specie forestali: Roverella, Orniello Specie del mantello: Asparago, Ginestra Bosco di cerro Specie forestali: Cerro, Carpino orientale Specie del mantello: Viburno, pungitopo Istituto Comprensivo “Via Piave” Morrovalle ¾ 540 mq ¾ Bosco misto a dominanza di Cerro (Quercus cerris), cerris), con roveralla, orniello, car pino nero, ecc. ¾ Bosco di leccio (Quercus ilex): ilex): Lauro,corbezzolo, fillir ea, ecc. Istituto di Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci - Civitanova Marche ¾ ¾ ¾ Superficie di 1094 mq L’esempio naturale è dato da un lembo boschivo a frassino meridionale (Fraxinus (Fraxinus oxycarpa), presente a nord del comune di Porto Potenza Picena Ricostruire la vegetazione potenziale di un bosco naturale dei suoli sabbiosi costieri umidi Percorso con aiuole Istituto di Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci ¾ Un percorso pavimentato dove sono previste 20 aiuole dedicate a piante arbustive ed erbacee perenni tipiche degli ambienti fluviali del vicino Fiume Chienti ¾ Sul percorso verranno sistemati una serie di tratti di pergolato con specie rampicanti legate al fiume (viticella, luppolo, dulcama ra, ...) ¾ Accessibilità da parte di persone diversamente abili Istituto Tecnico Commerciale “Filippo Corridoni” - Civitanova Marche (MC) ¾ Costruito in più anni a partire dal 1996 e con diversi interventi ¾ Nella costruzione dell’edificio la morfologia superficiale è stata completamente rimodellata ¾ Reimpiantati olivi precedentemente presenti sul sito Ospita circa 138 specie su una superficie di 7000 mq Scuola di Infanzia - Monte San Pietrangeli (FM) ¾ ¾ ¾ ¾ Giardino didattico – ricreativo Inizio lavori 2006 Orto didattico e serra 12 aiuole tematiche: alimentari,aromatiche, officinali, tintorie, da fibra, profumate colorate, pungenti, ruvi de, vellutate, lisce e glabre ¾ Piante che grazie a loro caratteri “particolari” permettessero una esperienza sensoriale ¾ Piante impiegate nella cucina tradizionale ed in altri campi pratici di applicazione pratica Istituto Comprensivo “Luca della Robbia” - Appignano (MC) ¾ Un chiostro in miniatura ¾ Verifica periodica del ciclo biologico ¾ Apprendere tecniche colturali mettendole in pratica ¾ Un piano di lavoro centrale e quattro aiuole Giardino botanico della Riserva Naturale Orientata di Onferno (Gemmano - RN) ¾ Situato nel contesto dell’unica riserva naturale della Provincia di Rimini ¾ Accoglie circa 102 all’interno di 33 aiuole raccolte in 5 differenti aree ¾ Habitat della riserva: ¾ Adattamenti delle piante ¾ Usi tradizionali ed attuali delle piante ¾ Classificazione sistematica Colori e profumi ¾ ¾ Progettazione degli elementi informativi Pannelli habitat Cartellini essenziale Cartellini esaustivi Cartellini essenziali ¾ Attività didattiche innovative Orto botanico della Selva di Gallignano dell’Università Politecnica delle Marche ¾ Le aiuole didattiche occupano una superficie di circa 2 ha ¾ Dal 1999 la Selva è Centro di educazione ambientale della Regione Marche Banca del germoplasma ¾ ¾ Attività di ricerca e conservazione relativa a specie endemiche anfiadriatiche, pian te alimentari spontanee e delle specie officinali di interesse locale Attività di conservazione del germoplasma, pro ve sperimentali di moltiplicazione e progetti di reintroduzione Considerazioni conclusive ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ Progettazione e ruolo di un giardino didattico Possibilità di costruire ed organizzare tematiche ambientali che evidenziano le potenzialità del territorio Rappresenta un’opportunità di divulgazione e di conoscenze naturalistiche e di osservazione diretta di vari aspetti ambientali Permette la partecipazione attiva degli studenti in molte fasi compresa quella progettuale L’aspetto realizzativo più originale riguarda soprattutto la ricostruzione di ambienti naturali Difficoltà nel reperimento di alcuni materiali per la scarsa disponibilità di specie della flora locale Considerazioni conclusive L’importanza della gestione ¾ Nella progettazione delle aree verdi pubbliche ed in particolare di quelle riguardanti le strutture didattiche, viene spesso sottovalutata l’importanza della manutenzione (da prevedere nella fase progettuale) ¾ Indispensabili cure periodiche e costanti ¾ Fondamentale valutare preventivamente l’investimento economico e di personale Considerazioni conclusive L’attività didattica ¾ ¾ Importanza dell’inserimento di esperienze naturalistiche nella programmazione didattica da parte di ciascun insegnante Il giardino come strumento didattico z z z z z Realizzazione di un erbario, indispensabile per lo studio del patrimonio naturale e metodo di conservazione dei campioni vegetali Osservare le modalità di crescita delle piante Semplici prove manuali di coltivazione Confrontare gli adattamenti delle piante ai diversi ambienti Osservazione e studio degli ambienti ricostruiti in preparazione della visita agli ambienti naturali