14 febbraio, l`amore è un affare
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14 febbraio, l`amore è un affare
IL CENTRO GIOVEDÌ Y1 SAN VALENTINO 14 febbraio 2008 19 LA FESTA DEGLI INNAMORATI 14 febbraio, l’amore è un affare Il menu del giorno: regali, cene a lume di candela e biglietto per due nei musei O ggi 50 mila persone andranno nella basilica di San Valentino a Terni, dove il santo nacque, fu vescovo e infine fu sepolto, per promettersi amore e lasciare bigliettini con preghiere, richieste e invocazioni. Le coppie dei fidanzati reciteranno La promessa, quella di sposarsi entro la fine del 2008. Il richiamo al protettore degli innamorati, la cui storia è confusa, presenta più versioni, come quella per cui Valentino patì il martirio per aver unito in matrimonio una giovane cristiana e un legionario pagano, mantiene intatto il suo richiamo. Nonostante il calendario, da quando la chiesa ha rivoluzionato il martirologio romano, riporti, per il 14 febbraio, i Santi Cirillo e Metodio. Eppure, fuori dal calendario, oggi, la Festa di San Valentino, è dappertutto: nelle frasi scambiate, nelle vetrine, nei ristoranti, al cinema. Chi resta indifferente, la trova un’occasione scampata di mettere mano al portafoglio e si rifugia nei 10 motivi per odiare San Valentino cha ha stilato il Times: «Perché fa produrre versi di poesia terrificanti e con rime improbabili»; «Perché è un pessimo affare, visto che fra fiori, cena e taxi si arriva a 100 sterline come minimo. Non sarebbe meglio darle i soldi in contanti?». Per chi indifferente non è, dopo l’affinità dei segni zodiacali, si consultano le ultime statistiche, le proiezioni per il San Valentino 2008, chi sale e chi scende: «Meglio un’escursione o una cena?». E’ l’interrogativo dell’anno. Infatti, secondo un gruppo di psicologi non basta fare qualcosa insieme, bisogna fare anche qualcosa di pazzo. Perché se si fa qualcosa di inusuale rispetto al resto dell’anno, tipo scalare le montagne, ci si annoia di meno dei San Valentino trascorsi a lume di candela. E un’altra ricerca, smonta la chimica degli opposti, che adesso non si attraggono più. Quindi, il segreto per un appuntamento e per un rapporto perfetto, è scegliere chi è simile a noi: «Se sei bello o ti credi LE INIZIATIVE Arte, incontri recital e Affinity game Moltissime le iniziative per il San Valentino. Molte quelle spiccatamente commerciali, alcune hanno un taglio culturale, tutte, comunque, saranno frequentatissime dagli innamorati. A Chieti il Museo archeologico nazionale La Civitella propone «Amori mitici - Sulle ali di Cupido dall’Olimpo a oggi», cui i miti classici in relazione con famose storie d’amore di personaggi storici e protagonisti dell’attualità. Alle 18,30 in sala Frontoni. Info: 0871 63137. All’Aquila «Innamorati dell’arte», l’iniziativa promossa dal ministero per i Beni e le attività culturali. Al Museo del Castello basterà presentarsi in due per entrare con un solo biglietto. Info 0862 633439. A Pescara, alle 21,15 al teatro La saletta (via Rigopiano 161) recital «Da Saffo a Neruda - Viaggio nella poesia d’amore» di e con Daniela Musini, reduce dal grande successo conseguito in Giappone. A Teramo un gioco al centro commerciale Gran Sasso. L’Affinity game misurerà il livello di affinità di tutte le coppie. Un’immagine-simbolo dell’amore «Il bacio dell’Hotel de Ville» scattata dal fotografo Robert Doisneau a Parigi nel 1950 bello, scegli una bella». Fatte le dovute considerazioni, si passa alla pratica: il regalo. Elio Fiorucci si è inventato il tempio di San Valentino per i ragazzi: Love Therapy, negozio in piazza San Babila a Milano, tutto rosa e rosso, con gli scaffali colmi di spillette, magliette, tazze di caffè a forma di cuore, felpe, manette di peluche, angeli e gadget di ogni mo- do e maniera. L’oggetto, per lo stilista, ha un significato: «Vi siete conosciuti prendendo un caffè? Regala una tazza». Non venisse colto il significato, il messaggio arriva sempre diretto con i migliori amici delle donne: i brillanti. Risolto il regalo, strabiliante o meno, il perfetto San Valentino consiglia comunque di far recapitare il classico mazzo di FAVOREVOLE fiori: una rosa, dai 5 agli 8 euro, una dozzina da 60 a 96 euro. Come trascorre la giornata: «Insieme alla spa o al museo?». Biglietto unico per lui e lei, per visitare i musei abruzzesi aperti per San Valentino. Visite guidate nella sala «Amore e psiche» al castello cinquecentesco dell’Aquila oppure un pomeriggio alla mostra «Presentosa: il trionfo dell’amore» allestita nella casa di D’Annunzio a Pescara, ricordando che la presentosa veniva donata come pegno d’amore dal fidanzato alla promessa sposa. Gli innamorati a distanza badino a non aprire email che arrivino da mittenti sconosciuti perché, come ha avvertito l’Fbi, potrebbero contenere virus. Per la serata, a parte l’intramontabile ristorante, l’ultima tendenza è son- dare l’affinità di coppia ballando. Infine, l’altra metà che oggi ha trascorso una giornata qualunque, aspetta domani, San Faustino, patrono di Brescia. Dal 2001, protettore dei single: invenzione di due esperte di comunicazione per dare un’immagine gioiosa a chi non è in coppia. Paola Aurisicchio CONTRARIA «Tanti regalini per lui» «Se si ama è sempre festa» Fiori e coccole per Alberta Tarquini, Miss Abruzzo 2007 Il soprano Carmela Remigio: «Sono sempre in giro» Alberta Tarquini 18 anni di Frisa è stata eletta Miss Abruzzo nel 2007 e frequenta il liceo pedagogico a Lanciano «E’ la giornata più romantica dell’anno e mi piace festeggiarla». Alberta Tarquini, Miss Abruzzo 2007, aspetta San Valentino con ansia. Non sa cosa riceverà oggi dal suo fidanzato, Luca, 20 anni, di San Vito Chietino, ma ieri pomeriggio, Tarquini, era in giro a Lanciano per comprare un regalo per lui: «Saranno tante piccole cose». Arrivata tra le 25 finaliste di Miss Italia, esattamente 16ª, la ragazza di Frisa, che ha 18 anni, ha anche ricoperto il ruolo della Madonnina nella passata edizione del presepe vivente di Rivisondoli. Il suo San Valentino lo sogna così: «Come tutte le ragazze, vorrei ricevere qualcosa. Non un regalo di valore, non ci tengo, ma qualcosa di significativo». Un mazzo di fiori, caso mai recapitato a scuola, al Liceo pedagogico di Lanciano dove frequenta l’ultimo anno: «Mi piacerebbe che la bidella mi chiamasse per dirmi che ci sono i fiori in portineria o che il mio ragazzo mi aspettasse fuori dalla scuola con un fascio di rose. Sì, vorrei le rose rosse. E poi vorrei che la giornata si concludesse con un invito a cena, a lume di candela. Insomma, vorrei il classico San Valentino. E se viene qualcosa in più, un piccolo regalo, è meglio, altrimenti è già perfetto così». Per lei e Luca, è il primo San Valentino insieme. E Alberta Tarquini, continua: «E’ il primo anno che faccio qualcosa per un ragazzo. Negli anni passati, non ricordo di aver ricevuto regali, fiori o cioccolatini. Neanche quando ero piccola». Ci tiene a festeggiare il 14 febbraio e conclude: «E’ normale che io sogni di celebrare questa giornata. E’ così per tutte le ragazze. Perché per me è la giornata più romantica dell’anno». (p.au.) Carmela Remigio 35 anni di Pescara soprano attualmente impegnata a Palermo nelle prove del «Rake’s progress» «San Valentino? Mi ero dimenticata». Esordisce così, Carmela Remigio, soprano pescarese di fama mondiale. «Il problema è che quando si conduce una vita movimentata come la mia, con continui impegni e spostamenti, si tende a perdere il senso delle abitudini settimanali e anche delle ricorrenze, a meno che non siano Natale o Pasqua, dove si prova sempre a ritrovarsi in famiglia». La cantante lirica, che ha calcato i principali teatri internazionali ricoprendo, ad esempio, i ruoli di Mimì nella «Bohème» di Puccini, di Donna Anna nel «Don Giovanni» di Mozart e di Micaela nella «Carmen» di Bizet, ha risposto al telefono da Palermo, durante una pausa dalle prove dell’opera di Igor Stravinskij, «The rake’s progress». «Sono fidanzata da sette anni con Antonio, ma per la vita che conduciamo, spesso lontani, una festa come quella di San Valentino di- venta forse meno importante. E poi, io credo che si possa festeggiare in qualunque giorno». Nata a Pescara nel 1973, Remigio, da adolescente, aspettava di più questa ricorrenza: «Quando ero ragazzina attendevo con più ansia questo giorno. E mi ricordo una bellissima lettera d’amore, una dichiarazione che mi scrisse un corteggiatore. Peccato che però io non ero innamorata di lui e quindi non andò a buon fine». Adesso, il lavoro non le permette di segnare in rosso sul calendario il 14 febbraio. «Anche il mio fidanzato vive San Valentino come me e la pensa come me: siamo più per non festeggiarlo. Diciamo che non smuoviamo le montagne per vederci a San Valentino. Ma possiamo sempre festeggiarci tra una settimana. Se si ama una persona, si può festeggiare in qualunque momento». (p.au.)