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Il quotidiano del
marketing in rete
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ANNO XIII  LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015
< DIRETTORE RESPONSABILE GIANNI QUARLERI < IN REDAZIONE GIACOMO BROGGI  DAVIDE DE VECCHI  DAVIDE SECHI  ANTONELLA ROCCA  SEBASTIANO ZERI < PROGETTO GRAFICO RUBBERDUCK  IMPAGINAZIONE  NADIA MORONI < PUBBLICITÀ EDIFORUM SRL:UFFICIO TRAFFICO MONICA MINUTI: TRAFFICONEWSCOMULTIMEDIA.IT DIRETTORE COMMERCIALE ERMILIA MANCINI
AUT.TRIB. MI N°465 DEL 20/09/02 DIFFUSIONE DIGITALE - NEWSCO MULTIMEDIA SRL VIA GUSTAVO FARA 25, 20124 MILANO TEL. 0253598411 FAX 0253598231 PUBLISHER GIANNI QUARLERI REDAZIONE: [email protected] AMMINISTRAZIONE: [email protected] ABBONAMENTI: [email protected] • NEWSCO MULTIMEDIA SRL È ISCRITTA AL R.O.C. CON IL N°18866
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< di GIACOMO BROGGI
In allegato a questo numero di DailyNet vede la luce un prodotto nuovo - DailyNet Premium - che, a partire da oggi, sarà distribuito a cadenza quindicinale in abbinata al quotidiano digitale. Al suo interno trovano spazio i principali contributi che danno vita alla rubrica "Link", intorno alla quale è nata lo scorso anno la testata 360com, anch'essa a cadenza giornaliera. L'idea alla
base di quella rubrica, che si riflette altresì nel varo di DailyNet Premium, è che la rivoluzione in atto in questi anni nel mondo
della comunicazione e nel panorama editoriale italiano comporti una parallela rivoluzione culturale. Il mercato, i player che ne
determinano gli indirizzi e le tendenze, i rapporti fra domanda e offerta di visibilità e comunicazione ricadono all'interno di dinamiche quantitative e qualitative che in gran parte sono altre rispetto ai paradigmi che hanno retto il nostro mondo fino al
2007-2008. Le stesse tecnologie, in costante e rapidissima evoluzione, incidono profondamente e rapidamente sul contesto in cui i
media, digitali e non solo digitali, giocano la loro partita competitiva. Non solo. La formazione delle risorse umane coinvolte in questi processi ha bisogno di contenuti nuovi, informazioni, case history, report, analisi, commenti su temi rispetto ai quali il nostro Paese è in forte ritardo. Ecco quindi che alzare gli occhi dalla
stretta cronaca nazionale, per individuare giorno per giorno quali sono gli spunti più interessanti che la rete e i mercati ci offrono, può costituire un contributo
alla sedimentazione di una nuova cultura dell'informazione, basata più sull'approfondimento e sulla conseguente ricerca delle idee e degli spunti più originali e
avanzati che non sul gossip e sulle news cui tutti i notiziari e i siti specializzati danno ampio spazio. Grazie alla penna di Valentina Lunardi, quindi, e al contributo
di tutta la redazione, diamo il via a questa nuova esperienza, auspicandoci ancora una volta di fare cosa gradita e utile per i lettori sia di DailyNet sia di 360com.
Eventi Parte oggi la terza edizione della
Social Media Week. Inaugurazione
a Palazzo Reale in pieno centro a Milano
piazza del duomo sarà il palcoscenico della manifestazione.
al via con incontri dedicati a: food, mobilità, lavoro,
wikipedia, youtube, social e money tool. “il Digitale che cambia
il sistema italia” è il titolo della cerimonia d’apertura
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Eventi Social Media Week, si riparte:
cerimonia di inaugurazione e prime
tavole rotonde nel centro di Milano
Piazza del Duomo sarà il palcoscenico della manifestazione: al via da oggi con
incontri dedicati a food, mobilità, lavoro, Wikipedia, YouTube, social media e
pagamenti online. Alle 9:30, a Palazzo Reale, “Il digitale che cambia il sistema Italia”
marco
massarotto
Oggi è il grande giorno! Si inaugura la terza edizione della Social Media Week, con il
Palazzo Reale in Piazza Duomo scelto come
sede principale per molti eventi e, questa
mattina, per la cerimonia d’inaugurazione.
Cosa accadrà nell’odierno debutto? Presto
detto. “Il digitale che cambia il sistema Italia”,
dalle 9:30, la sala conferenze vedrà gli interventi di Maria Berrini, amministratore unico
dell’agenzia Mobilità e Ambiente - Comune
di Milano, Marco Massarotto, partner Dnsee Hagakure, Pietro Sella, ceo del Gruppo Banca
Sella, Anna Testa, head of Tim #Wcap Milan
- Telecom Italia, Federico Rampolla, responsabile digital innovation del Gruppo Mondadori, Stefano Mirti, Biodiversity Pavilion
for Expo 2015 Milan - Expo 2015, Gianfranco
Chicco di SmwMilan.
come si inventa un food trend
Dalle 11:30 alle 13 seguirà l’evento “Schiscetta (Schi-Chic) Prêt-à-Porter”, ovvero cibo e
moda, come si inventa un food trend. Quello tra cibo e moda è un legame sempre più
stretto, per il ruolo di entrambi nella cultura
popolare: nutrirsi e coprirsi, oggi rappresentano una questione di stile e di comunicazione.
La moda è affascinata dal cibo: le griffe si legano ai nomi dell’alta cucina in un matrimonio fruttuoso celebrato al ristorante. Il cibo si
ispira alla moda guardando in modo sempre
più attento alla presentazione del piatto. Lo
chiamano food porn, ma non sarebbe meglio parlare di food glam? Ne parleranno Elisa Bersani (TheGummySweet.com), Margot
Scatcher (Food&Style editor), Alessandro Vannicelli (Havas), nel Mondadori Megastore, al 3°
piano, sempre in Piazza del Duomo.
3
pagina
la mobilità diventa un lifestyle
Dalle 11:30 alle 13 sarà la volta di “Smart Citizens & Personal Mobility”. Se nel 2014 si è parlato tanto di Smart Cities – infrastrutture, edifici, veicoli, oggi l’attenzione si concentra su chi
ci vive e li utilizza, ovvero sui cittadini. In questa sessione si parlerà di cosa vuol dire essere
uno “smart citizen”, di come i cittadini possano
sfruttare la tecnologie e le infrastrutture per
vivere e lavorare, per creare cultura e socializzare. Harald Neidhardt, fondatore di Mlove,
racconterà come approcciare il nuovo lifestyle riguardante la mobilità e come ci si rapporterà di fronte alle novità tecnologiche più
importanti che saranno parte della nostra vita
quotidiana. La sessione proseguirà con un panel che presenterà alcune delle iniziative italiane più interessanti. I relatori sranno il citato
Harald Neidhardt, Matteo Penzo (frog design,
Talent Garden, Frontiers of Interaction), Andrea Prandi (Edison). Il tutto andrà in scena al
Palazzo Reale, Sala conferenze.
Lavorare connessi, garanzia di
futuro
Dalle 11:45 alle 13:15, sarà la volta del focus
“Lavorare Connessi, Connessi per Lavorare”.
Si può lavorare, oggi come oggi, senza essere connessi? Alla scrivania o in mobilità siamo sempre più connessi, spesso divisi nello stesso momento tra il pc sulla scrivania e il
nostro device personale in mano. Spazi, tempi, relazioni: i confini tra sfera personale e sfera lavorativa progressivamente sfumano e, in
un’epoca in cui il posto di lavoro a vita appartiene ormai al passato, il network che sappiamo costruire e coltivare intorno a noi diventa la nostra nuova garanzia. Nasce un patto di
fedeltà tra datore di lavoro e lavoratore. Molta più relazione, molto meno transazione. Alla
sessione interverrano Andrea Attanà (Linkedin), Benjamin Jolivet (Citrix Systems), Luca
Conti (blogger), Francesca Parviero (social
hr strategist LinkBeat), Silvia Zanella (Adecco
Group). Si ritornerà al Mondadori Megastore,
Wikipedia, business cangiante
Il pomeriggio inizierà sotto l’egida di Wikipedia: dalle 14 alle 15, “Wikipedia & Business” illustrerà l’opera di una delle fonti di informazioni
più utilizzate al mondo. Alcune domande troveranno risposta o, almeno, susciteranno il dibattito: sulle voci che parlano di loro è meglio
che le aziende non intervengano in nessun
modo? Gli interventi aziendali diretti sono la
strada per una presenza efficace? La soluzione è il dialogo con la community degli editor
di Wikipedia? I relatori a Palazzo Reale: Federico Ascari (Tim); Cristian Consonni (Wikimedia
Italia); Daniele Righi (Lundquist); Nicoletta Vittadini (docente di web & social media all’Università Cattolica del Sacro Cuore).
Mobilità in chiave industriale
Dalle 14:45 alle 16 sarà la volta di “Smart NetWorking - Grandi Reti in Movimento”: come
esplorare le diverse modalità di applicazione
della tecnologia mobile in ambito industriale e i vantaggi in termini di efficienza, sostenibilità e ritorno sull’investimento. Una tavola
rotonda in cui i cio di Snam, Trenitalia e Anas
racconteranno le loro storie di successo basate sull’utilizzo di device mobili, con il supporto
scientifico dei dati forniti dall’Osservatorio Mobile Enterprise del Politecnico di Milano. I relatori saranno: Paolo Catti (Politecnico di Mi-
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lano), Pierluigi de Marini (Anas S.p.A.), Gloria
Gazzano (Snam), Danilo Gismondi (Trenitalia).
Appuntamento al Mondadori Megastore.
Avere successo su Youtube
Dalle 15:30 alle 17, a Palazzo Reale,“Come Avere Successo su YouTube: I Consigli dei Creator”,
non avrebbe bisogno di spiegazioni, ma alcuni youtuber di successo, cercheranno di far
capire come utilizzare e comunicare al meglio
sulla piattaforma di video sharing più popolare al mondo. Con la moderazione di Jacopo
Morini, interverranno i relatori Matteo Bruno
(Slim Dog Production), Paolo Cellamare (The
Best Blend), Cotto&Frullato (youtuber), Carlotta Giacuzzo (blogger/vlogger), Sistiana Lombardi (vlogger), Maurizio Merluzzo (doppiatore, attore, presentatore freelance), Jacopo
Morini (Testa Digital Hub), Daniele Selvitella
(attore, regista, video maker, writer freelance).
Social media gioco per crescere
Dalle 16:15 alle 17:30, “Crescere Geek: come
insegnare l’uso dei social media e della tecnologia attraverso Gioco, Programmazione
e Condivisione”, prenderà a esempio progetti rilevanti a livello nazionale che stanno
avendo successo nell’ambito dell’educazione all’uso dei social media, della tecnologia,
dell’apprendimento e della manualità per
bambini e giovani adulti, al fine di iniziare un
dialogo con gli istituti che ancora si stanno
interrogando su come procedere per formare studenti e genitori. I relatori sranno Barbara Laura Alaimo (Coderdojo Milano), Chiara
Burberi (Redooc), Fjona Cakalli (Tech Princess), Morena Menegatti (Girl Geek Dinners
Milano), Monica Secondino (Girl Geek Dinners Milano), Catriona Wallis (Colto), Maria Xanthoudaki (direttore Education &CREI,
Museo Nazionale della Scienza e della Tec-
O N S T A G E
nologia Leonardo da Vinci). Il tutto al Mondadori Megastore.
Il digitale cambia il rapporto
con i soldi
Con il tramonto, 18 alle 19, “Money is just a
Tool: L’Evoluzione Digitale cambia il Rapporto con il Denaro” spiegherà come in ogni
epoca, le risorse naturali e le tecnologie disponibili hanno sempre definito le convenzioni sociali atte a scambiarsi valore. Oggi,
la presenza capillare dei dispositivi mobile,
la disponibilità di banda larga, e la crescente diffusione dei pagamenti online, ridefiniscono ancora una volta queste convenzioni. Durante l’evento, Pietro Sella presenterà
Hype, la soluzione di Banca Sella che risponde alle nuove esigenze tecnologiche e sociali d’esperienza d’uso del denaro. Sempre in
Palazzo Reale. <
N E T W O R K
I L PR I M O WE B N ETWO R K PE R C O M U N I CAR E N E L M O N D O
DELLA MUSICA E DEI GRANDI CONCERTI
w w w . a r e a c o n c e r t i. n e t
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Digital direct marketing Tirrenia lancia
la newsletter“Life Cycle” con ContactLab
Ha preso il via in questi
giorni “Life Cycle”, la nuova newsletter di Tirrenia
nata grazie alla collaborazione tra Compagnia
Italiana di Navigazione e
ContactLab, azienda italiana da oltre 15 anni leader nel settore del digital direct marketing. Più
in dettaglio “Life Cycle”
è un servizio creato con
l’obiettivo di assistere i
clienti in tutte le fasi del
loro viaggio, informarli e
ringraziarli della loro scelta. Il cliente, dopo aver
acquistato il biglietto sul
sito www.tirrenia.it, riceverà prima e dopo il viaggio tre differenti comunicazioni al suo indirizzo di
posta elettronica. All’interno delle mail ci saranno informazioni utili e
pertinenti per la clientela: indicazioni più precise sull’orario di partenza, sulla nave nella quale
viaggerà, sui servizi a disposizione a bordo e sulle procedure di imbarco
6
pagina
Si tratta di un
servizio, presto
disponibile
anche al di fuori
dell’Italia, creato
con l’obiettivo di
assistere i clienti
in tutte le fasi
del loro viaggio,
informarli
e ringraziarli
della loro scelta
stefano
lena
previste. “Le nuove tecnologie permettono oggi
alle aziende di essere più
vicine e attente alle esigenze del cliente e di intercettare più agevolmente la sua opinione sui
servizi offerti e migliorarli
in modo opportuno - ha
dichiarato Lorenzo Aletti,
responsabile marketing
di Tirrenia Compagnia
Italiana di Navigazione -.
Tirrenia ha iniziato questo percorso due anni fa
ponendo la soddisfazione della propria clientela
al centro delle sue strategie commerciali. Per questo abbiamo scelto di collaborare con ContactLab,
l’azienda leader del settore che garantisce un
concreto coinvolgimento dei nostri ospiti, attraverso uno strumento efficace e puntuale come
Life Cycle, fondamentale
per il processo di innovazione intrapreso da Tirrenia”. “Siamo molto orgogliosi di collaborare con
Tirrenia con il progetto
Life Cycle che migliora i
servizi offerti ai suoi viaggiatori attraverso una comunicazione pertinente
e rilevante - ha aggiunto
Stefano Lena, vp Sales &
Marketing di ContactLab
-. Le strategie di customer
engagement sono un asset fondamentale di ContactLab, che accompagna
ogni giorno i suoi clienti
nella definizione dei programmi di contatto digitale volti ad aumentare il
coinvolgimento dei consumatori. Tanto più un
brand è in grado di dare
valore aggiunto ai suoi
consumatori e ingaggiare con loro un rapporto
di fiducia a lungo termine,
tanto più sarà in grado di
ottenere risultati superiori a quelli previsti”. Si tartta
di un’iniziativa rivolta oggi
al mercato italiano, e che
in futuro verrà implementata anche per la clientela internazionale, resa
possibile grazie al lavoro
congiunto di due grandi aziende, e con la quale
Tirrenia riconferma la centralità della clientela nelle
sue strategie commerciali intraprese negli ultimi
due anni, che le consentono di proseguire il processo di miglioramento
sulla base delle indicazioni ottenute attraverso la
customer satisfaction.
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ANNO XIII  LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015
Health Unilever lancia il brand
Neutrazero con una campagna
internet firmata da Sprim Italia
Messa in campo una strategia
di comunicazione digital ad hoc
rivolta a consumatori, professionisti
della salute e influencer, che vedrà
anche l’online di un minisito
Unilever lancia il nuovo
brand Neutrazero con una
campagna online sviluppata
dal dipartimento di Health
Marketing & Communication di Sprim Italia. L’azienda ha messo in campo una
strategia di comunicazione
digital ad hoc rivolta a consumatori, professionisti del-
la salute e digital influencer.
Le attività di comunicazione avviate comprendono
la creazione di un minisito che offrirà ai consumatori approfondimenti medici
e tool interattivi come la live-chat “L’esperto risponde”
per chiarire dubbi e perplessità, interagendo in tempo
reale con un team di esperti in materia. Nel minisito saranno visualizzabili videopillole divulgative sul tema
della pelle sensibile realizzate in collaborazione con
un dermatologo e un pediatra. I digital influencer, tra cui
giornalisti, health e lifestyle blogger, saranno coinvolti grazie a un piano di digital
marketing mirato a trasmet-
tere l’unicità di Neutrazero,
alla luce della diffusione del
fenomeno della sensibilizzazione cutanea. La strategia
prevede anche il coinvolgimento di un target particolarmente importante per la
divulgazione delle informazioni relative alla pelle sensibile, 10.000 professionisti
della salute tra medici generici, dermatologi e aller-
gologi, che verranno attivati
attraverso newsletter periodiche volte a fornire approfondimenti scientifici utili
per la pratica ambulatoriale e di materiale informativo per il paziente. In attesa
del lancio minisito e dell’inizio delle attività di influencing, sono partite le prime
operazioni dem e newsletter. La gamma Neutrazero è
composta da prodotti pensati per ridurre al minimo il
rischio di sensibilizzazione
cutanea, dall’igiene personale (privi di profumo, coloranti e parabeni) a quelli per
il bucato (privi di profumo,
coloranti e sbiancanti ottici). Secondo quanto risulta a
DailyNet, Unilever ha speso
nel 2014 circa 71 milioni di
euro in comunicazione.
www.digitalmarketingmaster.it
E’ pronto a partire il Master in Digital Marketing
organizzato in collaborazione con l’Università di Firenze
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Cucina Su D.it parte il blog
Ecocucina di Lisa Casali
D può anche contare su una community di oltre 1
milione di Facebook fan di DRicette, ricettario digitale
alimentato quotidianamente. E su altri blog sul tema
Oggi, su D.it, parte un nuovo blog, tutto green. L’autrice è Lisa Casali, scienziata ambientale ed esperta di cucina ecosostenibile. Ambassador di Women For Expo e
testimonial Wwf è una paladina dell’ambiente appassionata di buon cibo da tempo. Ha scritto i volumi “Ecocucina”, “Autoproduzione in cucina”, “Cucinare in lavastoviglie”, “La cucina a impatto (quasi) zero” e collabora
con Laeffe, Rai e Gambero Rosso. Nel blog Ecocucina su
D.it svela appuntamenti, chef e libri che hanno un occhio di riguardo per la natura e insegna come cucinare tanti piatti appetitosi risparmiando energia e denaro, sfatando luoghi comuni tra cui quello che le bucce
degli alimenti siano destinate inesorabilmente a essere
buttate. D.repubblica.it ospita già sul suo sito altri blog
di cucina tra cui quello di Marco Bianchi cuoco per vocazione e divulgatore e consulente scientifico per Fondazione Umberto Veronesi (FUV) con attività correlate
ai corretti stili di vita alla sana alimentazione e Francesca Romana Barberini conduttrice e autrice televisiva,
appassionata gastronoma. Oltre ad avere una sezione
dedicata alla Cucina, D ha una community di oltre 1
milione di Facebook fan di DRicette, ricettario digitale
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Indagini Ipg Media Lab: le macchine
sono sempre più vicine ai sentimenti.
è già l’ora dell’Internet delle Emozioni
I device, in particolare quelli mobili, interagiscono
con le nostre case, le nostre automobili e perfino
i nostri corpi dando vita a nuove esperienze personali.
Un’opportunità che i brand possono sfruttare per
stabilire relazioni significative con i consumatori
“Sei freddo come una
macchina”, si usava dire
quando l’interlocutore
non traspariva emozioni. Una figura retorica
da rivedere, considerando che le macchine
non sono più tanto
fredde. I device, in
particolare quelli mobili, interagiscono con le nostre case, le nostre
automobili e perfino i nostri corpi creando
gian paolo
tagliavia
11
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nuove esperienze personali. Conoscono noi
e il nostro ambiente,
come una persona con
cui si è instaurato uno
stretto legame. Ipg
Media Lab prevede che il
2015 sarà
l ’a n n o
dell’intimate
computing, in cui
questa relazione
tra
uomo e
macchina
si
sedimenterà creando per
i brand opportunità
senza precedenti per
creare relazioni significative con i consumatori. Il report annuale di Ipg Media Lab ci
mette davanti all’“Internet delle emozioni” un nuovo paesaggio di scambi affettivi
tra marche e consumatori. “Nel 2015, stiamo
registrando una nuova ondata: i dispositivi
mobile, cellulari in primis, interagiscono con
le nostre case, le nostre automobili e perfino i nostri corpi creando nuove esperienze
personali. Stiamo vivendo i primi gior-
ni della nuova epoca
dell’intimate computing, in cui la vita delle
persone è strettamente intrecciata con quella dei device mobili”, ha
dichiarato Chad Stoller, managing director
di Ipg Media Lab. Gian
Paolo Tagliavia, ceo
Ipg Mediabrands Italia, invece aggiunge:
“Oggi tutto è media. L’esplosione di dispositivi connessi a
internet genera
grandi quantità
di momenti rilevanti
per le persone e di
dati, che
dobbiamo essere in grado di
interpretare e
analizzare. L’iperchad
connettività
e
l’analisi in tempo reale
sono due fenomeni che
hanno profondamente cambiato il modo
in cui identifichiamo
le audience
e pianifichiamo
le nostre attività”.
stoller
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www.formazione.ilsole24ore.com
E-COMMERCE E BUSINESS ON LINE
MILANO, DAL 13 MARZO 2015 - 7a EDIZIONE
MASTER DI SPECIALIZZAZIONE - 8 WEEKEND NON CONSECUTIVI
Tel. 02 5660.1887 - Fax 02 7004.8601
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Norme Approvato il protocollo per la
privacy degli utenti italiani. Il Garante
monitora il lavoro di attuazione di Google
Big G deve aggiornare trimestralmente le
modalità per il trattamento dei dati. Il disegno
dell’Autorità operativo entro il 15 gennaio 2016
La legge ha vinto il “braccio di ferro” con Google sulla questione della tutela della privacy degli utenti italiani. Big G si deve conformare alle delibere del Garante
per la protezione dei dati personali, che veglia periodicamente sul suo operato
per tenere sotto controllo l’avanzamento dei lavori di adeguamento alla misure di tutela nazionali. Il protocollo di verifica previsto nel provvedimento adottato l’estate scorsa verso Google è stato approvato dall’Autorità, adesso deve essere attuato entro il 15 gennaio 2016. Ogni tre mesi, a Mountain View si devono
preparare a modificare il trattamento dati degli utenti che utilizzano i servizi. La
privacy policy deve quindi essere chiara e differente per i servizi offerti. Devono, poi, essere espressi gli obiettivi e le modalità del trattamento dati. Compresi
quelli raccolti da profilazione attraverso incrocio di dati raccolti dagli altri servizi,
utilizzo dei cookie e di identificativi come il fingerprinting. Google deve, inoltre,
pubblicare le precedenti versioni del testo dell’informativa. La profilazione degli
utenti di Google è possibile solo successivamente all’espressione del consenso
di questi. Big G deve garantire a tutti il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati per finalità di profilazione. Anche la gestione dei dati deve essere rivista
nelle sue modalità, di conservazione e di cancellazione. Riguardo quest’ultimo
punto, devono essere garantite tempistiche precise di rimozione, sia per ciò che
concerne i dati online sia per quelli su sistemi di backup.
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Il Master è strutturato in 2 moduli acquistabili separatamente:
• 1° Modulo
PIANIFICARE UNA STRATEGIA DI E-BUSINESS
• 2° Modulo
PROMUOVERE E VENDERE CON I SOCIAL MEDIA
• Project Work Finale
PROGETTARE E PROMUOVERE UN BUSINESS ONLINE
Fabrizio Barbarossa
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Andrea Boscaro
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13
pagina
Premium
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Supplemento di lunedì 23 Febbraio 2015 a cura della redazione di DailyNet, servizi di Valentina Lunardi
In questo numero
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Nasce
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Premium
< di GIACOMO BROGGI
l’arma (non molto) segreta
per difendere le “big ideas”:
il bilancio finanziario
Anche sul piano della creatività è tempo di “creative thinking”
e di un nuovo modello. Per difedere le idee dalla norma diffusa
della monetizzazione immediata che imperversa nel mercato
il monito digitale
lanciato da pete mitchell
Prepariamoci, e bene, alla rivoluzione
dei global media. L’APAC head of media
& global media innovations director di
Mondelez International ha le idee chiare
7
niente celebrities per pepsi
cambio di strategia nella nuova
campagna globale della company
chi fa di un team creativo
il miglior team creativo?
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Premium
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E’ tempo di “creative thinking” e di un nuovo modello finanziario
L’arma
(non
molto)
segreta
per difendere
le “big ideas”:
il bilancio
finanziario
Per Ash Bendelow,
managing director
dell’agenzia creativa
londinese Brave, è il
momento di difendere
le nuove idee dalla
norma diffusa della
monetizzazione immediata,
che imperversa nel mercato.
E per farlo, metodo
e strumenti sono più
semplici del previsto
Secondo Ash Bendelow, managing director
dell’agenzia creativa, mettere in pratica all’interno del proprio business grandi idee che sappiamo superare la prova dell’analisi del conto profitti e perdite non sarebbe cosìdifficile
come sembra. La ricetta di Bendelow, i cui ingredienti e processi sono più semplici di quanto si potrebbe pensare, è stata pubblicata originariamente nel Blog di M&M Global, e abbiamo
scelto di riproporla per il suo approccio diretto al
problema del rapporto tra creatività e revenue.
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Premium
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Grandi intuizioni versus revenue immediate
Alcuni degli esempi di idee creative più ispirazionali e di successo, che ammiriamo e premiamo
nella nostra industry, hanno trovato la loro progettazione già prima della fase di briefing delle
campagne. Naturalmente, per ogni storia conclusasi positivamente, ne esistono almeno nove,
dietro cui si celano altrettante ottime idee, che
non hanno superato specifiche esigenze operative. Per quali ragioni queste grandi intuizioni non
hanno superato “la prova del nove”? La ragione
profonda risiede nel fatto che il panorama commerciale in cui viviamo segue una regola basilare: tutto ciò che facciamo quotidianamente deve
portare a un ritorno monetario entro lo stesso anno finanziario in cui agiamo o, nei casi più
estremi, entro il medesimo trimestre in cui è stato affrontato un dato investimento. Non è necessario essere il marketer più astuto e dal più sviluppato istinto commerciale per comprendere che
revenue a singola o addirittura a doppia cifra possono in molti casi essere registrate nel breve periodo; operare “nel presente” offre il vantaggio di
ricoprire di un manto roseo il prossimo prodotto o campagna presentati o far apparire prospettive e risultati sotto un’angolatura più positiva. E
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pagina
monetizzare
e restare
creativi, un
equlibrio
difficile
Secondo Ash
Bendelow (nella
foto sotto),
la norma del
pensare solo
sul breve termine
sta bloccando
le possibilità
rappresentate
da idee inedite,
in particolare
legate al digitale.
Ma la soluzione
al problema è a
portata di mano
così che si è arrivati al punto che gli utili di vedita
sul breve periodo sono diventati la droga di questa particolare industry, che sta assistendo a una
continua corrosione del valore di base di prodotti e servizi, fatto che provoca come conseguenza
l’acquisto da parte di una data compagnia sempre del medesimo prodotto o brand, non analizzando la componente qualitativa e non spostando investimenti verso soggetti che potrebbero
aumentare il livello di innovazione o performance del mercato. Lo stabilizzarsi di questa norma
ha portato a una serie di ricadute su come aziende e brand hanno dovuto adattare il proprio business per raggiungere obiettivi come aumentare il
proprio valore o raggiungere risultati di crescita. E’
una regola non scritta, ma accettata da tutti player del mercato. Tuttavia, i brand più forti, quelli cioè che non dipendono dall’andamento della
compravendita, presentano tutti caratteristiche
simili: investono per aumentare il proprio valore, hanno una commercializzazione contenuta e
presentano alti livelli di integrità.
“Digital playground”
e bilancio “salvagente”
A questo punto la domanda è in che modo si
può avviare una trasformazione delle regole del gioco per
arrivare a nuovi obiettivi? Sul
nuovo terreno del digitale si
è aperto un mondo di possibilità, ancora in parte inesplorate, sulle modalità e le tipologie di offerte che si possono
fare ai clienti e su come si può
dimostrare il proprio valore
esponenziale. Le agenzie creative più progressiste dovrebbero essere costantemente al
lavoro per trovare strade inedite che portino a nuovi flussi di
entrate. Queste agenzie stanno sviluppando piattaforme,
prodotti, servizi e nuove soluzioni di monetizzazione così
come anche innovative forme di espressione con parole
e immagini. Applicando il pensiero creativo con ottimi risultati più spesso di quanto possa far presupporre il contesto
della realtà del mercato o l’atteggiamento naïve di chi non
sa riconoscere le opportunità
che il digitale offre. Gli esponenti di quest’ultimo gruppo,
che si sta riducendo nel numero, valutano le idee attraverso
Premium
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lo schema rigido del “breve periodo” e cercano di
togliervi valore, con un insistente processo di discount delle idee, perché non sembrano adatte,
all’interno del bilancio e con i budget a disposizione, a produrre benefici economici all’interno
dello stesso anno d’esercizio e superare il conto
profitti/perdite. Nelle grandi organizzazioni corporate, non è sempre chiaro quale sia il rapporto
tra i marketing manager e il direttore finanziario:
sembra facile immaginare che non ci sia quella
vicinanza e scambio di vedute che possano permettere un sano dibattito di come una “big idea”
possa avere un potenziale di trasformazione e
creare utili e un aumento del valore dell’azienda.
La realtà è che anche le grandi idee non possono
diventare immediate storie di successo e
inevitabilmente hanno bisogno del supporto del marketing e di qualcuno che
sappia riconoscerne il potenziale. Questo è il punto in cui il bilancio può ricoprire la funzione di salvagente. Un
investimento in una piattaforma o
servizio digitali, può non superare
positivamente i parametri del conto economico, quindi si opera per
metterlo in bilancio e ammortizzarlo in un periodo più lungo termine.
Questo permette ai team finanziari
4
pagina
di supportare economicamente la piattaforma e
fornirle le più elevate possibilità di successo attraverso l’applicazione di azioni di marketing. Naturalmente sono investimenti che dovranno affrontare valutazioni e, forse, lunghe discussioni, ma
porteranno alla creazione di una componente
definibile come “software digitali” appositamente pensati e creati per aggiungere nuovo valore
al business per aumentare i ricavi o aumentare
l’offerta di prodotti per i clienti. Quindi, secondo
Bendelow, la prossima volta che qualcuno mostrerà di credere veramente in un’idea che non
sta superando l’ostacolo dei budget disponibili o
il parametro delle revenue sul breve periodo,
sarà fondamentale porsi le seguenti domande. L’idea che si sta proponendo è
qualcosa che potrebbe essere classificato come un investimento sul
brand simile a un investimento
strategico? E’ un “software” che
può avere un valore tangibile per l’azienda al di là del limitato periodo di tempo di
una campagna di comunicazione? Se la risposta a queste
domande è positiva, non dovrebbero esserci dubbi ora su
cosa fare.<
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Basta seguire gli schemi delle grandi corporation: è il momento di pensare da start-up
il
monito
“digitale”
lanciato da Pete Mitchell:
prepariamoci, e bene, alla
rivoluzione dei global media
L’APAC head of media & global media innovations director di Mondelez International
ha le idee molto chiare in fatto di cambiamento e innovazione. nella comunicazione
ormai è cambiato davvero tutto. e l’approccio giusto non può che essere a 360 gradi
È tempo di rivoluzioni nel mondo dei global media,
parola di Pete Mitchell. APAC head of media & global media innovations director di Mondelez International, Mr. Mitchell, che ha maturato nel corso degli
anni una vasta esperienza nel campo dei digital media, lavorando per nomi quali IPG Mediabrands, Ogilvy e Mindshare, è entrato a far parte del management
di Mondelez nel gennaio 2014, nella sede di Singapore. E, in occasione di un’intervista esclusiva con M&M
Global, ha raccontato dal suo punto di vista quale
strada e quali sfide si sta preparando ad affrontare la
multinazionale tra i leader del settore alimentare nel
mondo. Un colosso che, secondo Mitchell, sa bene
come la comunicazione pubblicitaria abbia un ruolo fondamentale, insieme alla scelta coraggiosa di saper cambiare la propria cultura aziendale: «A Mondelez abbiamo la fortuna di avere a disposizione budget
considerevoli a livello globale e sappiamo che una
parte importante del nostro lavoro consiste nel raccontare al mondo in che modo li utilizziamo» ha esordito il manager. Ma investimenti e storytelling non
bastano a produrre davvero risultati innovativi. Infatti «Alcuni dei progetti più interessanti che abbiamo
intrapreso, come l’Oreo Trending Vending in occasione del SXSW Interactive Festival e la creazione di biscotti attraverso la tecnologia delle stampanti 3D,
fanno parte di una rivoluzione culturale: portare
le persone attive nel nostro settore a smettere
di agire secondo gli schemi delle grandi corporation e iniziare a pensare come una startup». Un messaggio di cambiamento profondo, che mira a scardinare metodi e way of
thinking di tutto il mondo aziendale, non attendendo un cambiamento dal “basso”, dalla sperimentalità intrinseca delle piccole e
5
pagina
quando
esperienza
e sensibilità
sono tutto
nella foto
a destra
pete mitchell,
che nel suo
qualificato
curriculum
vanta esperienze in IPG mediabrands, ogilvy
e mindshare.
tutte nel campo
dei digital
media
agili start-up che stanno nascendo sempre più numerose in ogni continente, ma iniettando aria di cambiamento negli uffici dei manager delle grandi compagnie. «[Il cambiamento] è nelle mani di persone come
il mio capo Bonin Bough, (vice presidente global media & consumer engagement), il nostro nuovo cmo
Dana Anderson e Josep Hernandez, (senior director of
communication planning). Ci stiamo rinnovando, facendo di noi stessi una startup. Abbiamo una cultura
interna che sta cercando di far parte di ciò che sta accadendo oggi, non restando legati alla sola Kraft, ma
rendendo possibile per i nostri brand di
essere al centro della popular culture». Anche l’idea comune che
nella comunicazione sia necessario avere un approccio a “360
gradi” è secondo Mitchell un
concetto da superare: meglio
trovare i giusti “36 gradi” e cercare di capire le opportunità nuove che si stanno aprendo e accoglierle anche con un approccio
sperimentale, perché nella
realtà, l’idea di poter
adottare e gestire tutta la varietà
dei canali di comunicazione è
«un’opportunità
solo per le agenzie creative, per
poter dare vita
a degli asset in
ogni comparto
e incrementare i
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guadagni». Come muoversi quindi rispetto a un mondo media così fluido e diversificato e davanti a richieste di investimento sempre più consistenti? «Tutti stiamo spendendo più soldi, il settore media è in crescita,
anno dopo anno, e stiamo investendo in più aree che
nel passato. Mentre la tv è in decrescita, digitale e social media stanno diventando sempre più importanti. Dalla nostra prospettiva crediamo che nel futuro
sempre più investimenti si dirigeranno verso le grandi piattaforme come Facebook, Google e WeChat in
Cina». In particolare è Facebook, secondo Mitchell, a
ricoprire il ruolo del leone: dopo aver fatto la sua comparsa come rete di comunicazione sociale, ha iniziato
a ricoprire altre funzioni, restando sempre meno costoso rispetto ad altri mezzi media. E basta ricordare
che la maggior parte degli utenti accede al proprio
profilo in media quattordici volte al giorno, per comprendere le possibilità di ricezione di una grande massa di persone e di disposizione di grandi quantitativi
di informazione sulle stesse. Un nuovo mondo rispetto al vecchio universo televisivo. Metodi da start-up e
impegno sui fronti digital e social non possono completare il panorama dei temi caldi in tema di media
senza il programmatic, su cui il manager di Mondelez sembra avere le idee molto chiare: «Il programmatic è qui per rimanere, questo lo sappiamo. Sta crescendo d’importanza e non c’è ragione per cui non
comprare tutti i propri media programmaticamente.
Il fatto è che siamo in una fase di transizione. I clienti
6
pagina
Con i social,
facebook
in testa,
nel ruolo
principale
secondo il top
manager, nel
prossimo futuro
sempre più importanti fette di investimento saranno dirette verso
il mondo dei
social media,
soprattutto
su Facebook
stanno iniziando ora a prendere nota quando un’ingente parte di digital advertising è comprata
in programmatic, ma alcune agenzie lavorano mantenendo i margini segreti. Per la situazione in cui ci troviamo in questo momento, tutti abbiamo la necessità
di conoscere quali sono i possibili ricavi ed elaborare un tasso equo per l’attività che stanno svolgendo.
Non si può essere un agente che opera per un cliente, se si lavora a condizioni riservate: questo equivale a una frode». Nonostante le numerose sfide che si
prospettano sia dal lato gestionale sia da quello dei
modelli di business, Pete Mitchell non teme di guardare ancora più in là, preparandosi ad affrontare cambiamenti che, per il momento, non sono ancora sotto
le luci dei riflettori. «Siamo passati dai siti web ai portali, quindi ai social e ora ci stiamo muovendo verso
le piattaforme di messaggistica. LINE e WeChat stanno facendo passi da gigante rispetto a quando sono
entrati in attività. In particolare con la cinese WeChat
possono essere fatti acquisti grazie a una moneta virtuale. L’acquisto attraverso piattaforme social sarà la
prossima grande novità, che si dovrà accompagnare
a una complicata regolamentazione ancora da creare. Ma nel prossimo futuro faremo molte meno cose
attraverso i social network e molte più attività migreranno verso le piattaforme di messaggistica». Parola di
Pete Mitchell, che, tra nuove sfide e progetti innovativi, è stato scelto tra i giurati del sempre più importante Festival of Media Asia Pacific Awards 2015. <
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Piccole sigle indipendenti, atmosfere quotidiane
e consumatori protagonisti per il famoso soft drink
Niente
celebrities
per la nuova
campagna
globale
di Pepsi
E Omnicom resta
a guardare
Il colosso del beverage, di cui è cmo Kristin
Patrick, continua nel suo percorso di scelte
innovative anche nel rapporto con le agenzie
“Un gruppo di amici si ritrovano insieme e fanno
diventare un’ordinaria situazione di condivisione un momento speciale e straordinario”. Non è
la descrizione del nuovo spot per qualche brand
di aperitivo nostrano, ma la nuova linea narrativa
scelta da uno dei colossi del beverage mondiale. Pepsi cambia rotta e per le sue nuove quattro
campagne pubblicitarie, che saranno lanciate in
Usa, Europa e America Latina, abbandona la tradizionale scelta di celebrities o grandi nomi della pop music, una caratteristica che era stata il
segno distintivo dell’azienda fino al 2013, con
Beyoncé protagonista della campagna “Mirror”,
a firma dell’agenzia 180 LA, parte di Omnicom
Group. La nuova serie di spot “Live for Now” non
comporta soltanto un cambiamento di stile da parte di
Pepsi, ma anche la messa
da parte della lunga collaborazione dell’azienda con la famosa holding company, cui
sono state preferite
due agenzie indipendenti. A pilotare la rotta del famoso brand
di cola in direzione di
questo sostanziale cambiamento è Kristin Patrick,
chief marketing officer
for global beverage brands di PepsiCo dal maggio
del 2013. Nel corso di una recente
intervista, riporta-
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tutte le ragioni
delle scelte innovative
della company
Nella foto sotto Kristin
Patrick, chief marketing
officer for global
beverage brands di pepsico da maggio 2013, che ha
spiegato ad adverting age
le scelte innovative della
company, soprattutto
per quanto concerne
le agenzie pubblicitarie
ta da Advertising Age, il cmo ha spiegato, infatti,
che Pepsi «ha una collaborazione molto stretta e
a lungo termine con Omnicom, che entrerà a far
parte di molti aspetti delle campagne per il 2015.
Detto questo, è nostra intenzione trovare talenti creativi da ogni parte del mondo, che possano
lavorare proficuamente a qualsiasi progetto vorremo realizzare. E per questa campagna in particolare, volevamo agenzie di piccole dimensioni,
super creative, dinamiche e agili. Dotate di uno
spirito diverso, insomma». Le agenzie scelte sono
entrambe di New York: Lloyd&Co, che si descrive nel proprio sito come “un collettivo di trentacinque individui esuberanti e creativi, che condividono un’estetica tesa a un branding forte e
strategico”; e Moondog Edit, sempre secondo
le loro stesse parole, “una boutique di editing,
studio grafico e design per pubblicità e cinema”. Lo scenario più quotidiano e friendly delle
nuove campagne globali rivela perfettamente le note di una collaborazione che prosegue un percorso di distaccamento dai
colossi del media advertising. Omnicom aveva, difatti, precedentemente scalzato da una lunga collaborazione con Pepsi TBWA/Chiat/Day,
per quanto riguarda i progetti di advertising in Nord America, e BBDO, l’agenzia newyorkese che per lungo tempo aveva
curato la creatività a livello globale. Nella primavera del 2013,
d’altronde, ad attirare l’attenzione era stata un’altra scelta
da parte dei marketers del beverage brand: la sperimentazione di un modello inedito di
collaborazione flessibile con la
stessa Omnicom, definito Galaxy,
che prevedeva il coinvolgimento
di team ristretti e accuratamente selezionati all’interno della holding, che lavorassero a singoli progetti creativi, limitati nel
8
pagina
tempo. Contemporaneamente, importanti incarichi tra cui lo spot per il Super Bowl del 2014,
erano stati assegnati all’agenzia indipendente
Mekanism. Nel frattempo le tradizionali campagne con protagoniste star come la già ricordata
Beyoncé, global brand ambassador nel 2012 e interprete della campagna del 2013, e celebrità del
calcio come Leo Messi per il 2014, erano rimaste nelle mani creative di Omnicom, attraverso
la sua controllata 180 LA. A proposito dell’accordo con la famosa pop singer, un portavoce di PepsiCo ha affermato in una
email ufficiale che “Pepsi e Beyoncé
hanno avuto un positivo rapporto di
collaborazione e l’azienda continuerà
ad essere una sostenitrice e fan della cantante, che non comparirà nelle
campagne commerciali del 2015”. Un
annuncio che mette un punto definitivo alla collaborazione e che trova
eco in un’altra dichiarazione di Kristin Patrick, secondo la quale Pepsi
continuerà nel futuro a costruire collaborazioni con personaggi importanti del
mondo dello spettacolo e sportivo e che
la compagnia «sarà
sempre un marchio legato a celebrities,
cultural influencers e
personalità diffe re n te m e n te
legate al mondo della cultura». Ma il marketing del big
brand
«farà
sempre maggiore riferimento ai nostri stessi
consumatori». <
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Un “rethink” per superare confini geopolitici e culturali
Starcom
abbandona il market
cluster model e rinnova
la leadership globale
per L’agenzia media ristrutturazione avviata in tutto il mondo
L’agenzia media Starcom MediaVest ha annunciato
una ristrutturazione del suo management team a livello globale, una scelta che sottintende un cambiamento radicale dell’approccio di gestione che era stato mantenuto fino ad oggi. Starcom, parte di Publicis
Groupe, aveva utilizzato, durante gli ultimi quattro
anni, il cosiddetto “market cluster model”, un metodo basato sulle dinamiche del mercato piuttosto che
le divisioni geografiche. Le motivazioni della nuova strutturazione a livello globale, che vede ora l’esistenza di cinque macro-regioni (APAC, EMEA, LATAM,
Nord America e Nord Asia) sono state rivelate dalla
stessa agenzia attraverso un comunicato stampa ufficiale: “Il precedente modello gestionale ha permesso un’accelerazione della crescita di Starcom MediaVest e ha fatto si che potessimo raggiungere clienti a
livello globale nelle aree digital, data analytics e content, a prescindere dalla loro collocazione geografica.
La nostra nuova strutturazione riflette il cambiamento avvenuto nelle modalità operative dei clienti stessi,
e creerà network connessi a livello regionale che potranno guidare la crescita verso le nuove frontiere del
9
pagina
Una squadra
manageriale
rinnovata
per starcom
nelle foto
sopra,
Da sinistra: Iain
jacob, laura
desmond
e mike amour
data driven content e marketing contestuale”. Risultato della ristrutturazione a livello di management è la
creazione di due nuovi ruoli di coordinamento a livello regionale: Mike Amour è entrato nell’agenzia con il
ruolo di presidente per l’area APAC, mentre Iain Jacob
ricoprirà lo stesso ruolo per Europa, Medio Oriente e
Africa. Jacob ritorna a un ruolo EMEA dopo essere stato chief executive della regione, mentre precedentemente era a capo dell’area “dynamic market”. Il nuovo
ceo sarà responsabile delle attività di sviluppo digitale del mercato e presidierà la crescita dei mercati
emergenti della regione. L’area EMEA è stata recentemente interessata da alcuni successi, come l’acquisizione del business digitale di Procter&Gamble in
Turchia e della compagnia di telecomunicazioni Du,
attiva tra Medio Oriente e Africa. «Starcom MediaVest
sta lavorando per creare nuovo valore per i brand, organizzando i dati in riferimento alle persone e attivando questi stessi dati con maggiore precisione - ha
affermato Iain Jacob -. Crediamo che la nuova strategia adottata potrà funzionare oltre i confini geopolitici e culturali, unificando regioni diverse come sono
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Europa, Medio Oriente e Africa. Sono molto positivo
rispetto all’opportunità di poter lavorare all’interno
di mercati così diversificati, ma in cui vediamo sempre più clienti attivi in maniera trasversale». Forte di
un’esperienza più che ventennale nel settore e, precedentemente, già APAC chief executive e chairman
per Grey Group e Project: Worldwide, Amour lavorerà,
invece, all’interno del vasto mercato pacifico-asiatico
con l’obiettivo dichiarato di «aumentare l’importanza
globale e la rilevanza locale dell’area APAC, oltre che
ottenere accordi di new business con account globali». «Ammiro da lungo tempo il modo in cui Starcom
ha saputo affrontare le sfide di un panorama media
in continuo cambiamento, restando sempre un passo avanti rispetto al mercato. Non vedo l’ora di essere operativo nell’importante ruolo che è quello della
leadership di un mercato forte come quello asiatico ha affermato Amour -. Con la nuova collaborazione,
potremo far arrivare con successo, in una regione così
complessa e dinamica, le prossime soluzioni Starcom
nel campo dell’ad-tech, precision marketing e datadriven content». La nomina di Amour è motivata anche da un ripensamento operativo seguito a una serie
di acquisizioni e partnership, che comprendono Relevant24, firma di branded content; Run, compagnia attiva nel settore dell’ad-tech; e Mry, agenzia operativa
in social media e marketing, parte di Publicis Groupe.
Non farà parte dell’area APAC il Nord Asia, che sarà
guidata da Bertilla Teo, presidenza che sottolinea l’importanza crescente e la complessità del continente.
Mentre il nuovo presidente APAC avrà la sua sede a
Singapore e riferirà a John Sheely, ceo global operations, il neo nominato presidente EMEA ricoprirà la
sua carica dalla sede britannica dell’agenzia, riferendo
direttamente a Laura Desmond, global chief executive. Nella medesima sede londinese, Matt Blackborn,
in precedenza presidente per i mercati emergenti, assume, invece, un nuovo ruolo come responsabile per
gli investimenti globali e la diversificazione. Nella sua
nuova posizione, Blackborn si concentrerà sul raffor-
10
pagina
l’opinione
di amour
«Con la nuova collaborazione, potremo far arrivare
con successo, in
una regione così
complessa e dinamica, le prossime soluzioni Starcom nel
campo dell’adtech, precision
marketing e
data-driven
content»
zamento degli investimenti di Starcom e sul capitalizzare le modifiche che si formeranno sul mercato
a livello globale. Sarà inoltre a stretto contatto sia con VivaKi Exchange
sia con i team di leadership di VivaKi, per guidare i nuovi modelli di investimento media. Commentando
le nuove nomine, Laura Desmond
ha affermato: «Questi cambiamenti
e nuove posizioni di management
rafforzano le attività della squadra
di senior leadership di Starcom MediaVest. Il nuovo gruppo manageriale proviene da ambienti diversi,
ma è accomunato da una profonda esperienza in ambito tecnologico, di contenuti e gestione del
cliente a livello globale. La profonda comprensione e i
successi registrati da Mike nell’area APAC e la competenza digitale e capacità di leadership di Iain in diversi
mercati chiave sono esempi di questi punti di forza».
A completare il quadro delle nuove nomine derivanti
dal mutamento strutturale dell’agenzia sono: Monica
Gadsby, ceo Latino America e Usa Multicultural operations; la già citata Bertilla Teo, a capo dell’area nord
asiatica; mentre Brian Terkelsen, ceo del Nord America e Lisa Donohue di Starcom Usa continueranno a ricoprire le loro attuali cariche. <
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Otto profili smart per non perdersi tra nebulose business card
Chi fa di un team
creativo
il miglior team creativo?
Non basta avere “big ideas” ed essere al passo con tutti i cambiamenti tecnologici
per raggiungere obiettivi importanti. ci vuole soprattutto la squadra giusta.
Con personalità che siano ben definite. ma che sappiano, però, fare veramente gruppo
Qual è il segreto per costruire un team
creativo moderno e di successo? Mettere insieme le giuste persone che sappiano generare idee innovative ed efficaci,
ma che possano poi anche essere monetizzabili, è un’impresa che ha un che
di fortuito e intrinsecamente affascinante, che crea in noi quella stessa sottile
sensazione di stupore che si ha di fronte alle opere d’arte. Ma proprio come
per la grande pittura o scultura, dietro le
The technologist
11
pagina
vere buone idee c’è sempre un attento
lavoro di organizzazione e progettazione, che, come sanno bene le agenzie più
importanti e d’avanguardia, non è realizzabile senza il giusto team creativo. Che
non è impresa semplice in un panorama
tecnologico in continuo cambiamento. E con le nuove tecnologie che fanno
comparire titoli di lavoro che nascondono, dietro nominativi in inglese che difficilmente in altri casi si troverebbero abbinati, figure lavorative e competenze
dal sapore a volte poetico a volte decisamente ermetico. Eppure se si impara a
spingere lo sguardo oltre le descrizioni riportate su biglietti da visita e
LinkedIn, non diviene più così im-
The Activator
possibile individuare la persona che si sta
cercando. Ricordandosi che lo smart creative team dei sogni non è solo il giusto
mix di skill professionali, ma soprattutto
il mix bilanciato di caratteristiche legate
alla personalità, che spesso corrispondono a individui diversi della propria squadra creativa. Quindi, chi sono i profili essenziali da scovare e tenersi ben stretti?
Fortunatamente, AdAge semplifica la ricerca e elenca otto tipi di creative thinkers assolutamente da non farsi mancare nel proprio team.
The What-if-er
Il What-if-er agisce
un po’ da catalizza-
The visualist
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tore di idee e porta tutto il team a coinvolgersi nell’impresa di affrontare la nuova sfida che esse comportano. Solitamente
riesce e formulare domande che persuadono gli ascoltatori attraverso il coinvolgimento, essenzialmente domandando
“Cosa succederebbe se facessimo…?”. Le
sue skill sono: saper assorbire le tendenze
culturali, trovando ispirazione praticamente ovunque; creare connessioni tra i diversi
aspetti operativi e crevi; trasformare le ispirazioni in idee. Mentre il punto di forza segreto è saper aiutare chiunque a fare propria l’Idea, che intanto nessuno ricorda più
da dove è provenuta.
The Activator
L’Activator fa si che le cose accadano. Essenzialmente che accadano le giuste
cose, trasformando la domanada “Cosa
succederebbe se facessimo…?” in “Ecco
come potremmo…”. L’Activator ha tre
principali skill: trasformare le vision in realtà; dire di no solo quando è assolutamente necessario; far convivere in armonia e collaborare le diverse personalità
del team. E la sua arma segreta è che i
vincoli di tempo e di budget non fanno
altro che aumentarne la creatività.
The Technologist
Il Tecnologist sa perfettamente cosa è
possibile, ma soprattutto cosa potrebbe
essere realizzabile solo riconfigurando,
aggirando, riorganizzando. Conoscere i
confini di realizzabilità delle idee aiuta a
definirle. E se un team lo coinvolge solo
nella fase di esecuzione, sta perdendo
una grande occasione. Skill essenziale:
programmare, sviluppare e tutto ciò che
è nella sfera dell’azione. E non si
the pragmatist
12
pagina
potrà mai sapere davvero di cosa si a capace, a meno che non sia attivo all’interno del team sin dalla comparsa della
“grande idea”.
The Connector
Il Connector sa mettersi perfettamente nei panni dell’audience. Conosce alla
perfezione cosa le persone necessitano e come e dove abbiano interagito
con una piattaforma. Come nessun altro sa valutare in profondità ricerche di
mercato e consumo media e trasformare i dati in informazioni che possano ispirare il processo creativo. Ma la sua vera
capacità è saper visualizzare a tal punto l’idea, da saperla poi portare a livello
“terra”, confrontandola con le esperienze
delle persone.
The Pragmatist
E’ lo yin di quello yang rappresentato dal
What-if-er. Quando quest’ultimo chiede
“Reinventiamo questa soluzione”, questo
pragmatico personaggio propone: “Perché, invece, non tenere la soluzione che
abbiamo e trovare il modo di farla arrivare dove vogliamo noi?”. Il Pragmatist non
perde mai di vista l’obiettivo finale, stando sempre attento a che l’idea funzioni
veramente e trasformando ciò che appare impossibile in un’opportunità di nuove soluzioni. Arma segreta? Mantenere
in vita la grandezza dell’idea, bilanciandola con i limiti di budget e tempo.
The Scribe
Ogni grande idea ha bisogno di un buon
scrittore. Non solo per stilare report durante le varie fasi operative, ma soprattutto per catturarne e definirne le ca-
The Connector
ratteristiche durante la delicata fase
concettuale. Lo Scribe sa catturare attraverso le parole la vera essenza del’Idea,
creando un linguaggio comune con il
Visualist. E come un maestro del travestimento sa camaleonticamente rappresentare la giusta personalità di ogni
progetto.
The Visualist
Il Visualist non fa solo in modo che le
idee abbiano un bell’aspetto, ma trova
l’abito che sappia esaltarle e renderle assolutamente irresistibili. Caratteristiche
del Visualist sono esse un professionista
di colore, movimento e immagine, mostrando senza bisgono di alcuna parola
e presentando ciò che sembra familiare
in una modalità innovativa. Il suo obiettivo è raggiunto quando fa esclamare: “Si,
esatto, questo è esattamente quello che
stavo cercando di dire!”.
The CMO Thinker
Il CMO Thinker sa che un’idea è tanto buona quanto lo sono i risultati che porta.
Ovviamente il suo punto di vista è quello delle possibilità di vendita del prodotto creativo e del suo inserimento nei piani
a lungo termine dell’agenzia. Skill immancabili del CMO Thinker sono saper dare valore al punto alla prospettiva di visione del
business; mantenere sempre uno sguardo a lungo termine e saper abbandonare
anche le idee in cui credeva di più se non
hanno margini di realizzazione. Ma soprattutto, si confonde all’interno del team
come un qualsiasi account, mentre in realtà è proprio colui che tiene le fila
di tutto il processo di vita delle big
ideas. <
The cmo thinker
Piccolo investitore contro il
Mostro del Media.
Per avventurarsi nel mondo dei mezzi con
un piccolo budget, e uscirne vivi e vincitori,
oggi avete un’arma in più: mediandyou.it.
Il primo centro media online.
“Ho meno di 100 mila euro, potrò andare in tv?”.
“Questi spazi che mi hanno offerto a prezzo stracciato
sono validi?”. “Cosa diavolo vuol dire GRP?”.
“Cosa sono i diritti di negoziazione? E il brokeraggio?”.
“Se vado su internet con un viral, chi mi vede?”.
E soprattutto: “Chi risponde a queste domande?”.
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Certo, un sito non sostituisce un centro media.
Ma dare un orientamento generale, e consigli preziosi.
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(Sandra Grifoni, Paolo Trioni, Graziana Fracchia,
Riccardo Marinelli) che nel mondo dei media,
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DailyNet
Il quotidiano del
marketing in rete
032
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Video Da oggi YouTube è anche per kids
con icone più grandi e disegni ad hoc
Quattro le sezioni disponibili. Presenti annunci pre-roll controllati e senza link ai siti degli inserzionisti
E’ ufficiale, YouTube lancia oggi
un’applicazione dedicata ai
bambini, che su tablet e smartphone potranno accedere a
una versione semplificata del
sito con video adatti alla loro
età. La compagnia, di proprietà di Google, ha confermato la
novità a Usa Today. YouTube per
bambini avrà icone grandi, un design ad hoc e
quattro sezioni: spettacoli, musica, impara ed
esplora. I genitori possono scegliere contenuti e tempi di fruizione. L’applicazione YouTube Kids sarà caratterizzata da annunci pre-roll
skippable e non-skippable, controllati e approvati, secondo quanto riporta Advertising Age.
Le pubblicità comunque non sono linkate ai
siti degli inserzionisti.
L’applicazione YouTube Kids, separata da
quella principale della piattaforma e inizialmente disponibile gratuitamente solo
su dispositivi Android,
si rivolge agli under
12. Avrà un’interfaccia semplificata che non richiede di scorrere molto la pagina e icone più
grandi per dare i comandi. I genitori potranno
stabilire un tempo massimo per la fruizione dei
video e scegliere tra una lista di contenuti approvati, tra cui i video di National Geographic
Kids e Thomas & Friends. “Le immagini sono
grandi, così come i tasti, e visto che i bambini
più piccoli non sanno scrivere, potranno fare
ricerche con i comandi vocali”, ha detto il product manager Shimrit Ben-Yair a Usa Today.
L’annuncio di YouTube Kids era stato dato a dicembre da Pavni Diwanji, vicepresidente del
settore ingegneria di Google. In un’intervista
sempre a Usa Today, il manager aveva anche
annunciato una versione per bambini di Chrome, il browser di Big G per la navigazione in
rete. “I genitori ci chiedono continuamente di
rendere YouTube un posto migliore per i loro
bambini” ha aggiunto Ben-Yair, aggiungendo che l’offerta per famiglie è un business in
espansione per YouTube. “Abbiamo registrato
una crescita anno su anno del 50% del tempo
speso su YouTube, ma per i canali di intrattenimento famigliare questo dato supera il 200%”.
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per l’acquisizione di nuovi clienti
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produzione, etc, che nel 2013/2014 abbiano realizzato progetti o svolto
attività di branding nelle quali sia stato predominante l’utilizzo dello
storytelling come fattore guida.
Si contenderanno il premio
progetti o attività di branding
nelle quali sia stato
predominante l’utilizzo dello
storytelling come fattore guida
L’obiettivo dell’iniziativa è stimolare l’attenzione dell’industria della
comunicazione e, in generale, delle aziende verso l’importanza dello storytelling quale fattore critico del successo di
una strategia di branding, qualunque ne sia il suo oggetto prevalente (prodotto, corporate, employer).
Gli Awards sono stati suddivisi in tre categorie”:
1
Brand Storyteling Award per il Product Branding
2
Brand Storytelling Award per il Corporate Branding
3
Brand Storytelling Award per l’Employer Branding
Le iniziative che si candideranno al premio devono essere state realizzate nel periodo compreso tra il
1° gennaio 2013 ed il 31 dicembre 2014.
I materiali relativi ai progetti oggetto della candidatura dovranno essere inviati entro e non oltre il
31 gennaio 2015
Ogni progetto o attività svolta verrà giudicato in base a 4 criteri:
1. Innovazione
2. Struttura
Valutazione dell’idea creativa insita nella
storia che si è deciso di raccontare.
Valutazione dell’architettura con cui si è realizzato
il processo narrativo
3. Coerenza. Valutazione della
4. Engagement
pertinenza del contenuto narrativo con
gli strumenti di comunicazione utilizzati
Valutazione del grado di coinvolgimento del
target
A seguito della valutazione della Giuria saranno individuate 3
Nominations per ciascuna delle 3 categorie.
Queste verranno poi presentate nel corso del Forum previsto per Giugno
i vincitori per ogni categoria e consegnati i Brand Storytelling Awards.
2015 al termine del quale saranno decretati
www.brandstorytellingawards.it
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ANNO XIII  LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015
Campagne Con UnipolSai Assicurazione
l’incredibile è ormai di casa con Leo Burnett
Prosegue, con un nuovo concept, la promozione legata alla polizza auto a rate a tasso zero
Qualcuno esclamerebbe volentieri “Incredibile ma vero”, per UnipolSai Assicurazioni sta
invece diventando usuale stupire i propri clienti.
E così, dopo un 2014 caratterizzato dal successo della sua campagna
pubblicitaria di prodotto, legata al lancio della
polizza auto a rate mensili a tasso zero, UnipolSai Assicurazioni sceglie anche per il 2015
di continuare a comunicare con forza questa
innovativa offerta. Sempre abbondante di ironia, anche il nuovo concept, “Pupazzi”, on air da
ieri, ha come protagonisti dei testimonial d’eccezione: i pupazzetti di
peluche che popolano
gli abitacoli delle auto.
Attraverso uno scambio
di battute tra i pupazzi e
i diversi personaggi che
caratterizzano gli spot,
si gioca su una duplice
incredibilità: da un lato
lo stupore per un peluche che prende vita e,
dall’altro, la sorpresa legata all’offerta UnipolSai che si arricchisce di
nuovi plus. La campagna, ideata dall’agenzia
Leo Burnett e prodotta
da FilmMaster, con la regia di Matteo Pellegrini,
vede un’importante pianificazione multimediale, con il mondo digital
in pole position.
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Mensile di comunicazione, marketing e media business in rete
Netforum 2002-2014: da dodici anni raccontiamo
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ANNO XIII  LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015
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Appuntamenti
Jovanotti canta con Tiscali:
domani la diretta del nuovo
disco con Streamago
Tiscali sarà partner tecnologico per la diretta web della conferenza
stampa di presentazione del nuovo disco di Jovanotti, che si terrà a
Milano domani alle 12:00, con Streamago, la piattaforma di live streaming. L’incontro verrà trasmesso in diretta streaming su jova.tv, e potrà
essere seguito live anche su tiscali.it e su tutti i media digitali che inseriranno il player di Streamago sul proprio sito.
Eventi Expo, PrimeWeb
lancia Exposition2015.com
Uno spazio espositivo dedicato
all’appuntamento promosso
attraverso attività seo e online adv
Permettere ad aziende, professionisti e titolari di un’attività di godere dei vantaggi di Expo 2015: questa l’idea
alla base di Exposition2015.com, l’iniziativa firmata da
PrimeWeb, che ha l’obiettivo di sostenere la visibilità a
livello internazionale delle aziende italiane in occasione
dell’Esposizione Universale di Milano. Un’area espositiva virtuale di un milione di pixel dove poter acquistare
uno spazio di visibilità per promuovere i propri servizi.
Il portale, disponibile per ora in 4 lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese), nasce a dieci settimane esatte
dall’inizio dell’Expo. Tutte le news e le interazioni social
sull’argomento saranno proposte agli utenti attraverso
una moderna fruizione in stile social wall. Il sito caratterizzato da un forte orientamento alla condivisione sarà
promosso attraverso massicce e costanti attività di seo
e online advertising.
www.bs.ilsole24ore.com
RETAIL MANAGEMENT
MILANO, DAL 27 FEBBRAIO 2015 - 4a EDIZIONE
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PROGRAMMA
• Le nuove frontiere del retail: digitalizzazione ed
omnicanalità
• Strategie di organizzazione della rete di punti vendita
• Pianificazione delle vendite e KPI di misurazione delle
performance
• Politiche assortimentali e di buying
• Gestione e motivazione delle Risorse Umane
• Il piano di apertura di uno store
• La Customer Experience: conoscere il cliente per fidelizzarlo
• Il visual merchandising e la nuova tecnologia in store
CASI AZIENDALI
> Liu·Jo
> Salmoiraghi & Viganò
> Tommy Hilfiger &
Calvin Klein
Si ringrazia
Programma e Scheda d’iscrizione WWW.BS.ILSOLE24ORE.COM
Servizio Clienti
Tel. 02 5660.1887 - Fax 02 7004.8601
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Luca Anastasia
Hyera
Luca Bianco
Cavalieri Retailing
Store & People
Nathalie Boulet
Cavalieri Retailing
Davide Cavalieri
Cavalieri Retailing
Store & People
Luca Citroni
Gruppo Salmoiraghi & Viganò
Marco Di Dio
Value Lab
Alberto Festa
Bulgari USA
Cristina Lazzati
Mark UP & GDOWEEK
Benedetta Lugli
Liu·Jo
Dario Melpignano
Neosperience
Gianluca Monteleone
Verto Leading Change
Roberto Natalini
Natalini & Partners
Stefano Navarra
Tommy Hilfiger
& Calvin Klein
Giulio Turrini
Liu·Jo
Seguici su
Il Sole 24 ORE Business School ed Eventi
Milano - via Monte Rosa, 91
Roma - piazza dell’Indipendenza, 23 b/c
ORGANIZZAZIONE CON SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO ISO 9001:2008
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ANNO XIII  LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015
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Mensile di comunicazione,
marketing e media business in rete
Motori Aggiustami.it
revisiona il sito web e la
app per iOS e Android
con Italia Multimedia
La startup mette a disposizione una piattaforma che
consente agli automobilisti di richiedere un preventivo
di spesa per interventi di carrozzeria e di meccanica
Un’app rinnovata e disponibile sia per iOS che per Android, un portale web innovativo, entrambi sviluppati
con Italia Multimedia, storico
partner del portale, una rete
di oltre 500 autoriparatori attiva e in forte espansione su
tutto il territorio nazionale,
know-how automobilistico
& informatico. Sono questi
gli highlights di Aggiustami.
it, la startup innovativa nata
nel 2013 e pienamente operativa dall’inizio del 2014, che
è stata capace di individuare
un servizio che ancora mancava sul mercato: “la possibi-
lità per un automobilista di
richiedere un preventivo agli
autoriparatori a lui vicini direttamente e comodamente
da casa, dall’ufficio o da qualsiasi altro luogo”. Aggiustami.
it mette a disposizione una
piattaforma veloce e facile
da utilizzare, che consente
agli automobilisti di richiedere un preventivo di spesa per
interventi di carrozzeria e di
meccanica alle officine della
propria zona con pochi click.
È sufficiente, infatti, indicare i
propri dati e quelli della vettura per iniziare a ricevere le
offerte direttamente per mail
o per telefono, con la possibilità di confrontarsi di persona
con gli autoriparatori. Un servizio salutato positivamente
dagli automobilisti che quotidianamente visitano il sito
e che prevede di espandersi,
entro giugno 2015, sul fronte
dei motoveicoli e camper.
Concorsi La passerella online Ovs si apre ai fashion
addicted in occasione della Milano Moda Donna 2015
Il contest #OvsMilanoFashionWeek ha chiamato gli utenti a postare
su Instagram, dal 16 al 22 febbraio, foto con indosso un look della
collezione primavera-estate 2015 del brand che si prepara alla Borsa
Gli outfit sono pronti, le idee degli stilisti sono già state cucite intorno alle modelle. È rimasto solo il tempo per gli ultimi ritocbianca balti per ovs
chi. Milano aprirà la settimana della moda dedicata agli abiti da donna il 25 febbraio e per celebrare l’evento Ovs ha lanciato il
contest #OvsMilanoFashionWeex. Gli appassionati di moda e i fashion addicted hanno potuto postare su Instagram, dal 16 al 22 febbraio, le proprie foto con indosso un look Ovs primavera-estate 2015. Tra i partecipanti, che hanno inserito l’hashtag #OvsMilanoFashionWeek, sono state selezionate le più interessanti e, queste,
sono state pubblicate su Ovs.it nell’area Fashion Week Milano. Ovs continua il percorso di preparazione alla quotazione in Borsa, prevista per il 2 marzo. L’offerta pubblica si concluderà domani, mentre l’offerta globale di vendita e sottoscrizione raggiungerà i 101 milioni di azioni.
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ANNO XIII  LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015
dall’estero
Elettronica Samsung Turchia,
lo spot sul servizio video call
center impazza su Facebook
Il filmato, ideato in collaborazione con Casta Diva
Pictures e Leo Burnett, ha raggiunto sulla pagina
social dell’azienda coreana 6.608.069 visualizzazioni
Uno spot che sembra ispirarsi alle classiche Candid
Camera. Un inaspettato
successo, almeno in queste proporzioni. Si tratta
dell’operazione virale allestita da Samsung Tur-
chia e Casta Diva Pictures, in collaborazione con
Leo Burnett Turchia: a 10
giorni dalla pubblicazione sulla pagina Facebook dell’azienda (https://
w w w.facebook .com/
SamsungTurkiye) sono
state raggiunte 6.608.069
visualizzazioni. Il video,
intitolato “Hearing Hands”, annuncia un nuovo servizio sociale del
gruppo dedicato ai non
udenti: un video call center. Con il filmato, Casta
Diva Pictures ha regalato a Muharrem, un ragazzo sordomuto, e protagonista inconsapevole
dell’iniziativa, una giornata senza barriere.
Mercato Criteo acquisisce
per 10 mln di euro DataPop
Startup specializzata in catalogazioni
di prodotti e annunci pubblicitari web
Sono bastati 10 milioni di euro perché Criteo acquisisse DataPop,
società californiana sorta nel 2008. Una startup specializzata nel
collegare il catalogo prodotti di un rivenditore ai suoi annunci
pubblicitari online. Criteo non si è però fermata qui, visto che ha
fatto sua anche la tecnologia proprietaria della sua neo azienda,
The Product Knowledge Graph, una piattaforma in grado di processare e incrociare diversi dati relativi a brand o prodotti per fornire poi una visione integrata di quanto si sta facendo e come si
posizionano presso i consumatori le azioni online dei rivenditori.
Triboo Media, nell’ambito del rafforzamento del proprio team in ambito RTB&Programmatic Buying,
è attualmente alla ricerca di un
Junior Campaign Manager
La figura si inserirà all’interno del team di lavoro dedicato alla nostra soluzione di Real Time Bidding e darà il proprio
supporto nella gestione delle attività di accounting e analisi per i Clienti/Trading Desk.
Principali responsabilità.
Requisiti:
Monitorare l’attivazione e l’andamento delle campagne programmatic
buying, con particolare riferimento a:
• laurea o cultura equivalente
• ottimizzazione delle campagne e definizione delle migliori strategie
atte al miglioramento delle performance
• contribuire allo sviluppo dell’offerta RTB, cooperando allo sviluppo
delle piattaforme tecnologiche, realizzando analisi di mercato e
occupandosi dello sviluppo di tool di formazione a supporto dei Clienti
• realizzare attività di follow up commerciale e assicurare la
preparazione di report e analisi puntuali sia sui Clienti sia sui risultati
economico-finanziari
• esperienza minima di 1 anno in attività RTB, SEM o Display
trafficking, preferibilmente in attività performance oriented
• conoscenza approfondita delle differenti metriche di mercato (cpm,
cpc, cpa, cpl, cpv …) ed ottime competenze tecniche in materia di
tracciamento, adserver e tecnologie legate all’on line advertising e al
Programmatic Buying
• spiccate capacità relazionali e di orientamento al cliente
• propensione al teamwork.
• gestione dei tools e delle interfacce relative alle campagne.
Per candidarsi inviare CV a: [email protected]
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ANNO XIII  LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015
dall’estero
Social Pinterest
vola: pronti 500
milioni di dollari
di investimenti
Il valore del network potrebbe presto sfiorare
gli 11 miliardi di dollari. E l’utenza cresce spedita
E se piace a Obama ci sarà un motivo. Sia come sia, l’apprezzamento da parte del presidente degli Stati Uniti aggiunge al
curriculum di Pinterest un elemento di indubbio prestigio. E
il social network che fotografa il mondo e rivaleggia con Instagram, secondo quanto riferito da Wall Street Journal, starebbe per portare a casa un nuovo round di investimenti per
500 milioni di dollari; il che porterebbe il suo valore a sfiorare
11 miliardi di dollari. Un traguardo rimarchevole dopo un solo
lustro di attività. L’app conta solo
negli Stati Uniti quasi
76 milioni di utenti attivi, secondo
quanto riferito
da comScore,
e di recente ha stretto
un accordo
con Apple
per
poter
accedere e
scoprire le
applicazioni di Cupertino tramite la propria
piattaforma.
UNO
Il quotidiano Daily Media
mette a disposizione
degli operatori un servizio
importante, destinato
a raccogliere tutte
le richieste di ricerca
e offerta di lavoro.
24
pagina
Mercato Havas rafforza
le sue competenze mobile
in Canada e Nord America
con la sigla Plastic Mobile
L’agenzia full-service sarà integrata
all’interno dell’offerta di Havas Village
Havas ha annunciato l’acquisizione di Plastic Mobile,
pluri-premiata agenzia di mobile che costruisce applicazioni e altre soluzioni strategiche per m-commerce, con iniziative in ambito retail, loyalty, payment,
coupon e in-store. Grazie all’acquisizione si costituirà
una nuova agenzia mobile full-service attiva in ambito strategico, di user experience, di progettazione e
engineering. Plastic Mobile sarà integrata all’interno
dell’offerta canadese di Havas Village, che comprende anche Havas Worldwide, Havas Worldwide Digital, e Havas Media Group. L’acquisizione rappresenta l’impegno di Havas non solo per implementare le
sue competenze mobili e digitali in Canada, ma anche
per rafforzare l’offerta ai clienti del Nord America. E segue il recente annuncio della ristrutturazione di Havas Worldwide Canada e l’integrazione dei suoi team
di Toronto e Montreal all’interno di Havas Village. Plastic Mobile aiuta i brand a emergere nel mercato delle
mobile app anche grazie a tecnologie innovative. Tra
i suoi clienti: Rogers, Realtor, Ontario Lottery and Gaming (OLG), Scotiabank, Air Miles, Pizza Pizza, Brookfield e Beyond the Rack.
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della ricerca e dello sviluppo di nuovi clienti Milano/Lombardia
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ANNO XIII  LUNEDÌ 23 FEBBRAIO 2015
dall’estero
Yahoo punta sul mobile. Alla sua prima conferenza con gli sviluppatori dedicata al mondo
di smartphone e tablet,
l’amministratore delegato Marissa Mayer ha
svelato un pacchetto di
programmi - disponibile gratuitamente - per
aiutare gli sviluppatori
a fare soldi con le applicazioni. Lo riporta l’edizione online del Wall
Street Journal. Obiettivo è riuscire a piazzare pubblicità in migliaia di app, dividendo i
ricavi con chi le ha create. Yahoo ha aperto a
200mila sviluppatori di
applicazioni con cui già
collabora due piattaforme pubblicitarie, Gemini e Brightroll. Marissa
Mayer ha spiegato che
circa un quinto dei ricavi di Yahoo ora viene
dal mobile - 254 milioni di dollari nel quarto
trimestre - e che oltre
la metà del suo miliardo di utenti si connette da dispositivi mobili. Negli ultimi anni la
società californiana ha
messo a segno diverse
marissa mayer,
amministratore
delegato di yahoo
Mobile Yahoo svela un pacchetto
di programmi per aiutare gli
sviluppatori a monetizzare le app
Obiettivo dell’amministratore delegato Marissa Mayer: riuscire a piazzare
pubblicità in migliaia di piattaforme, dividendo i ricavi con chi le ha create
acquisizioni di start up
specializzate in app per
smartphone e dispositivi mobili, come Flurry - acquistata lo scorso
anno per 200 milioni di
dollari - che oggi è alla
base degli strumenti
software offerti agli sviluppatori. Yahoo ha più
di 575 milioni di utenti
mensili sulle proprie applicazioni mobili, tra cui
posta elettronica, Flickr,
tempo e la finanza. Ma
l’acquisizione di Flurry ha generato rapporti con applicazioni che
hanno un’utenza mensile combinata di 1,6 miliardi. Se anche un terzo
degli sviluppatori Flurry
firmasse per la pubblicità, i servizi di Yahoo potrebbero diventare una
delle poche reti pubblicitarie mobili da miliardi
di utenti.
“OlfattoMatto.it, il nuovo punto
di riferimento per il beauty e i profumi”
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25
pagina