RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA 1. Il progetto Il progetto per il

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RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA 1. Il progetto Il progetto per il
RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
1. Il progetto
Il progetto per il nuovo Municipio di Santa Marinella, inserito in un contesto ambientale e
architettonico di particolare interesse, è l’occasione per riqualificare un vuoto urbano attualmente
utilizzato come parcheggio pubblico.
L’area oggetto del concorso si trova in pieno centro cittadino in prossimità della parte più antica
dell’abitato ed è delimitata dalla via Aurelia a nord, da via della Libertà a sud e da piazza della
Repubblica ad ovest. Inserita in questo contesto, la nuova immagine dell’area, dovrà essere in
grado di svelare le peculiarità latenti del luogo e diventare il nuovo riferimento per la vita sociale,
politica ed amministrativa dell’intera comunità.
L’intervento si propone pertanto di sintetizzare l’idea di come il Municipio, luogo di riferimento che
racchiude la memoria, la storia e l’identità della comunità, sia in grado di esprimere una sua
identità connaturata con la natura del luogo. Da qui, la necessità di recuperare un rapporto
simbolico con il mare attraverso il progetto di un’architettura silenziosa ma capace di esprimere
con forza e determinazione il concetto stesso di ciò che può essere considerato l’elemento
naturale più significativo di Santa Marinella. L’idea di “portare” il mare dove in realtà la sola
possibilità è quella di intuire che c’è, diventa l’occasione per restituire nuova vitalità ed importanza
ad un’area oggettivamente depressa e degradata. L’idea del mare è così diventata una priorità
assoluta, un intento progettuale che ha influenzato l’intera composizione architettonica e
l’inserimento urbanistico del nuovo Municipio: idea che, da sola, è capace di garantire quella
qualità architettonico-ambientale che attualmente l’area oggetto del concorso non ha. L’edificio
assume pertanto un ruolo di riferimento per la collettività in grado di conferire misura e al tempo
stesso dinamicità al luogo in cui è inserito. Il dialogo che il nuovo Municipio instaura con il mare
non è quindi solo simbolico in senso astratto, ma anche fisico: grazie alla sua capacità
comunicativo-percettiva espressa attraverso il colore blu e la sensazione di profondità data dalla
flessione del prospetto principale che si affaccia direttamente sulla piazza, il nuovo Municipio
diventa il luogo di aggregazione per eccellenza che esalta il senso di appartenenza e di comunità.
Il rapporto tra la piazza e l’edificio assume pertanto un significato centrale nella vita quotidiana dei
singoli cittadini e il binomio inscindibile che insieme formano è manifestato dal progetto, in chiave
allegorica, attraverso una metafora che si carica di poesia e sogno: la piazza diventa spiaggia e
l’edificio diventa mare; attraverso il recupero concettuale di questi due elementi naturali è
possibile immaginare un luogo familiare dove lo stare è subordinato alla contemplazione e perciò
un pretesto per raccontare come un luogo possa diventare l’occasione per restituire alla città uno
scenario concreto che, anche se compromesso dall’edificato esistente, l’immaginario collettivo
sente comunque proprio.
La spiaggia-piazza si carica di un significato teso alla ricerca di uno spazio collettivo, ma allo
stesso tempo diventa anche spazio di approdo, spazio da attraversare e percorrere, spazio che
consente di misurare prima e di sostare dopo: luogo pertanto di sospensione, di confine, di
contemplazione. Un grande piano inclinato che, con la sua leggera pendenza, assicura al
progetto continuità visiva e funzionale, che sottolinea la fluidità e la facilità di accesso alla piazza
e al Municipio senza l’introduzione di inutili barriere, ostacoli o ingiustificati salti di quote.
In fondo alla piazza, come un panorama, il fronte principale segna l’orizzonte e consente di
misurare l’intero paesaggio cercando con insistenza un dialogo alla scala del territorio. Non solo:
questo rapporto, semplice e diretto consente anche di misurare la relazione, della quale il
progetto si fa carico, alla scala urbana: il fronte principale, caratterizzato dalla dinamicità delle le
sue “onde”, acquista una profondità che sottolinea, in chiave contemporanea, l’importanza del
rapporto tra facciata e portico; rapporto concepito come ulteriore elemento non solo di
aggregazione ma anche di riconoscibilità per l’intera comunità di Santa Marinella: il portico si
configura come il limite oltrepassando il quale ci si immerge nel “mare del Municipio” inteso non
come luogo indeterminato e dispersivo bensì come luogo la cui immagine esprime il senso di
appartenenza e di radicamento al territorio; un luogo capace di comprenderne la storia, la
tradizione e la cultura e al tempo stesso di evocare, con la sua la forza espressiva, l’esaltazione
dell’identità e dell’immagine stessa della comunità.
2. Inserimento urbanistico
Strategicamente l’edificio del nuovo Municipio di Santa Marinella è stato collocato in una
posizione atta a garantire, con il suo prospetto, un idoneo e rinnovato fondale prospettico rispetto
alla principale strada di comunicazione rappresentata dalla via Aurelia. Posizionare l’edificio
all’estremità sud del lotto ha come scopo quello di lasciare spazio ad una nuova piazza per la città
e allo stesso tempo di far diventare il prospetto principale del Municipio la nuova icona di Santa
Marinella, riconoscibile e dotata di una forza comunicativa capace di evocare l’idea del mare,
luogo nel quale l’intera collettività si identifica. L’edificio, così come è stato pensato, permette di
conferire al Municipio una sua precisa qualità estetica e allo stesso tempo di poter esercitare al
meglio il proprio compito di “macchina” istituzionale ed amministrativa; “macchina” burocratizzata
fatta di uffici per lavorare e rilasciare documenti, ma anche di sale per accogliere i cittadini e le
iniziative da loro promosse, per favorire l’incontro e la socializzazione.
L’accessibilità veicolare e pedonale alla piazza, all’edificio e all’intera area, è garantita attraverso
la rigorosa organizzazione dei parcheggi, il disegno della piazza inclinata antistante il nuovo
Municipio e la scelta di mantenere la via della Repubblica come arteria secondaria di traffico per
consentire l’attraversamento dell’area oggetto del concorso senza compromettere il collegamento
nord-sud tra la via Aurelia e via della Libertà.
I parcheggi ad uso pubblico e quelli per il personale, il cui numero soddisfa le richieste del bando,
sono stati collocati in parte ai lati dell’area occupata dal nuovo Municipio, inerbiti e caratterizzati
dai numerosi pini che ne garantiscono la protezione dal sole, ed in parte al di sotto della nuova
piazza ad esso prospiciente in un piano che, per la conformazione attuale del terreno risulta solo
parzialmente interrato; questi parcheggi, sono messi in comunicazione con la piazza pedonale
attraverso due collegamenti verticali: uno più piccolo ad est ed uno più importante in posizione
grossomodo centrale. E’ inoltre previsto, sempre ad est, un collegamento viario carrabile che, da
viale della Libertà consente l’accesso ai parcheggi interrati tra i quali, oltre a quelli ad uso della
cittadinanza, sono distribuiti quelli ad uso esclusivo del personale dipendente
dell’Amministrazione Comunale.
Sfruttare la particolare configurazione planivolumetrica esistente ha consentito di avere un facile
accesso sia veicolare che pedonale: il primo direttamente da via della Libertà ed il secondo anche
dalla principale via Aurelia. Altri parcheggi riservati sono stati collocati dietro l’attuale comando di
Polizia Municipale, destinazione d’uso che peraltro è stata confermata dal progetto, in piazza
della Repubblica. Scelta giustificata dal fatto che l’impianto urbano trova una sua forza propositiva
e una sua coerenza progettuale, nella volontà di concentrare tutte le attività principali in due
ambienti unici ed unitari: la piazza ed il Municipio; le altre superfici sono state pensate in funzione
di questa esigenza primaria in modo tale da rendere esplicita, senza nessuna incertezza e
ambiguità, la chiarezza dell’impianto formale e sostanziale del progetto urbano e della sua
necessità di esprimere una propria coesione relazionale.
Il libero accesso pedonale è invece garantito dalla scelta di inclinare leggermente la piazza
davanti il Municipio, in modo tale da non creare impedimenti di nessun tipo, anzi da agevolare
l’ingresso e l’attraversamento della piazza in modo semplice e diretto.
3. La nuova piazza
Lo spazio pubblico più importante introdotto dal progetto è la nuova piazza ad uso
esclusivamente pedonale che si apre lungo la via Aurelia. La nuova piazza è concepita come un
unicum con la facciata principale del nuovo Municipio: con la sua dimensione e la sua
collocazione in aderenza al prospetto del “palazzo” comunale, la piazza assume con forza il ruolo
di centro civico e luogo di aggregazione per l’intera collettività di Santa Marinella. Il progetto si
propone come lo strumento necessario per rielaborare in chiave contemporanea il tradizionale
rapporto tra lo spazio pubblico ed il monumento, caratteristico di così tanti luoghi della costa
mediterranea; ciò viene fatto introducendo una dimensione sospesa, metafisica, che si genera
dall'incontro della piazza, trattata sostanzialmente come un piano inclinato vuoto, e la superficie
verticale sagomata della facciata del Comune, assolutamente laconica.
La piazza è impostata alla quota della Via Aurelia e collocata in continuità con via della
Repubblica e piazza della Repubblica; costituisce la copertura del nuovo parcheggio interrato,
contenente 54 posti auto, al quale si accede dalla sottostante via della Libertà: si tratta di un
grande vuoto urbano che, pavimentato con lastre di travertino, oltre ad acquistare una sua
specifica qualità estetica assimilabile al colore della sabbia, testimonia anche la necessaria
ricerca di un dialogo esplicito con l’arenile, la spiaggia. Nella piazza si fa largo quello che
costituisce l'accesso indipendente all'aula consiliare posta nel basamento del nuovo Municipio;
esso è stato concepito attraverso una leggera gradonata dotata di panche continue in legno per
favorire lo svolgimento di manifestazioni all'aperto durante l’estate come ad esempio concerti,
proiezioni, mostre o rappresentazioni teatrali.
4. Il nuovo Municipio
La nuova sede del Municipio di Santa Marinella si compone di due elementi: un basamento in
travertino e un edificio dalla caratteristica colorazione blu, impostato sul basamento stesso.
Il basamento, che è la continuazione, per materiale e traiettoria, della piazza, risulta impostato al
livello di via della Libertà; al suo interno si trova l'aula consiliare con 400 posti, caratterizzata da
una sezione gradonata con pavimentazione in legno per garantire la migliore visibilità possibile e
permettere lo svolgimento di tutte le attività legate ad una sala polivalente. Un lucernario continuo
posto a sud, opportunamente oscurabile tramite un sistema di tende elettrificate, introduce una
lama di luce all'interno dell'aula in corrispondenza dell'area destinata al “plenum” del Consiglio
Comunale. L'aula è visibile e immediatamente accessibile dalla nuova piazza tramite la gradonata
sopradescritta, che garantisce, tra l'altro, con l'ingresso da via della Libertà, il suo funzionamento
in modo indipendente dagli orari di apertura del Comune: l'aula, pertanto, risulta perfettamente
integrata con l'edificio comunale.
L'edificio blu è l'elemento caratterizzante l'intero intervento assieme alla piazza, con la quale,
come si è visto, genera una nuova centralità all'interno del tessuto urbano. Esso si presenta come
una costruzione compatta completamente rivestita in mosaico di pasta di vetro dall'intensa
colorazione cangiante blu oltremare. L'edificio, grazie a questa caratterizzazione materica e
cromatica, tende non solo a cercare un dialogo con la città, ma anche, ad una scala più ampia,
con il paesaggio costiero. Una nuova “icona” che improvvisamente appare, come un’ inaspettata
vista sul mare, lungo il tracciato della via Aurelia e che segnala la sua presenza all'interno della
pineta costiera come un “faro” diurno, volume riconoscibile anche in lontananza dal mare.
L’utilizzo del mosaico di pasta di vetro è anche il frutto di una riflessione sulla qualità costruttiva,
tipica della tradizione italiana, degli edifici pubblici sorti all’inizio del secolo scorso, soprattutto in
località marine, la cui testimonianza dimostra ancora oggi la versatilità e la grande resistenza di
questo materiale all’ambiente salmastro particolarmente aggressivo.
L'edificio è caratterizzato, da un punto di vista compositivo e funzionale, da un corpo longitudinale
sul quale si attestano a pettine tre blocchi. Il corpo longitudinale, con la facciata principale verso la
nuova piazza, ha una lunghezza di 53 metri per 12 metri di altezza e risulta essere sagomato,
come per effetto di una leggera brezza, da una curva verso l'interno la cui continuità viene
interrotta solo dall’apertura che segna l’ingresso al nuovo Municipio. La facciata, come il mare,
possiede una profondità enfatizzata dalla esposizione verso nord che garantisce una sua
costante illuminazione indiretta. L'edificio si relaziona così, tra il piano inclinato della piazza e il
cielo sullo sfondo mentre la facciata, attraverso la sua lieve sagomatura, suggerisce, o meglio
evoca, la presenza di un grande portico, confermando il ruolo di “edificio simbolo” per la comunità
che, da sempre, il “palazzo” comunale ha assunto.
antistante, e al rivestimento dei blocchi scale e dei servizi, ad enfatizzare la necessità di avere
un’ambiente solare, aperto, di grande respiro, importante anche se mai solenne o volutamente
monumentale. L'illuminazione è garantita da un lucernario ad andamento curvilineo dal quale
penetra una luce che consente, alla superficie interna della facciata sagomata rivestita con un
mosaico di vetro bianco, di vibrare e quindi vaporizzare, la sua possente mole.
I tre blocchi, che si affacciano direttamente sul foyer, sono visibili dall’esterno attraverso i loro tre
piani fuori terra che permettono di uniformare il nuovo edificio comunale al tessuto urbano
presente su via della Libertà. La composizione dei tre corpi di fabbrica, il cui impianto rigido viene
sdrammatizzato dal rivestinmento in mosaico, è dettata da motivazioni di carattere funzionale e
pertanto risponde perfettamente alla necessità dovute al buon funzionamento, requisito
fondamentale dal quale gli edifici per uffici non possono prescindere. I tre volumi sono inoltre resi
funzionali dalle due corti che li separano, elementi che conferiscono qualità e funzionalità
all’organizzazione e alla gestione degli spazi interni. Le corti, oltre a portare luce ed aria negli
ambienti interni, sono l’occasione per garantire un rapporto visivo con l’esterno e per dare la
possibilità di avere un luogo aperto e accogliente anche “dentro” il nuovo Municipio in alternativa
a quello esterno della piazza.
Per sottolineare questo aspetto di benessere, le corti sono state arricchite con delle alberature
(palme e alberi da vaso nella corte sopra l’aula consiliare) e caratterizzate attraverso un
trattamento delle superfici con dei materiali omogenei a tutto l'intervento, ovvero travertino e
mosaico di pasta di vetro blu. Una di queste corti, si apre sugli spazi destinati alla biblioteca
comunale, collocata al piano terra per poter essere accessibile anche in orario di chiusura degli
altri uffici.
5. La flessibilità e la manutenzione
Una delle caratteristiche funzionali più importanti del nuovo edificio del Municipio di Santa
Marinella, oltre alla razionalità dell’organizzazione spaziale e distributiva descritta
precedentemente, è la sua flessibilità; flessibilità intesa come capacità intrinseca dell’edificio
stesso di poter essere amministrato e gestito in modo estremamente vantaggioso grazie alle
soluzioni tecnologiche e costruttive adottate e alla potenzialità di un suo futuro ampliamento.
Attraverso l'apertura dell’ingresso, piccola in relazione alla dimensione della facciata, ma
adeguata al perfetto funzionamento dell'edificio, si accede al grande foyer di ingresso, un unico
grande ambiente rappresentativo, sul quale si affacciano tutti i percorsi principali dell'edificio e le
funzioni con sportelli a diretto contatto con il pubblico. Dalla
corte interna collocata
immediatamente dopo l’ingresso, è visibile l'aula consiliare che, così, viene messa in relazione
con l’ambiente pubblico del grande foyer di ingresso. Il foyer presenta anch'esso, nella parete
flessa, un rivestimento in mosaico di pasta di vetro, in questo caso di colore bianco, che
contribuisce, insieme al travertino della pavimentazione al piano terra, in continuità con la piazza
L’aggregazione lineare, la distribuzione degli ambienti e le tecnologie utilizzate, sono tali da
garantire un’adattabilità degli spazi interni, senza che venga pregiudicata la corretta e la migliore
utilizzazione possibile: le strutture orizzontali sono state dimensionate considerando un pacchetto
di un metro totale di spessore, di cui 30 cm di solaio portante, mentre i restanti 70 cm sono stati
previsti per consentire il passaggio di tutti gli impianti o mediante controsoffittature realizzate con
pannelli removibili per la giusta manutenzione e l’ispezione, oppure mediante un pavimento
flottante. Per aumentare il grado di flessibilità tutte le strutture verticali portanti, setti e pilastri,
sono state inserite nelle murature perimetrali in modo tale da non compromettere la necessaria
libertà distributiva ai vari piani; le luci dei solai, di ml. 10,30, richiedono la tecnologia degli
elementi prefabbricati precompressi che garantiscono l’economicità dell’intervento e l’ottenimento
del piano libero conveniente alla geometria e alla composizione d’insieme dell’impianto. Le pareti
verticali che separano i vari uffici, insonorizzate e attrezzate in modo idoneo alle attività che vi si
svolgono, sono state pensate in cartongesso perché facilmente modificabili secondo le diverse
esigenze d’uso ma allo stesso tempo capaci di strutturare i vari ambienti in modo
semipermanente.
La scelta di adottare queste soluzioni tecnologiche sottolineano la volontà di adottare una
strategia distributiva degli spazi interni dove gli uffici sono collegati l’uno all’altro in modo diretto e
congiunto senza dispersive biforcazioni o corridoi particolarmente articolati e labirintici: anche in
questo caso, come per il disegno delle geometrie urbane esterne, prevale la logica della
chiarezza dell’impianto così da non favorire inutili sprechi di spazi che potrebbero compromettere
l’equilibrio dell’intera organizzazione distributiva e la razionalità con la quale essa stessa è stata
concepita.
Anche i materiali utilizzati sono stati pensati per facilitare una manutenzione dell’intero edificio
comunale. In questo caso facilità di manutenzione è sinonimo di impiego di materiali capaci di
fornire garanzie di durabilità nel tempo; materiali come il travertino per la piazza e il mosaico di
pasta di vetro per il rivestimento esterno di tutto il Municipio sono estremamente affidabili e
offrono ottime prestazioni legate al loro invecchiamento anche in un contesto particolarmente
aggressivo come quello marino: sono entrambi materiali che durano nel tempo e che hanno
bisogno di una manutenzione minima che consente perciò di ottimizzare i costi di gestione e di
manutenzione generale.
In ambito di ottimizzazione di gestione è inoltre prevista la possibilità di un ampliamento in
corrispondenza del parcheggio ad est del nuovo Municipio; la futura collocazione di un secondo
volume così ubicato, non pregiudicherebbe l’impianto urbano originario e allo stesso tempo
consentirebbe un facile collegamento con l’edificio principale senza comprometterne
l’organizzazione funzionale. Anzi l’inserimento del nuovo corpo di fabbrica potrebbe suggerire una
eventuale diversa distribuzione del personale nell’ambito dei Servizi istituiti dall’Ente oltre che
consentire in futuro l’ampliamento della dotazione organica dell’Amministrazione Comunale.
6. La gestione energetica dell’edificio
Concetto energetico:
- Forte coibentazione termica
- Utilizzo diretto dell’energia solare passiva con finestre a sud, a ovest e a est
- Azione combinata di ventilazione naturale e meccanica con recupero di calore dell’aria
- Impianto di cogenerazione per produzione di energia termica(calore e freddo) ed elettrica
- Riscaldamento a battiscopa radiante funzionante a basse temperature
- Uso della luce naturale per l’illuminazione degli ambienti
- Uso di lampade ad alto rendimento (con bassa produzione di calore)
- Sistemi automatici di regolazione, accensione e spegnimento dei punti luce
L’utilizzo della massa termica dell’edificio, il controllo delle ombre, la gestione dei fenomeni
climatici esterni contribuiscono in modo determinante al corretto consumo energetico dell’edificio,
conseguendo il duplice obiettivo di ridurre il fabbisogno energetico e di aumentare le condizioni di
comfort degli ambienti confinati.
Così per lo sfruttamento massimo della luce naturale, che in primo luogo costituisce la miglior
condizione per la percezione dell’immagine (il miglior rendimento nella percezione del colore) e in
secondo luogo diminuisce l’uso di apparecchi d’illuminazione che a loro volta produrrebbero
calore da smaltire. La radiazione solare compie inoltre un’azione di degrado spontaneo degli
agenti inquinanti di tipo biologico naturalmente presenti negli ambienti confinati.
L’edificio, con dimensioni in pianta 53x28, è orientato circa a nord-sud, con l’ingresso a nord
posto sul lato lungo del perimetro; si eccettua l’ingresso questo lato non presenta nessuna altra
apertura, mentre il lato sud è “frammentato” da una conformazione planimetrica a pettine, che
consente affacci protetti e ventilazione trasversale, riducendo di circa 2/5 l’esposizione più
gravosa per il raffrescamento del volume complessivo; inoltre la presenza così prossima del mare
e la posizione emergente dell’edificio rispetto all’intorno lo espone al quotidiano movimento dei
venti. Le vetrate a sud sono protette da frangisole che riducono l’effetto delle radiazioni solari
estive ma non impediscono l’ingresso della luce invernale.
La ventilazione naturale è ottenuta collocando griglie e aperture manovrabili all’interno di ogni
ambiente, che si collegano ai “collettori” principali rappresentati dai corridoi di distribuzione e da
alcuni spazi di stazionamento ( sale d’attesa ), a loro volta affacciate sulla hall d’ingresso.
La hall, che sfrutta interamente l’altezza dell’edificio, costituisce un “camino” che con un sistema
di apertura e chiusura meccanizzato resta aperto nella stagione estiva per lo sfruttamento della
ventilazione naturale, creando uno spontaneo deflusso dell’aria calda, mentre d’inverno si chiude
e costituisce un ammortizzatore contro la penetrazione dell’aria fredda negli spazi
quotidianamente abitati; la forma curva ad aprire verso l’alto della parete perimetrale, la cui
superficie interna è bianca e riflettente, permette di captare la luce naturale e trasportarla
all’interno della hall, creando una fonte di luce diurna. La proporzione fra i vuoti e i pieni in
facciata è calibrata per un corretto uso della luce naturale; lucernari apribili insistono sugli unici
spazi che non hanno aperture verticali. Un valido contributo al risparmio energetico
nell’illuminazione è dato dall’adozione di sistemi automatici di regolazione, accensione e
spegnimento dei punti luce (sensori di luminosità e di presenza, sistemi di regolazione). Gli
interventi inerenti alla regolazione riguardano:
- il comando manuale per aree distinte,
- il controllo automatico a tempo,
- il comando automatico con rilevatore di presenza,- la regolazione del flusso luminoso in funzione
del decadimento delle lampade, dell’orario e dell’apporto di luce diurna.
Per tornare alla ventilazione dell’edificio, la ventilazione naturale sarà assistita da dispositivi
meccanici integrativi che entrano in funzione solo quando le condizioni climatiche non sono
idonee a garantire portate d’aria adeguate, o nei casi in cui necessiti una risposta pronta del
sistema, ( ventilazione ibrida); la scelta si è orientata verso un sistema inserito nel controsoffitto
ad ugelli che immettono aria fresca ed assorbono l’aria viziata, con l’accortezza di garantire
assenza di correnti d’aria e di rumori d’impianto, e introducendo il recupero di calore, con cui è
possibile coprire circa il 75% dell’energia necessaria per la ventilazione. Riguardo alla gestione
delle temperature interne, la scelta costruttiva è stata quella di privilegiare un’alta inerzia termica
lavorando sulla massa dell’edificio; l’uso di pareti perimetrali in blocchi legno rigenerato, che
presenta alte prestazioni di isolamento, posto in opera in spessori maggiorati rispetto all’uso
corrente, costituisce un buon punto di partenza per le scelte impiantistiche. Una cura particolare è
stata dedicata alla coibentazione della copertura ( si può calcolare che d’estate alle nostre
latitudini sulle coperture ricade una quantità di radiazione solare pari al doppio rispetto a quella
che incide sulla parete più soleggiata), ottenuta con un sistema di pannelli in fibra di legno capaci
di allungare lo sfasamento termico ad almeno 12 ore.
Si propone una produzione di energia termica tramite una tecnologia di micro-cogenerazione,
classificata nelle fonti di energia assimilate alle rinnovabili (categoria necessaria per l’accesso a
finanziamenti dedicati), poiché usa fonti energetiche tradizionali generando sequenzialmente o
simultaneamente due diverse forme di energia (termica e meccanica), attraverso un motore
primario, un generatore, un sistema di recupero termico e interconnessioni elettriche configurati in
un unico sistema integrato. Combinando la generazione elettrica e termica in un unico processo, i
sistemi di cogenerazione possono raggiungere un’efficienza di produzione di energia elettrica fino
al 70%, contro la media del 33% raggiunta dal singolo impianto di energia elettrica, e consumano
il 35% in meno di carburante rispetto alla configurazione separata di produzione elettrica e
termica. Infine, alimentando l’impianto a metano e producendo elettricità, poiché la legge italiana
prevede che il gas usato per la produzione elettrica mentre non venga tassato si ottiene una
defiscalizzazione dei consumi del 40%. All’impianto base può essere collegato il gruppo frigorifero
necessario per la climatizzazione. Vista la destinazione dell’edificio è probabile che ci si trovi in
condizioni di esubero di produzione di acqua calda nei mesi in cui l’impianto termico è spento;
questa risorsa potrebbe comunque essere messa a disposizione di altri edifici di proprietà
comunale limitrofi all’area, oppure come avviene in processi virtuosi sperimentati (lo stabilimento
Menarini a Firenze) a disposizione di condomini privati confinanti. Il costo maggiore dell’impianto,
dovuto esclusivamente alla turbina di produzione dell’elettricità, può essere annullato “affittando”
la turbina da Aziende che praticano questa forma di contratto; con il duplice effetto di garantirsi
una manutenzione costante dell’impianto e pagarlo con il risparmio di elettricità ottenuto.
Il vantaggio della cogenerazione si presenta quando la domanda di calore è a bassa temperatura,
quindi si combina perfettamente con sistemi di riscaldamento radianti: il sistema proposto è in
questo caso un sistema di riscaldamento a battiscopa, posto in opera con valvole termostatiche
per il controllo della temperatura di ciascun ambiente; il calore prodotto per irraggiamento
impedisce il sollevamento delle polveri e la deumidificazione eccessiva dell’aria, condizioni
necessarie al comfort degli ambienti confinati, e trasferisce alle pareti, che solitamente sono più
fredde, una temperatura gradevole ed uniforme, con abbattimenti di consumo di energia pari al
30% di un sistema tradizionale. Per l’auditorium posto al piano seminterrato, in cui le portate di
aria di rinnovo sono variabili da un valore minimo ad ambiente non utilizzato a valori elevati in
funzione dell’affollamento, si utilizza la ventilazione ibrida come tecnologia di riscaldamento e di
raffrescamento.
7. Dati dimensionali del progetto
Superficie lorda edificata
Volume edificato
mq.
mc.
5.110
15.860
Superficie parcheggi pubblici richiesti
Superficie parcheggi pertinenziali richiesti
Superficie totale parcheggi richiesti
mq.
mq.
mq.
4.088
1.586
5.684
Superficie totale parcheggi di progetto
Superficie parcheggio interrato
Totale posti auto
mq.
mq.
n.
5.700
2.200
146
CALCOLO SOMMARIO DEI COSTI PREVISTI
1. Preventivo sommario di spesa
A.1) Nuovo edificio comunale
Scavi
Rinterri
Ponteggi
Opere strutturali in c.a.
Struttura facciata
Pareti esterne in blocchi a cassero in legno cemento
Rivestimento esterno in mosaico in pasta di vetro
Rivestimento esterno in pietra
Intonaco esterno
Vetrate esterne
Infissi esterni
Massetti, Isolamento, guaine e ghiaia solaio copertura
Controsoffitto in cartongesso
Partizioni interne in muratura
Partizioni interne in cartongesso
Intonaci interni
Tinteggiature interne
Vetrate interne
Infissi interni REI
Infissi interni
Blocchi locali servizi
Pavimentazioni interne flottanti
Massetti interni
Pavimentazioni interne in pietra
Rivestimenti interni in pietra
Rivestimento interno in mosaico di pasta di vetro
Pavimentazione in legno sala consiliare
Ascensori
Ringhiere
Totale nuovo edificio comunale
2. Quadro economico complessivo dell’intervento
1 Importo totale dei lavori
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
8.400
37.500
47.450
1.912.500
85.800
121.500
189.000
18.000
40.500
192.500
100.000
77.000
127.500
2.000
69.000
3.000
31.500
60.000
20.000
47.500
120.000
114.000
17.000
102.000
78.000
77.000
20.000
120.000
6.000
3.844.650
Impianti elettrici
Impianti meccanici
Impianti idrici
Totale impiantistica
Euro
Euro
Euro
Euro
300.000
200.000
100.000
600.000
Totale complessivo A.1)+A.2)
Euro
4.444.650
Parcheggi esterni inerbiti
Parcheggio interrato
Pavimentazione esterna piazza in pietra
Opere stradali
Alberature
Ringhire piazza
Illuminazione e arredi
Totale opere esterne
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
77.000
1.080.000
150.000
12.500
15.000
11.000
50.000
1.395.500
TOTALE GENERALE A.1) + A.2) + B)
Euro
5.840.150
A.2) Impiantistica
B) Opere esterne
Euro
5.840.000
IVA sui lavori (10 %)
Spese tecniche
Acc. To pensionistico per la somma della voce 3 (2%)
IVA sulle voci 3 e 4 (20 %)
Accantonamento per accordi bonari 3% importo lavori
1,5 % di cui all'art. 18 legge 109/94 (10%)
Spese per pubblicità
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
584.000
495.000
9.900
100.980
175.200
8.760
5.000
Totale somme a disposizione
Euro
1.378.840
Euro
7.218.840
Somme a disposizione
2
3
4
5
6
7
8
TOTALE COMPLESSIVO DELL’OPERA